Musica&terapia 38 - Musicoterapia

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MetT 38 prova intera      2019-01-28     15:13   Pagina 1

    Quaderni italiani di musicoterapia
    APIM - www.musicaterapia.it

   musica&terapia
                                         38
                                                            in questo numero

                                                            • La saggezza sensoriale del gruppo:
                                                             una prospettiva d’ascolto

                                                            • La musicoterapia come supporto
                                                             nelle cure oncologiche pediatriche

                                                            • Il gruppo in musicoterapia:
                                                             facilitatore o barriera?
                                                             Undici anni di esperienze
                                                             nelle comunità per persone
                                                             con disabilità intellettiva

                                                            • “Qui tutti voglion chiudere la Porta”
                                                             Un’esperienza di musicoterapia
                                                             con rifugiati in contesti di fragilità

                                                            • Musicoterapia di gruppo:
                                                             ricerche ed esperienze

    anno 18 • n. 38 luglio 2018
MetT 38 prova intera   2019-01-28   15:13   Pagina 2

                                                            musica&terapia
                                                                                 numero

                                                                                      38  direttore editoriale
                                                                                          Gerardo Manarolo
                                                                                          comitato di redazione
                                                                                          Claudio Bonanomi
                                                                                          Massimo Borghesi
                                                                                          Ferruccio Demaestri
                                                                                          Bruno Foti
                                                                                          Alfredo Raglio
                                                                                          Andrea Ricciotti
                                                                                          segreteria di redazione
                                                                                          Ferruccio Demaestri
                                                                                          comitato scientifico
                                                                                          Rolando O. Benenzon
                                                                                          Università San Salvador, Buenos Aires, Argentina
                                                                                          Michele Biasutti
                                                                                          Università di Padova
                                                                                          Leslie Bunt
                                                                                          Università di Bristol, Gran Bretagna
                                                                                          Giovanni Del Puente
                                                                                          Università di Genova
                                                                                          Edith Lecourt
                                                                                          Università Parigi V, Sorbonne, Francia
                                                                                          Luisa Lopez
                                                                                          Fondazione Mariani, Milano
                                                                                          Giandomenico Montinari
                                                                                          Psichiatra, Psicoterapeuta, Genova
                                                                                          Pier Luigi Postacchini
                                                                                          Psichiatra, Neuropsichiatra Infantile,
                                                                                          Psicoterapeuta, Bologna
                                                                                          Oskar Schindler
                                                                                          Ordinario di Foniatria, Università di Torino
                                                       segreteria di redazione            Frauke Schwaiblmair
                                                       Ferruccio Demaestri                Istituto di Pediatria Sociale e Medicina Infantile,
                                                       Corso Don Orione 7                 Università di Monaco, Germania
                                                       15052 Casalnoceto (AL)
                                                       tel. 347 8423620
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                       indice                                                                                                                                                       editoriale
                                                numero

                                                       38
                                                                       Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1           Il 2° numero del 2018 di Musica et Terapia, n. 38, è        il setting nel suo complesso sia congruente con le
                                                                                                                                                                                    dedicato in gran parte alle relazioni presentate nel        esigenze e i bisogni dei diversi pazienti.
                                                                                                                                                                                    corso del Congresso Apim “Riti tribali e ritmi di grup-
                                                                       La saggezza sensoriale del gruppo:                                                                           po, la dimensione gruppale in musica e nei percorsi         Giorgio Debernardi ci introduce in un contesto mul-
                                                                       una prospettiva d’ascolto                                                                                    di cura”, tenutosi il 20 ottobre 2018 presso il Sermig      tietnico dove la proposta musicoterapica e musicale
                                                                       Antonella Grusovin                        ................................2
                                                                                                                                                                                    di Torino.                                                  costituisce una preziosa opportunità di incontro e di
                                                                                                                                                                                                                                                integrazione nel reciproco riconoscimento identitario.
                                                                       La musicoterapia come supporto                                                                               Antonella Grusovin, che da diversi anni esplora il          Il musicale per le sue qualità naturali e culturali rap-
                                                                       nelle cure oncologiche pediatriche
                                                                                                                                                                                    ruolo della dimensione vocale nel contesto musicote-        presenta uno strumento utile a favorire l’incontro
                                                                       Mariarita Di Pasquale                           .............................8
                                                                                                                                                                                    rapico, descrive, in apertura, i diversi percorsi che si    ma altresì la definizione delle differenze. Il contribu-
                                                                       Il gruppo in musicoterapia:                                                                                  possono delineare all’interno di gruppi d’improvvi-         to presenta nella parte iniziale un’approfondita analisi
                                                                       facilitatore o barriera?                                                                                     sazione vocale; nella sua proposta il recupero dell’e-      del “migrante” per poi descrivere il progetto “Porta-
                                                                       Undici anni di esperienze nelle comunità                                                                     lemento sensoriale consente l’avvio di processi inte-       verta”, rivolto a richiedenti asilo provenienti dal con-
                                                                       per persone con disabilità intellettiva                                                                      grativi intra ed interpsichici.                             tinente africano.
                                                                       Gianni Vizzano                  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
                                                                                                                                                                                    Mariarita Di Pasquale, a seguire, presenta un’espe-         Il gruppo studi del Corso di Musicoterapia (Stefania
                                                                       “Qui tutti voglion chiudere la Porta”                                                                        rienza svolta nel contesto di un reparto di Oncologia       Chiuni, Claudia Facchini, Federico Rankin) presen-
                                                                       Un’esperienza di musicoterapia                                                                               Pediatrica dove l’approccio musicoterapico si prefigge      ta, in chiusura di questo numero, una ricerca biblio-
                                                                       con rifugiati in contesti di fragilità                                                                       di favorire processi espressivi, attenuare la componen-     grafica dedicata alla musicoterapica di gruppo.
                                                                       Giorgio Debernardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32                          te ansiosa, attivare un investimento emotivo su aspet-      Tramite il motore di ricerca PubMed, principale fonte
                                                                                                                                                                                    ti vitali e gratificanti. La descrizione della dimensione   di contributi scientificamente attendibili, sono stati se-
                                                                       Musicoterapia di gruppo:                                                                                     clinica e della specificità dei diversi casi è preceduta    lezionati sei diversi articoli (una Revisione Cochrane,
                                                                       ricerche ed esperienze                                                                                       da una approfondita disamina, teorica e metodologi-         tre studi randomizzati, due studi di fattibilità), di cui si
                                                                       Stefania Chiuni, Claudia Facchini,                                                                           ca, sul potenziale ruolo della musicoterapia in tale am-    presenta una sintesi ed una relativa riflessione.
                                                                       Federico Rankin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46                       bito applicativo.
                                                                                                                                                                                                                                                                                        GERARDO MANAROLO
                                                                                                                                                                                    Il successivo contributo di Gianni Vizzano è dedicato
                                                                       Recensioni                . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
                                                                                                                                                                                    ai trattamenti gruppali praticabili nei confronti di
                                                                       Articoli pubblicati                                                                                          soggetti affetti da disabilità intellettiva. Per l’autore
                                                                       sui numeri precedenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58                                     tale tecnica, quando non opportunamente calibrata
                                                                                                                                                                                    sulle diverse esigenze individuali, può divenire un
       Grafica e impaginazione
                                                                                                                                                                                    ulteriore ostacolo a processi espressivi e comunicativi.
       Monica Bertacin e Viviana Ribezzo - Torino                                                                                                                                   È necessario quindi un progetto individualizzato dove

                                                                                                                                                                                                                                                                       Numero 38 - Luglio 2018
MetT 38 prova intera        2019-01-28       15:13      Pagina 2

       2                                                                                                                                                                                                                                               3

                                        LA SAGGEZZA SENSORIALE
                                        DEL GRUPPO:
                                        UNA PROSPETTIVA D’ASCOLTO

                                        Antonella Grusovin, Musicista, Musicoterapista,
                                        Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi, Trieste.

