METAMORFOSI DI UN LUOGO - CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE - Accademia di Belle Arti ...

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METAMORFOSI DI UN LUOGO - CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE - Accademia di Belle Arti ...
M E TA M O R F O S I
DI UN LUOGO

CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE
                                                     1
METAMORFOSI DI UN LUOGO - CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE - Accademia di Belle Arti ...
COPERTINA DI ALESSIO ALGIERI . 2018

                                                                                                                                                                 COPERTINA DI ALESSIO ALGIERI . 2018
                                                                     CURINGA METAMORFOSI DI UN LUOGO
                                                                                                       M E TA M O R F O S I
                                                                                                       DI UN LUOGO

                                                                                                       CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE

                                                                                                                                                                                                       CURINGA
Supervisione
Bruno La Vergata

Copertina
Alessio Algieri

Gra ca e i        a ina ione
Sharon Lombardo
Teresa Tiziana Mazzullo
Stefano Orsetti
Roberta Sainato

 oto ra e
Prof.ssa Angela Fidone

Otti i a ione e e oto
Rita Colosimo
Lorenzo Partenope

   i ioni
Accademia di Belle Arti di Catanzaro
Via Tommaso Campanella, 182
88100 Catanzaro
Tel/Fax: (+39) 0961 777658
Mail: info@abacatanzaro.it
www.abacatanzaro.it
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M E TA M O R F O S I
DI UN LUOGO

CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE
METAMORFOSI DI UN LUOGO - CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE - Accademia di Belle Arti ...
CC    M          R                                                                             INARSVILUPPO
SC O       SC OGR                                                                                centro studi per lo sviluppo delle professioni presidente arch.                           ntonino
soggetto promotore
                                                                                                 SOGG   C                                   RSO                O O                  O CO C SSO
  R OR (all’avvio del progetto)                                                                      ROC O
Arch. prof.ssa Anna RUSSO                                                                        MIBACT
                                                                                                  inistero del eni e delle              ttività   ulturali e del urismo segretario                ott. alvatore                     -
                                                                                                 MIA)
  R OR (alla data odierna e di chiusura progetto)
Prof. Vittorio POLITANO                                                                          Collegio Geometri e geometri laureati della Prov. di Catanzaro
                                                                                                 presidente    ott.       eom. erdinando                      hillà

 OC       CO    O       ROG                     O
Prof. Claudio COSENTINO                                                                          Collegio Periti Industriali e Periti Industriali laureati della prov. di
docente di cenografia multimediale, tecniche della modellazione              , rendering         Catanzaro
                                                                                                 (presidente Ing. Pietro Rotiroti)
 rof.ssa     ngela I
docente Costume per lo Spettacolo, Progettazione per il Costume, Storia e Tecniche del
Costume                                                                                          SOGG          G
Prof. Giovanni RAJA                                                                              Arch. Angela FUNARO
docente di cenografia, teatro della festa e laboratorio di scenografia per il teatro             consigliere delegata dall                  I     degli                 I   I       della rov. di    atanzaro

Prof. Giuseppe FUNARO                                                                            Arch. Cristina Irene FERRAGINA
                                                                                                 responsabile Giovani e delegata dalla Fondazione Architetti della Prov. di Catanzaro,
docente di lementi di architettura e rbanistica,     isegno per la progettazione                 FOAC

R S O S           ROG O
prof. Claudio COSENTINO                                                                          SOGG         R                                                   RSO O O    S M                            RO
                                                                                                 CO C S O e Gi no                                                   c oi aa o                               C
COOR        OR      ROG                  O                                                       in C rin a
prof. Giuseppe FUNARO                                                                            Arch. Giuseppe FUNARO
                                                                                                 docente Accademia di Belle Arti di Catanzaro (presentazione e moderazione lavori)

ORG          O       S   C R                                                                     Arch. Prof. Anna RUSSO
                                                                                                 direttore Accademia di Belle Arti di Catanzaro (SALUTO di apertura lavori)
Arch. Angela FUNARO
arch. Maria Concetta SGROMO                                                                        ott.ssa atrizia                      I LL
                                                                                                 vicesindaco    uringa          L        I personali e del sindaco Ing.                 omenico     aria       LL       I

S        CO     O                     ROG       O                                                Arch. Nicola VASTA
                                                                                                  . . .   fficio ecnico             I                 L   I
Ilaria
Gregorio MERCURIO                                                                                Prof.ssa Stefania MANCUSO
                                                                                                 docente di    rcheologia classica e didattica del parco del museo -                                I      L        L       I
Giorgia ROSI
Laura VIOLA                                                                                        ott.     iuseppe                               ,
                                                                                                 ispettore archivistico onorario MIBACT (RELATORE)
Alessia MINNITI
   arco                                                                                          Arch. Maria Concetta SGROMO
                                                                                                 tutor nell ass.ne                                               I      L       L   I

CO               OR                                                                              Prof. Sante FORESTA
                                                                                                 Ricercatore Università Mediterranea di Reggio Calabria (RELATORE)
 aolo          I L
 ultore della materia in cenografia multimediale, assist. fotogrammetria disegnatore
cad
                                                                                                   ott.     ariangela
                                                                                                 Archeologa (RELATRICE)
Geom. Vitaliano GALLO                                                                             rof.     ngela I
tecnico stampa     - saminatore e ormatore       I    -    L                                     docente Accademia di Belle Arti di Catanzaro (RELATRICE)
Emanuela ITALIA                                                                                  Arch. Francesco VONELLA
assist. Fotogrammetria disegnatore cad                                                             i ac irezione regionale per i beni culturali e paesaggistici della                             alabria           I           I       -
                                                                                                     come ir. Lavori cantiere erme uringa

SOGG  C                      RSO         O O           O CO C SSO                          RO-   Ing. Luigi Ottavio MANCUSO
                                                                                                 libero professionista (TESTIMONIANZA come Progettista e resp.le sicurezza cantiere Teme
C O SO O S                  SOS          OR          ROMO OR                                     Curinga)
       I   I                     indaco Ing.    omenico     aria    LL   I
                                                                                                   ott.    lfredo
     I   degli    I  I                       della rov. di         atanzaro presiden-             rcheologo           I     I              come direttore scientifico cantiere eme                      uringa

te arch. Giuseppe MACRÌ)                                                                         Prof. Claudio COSENTINO
                       I                 L                                                       docente Accademia di Belle Arti di Catanzaro (RELATORE sul progetto)

