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Medicina Pratica

Aspetti gestionali nel soggetto iperteso
Damiano Parretti1, Margherita Rocchi2
1
    Responsabile Nazionale SIMG Area della Cronicità, Perugia; 2 Medico di Medicina Generale SIMG, Perugia

Introduzione                                                                 corretti stili di vita, una diagnosi precoce                                 negli ultimi 10 anni (dal 24% nel 2007 al
                                                                             con preciso inquadramento diagnostico, un                                    29% nel 2017), maggiore prevalenza nel
Affrontare il tema dell’ipertensione arteriosa
                                                                             adeguato trattamento mirato al raggiungi-                                    sesso femminile rispetto al sesso maschile
(IA) e della sua gestione è argomento estre-
                                                                             mento e al mantenimento dei target.                                          (F = 30,6%, M = 29,3%) e maggior diffu-
mamente complesso e di grande rilevanza
                                                                             Data la complessità dell’argomento “iper-                                    sione al Sud Italia e in regioni come Emilia
epidemiologica, clinica, sociale ed econo-
                                                                             tensione”, è impossibile in questo articolo                                  Romagna e Liguria 1.
mica. La sua estesa prevalenza e il dato
                                                                             trattarne tutti gli aspetti. Ci limiteremo per-                              La prevalenza dell’IA risulta tuttavia inferio-
che rappresenta la prima causa di accesso
                                                                             tanto ad approfondire alcuni aspetti che                                     re ai dati europei, secondo i quali è com-
degli assistiti negli ambulatori di Medicina
                                                                             attengono all’atto diagnostico centrale per                                  presa tra il 30 e il 45% nella popolazione
Generale rende ragione dell’importanza di
                                                                             questa condizione, che è quello della cor-                                   adulta, probabilmente per una sottodia-
un’adeguata competenza gestionale che
garantisca un appropriato percorso dia-                                      retta misurazione della pressione arteriosa                                  gnosi ancora presente nel nostro paese 2.
gnostico e terapeutico e un attento follow-                                  (PA) (indagine di estrema importanza, spes-                                  Anche l’aderenza alla terapia antipertensi-
up. Tutto questo in gran parte deve essere                                   so purtroppo ancora banalizzata), dei suoi                                   va rappresenta un elemento fondamentale
a carico del medico di medicina generale                                     target nei diversi setting di misurazione                                    nel management del paziente iperteso; ci
(MMG) (un assistito su tre è iperteso) con                                   in diverse condizioni cliniche; tratteremo                                   sono, infatti, sempre maggiori evidenze a
consulenza specialistica per alcuni accer-                                   anche di quali siano i corretti procedimenti                                 supporto del fatto che una scarsa aderen-
tamenti strumentali e per una valutazione                                    diagnostici da eseguire alla prima diagnosi                                  za terapeutica è la causa più importante di
clinica di secondo livello in casi di particola-                             e nel follow-up.                                                             ipertensione non controllata e di un più alto
re complessità, come ad esempio l’iperten-                                                                                                                rischio CV.
sione resistente, l’ipertensione secondaria,                                 Aspetti epidemiologici,                                                      Sembra, infatti, che un terzo dei pazienti
l’ipertensione nell’ambito di molteplici e                                   il carico di lavoro                                                          interrompa il trattamento dopo solo 6 mesi
complesse comorbilità.                                                                                                                                    di terapia e che circa la metà lo interrompa
Ribadiamo, infatti, come l’ipertensione in                                   L’IA esercita un peso rilevante sul carico di                                dopo un anno di trattamento 2. Per que-
sé non vada considerata come una malat-                                      lavoro del MMG per l’elevata prevalenza di                                   sto diventa ancora più centrale il ruolo del
tia, ma un fattore di rischio cardiovascolare                                questa condizione nella popolazione gene-                                    MMG nel mantenimento della compliance
(CV) indipendente e fortemente predittivo di                                 rale. Il raggiungimento e il mantenimento                                    terapeutica.
eventi cardio- e cerebrovascolari, di scom-                                  del target pressorio, individuato in ogni
penso cardiaco, di insufficienza renale. In                                  paziente in base alle proprie caratteristiche
                                                                             generali (sesso, età, anamnesi, condizioni
                                                                                                                                                          La misurazione della PA
altre parole, trattare bene l’IA “fattore di
rischio” riduce in modo significativo l’inci-                                cliniche), rappresenta parte integrante della                                La misurazione della PA rappresenta
denza di “malattie” stabilizzate.                                            nostra attività quotidiana in ambulatorio. In                                l’atto diagnostico centrale per una cor-
Da qui l’importanza di una buona preven-                                     Italia la prevalenza di IA mostra un trend                                   retta gestione di questa condizione ed è
zione primaria nei soggetti sani centrata su                                 in crescita negli ultimi anni, in incremento                                 una delle indagini svolte più di frequente

