Musica&terapia 38 - Musicoterapia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 1 Quaderni italiani di musicoterapia APIM - www.musicaterapia.it musica&terapia 38 in questo numero • La saggezza sensoriale del gruppo: una prospettiva d’ascolto • La musicoterapia come supporto nelle cure oncologiche pediatriche • Il gruppo in musicoterapia: facilitatore o barriera? Undici anni di esperienze nelle comunità per persone con disabilità intellettiva • “Qui tutti voglion chiudere la Porta” Un’esperienza di musicoterapia con rifugiati in contesti di fragilità • Musicoterapia di gruppo: ricerche ed esperienze anno 18 • n. 38 luglio 2018
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 2 musica&terapia numero 38 direttore editoriale Gerardo Manarolo comitato di redazione Claudio Bonanomi Massimo Borghesi Ferruccio Demaestri Bruno Foti Alfredo Raglio Andrea Ricciotti segreteria di redazione Ferruccio Demaestri comitato scientifico Rolando O. Benenzon Università San Salvador, Buenos Aires, Argentina Michele Biasutti Università di Padova Leslie Bunt Università di Bristol, Gran Bretagna Giovanni Del Puente Università di Genova Edith Lecourt Università Parigi V, Sorbonne, Francia Luisa Lopez Fondazione Mariani, Milano Giandomenico Montinari Psichiatra, Psicoterapeuta, Genova Pier Luigi Postacchini Psichiatra, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, Bologna Oskar Schindler Ordinario di Foniatria, Università di Torino segreteria di redazione Frauke Schwaiblmair Ferruccio Demaestri Istituto di Pediatria Sociale e Medicina Infantile, Corso Don Orione 7 Università di Monaco, Germania 15052 Casalnoceto (AL) tel. 347 8423620
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 4 1 indice editoriale numero 38 Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 Il 2° numero del 2018 di Musica et Terapia, n. 38, è il setting nel suo complesso sia congruente con le dedicato in gran parte alle relazioni presentate nel esigenze e i bisogni dei diversi pazienti. corso del Congresso Apim “Riti tribali e ritmi di grup- La saggezza sensoriale del gruppo: po, la dimensione gruppale in musica e nei percorsi Giorgio Debernardi ci introduce in un contesto mul- una prospettiva d’ascolto di cura”, tenutosi il 20 ottobre 2018 presso il Sermig tietnico dove la proposta musicoterapica e musicale Antonella Grusovin ................................2 di Torino. costituisce una preziosa opportunità di incontro e di integrazione nel reciproco riconoscimento identitario. La musicoterapia come supporto Antonella Grusovin, che da diversi anni esplora il Il musicale per le sue qualità naturali e culturali rap- nelle cure oncologiche pediatriche ruolo della dimensione vocale nel contesto musicote- presenta uno strumento utile a favorire l’incontro Mariarita Di Pasquale .............................8 rapico, descrive, in apertura, i diversi percorsi che si ma altresì la definizione delle differenze. Il contribu- Il gruppo in musicoterapia: possono delineare all’interno di gruppi d’improvvi- to presenta nella parte iniziale un’approfondita analisi facilitatore o barriera? sazione vocale; nella sua proposta il recupero dell’e- del “migrante” per poi descrivere il progetto “Porta- Undici anni di esperienze nelle comunità lemento sensoriale consente l’avvio di processi inte- verta”, rivolto a richiedenti asilo provenienti dal con- per persone con disabilità intellettiva grativi intra ed interpsichici. tinente africano. Gianni Vizzano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Mariarita Di Pasquale, a seguire, presenta un’espe- Il gruppo studi del Corso di Musicoterapia (Stefania “Qui tutti voglion chiudere la Porta” rienza svolta nel contesto di un reparto di Oncologia Chiuni, Claudia Facchini, Federico Rankin) presen- Un’esperienza di musicoterapia Pediatrica dove l’approccio musicoterapico si prefigge ta, in chiusura di questo numero, una ricerca biblio- con rifugiati in contesti di fragilità di favorire processi espressivi, attenuare la componen- grafica dedicata alla musicoterapica di gruppo. Giorgio Debernardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 te ansiosa, attivare un investimento emotivo su aspet- Tramite il motore di ricerca PubMed, principale fonte ti vitali e gratificanti. La descrizione della dimensione di contributi scientificamente attendibili, sono stati se- Musicoterapia di gruppo: clinica e della specificità dei diversi casi è preceduta lezionati sei diversi articoli (una Revisione Cochrane, ricerche ed esperienze da una approfondita disamina, teorica e metodologi- tre studi randomizzati, due studi di fattibilità), di cui si Stefania Chiuni, Claudia Facchini, ca, sul potenziale ruolo della musicoterapia in tale am- presenta una sintesi ed una relativa riflessione. Federico Rankin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 bito applicativo. GERARDO MANAROLO Il successivo contributo di Gianni Vizzano è dedicato Recensioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 ai trattamenti gruppali praticabili nei confronti di Articoli pubblicati soggetti affetti da disabilità intellettiva. Per l’autore sui numeri precedenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 tale tecnica, quando non opportunamente calibrata sulle diverse esigenze individuali, può divenire un Grafica e impaginazione ulteriore ostacolo a processi espressivi e comunicativi. Monica Bertacin e Viviana Ribezzo - Torino È necessario quindi un progetto individualizzato dove Numero 38 - Luglio 2018
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 2 2 3 LA SAGGEZZA SENSORIALE DEL GRUPPO: UNA PROSPETTIVA D’ASCOLTO Antonella Grusovin, Musicista, Musicoterapista, Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi, Trieste. The focus of this article is the importance Il seguente articolo pone l’attenzione su uno dei la parte sensibile dell’essere, che è costantemente ti il gruppo a volte si presenta già con determinate of the sensory experience in group temi che nel tempo e nella pratica della musicotera- presente, alla quale spesso si antepone la razionali- caratteristiche che nel percorso hanno bisogno di es- sound/music communication. Starting pia di gruppo risulta imprescindibile, ovvero l’aspet- tà. Nell’evoluzione umana, movimento, suono, voce e sere “sbrogliate”, riordinate e messe in luce. from Bion's reference to the protomental system to sensoriale del gruppo. Verrà tracciata una “pro- linguaggio si sono sviluppati nel corso dei millenni Sappiamo anche che il percorso non è sempre così extensively described by the author, some spettiva d’ascolto” attraverso gruppi che hanno se- (Mithen, 2007) e, come sappiamo, l’essere umano an- lineare e che il gruppo, anziché prendere strade facili e evolutionary steps in the vocal improvisation path guito percorsi basati principalmente sulla comunica- cor prima di nascere percepisce suoni e rumori attra- dirette, ha bisogno prima di