(presidente Rosa FURCINITI, tutor arch. Maria Concetta SGROMO)                                   Geom. Vitaliano GALLO
                                                                                                 libero professionista          L                         I           come esperto in stampa
Fondazione Architetti della Prov. di Catanzaro, FOAC
(presidente Giuseppe Antonio ZIZZI)                                                               aolo           I L
                                                                                                  ultore della materia in cenografia multimediale, assist. fotogrammetria disegnatore
                                                                                                 cad e Emanuela ITALIA , assist. Fotogrammetria disegnatore cad (RELATORI TECNICI
                                                                                                 come esperti in fotogrammetria e disegnatore
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METAMORFOSI DI UN LUOGO - CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE - Accademia di Belle Arti ...
METAMORFOSI DI UN LUOGO - CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE - Accademia di Belle Arti ...
Tecnologia e amore
                        per i           luoghi
   os    denominatolo studio- progetto intrapreso per la conoscen-
za e la riqualificazione territoriale del omune di uringa,promosso
dall’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro e realizzato in collabo-
razione trail Comune di Curinga,l’Associazione culturale Avventure
tra i due ari e ron- con il patrocinio di: I                    , rdine degli
   rchitetti ianificatori aesaggistici onservatori della provincia di
Catanzaro, FOAC,Inarsviluppocentro studi per lo sviluppo delle pro-
fessioni.Con il coinvolgimento degli studenti dell’Accademia e di
giovani architetti, sono stati effettuati dei sopralluoghi e dei rilievi
per lo studio dei siti archeologici ed ambientali presenti sul territorio
comunale utilizzando tecnologie digitali, quali l’uso dei droni per
lafotogrammetria e stampa in              . Queste tecnologie innovative
hanno consentito di restituire tutte le informazioni necessarie allo
studio approfondito dello stato di fatto delle aree archeologiche. Il
progetto realizzato è stato di alto livello formativo per gli studentie
di grande spessore culturale; esemplare è stata infatti la dedizione
con cui gli studenti dell’Accademia seguiti dai loro professori hanno
contribuito alla realizzazione del progetto, soggiornando per qual-
che giorno a Curinga per “vivere” il paese e conoscerne le peculia-
ri caratteristiche locali. I primi risultati della ricerca e il video realizza-
to sono stati presentati nel convegno tenutosiil 7 giugno 2017 nello
storico Palazzo Bevilacqua di Curinga. Le meravigliose immagini re-
stituite hanno stimolato una nuova “lettura”, non più scontata, del
paesaggio conosciuto agli stessi curinghesi, uno stimolo in più per
apprezzare e amare i luoghi del proprio vissuto. Mediante questo
progetto il omune di uringa mira a realizzare l importante finalità
di tutela, conservazione e promozione delle risorse paesaggistiche,
architettoniche e archeologiche presenti sul proprio territorio. Il la-
voro espletato ha dato vita ad una nuova, non usuale e molto sti-
molante immagine di Curinga su cui è possibile costruire progetti di
crescita culturale e di marketing territoriale; di tale risultato si ringra-
ziano tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del progetto.

                                                       ott.ssa atri ia Maie o
                                                            Assessore alla Cultura

                                                                          7
METAMORFOSI DI UN LUOGO - CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE - Accademia di Belle Arti ...
Conoscenza e riqualificazione
di   preesistenze storiche

In merito allo studio/progetto: META-         anche giovani architetti, si è sviluppa-
            I I     L         - uringa e il   to in una serie di sopralluoghi di studio
suo aspetto archeologico storico-cul-         e rilievi dei siti archeologici e ambien-
turale, l’Ordine degli Architetti PPC di      tali presenti sul territorio del suddetto
Catanzaro ha colto immediatamente             comune. In primis le terme romane,
e positivamente l’invito di collaborare       ma anche i resti del Sant’Elia Vecchio.
in tale iniziativa, anche perché, oltre       Ci si è organizzati, nel territorio, a mo’
all’istituzione di alta formazione arti-      di “cantiere aperto”, nel senso che gli
stica e culturale che è l’Accademia           studenti: Ilaria                  , regorio
di Belle Arti di Catanzaro in qualità di      MERCURIO, Giorgia ROSI, Laura VIOLA,
ente proponente, sono stati coinvolti in         lessia I I I, arco                , coa-
fase di organizzazione: la Fondazione         diuvati da aolo             I L , italiano
Architetti di Catanzaro, FOAC, INAR-          GALLO e Emanuela ITALIA e i docenti
SVILUPPO, centro studi per lo sviluppo        che hanno partecipato fattivamente:
delle professioni e successivamente, in       prof. Claudio COSENTINO, prof. Giu-
sede di convegno di chiusura dell’e-          seppe FUNARO, prof. Giovanni RAJA,
sperienza, il Ministero dei Beni e delle      prof.ssa ngela I            , si sono mossi
Attività Culturali e del Turismo, MIBACT.     tra le zone da rilevare e il laboratorio,
L obiettivo di conoscenza e riqualifi-        allestito nelle sale della sede dell’asso-
cazione di preesistenze storiche, nella       ciazione                        I           I,
zona territoriale del Comune di Curin-        dove hanno restituito le riprese effet-
ga, per l’approfondimento della cono-         tuate, verificandone la validità e la
scenza del territorio che vede trionfare      correttezza.
il puro amore per l’architettura e per i      I cittadini, gli uomini di cultura, gli intel-
luoghi ad essa correlati.                     lettuali locali, si sono sentiti coinvolti e
Ci piace pensare che si possa anda-           con il loro “chiedere” e “partecipare”,
re verso una nuova concezione della           si sono, in qualche modo, riappropriati
pianificazione del territorio basata su       di queste preesistenze storiche e reper-
un trattamento nuovo delle risorse e          ti archeologici.
su una forma di gestione territoriale         E ciò è molto importante, perché è
costruita, a partire appunto dal dialo-       vero che oggi le terme romane sono
go e dalla collaborazione armoniosa,          una “emergenza del paesaggio” iso-
all’unisono, tra diversi enti. Lo studio/     lata, un elemento, una “preesistenza”
progetto “Metamorfosi di un luogo”,           con delle potenzialità inespresse, ma
che ha visto coinvolti, come attori prin-     potrebbero, nel tempo, scoprirsi fa-
cipali, in prima fila, gli studenti dell c-   centi parte di un complesso più gran-
cademia di Belle Arti di Catanzaro, ma        de e articolato.
METAMORFOSI DI UN LUOGO - CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE - Accademia di Belle Arti ...
fine esperienza, si        ottenuto un    ringa, in particolare il vicesindaco dott.
prodotto multimediale di alta qualità         ssa Patrizia MAIELLO, per l’accoglienza
professionale, attraverso tecnologie          e l’ospitalità per il gruppo di lavoro,
digitali all’avanguardia, quali “uso dei      le associazioni:
droni per la fotogrammetria e stampa          MARI srls (presidente Rosa Furciniti, tu-
3d,” a dimostrazione che, appunto,            tor arch. Maria Concetta SGROMO e
tali tecniche, consentono di restitui-                - presidente ntonio azza ,
re tutte le informazioni necessarie alla      per la loro concreta vicinanza durante
catalogazione e allo studio appro-            tutto il periodo.
fondito dello stato di fatto delle aree
archeologiche dei siti tipici del luogo.
Quindi, un grande progetto artistico
culturale di valorizzazione del territo-                          Arch.    n ea            RO
                                                                    Su delega del presidente
rio di Curinga, sensibilizzando e pro-                             dell’Ordine degli Architetti
ducendo un’integrazione di diverse                                            PPC Catanzaro

figure professionali-culturali con l alta
formazione degli studenti. Si vuole così
lasciare una testimonianza nel tempo
che ha visto svilupparsi idee, legami
con colleghi architetti, cittadini, ma so-
prattutto potrebbe essere considerato
come l’inizio di un progetto a più vasta
scala, itinerante sul territorio calabrese,
coinvolgendo i paesi con la loro storia
e le loro realtà archeologiche/archi-
tettoniche. Così, per esempio, mentre
continuano le campagne di scavo, si
potrebbe pensare alla realizzazione di
un filmato di ricostruzione e a un plasti-
co in     , prevedendo una mostra visi-
bile dal pubblico locale e soprattutto
occasionale/turistico, posto a testimo-
nianza viva di un “bene” che ci appar-
tiene. L’Ordine degli Architetti sareb-
be presente anche in questa sfida.
nome del presidente arch. Giuseppe
MACRI’, ringraziamo il comune di Cu-