Conflitto di interessi
Gli Autori dichiarano nessun conflitto di interesse.
How to cite this article: Parretti D, Rocchi M. Aspetti gestionali nel soggetto iperteso. Rivista SIMG 2020;27(1):27-34.
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Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • vol. 27 • 2020                                                                                                                                                        27
D. Parretti, M. Rocchi

nell’attività ambulatoriale e domiciliare del        TA B E L L A I.
MMG. Negli ultimi anni tuttavia sono sorte           Dimensioni del bracciale e circonferenza del braccio.
diverse perplessità circa la sua capacità di
                                                             Circonferenza del braccio (cm)                   Dimensione del bracciale (cm)
riflettere in modo accurato e affidabile il
carico pressorio esercitato sul sistema CV                             Da 18 a 26                                      9 x 18 (bambino)
dei singoli pazienti 3.                                                Da 26 a 32                            12 x 23 (standard modello adulti)
Una criticità frequente è rappresentata dalla
determinazione unica dei valori di PA da                               Da 32 a 41                                       15 x 33 (large)
parte del medico. A questo proposito deve                                 > 41                                   18 x 36 (extra large, obesi)
essere rilevato che esiste un’ampia variabi-
lità della PA accompagnata da bassa sensi-
bilità (pochi veri positivi) e bassa riproduci-
bilità: la media di due rilevazioni di pressio-      in pazienti diabetici, anziani e con sospetta          nalmente al medico valori non veritieri;
ne arteriosa diastolica (PAD) > 90 mmHg è            disautonomia (ad es. parkinsoniani) 2,4.          d. “nevrosi” da misurazione.
predittiva di ipertensione vera solo nel 52%         Una differenza nella pressione arte-              In ogni caso, il medico deve provvedere a
dei casi; con 8 rilevazioni > 90 la sensibilità      riosa sistolica (PAS) tra le due brac-            un adeguato addestramento del paziente/
aumenta fino al 73%.                                 cia > 15 mmHg è associata ad aumentato            famliari/caregiver prima di affidare il com-
La rilevazione della PA può essere effettuata        rischio CV, perché espressione di patologia       pito dell’automisurazione.
in ambiente clinico (“Office PB”), attraverso        ateromasica.
                                                                                                       Monitoraggio della PA nelle 24 ore
l’automisurazione domiciliare e attraverso il
                                                     Automisurazione domiciliare della PA              (ABPM)
monitoraggio nelle 24 ore (in questi casi la
                                                     (HBPM)                                            Sempre di più questa tecnica si sta diffon-
rilevazione viene definita “out of Office BP”).
                                                     Premettendo che le accortezze e la precisio-      dendo per le notevoli implicazioni di mag-
Misurazione della PA in ambiente clinico             ne riportate per la misurazione clinica devo-     giore accuratezza diagnostica; a facilitarne
(“BP Office”)                                        no essere applicate anche in questo setting,      la diffusione, questo esame viene ormai
Nella gestione quotidiana fondamentale è             è ormai noto che la misurazione domiciliare       svolto in molti studi di Medicina Generale.
la corretta misurazione della PA, utilizzando        della PA, eseguita da persone con un profilo      Tra i vantaggi della ABPM, consideriamo che:
metodi validati. Le linee guida americane ed         di affidabilità, presenta numerosi vantaggi       a. può identificare una ipertensione da cami-
europee delineano una check-list da veri-            gestionali e clinici 5:                                ce bianco e una ipertensione mascherata;
ficare a ogni misurazione: osservare che il          a. permette un numero di misurazioni              b. permette misurazioni notturne e valuta
paziente sia in posizione seduta da almeno               ripetuto nelle varie ore della giornata,           l’effetto dipping;
5 minuti, che non abbia camminato, fuma-                 soprattutto la mattina e prima dell’as-       c. ha un’evidenza prognostica più marcata;
to o bevuto bevande a base di caffeina da                sunzione della terapia;                       d. si svolge nel normale setting della vita
almeno 30 minuti, che abbia svuotato la              b. assenza di effetto camice bianco, con               reale di tutti i giorni.
vescica, che non abbia le gambe accaval-                 conseguente possibilità di diagnosi dif-      I problemi sono rappresentati dall’incom-
late, che non parli e che stia appoggiato                ferenziale;                                   pleta possibilità di diffusione dell’esame per
allo schienale della sedia, che i muscoli del        c. non è operatore dipendente;                    l’alta prevalenza dell’IA.
braccio siano rilassati e che quindi il brac-        d. costi contenuti;                               A testimonianza dell’estrema importanza
cio sia sostenuto, non contratto e privo di          e. elevata riproducibilità;                       di un’accurata rilevazione della PA, le linee
indumenti ingombranti che potrebbero fal-            f. migliora la compliance del paziente e          guida europee pongono delle indicazioni
sarne il risultato, che lo sfigmomanometro               ottimizza i tempi del medico.                 prioritarie per HBPM e ABPM, che riportia-
sia all’altezza del cuore.                           È stato dimostrato come l’automisurazione         mo nella Tabella II.
È poi importante scegliere con cura lo               della PA fornisca una predittività per eventi
strumento di valutazione: per evitare valori         superiore alla PA rilevata in ambiente clini-     Gli ipertesi non sono tutti
falsati è consigliato l’utilizzo di un bracciale     co 6. Al tempo stesso la procedura può por-
                                                     tare con sé alcuni rischi che il medico deve
                                                                                                       uguali
idoneo alla dimensione del braccio (Tab. I).
Le linee guida americane ed europee racco-           valutare prima di affidare il compito dell’au-    Nel nostro percorso sugli aspetti gestionali,
mandano, inoltre, alla prima visita di misurare      tomisurazione al paziente o a un caregiver:       il nostro focus non può essere sull’IA in sé,
la pressione in entrambe le braccia, di misu-        a. uso di apparecchi a volte inadeguati,          ma sui soggetti ipertesi, che presentano pro-
rarla ai successivi controlli dal lato in cui si è       non validati e imprecisi;                     fonde differenze individuali dal punto di vista
riscontrato un valore più elevato e di misu-         b. errori nella misurazione per problemi          clinico e prognostico, nonché per aspet-
rarla anche in posizione eretta, per esclu-              tecnici;                                      ti riguardanti la compliance e l’aderenza
dere un’ipotensione ortostatica, soprattutto         c. possibilità che vengano riferiti intenzio-     terapeutica. Per quanto riguarda gli aspetti