tutto di ritrovare i propri of a group are here reported. The sound form zione vocale in musicoterapia. verso il corpo. tempi per poter approdare a qualche cosa di significa- of a group stems from sensory-level listening and will Dai primi anni di vita (Anzieu, 1987), il bambino ap- tivo che possa fargli cambiare almeno una prospettiva be further be enhanced throughout the experiential La sensorialità restituisce una “lettura” importante prende attraverso la propria sensorialità, quella della ma- di ascolto: la forma gruppale nella sua dimensione può process. Listening resounds in a sort of “wisdom” dell’ ”essere gruppo” e, oltre a costituire parte inte- dre, del padre e di chi gli è favorire questo cambiamen- that everyone and every group has deep inside grante della musicoterapia, è un tema trattato in di- accanto. Per questo motivo, to sia a livello individuale and is then touched by sound, thereby opening an verse discipline. in ambito pedagogico, molte Da subito si potrebbe percepire che d’insieme. indispensable communication channel. Bion approfondì l’argomento considerando la formazio- scuole di pensiero manten- il “suono” del gruppo Percepire il gruppo a livel- ne dei pensieri in funzione della relazione (Blandino, gono fede ad un’educazione ancor prima che questo lo sensoriale favorisce un 2009) e tenne costantemente conto di un sistema che passi attraverso i sensi. effettivamente si sia espresso ascolto delle diverse voca- proto-mentale in cui attività fisica e attività psichica si A tal proposito cito Valeria lità al pari di entità. Ogni trovano in uno stato indifferenziato. Considerò tale si- Pernaselci (2014), pedago- sonoramente partecipante ha una sua stema quale matrice da cui si sviluppano le emozioni gista, che, facendo riferi- forma particolare che lo che caratterizzano la modalità di risposta di ciascun mento alla costruzione identitaria, scrive: “Prima di contraddistingue. È un’entità a sé, un individuo, un gruppo (Bion, 1971; Lecourt, 1996). saper fare qualcosa, bisogna saper essere e ricono- “microcosmo” nel quale fluttuano pensieri, sensa- In questo sistema proto-mentale è presente la sen- scersi al di là di quello che si è chiamati a fare”. Di zioni, emozioni, percezioni. sibilità che, riprendendone il significato etimologico, conseguenza propone un percorso educativo appro- Nel suo insieme, anche il gruppo, essendo composto si potrebbe definire “sens-abilità” ovvero, nel con- priato che si sviluppi e dia importanza alla parte sen- da diverse entità, ha una particolarità che lo con- testo musicoterapico di gruppo, la capacità, insita in soriale del bambino. traddistingue. Già nella modalità introduttiva, si pre- ciascun essere umano, di contattare il suono dell’al- Ritornando al tema principale di questa relazione, senta con peculiarità che nel tempo si evidenzieran- tro attraverso i sensi e in tal modo riceverne una l’origine del termine gruppo lo ritroviamo in “Krup- no. Da subito si potrebbe percepire il “suono” del direzione e una comprensione. Lo scambio sensoria- pa”(parola di origine germanica che significa una gruppo ancor prima che questo effettivamente si sia le fra i partecipanti genera il suono d’insieme. mossa, un modo). Questo termine può dare l’idea espresso sonoramente. Nella pratica musicoterapica è necessario richiamare di un gomitolo o qualche cosa da sbrogliare. In effet- Nei primi incontri è presente una sorta di “inconsa- musica&terapia Numero 38 - Luglio 2018
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 4 4 5 pevole coscienza” ossia i partecipanti, da poco en- livello intra che interpersonale) e la voce trasmette (con esperienze mirate all’ascolto del proprio suono, guentemente a limitarne la sensibilità (sens-abilità) trati a far parte di un gruppo, “saggiano” gli altri direttamente la sonorità dell’essere in termini senso- del suono dell’altro, del suono di gruppo) favorisce generale. Questa difficoltà può essere superata nel compagni di percorso attraverso movimenti, parole, riali ed emotivi. Certo, chi ha già acquisito un’impo- una presa di coscienza dell’essere e dell’essere nel momento in cui gli altri sensi riprendono spazio co- suoni e silenzi. Queste componenti a livello senso- stazione vocale tenderà ad anteporre una tecnica gruppo. Le persone coinvolte hanno la possibilità di municativo nel gruppo e quindi anche la vista può riale si fanno impercettibilmente sentire. Da questi che permetterà di modificare l’impatto sensoriale ed apprendere o ri-apprendere attraverso il proprio riappropriarsi finalmente del proprio ruolo e “vede- elementi il gruppo “prende forma”. emotivo, o potrà condurre il gruppo verso aspetti corpo grazie ad un ascolto multisensoriale. Ciò che re”. Riporto una poesia di Franco Arminio (2017): Nel processo comunicativo che si instaura fra i com- estetici o virtuosistici che muoveranno il gruppo in accomuna i partecipanti sono le persone intese co- ponenti di un gruppo è importante considerare le for- altre direzioni. Questa trasmissione vocale può essere me corpi risuonanti. Questo presupposto agevola “Io sono la parte invisibile del mio sguardo, me che il suono prende vissuta dagli altri compo- una comprensione sonora graduale che innanzitutto l’entroterra dei miei occhi.” nel corso delle improvvisa- nenti come un mezzo che permette l’espressione del singolo nel gruppo e stra- zioni e come queste vada- Nel riportare il gruppo va a sciogliere alcune diffi- da facendo produce un’importante inversione: se ini- Quell’entroterra può ben rappresentare la parte sen- no ad incidere sulla forma alle proprie potenzialità, lo si coltà comunicative; altre zialmente il gruppo agisce il suono, ora il suono d’in- sibile che si incontra in un gruppo in ascolto. del singolo. La forma è, nel riporta alla propria produzione volte il gruppo delega e re- sieme - che era presente da quando è nato il grup- Mi soffermo ancora su un elemento molto importan- caso del suono, un conteni- sonora d’insieme e quindi sponsabilizza il cantante. Il po - si trasmette al gruppo stesso. Per questo moti- te: il silenzio. Via via che il gruppo procede nel per- tore che può assumere ul- alla propria dimensione canto viene vissuto come vo le improvvisazioni vocali possono essere conside- corso comunicativo, i momenti di silenzio diventano teriori forme ed arricchirsi, qualcosa di bello e irrag- rate quali espressioni globali e riassuntive del grup- più importanti. Il silenzio, a livello sonoro, favorisce mentre il formalismo è pa- giungibile. La delega del po in termini di consapevolezza e coscienza, mentre una sintonizzazione sensoriale. Nel momento in cui ragonabile alla bellezza estetica: rimane privo di gruppo può portare un incistamento della comunica- ulteriori esperienze favoriscono una comunicazione e il gruppo si permette un ascolto reciproco nel silen- senso e direzione, pura appariscenza. zione che mantiene il soggetto in