                                                                                       9
METAMORFOSI DI UN LUOGO - CURINGA E IL SUO ASPETTO ARCHEOLOGICO STORICO-CULTURALE - Accademia di Belle Arti ...
Lettura
del        Territorio
Quando ci          stato chiesto di parte-     vi, e rianimati da vigneti, gelseti, alberi
cipare al progetto “Metamorfosi di             da frutto ed in prossimità dell’abitato,
un luogo, Curinga e il suo aspetto ar-         anche da orti. Il Centro vanta antiche
cheologico-culturale , noi della               origini; di recente sono emerse testi-
abbiamo aderito con entusiasmo, sia            monianze del Neolitico antico. Nel pe-
perché consapevoli delle potenzia-             riodo magno-greco il modesto centro
lità dell’iniziativa sia perché coinvolti      abitato di Lacconìa, costituiva un ap-
come sempre dagli argomenti trattati.          prodo marittimo tra le foci dell’Amato
Nei giorni di azione in loco, il gruppo di     e dell ngitola. ell età romana resta-
lavoro ha effettuato una serie di sopral-      no i ruderi di un complesso termale III-
luoghi studio e rilievi dei siti archeologi-   IV sec. d.C.) facente parte probabil-
ci ed ambientali presenti sul territorio       mente di una grande villa padronale.
di Curinga, con l’utilizzo di apparec-         Abbandonata dalla popolazione nel
chiature di supporto come i droni per          periodo dell’occupazione gotica ed al
la fotogrammetria e stampa 3d, che             tempo dei Longobardi, Lacconìa subì
hanno consentito di restituire tutte le        successivamente, sotto il dominio bi-
informazioni necessarie alla cataloga-         zantino, frequenti incursioni saracene.
zione e allo studio approfondito dello         È in tali secoli che, a causa dell’impalu-
stato di fatto delle aree archeologiche        damento della pianura, del diffondersi
dei siti tipici del luogo.                     della malaria, dell’insicurezza crescen-
Curinga con i suoi attuali 51,47 Km2,          te delle coste, nuclei consistenti di abi-
estesa nella zona costiera occiden-            tanti si spostano sulla collina formando
tale dell’istmo catanzarese, bagnata           i primi borghi rurali (corìa) dai quali trae
ad ovest dal mare Tirreno, comprende           origine il centro abitato di Curinga.
aree diverse per quanto riguarda l’a-          Laccon a in seguito rifior sotto i or-
spetto morfologico, il mantello vegeta-        manni e gli Svevi tanto da costituire in
le, le colture, le acque, l’insediamento       questo periodo, un feudo a sè.
umano abitativo. Il territorio ha un pro-        a qui in poi le sue vicende storiche si
filo geometrico irregolare, con diffe-         intrecciano con quelle che hanno in-
renze di altitudine molto accentuate,          teressato la nostra alabria fino all uni-
che contribuiscono a rendere il pae-           tà d’Italia. I mutamenti economici post
saggio particolarmente suggestivo.             unitari hanno poi provocato radicali
In tale variegato paesaggio, caratte-          rivolgimenti nella geografia antropica
rizzato dall’alternarsi di poggi, di burro-    della Piana di Acconia; il più antico
ni e fossi, di pianori e declivi si fanno      centro abitato del Comune, che ap-
notare le tessiture geometriche degli          pariva quasi del tutto estinta tra la fine
uliveti intermezzati da spazi seminati-        del secolo scorzo e gli inizi del nostro,
rinasceva come Villaggio Agricolo di            saico preciso a misura e di un modello
Curinga nel 1931 e conosceva, a par-                 tramite nuvola di punti, si assisterà
tire dagli anni Sessanta, un’impetuosa          ad una ricostruzione virtuale di come il
espansione edilizia. I curinghesi risiedo-      sito si presentava alle origini. Il file cos
no oltre che nel capoluogo comunale             ottenuto, potrà essere anche stampa-
Curinga, anche ad Acconia, distribuiti          to in scala con una stampante            per
in numerosissime case sparse e in ag-           ottenere un plastico dettagliato del
gregati urbani.                                 luogo. Nel nostro caso il gruppo di lavo-
L’abitato, situato su un cocuzzolo, mo-         ro ha realizzato un video di alta qualità
stra infatti segni di espansione edilizia       professionale al fine promozionale-turi-
non giustificata da effettive esigenze          stico, che è stato donato all’Ammini-
abitative.                                      strazione Comunale. Sono state inoltre
Nel corso degli anni, ripetute indagini         effettuate delle video riprese di tutte le
condotte nel territorio del Comune di           fasi dei lavori destinate alla produzione
Curinga, da parte della Soprintenden-           di un documentario didattico.
za Archeologica della Calabria e da             Lo studio-ricerca prodotto dall cca-
gruppi di ricerca universitari, avevano         demia di Belle Arti di Catanzaro sarà
già evidenziato le potenzialità arche-          utilizzato per una pubblicazione.
ologiche della zona, le cui evidenze            Auspichiamo che questo Progetto sia
coprono un arco temporale che si svi-           efficacemente diffuso presso nti ed
luppa dall’età preistorica a quella me-         Istituzioni, che potranno così adottarlo
dioevale e moderna. ella cartografia            per fini turistici, di sperimentazione e di
archeologica della zona sono localiz-           ricerca.
zate le aree interessate ai rinvenimenti,
distinte per cronologia. Si notano ben
75 siti di età preistorica, tutti localizzati
nella piana di Curinga.                                      Arch. Cri tina rene erra ina
In tale contesto ben si comprende l’im-                              responsabile giovani FOAC
portanza del nostro progetto “Meta-
morfosi” che, attraverso sopralluoghi di
studio e rilievi del territorio, consentirà
di restituire tutte le informazioni neces-
sarie alla catalogazione e allo studio
approfondito dello stato di fatto delle
aree archeologiche e dei siti tipici del
luogo.
Attraverso la creazione di un ortomo-

                                                                                       11
Curinga
                storica
La valorizzazione del patrimonio ambientale-archeologi-
co rappresenta un grandissimo potenziale di rigenera-
zione culturale, sociale ed economica per e del nostro
territorio.
  arlare di valorizzazione significa soprattutto affrontare il
tema del patrimonio culturale come veicolo di sviluppo
di economia caratterizzata in termini di qualita’ diffusa
in particolare in una realta’, quale quella calabrese, che
ancora non è riuscita a darsi un identita’ fattiva delle pro-
prie potenzialita’.
L’argomento Curinga ricade in quanto riportato nell’ art.
9 della Costituzione al quale si fa continuo riferimento e
precisamente “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e
artistico della Nazione”.
Purtroppo ciò che “La Repubblica promuove lo sviluppo
della cultura e la ricerca scientifica e tecnica a volte vie-
ne sottovalutato a favore di argomentazioni e programmi
alternativi frivoli e fine a se stessi. i evidenzia che molte
realtà nazionali ed europee vivono sul turismo culturale.
A tal proposito, una lode per tale valida iniziativa, va in
primis all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro in qualità
di soggetto proponente, al comune di Curinga, in modo
particolare al vicesindaco dott.ssa Patrizia MAIELLO.
  d ancora a                                   I srls presiden-
te Rosa Furciniti, tutor arch. Maria Concetta SGROMO),
all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Catan-
zaro, alla Fondazione Architetti di Catanzaro FOAC, al
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
MIBACT.
Molte volte la cooperazione tra il mondo culturale,politi-
co,e associazionistico porta a raggiungere risultati quali-
ficanti.

