Office design: gli uffici di Airbnb nel mondo
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Office design: gli uffici di Airbnb nel mondo Gli uffici di Airbnb, distribuiti in tutto il mondo, riflettono la cultura e la filosofia del brand attraverso un’attenta progettazione delle sedi aziendali che segue un unico filo conduttore. I dipendenti sono accolti in ambienti di lavoro aperti, flessibili e collaborativi che riproducono gli alloggi affittati da Airbnb nel mondo, trasformando ogni ufficio in una casa cosmopolita che giustappone, sotto un unico tetto, appartamenti di paesi diversi e lontani. Fondata nel 2007 a San Francisco, Airbnb affitta alcuni dei più favolosi appartamenti attraverso un portale online che mette in comunicazione, sotto forma di social network, le persone che cercano un alloggio o una camera con i privati che dispongono di questi spazi da affittare. L’Headquarter di San Francisco, la sede di Portland e quella di Dublino, manifestano questa realtà attraverso una politica di condivisione improntata sull’idea di ufficio open space, privo di scrivanie personali a favore di spazi comuni di diverso tipo, non sempre convenzionali: accanto a sale libere, banchi tradizionali e meeting rooms, trovano posto salotti con comodi cuscini, aree lounge, sale da pranzo e cucine attrezzate, tavoli alti per lavorare in piedi.
Come dimostra l’office design della sede di Dublino, progettata dagli architetti irlandesi Heneghan Peng, l’ambiente di lavoro di 2.000 mq è un unico open plan punteggiato da una serie di box in vetro rivestiti da pannelli OSB in legno che racchiudono all’interno sale riunioni, modellate sulla base degli appartamenti affittati da Airbnb sul web. Una di queste (Amsterdam) è estremamente flessibile poiché può essere ruotata e suddivisa in due sale riunioni distinte. Airbnb Dublino, l’ufficio open plan © Ed Reeve
Airbnb Dublino, i box in vetro e legno OSB © Ed Reeve Airbnb Dublino, la sala riunioni ruotata e suddivisa in due parti © Ed Reeve
Anche gli uffici di Portland, che ospitano circa 250 dipendenti al servizio di oltre 150.000 annunci in tutto il Nord America, reinventano l’idea del call center con postazioni di lavoro tranquille. Come a Dublino un grande open space aumenta la socializzazione e alcune casette di legno e vetro riportano il nome della città in cui è localizzato quello specifico annuncio (S. Kleverne, Atlanta, Praga..). In questo modo anche chi lavora può viaggiare, senza lasciare l’edificio. Il branding di Airbnb è forte e si basa sul valore della grande comunità di persone che desiderano esplorare nuovi appartamenti. Airbnb Portland, l’ufficio open plan © Jeremy Bittermann
Airbnb Portland, le postazioni lavoro riproducono gli annunci © Jeremy Bittermann Completano l’atmosfera dinamica e casuale, alcune aree informali. A Dublino una struttura a gradoni in legno piena di cuscini funge da spazio di relax, mentre una panca lunga 12 metri distribuita nel corridoio principale diventa un luogo d’incontro tra colleghi. Presentata alla Biennale di Venezia 2012 dal Padiglione irlandese, la panchina (progetto di Heneghan Peng) si compone di più sedute che scendono e salgono come altalene, non appena qualcuno si siede. La reception è un bar a forma di cavallo che simula i pub tradizionali irlandesi, con tre stili di pavimentazioni e soffitti a cassettoni; anche le cabine telefoniche verdi e beige sono una citazione dell’Irlanda e permettono telefonate private.