parte separato dal una sintonizzazione che in zio, il gruppo si “saggia” È importante che la “forma sonora”, anziché rima- contesto, “impermeabile”. Nel riportare il gruppo alle un secondo momento ver- sensorialmente e scopre ul- nere ancorata e vincolata all’aspetto visivo, coin- proprie potenzialità, lo si riporta alla propria produzio- ranno riportate nelle im- Il silenzio nel gruppo teriori prospettive comuni- volga il senso uditivo e gli altri sensi. In questo ne sonora d’insieme e quindi alla propria dimensione. provvisazioni. può diventare una fonte cative nel silenzio stesso. modo si favorisce il passaggio dalla forma alla per- Giungiamo dunque ad un’ulteriore valutazione sui Come già accennato, il con- inesauribile d’ascolto cezione del “contenuto”. Il suono di per sé con- gruppi composti da musicisti: spesso questi si soffer- tatto visivo, che in questi senza pretese John Cage considerava il tatta le persone del gruppo e diviene mezzo di mano sulla forma musicale e tendono a riprodurla anni sta imperversando an- suo pezzo silenzioso 4’33’’ comunicazione d’eccellenza: trasmette la vibrazio- così come l’hanno assimilata, bypassando il fatto che che grazie ad un’evoluzio- il pezzo più importante. ne sensibile di ciascun partecipante. Ed il suono la comunicazione sonora avviene attraverso perso- ne informatica, ci permette di constatare che l’essere Alla domanda perché lo fosse, rispondeva “Perché stesso diventa filo conduttore di una vibrazione ne, cioè esseri predisposti al suono, persone che umano, nel suo processo evolutivo, continua ad appren- non ne hai bisogno per ascoltarlo. È sempre lì, può che passo dopo passo “contatta” (dal latino con- risuonano di per sé. A volte, l’ostacolo del musicista dere attraverso i sensi. Il problema di un abuso visi- cambiare la tua mente, aprirla a cose che sono al di tactus) e “condivide”. si rivela proprio nel momento in cui suona o canta vo scisso dagli altri sensi in alcuni casi sta portan- fuori. Cambia continuamente” (2010). Inizialmente, come già detto, la sensibilità corporea una forma acquisita (che potremmo definire “pre- do l’uomo ad apprendere per “copia-incolla” svalu- Quindi, il silenzio nel gruppo può diventare una fon- a volte è impedita da timori, paure e vissuti: nel confezionata”). Il musicista tende a favorire imme- tando l’aspetto corporeo/sensoriale che tende a di- te inesauribile d’ascolto. Inoltre il silenzio introduce il caso di una comunicazione strumentale, l’attenzione diatamente una struttura musicale esteticamente e ventargli estraneo. tempo e lo spazio, tematiche che nel mondo sonoro viene spostata agli strumenti e nel caso della comu- socialmente valida, riconosciuta, che, se condivisa, L’aspetto visivo nei gruppi a volte può ostacolare il possono assumere diverse connotazioni. In una co- nicazione vocale, l’attenzione viene rivolta allo “stru- può divenire un leitmotiv del gruppo. Il suono con- percorso in quanto l’occhio tende a rimanere vincolato municazione sensoriale rientrano i tempi e gli spazi mento voce”, per alcuni vissuto come strumento diviso in questa modalità permette una comunica- all’apparenza. R. Steiner (1998) affermava che “se l’uo- d’ascolto vissuti attraverso il corpo, diversi da quelli nuovo e ancora estraneo. Alla stregua dello stru- zione parziale. In questo caso si antepone una cono- mo dirige la sua forza visiva soltanto verso l’occhio, vissuti nella quotidianità. Nello scambio sonoro final- mentario che necessita esplorazione e contatto, così scenza musicale ad una presenza sonora. egli non vede nulla” ed invitava a percepire con la mente si fanno percepire e permettono di aprire anche la voce, nel presentarsi in fase comunicativa Nel momento in cui il musicista prende consapevo- vista alla stregua del tatto. nuovi spazi sonori comunicativi, espressivi, creativi. con l’altro, può sorprendere la persona che sta voca- lezza della propria ed unica essenza sonora, ripren- Spesso accade che venga a mancare un’interconnes- Una dinamica di gruppo che possa offrire tali spazi, lizzando in quanto a livello sensoriale ciascun parte- dendo in un secondo momento le competenze musi- sione fra i sensi: il senso visivo, anziché “partecipa- tempi d’espressione e di ascolto reciproci, potrebbe cipante sta inconsapevolmente (o in maniera par- cali acquisite può trasformarle in elementi costrutti- re attivamente” rimane relegato a “giudice di parti- essere riassunta con un’immagine dove diverse lem- zialmente consapevolmente) contattando il gruppo vi, dinamici ed evolutivi “nel” e “per” il gruppo. ta” ovvero i partecipanti tendono ad esercitare attra- niscate, ciascuna corrispondente al suono dei parte- (considerando che la comunicazione avviene sia a L’esperienza sonora vissuta attraverso la sensorialità verso questo senso il controllo del gruppo e conse- cipanti, vanno a connettersi l’una con l’altra. musica&terapia Numero 38 - Luglio 2018
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 6 6 7 La figura della lemniscata indica una forma che rap- provvisazione. Dai rimandi che ricevetti, se inizial- presenta circolarità sia sonora che comunicativa. mente il pubblico rimase sorpreso, in seguito parte- Bibliografia Questa circolarità favorisce uno scambio continuo e cipò molto volentieri al progetto vocale. dinamico che può instaurarsi fra i partecipanti. Il Offrendo del tempo alla sensorialità, si possono otte- ■ Anzieu D. ■ Manarolo G. punto centrale di connessione delle linee che costi- nere delle risposte molto interessanti. L’Io - pelle, Borla, Roma, 1987. Manuale di musicoterapia, Teoria, Metodo e Appli- tuiscono la lemniscata riguarda il contatto e lo scam- cazioni della Musicoterapia, Cosmopolis, Torino, 2006. ■ Arminio F. bio di uno spazio intra e interpersonale. Il suono così Concludendo, mantenere l’attenzione alla componen- Cedi la strada agli alberi, Chiarelettere, Milano, 2017. ■ Mithen S. inteso permette un movimento interiore ed esteriore te sensoriale del gruppo significa contattare quella Il canto degli antenati. Le origini della musica, del che muove, commuove e armonizza nel suo insieme. parte dell’essere che in seguito si tradurrà in pensie- ■ Benenzon R. linguaggio, della mente e del corpo, Codice, Torino, Anche nella forma come nell’essere, il movimento ci ro. Ed inoltre, nel “saggiare/sentire/percepire” i par- La nuova musicoterapia, Phoenix, Roma, 1997. 