28                                                                                       Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • vol. 27 • 2020
Aspetti gestionali nel soggetto iperteso

TA B E L L A II.
Indicazioni delle diverse metodiche di misurazione della PA.

                  Indicazioni cliniche per HBPM e ABPM                                                        Indicazioni specifiche per ABPM
 Sospetto di ipertensione da camice bianco                                             Marcata discordanza tra PA clinica e domiciliare
 Sospetto di ipertensione mascherata                                                   Valutazione del profilo dipping
 Marcata variabilità della PA tra diverse visite o nell’ambito della Sospetto di ipertensione notturna o assenza di dipping (apnee notturne)
 stessa visita
 Ipotensione autonomica, posturale, post prandiale, indotta da farmaci Valutazione della variabilità della PA
 o dal riposo
 Elevata PA clinica o sospetta preeclampsia in donne gravide
 Identificazione dei veri e falsi ipertesi resistenti
PA: pressione arteriosa; HBPM: automisurazione domiciliare della PA; ABPM: monitoraggio della PA nelle 24 ore.

clinici, la presenza di ipertensione, differen-            tensione 2, in cui appare chiaro come il livello               controllo dei valori pressori secondo target
ziata in diversi gradi, va a incrociarsi con la            di rischio CV globale sia prodotto dall’incro-                 differenziati, ma soprattutto alla gestione
presenza o meno di altri fattori di rischio CV,            ciarsi dei diversi livelli di PA con la presenza               clinica globale, con scelta di classi di farma-
con danni d’organo asintomatici, con patolo-               di fattori di rischio, danni d’organo o patolo-                ci diversi in base alle indicazioni specifiche.
gie associate, in particolare diabete mellito,             gie conclamate, che ci permettono l’estrazio-
insufficienza renale, cardiopatia ischemica e              ne di tre sottopopolazioni:                                    La classificazione
pregressi eventi cardio- e cerebrovascolari.               1. soggetti con ipertensione non complicata;
Questa ampia variabilità è riportata in modo               2. soggetti con patologia asintomatica;
                                                                                                                          di ipertensione
chiaro nella Figura 1 ripresa dalle linee guida            3. soggetti con patologia stabilizzata.                        Un altro aspetto che deve essere chiarito è
europee 2018 per il management dell’iper-                  L’approccio e il trattamento si rivolgono al                   che la definizione di ipertensione si riferisce

FIGURA 1.
Classificazione degli stadi dell’ipertensione in base ai livelli di PA, presenza di fattori di rischio CV, danno d’organo mediato dall’ipertensione
o comorbidità.

                                Altri fattori di rischio, danno                                                    PA (mmHg)
                                   d’organo asintomatico                   Normale alta                Grado 1                    Grado 2               Grado 3
  Stadi di ipertensione
                                  o presenza di patologia                  PAS 130-139               PAS 140-159                PAS 160-179            PAS ≥ 180
                                         concomitante                       PAD 85-89                 PAD 90-99                 PAD 100-109            PAD ≥ 110

                                                                               Rischio                   Rischio                   Rischio               Rischio
                               Nessun altro fattore di rischio
                                                                               basso                     basso                    moderato                 alto

  Stadio 1                                                                     Rischio                  Rischio                   Rischio                Rischio
                               1 o 2 fattori di rischio
  (semplice)                                                                   basso                   moderato                 moderato-alto              alto