                   The focus of this article is the importance     Il seguente articolo pone l’attenzione su uno dei             la parte sensibile dell’essere, che è costantemente            ti il gruppo a volte si presenta già con determinate
                   of the sensory experience in group              temi che nel tempo e nella pratica della musicotera-          presente, alla quale spesso si antepone la razionali-          caratteristiche che nel percorso hanno bisogno di es-
                   sound/music communication. Starting             pia di gruppo risulta imprescindibile, ovvero l’aspet-        tà. Nell’evoluzione umana, movimento, suono, voce e            sere “sbrogliate”, riordinate e messe in luce.
       from Bion's reference to the protomental system             to sensoriale del gruppo. Verrà tracciata una “pro-           linguaggio si sono sviluppati nel corso dei millenni           Sappiamo anche che il percorso non è sempre così
       extensively described by the author, some                   spettiva d’ascolto” attraverso gruppi che hanno se-           (Mithen, 2007) e, come sappiamo, l’essere umano an-            lineare e che il gruppo, anziché prendere strade facili e
       evolutionary steps in the vocal improvisation path          guito percorsi basati principalmente sulla comunica-          cor prima di nascere percepisce suoni e rumori attra-          dirette, ha bisogno prima di tutto di ritrovare i propri
       of a group are here reported. The sound form                zione vocale in musicoterapia.                                verso il corpo.                                                tempi per poter approdare a qualche cosa di significa-
       of a group stems from sensory-level listening and will                                                                    Dai primi anni di vita (Anzieu, 1987), il bambino ap-          tivo che possa fargli cambiare almeno una prospettiva
       be further be enhanced throughout the experiential          La sensorialità restituisce una “lettura” importante          prende attraverso la propria sensorialità, quella della ma-    di ascolto: la forma gruppale nella sua dimensione può
       process. Listening resounds in a sort of “wisdom”           dell’ ”essere gruppo” e, oltre a costituire parte inte-       dre, del padre e di chi gli è                                                              favorire questo cambiamen-
       that everyone and every group has deep inside               grante della musicoterapia, è un tema trattato in di-         accanto. Per questo motivo,                                                                to sia a livello individuale
       and is then touched by sound, thereby opening an            verse discipline.                                             in ambito pedagogico, molte            Da    subito     si potrebbe     percepire          che d’insieme.
       indispensable communication channel.                        Bion approfondì l’argomento considerando la formazio-         scuole di pensiero manten-             il “suono” del gruppo                               Percepire il gruppo a livel-
                                                                   ne dei pensieri in funzione della relazione (Blandino,        gono fede ad un’educazione             ancor prima che questo                              lo sensoriale favorisce un
                                                                   2009) e tenne costantemente conto di un sistema               che passi attraverso i sensi.          effettivamente si sia espresso                      ascolto delle diverse voca-
                                                                   proto-mentale in cui attività fisica e attività psichica si   A tal proposito cito Valeria                                                               lità al pari di entità. Ogni
                                                                   trovano in uno stato indifferenziato. Considerò tale si-      Pernaselci (2014), pedago-
                                                                                                                                                                        sonoramente                                         partecipante ha una sua
                                                                   stema quale matrice da cui si sviluppano le emozioni          gista, che, facendo riferi-                                                                forma particolare che lo
                                                                   che caratterizzano la modalità di risposta di ciascun         mento alla costruzione identitaria, scrive: “Prima di          contraddistingue. È un’entità a sé, un individuo, un
                                                                   gruppo (Bion, 1971; Lecourt, 1996).                           saper fare qualcosa, bisogna saper essere e ricono-            “microcosmo” nel quale fluttuano pensieri, sensa-
                                                                   In questo sistema proto-mentale è presente la sen-            scersi al di là di quello che si è chiamati a fare”. Di        zioni, emozioni, percezioni.
                                                                   sibilità che, riprendendone il significato etimologico,       conseguenza propone un percorso educativo appro-               Nel suo insieme, anche il gruppo, essendo composto
                                                                   si potrebbe definire “sens-abilità” ovvero, nel con-          priato che si sviluppi e dia importanza alla parte sen-        da diverse entità, ha una particolarità che lo con-
                                                                   testo musicoterapico di gruppo, la capacità, insita in        soriale del bambino.                                           traddistingue. Già nella modalità introduttiva, si pre-
                                                                   ciascun essere umano, di contattare il suono dell’al-         Ritornando al tema principale di questa relazione,             senta con peculiarità che nel tempo si evidenzieran-
                                                                   tro attraverso i sensi e in tal modo riceverne una            l’origine del termine gruppo lo ritroviamo in “Krup-           no. Da subito si potrebbe percepire il “suono” del
                                                                   direzione e una comprensione. Lo scambio sensoria-            pa”(parola di origine germanica che significa una              gruppo ancor prima che questo effettivamente si sia
                                                                   le fra i partecipanti genera il suono d’insieme.              mossa, un modo). Questo termine può dare l’idea                espresso sonoramente.
                                                                   Nella pratica musicoterapica è necessario richiamare          di un gomitolo o qualche cosa da sbrogliare. In effet-         Nei primi incontri è presente una sorta di “inconsa-