2007. offre una direzione a livello sensoriale. tecipanti, ciascuna persona mette in atto una ricerca ■ Bion W.R. ■ Molnar-Szakacs I., Overy K. Per comprendere come il suono possa coinvolgere atavica che si rifà all’esplorazione. Esperienze nei gruppi, Armando, Roma, 1971. Music and mirror neurons: from motion to ‘e’motion, a livello sensoriale anche un gruppo di persone Teniamo presente che il suono accompagna l’esse- ■ Blandino G. Soc CognAffect Neurosci., 1(3): 235-241, 2006. estraneo ad un progetto re umano da millenni. Ed di contatto sonoro, riporto il suono favorisce una con- Psicologia come funzione della mente. Paradigmi psi- ■ Pernaselci V. l’esempio di un gruppo di Considerare la sensorialità nessione sensoriale. codinamici per le professioni di aiuto, UTET Università, L’educazione sensoriale, Armando, Roma, 2014. donne che fece un percor- dell’essere umano significa Così, spesso, assistiamo a Novara, 2009. ■ Schott-Billmann F. so di consapevolezza cora- riconoscergli una sensibilità uno scambio e ad un in- ■ Cage J. Quando la danza guarisce. Approccio psicoanalitico le, lavorando sull’aspetto e una percezione cremento sonoro che pro- Silenzio, Shake, Milano, 2010. e antropologico alla funzione terapeutica della creativo del suono. Il grup- duce movimento, sintonia, che si è evoluta nel tempo ■ Cage J. danza, Franco Angeli, Milano, 2011. po era composto da otto trasmissione emotiva, con- Al di là della musica, Mimesis, Milano-Udine, 2013. ■ Steiner R. persone di età compresa tenimento e spazio espres- fra i 40 e gli 80 anni! In quattro anni di attività il grup- sivo quando viene dato spazio e tempo alla sen- ■ Cantarella G. La filosofia della libertà, Antroposofica, Milano, 1998. po sviluppò un cammino importante: partendo dalla sorialità stessa. Questi processi comunicativi ora- Donne nei gruppi terapeutici, Franco Angeli, Milano, ■ Videsott M., Sartori E. comunicazione vocale, attraverso un progressivo lavoro mai sono da tempo avvalorati da studi antropolo- 2012. La voce in musicoterapia, Cosmopolis, Torino, 2008. sull’ascolto, queste persone affrontarono diverse tema- gici e psicologici. ■ Ceriani A., Nigro V. tiche sonoro/musicali. Nel momento in cui il gruppo Le neuroscienze riportano costantemente ricerche Dai sensi un apprendere. Percorsi di apprendimen- raggiunse un buon livello comunicativo, si puntò all’im- sugli effetti del suono sull’essere umano: a livello to, innovazioni metodologiche e didattiche nell’espe- provvisazione individuale: da queste improvvisazioni, cerebrale si evidenziano risultati che vanno a confer- rienza dell’Università dell’immagine, Franco Angeli, ciascuna partecipante individuò un tema. Ogni tema mare un’interconnessione sensoriale grazie a mecca- Milano, 2006. venne elaborato sonoramente dal gruppo e infine cia- nismi di integrazione multisensoriale. scuna partecipante aggiunse un testo e un titolo alla Considerare la sensorialità dell’essere umano signifi- ■ Curi Novelli M. composizione. Ne scaturirono una registrazione ed un ca riconoscere una sensibilità e una percezione che Lavorare con il gruppo specializzato. Teoria e pratica, concerto dal titolo “Voci in viaggio”. si è evoluta nel tempo e ciò che comunichiamo in Franco Angeli, Milano, 2012. Poco prima dell’inizio del concerto, si diede al pub- questo momento è la conseguenza di un vissuto ■ Ghazanfar A., Schroeder C. blico la facoltà di ascoltare il concerto ad occhi chiu- antico della specie umana. Tutto ciò rappresenta una Is neocortex essetially multisensory?, Trends in si. Nell’ultimo brano si propose un’improvvisazione sorta di “saggezza” che suono, canto e movimento Cognitive Sciences, 2006. che coinvolgesse il pubblico: inizialmente fu difficile, possono risvegliare. L’essere umano, nel viversi nel dato che il campo visivo era stato escluso e l’im- gruppo, ricontatta tale “saggezza”, fonte comunica- ■ Lecourt E. provvisazione era iniziata. tiva inesauribile in un contesto relazionale. Analisi di gruppo e musicoterapia. Il gruppo e il Appurato che il pubblico stava ascoltando e non s’era “sonoro”, Cittadella, Assisi, 1996. addormentato, una persona iniziò a cantare e così, via via, le persone poterono udire i propri vicini. Al termine, quasi tutti i presenti parteciparono all’im- musica&terapia Numero 38 - Luglio 2018
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 8 8 9 LA MUSICOTERAPIA COME SUPPORTO NELLE CURE ONCOLOGICHE PEDIATRICHE Mariarita Di Pasquale, Musicoterapeuta, Bolzano. A child with hemato-oncologic pathology PREMESSA avvalgono del servizio di supporto psicologico: bam- progetto di musicoterapia, destinato ai pazienti non holds the fragility of the pediatric age and Il bambino con patologia emato-oncologica racchiu- bini e adolescenti meno angosciati e sostenuti psico- ospedalizzati, i cui obiettivi principali sono: the complexity of tumor disease within de in sé la fragilità dell’età pediatrica e l’estrema logicamente nell’impatto con la malattia e con l’in- - l’espressione di emozioni attraverso il gioco musicale; itself. It is important to try to reduce the extent of the complessità della malattia tumorale. Da una parte i tervento clinico migliorano la compliance, ossia l’ac- - l’attivazione di energie vitali attraverso la risonan- trauma in the moment of treatment. In addition, lunghi periodi di ospedalizzazione alterano l’integri- cettazione delle terapie e quindi l’efficacia delle cure. za corporea e il movimento; support actions can be directed to those who are tà psicofisica del bambino e di tutto il nucleo fami- Azioni di supporto possono inoltre essere indirizzate - la riduzione dell’ansia e della paura; survivors of child cancer using the coping strategies liare e dall’altra anche il rientro a casa e l’eventuale a coloro che sono sopravvissuti al tumore infantile: - il contatto con emozioni positive e di speranza. available, enhancing the communicative aspects of distanza dal luogo di cura possono essere vissuti con lo stato psicologico di questi bambini e adolescenti the therapeutic relationship and encouraging the ansia e insicurezza (LaSpina, Colombatti, Samperi, Di va costantemente monitorato per evidenziare i pos- LA MUSICOTERAPIA: COME FUNZIONA resumption of social life. The goals of the music Cataldo, Sainati, Russo, 2018). sibili effetti collaterali a lungo termine legati al trat- La musicoterapia è l’utilizzo di elementi sonori e musi- therapy project with children and adolescents affected Il bambino e l’adolescente a cui sono diagnosticati un tamento oltre che al persistente vissuto di incertez- cali all’interno di una relazione significativa, da parte by leukemia or cancer survivors are to reinforce tumore o una malattia ematologica sperimentano za che essi esprimono. Interventi psicosociali ed edu- di un professionista appositamente formato, per faci- and enhance the intrinsic qualities of every child or una profonda sofferenza, innanzitutto fisica, in rap- cativi sono utili in questi ca- litare e promuovere cam- adolescent, thus to empower them, and their ability porto alla malattia stessa e agli interventi diagnosti- si per fronteggiare il senso biamenti di tipo fisiologico, to cope with stress, to manage anxiety and to find ci, ma anche psicologica, in quanto l’esperienza di di vulnerabilità frequente- Azioni di supporto possono psicologico e socio-emozio- within itself their original life force, energy and malattia comporta sempre una