                                        Arch. ntonino R
                                          Presidente INARSVILUPPO

                                                          13
Il centro storico di Curinga:
       strategie per un futuro

Il seminario, proposto dall’Accademia             un’occasione di ripensamento per
delle Belle Arti di Catanzaro in collabo-         una rinascita. Rinascita possibile se ci
razione con Avventure tra due mari Srls,          sarà la volontà, la forza e l’amore per
conclude un lavoro di ricerca dell’a-             Curinga. Le immagini riprodotte hanno
spetto archeologico e storico culturale           consentito di ri-conoscere gli spazi ur-
del territorio di Curinga.                        bani, le emergenze architettoniche, il
Un territorio vasto, tra i comuni di La-          rapporto con il territorio attraverso vi-
mezia Terme e Pizzo Calabro, con una              suali e punti di vista nuovi e suggestivi.
significativa distanza dai principali cen-        Il centro storico di Curinga, oggi, può
tri di offerta di servizi essenziali (istruzio-   ancora configurarsi come un modello
ne, salute e mobilità) e la presenza di           di qualità e di sperimentazione, e po-
importanti risorse ambientali (idriche,           trebbe avere ancora un ruolo deter-
sistemi agricoli, paesaggi naturali e             minante, in quanto il nucleo storico è
umani) e culturali (beni archeologici,            ancora definibile e percepibile. La sua
insediamenti storici, cenobi). La più             struttura appare come la sedimenta-
moderna tecnologia è stata utilizzata             zione, a volte la memoria di una con-
per cambiare il paradigma della nor-              dizione sociale precedente di cui lo
male visione del paesaggio, per sco-              spazio fisico rispecchia storicamente
prire nuove potenzialità del territorio,          caratteri residui, pur con l’espressività
per esaminarne gli aspetti più scono-             che i luoghi urbani sanno conservare.
sciuti. Il drone, in particolare, ha offerto      Si può osservare uno spazio urbano de-
ai ricercatori, agli studenti, ma anche           formato dal degrado, dall’abbando-
ad un pubblico vasto, un nuovo stru-              no, ma ancora parlante per una prova
mento di lavoro, che permette di por-             di resistenza che non finisce di stupire e
tare in alto un nuovo punto di vista e            offrire una preziosa ed importante le-
di applicare, con le riprese video e fo-          zione. Ed è proprio il centro storico a
tografiche ad alta definizione, model-            prevalere come parte preponderante
li reali di interpretazione del territorio        della dimensione urbana. Le immagini
con estrema precisione. Il video, pro-            dall’alto permettono di percepire an-
dotto dalla sapiente regia di Claudio             cora un ordine e una continuità che
Cosentino, che ha sollecitato queste              sembrano costituire un vero e proprio
brevi riflessioni, ripercorre un itinerario       sistema che rompe qualsiasi forma d’i-
sentimentale, quasi romantico, e razio-           solamento evitando le interruzioni.
nale allo stesso tempo, dentro il centro          Il nucleo antico si configura quindi
storico sempre più sofferente per l’ab-           come un “gioiello” a cui far pervenire
bandono, con l’obiettivo di coglierne             valore e specificità: il tessuto connetti-
l’essenza più profonda e di proporre              vo urbano più recente, che aderisce
al centro storico, trova nell’identità del   economici e sociali a tutto il territorio e
luogo una motivazione di riqualificazio-     limitando i danni derivanti dall’abban-
ne. L’identità culturale può essere il vo-   dono dei luoghi e delle attività tradi-
lano della riqualificazione urbana del       zionali. Si tratta di un’offerta culturale
tessuto connettivo pubblico. Il tema         che ha già un’utenza potenziale, ma
della valorizzazione dei centri minori e     che è da incrementare, e deve essere
del recupero del patrimonio architet-        coinvolta per far comprendere le bel-
tonico, potrebbe essere inserito in un       lezze e il fascino del territorio. Queste
progetto integrato che deve puntare          esperienze possono essere veicolate
a contrastare la disgregazione socia-        attraverso l’uso sapiente delle tecno-
le e la relativa emarginazione econo-        logie per poi valutare la pienezza delle
mica e sociale. Le strade, le piazze, i      sensazioni nella completa immersione
piccoli slarghi, le degradate funzioni       nei luoghi dove si potranno apprezzare
commerciali, la periferia dovrebbero         odori, colori e sapori.
essere ripensati con un’azione di coe-
renza che deve trovare nel recupero
e nel restauro del patrimonio storico
il fulcro dell’azione identitaria e, nella                    Arch. Maria Concetta SGROMO
ristrutturazione degli spazi e dei luo-                       Tutor Avventure tra due mari srls

ghi funzionali e di vita, un progetto di
riqualificazione culturale, sociale, eco-
nomica.
Il consumatore culturale è alla ricerca,
sempre più, di esperienze autentiche
capaci di collegarsi intimamente con
l’eredità culturale del genius loci del-
le produzioni e delle tradizioni locali.
Emerge, nel consumo culturale, l’esi-
genza di un rallentamento del tempo,
una domanda nuova di silenzio, che
consiste nel riscoprire e apprezzare
quei piaceri e momenti della vita che
la fretta e la frenesia sociale hanno col-
locato ai margini. Curinga potrebbe
diventare il luogo ideale per risponde-
re a tale esigenze, attivando forme di
turismo in grado di estendere i benefici