           musica&terapia                                                                                                                                                                                             Numero 38 - Luglio 2018
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       pevole coscienza” ossia i partecipanti, da poco en-         livello intra che interpersonale) e la voce trasmette        (con esperienze mirate all’ascolto del proprio suono,    guentemente a limitarne la sensibilità (sens-abilità)
       trati a far parte di un gruppo, “saggiano” gli altri        direttamente la sonorità dell’essere in termini senso-       del suono dell’altro, del suono di gruppo) favorisce     generale. Questa difficoltà può essere superata nel
       compagni di percorso attraverso movimenti, parole,          riali ed emotivi. Certo, chi ha già acquisito un’impo-       una presa di coscienza dell’essere e dell’essere nel     momento in cui gli altri sensi riprendono spazio co-
       suoni e silenzi. Queste componenti a livello senso-         stazione vocale tenderà ad anteporre una tecnica             gruppo. Le persone coinvolte hanno la possibilità di     municativo nel gruppo e quindi anche la vista può
       riale si fanno impercettibilmente sentire. Da questi        che permetterà di modificare l’impatto sensoriale ed         apprendere o ri-apprendere attraverso il proprio         riappropriarsi finalmente del proprio ruolo e “vede-
       elementi il gruppo “prende forma”.                          emotivo, o potrà condurre il gruppo verso aspetti            corpo grazie ad un ascolto multisensoriale. Ciò che      re”. Riporto una poesia di Franco Arminio (2017):
       Nel processo comunicativo che si instaura fra i com-        estetici o virtuosistici che muoveranno il gruppo in         accomuna i partecipanti sono le persone intese co-
       ponenti di un gruppo è importante considerare le for-       altre direzioni. Questa trasmissione vocale può essere       me corpi risuonanti. Questo presupposto agevola               “Io sono la parte invisibile del mio sguardo,
       me che il suono prende                                                                   vissuta dagli altri compo-      una comprensione sonora graduale che innanzitutto                       l’entroterra dei miei occhi.”
       nel corso delle improvvisa-                                                              nenti come un mezzo che         permette l’espressione del singolo nel gruppo e stra-
       zioni e come queste vada-
                                           Nel riportare il gruppo                              va a sciogliere alcune diffi-   da facendo produce un’importante inversione: se ini-     Quell’entroterra può ben rappresentare la parte sen-
       no ad incidere sulla forma          alle   proprie      potenzialità,     lo  si         coltà comunicative; altre       zialmente il gruppo agisce il suono, ora il suono d’in-  sibile che si incontra in un gruppo in ascolto.
       del singolo. La forma è, nel        riporta alla propria produzione                      volte il gruppo delega e re-    sieme - che era presente da quando è nato il grup-       Mi soffermo ancora su un elemento molto importan-
       caso del suono, un conteni-         sonora d’insieme e quindi                            sponsabilizza il cantante. Il   po - si trasmette al gruppo stesso. Per questo moti-     te: il silenzio. Via via che il gruppo procede nel per-
       tore che può assumere ul-           alla propria dimensione                              canto viene vissuto come        vo le improvvisazioni vocali possono essere conside-     corso comunicativo, i momenti di silenzio diventano
       teriori forme ed arricchirsi,                                                            qualcosa di bello e irrag-      rate quali espressioni globali e riassuntive del grup-   più importanti. Il silenzio, a livello sonoro, favorisce
       mentre il formalismo è pa-                                                               giungibile. La delega del       po in termini di consapevolezza e coscienza, mentre      una sintonizzazione sensoriale. Nel momento in cui
       ragonabile alla bellezza estetica: rimane privo di          gruppo può portare un incistamento della comunica-           ulteriori esperienze favoriscono una comunicazione e     il gruppo si permette un ascolto reciproco nel silen-
       senso e direzione, pura appariscenza.                       zione che mantiene il soggetto in parte separato dal         una sintonizzazione che in                                                            zio, il gruppo si “saggia”
       È importante che la “forma sonora”, anziché rima-           contesto, “impermeabile”. Nel riportare il gruppo alle       un secondo momento ver-                                                               sensorialmente e scopre ul-
       nere ancorata e vincolata all’aspetto visivo, coin-         proprie potenzialità, lo si riporta alla propria produzio-   ranno riportate nelle im-             Il silenzio nel gruppo                          teriori prospettive comuni-
       volga il senso uditivo e gli altri sensi. In questo         ne sonora d’insieme e quindi alla propria dimensione.        provvisazioni.                        può diventare una fonte                         cative nel silenzio stesso.
       modo si favorisce il passaggio dalla forma alla per-        Giungiamo dunque ad un’ulteriore valutazione sui             Come già accennato, il con-           inesauribile d’ascolto
       cezione del “contenuto”. Il suono di per sé con-            gruppi composti da musicisti: spesso questi si soffer-       tatto visivo, che in questi           senza pretese                                   John Cage considerava il
       tatta le persone del gruppo e diviene mezzo di              mano sulla forma musicale e tendono a riprodurla             anni sta imperversando an-                                                            suo pezzo silenzioso 4’33’’
       comunicazione d’eccellenza: trasmette la vibrazio-          così come l’hanno assimilata, bypassando il fatto che        che grazie ad un’evoluzio-                                                            il pezzo più importante.
       ne sensibile di ciascun partecipante. Ed il suono           la comunicazione sonora avviene attraverso perso-            ne informatica, ci permette di constatare che l’essere   Alla domanda perché lo fosse, rispondeva “Perché
       stesso diventa filo conduttore di una vibrazione            ne, cioè esseri predisposti al suono, persone che            umano, nel suo processo evolutivo, continua ad appren-   non ne hai bisogno per ascoltarlo. È sempre lì, può
       che passo dopo passo “contatta” (dal latino con-            risuonano di per sé. A volte, l’ostacolo del musicista       dere attraverso i sensi. Il problema di un abuso visi-   cambiare la tua mente, aprirla a cose che sono al di
       tactus) e “condivide”.                                      si rivela proprio nel momento in cui suona o canta           vo scisso dagli altri sensi in alcuni casi sta portan-   fuori. Cambia continuamente” (2010).
       Inizialmente, come già detto, la sensibilità corporea       una forma acquisita (che potremmo definire “pre-             do l’uomo ad apprendere per “copia-incolla” svalu-       Quindi, il silenzio nel gruppo può diventare una fon-
       a volte è impedita da timori, paure e vissuti: nel          confezionata”). Il musicista tende a favorire imme-          tando l’aspetto corporeo/sensoriale che tende a di-      te inesauribile d’ascolto. Inoltre il silenzio introduce il
       caso di una comunicazione strumentale, l’attenzione         diatamente una struttura musicale esteticamente e            ventargli estraneo.                                      tempo e lo spazio, tematiche che nel mondo sonoro
       viene spostata agli strumenti e nel caso della comu-        socialmente valida, riconosciuta, che, se condivisa,         L’aspetto visivo nei gruppi a volte può ostacolare il    possono assumere diverse connotazioni. In una co-
       nicazione vocale, l’attenzione viene rivolta allo “stru-    può divenire un leitmotiv del gruppo. Il suono con-          percorso in quanto l’occhio tende a rimanere vincolato   municazione sensoriale rientrano i tempi e gli spazi
       mento voce”, per alcuni vissuto come strumento              diviso in questa modalità permette una comunica-             all’apparenza. R. Steiner (1998) affermava che “se l’uo- d’ascolto vissuti attraverso il corpo, diversi da quelli
       nuovo e ancora estraneo. Alla stregua dello stru-           zione parziale. In questo caso si antepone una cono-         mo dirige la sua forza visiva soltanto verso l’occhio,   vissuti nella quotidianità. Nello scambio sonoro final-
       mentario che necessita esplorazione e contatto, così        scenza musicale ad una presenza sonora.                      egli non vede nulla” ed invitava a percepire con la      mente si fanno percepire e permettono di aprire
       anche la voce, nel presentarsi in fase comunicativa         Nel momento in cui il musicista prende consapevo-            vista alla stregua del tatto.                            nuovi spazi sonori comunicativi, espressivi, creativi.
       con l’altro, può sorprendere la persona che sta voca-       lezza della propria ed unica essenza sonora, ripren-         Spesso accade che venga a mancare un’interconnes-        Una dinamica di gruppo che possa offrire tali spazi,
       lizzando in quanto a livello sensoriale ciascun parte-      dendo in un secondo momento le competenze musi-              sione fra i sensi: il senso visivo, anziché “partecipa-  tempi d’espressione e di ascolto reciproci, potrebbe
       cipante sta inconsapevolmente (o in maniera par-            cali acquisite può trasformarle in elementi costrutti-       re attivamente” rimane relegato a “giudice di parti-     essere riassunta con un’immagine dove diverse lem-
       zialmente consapevolmente) contattando il gruppo            vi, dinamici ed evolutivi “nel” e “per” il gruppo.           ta” ovvero i partecipanti tendono ad esercitare attra-   niscate, ciascuna corrispondente al suono dei parte-
       (considerando che la comunicazione avviene sia a            L’esperienza sonora vissuta attraverso la sensorialità       verso questo senso il controllo del gruppo e conse-      cipanti, vanno a connettersi l’una con l’altra.

