Offshore Structures Decommissioning Scenarios
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Diversi tipi di strutture utilizzate per la produzione di gas e petrolio. PIATTAFORME FISSE. Sono ancorate direttamente al fondo del mare con gambe in cemento o in acciaio.
Piattaforme in Adriatico PTF con pozzi non eroganti ma con prospettive di restart produzione Da chiudere minerariamente e smantellare (salvo interesse minerario a valle degli studi ancora in corso)
Le strutture sono appoggiate al fondo marino ed ancorate con pali che poi vengono cementati dopo il livellamento.
Packers o wipers sono inseriti nel jacket (o nella scarpa del Jacket) per contenere il cemento di bloccaggio fra palo e jacket stesso.
La vita della piattaforma è progettata per la durata di produzione del giacimento Al termine della produzione è prevista la rimozione delle piattaforme, come pure sealines, cavi, risers, pozzi ecc.
Il Decommissioning non deve essere il funerale delle attività offshore. Costruire una piattaforma medio piccola servono 200.000 giornate lavorative. Per la demolizione servono 10.00 giornate lavorative.
Resistenza al mare
Durante la sua vita la piattaforma deve essere manutenzionata. manutenzionata. Devono essere mantenute le certificazioni. . La struttura offshore deve essere dotata dei dispositivi imposti dalle norme della navigazione marittima. Il jacket deve essere ispezionato periodicamente. Le saldature dei nodi vanno controllate con NDT.
Nell’offshore Romagnolo sono in produzione un centinaio di piattaforme che coesistono con il turismo, l’ambiente e con il territorio
Dalle piattaforme offshore di Ravenna vengono raccolte 6.000 quintali di cozze con un impiego di circa 60 persone.
Inoltre 120.000 quintali di cozze vengono coltivate in vari allevamenti con l’impiego di circa 500 persone.
Alla fine della produzione le strutture debbono essere rimosse. Prima della rimozione va eseguita la chiusura mineraria e messa in sicurezza. Well abandonment involves: well entry preparations use of a slick line unit filling the well with fluid removal of downhole equipment cleaning out the wellbore plugging open-hole and perforated intervals(s) at the bottom of the well plugging casing stubs plugging of annular space placement of a surface plug placement of fluid between plugs Dopo la chiusura mineraria si deve eseguire una bonifica delle parti che possono essere inquinanti
Decommissioning. Il decommissioning di una piattaforma in basso fondale costa da $ 15-$ 30 milioni. To ensure proper site clearance, operators need to follow a four-step site clearance procedure. 1. Pre-decommissioning survey maps the location and quantity of debris, pipelines, power cables, and natural marine environments. 2. Post decommissioning survey identifies debris left behind during the removal process and notes any environmental damage 3. ROVs and divers target are deployed to further identify and remove any debris that could interfere with other uses of the area. 4. Test trawling verifies that the area is free of any potential obstructions.
La piattaforma, prima di depositarla a terra, va bonificata e pulita dalle incrostazioni marine.
On the decommissioning the sea bottom is left free Wells and legs should be cut below the bottom level
Il taglio della struttura e dei pozzi va eseguito sotto la mud line per lasciare libero da ostacoli il fondale marino. Il taglio può essere eseguito con esplosivo, lancia termica, oxy-arc. Dopo avere sorbonato attorno la parte da tagliare. Taglio dall’interno con acqua ad alta pressione.
Taglio dall’interno con acqua ad alta pressione.
Il taglio con il getto di acqua ad alta pressione, dall’interno della struttura, permette di rimuovere la piattaforma lasciando libero il fondale.
Air Sucktion Below the Mudline
Oxy-thermic torch
Offshore Platform Decommissioning
Offshore Structures Decommissioning Scenarios Presented by: Franco Nanni
Segue seconda parte
Offshore Structures Decommissioning Parte 2 Professional Skills Scenarios Presented by: Franco Nanni
Process of Decommissioning Cost Weight Phases Milion $ % Engineering & Project Management 1,50 5,00 Depollution and Platform preparation 1,50 5,00 Well Plugging and Abandonment 7,50 25,00 Conductors removal 1,50 5,00 Modules removal 0,75 2,50 Deck removal 0,90 3,00 Diving works 5,10 17,00 Jacket removal 6,00 20,00 Lifting transport 3,60 12,00 Removing marine fouling 0,75 2,50 Materials disposal and Site clearance 0,90 3,00 Project Total 30,00 100,00
Wells permanent plugging and abandoning • At the life’s end of the hydrocarbons structures, it is mandatory to perform plugging and abandoning of the producing wells in accordance with international standards and good practices. • The purpose is: a) To guarantee the complete «sealing» of the producing formations and avoid «cross-flow» situations, as well as hydraulic communications with the sea bed. b) To restore the original condition of the sea bed by recovering «pipes and conductors». c) To guarantee marine navigation and fishing operations.