                                                                                       15
17
Nuovi orizzonti
                                       creativi
    etamorfosi di un luogo, uringa e il suo aspetto archeologico-culturale un pre-
gevole progetto promosso dalla cuola di cenografia dell ccademia di elle
   rti di atanzaro, di cui da quasi un anno sono irettore. un progetto che non
ho visto nascere sin dall’inizio, ma di cui ho apprezzato immediatamente l’esito,
ancora di pi le finalità ed il valore socio-culturale. a anni infatti la cuola si
occupa di sperimentazione, attraverso l’uso della tecnologia. Anche in questa
occasione l apporto di nuovi soft are e di strumentazione specifica ha permesso
di ricostruire l’identità di un luogo: Curinga, cittadina dalla storia plurimillenaria,
ricchissima di testimonianze storico-archeologiche dei vari periodi che la hanno
caratterizzata, dal Neolitico sino ai nostri giorni.
   ttraverso numerosi studi e sopralluoghi, grazie ad un lavoro d equipe in post-pro-
duzione, i docenti Funaro, Cosentino, Raja e Fidone, in collaborazione con stu-
denti e cultori, hanno realizzato bellissime mappature tridimensionali di un passato
sopito dal tempo che vuole emergere con forza. È questo passato la nostra risorsa
più grande. Il gran numero di Musei disseminati su tutto il territorio calabrese, testi-
monia costantemente la volontà di riconoscere e custodire il patrimonio culturale
di una Regione ricca di bellezze, dotata di grandi potenzialità artistiche, con una
storia gloriosa, nelle cui radici affonda l’identità di tutto il sud Italia. Un simile patri-
monio va tutelato e promosso, attraverso azioni strategiche, condotte in sinergia
tra i vari enti pubblici e privati che si occupano di cultura; ma ancora, attraverso
le relazioni e le collaborazioni proficue tra l ccademia, le due opraintendenze,
il Polo Museale della Calabria, i professionisti di settore, come accade da qualche
anno con l’Ordine degli Architetti, sempre pronti al confronto e allo scambio. Con
il riconoscimento costante di nuovi beni culturali, si riscontra ancora di più la ne-
cessità che questa sinergia sia fattiva, che possa produrre operazioni di ampio re-
spiro che coinvolgano tutto il territorio regionale e non solo le singole strutture. Mu-
sei, monumenti e aree archeologiche costituiscono un valore assoluto con enormi
potenzialità capaci di assegnare alla Calabria un ruolo di primo piano nell’arte,
nella cultura e nel turismo. L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, con i suoi pro-
getti recenti, segue questa linea operativa: ente di alta formazione artistica, inseri-
ta nel comparto AFAM MIUR, l’ABA ha scelto di occuparsi di produzione e ricerca
scientifica, documentando e conservando il patrimonio materiale ed immateriale.
Questa la sfida che come Istituzione abbiamo accolto: in un territorio variegato,
ma lontano dai circuiti internazionali come il nostro, attraverso Metamorfosi di un
luogo ed altri mirabili progetti, vogliamo interpretare la cultura quale nuova fron-
tiera per lo sviluppo della collettività, per sondare nuovi percorsi, per promuove-
re la funzione educativo-pedagogica dell arte nei confronti del cittadino e della
sua capacità di aggregazione sociale, di integrazione multietnica delle culture.
Ma soprattutto vogliamo valorizzare la funzione dell’arte e delle professionalità in
campo (quelle che insegnano e che si formano in Accademia) poiché esse sono
il volano, anche economico per la nostra Regione. Un applauso va alla Scuola di
  cenografia con i suoi docenti per aver volato alto, per aver raggiunto un risultato
straordinario, che mi auguro possa guidarli verso nuovi orizzonti creativi.

                                                                                   ittorio o itano
                                                     irettore dell   ccademia di elle arti di   atanzaro

                                                                                                19
21
un      Patrimonio
   per il          territorio
E’ importante rimarcare che tutto quello che accade sul territorio
si inserisce compiutamente nella complessità del sistema forma-
tivo e rientra nella metodologia didattica, promuovendo un effi-
cace interazione tra la struttura culturale del territorio e il sapere
accademico. iversamente, la nostra istituzione ha perseguito il
progetto ambizioso di porsi all esterno del luogo fisico istituziona-
le, per divenire parte attiva del territorio e importante riferimento
culturale. La Mission si è realizzata, attraverso un percorso virtuoso,
nell’organizzazione di prestigiosi eventi di respiro nazionale e inter-
nazionale e all’acquisizione di numerosi premi che i nostri studenti
hanno ottenuto attraverso un percorso formativo che unisce arte
e scienza in un dialogo di ricerca che sfocia in sistemi creativi
tipici della contemporaneità. Ed ecco che, nel progetto “Meta-
morfosi di un luogo – Curinga e il suo aspetto archeologico stori-
co culturale”, il rapporto arte/territorio continua ad essere il fulcro
del nostro interesse. Si realizza quel che in gergo ormai consueto
si chiama fare sistema , si intensifica la rete delle competenze,
realizzando la completa osmosi di un’istituzione che “invade” il
territorio e che si offre quale riferimento per rispondere alle istan-
ze e alle realtà sociali, politiche e civili, un efficace dibattito di
competenze e conoscenze nel segno distintivo dell’arte e della ri-
cerca. L’evento ha visto studenti accademici e giovani architetti
sviluppare un cantiere di rilevazioni di preesistenze archeologiche
atto a realizzare uno straordinario prodotto multimediale capace
di affrontare su più piani i temi della tutela e della valorizzazione
del patrimonio storico artistico utilizzando droni per fotogramme-
trie e stampanti . ocumentare, recuperare, monitorare, dupli-
care con modelli virtuali di precisione millimetrica stata la sfida
del progetto accademico, dove la competenza professionale
dei docenti ha portato la ricerca a livelli di altissima qualità. L’Ac-
cademia di Belle Arti di Catanzaro si pone ancora una volta a ser-
vizio del territorio. Si rivolge a tutti i comuni calabresi che intendo-
no costituire archivi e musei virtuali per la conservazione, la difesa
e la promozione dei propri beni culturali, materiali e immateriali.

                                              Arch. Prof.ssa nna R         o
                                  già irettore ccademia elle rti -   atanzaro

                                                                      23
Tramandiamo
 il passato al                             futuro
Nuove tecniche e tecnologie di ulti-             elementi architettonici unici e partico-
ma generazione utili all’acquisizione e          lareggiati del nostro patrimonio arche-
digitalizzazione dello stato dei luoghi,         ologico.
sono state applicate a due importanti            La promozione di detta attività è rite-
siti archeologici d’interesse internazio-        nuta necessaria in quanto il nostro Pa-
nale: le Terme Romane ed il Convento             trimonio storico è soggetto purtroppo
Sant’Elia nel comune di Curinga in Pro-          sempre più frequentemente ad eventi
vincia di Catanzaro.                             distruttivi quali terremoti, agenti atmo-
l tutto inserito nello studio/progetto:          sferici, assestamenti di terreni, vandali-
                I I         L         - urin-    smi ed al naturale deterioramento dei
ga e il suo aspetto archeologico sto-            materiali stessi.
rico-culturale, di cui l ccademia di             Tra l’altro, il materiale acquisito diviene
Belle Arti di Catanzaro è stato l’ente           alla fine utile alla realizzazione di musei
proponente, insieme all’Ordine degli             virtuali e virtual tour per una fruizione e
Architetti PPC di Catanzaro, alla Fon-           visione online, permettendo di visitare
dazione Architetti di Catanzaro, FOAC,           e condividere questi importanti siti ad
a INARSVILUPPO, centro studi per lo svi-         una più ampia platea globale, a van-
luppo delle professioni e con la presen-         taggio della pubblicizzazione culturale
za del Ministero dei Beni e delle Attività       e turistica.
Culturali e del Turismo, MIBACT.                 Tutte le attività di rilievo svolte sono
L’attività svolta, si ritiene utile alla valo-   state qualificate come rilievi irripeti-
rizzazione del patrimonio storico-cultu-         bili e non invasivi. Irripetibili, in quan-
rale e necessaria alla sua tutela e con-         to qualora qualsiasi elemento venisse
servazione negli anni a venire.                  a mancare, il rilievo diventa inutile a
Censire ed archiviare in digitale ogni           post-evento, pertanto fondamenta-
elemento esistente, redigere una do-             le effettuarlo allo stato originale; rilievi
cumentazione completa e precisa,                 non invasivi in quanto tutte le opera-
con modelli virtuali ad accuratezza              zioni di acquisizione effettuate, sono
millimetrica, si traduce in termini prati-       risultate senza contatto fisico, senza al-
ci nella possibilità di poter fedelmente         terare le opere, a tutela delle superfici
recuperare, monitorare, restaurare o             esposte.
replicare, di fatto quindi conservare lo         Le operazioni effettuate sono state
stato originale delle opere, ed averne           suddivise in tre giorni corrispondenti
memoria, evitando cosi la perdita di             alle tre fasi di lavoro programmate:
1. ri o iorno rilievi tecnici sul campo     zioni fruibili mediante la redazione di
su entrambi i siti d’interesse program-     la out tecnici, modelli    , ortomosaici,
mati, con l’acquisizione metrica, foto-     elaborati architettonici, rendering e vi-
grammetrica e video-fotografica, sia        deo presentazioni;
da terra che con l ausilio di n.     roni   3. er o iorno: presentazione del lavo-
per le acquisizioni aeree:                  ro svolto all’interno del seminario pro-
2.Secon o iorno: Elaborazione di tutti      grammato e al cospetto delle istituzio-
i dati acquisiti con appropriati softwa-    ni promotrici.
re, trasformazione dei dati in informa-

