Nuovo Rapporto ISS COVID-19 - Enrico Veschetti - FAST | Federazione delle ...

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IMPIANTI BIOLOGI DI DEPURAZIONE
Corso di formazione annuale per tecnici gestori e processisti di impianti di depurazione (35a edizione)
              Modulo 4 - Trattamento e smaltimento fanghi: nuove disposizioni COVID-19
                             Centro Congressi FAST, Milano – 27-28 maggio 2020

               Nuovo Rapporto ISS COVID-19

                                       Enrico Veschetti

                   Istituto Superiore di Sanità - Dipartimento Ambiente e Salute
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Rapporto ISS COVID-19
                   sulla gestione dei fanghi di depurazione

Rapporto ISS COVID-19 n. 9/2020
Indicazioni ad interim sulla gestione dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del
virus SARS-CoV-2
Versione del 3 aprile 2020
Gruppo di Lavoro ISS Ambiente – Rifiuti COVID-19: Lucia Bonadonna, Giuseppina La Rosa, Enrico Veschetti,
Luca Lucentini, Luigi Bertinato, Eleonora Beccaloni, Federica Scaini

Destinatari del rapporto:
gestori del servizio idrico integrato, operatori degli impianti di depurazione, autorità ambientali e sanitarie a livello
nazionale, regionale e locale (preposte alla tutela della salute e alla salvaguardia ambientale e coinvolte nella
prevenzione e gestione di rischi correlati alla contaminazione delle acque)
Evidenze disponibili sulla
                trasmissione delle infezioni da coronavirus
• contatto diretto per diffusione di goccioline (droplets) emesse durante il respiro e gli atti del parlare,
   tossire, starnutire
• contatti diretti attraverso le mani e con superfici contaminate
• possibile trasmissione fecale-orale soprattutto in presenza di diarrea (2-10% dei pazienti):
     o rilevati frammenti di RNA virale nelle feci
     o rilevata la presenza di SARS-CoV-2 in campioni di feci mediante colture cellulari
     o trasmissione attraverso produzione di droplets contaminati provenienti dal sistema fognario e reintrodotti all’interno delle
        abitazioni attraverso le condotte aerauliche
     o stabilità del coronavirus felino (FCoV) per 10 gg nelle feci (3-7 settimane nell’ambiente)
     o Sopravvivenza di SARS-CoV-1 fino a 4 gg in espettorato, feci e siero (meno stabile nell’urina)
• esclusa la trasmissione per via aerea (a parte situazioni specifiche in ambito ospedaliero)
Scenari di rischio

• Soggetti con COVID-19 possono rilasciare escreti liquidi e solidi infetti
• Le deiezioni infette sono trasferite alla fognatura attraverso gli scarichi idrici di ambienti domestici
   e produttivi e collettate con le acque reflue
   (per tutti gli scarichi provenienti da complessi ospedalieri, case di cura, ambulatori, laboratori di analisi mediche e simili esiste
   l’obbligo di disinfezione prima dell’immissione in fognatura ai sensi del Com. int. Tut. Acque. del 4.2.77)

• Le acque reflue infette sono trattate in impianti di depurazione, generando fanghi
• I fanghi di risulta possono causare esposizione professionale o generale a SARS-CoV-2 in funzione
   delle destinazioni d’uso (compostaggio, recupero energetico, messa in discarica)
N.B.: non viene esaminata l’esposizione diretta a reflui infetti recapitati direttamente in acque
superficiali in assenza di depurazione o gestiti in impianti privati non allacciati alla rete di fognatura
Inattivazione dei virus nei fanghi
Fattori che influenzano la sopravvivenza dei virus:
• esposizione al calore, livello di disidratazione, antagonismo microbico, enzimi extracellulati
   batterici, irraggiamento, pH ≥ 12, acidi grassi generati dalla digestione, luce solare,
   disinfettanti
• i virus provvisti di envelope (come i coronavirus) hanno caratteristiche di sopravvivenza
   notevolmente inferiori rispetto ai cosiddetti virus “nudi” (senza envelope)
• i coronavirus si disattivano più rapidamente dei virus enterici idrotrasmessi (adenovirus,
   norovirus, rotavirus e virus dell’epatite A)

Trattamenti efficaci per l’inattivazione dei virus:
digestione termofila, pastorizzazione, trattamento con calce, trattamento termico, lagunaggio

I trattamenti che consentono il raggiungimento dei migliori risultati nella limitazione dei disagi
di tipo olfattivo non sono tuttavia i più efficaci nella riduzione microbica
Effetto della temperatura
            sull’inattivazione di alcuni coronavirus

SARS-CoV-1 (epidemia di SARS 2003):
 2 gg a 20°C
14 gg a 4°C

CoV umano 229E:
12 gg a 25°C

Virus della gastroenterite trasmissibile del maiale (TGEV):
33 gg a 25°C
Stima del tempo minimo di ritenzione del fango prima dell’utilizzo
       (comprensivo di tempi di trattamento e stoccaggio)

                                     54 gg a 10°C

                                              36 gg a 20°C

                                                        21 gg a 30°C
                                                             15 gg a 35°C
                                                                   11 gg a 39°C
                                                                                  4 h a 55°C
                                                                                           0,5 h a 65°C

Nel caso di temperature variabili nel tempo deve assumersi la temperatura più bassa (condizione più conservativa)
Abbattimento di batteri e virus enterici
nei principali processi di trattamento dei fanghi
Abbattimento di batteri e virus enterici
nei principali processi di trattamento dei fanghi
Abbattimento di batteri e virus enterici
nei principali processi di trattamento dei fanghi
Abbattimento di batteri e virus enterici
nei principali processi di trattamento dei fanghi
Raccomandazioni per la gestione dei fanghi

Trattamento                                    Azioni raccomandate
Impianti di compostaggio, digestione           Rischio irrilevante per tempi e temperature di trattamento
anaerobica
Incenerimento,                                 Rischio irrilevante per condizioni e temperature di trattamento
disidratazione termica
Fanghi da ossidazione prolungata (≥ 24 h) in   Rischio irrilevante
assenza di trattamento primario e dopo
permanenza ≥ 15 gg (solidi volatili ≥ 60%)
Smaltimento in discarica                       Recapito con mezzi meccanici idonei (evitare formazione di aerosol e polveri)
                                               Trasporto con mezzi idonei per evitare dispersioni e a garantire la sicurezza
Riutilizzo in agricoltura (spandimento o       Trattamento di: stabilizzazione con calce, acido solforico, ammoniaca e/o soda;
produzione di ammendanti e correttivi)         digestione anaerobica o aerobica (mesofila o termofila); disidratazione termica; idrolisi
                                               termica a >100°C per ≥ 20 min; pastorizzazione del fango liquido per > 30 min a 70°C;
                                               ritenzione prima dell’utilizzo per un tempo min funzione delle temperature di
                                               trattamento/stoccaggio (evitare integrazione o miscelazione con fanghi freschi)
Grazie per l’attenzione
  enrico.veschetti@iss.it
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