Wells permanent plugging and abandoning Such objectives are achieved with: a) Cement plugs and squeezes b) Mechanical bridge plugs c) Recovering non cemented intermediary casings d) Leave in place drilling mud of appropriate density
La piattaforma, prima di depositarla a terra, va bonificata e pulita dalle incrostazioni marine.
Nuova Vita ad una piattaforma offshore
La struttura può essere ricondizionata per essere impiegata nuovamente.
Posizionando i jackets delle piattaforme dismesse in fondo al mare si può creare una zona di ripopolamento.
Dal 1990 al 2000 sono state rimosse nel Nord Adriatico 21 piattaforme che sono state depositate nella zona del relitto Paguro. As of January 1, 2017, in US, 515 platforms have been converted to permanent artificial reefs in the Gulf of Mexico. This includes: • Louisiana - 350 • Texas - 145 • Mississippi - 12 • Alabama - 5 • Florida - 3 Nel 1990/1991 sono state rimosse 15 strutture e depositate nell’area del “Paguro”. Nel 1999/2000 sono state depositate altre 6 piattaforme rimosse.
Nel 1995 l’area del “Paguro” è divenuta il primo “Sito marino di importanza Comunitaria in Italia” Every year 3.000 scuba divers dive in the artificial reef, created by the decommissioned platforms.
L’area protetta del “Paguro” è stata recentemente arricchita da una “cernia” dello scultore Piero Motta nell’ambito del progetto ‘Riciclittici’
Ravenna capitale dell’Offshore La riserva “Paguro” è un esempio di vantaggio avuto per l’ambiente dall’industria offshore I Sito del Paguro è la principale attrazione turistica della Costa Romagnola per i subacquei , è una importante riserva marina ed è ….. anche luogo di affinamento vino. Infatti un produttore di vino ha deciso di affinare le sue bottiglie di vino nelle acque del Paguro.
Non è così semplice dare nuova vita ad una piattaforma dismessa. In Italia le concessioni alle Oil Companies vengono date dall’UNMIG (Ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le Georisorse) MINISTERO DELLE RISORSE ECONOMICHE. Quindi se la piattaforma viene destinata ad una nuova vita, l’autorizzazione passa ad un altro ente con nuova relativa pratica burocratica.
A cura del MISE e dell’Università di Bologna sono stati organizzati incontri per esaminare le possibili alternative di “nuova vita” delle piattaforme dismesse. 1. Parco scientifico, 2. Basi per centri di ricerca biomarina, 3. Mini centrali per estrarre dall’acqua di mare manganese, magnesio e carbonio. Il gas per i forni potrebbe arrivare attraverso i sea-lines che prima portavano il gas a terra, 4. Si può pensare anche l'ipotesi di utilizzo per "fini didattici”. Per la formazione professionale degli OTS (Operatori Tecnici Subacquei) ed OTI (Operatori Tecnici Iperbarici), e per la sperimentazione di attrezzature subacquee ed iperbariche, 5. Centri di addestramento offshore.
Una «Nuova Vita» cosa comporta? . • Dando una «Nuova Vita» alla struttura, si deve mantenere la manutenzione. • Devono essere mantenute le certificazioni. • La struttura offshore deve essere dotata dei dispositivi imposti dalle norme della navigazione marittima. • Il jacket deve essere ispezionato periodicamente. • Le saldature dei nodi vanno controllate con NDT.
Molti progetti sono stati studiati per dare una “Nuova Vita” alle piattaforme dismesse. Sono già state trasformate piattaforme per produrre energia alternativa. Installazione di Pale Eoliche.
Energia elettrica prodotta con pannelli solari.
Impianti sperimentali di itticoltura Laboratori scientifici
TRASFORMARE LE PIATTAFORME PER RICAVARE ENERGIA DAL MARE •Energia dalle onde •Energia dalle maree (energia mareomotrice) •Energia dalle correnti sottomarine Un primo impianto pilota denominato Kobold I è già operativo dal 2001 di fronte a Ganzirri (Messina). E’ un impianto di appena 40 Kwatt costituito da una piattaforma galleggiante del diametro di 10m ed una turbina ad asse verticale, del diametro di 6 m, che sfrutta le correnti in un tratto di mare profondo 20
Progetti di Nuova Vita per le Strutture Offshore Dismesse. Nuovi investimenti. Nuovi posti di lavoro • Fabbrica di Produzione del Magnesio in una Piattaforma Offshore; • Mini impianto di rigassificazione; • Isola turistica e laboratorio.