                                                                               25
Complesso monumentale di sant’Elia ripreso con sistema fotogrammetrico

Modello 3d terme romane di curinga
27
     Emanuela Italia
Modello 3d terme romane di curinga

Modello 3d terme romane di Curinga
Comune di Curinga
   Accademia di Belle Arti (CZ)
              progetto
     Metamorfosi di un luogo
5-6-7 giugno parco archeologico
  terme romane di Curinga (CZ)
   acquisizione fotogrammatica
e restituzione dello stato di fatto
    ortomosaico e modello 3d
          in scala metrica
     prof. Claudio Cosentino
  Vitaliano Gallo, Paolo Daniele
 Emanuela Italia, Ilaria Cascardo
    Laura Viola, Marco Ronda
Alessia Minniti, Gregorio Mercurio
            Giorgia Rosi

                                      29
Prima di descrivere quanto sviluppato        di emettere un fascio di raggi laser ri-
in Curinga si vuole qui dare qualche         dondante, acquisendo enormi quan-
informazione al riguardo del rilievo         tità di punti RGB quindi cromatici, e
dei Beni Culturali: principi operativi e     generando una nuvola di punti che ri-
moderne tecniche.                            specchia perfettamente l’andamento
Le moderne tecniche utilizzate per le        ed i cromatismi delle superfici battute
acquisizioni tridimensionali sono ormai      dal laser.
ben delineate e suddivise in due prin-       La fotogrammetria digitale è una tec-
cipali tipologie:                            nica di rilievo che consente di ottenere
   laser scanner                             informazioni geometriche tridimensio-
•fotogrammetria digitale                     nali di oggetti nello spazio, mediante
Entrambe garantisco un risultato pro-        un elaborato processo di interpreta-
fessionale ed un’alta accuratezza me-        zione ed interpolazione di immagi-
trica, ma tuttavia presentano sostan-        ni fotografiche         di alta risoluzione.
ziali differenze nella gestione e nella      Quest ultime contengono delle infor-
tecnica di utilizzo, ma il fine ultimo in    mazioni intrinseche dette dati EXIF utili
ogni caso sarà quello di immortala-          al processo, corredate eventualmente
re i luoghi nello spazio     . na rego-      da dati GPS che oltre a georeferenzia-
la fondamentale li accomuna e che            re il nostro rilievo rispetto ai noti siste-
non bisogna mai dimenticare: queste          mi internazionali di riferimento (GPS,
tecniche con le relative strumenta-          GLONASS, GALILEO ECC.), è di ausilio
zione sono in grado di acquisire tutto       a distribuire le foto nello spazio per per-
ciò che è visibile direttamente, per-        mettere una corretta sequenza di fo-
tanto l’operatore addetto dovrà aver         togrammi in overlap, che determinano
cura di effettuare “enne” acquisizioni       la generazione di modelli          attraver-
a diverse riprese e da diverse posizioni     so un algoritmo che riesce a collegare
per colmare eventuali buchi, sfori, oc-      e proiettare nello spazio, una serie di
clusioni e sovrapposizioni della nostra      punti noti (target) condivisi da almeno
scena, riducendo al minimo il lavoro di      2 o più fotogrammi.
post-produzione.                             La restituzione dai software in mesh
In una breve panoramica andiamo ad           poliedriche dove si ha il controllo e ge-
illustrare le due tecniche evidenziando      stione della tassellazione e levigatezza,
i vantaggi e gli svantaggi.                  permette di cucire perfettamente un
Il laser scanner è caratterizzato dalla-     mosaico di te ture reali di alta defini-
velocità di acquisizione anche a gran-       zione, applicandole perfettamente sul
di distanze sia all’interno che all’ester-   modello volumetrico, ottenendo un ef-
no, poiché è un apparecchio in grado         fetto renderizzato, definito e realistico.
Allievi dell’accademia di bb Arti di Catanzaro all’opera

     Allievi e docenti visionano alcuni risultati del lavoro

                                                    31
Questo aspetto risulta interessante e                S              S O
si distingue soprattutto per i rilievi di         rante e iornate i a oro
elementi molto decorati e frastagliati
come bassorilievi, statue, fregi, ordini        Ri ie i in ca     o a erto
architettonici, opere ecclesiastici.            In questa fase si sono formati due grup-
La fotogrammetria a sua volta si divide         pi di lavoro, con il coordinamento di
in due rami importanti: fotogrammetria          Vitaliano Gallo, per la fotogrammetria
terrestre e aerea, di cui facendo salvo         aerea, aolo aniele ed manuela
il principio comune del processo foto-          Italia per la fotogrammetrica terrestre,
grammetrico, la differenza sostanziale          con l’ausilio di un laser Leica a stazio-
è, che per la prima si ha la possibilità        ne totale per la referenzazione metrica
di avvicinarsi entro 3 mt all’oggetto           con riferimento locale dei rilievi.
quindi acquisendo molti più dettagli e          Il gruppo di lavoro con la figura di a-
texture di altissima qualità, ottenendo         olo aniele come coordinatore del
a determinate condizioni di luce favo-          team, si è attivato per le acquisizioni
revole anche un accuratezza millime-            fotogrammetriche da terra.
trica; mentre la fotogrammetria aerea           Le attrezzature necessarie sono state
si ottiene grazie all’ausilio di SAPR, siste-   macchine fotografiche refle , aste e
mi a pilotaggio remoto             I , dove     cavalletti. Avendo avuto cura di non
a differenza della fotogrammetria da            calpestare elementi archeologici a vi-
terra la distanza tra la camera monta-          sta, ma solo percorsi battuti, si è prov-
ta sul drone e gli elementi da acquisire        veduto ad eseguire i numerosi scatti
è maggiore, nell’ordine delle decine di         fotografici con la giusta tecnica foto-
metri. Ne scaturisce perciò una perdita         grammetrica, calibrando sequenze,
di dettagli, ma in ogni caso l’accura-          esposizioni, sovrapposizioni, inclinazio-
tezza rientra nell’ordine centimetrico          ni, il tutto frutto della maturata espe-
in determinate condizioni di luce e di          rienza e competenza.
correzione metrica, a vantaggio però            Contestualmente l’altro gruppo di
della possibilità di acquisire aree molto       lavoro con la figura di italiano al-
vaste e non accessibili da terra.               lo come coordinatore, ha avviato le
                                                operazioni di acquisizione fotogram-
                                                metrica aerea con drone. opo aver
                                                effettuato una ricognizione dei luoghi
                                                per la messa in sicurezza e la determi-
                                                nazione dell’area di buffer, si è passato
                                                alla predisposizione al volo del drone.
                                                Mediante appropriata APP sul device
33
del controllo remoto si         identificata    un intensa attività di pre-produzione
l’area da acquisire, programmando               con interventi in digitale di color cor-
un volo automatico detto                I , e   rection. Successivamente rispettiva-
settando i vari parametri della came-           mente per le acquisizioni terrestre e
ra, (esposizione, inclinazione, formati         aerea, si è avviata l’elaborazione dei
ecc.), la posizione altimetrica, l’over-        dati mediante software dedicati, set-
lap orizzontale e verticale delle striscia-     tati ad hoc in funzione della risoluzione
te, la velocità del drone, il numero di         da ottenere, commisurata al n. di poli-
scatti, il tutto calibrato e commisurato        goni da generare.
all’autonomia del drone. Prima di av-           Ottenuti i risultati elaborati, in questa
viare il volo, è stato opportuno distribu-      importante fase di lavoro, si è analiz-
ire in modo triangolare dei punti ben           zato il prodotto pre-finito. ome nella
visibili dall’alto detti target a coordina-     maggior parte dei casi, è stato neces-
te note. Per effettuare tale operazione,        sario l intervento in post-produzione di-
per effettuare una precisa misurazione          gitale mediante software di modella-
tra i target, è stata adoperata una sta-        zione      , per correggere, ricostruire e
zione totale Leica che ci garantisce            snellire dove necessario il modello       ,
un’accuratezza millimetrica di questi           rendendolo più fedele possibile allo
punti cardine ai quali farà poi riferi-         stato reale dei luoghi. Un’altra opera-
mento la precisione del rilievo finale. i       zione fondamentale, ed importante
è, quindi, avviato il volo automatico           per raggiungere il nostro obiettivo, è
del drone che ha svolto regolarmente            stata quella della scalatura metrica a
quanto programmato per un tempo di              misura reale di tutti i modelli acquisiti,
circa 10 minuti.                                grazie ai nostri famosi target preventi-
                                                vamente ben distribuiti e misurati.
  a ora ione
In apposita sede messa disposizione             Ra re enta ione
in Curinga, e con l’ausilio di PC perfor-       L’ultima fase realizzata è stata quella
manti “Alienware R17 core i7 settima            rappresentativa.
generazione schede grafiche force               Questo passaggio fondamentale per
1080i 8 giga dedicati e 32 giga ram,            non vanificare tutto il lavoro svolto fino
con 512 giga ssdwindows 10, in grado            ad ora. Tenendo ben in mente il nostro
di gestire importanti quantità di data-         obiettivo che è quello di rappresentare
set, successivamente si è provvedu-             fedelmente elementi reali nello spazio
to a scaricare tutti i dati dalle relative         , di conseguenza abbiamo messo il
strumentazioni, analizzando dettaglia-          nostro interlocutore nelle condizioni di
tamente ogni fotogramma, svolgendo              leggere l’informazione esplicita e con
isegno delle terme romane a   uringa