drammatica interru- mente avvertito, facendo le- inoltre essere indirizzate a nale e può a ragione esse- positivity. Improvisation in music therapy offers zione della normalità della propria vita. Diventano va soprattutto sulle strate- coloro che sono sopravvissuti re compresa tra gli approcci the chance to play together, having fun. prevalenti i sentimenti di tristezza, sfiducia e paura e gie di coping a disposizio- al tumore infantile espressivi utili a supportare il Growth can take place through the development of le condizioni di perdita, di solitudine e di rabbia pos- ne (Selvaggio, 2016), favo- lavoro degli specialisti coin- intentionality in vocal sounds, it can consist in sono arrivare a compromettere le relazioni fino ad rendo gli aspetti comunica- volti nel processo di cura dei accepting one's illness, it can be an opportunity avere atteggiamenti di isolamento e di rottura dei tivi della relazione terapeutica e incentivando la ri- pazienti oncologici ed emato-oncologici. to express difficult feelings through music, in addition legami affettivi. L’insorgenza di una malattia tumora- presa della vita sociale, così importante per un cor- La ricerca scientifica si è ampiamente occupata degli to words but also to grow in relationships, through le in età pediatrica e adolescenziale, proprio per il retto sviluppo della persona umana (Jankovic, Val- effetti della musica sul cervello e sulle funzioni co- space and sharing things with the therapist. suo carattere traumatico, può determinare profonde linoto, Spinelli, Leoni, Masera, 2008). In quest’ottica gnitive. Gli studi sull’utilizzo della musicoterapia in At the base of this there is the identification of the complicazioni nella strutturazione dell’individuo in presso il reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospe- riferimento alle principali problematiche legate al interior state of another human being and the crescita. È importante quindi cercare di attenuare l’en- dale di Bolzano l’Associazione PeterPan Alto Adige - cancro infantile, tra cui stress, ansia, dolore, eviden- interaction with it through the vitality affects expressed tità del trauma nel momento delle cure e anche in Vereinigung PeterPan Südtirol, che provvede al so- ziano i seguenti benefici: riduzione dei sintomi, by musical parameters of communication that are considerazione dell’evoluzione della sua vita futura. stegno delle famiglie e dei giovani malati con un migliore adattamento alla propria situazione, au- defined as “intersubjectivity". Per questi motivi i reparti di Oncologia Pediatrica si team di specialisti, ha promosso l’attuazione del mio mento della vitalità e dell’umore positivo, rilassa- musica&terapia Numero 38 - Luglio 2018
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 10 10 11 mento (Kemper, Danhauer, 2005). Tutti questi effetti musica può offrire ai bambini con patologie oncologi- mezzo della musicalità può essere trovata ed espres- presenti. Ogni bambino e ogni persona sono profon- concorrono in modo diretto ad ottenere una miglio- che un rifugio sicuro dove interiorizzare un’immagine sa la musica che, della persona, è l’espressione più damente diversi e la musica che esprimono, muo- re qualità della vita. di sé sana, parallela alla loro identità di pazienti. La autentica. Per le caratteristiche proprie dell’onda so- vendosi, suonando, usando la voce, col canto, bal- Questi risultati sono secondari agli effetti fisiologici musicoterapia può calmare, alleviare lo stress negati- nora, il suono e la musica risuonano fisicamente nel lando, è sempre una musica unica e originale. La dell’intervento musicoterapico, con pazienti affetti da vo, promuovere relazioni di supporto, mettere in grado nostro corpo e nella nostra psiche e tale risonanza si persona sente valorizzata la propria unicità attraver- cancro, che determinano una diminuzione del dolo- di prendersi cura di sé ed ispirare una giocosa creati- traduce in ascolto dell’altro e di sé in un clima di so l’azione sonora della musicoterapeuta che rispec- re, dell’ansia e un innalzamento del tono dell’umore vità associata all’idea di normalità e alla speranza. La accettazione incondizionata e di valorizzazione della chia, con la propria musica, il proprio corpo e il pro- per l’attivazione di specifiche vie neuronali. musica preferita e la musicoterapia dovrebbero, secon- persona. Nel processo musicoterapico i due fattori prio agire musicale, le emozioni e l’intensità che ha Attraverso le tecniche di neuroimaging gli studiosi do le studiose, essere disponibili in oncologia pedia- principali sono la relazione e la musica, fattori che in percepito nell’altro. Sentirsi accettati e valorizzati ad hanno osservato che le regioni neuroanatomiche at- trica (O’Callaghan, Dun, Baron, Barry, 2013). realtà sono interconnessi in quanto la musica è per un livello così profondo, senza l’ausilio di parole ma tivate nella percezione della musica, cioè il nucleo Un altro aspetto, questa volta indiretto, è l’effetto posi- eccellenza relazione. Produrre o realizzare una musi- con il rispecchiamento, come avviene nella prima accumbens, il giro del cingolo inferiore, l’amigdala e tivo della musicoterapia sull’ambiente che accoglie il ca presuppone che ci sia chi la ascolta. Inoltre, i pa- relazione diadica con la madre, è un potente fattore l’ippocampo, sono anche implicate nella fisiologia malato e sulle persone che si prendono cura di lui, sti- rametri di base della comunicazione musicale, ritmo, “curativo”. del dolore, dell’ansia e del- molando l’empatia e ridu- intensità e intonazione, sono i parametri fondanti la Per quanto riguarda i bambini le attività, espresse la depressione. cendo lo stress e il burnout prima relazione, quella con la madre. sempre in forma di gioco, sono per la maggior L’elaborazione musicale de- La musicoterapia può calmare, (Aasgaard, 2001). La cosiddetta musicalità comunicativa va proprio ad parte guidate ma in parte scaturiscono dalla loro termina in quelle zone un alleviare lo stress negativo, Naturalmente questo è vero esplorare l’intrinseca musicalità insita nelle intera- stessa creatività inserendosi e andando a costruire aumento dell’attività dopa- promuovere relazioni di soprattutto quando la musi- zioni umane a partire dalla prima relazione madre- quello che è il processo musicoterapico. In partico- minergica, un rilascio di or- supporto, mettere in grado coterapia viene praticata nel- bambino (Malloch, Trevarthen, 2009). lare, per questo progetto, gli obiettivi si prefiggo- moni, ossitocina, e di neu- le strutture e nei reparti o Il pensiero psicoanalitico ci ricorda come il suono no il rinforzo e il potenziamento delle qualità intrin- di prendersi cura di sé rotrasmettitori, serotonina, quando corsi specifici ven- appartenga all’esperienza seche di ogni bambino e per cui si verifica una sorta gono istituiti per i genitori. originaria del bambino nel