Fabbrica di Produzione del Magnesio in una Piattaforma Offshore • Fattibilità tecnica per realizzare un Progetto di Riqualificazione per la trasformazione delle Piattaforme non più produttive per estrazione di gas metano, site al largo del Porto di Ravenna, in “fabbrica di Produzione del Magnesio”. • Dall’impianto si ricavare acqua demineralizzata da mandare a terra per l’industria. • Impianto al fine di ricavare Magnesio Metallico. • 1 metro cubo di acqua marina, contiene in media lo 0,13 % di Magnesio in peso. • Dal mare si estrae già oggi circa il 15% della materia prima mondiale, e l’abbondanza di questo metallo in natura, lo porta a classificarsi come risorsa infinita. • Per le attività che possiamo sviluppare, si suggerisce anche di legare ad esse, altre attività da fare sulla terraferma, sfruttando la nuova portualità, in considerazione dell’importante riqualificazione infrastrutturale di pertinenza dell’Area Autorità Portuali di Ravenna.
Fabbrica di Produzione del Magnesio in una Piattaforma Offshore Per l’alimentazione dell’impianto si può prevedere di utilizzare impianti innovativi tecnologici di energie rinnovabili, come il moto ondoso, fotovoltaico ed eolico. Sussiste quindi la possibilità di creare una Fabbrica di Produzione del Magnesio in una Piattaforma Offshore. L’iniziativa avrà forti ricadute socioeconomiche ed occupazionali nel territorio. Grande prestigio internazionale, eco sostenibile, deontologicamente corrette e sviluppate secondo orientamento Horizone 2020, Trattato di Kyoto 2020 e nuova legislazione Europea.
Un importante progetto è stato presentato da una Azienda Ravennate. Il progetto prevede di trasformare la piattaforma in un mini impianto di rigassificazione.
Un impianto di rigassificazione offshore avrebbe un ridotto impatto ambientale.
Il mini impianto di rigassificazione manderebbe a terra il gas con il sealine già esistente.
L’Architetto Ronen Joseph ha progettato un albergo di lusso da realizzare a bordo di una piattaforma dismessa
Al largo delle coste Italiane del Mare Adriatico non abbiamo isole fino alle Isole Tremiti. Perché non trasformare le piattaforme in isole per la costa Emiliano Romagnola.
Creare delle isole con ormeggi davanti alle nostre coste sarebbe il sogno di ogni barcaiolo, con valorizzazione del territorio.
Se poi creiamo sotto all’isola artificiale un reef, abbiamo il massimo che si può offrire al turista del mare. Potremmo realizzare il nostro sogno utilizzando la piattaforme dismesse. Attrezzare una piattaforma per accogliere i turisti. Depositare i jackets delle altre piattaforme dismesse sul fondo, creando un reef. Ovvero un altro parco marino dopo quello del Paguro attorno ad una piattaforma attrezzata.
ISOLA ARTIFICIALE CON REEF: Attività Potenziali Sviluppabili Il Progetto si inserisce nella Blue Growth La crescita blu è la strategia a lungo termine per sostenere una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo: •Acquacoltura •Turismo costiero •Biotecnologie marine •Energia dagli oceani •Estrazione mineraria nei fondali marini
La Piattaforma-isola potrebbe essere il “Progetto guida” per il “decommissioning”. Il turismo avrebbe un’altra importante attrazione, con un ritorno d’immagine e molteplici benefici. Il reef diventa un’area marina protetta. Questa soluzione aiuterebbe anche l’Italia, sollecitata dall’UE a misure volte a incentivare la crescita delle “aree marine protette”. Il nostro progetto prevede di lasciare una piattaforma come “isola base”. Le altre piattaforme dismesse verrebbero smantellate ed i jackets depositati sul fondo. Trasformare una piattaforma in isola e relativo reef con le altre piattaforme dismesse si crea lavoro. DIRETTIVA 2008/56/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 giugno 2008 istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino
Unità Lavorative per i tre progetti Ognuno di questi progetti potrebbe dare un nuovo impulso alle attività offshore e creare nuovi posti di lavoro. I progetti richiedono poi personale specializzato nelle attività offshore Giornate Unità lavorative lavorative Descrizione del progetto per la dirette per ralizzazione la gestione Fabbrica Offshore di Produzione Magnesio 410.000 60 Mini Impianto di Rigassificazione 470.000 50 Isola Turistica con Laboratorio e Reef artificiale 100.000 20
Arrivederci nella prima isola artificiale fatta con piattaforme dismesse !!!!!
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