isegno delle terme romane a   uringa

                              35
un linguaggio ISO, mediante la reda-
zione di la out tecnici, modelli        , or-
tomosaici, elaborati architettonici, ren-
dering e video presentazioni.
Mentre venivano rilevati tutti questi dati
fotogrammetrici, un altro gruppo coor-
dinato dal sottoscritto e dal prof, Gio-
vanni Raia, composto da Giorgia Rosi,
Ilaria Cascardo, Marco Ronda, Laura
Viola, Alessia Minniti, si sono inoltrati
nelle vie del centro storico ed hanno
video fotografato le bellezze dei mo-
numenti e delle facciate, realizzando
   suggestivi e significativi video promo-
zionali in    visibili sul eb all indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=cCrnOm-
mfwAAhttps://www.youtube.com/watch?-
v=to2ShJX2d0s&t=218s

In conclusione tutto il materiale è stato
presentato durante un seminario orga-
nizzato con i vari enti preposti presso
Curinga.

                       Prof. C a     io Co entino
  scenografo, docente di cenografia multimediale,
      tecniche della modellazione 3d, Rendering ed
                                illustrazione digitale
                Accademia Belle Arti di Catanzaro

                                              37
Metamorfosi
          di un            luogo
Ogni luogo in genere conserva le do-           ni, non potrà che avvicinare il visitato-
vute trasformazioni subite nel tempo,          re-fruitore a uno scorcio panoramico
segno di un vivere che lascia tracce           alimentato dalla fantasia.
piene di fascino e storia. I luoghi si ca-     Poesia e storia s’intrecciano come
ricano cos di significati e simboli cre-       in una rappresentazione teatrale fa-
ando atmosfere e restituendo identità.         cendo leggere i messaggi, le tracce
Si può provare a immaginare quegli             dell’antichità, il racconto di un vissuto
spazi dove, nel passato, l’uomo e la           umano che costituisce una delle tap-
natura sono stati protagonisti dei cam-        pe della nostra cultura legata alle tra-
biamenti, con la loro inesauribile ric-        dizioni del territorio e della regione.
chezza di emozioni e di suggestioni.           Si passerà a un’ipotetica ricostruzione
  ello specifico, il progetto etamor-          scenografica del centro, ricreando
fosi di un Luogo” potrebbe prevedere           quel contenitore di forme espressive
anche la messa in evidenza e le pecu-          capace di promuovere e aggregare,
liarità delle singole zone, la morfologia      sperando possa divenire un punto di ri-
e l’unità territoriale.                        ferimento per il paese di Curinga e non
   tal fine, il sito, nel suo stato attuale,   solo. Il tutto è oggi possibile mediante
andrebbe integrato da un punto di              una strumentazione tecnologica e l’u-
vista scenografico aggiungendo i per-          tilizzo di supporti adeguati e compe-
sonaggi ben caratterizzati dalle vesti e       tenti per una produzione culturale ter-
riprogettando gli spazi con la cura dei        ritoriale. La struttura può così diventare
dettagli.                                      un polo di attrazione per investire in
Attraverso la ricostruzione di muri e          sperimentazione culturale e arricchire,
pareti, in simulazione scenografica, te-       valorizzandolo, il patrimonio storico-ar-
nendo conto della storia e dell’arche-         tistico e culturale della provincia. Gli
ologia si può ricreare un’atmosfera            spazi, pertanto, possono ricreare par-
coinvolgente, al punto da avere l’im-          ticolari atmosfere vestendosi di nuove
pressione di poter entrare negli spazi,        identità e relazioni e attenendosi alle
di sedere e riposare pur mantenendo            conoscenze storiche e archeologiche,
riconoscibile sempre l’antica struttura        in modo da tendere un filo conduttore
con le sue funzioni.                           che contestualizza e caratterizza spe-
Mediante le interpretazioni si riadatta-       cificamente il progetto.
no i nuovi ambienti per ridare vitalità           ome in un film la ricostruzione dei luo-
a un passato che diventa, come per             ghi s’incarica di unire, mediante varie
magia, presente come in una messa in           inquadrature le ipotetiche scene, in
scena. La creazione di questo percor-          modo da chiarire il racconto di ciò che
so evolutivo, fatto di forme e immagi-         è stato.
ipica vestizione femminile di epoca romana -   isegno in    di Ilaria   ascardo

icostruzione scenografica in   delle erme omane di      uringa - cenografia di    regorio     ercurio