                                                                              Rischio                  Rischio                     Rischio               Rischio
                               ≥ 3 fattori di rischio
                                                                          basso-moderato             moderato-alto                   alto                  alto

  Stadio 2                     Danno d’organo asintomatico,
                                                                             Rischio                     Rischio                   Rischio               Rischio
  (malattia                    nefropatia cronica allo stadio 3,
                                                                           moderato-alto                   alto                      alto            alto-molto alto
  asintomatica)                diabete senza danno d’organo
                               Malattia CV accertata,
  Stadio 3                                                                    Rischio                   Rischio                    Rischio               Rischio
                               nefropatia cronica stadio ≥ 4,
  (malattia accertata)                                                       molto alto                molto alto                 molto alto            molto alto
                               diabete con danno d’organo
 PAD: pressione arteriosa diastolica; PAS: pressione arteriosa sistolica; CV: cardiovascolare; PA: pressione arteriosa.

Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • vol. 27 • 2020                                                                                                  29
D. Parretti, M. Rocchi

a valori di PAS e PAD diversificati in base ai             vengono considerati dalle linee guida ameri-               lo studio SPRINT 7 pubblicato nel 2015, che
diversi setting di misurazione:                            cane come ipertensione di stadio 2.                        ha randomizzato 9341 soggetti non diabetici
• PA clinica, PAS ≥ 140 mmHg e                             Questa differente valutazione determina                    con PAS > 130 mmHg e rischio CV elevato
    PAD ≥ 90 mmHg;                                         inevitabili modificazioni nell’impatto epi-                a trattamento intensivo (PAS < 120 mmHg)
• PA 24 ore, PAS ≥ 130 mmHg e                              demiologico che, con il ridursi dei target,                vs trattamento standard (PAS < 140 mmHg)
    PAD ≥ 80 mmHg;                                         espande notevolmente la prevalenza dell’IA                 con outcome primario composito rappresen-
• PA 24 ore (diurna), PAS ≥ 135 mmHg e                     valutata secondo le indicazioni ACC/AHA                    tato da infarto miocardico e altre sindromi
    PAD ≥ 85 mmHg;                                         e dell’approccio gestionale e clinico che                  coronariche acute, ictus, scompenso cardia-
• PA 24 ore (notturna), PAS ≥ 120 mmHg                     necessariamente deve essere ritarato.                      co, morte CV. Per questo endpoint composito
    e PAD ≥ 80 mmHg;                                       La considerazione che deve essere fatta alla               è stato dimostrato un vantaggio statistica-
• PA 24 domiciliare, PAS ≥ 135 mmHg e                      luce di queste differenze è che la popolazio-              mente significativo del trattamento aggres-
    PAD ≥ 85 mmHg.                                         ne americana presenta un rischio CV globa-                 sivo (hazard ratio [HR] 0,75, intervallo di
                                                           le medio più elevato rispetto alle popolazioni             confidenza [IC] 95% 0,64-0,89; p = 0,001).
Linee guida europee                                        europee, per cui le raccomandazioni delle                  Anche per la mortalità da tutte le cause si è
                                                                                                                      dimostrato un vantaggio a favore del tratta-
e americane a confronto                                    linee guida devono essere necessariamente
                                                                                                                      mento aggressivo (HR 0,73, IC 95% 0,60-
                                                           più drastiche.
Come viene evidenziato nella Tabella III, le                                                                          0,90; p = 0,003). Analizzando tuttavia gli
linee guida europee ESC/ESH (European                                                                                 endpoint secondari, nei soggetti con sindro-
Society of Cardiology/European Society of                  Considerazioni sui target                                  me coronarica acuta è emersa una sostan-
Hypertension) e le linee guida americane                   (in linea con quanto riportato                             ziale parità di incidenza di eventi (HR 1,0,
ACC/AHA (American College of Cardiology/                   dalle linee guida)                                         IC 95% 0,64-1,55; p = 0,99) tra i rando-
American Heart Association) 4 differisco-                                                                             mizzati a trattamento intensivo e i randomiz-
no notevolmente. I valori < 120/80 mmHg                    In tutti gli ipertesi il primo obiettivo è quello di       zati a trattamento standard; nei soggetti con
vengono definiti “ottimali” dalle linee                    portare i valori di PA a livelli < 140/90 mmHg,            ictus non è emersa significatività statistica
guida europee, mentre solo “normali”                       verificando la tollerabilità del trattamento. In           nella superiorità del trattamento intensivo
dalle linee guida americane. I valori fino a               molti soggetti che tollerano bene la terapia, il           (HR 0,89, IC 95% 0,63-1,25; p = 0,5), così
129/84 mmHg sono “normali” per le linee                    target può essere portato a valori di 130/80               come nei soggetti con infarto miocardico (HR
guida europee, mentre per le americane si                  mmHg o più bassi. In particolare, negli iper-              0,83, IC 95% 0,64-1,09; p = 0,19).
tratta di pressione elevata. La valutazione                tesi di età < 65 anni, la PAS potrebbe essere
clinica si differenzia notevolmente per valori             portata a valori di 120/129 mmHg. Come                     Gli ipertesi diabetici
fino a 139/89 mmHg, definiti come “norma-                  si può rilevare, rispetto alle precedenti linee            Nei pazienti con diabete mellito, si racco-
le alta” dalle linee guida europee, mentre                 guida, si registra uno spostamento dei target              manda di iniziare la terapia farmacologica
per le americane si tratta di ipertensione di              verso valori inferiori di PA e questo è suppor-            per valori di PA ≥ 140/90 mmHg 8: se il trat-
stadio 1. A seguire, nelle linee guida euro-               tato da nuove evidenze.                                    tamento è ben tollerato, il target può essere
pee si definisce l’ipertensione di grado 1, 2 e            Tra gli studi che hanno evidenziato un van-                portato a PA ≤ 130/80 mmHg, senza tuttavia
3, mentre tutti i valori sopra 140/90 mmHg                 taggio del trattamento aggressivo riportiamo               scendere sotto i 120 di PAS e i 70 di PAD.