           musica&terapia                                                                                                                                                                                          Numero 38 - Luglio 2018
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       La figura della lemniscata indica una forma che rap-             provvisazione. Dai rimandi che ricevetti, se inizial-
       presenta circolarità sia sonora che comunicativa.                mente il pubblico rimase sorpreso, in seguito parte-
                                                                                                                                   Bibliografia
       Questa circolarità favorisce uno scambio continuo e              cipò molto volentieri al progetto vocale.
       dinamico che può instaurarsi fra i partecipanti. Il              Offrendo del tempo alla sensorialità, si possono otte-     ■ Anzieu D.                                                ■ Manarolo G.
       punto centrale di connessione delle linee che costi-             nere delle risposte molto interessanti.                    L’Io - pelle, Borla, Roma, 1987.                           Manuale di musicoterapia, Teoria, Metodo e Appli-
       tuiscono la lemniscata riguarda il contatto e lo scam-                                                                                                                                 cazioni della Musicoterapia, Cosmopolis, Torino, 2006.
                                                                                                                                   ■ Arminio F.
       bio di uno spazio intra e interpersonale. Il suono così          Concludendo, mantenere l’attenzione alla componen-         Cedi la strada agli alberi, Chiarelettere, Milano, 2017.   ■ Mithen S.
       inteso permette un movimento interiore ed esteriore              te sensoriale del gruppo significa contattare quella                                                                  Il canto degli antenati. Le origini della musica, del
       che muove, commuove e armonizza nel suo insieme.                 parte dell’essere che in seguito si tradurrà in pensie-    ■ Benenzon R.                                              linguaggio, della mente e del corpo, Codice, Torino,
       Anche nella forma come nell’essere, il movimento ci              ro. Ed inoltre, nel “saggiare/sentire/percepire” i par-    La nuova musicoterapia, Phoenix, Roma, 1997.               2007.
       offre una direzione a livello sensoriale.                        tecipanti, ciascuna persona mette in atto una ricerca      ■ Bion W.R.                                                ■ Molnar-Szakacs I., Overy K.
       Per comprendere come il suono possa coinvolgere                  atavica che si rifà all’esplorazione.                      Esperienze nei gruppi, Armando, Roma, 1971.                Music and mirror neurons: from motion to ‘e’motion,
       a livello sensoriale anche un gruppo di persone                  Teniamo presente che il suono accompagna l’esse-
                                                                                                                                   ■ Blandino G.                                              Soc CognAffect Neurosci., 1(3): 235-241, 2006.
       estraneo ad un progetto                                                                       re umano da millenni. Ed
       di contatto sonoro, riporto                                                                   il suono favorisce una con-   Psicologia come funzione della mente. Paradigmi psi-       ■ Pernaselci V.
       l’esempio di un gruppo di             Considerare           la sensorialità                   nessione sensoriale.          codinamici per le professioni di aiuto, UTET Università,   L’educazione sensoriale, Armando, Roma, 2014.
       donne che fece un percor-             dell’essere umano significa                             Così, spesso, assistiamo a    Novara, 2009.
                                                                                                                                                                                              ■ Schott-Billmann F.
       so di consapevolezza cora-            riconoscergli una sensibilità                           uno scambio e ad un in-       ■ Cage J.                                                  Quando la danza guarisce. Approccio psicoanalitico
       le, lavorando sull’aspetto            e una percezione                                        cremento sonoro che pro-      Silenzio, Shake, Milano, 2010.                             e antropologico alla funzione terapeutica della
       creativo del suono. Il grup-                                                                  duce movimento, sintonia,
                                             che si è evoluta nel tempo                                                            ■ Cage J.                                                  danza, Franco Angeli, Milano, 2011.
       po era composto da otto                                                                       trasmissione emotiva, con-
                                                                                                                                   Al di là della musica, Mimesis, Milano-Udine, 2013.        ■ Steiner R.
       persone di età compresa                                                                       tenimento e spazio espres-
       fra i 40 e gli 80 anni! In quattro anni di attività il grup-     sivo quando viene dato spazio e tempo alla sen-            ■ Cantarella G.                                            La filosofia della libertà, Antroposofica, Milano, 1998.
       po sviluppò un cammino importante: partendo dalla                sorialità stessa. Questi processi comunicativi ora-        Donne nei gruppi terapeutici, Franco Angeli, Milano,       ■ Videsott M., Sartori E.
       comunicazione vocale, attraverso un progressivo lavoro           mai sono da tempo avvalorati da studi antropolo-           2012.                                                      La voce in musicoterapia, Cosmopolis, Torino, 2008.
       sull’ascolto, queste persone affrontarono diverse tema-          gici e psicologici.
                                                                                                                                   ■ Ceriani A., Nigro V.
       tiche sonoro/musicali. Nel momento in cui il gruppo              Le neuroscienze riportano costantemente ricerche
                                                                                                                                   Dai sensi un apprendere. Percorsi di apprendimen-
       raggiunse un buon livello comunicativo, si puntò all’im-         sugli effetti del suono sull’essere umano: a livello
                                                                                                                                   to, innovazioni metodologiche e didattiche nell’espe-
       provvisazione individuale: da queste improvvisazioni,            cerebrale si evidenziano risultati che vanno a confer-
                                                                                                                                   rienza dell’Università dell’immagine, Franco Angeli,
       ciascuna partecipante individuò un tema. Ogni tema               mare un’interconnessione sensoriale grazie a mecca-
                                                                                                                                   Milano, 2006.
       venne elaborato sonoramente dal gruppo e infine cia-             nismi di integrazione multisensoriale.
       scuna partecipante aggiunse un testo e un titolo alla            Considerare la sensorialità dell’essere umano signifi-     ■ Curi Novelli M.
       composizione. Ne scaturirono una registrazione ed un             ca riconoscere una sensibilità e una percezione che        Lavorare con il gruppo specializzato. Teoria e pratica,
       concerto dal titolo “Voci in viaggio”.                           si è evoluta nel tempo e ciò che comunichiamo in           Franco Angeli, Milano, 2012.
       Poco prima dell’inizio del concerto, si diede al pub-            questo momento è la conseguenza di un vissuto              ■ Ghazanfar A., Schroeder C.
       blico la facoltà di ascoltare il concerto ad occhi chiu-         antico della specie umana. Tutto ciò rappresenta una       Is neocortex essetially multisensory?, Trends in
       si. Nell’ultimo brano si propose un’improvvisazione              sorta di “saggezza” che suono, canto e movimento           Cognitive Sciences, 2006.
       che coinvolgesse il pubblico: inizialmente fu difficile,         possono risvegliare. L’essere umano, nel viversi nel
       dato che il campo visivo era stato escluso e l’im-               gruppo, ricontatta tale “saggezza”, fonte comunica-        ■ Lecourt E.
       provvisazione era iniziata.                                      tiva inesauribile in un contesto relazionale.              Analisi di gruppo e musicoterapia. Il gruppo e il
       Appurato che il pubblico stava ascoltando e non s’era                                                                       “sonoro”, Cittadella, Assisi, 1996.
       addormentato, una persona iniziò a cantare e così,
       via via, le persone poterono udire i propri vicini. Al
       termine, quasi tutti i presenti parteciparono all’im-

           musica&terapia                                                                                                                                                                                             Numero 38 - Luglio 2018
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                                          LA MUSICOTERAPIA
                                          COME SUPPORTO NELLE CURE
                                          ONCOLOGICHE PEDIATRICHE

                                          Mariarita Di Pasquale, Musicoterapeuta, Bolzano.