della sua capacità di af- di autoanalgesia utile ad esempio nella fase pre- Posso tuttavia affermare che nella mia esperienza i grembo materno. Quando i In musicoterapia attraverso frontare lo stress, di gesti- operatoria o durante la somministrazione di terapie percorsi in musicoterapia sono stati indirettamente suoni sono riascoltati do- la musica suonata, cantata re l’ansia e di ritrovare in sé con procedure dolorose. Le stesse zone, in particola- positivi anche per i familiari, in particolare per le po la nascita sono ricono- o ascoltata, si va ad la forza vitale, l’energia e la re il nucleo accumbens, rappresentano anche le sedi madri che, pur non avendo partecipato alle sedute, sciuti e riconducono inevita- intercettare la musicalità della positività originarie. Il clima del piacere collegato al cosiddetto sistema della hanno potuto avere un tempo per sé mentre i loro bilmente al “paradiso per- che si instaura è di comple- ricompensa. Poiché l’elaborazione della musica causa figli facevano musica, sapendo che essi stavano in duto” della vita intrauterina. persona e viceversa ta normalità, nel senso che un’attivazione di queste zone e una maggiore con- un ambiente sereno e stimolante. Il suono assume allora un si cerca da una parte di nettività tra le regioni che mediano la ricompensa, Il benessere psicologico dei bambini è strettamente significato magico, simbolo di un’unità originaria non lasciar esprimere i vissuti traumatici e la paura e dal- tra le strutture autonome e quelle cognitive, ci si collegato a quello dei genitori e viceversa. più riproducibile (Fornari, 1984). l’altra di ritrovare la serenità “come se” la malattia spiega perché ascoltare musica sia una delle espe- Il processo che la relazione musicale instaura, per il non ci fosse o non ci fosse stata. Queste due modali- rienze umane che procurano maggior piacere. Inoltre L’ESPERIENZA legame con le parti più essenziali, quelle site nel tà, anche se apparentemente in contraddizione, pos- la musica è indissolubilmente collegata alle emozio- La musicoterapia è un processo incentrato sull’ascol- sistema limbico e nella memoria emozionale, può sono coesistere nello stesso incontro e la musica, per ni sociali di attaccamento quali possono essere to e sulla musicalità insita in ognuno di noi. Per quindi avere effetti profondi sulle modalità di auto- le sue caratteristiche strutturali e per il valore sim- amore, gioia, compassione (Mavridis, 2015). La mi- musicalità si intende il naturale e spontaneo svilup- percezione della persona. bolico che può assumere, favorisce la creazione di gliore qualità della vita coincide, secondo questo po di una serie di tratti basati sulle abilità cognitive quello spazio potenziale che è lo spazio del gioco modello, con la riduzione del dolore e dello stress e e sulla sottostante biologia e ad esse vincolati men- L’obiettivo centrale del progetto è stato quello di (Winnicott, 1997). È assodato che il gioco sia la moda- con l’aumento dei sentimenti positivi di tipo sociale. tre la musica può essere definita come un costrutto favorire l’espressione delle emozioni considerate “ne- lità più idonea per relazionarsi con i bambini in ambi- Molti altri studi sull’applicazione della musica a scopi sociale e culturale che si fonda su quella musicalità gative”, principalmente con modalità non verbali, to terapeutico ed è anche, almeno in una certa fascia terapeutici hanno fornito evidenze simili. di base. I due costrutti vanno di pari passo e di fatto per inserirle in un contesto di valorizzazione delle d’età, il mezzo più adatto per apprendere. Secondo Da uno studio svolto in Australia, dove questa mate- si influenzano a vicenda. In musicoterapia attraverso caratteristiche precipue di ogni singolo bambino/gio- Winnicott il gioco è essenziale perché consente quel- ria è stata sottoposta a diverse verifiche, le conclu- la musica suonata, cantata o ascoltata, si va ad inter- vane e ritrovare una forma di unità intrapsichica più la creatività universale che appartiene all’essere vivi, sioni a cui sono giunte le ricercatrici sono che la cettare la musicalità della persona e viceversa, per funzionale all’adattamento e all’utilizzo delle risorse e unicamente attraverso essa il bambino e il giovane musica&terapia Numero 38 - Luglio 2018
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 12 12 13 sono in grado di far uso dell’intera personalità. Inoltre, ni nei bambini o facilitare la loro espressione sponta- questa possibilità perché esprime una necessità di psiche ha un grande impatto perché muove sia fisi- per questo autore, solo nel giocare è possibile la nea, sia in termini strettamente musicali sia motori sviluppo assumendo che, senza aver superato una camente sia psichicamente. Ed ecco allora le attività comunicazione (Winnicott, 1997). e/o immaginativi. Anche in musicoterapia vi sono fase, non si può agevolmente passare a quella suc- di ballo e di movimento guidati dal ritmo e connes- La struttura di un processo terapeutico, a cui associo degli apprendimenti ma, a differenza della pedagogia cessiva (Piaget, 1972). si con le condotte psicomotorie. Ogni aspetto delle anche la musicoterapia, consiste per Winnicott in tre musicale, essi non sono strettamente musicali, nel La musica e il suonare sono molto facilmente assi- attività ha contemporaneamente interessato e sti- momenti essenziali: il rilassamento in una condizione senso che non vengono insegnate note e tecniche di milabili al gioco: suonare è tradotto col verbo gioca- molato sia gli aspetti cognitivi sia quelli corporei ed di fiducia basata sull’esperienza; l’attività creativa, fisi- esecuzione, ma si utilizzano diversi strumenti, alcuni re/spielen/to play in molte lingue perché, al di là emozionali proprio per la capacità della musica di ca e mentale realizzata nel gioco; infine la somma di relativamente semplici da suonare, come gli idiofoni, lo dell’impegno che invece si deve mettere per impa- attivare il sistema nervoso centrale in aree diverse e queste esperienze, cioè il rimando e il rispecchiamen- strumentario Orff e il pianoforte, e di essi viene mostra- rare a suonare uno strumento in modo professiona- contemporaneamente. to da parte del terapeuta di ciò che ha recepito, base ta la modalità corretta di utilizzo per facilitare l’espres- le, la musica “giocata” libera energie e stimola la Ogni bambino, a seconda dei suoi bisogni, sceglie per il senso del sé. “In queste condizioni altamente sione ritmico-sonora. creatività. Essa è adattabile a qualsiasi situazione e di mettere in atto le dinamiche musicali che gli specializzate l’individuo può raccogliersi ed esistere Il gioco è strettamente collegato alla gioia, avendo i con essa si può sollecitare la propria immaginazione. sono più congeniali, nel momento specifico in cui come un’unità, non come difesa dall’angoscia, ma due termini una matrice lessicale comune. Come Collegandosi