                                                                                             39
isegno di Ilaria ascardo                                                     isegno di Ilaria ascardo
 onna con unica detta tola e mantello detto        Personaggio con la Toga e la tunica, tipica vestizione
“Palla”                                                                   dell’uomo dell’antica Roma

 isegno di Ilaria ascardo                                                     isegno di Ilaria ascardo
 onna alle erme con mantello e biancheria intima               Uomo alle Terme con addosso il mantello
La forma narrativa, che ha lo scopo di       fino alle soglie del medio evo, con
informare e documentare, utilizzerà un       uno stile sobrio ravvisabile nell’uso di
linguaggio fatto di elementi essenziali,     tuniche corte per gli uomini e lunghe
di convergenze ed equilibri. Pertanto,       per le donne a volte manicate; con
partendo dalla condizione dei siti ar-       un modo di fare che consente una di-
cheologici, si sviluppano i vari materiali   versificazione nell uso della veste,con
espressivi, una storia con i suoi perso-     un decorativismo e una sagomatura
naggi, fatta di eventi e ambientazioni.      della stessa nel successivo periodo.
Tenendo conto che in una qualsiasi           Alla tunica si abbina il mantello di re-
messinscena lo spettatore è attratto         miniscenza greca, che permane nel
dai costumi, su cui più facilmente lan-      tempo variando nelle dimensioni e nel
cia giudizi, si può confermare l’impor-      modo di indossarlo, e la tipica toga
tanza e il ruolo affidato a essi, come       romana dalla forma ellittica affian-
elemento di riferimento storico di ca-       cata, successivamente, dal mantello
rattere psicologico e sociale.               circolare con cappuccio. Si passerà
Le inquadrature delle scene vanno            così dalla scioltezza dei panneggi che,
quindi considerate come un conteni-          adagiandosi ai corpi, davano risalto al
tore di elementi visivi che, indicando il    portamento della persona, a tuniche
percorso di ogni personaggio,rendono         aderenti e slargate all’orlo segno di
evidente ciò che più interessa.              sottile esibizione.
Il personaggio è messo in rilievo me-
diante le posizioni assunte, ma partico-
larmente tramite il suo modo di vestire
diverso e caratterizzante nella forma                           Prof.ssa n e a i one
                                                        ocente di ostume per lo pettacolo
e nel colore, che tiene conto delle                       Accademia Belle Arti di Catanzaro
proprietà qualitative, che permetto-
no una valutazione sulla diversità, la
percezione dei colori, del movimento
e dei volumi, raggiungendo equilibri e
dissonanze e restituendo carattere in-
formativo alla narrazione. I personag-
gi, così inquadrati,attraggono l’atten-
zione dell’osservatore grazie al vestito
che indossano, valorizzato dalle inqua-
drature in dettaglio o a una distanza
nitidamente luminosa. S’interpreterà
un’ambientazione di gusto romano

                                                                                    41
Siti archeologici
       conoscenza- tutela- fruizione

Il tema della valorizzazione delle nostre     sono indubbi i vantaggi che il patri-
risorse ambientali è da sempre molto          monio culturale è in grado di produr-
caro a chi crede nella ricchezza della        re nel miglioramento del benessere e
cultura. Ci si augura, in tal caso, che       della qualità della vita, nella crescita
questa esperienza sia la prima di una         culturale e civile di una comunità e di
lunga serie, l’avvio di un percorso iti-      un territorio, non si deve perdere di vi-
nerante sul territorio calabrese che,         sta come un parco archeologico o un
coinvolgendo enti e istituzioni presen-       monumento possano riuscire a miglio-
ti, possa portare alla valorizzazione dei     rare le condizioni economiche di una
siti ambientali e archeologici. I luoghi,     comunità.
anche quelli apparentemente ab-               È importante, a questo punto, fare un
bandonati, continuano ad avere una            salto nel lontano passato per immagi-
loro vita, tutta una loro storia attraver-    nare con cognizione storica la natu-
so il suggerimento di un percorso, che        ra dei luoghi. Per ciò che riguarda la
renda il “senso” del tempo e la cono-         struttura delle Terme romane, esse non
scenza del nostro patrimonio culturale.       sono altro che i bagni pubblici, che
Il tutto visto con gli occhi dei cittadini,   fungevano da luoghi di incontro dove,
dei visitatori, degli utenti e non solo con   nel mondo romano, avvenivano le re-
quelli degli specialisti, diventa così un     lazioni sociali.
modo per sentirsi parte di un patrimo-        Architettonicamente parlando, la di-
nio importante, come quello di cui ci         slocazione degli spazi fa presumere l’u-
siamo occupati, in comune di Curinga,         tilizzo di volte a botte nelle coperture
che rende consapevoli di quanto sia           e l uso di stuccature e rifiniture di mar-
fondamentale preservarne e promuo-            mo. Come caratteristica tipica delle
verne la bellezza per dare corpo a un         terme l’area strutturale comprende
circolo virtuoso di crescita che guarda       degli spazi che fungevano da spoglia-
al futuro. I tanti luoghi della zona, pieni   toio, corredata da varie stanze attrez-
di mistero, valorizzano l’intero territorio   zate da un sistema di canalizzazione
e vanno intesi come ponte tra cono-           dell acqua da fredda a calda fino
scenza, tutela e fruizione.                   alle stanze per la sauna. La presenza
Essi sono costituiti dalle Terme di Cu-       di tale monumentale complesso nella
ringa, dal Monastero di Sant’Elia vec-        zona fa supporre l’articolazione di al-
chio all’ombra del maestoso Platano           tre aree strutturate, segno di un nucleo
Orientale, dal santuario Maria Santissi-      abitativo importante nelle vicinanze
ma del Carmelo, dalla chiesa dell’Im-         e sicuramente un punto nevralgico
macolata e infine dalla chiesa matrice        di collegamento tra Roma e l’Impero
dedicata a Sant’Andrea apostolo. Se           d’Oriente.
43
Tale collegamento continua nel tempo
consolidandosi come fulcro culturale,
spirituale e intellettuale rappresenta-
to, in sequenza scenica, dall’eremo di
Sant’Elia vecchio inizialmente fondato
come rifugio sicuro a protezione dai
nemici provenienti dal mare. Ciò che
rimane è testimonianza di un carattere
costruttivo possente tipicamente me-
dioevale, dove i muri di pietra restitui-
scono una purezza strutturale.
Nello scorrere del tempo i luoghi in
questione diventano palcoscenico,
dove si narrano storie e testimonianze
silenziosee, nel mutato stile, da quel-
lo romano a quello medioevale fino
al barocco, continuano a caricarsi di
nuovi significati.

           Arch. Prof. Gi   e    e          RO
              ocente di lementi di rchitettura
               ccademia elle rti- atanzaro

                                       45
Indice
 ecno o ia e a ore er i o i
  ott.ssa atrizia aiello............................................................7

Cono cen a e ri a i ca ione i ree i ten a toric e
Angela Funaro...........................................................................8

 ett ra i n territorio
Arch. Cristina Irena Ferragina.................................................. 10

C rin a torica
Arch. Antonio Renda................................................................ 13

 centro torico i C rin a trate ie er n t ro
Arch. Maria Concetta Sgromo................................................14

   o i ori onti creati i
Prof. Vittorio Politano.................................................................19

 n atri onio er i territorio
Arch. Prof.ssa Anna Russo........................................................ 23

 ra an ia o i a ato a t ro
Prof. Claudio Cosentino........................................................... 24

Meta or o i i n o o
Prof.ssa Angela Fidone............................................................. 38

Siti arc eo o ici cono cen a t te a r i ione
Arch. Prof. Giuseppe Funaro................................................... 42
47
COPERTINA DI ALESSIO ALGIERI . 2018
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