                      A child with hemato-oncologic pathology         PREMESSA                                                   avvalgono del servizio di supporto psicologico: bam-          progetto di musicoterapia, destinato ai pazienti non
                      holds the fragility of the pediatric age and    Il bambino con patologia emato-oncologica racchiu-         bini e adolescenti meno angosciati e sostenuti psico-         ospedalizzati, i cui obiettivi principali sono:
                      the complexity of tumor disease within          de in sé la fragilità dell’età pediatrica e l’estrema      logicamente nell’impatto con la malattia e con l’in-          - l’espressione di emozioni attraverso il gioco musicale;
       itself. It is important to try to reduce the extent of the     complessità della malattia tumorale. Da una parte i        tervento clinico migliorano la compliance, ossia l’ac-        - l’attivazione di energie vitali attraverso la risonan-
       trauma in the moment of treatment. In addition,                lunghi periodi di ospedalizzazione alterano l’integri-     cettazione delle terapie e quindi l’efficacia delle cure.        za corporea e il movimento;
       support actions can be directed to those who are               tà psicofisica del bambino e di tutto il nucleo fami-      Azioni di supporto possono inoltre essere indirizzate         - la riduzione dell’ansia e della paura;
       survivors of child cancer using the coping strategies          liare e dall’altra anche il rientro a casa e l’eventuale   a coloro che sono sopravvissuti al tumore infantile:          - il contatto con emozioni positive e di speranza.
       available, enhancing the communicative aspects of              distanza dal luogo di cura possono essere vissuti con      lo stato psicologico di questi bambini e adolescenti
       the therapeutic relationship and encouraging the               ansia e insicurezza (LaSpina, Colombatti, Samperi, Di      va costantemente monitorato per evidenziare i pos-            LA MUSICOTERAPIA: COME FUNZIONA
       resumption of social life. The goals of the music              Cataldo, Sainati, Russo, 2018).                            sibili effetti collaterali a lungo termine legati al trat-    La musicoterapia è l’utilizzo di elementi sonori e musi-
       therapy project with children and adolescents affected         Il bambino e l’adolescente a cui sono diagnosticati un     tamento oltre che al persistente vissuto di incertez-         cali all’interno di una relazione significativa, da parte
       by leukemia or cancer survivors are to reinforce               tumore o una malattia ematologica sperimentano             za che essi esprimono. Interventi psicosociali ed edu-        di un professionista appositamente formato, per faci-
       and enhance the intrinsic qualities of every child or          una profonda sofferenza, innanzitutto fisica, in rap-      cativi sono utili in questi ca-                                                            litare e promuovere cam-
       adolescent, thus to empower them, and their ability            porto alla malattia stessa e agli interventi diagnosti-    si per fronteggiare il senso                                                               biamenti di tipo fisiologico,
       to cope with stress, to manage anxiety and to find             ci, ma anche psicologica, in quanto l’esperienza di        di vulnerabilità frequente-            Azioni di supporto possono                          psicologico e socio-emozio-
       within itself their original life force, energy and            malattia comporta sempre una drammatica interru-           mente avvertito, facendo le-           inoltre   essere    indirizzate       a             nale e può a ragione esse-
       positivity. Improvisation in music therapy offers              zione della normalità della propria vita. Diventano        va soprattutto sulle strate-           coloro che sono sopravvissuti                       re compresa tra gli approcci
       the chance to play together, having fun.                       prevalenti i sentimenti di tristezza, sfiducia e paura e   gie di coping a disposizio-            al tumore infantile                                 espressivi utili a supportare il
       Growth can take place through the development of               le condizioni di perdita, di solitudine e di rabbia pos-   ne (Selvaggio, 2016), favo-                                                                lavoro degli specialisti coin-
       intentionality in vocal sounds, it can consist in              sono arrivare a compromettere le relazioni fino ad         rendo gli aspetti comunica-                                                                volti nel processo di cura dei
       accepting one's illness, it can be an opportunity              avere atteggiamenti di isolamento e di rottura dei         tivi della relazione terapeutica e incentivando la ri-        pazienti oncologici ed emato-oncologici.
       to express difficult feelings through music, in addition       legami affettivi. L’insorgenza di una malattia tumora-     presa della vita sociale, così importante per un cor-         La ricerca scientifica si è ampiamente occupata degli
       to words but also to grow in relationships, through            le in età pediatrica e adolescenziale, proprio per il      retto sviluppo della persona umana (Jankovic, Val-            effetti della musica sul cervello e sulle funzioni co-
       space and sharing things with the therapist.                   suo carattere traumatico, può determinare profonde         linoto, Spinelli, Leoni, Masera, 2008). In quest’ottica       gnitive. Gli studi sull’utilizzo della musicoterapia in
       At the base of this there is the identification of the         complicazioni nella strutturazione dell’individuo in       presso il reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospe-          riferimento alle principali problematiche legate al
       interior state of another human being and the                  crescita. È importante quindi cercare di attenuare l’en-   dale di Bolzano l’Associazione PeterPan Alto Adige -          cancro infantile, tra cui stress, ansia, dolore, eviden-
       interaction with it through the vitality affects expressed     tità del trauma nel momento delle cure e anche in          Vereinigung PeterPan Südtirol, che provvede al so-            ziano i seguenti benefici: riduzione dei sintomi,
       by musical parameters of communication that are                considerazione dell’evoluzione della sua vita futura.      stegno delle famiglie e dei giovani malati con un             migliore adattamento alla propria situazione, au-
       defined as “intersubjectivity".                                Per questi motivi i reparti di Oncologia Pediatrica si     team di specialisti, ha promosso l’attuazione del mio         mento della vitalità e dell’umore positivo, rilassa-