con le proprie emozioni, ci si può tem- si trova. L’aspetto dell’attivazione senso-motoria è come un’espressione di IO SONO, io sono vivo, io musicoterapeuta io faccio giocare, partecipando io poraneamente staccare dalla realtà per entrare mag- primario e viene sempre incentivato sia col movi- sono me stesso” (Winnicott, 1997). stessa al gioco e alle dinamiche che si sviluppano. È giormente nella propria sfera più intima. È questo un mento finalizzato a suonare uno strumento, come può Il trauma implica una frattura nella continuità della mio compito indirizzare le azioni musicali verso gli altro apparente paradosso della musica in quanto essere ad esempio battere col battente sul tamburo, vita per cui le difese pri- obiettivi generali espressi essa è per eccellenza manifestazione del qui ed ora, sia col movimento nello spazio e con i giochi moto- mitive si organizzano al fi- È mio compito indirizzare dal progetto e specifici per segna inesorabilmente il tempo e lo spazio in cui ci ri assimilabili al ballo. ne di difendere il bambino ogni singolo bambino. troviamo e, nonostante ciò, assume anche il ruolo di Molte delle attività che ho proposto contemplavano le azioni musicali verso dal ripetersi dell’insosteni- Il primo effetto della musi- condurci a contatto con ricordi e sensazioni del pas- giochi di movimento, liberi e spontanei in alcuni bile angoscia provata e gli obiettivi generali espressi ca suonata dal vivo è la sato o più attuali ma sempre interiori e nascoste. casi, più spesso guidati dalla musica con consegne e dalla disgregazione della dal progetto e specifici percezione della corporei- Il tempo della musicoterapia è un tempo vissuto direttive che in ogni caso hanno lasciato ai bambini struttura nascente del pro- per ogni singolo bambino tà. Il bambino che ha avu- intensamente e i bambini hanno dimostrato un’incre- un margine ampio di espressione personale. prio sé (Winnicott, 1997). to o ha tuttora una malattia dibile capacità di concentrazione e di partecipazione. Anche questa può sembrare un’apparente contraddi- In quest’ottica, nello specifico per i bambini e i gio- ematologica ha spesso dovuto affrontare lunghi pe- Il tempo misurato dalle at- zione ma in realtà quando vani con patologia oncologica, si vede come anche riodi di ospedalizzazione, terapie dolorose, disagio tività musicali in musicote- Ogni bambino, a seconda dei una musica dà una struttu- nel percorso musicoterapico vengano utilizzati degli fisico e dolore legati alla malattia stessa. Oltre alla rapia è di fatto un tempo ra precisa di tipo ritmico- suoi bisogni, sceglie di mettere oggetti transizionali appartenenti alla realtà esterna, paura e all’ansia ha fatto esperienza negativa del “altro” in cui tuttavia ritro- armonico lascia nello stes- come auspica Winnicott, ed essi sono proprio gli proprio corpo come luogo di dolore fisico e ha dovu- vare se stessi totalmente. in atto le dinamiche musicali so tempo lo spazio ad una strumenti musicali, da usare, di cui fare esperienza to accettare suo malgrado il disagio di un cambia- Si potrebbe paragonare al che gli sono più congeniali nel interpretazione soggettiva. reale e con cui entrare in relazione. mento estetico che ha leso la propria immagine di tempo kairòs che, rispetto momento specifico in cui si trova Esattamente come avvie- A partire dalle difese dall’angoscia e utilizzando lo sé. L’immobilità forzata per un bambino, soprattutto al tempo chronos, quello ne nell’esecuzione di una spazio potenziale del gioco, intermedio tra realtà se avviene per periodi molto lunghi e nella primissi- più strettamente cronologico, significa “un tempo nel partitura da parte di un musicista esperto. Le note e interna ed esterna, che implica da parte del bam- ma infanzia, limita fortemente gli apprendimenti e le mezzo”, un momento di un periodo di tempo inde- i segni sono scritti in modo inequivocabile sullo spar- bino avere fiducia, con la mediazione della rela- esperienze che li motivano. Fare movimento è spe- terminato nel quale accade “qualcosa” di speciale. tito ma ogni musicista esprimerà quei segni met- zione musicale con la terapista si può andare verso rimentare ed apprendere. Ho osservato infatti che, Qualcosa di speciale è proprio il contatto con se tendo inevitabilmente se stesso e la propria anima l’espressione creativa e la possibilità di integrare avendo perso alcune fasi evolutive a causa della stessi e in particolare con la parte più “sana” di sé, nell’esecuzione. La musica è una struttura multifor- le esperienze in un senso del sé unitario e vitale. malattia, alcuni bambini hanno spontaneamente cer- quella originaria dove ha sede l’energia vitale. Nello me che dà contenimento lasciando tuttavia libertà di Personalmente attribuisco molta importanza alla cato di ripercorrerle nelle sedute di musicoterapia, spazio e nel tempo potenziale del gioco, la malattia espressione. libertà nel contesto musicoterapico, che tuttavia dove è consentito esprimersi liberamente anche da è momentaneamente dimenticata e questa distra- Oltre a quanto esposto fin qui, vi è anche un coin- non significa mancanza di struttura. un punto di vista motorio. Ciò significa, ad esempio zione non è solo puro divertimento ma significa, volgimento dell’aspetto cognitivo, della concentra- Attraverso i parametri fondamentali della musica, per un bambino di 11 anni, aver riutilizzato, ad un soprattutto, distrarsi dalle difficoltà per recuperare il zione e dell’attenzione focalizzata sul momento pre- giocando con l’altezza del suono, l’intensità, la melo- certo punto del percorso, il gattonare e una vocalità senso di sé e la gioia di vivere la normalità. sente e sugli oggetti presenti nel setting. Il processo dia e l’armonia, si possono stimolare altrettante azio- infantile tipica di un’età precedente. Considero utile L’esperienza del suono “sul” e “nel” proprio corpo- musicoterapico può avere effetti di ristrutturazione musica&terapia Numero 38 - Luglio 2018