TA B E L L A III.
Classificazione dell’ipertensione secondo le diverse linee guida.

                 PAS, PAD (mmHg)                                                 ESC/ESH                                                  ACC/AHA
                    < 120 e < 80                                                 Ottimale                                                  Normale
                  120-129 e < 80                                     120-129 e/o 80-84: normale                                           PA elevata
                  130-139 o 80-89                                 130-139 e/o 85-89: normale alta                                          Stadio 1
                  140-159 o 90-99                                                Grado 1                                                   Stadio 2
                   ≥ 160 o ≥ 100                                    160-179 e/o 100-109: grado 2
                                                                        > 180 e/o 110: grado 3
                                                             ≥ 140 e ≤ 90: ipertensione sistolica isolata
PAD: pressione arteriosa diastolica; PAS: pressione arteriosa sistolica; PA: pressione arteriosa; ESC: European Society of Cardiology; ESH: European Society of Hypertension;
ACC: American College of Cardiology; AHA: American Heart Association.

30                                                                                                    Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • vol. 27 • 2020
Aspetti gestionali nel soggetto iperteso

Deve essere riportato, a integrazione delle             come riporteremo di seguito, determina             malattia renale cronica e maggiore insor-
linee guida, che nel 2016 è stata pubbli-               un beneficio statisticamente significativo         genza di insufficienza renale acuta.
cata una meta-analisi di 49 trial clinici, con          in termini di morbilità CV e mortalità CV e        Le conclusioni che si possono trarre sono
74.000 partecipanti, che ha evidenziato che             globale. In questi soggetti, secondo le linee      legate all’evidenza che la popolazione reale
il trattamento antipertensivo nei diabetici ha          guida europee, il target di PAS, se tollerato,     assistita è molto diversa dalle popolazioni
comportato una riduzione di morbilità e mor-            dovrebbe essere di 130-139 mmHg, man-              dei trial, per cui le indicazioni che ne deri-
talità CV e totale per valori di PAS baseline           tenendo tuttavia uno stretto monitoraggio          vano devono sempre essere ritarate sulla
> 140 mmHg. Questi benefici non si regi-                sugli effetti e sulla tollerabilità.               complessità e diversità dei nostri assistiti e
strano più in diabetici ulteriormente trattati          Anche in questo caso l’abbassamento dei            che in ogni caso i soggetti più complessi
con valori di PAS baseline < 140 mmHg,                  valori target di riferimento sono legati a evi-    e fragili devono essere attentamente e glo-
addirittura alla progressiva ulteriore ridu-            denze di numerosi studi; tra i più significa-      balmente monitorati, cercando di valutare il
zione dei valori baseline di PAS un ulteriore           tivi citiamo lo studio HYVET (Hypertension in      rapporto rischio-beneficio di ogni decisione
trattamento determina un incremento della               the Very Elderly Trial) 12 e lo studio SPRINT      e di ogni trattamento.
mortalità CV 9.                                         (Systolic Blood Pressure Intervention Trial) 7,
                                                        nel braccio che riguarda i soggetti anziani.       Inquadramento clinico
Gli ipertesi con insufficienza renale                   Tuttavia a proposito di questi trial e delle
                                                                                                           negli ipertesi di nuova
Nei pazienti con insufficienza rena-                    raccomandazioni che ne sono conseguite,
le cronica si raccomanda di iniziare                    occorre fare alcune considerazioni.                diagnosi
la terapia farmacologica per valori di                  L’HYVET ha avuto il merito di essere il            Una volta definita una nuova condizione di
PA ≥ 140/90 mmHg, con un target di                      primo studio randomizzato controllato              IA, occorre procedere a un’attenta valuta-
PAS 130-139 mmHg. Un trattamento indi-                  disegnato su una popolazione di ultraottan-        zione anamnestica, clinica, strumentale e di
vidualizzato può essere considerato in base             tenni, ma se la popolazione di età 80-84           laboratorio, al fine di identificare eventuali