           musica&terapia                                                                                                                                                                                                Numero 38 - Luglio 2018
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       mento (Kemper, Danhauer, 2005). Tutti questi effetti     musica può offrire ai bambini con patologie oncologi-         mezzo della musicalità può essere trovata ed espres-        presenti. Ogni bambino e ogni persona sono profon-
       concorrono in modo diretto ad ottenere una miglio-       che un rifugio sicuro dove interiorizzare un’immagine         sa la musica che, della persona, è l’espressione più        damente diversi e la musica che esprimono, muo-
       re qualità della vita.                                   di sé sana, parallela alla loro identità di pazienti. La      autentica. Per le caratteristiche proprie dell’onda so-     vendosi, suonando, usando la voce, col canto, bal-
       Questi risultati sono secondari agli effetti fisiologici musicoterapia può calmare, alleviare lo stress negati-        nora, il suono e la musica risuonano fisicamente nel        lando, è sempre una musica unica e originale. La
       dell’intervento musicoterapico, con pazienti affetti da  vo, promuovere relazioni di supporto, mettere in grado        nostro corpo e nella nostra psiche e tale risonanza si      persona sente valorizzata la propria unicità attraver-
       cancro, che determinano una diminuzione del dolo-        di prendersi cura di sé ed ispirare una giocosa creati-       traduce in ascolto dell’altro e di sé in un clima di        so l’azione sonora della musicoterapeuta che rispec-
       re, dell’ansia e un innalzamento del tono dell’umore     vità associata all’idea di normalità e alla speranza. La      accettazione incondizionata e di valorizzazione della       chia, con la propria musica, il proprio corpo e il pro-
       per l’attivazione di specifiche vie neuronali.           musica preferita e la musicoterapia dovrebbero, secon-        persona. Nel processo musicoterapico i due fattori          prio agire musicale, le emozioni e l’intensità che ha
       Attraverso le tecniche di neuroimaging gli studiosi      do le studiose, essere disponibili in oncologia pedia-        principali sono la relazione e la musica, fattori che in    percepito nell’altro. Sentirsi accettati e valorizzati ad
       hanno osservato che le regioni neuroanatomiche at-       trica (O’Callaghan, Dun, Baron, Barry, 2013).                 realtà sono interconnessi in quanto la musica è per         un livello così profondo, senza l’ausilio di parole ma
       tivate nella percezione della musica, cioè il nucleo     Un altro aspetto, questa volta indiretto, è l’effetto posi-   eccellenza relazione. Produrre o realizzare una musi-       con il rispecchiamento, come avviene nella prima
       accumbens, il giro del cingolo inferiore, l’amigdala e   tivo della musicoterapia sull’ambiente che accoglie il        ca presuppone che ci sia chi la ascolta. Inoltre, i pa-     relazione diadica con la madre, è un potente fattore
       l’ippocampo, sono anche implicate nella fisiologia       malato e sulle persone che si prendono cura di lui, sti-      rametri di base della comunicazione musicale, ritmo,        “curativo”.
       del dolore, dell’ansia e del-                                                        molando l’empatia e ridu-         intensità e intonazione, sono i parametri fondanti la       Per quanto riguarda i bambini le attività, espresse
       la depressione.                                                                      cendo lo stress e il burnout      prima relazione, quella con la madre.                       sempre in forma di gioco, sono per la maggior
       L’elaborazione musicale de-           La  musicoterapia   può     calmare,           (Aasgaard, 2001).                 La cosiddetta musicalità comunicativa va proprio ad         parte guidate ma in parte scaturiscono dalla loro
       termina in quelle zone un             alleviare lo stress negativo,                  Naturalmente questo è vero        esplorare l’intrinseca musicalità insita nelle intera-      stessa creatività inserendosi e andando a costruire
       aumento dell’attività dopa-           promuovere relazioni di                        soprattutto quando la musi-       zioni umane a partire dalla prima relazione madre-          quello che è il processo musicoterapico. In partico-
       minergica, un rilascio di or-         supporto, mettere in grado                     coterapia viene praticata nel-    bambino (Malloch, Trevarthen, 2009).                        lare, per questo progetto, gli obiettivi si prefiggo-
       moni, ossitocina, e di neu-                                                          le strutture e nei reparti o      Il pensiero psicoanalitico ci ricorda come il suono         no il rinforzo e il potenziamento delle qualità intrin-
                                             di prendersi cura di sé
       rotrasmettitori, serotonina,                                                         quando corsi specifici ven-       appartenga all’esperienza                                                                seche di ogni bambino e
       per cui si verifica una sorta                                                        gono istituiti per i genitori.    originaria del bambino nel                                                               della sua capacità di af-
       di autoanalgesia utile ad esempio nella fase pre-        Posso tuttavia affermare che nella mia esperienza i           grembo materno. Quando i             In musicoterapia attraverso                         frontare lo stress, di gesti-
       operatoria o durante la somministrazione di terapie      percorsi in musicoterapia sono stati indirettamente           suoni sono riascoltati do-           la  musica      suonata,    cantata                 re l’ansia e di ritrovare in sé
       con procedure dolorose. Le stesse zone, in particola-    positivi anche per i familiari, in particolare per le         po la nascita sono ricono-           o ascoltata, si va ad                               la forza vitale, l’energia e la
       re il nucleo accumbens, rappresentano anche le sedi      madri che, pur non avendo partecipato alle sedute,            sciuti e riconducono inevita-        intercettare la musicalità della                    positività originarie. Il clima
       del piacere collegato al cosiddetto sistema della        hanno potuto avere un tempo per sé mentre i loro              bilmente al “paradiso per-                                                               che si instaura è di comple-
       ricompensa. Poiché l’elaborazione della musica causa     figli facevano musica, sapendo che essi stavano in            duto” della vita intrauterina.
                                                                                                                                                                   persona       e  viceversa                          ta normalità, nel senso che
       un’attivazione di queste zone e una maggiore con-        un ambiente sereno e stimolante.                              Il suono assume allora un                                                                si cerca da una parte di
       nettività tra le regioni che mediano la ricompensa,      Il benessere psicologico dei bambini è strettamente           significato magico, simbolo di un’unità originaria non      lasciar esprimere i vissuti traumatici e la paura e dal-
       tra le strutture autonome e quelle cognitive, ci si      collegato a quello dei genitori e viceversa.                  più riproducibile (Fornari, 1984).                          l’altra di ritrovare la serenità “come se” la malattia
       spiega perché ascoltare musica sia una delle espe-                                                                     Il processo che la relazione musicale instaura, per il      non ci fosse o non ci fosse stata. Queste due modali-
       rienze umane che procurano maggior piacere. Inoltre      L’ESPERIENZA                                                  legame con le parti più essenziali, quelle site nel         tà, anche se apparentemente in contraddizione, pos-
       la musica è indissolubilmente collegata alle emozio-     La musicoterapia è un processo incentrato sull’ascol-         sistema limbico e nella memoria emozionale, può             sono coesistere nello stesso incontro e la musica, per
       ni sociali di attaccamento quali possono essere          to e sulla musicalità insita in ognuno di noi. Per            quindi avere effetti profondi sulle modalità di auto-       le sue caratteristiche strutturali e per il valore sim-
       amore, gioia, compassione (Mavridis, 2015). La mi-       musicalità si intende il naturale e spontaneo svilup-         percezione della persona.                                   bolico che può assumere, favorisce la creazione di
       gliore qualità della vita coincide, secondo questo       po di una serie di tratti basati sulle abilità cognitive                                                                  quello spazio potenziale che è lo spazio del gioco
       modello, con la riduzione del dolore e dello stress e    e sulla sottostante biologia e ad esse vincolati men-         L’obiettivo centrale del progetto è stato quello di         (Winnicott, 1997). È assodato che il gioco sia la moda-
       con l’aumento dei sentimenti positivi di tipo sociale.   tre la musica può essere definita come un costrutto           favorire l’espressione delle emozioni considerate “ne-      lità più idonea per relazionarsi con i bambini in ambi-
       Molti altri studi sull’applicazione della musica a scopi sociale e culturale che si fonda su quella musicalità         gative”, principalmente con modalità non verbali,           to terapeutico ed è anche, almeno in una certa fascia
       terapeutici hanno fornito evidenze simili.               di base. I due costrutti vanno di pari passo e di fatto       per inserirle in un contesto di valorizzazione delle        d’età, il mezzo più adatto per apprendere. Secondo
       Da uno studio svolto in Australia, dove questa mate-     si influenzano a vicenda. In musicoterapia attraverso         caratteristiche precipue di ogni singolo bambino/gio-       Winnicott il gioco è essenziale perché consente quel-
       ria è stata sottoposta a diverse verifiche, le conclu-   la musica suonata, cantata o ascoltata, si va ad inter-       vane e ritrovare una forma di unità intrapsichica più       la creatività universale che appartiene all’essere vivi,
       sioni a cui sono giunte le ricercatrici sono che la      cettare la musicalità della persona e viceversa, per          funzionale all’adattamento e all’utilizzo delle risorse     e unicamente attraverso essa il bambino e il giovane