Airbnb Dublino, i gradoni in legno © Ed Reeve Airbnb Dublino, la panca lunga 12 metri e le cabine telefoniche © Ed Reeve
Airbnb Dublino, la reception è un pub irlandese © Ed Reeve A Portland ogni giorno ciascun dipendente sceglie l’ambiente più adatto al proprio lavoro ed è libero di muoversi per ricevere le chiamate dei clienti. Vi sono spazi più leggeri coperti da legni e tessuti e spazi più bui realizzati con pannelli grigio scuro prodotti dal riciclo dei giornali. La location “SS Clementine” tratta il tema nautico con lampade in carta di riso e drappeggi mentre una struttura in compensato su due livelli (chiamata “bluff”) offre diverse sedute e una vista sul tratto più aperto dell’ufficio. La cucina riveste sempre un ruolo privilegiato, sia per mangiare che per condividere le idee, insieme alla caffetteria interna che serve colazione, pranzo e cena.
Airbnb Portland, “SS Clementine” ritrae l’alloggio della nave © Jeremy Bittermann Airbnb Portland, la struttura in compensato “bluff” © Jeremy Bittermann
Airbnb Portland, la cucina e la caffetteria © Jeremy Bittermann Un’aspetto importante del percorso progettuale di questi interni, riguarda la collaborazione degli architetti con i futuri membri dello staff di ogni sede. Questa idea di co- partecipazione è stata la chiave vincente del quartier generale di San Francisco, in cui lo studio di architettura e design Gensler ha vissuto quattro mesi la cultura aziendale del team. Allo stesso modo il personale interno della sede di Portland ha trasmesso il proprio contributo collaborando con gli architetti Aaron Taylor Harvey e Rachel Yu e con lo studio locale boora. I dipendenti hanno infatti scelto le stanze da riprodurre selezionando gli annunci, dato forma a proprie idee (come l’alloggio del capitano in una nave storica o l’alveare) e lavorato alla realizzazione di mobili su misura. Gli edifici di Airbnb mostrano inoltre un carattere autentico attraverso ambienti ristrutturati ed elementi a vista. Portland riporta un suo fascino intrinseco, con spazi classici in mattoni a vista, portali ad arco e soffitti a vista con i canali dei condotti bianchi.
La sede principale di San Francisco occupa invece gli ultimi due piani del vecchio edificio industriale di Brannan Street denominato 888 Brannan, ristrutturato mantenendo l’impronta del fabbricato. Un atrio alto cinque piani, illuminato da lucernari preesistenti e coperto da una parete verde ispirata alle colline di San Francisco, accoglie i visitatori “a casa” offrendo uno spazio centrale molto grande allestito sia per il lavoro che per il break. Airbnb San Francisco, tutti gli ambienti si affacciano sull’atrio © Jasper Sanidad Da qui, osservando in ogni direzione, si percepiscono alcuni scorci di case provenienti da tutto il mondo, disegnate seguendo gli annunci più popolari del web e giustapposte con i loro colori. I dipendenti possono passeggiare liberamente in 7.000 mq e avventurarsi nelle stanze più stravaganti: la reception è tratta da una casa galleggiante danese, la spazio di lavoro principale è ispirato al layout della Rhode Island
school of design, una stanza dai colori brillanti proviene da un disegno d’interni milanese, le sale riunioni diventano salotti o piccole cucine in cui sentirsi a casa, il bagno degli uomini è studiato sul tema del deserto con un orso in primo piano, è stata riprodotta la stanza dell’appartamento in cui i fondatori di Airbnb hanno accolto il primo ospite, un sala conferenze con tavolo circolare è modellata sulla base della war room nel film Dr. Stranamore, la caffetteria è chiamata “AteAteAte” (per il gioco di parole con 888 Brannan Street) e presenta un’enorme sala da pranzo con vista sullo Skyline di San Francisco. Airbnb San Francisco, la reception © Emily Hagopian
Airbnb San Francisco, il design milanese © Emily Hagopian Airbnb San Francisco, ambiente per il break con una piccola cucina © Jasper Sanidad
Airbnb San Francisco, ambienti di lavoro open plan © Jasper Sanidad
Airbnb San Francisco, la prima camera affittata dai fondatori © Leslie Williamson Airbnb San Francisco, la caffetteria “AteAteAte” © Jasper Sanidad Leggi anche: Office design: l’Headquarters di Smith Optics progettato da FFA Architecture Approfondimenti
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