alla tollerabilità e all’impatto sulla funzione         anni era costituita da un ampio campione,          cause di ipertensione secondaria, di stratifi-
renale e sull’equilibrio elettrolitico 10.              la popolazione da 85 anni in poi rappre-           care il rischio CV globale, di ricercare even-
                                                        sentava solo il 22% di tutta la popolazione        tuali danni d’organo asintomatici, la cui pre-
Gli ipertesi con cardiopatia                            osservata. In aggiunta sono stati esclusi          senza colloca il paziente in una condizione
Nei pazienti con cardiopatia coronarica                 dallo studio soggetti fragili, istituzionalizza-   di rischio CV elevato, indipendentemente da
in trattamento con farmaci antipertensi-                ti, con diagnosi di demenza, con scompen-          quanto rilevabile con le carte o gli algoritmi
vi, il target raccomandato di PAS è 120-                so cardiaco in trattamento farmacologico,          di rischio, e, infine, di accertare l’eventuale
130 mmHg per una età < 65 anni, mentre                  con insufficienza renale con creatinine-           presenza di malattia cardio- o cerebrova-
per i pazienti di età > 65 anni il target di            mia > 1,7 mg/dl, con recente stroke emor-          scolare stabilizzata.
PAS è 130/140 mmHg. Per la PAD, il target               ragico. La popolazione oggetto di studio,          Le cause di ipertensione secondaria, la loro
è ≤ 80 mmHg, ma non è raccomandabile                    inoltre, aveva una bassa prevalenza di dia-        frequenza, la sintomatologia e la diagno-
scendere sotto i 70 mmHg 11.                            bete e di ipotensione ortostatica rispetto ai      si sono riportate in estrema sintesi nella
                                                        dati sull'intera popolazione.                      Tabella IV.
Gli ipertesi anziani (≥ 65 anni)                        Nello studio SPRINT una buona fascia del           La presenza di altri fattori di rischio CV
Una serie di considerazioni particolari meri-           campione era rappresentata da ultra set-           deve essere indagata per poter effettuare
ta di essere fatta per i soggetti anziani. La           tantacinquenni (28%) e i dati di significa-        una prima stratificazione di rischio globale,
prevalenza di IA aumenta con l’aumentare                tività statistica del beneficio, in relazione      attraverso l’utilizzo delle carte o algoritmi di
dell’età, raggiungendo e superando, nelle               all’endpoint primario composito e alla mor-        rischio (le linee guida europee raccomanda-
fasce di età > 65 anni, oltre la metà della             talità da tutte le cause, si sono confermati       no l’utilizzo delle carte SCORE). Un’attenta
popolazione. Questo rende ragione di un                 anche per questa sottopopolazione di anzia-        valutazione clinica individuale deve inoltre
corretto approccio alla gestione di questi              ni; non sono invece soddisfatti gli endpoint       essere effettuata per poter indagare la pre-
soggetti, che deve partire da una corretta              secondari inerenti l’insorgenza di stroke,         senza di danni d’organo asintomatici:
definizione dei target da raggiungere, in               infarto del miocardico e sindrome coronari-        • ipertrofia ventricolare sinistra (eco o
base alle evidenze disponibili in letteratura.          ca acuta. Anche in questo studio sono stati             ECG);
Per molti decenni l’età avanzata è stata                esclusi pazienti con decadimento cognitivo,        • ispessimento mio intimale (IMT > 0,9
considerata una barriera per il trattamento,            istituzionalizzati, diabetici, con pregressi            mm) o placche ateromasiche;
motivata da scarsa tollerabilità ai farmaci             eventi cerebrovascolari, con scompenso             • indice caviglia-braccio (ABI) < 0,9;
disponibili e dal supposto rischio di effetti           cardiaco in fase di riacutizzazione. Inoltre,      • microalbuminuria positiva o filtrato glo-
secondari e danni d’organo da ipoperfusio-              nel braccio di trattamento intensivo si è               merulare 30-59 ml/min;
ne. I dati più recenti dimostrano in realtà             registrato incremento di sincopi, alterazioni      • velocità dell'onda sfigmica (Pulse Wave
che il trattamento degli ipertesi anziani,              elettrolitiche, ipotensione, peggioramento di           Velocity, PWV), come misura della rigidi-

Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • vol. 27 • 2020                                                                                   31
D. Parretti, M. Rocchi

TA B E L L A I V.
Cause di ipertensione secondaria.