            musica&terapia                                                                                                                                                                                         Numero 38 - Luglio 2018
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       sono in grado di far uso dell’intera personalità. Inoltre,    ni nei bambini o facilitare la loro espressione sponta-        questa possibilità perché esprime una necessità di        psiche ha un grande impatto perché muove sia fisi-
       per questo autore, solo nel giocare è possibile la            nea, sia in termini strettamente musicali sia motori           sviluppo assumendo che, senza aver superato una           camente sia psichicamente. Ed ecco allora le attività
       comunicazione (Winnicott, 1997).                              e/o immaginativi. Anche in musicoterapia vi sono               fase, non si può agevolmente passare a quella suc-        di ballo e di movimento guidati dal ritmo e connes-
       La struttura di un processo terapeutico, a cui associo        degli apprendimenti ma, a differenza della pedagogia           cessiva (Piaget, 1972).                                   si con le condotte psicomotorie. Ogni aspetto delle
       anche la musicoterapia, consiste per Winnicott in tre         musicale, essi non sono strettamente musicali, nel             La musica e il suonare sono molto facilmente assi-        attività ha contemporaneamente interessato e sti-
       momenti essenziali: il rilassamento in una condizione         senso che non vengono insegnate note e tecniche di             milabili al gioco: suonare è tradotto col verbo gioca-    molato sia gli aspetti cognitivi sia quelli corporei ed
       di fiducia basata sull’esperienza; l’attività creativa, fisi- esecuzione, ma si utilizzano diversi strumenti, alcuni         re/spielen/to play in molte lingue perché, al di là       emozionali proprio per la capacità della musica di
       ca e mentale realizzata nel gioco; infine la somma di         relativamente semplici da suonare, come gli idiofoni, lo       dell’impegno che invece si deve mettere per impa-         attivare il sistema nervoso centrale in aree diverse e
       queste esperienze, cioè il rimando e il rispecchiamen-        strumentario Orff e il pianoforte, e di essi viene mostra-     rare a suonare uno strumento in modo professiona-         contemporaneamente.
       to da parte del terapeuta di ciò che ha recepito, base        ta la modalità corretta di utilizzo per facilitare l’espres-   le, la musica “giocata” libera energie e stimola la       Ogni bambino, a seconda dei suoi bisogni, sceglie
       per il senso del sé. “In queste condizioni altamente          sione ritmico-sonora.                                          creatività. Essa è adattabile a qualsiasi situazione e    di mettere in atto le dinamiche musicali che gli
       specializzate l’individuo può raccogliersi ed esistere        Il gioco è strettamente collegato alla gioia, avendo i         con essa si può sollecitare la propria immaginazione.     sono più congeniali, nel momento specifico in cui
       come un’unità, non come difesa dall’angoscia, ma              due termini una matrice lessicale comune. Come                 Collegandosi con le proprie emozioni, ci si può tem-      si trova. L’aspetto dell’attivazione senso-motoria è
       come un’espressione di IO SONO, io sono vivo, io              musicoterapeuta io faccio giocare, partecipando io             poraneamente staccare dalla realtà per entrare mag-       primario e viene sempre incentivato sia col movi-
       sono me stesso” (Winnicott, 1997).                            stessa al gioco e alle dinamiche che si sviluppano. È          giormente nella propria sfera più intima. È questo un     mento finalizzato a suonare uno strumento, come può
       Il trauma implica una frattura nella continuità della         mio compito indirizzare le azioni musicali verso gli           altro apparente paradosso della musica in quanto          essere ad esempio battere col battente sul tamburo,
       vita per cui le difese pri-                                                               obiettivi generali espressi        essa è per eccellenza manifestazione del qui ed ora,      sia col movimento nello spazio e con i giochi moto-
       mitive si organizzano al fi-            È mio compito indirizzare                         dal progetto e specifici per       segna inesorabilmente il tempo e lo spazio in cui ci      ri assimilabili al ballo.
       ne di difendere il bambino                                                                ogni singolo bambino.              troviamo e, nonostante ciò, assume anche il ruolo di      Molte delle attività che ho proposto contemplavano
                                               le azioni musicali verso
       dal ripetersi dell’insosteni-                                                             Il primo effetto della musi-       condurci a contatto con ricordi e sensazioni del pas-     giochi di movimento, liberi e spontanei in alcuni
       bile angoscia provata e
                                               gli obiettivi generali espressi                   ca suonata dal vivo è la           sato o più attuali ma sempre interiori e nascoste.        casi, più spesso guidati dalla musica con consegne e
       dalla disgregazione della               dal progetto e specifici                          percezione della corporei-         Il tempo della musicoterapia è un tempo vissuto           direttive che in ogni caso hanno lasciato ai bambini
       struttura nascente del pro-             per ogni singolo bambino                          tà. Il bambino che ha avu-         intensamente e i bambini hanno dimostrato un’incre-       un margine ampio di espressione personale.
       prio sé (Winnicott, 1997).                                                                to o ha tuttora una malattia       dibile capacità di concentrazione e di partecipazione.    Anche questa può sembrare un’apparente contraddi-
       In quest’ottica, nello specifico per i bambini e i gio-       ematologica ha spesso dovuto affrontare lunghi pe-             Il tempo misurato dalle at-                                                          zione ma in realtà quando
       vani con patologia oncologica, si vede come anche             riodi di ospedalizzazione, terapie dolorose, disagio           tività musicali in musicote-           Ogni bambino, a seconda dei                   una musica dà una struttu-
       nel percorso musicoterapico vengano utilizzati degli          fisico e dolore legati alla malattia stessa. Oltre alla        rapia è di fatto un tempo                                                            ra precisa di tipo ritmico-
                                                                                                                                                                           suoi bisogni, sceglie di mettere
       oggetti transizionali appartenenti alla realtà esterna,       paura e all’ansia ha fatto esperienza negativa del             “altro” in cui tuttavia ritro-                                                       armonico lascia nello stes-
       come auspica Winnicott, ed essi sono proprio gli              proprio corpo come luogo di dolore fisico e ha dovu-           vare se stessi totalmente.
                                                                                                                                                                           in atto le dinamiche musicali                 so tempo lo spazio ad una
       strumenti musicali, da usare, di cui fare esperienza          to accettare suo malgrado il disagio di un cambia-             Si potrebbe paragonare al              che gli sono più congeniali nel               interpretazione soggettiva.
       reale e con cui entrare in relazione.                         mento estetico che ha leso la propria immagine di              tempo kairòs che, rispetto             momento specifico in cui si trova Esattamente come avvie-
       A partire dalle difese dall’angoscia e utilizzando lo         sé. L’immobilità forzata per un bambino, soprattutto           al tempo chronos, quello                                                             ne nell’esecuzione di una
       spazio potenziale del gioco, intermedio tra realtà            se avviene per periodi molto lunghi e nella primissi-          più strettamente cronologico, significa “un tempo nel     partitura da parte di un musicista esperto. Le note e
       interna ed esterna, che implica da parte del bam-             ma infanzia, limita fortemente gli apprendimenti e le          mezzo”, un momento di un periodo di tempo inde-           i segni sono scritti in modo inequivocabile sullo spar-
       bino avere fiducia, con la mediazione della rela-             esperienze che li motivano. Fare movimento è spe-              terminato nel quale accade “qualcosa” di speciale.        tito ma ogni musicista esprimerà quei segni met-
       zione musicale con la terapista si può andare verso           rimentare ed apprendere. Ho osservato infatti che,             Qualcosa di speciale è proprio il contatto con se         tendo inevitabilmente se stesso e la propria anima
       l’espressione creativa e la possibilità di integrare          avendo perso alcune fasi evolutive a causa della               stessi e in particolare con la parte più “sana” di sé,    nell’esecuzione. La musica è una struttura multifor-
       le esperienze in un senso del sé unitario e vitale.           malattia, alcuni bambini hanno spontaneamente cer-             quella originaria dove ha sede l’energia vitale. Nello    me che dà contenimento lasciando tuttavia libertà di
       Personalmente attribuisco molta importanza alla               cato di ripercorrerle nelle sedute di musicoterapia,           spazio e nel tempo potenziale del gioco, la malattia      espressione.
       libertà nel contesto musicoterapico, che tuttavia             dove è consentito esprimersi liberamente anche da              è momentaneamente dimenticata e questa distra-            Oltre a quanto esposto fin qui, vi è anche un coin-
       non significa mancanza di struttura.                          un punto di vista motorio. Ciò significa, ad esempio           zione non è solo puro divertimento ma significa,          volgimento dell’aspetto cognitivo, della concentra-
       Attraverso i parametri fondamentali della musica,             per un bambino di 11 anni, aver riutilizzato, ad un            soprattutto, distrarsi dalle difficoltà per recuperare il zione e dell’attenzione focalizzata sul momento pre-
       giocando con l’altezza del suono, l’intensità, la melo-       certo punto del percorso, il gattonare e una vocalità          senso di sé e la gioia di vivere la normalità.            sente e sugli oggetti presenti nel setting. Il processo
       dia e l’armonia, si possono stimolare altrettante azio-       infantile tipica di un’età precedente. Considero utile         L’esperienza del suono “sul” e “nel” proprio corpo-       musicoterapico può avere effetti di ristrutturazione