MetT 38 prova intera 2019-01-28 15:13 Pagina 14 14 15 cognitiva nel senso che facilita la presa di contatto attivare le risorse interne preesistenti che a quella di bilità di reperire informazioni, cercare aiuto e soste- qualità della vita. Sono emerse emozioni di base, rap- con la realtà, resa più accettabile dalla piacevolezza adottarne di nuove, ossia alla possibilità di imparare gno sociale nel contesto in cui si vive. presentate in modo schematico nell’immagine della delle esperienze musicali. e di allargare il proprio repertorio di strategie. Vi sono Rientrano nella categoria di coping attivo orientato ruota delle emozioni di R. Plutchik, quali paura, ango- Pensieri ed emozioni non sono aspetti separati e però situazioni in cui non è possibile mettere in atto all’emozione: scia, rabbia, tristezza e si può vedere come accanto ad distinti nel sistema nervoso, infatti le reazioni sen- comportamenti che modifichino le situazioni proble- - la ristrutturazione cognitiva, che consiste nell’attri- esempio all’emozione di paura e apprensione vi siano, so-motorie non risolte, associate al trauma, condi- matiche che hanno scatenato le emozioni ed è que- buire un’interpretazione diversa a quanto sta ac- da una parte sorpresa e distrazione e dall’altra fiducia zionano i processi cognitivi ed emotivi i quali, a loro sto il caso delle malattie gravi come il tumore. Vi è cadendo; e accettazione (Plutchik, 1994) (Figura 1). volta, influenzano l’elaborazione somatica. Attraver- allora una forma di coping centrato sull’emozione stes- - la ricerca attiva di supporti emotivi ossia la ten- so la conversione del movimento in movimento or- sa, un processo interno che permette di affievolire denza a rivolgersi a familiari, amici o semplici co- ganizzato dalle strutture musicali, si può agire indi- l’emozione (Boca, 2005). noscenti per avere un sostegno emotivo e per rettamente sulle emozioni sottostanti. Incentivare tale capacità è molto importante al fine sentirsi meno soli; Legata strettamente alle emozioni e alla percezione di evitare le reazioni emotive disfunzionali dovute, - l’accettazione, che consiste nel diventare consape- del proprio corpo è la cosiddetta “abilità di coping” ad esempio, alle esperienze ripetute di fallimento voli di quanto sta accadendo inserendolo nella che consiste nel potenzia- che portano l’individuo a storia della propria esistenza; mento delle proprie possi- Un soggetto con un elevato sentirsi impotente per cui - l’attribuzione di significati positivi ai fatti della pro- bilità di risposta alle richie- livello di reattività riesce ad diminuisce l’autostima e la pria vita (luigimastronardi.it). ste dell’ambiente, facendo leva sulle risorse interne. avere un migliore adattamento persona va incontro a de- pressione (Boca, 2005). Ho riportato una breve spiegazione di questi due con- cetti fondamentali perché essi sono il cuore del per- L’ambiente facilitante del- alla realtà e, dunque, a risolve- Collegato al coping è il con- corso in musicoterapia con i bambini e gli adolescen- la relazione musicoterapi- re più velocemente i problemi cetto di empowerment, ov- ti che hanno o hanno avuto patologie oncologiche. ca concorre ad aumentare vero la capacità di ciascuno In musicoterapia la persona è attiva, è la protagoni- tali risorse poiché, come ho detto in precedenza, di praticare e rendere operative le proprie risorse, che sta della relazione musicale. essa è centrata sulla parte “sana” della persona pur pure contribuisce al percorso individuale verso il be- Anche nell’ascolto che induce il rilassamento i centri Figura 1: “Ruota delle emozioni” di R. Plutchik tenendo conto di tutte le altre parti in gioco. nessere. Il coping e l’empowerment sono determina- dell’attenzione e dell’elaborazione musicale sono ti rispettivamente da due fattori: il primo dalle carat- attivi ed ascoltare non è quindi un processo passivo. COPING ED EMPOWERMENT teristiche interne ed il secondo dal contesto sociale. A maggior ragione vi è un importante coinvolgimen- Attraverso l’uso consapevole della musica e delle sue Il processo di coping si riferisce sia alla risoluzione Entrambi favoriscono l’incremento e la gestione delle to psicofisico nel percorso che utilizza varie tipologie specifiche qualità che influenzano l’arousal e l’attiva- pratica dei problemi sia alla gestione delle proprie risorse personali, promuovendo così un migliora- di attività e di giochi di ruolo calibrati sulle specifi- zione emozionale, si può far fare esperienza quindi di emozioni e dello stress derivati dal contatto con le mento della propria condizione ed un positivo coin- che esigenze del singolo bambino/giovane. emozioni vicine, in senso psicologico, che assumono difficoltà. Questi due aspetti sono ugualmente im- volgimento sociale. Lo sviluppo di queste abilità Ognuno ha una storia particolare su cui si sono anda- connotazioni più positive di quella sperimentata in portanti ed entrambi dovrebbero essere sviluppati determina lo stato di benessere psicologico, quello te sviluppando particolari necessità ma i concetti di partenza. Ad esempio, da un’emozione di rabbia si per il raggiungimento del benessere. Le strategie di in cui l’individuo è partecipe della realtà in cui vive. coping e empowerment sono stati trasversali a tutti può gestire un cambiamento verso aspettativa e inte- coping presuppongono un’attivazione comportamen- Esso è raggiungibile attraverso un equilibrio tra la i percorsi fatti per favorire il benessere e lo sviluppo resse e poi addirittura verso gioia e serenità. tale dell’individuo che lo renda protagonista della volontà della persona e la possibilità di realizzarla in di modalità più congeniali di affrontare le difficoltà Nel mio concetto di empowerment vi è fondamen- situazione e non soggetto passivo: un soggetto con sintonia con il contesto, per mezzo del potenzia- a livello emotivo. Nell’essere protagonisti delle azio- talmente l’idea di un ampliamento delle possibilità un elevato livello di reattività riesce ad avere un mento delle sue risorse interne e di quelle disponi- ni musicali e inseriti in un ambiente e in una rela- che comprenda uno spostamento del locus of con- migliore adattamento alla realtà e, dunque, a risol- bili nell’ambiente. Alcune strategie di coping sono zione facilitante vi è un grande potenziale di svilup- trol, ossia della percezione di poter controllare e diri- vere più velocemente i problemi. La stessa logica modalità più stabili, ovvero che caratterizzano lo stile po della consapevolezza delle proprie potenzialità. gere gli avvenimenti, dal dominio esterno all’interno vale nel senso contrario, ossia gli individui che si personale con cui si affrontano gli eventi; altre inve- di sé, un maggiore senso di auto-efficacia percepita, sentono bene emotivamente e fisicamente sono più ce dipendono dalla situazione e si modificano man LE EMOZIONI più fiducia in se stessi e negli altri, più forte moti- disposti e incentivati ad affrontare positivamente le mano che ci si adatta ad essa. Modificare le proprie L’esperienza con i giovani pazienti dell’oncologia pe- vazione orientata al “fare”, per apprendere la spe- situazioni problematiche, cercano di superarle o di strategie di coping per affrontare più efficacemente diatrica si è incentrata sulle emozioni, sulla loro ranza e migliorare la propria capacità di affrontare le ridurne i possibili svantaggi. I meccanismi individua- gli eventi stressanti dipende, quindi, sia dal modo di espressione al di là delle parole e quindi sul fare espe- situazioni complesse, dolorose o spiacevoli. li di adattamento si relazionano sia alla capacità di valutare gli stessi eventi, sia dalla capacità e possi- rienza di emozioni più funzionali al benessere e alla L’ambiente della relazione musicoterapica è facilitan- musica&terapia Numero 38 - Luglio 2018
Puoi anche leggere