 Problema                         Frequenza negli ipertesi                          Sintomi/segni principali                                     Diagnosi
 OSA                                         5-10%                  Obesità, russamento, cefalea mattutina                        Monitoraggio cardiorespiratorio
 Malattie renali                             2-10%                  Asintomatica, proteinuria, ematuria nicturia                  Creatinina, elettroliti, ecografia
 Malattia reno-vascolare                     1-10%                  Soffio addominale                                             Ecocolordoppler renale
 Iperaldosteronismo                          5-15%                  Asintomatico, debolezza                                       Potassio, aldosterone
 Feocromocitoma                               < 1%                  Parossismi ipertensivi, cefalea                               Dosaggio metanefrine urine 24 h
 Sindrome di Cushing                          < 1%                  Faccia lunare, strie cutanee, obesità centrale                Dosaggio cortisolo urine 24 h
 Malattie tiroidee                            1-2%                  Segni/sintomi ipo-ipertiroidismo                              TSH, FT4
 Iperparatiroidismo                           < 1%                  Ipercalcemia, ipofosfatemia                                   PTH, calcio
 Coartazione aorta                            < 1%                  Forte differenza pressoria aa (> 20/10) arti                  Ecocardiogramma
                                                                    superiori e inferiori
TSH: ormone tireostimolante; PTH: ormone paratiroideo; FT4: secrezione di tiroxina libera.

     tà arteriosa (arterial stiffness); la misu-            farmacologiche, negli ipertesi di nuova                     europee raccomandano l’esecuzione di un
     razione della velocità dell’onda sfigmica              diagnosi devono essere eseguiti alcuni                      ECG a 12 derivazioni a tutti i pazienti iperte-
     è un importante indicatore di arterio-                 accertamenti, alcuni dei quali come test di                 si. La sensibilità dell’esame nell'identificare
     sclerosi sub-clinica e un predittore indi-             routine da eseguire in tutti, altri come test               un'ipertrofia ventricolare sinistra è bassa,
     pendente di mortalità e morbilità CV 13.               aggiuntivi da prescrivere per determinate                   ma la positività dell’indice di Sokolow-
Con l’obiettivo di una valutazione clinica                  condizioni. Questi accertamenti sono ripor-                 Lyon (SV1 + RV5 > 3,5 mV), dell’indice di
appropriata, aggiunto alla necessità di veri-               tati nelle Tabelle V e VI.                                  Sokolow-Lyon modificato (onda S più bassa
ficare l’appropriatezza di eventuali terapie                Come riportato nella Tabella V, le linee guida              + l’onda R piu alta > 3,5 mV), o la presenza
                                                                                                                        di R in AVL > 1,1 mV o il prodotto del vol-
                                                                                                                        taggio di Cornell e la durata del QRS (> 244
TA B E L L A V.                                                                                                         mV*ms) sono fattori indipendenti per eventi
Test di routine (tutti).                                                                                                CV in numerosi trial clinici 14.
 Esame                                            Obiettivo
 Assetto lipidico                                 Stratificazione rischio CV                                            Il follow-up
 Glicemia a digiuno e (eventualmente)             Stratificazione rischio CV e eventuale presenza IFG,                  Una volta inquadrato dal punto di vista
 emoglobina glicata                               IGT, diabete mellito; scelta terapia                                  clinico il paziente iperteso e definito il suo
                                                                                                                        trattamento, non farmacologico e farmaco-
 Potassio e sodio                                 Valutazione eventuale ipertensione                 secondaria,        logico, questo deve essere seguito in modo
                                                  valutazione su terapia con diuretici
                                                                                                                        proattivo in un follow-up atto a monitora-
 Acido urico                                      Stratificazione rischio CV, valutazione su terapia con                re i livelli di PA e tutti i parametri clinici. A
                                                  diuretici                                                             parte una periodica verifica anamnestica
 Creatininemia e GFR                              Stratificazione rischio CV per danno d’organo,                        e un esame obiettivo adeguato, devono
                                                  valutazione funzione renale; scelta terapia                           essere richiesti a tutti gli ipertesi i seguenti
                                                                                                                        esami, in concordanza con le linee guida:
 Urine standard + microalbuminuria                Valutazione eventuale ipertensione secondaria,
 (albuminuria/creatinuria)                        stratificazione del rischio CV, scelta terapia                        esame urine, microalbuminuria (se non
                                                                                                                        già precedente evidenza di danno renale),
 Funzionalità epatica                             Stratificazione rischio CV (steatosi, sindrome metabolica)            creatininemia e stima del GFR per il moni-
 Emoglobina ed ematocrito                         Valutazione eventuale ipertensione secondaria, danno                  toraggio della funzione renale; assetto lipi-
                                                  renale                                                                dico completo per la stima del rischio CV
                                                                                                                        globale, glicemia ed eventualmente emo-
 ECG a 12 derivazioni                             Stratificazione rischio CV
                                                                                                                        globina glicata, uricemia (soprattutto in
CV: cardiovascolare; GFR; Glomerular Filtration Rate; IFG: Impaired Fasting Glucose; IGT: Impaired Glucose Tolerance.   coloro che assumono diuretici), sodiemia e

32                                                                                                       Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • vol. 27 • 2020
Aspetti gestionali nel soggetto iperteso

TA B E L L A V I.
Test aggiuntivi (in base alle caratteristiche cliniche del paziente).