            musica&terapia                                                                                                                                                                                          Numero 38 - Luglio 2018
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       cognitiva nel senso che facilita la presa di contatto   attivare le risorse interne preesistenti che a quella di     bilità di reperire informazioni, cercare aiuto e soste-        qualità della vita. Sono emerse emozioni di base, rap-
       con la realtà, resa più accettabile dalla piacevolezza  adottarne di nuove, ossia alla possibilità di imparare       gno sociale nel contesto in cui si vive.                       presentate in modo schematico nell’immagine della
       delle esperienze musicali.                              e di allargare il proprio repertorio di strategie. Vi sono   Rientrano nella categoria di coping attivo orientato           ruota delle emozioni di R. Plutchik, quali paura, ango-
       Pensieri ed emozioni non sono aspetti separati e        però situazioni in cui non è possibile mettere in atto       all’emozione:                                                  scia, rabbia, tristezza e si può vedere come accanto ad
       distinti nel sistema nervoso, infatti le reazioni sen-  comportamenti che modifichino le situazioni proble-          - la ristrutturazione cognitiva, che consiste nell’attri-      esempio all’emozione di paura e apprensione vi siano,
       so-motorie non risolte, associate al trauma, condi-     matiche che hanno scatenato le emozioni ed è que-               buire un’interpretazione diversa a quanto sta ac-           da una parte sorpresa e distrazione e dall’altra fiducia
       zionano i processi cognitivi ed emotivi i quali, a loro sto il caso delle malattie gravi come il tumore. Vi è           cadendo;                                                    e accettazione (Plutchik, 1994) (Figura 1).
       volta, influenzano l’elaborazione somatica. Attraver-   allora una forma di coping centrato sull’emozione stes-      - la ricerca attiva di supporti emotivi ossia la ten-
       so la conversione del movimento in movimento or-        sa, un processo interno che permette di affievolire             denza a rivolgersi a familiari, amici o semplici co-
       ganizzato dalle strutture musicali, si può agire indi-  l’emozione (Boca, 2005).                                        noscenti per avere un sostegno emotivo e per
       rettamente sulle emozioni sottostanti.                  Incentivare tale capacità è molto importante al fine            sentirsi meno soli;
       Legata strettamente alle emozioni e alla percezione     di evitare le reazioni emotive disfunzionali dovute,         - l’accettazione, che consiste nel diventare consape-
       del proprio corpo è la cosiddetta “abilità di coping”   ad esempio, alle esperienze ripetute di fallimento              voli di quanto sta accadendo inserendolo nella
       che consiste nel potenzia-                                                           che portano l’individuo a          storia della propria esistenza;
       mento delle proprie possi-          Un soggetto con un elevato                       sentirsi impotente per cui      - l’attribuzione di significati positivi ai fatti della pro-
       bilità di risposta alle richie-     livello di reattività riesce ad                  diminuisce l’autostima e la        pria vita (luigimastronardi.it).
       ste dell’ambiente, facendo
       leva sulle risorse interne.
                                           avere un migliore adattamento persona                      va incontro a de-
                                                                                            pressione (Boca, 2005).
                                                                                                                            Ho riportato una breve spiegazione di questi due con-
                                                                                                                            cetti fondamentali perché essi sono il cuore del per-
       L’ambiente facilitante del-         alla realtà e, dunque, a risolve- Collegato al coping è il con-                  corso in musicoterapia con i bambini e gli adolescen-
       la relazione musicoterapi-          re più velocemente i problemi                    cetto di empowerment, ov-       ti che hanno o hanno avuto patologie oncologiche.
       ca concorre ad aumentare                                                             vero la capacità di ciascuno    In musicoterapia la persona è attiva, è la protagoni-
       tali risorse poiché, come ho detto in precedenza,       di praticare e rendere operative le proprie risorse, che     sta della relazione musicale.
       essa è centrata sulla parte “sana” della persona pur    pure contribuisce al percorso individuale verso il be-       Anche nell’ascolto che induce il rilassamento i centri
                                                                                                                                                                                           Figura 1: “Ruota delle emozioni” di R. Plutchik
       tenendo conto di tutte le altre parti in gioco.         nessere. Il coping e l’empowerment sono determina-           dell’attenzione e dell’elaborazione musicale sono
                                                               ti rispettivamente da due fattori: il primo dalle carat-     attivi ed ascoltare non è quindi un processo passivo.
       COPING ED EMPOWERMENT                                   teristiche interne ed il secondo dal contesto sociale.       A maggior ragione vi è un importante coinvolgimen-             Attraverso l’uso consapevole della musica e delle sue
       Il processo di coping si riferisce sia alla risoluzione Entrambi favoriscono l’incremento e la gestione delle        to psicofisico nel percorso che utilizza varie tipologie       specifiche qualità che influenzano l’arousal e l’attiva-
       pratica dei problemi sia alla gestione delle proprie    risorse personali, promuovendo così un migliora-             di attività e di giochi di ruolo calibrati sulle specifi-      zione emozionale, si può far fare esperienza quindi di
       emozioni e dello stress derivati dal contatto con le    mento della propria condizione ed un positivo coin-          che esigenze del singolo bambino/giovane.                      emozioni vicine, in senso psicologico, che assumono
       difficoltà. Questi due aspetti sono ugualmente im-      volgimento sociale. Lo sviluppo di queste abilità            Ognuno ha una storia particolare su cui si sono anda-          connotazioni più positive di quella sperimentata in
       portanti ed entrambi dovrebbero essere sviluppati       determina lo stato di benessere psicologico, quello          te sviluppando particolari necessità ma i concetti di          partenza. Ad esempio, da un’emozione di rabbia si
       per il raggiungimento del benessere. Le strategie di    in cui l’individuo è partecipe della realtà in cui vive.     coping e empowerment sono stati trasversali a tutti            può gestire un cambiamento verso aspettativa e inte-
       coping presuppongono un’attivazione comportamen-        Esso è raggiungibile attraverso un equilibrio tra la         i percorsi fatti per favorire il benessere e lo sviluppo       resse e poi addirittura verso gioia e serenità.
       tale dell’individuo che lo renda protagonista della     volontà della persona e la possibilità di realizzarla in     di modalità più congeniali di affrontare le difficoltà         Nel mio concetto di empowerment vi è fondamen-
       situazione e non soggetto passivo: un soggetto con      sintonia con il contesto, per mezzo del potenzia-            a livello emotivo. Nell’essere protagonisti delle azio-        talmente l’idea di un ampliamento delle possibilità
       un elevato livello di reattività riesce ad avere un     mento delle sue risorse interne e di quelle disponi-         ni musicali e inseriti in un ambiente e in una rela-           che comprenda uno spostamento del locus of con-
       migliore adattamento alla realtà e, dunque, a risol-    bili nell’ambiente. Alcune strategie di coping sono          zione facilitante vi è un grande potenziale di svilup-         trol, ossia della percezione di poter controllare e diri-
       vere più velocemente i problemi. La stessa logica       modalità più stabili, ovvero che caratterizzano lo stile     po della consapevolezza delle proprie potenzialità.            gere gli avvenimenti, dal dominio esterno all’interno
       vale nel senso contrario, ossia gli individui che si    personale con cui si affrontano gli eventi; altre inve-                                                                     di sé, un maggiore senso di auto-efficacia percepita,
       sentono bene emotivamente e fisicamente sono più        ce dipendono dalla situazione e si modificano man            LE EMOZIONI                                                    più fiducia in se stessi e negli altri, più forte moti-
       disposti e incentivati ad affrontare positivamente le   mano che ci si adatta ad essa. Modificare le proprie         L’esperienza con i giovani pazienti dell’oncologia pe-         vazione orientata al “fare”, per apprendere la spe-
       situazioni problematiche, cercano di superarle o di     strategie di coping per affrontare più efficacemente         diatrica si è incentrata sulle emozioni, sulla loro            ranza e migliorare la propria capacità di affrontare le
       ridurne i possibili svantaggi. I meccanismi individua-  gli eventi stressanti dipende, quindi, sia dal modo di       espressione al di là delle parole e quindi sul fare espe-      situazioni complesse, dolorose o spiacevoli.
       li di adattamento si relazionano sia alla capacità di   valutare gli stessi eventi, sia dalla capacità e possi-      rienza di emozioni più funzionali al benessere e alla          L’ambiente della relazione musicoterapica è facilitan-

            musica&terapia                                                                                                                                                                                              Numero 38 - Luglio 2018
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