 Test                                                                 Obiettivo                                    Quali pazienti?
 Ecocardiogramma                              Rilevazione danno d’organo o cardiopatia          In base all’esito ECG o se l’esito può influenza le
                                                                                                decisioni terapeutiche
 Ecocolordoppler carotidi                     Rilevazione danno d’organo                        Soffi o pazienti con placche aterosclerotiche in altre
                                                                                                sedi o malattie cerebrovascolari
 Fundus oculi                                 Rilevazione danno d’organo                        Pazienti con ipertensione di Grado 2 e 3
 Ecocolordoppler aorta addominale             Rilevazione patologia (AAA)                       Soffio o prevalentemente pazienti maschi, fumatori,
                                                                                                > 65 anni 10
 Eco addome                                   Rilevazione eventuale ipertensione secondaria Sospetto clinico di ipertensione secondaria
 Eco arterie renali                           Rilevazione eventuale ipertensione secondaria Sospette forme secondarie, soffi, specialmente nei
                                              (nefrovascolare)                              soggetti con reni asimmetrici
 Altri test per ipertensione secondaria       Rilevazione eventuale ipertensione secondaria Sospetto di ipertensione secondaria
 PWV (velocità dell’onda di polso)            Danno d’organo                                    Rilevanza crescente, difficoltà per estensibilità
                                                                                                dell’esame a tutti gli ipertesi
 ABI (Anckle Brachial Index)                  Danno d’organo                                    Ipertesi diabetici fumatori
                                              Arteriopatia obliterante arti inferiori           Esame eseguibile negli ambulatori di Medicina
                                              Se positivo ecocolordoppler                       Generale

potassiemia (quest’ultima può modificarsi                  Messaggi chiave
in modo diverso per terapia diuretica, per
terapia con ACE-inibitori o sartani, in corso              1. Il MMG svolge un ruolo centrale nella diagnosi, cura e follow-up dell’IA. È fonda-
di insufficienza renale, in presenza di iperal-               mentale un attento monitoraggio dei valori pressori e dell’aderenza terapeutica.
dosteronismo secondario); emocromo. Altri                     La misurazione della PA deve strettamente osservare le raccomandazioni delle
esami dovrebbero essere effettuati in base                    linee guida al fine di garantire una rilevazione corretta.
aspecifiche condizioni cliniche.
                                                           2. La possibilità di integrare la rilevazione clinica, definita dalle linee guida “Office
Inoltre tutti gli ipertesi dovrebbero effettuare
                                                              BP”, con rilevazioni e monitoraggio “Out of Office” (HBPM e ABPM) (Home
periodicamente un ECG.
                                                              Blood Pressure Monitoring, monitoraggio domiciliare della pressione arte-
La frequenza degli esami di laboratorio e
del controllo ECG non è specificato dalle                     riosa; Ambulatory Blood Pressure Monitoring, monitoraggio automatico della
linee guida, ma deve essere stabilito dal                     pressione arteriosa delle 24 ore) deve essere suggerita e implementata, per
medico in base alle condizioni cliniche, al                   la possibilità di misurazioni registrate nella real life, nel setting quotidiano, e
rischio CV globale, alle comorbilità, alla                    per la maggiore predittività di questo tipo di rilevazione rispetto alla pressione
terapia effettuata, all’ aderenza terapeutica.                misurata in ambiente clinico.
Dovrebbe essere periodicamente eseguito                    3. Per tutti i pazienti con una nuova diagnosi di IA, a parte la valutazione clinica
un ABI, con frequenza indicativa da 6 mesi                    necessaria, occorre richiedere esami di laboratorio e strumentali indispensabili
a 3 anni, in base alle condizioni cliniche.                   rivolti alla stratificazione del rischio CV globale, della funzione renale e dell’e-
Sempre in base alle condizioni cliniche                       ventuale presenza di diabete, e a valutare se esiste un danno d’organo cardiaco
devono essere eseguiti alcuni esami                           (ipertrofia ventricolare sinistra) o patologie cardiache.
aggiuntivi agli esami di routine sopra
riportati: i principali sono un ecocadio-                  4. Altri esami aggiuntivi devono essere richiesti in base alle caratteristiche cliniche
gramma, un ecodoppler delle carotidi,                         individuali del paziente.
delle arterie renali e dell’aorta addomina-                5. In tutti i pazienti ipertesi deve essere programmato in modo proattivo un adeguato
le, un fundus oculi e un PWV. Altri esami                     follow-up, con cadenza di controlli variabile e tarato sulle caratteristiche cliniche,
sono da effettuarsi solo in caso di parti-                    sul grado di controllo dei valori di PA e sul rischio CV globale.
colari condizioni.

Rivista Società Italiana di Medicina Generale n. 1 • vol. 27 • 2020                                                                               33
D. Parretti, M. Rocchi

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