Melotte 15 by Paul Mortfield and Stefano Cancelli 16" RCOS @ f8.9 and and Apogee UM16 apod.nasa.gov - Psichiatra Vincenzo Manna

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Melotte 15 by Paul Mortfield and Stefano Cancelli 16" RCOS @ f8.9 and and Apogee UM16 apod.nasa.gov - Psichiatra Vincenzo Manna
Melotte 15 by Paul Mortfield and Stefano Cancelli
       16" RCOS @ f8.9 and and Apogee UM16
                                  apod.nasa.gov
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La depressione nell’anziano:
 prospettive attuali di gestione nel territorio
Importanza e validità farmacologica per il neurologo ambulatoriale:

          eventi avversi vs efficacia clinica delle terapie.

                         Vincenzo Manna
                Medico, Specialista in Neurologia, Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta

               Docente Corso di Laurea in Logopedia e Fisioterapia
                   Università degli Studi “Sapienza” di Roma
                          ASL Roma 6 Frascati ROMA
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Depressione: dati epidemiologici
                                  Secondo l'Organizzazione Mondiale
                                  della Sanità:

                                           il 5.8 per cento degli uomini

                                           il 9.5 per cento delle donne

                                          presenta nel corso di un anno un
                                          episodio depressivo.

                                          Nel 2020 la
                                         depressione maggiore
                                         sarà la seconda causa di
                                         disabilità sul pianeta.
                                                                                               WHO ANNUAL REPORT 2001
                                                    Battaglia A et al. Int Clin Psychopharmacol 2004 May; 19(3): 135-42.
                      Cassano GB et al. Lo spettro dell'umore. Psicopatologia e clinica, Volume 7. Elsevier Masson 2008.
Manna 2012                                                               Galenberg AJ. J Clin Psychiatry 2010; 71(3): e06.
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La depressione
    I disturbi depressivi in neuropsichiatria costituiscono nelle
    donne il 41,9% della disabilità e il 29,3% negli uomini.

    I tassi di prevalenza della depressione nelle donne sono da due a
    tre volte superiori a quelli degli uomini.

    Il tasso di maggiore prevalenza della depressione nella donna
    rispetto all’uomo si rileva in crescita dalla prima adolescenza.

    I principali problemi di salute mentale dell’anziano sono
    la depressione, le sindromi organiche e le demenze.

                                                     Uno studio su un campione di comunità italiana
                                                        riporta un dato di prevalenza per il Disturbo
                                                       Depressivo Maggiore pari al 10,8% della
                                                               popolazione. Di questi soggetti, è stato
                                                        stimato che più del 60% non ha ricevuto una
                                                      visita medica per i sintomi della depressione e
                                                         che, tra coloro che sono stati oggetto di una
                                                    visita medica, circa il 34% non ha ricevuto alcun
                                                                                trattamento specifico.
                                                                                                                 WHO ANNUAL REPORT 2004
                                                                      Battaglia A et al. Int Clin Psychopharmacol 2004 May; 19(3): 135-42.
                                        Cassano GB et al. Lo spettro dell'umore. Psicopatologia e clinica, Volume 7. Elsevier Masson 2008.
Manna 2012                                                                                 Galenberg AJ. J Clin Psychiatry 2010; 71(3): e06.
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Depressione: dati epidemiologici
            Tasso di ricovero
       specifico per età e per
         tipo di depressione
         per 100.000 abitanti
                  nel Veneto.
                  Anno 2005

                                          Epidemiologia del suicidio in Italia

                                          Suicidi nella fascia 15-24 anni:
                                                   3- 4 (M) e 2 (F) per 100.000;
                                                   8% dei suicidi totali                                              ECM
                                          Suicidi nella fascia oltre 65 anni:
                                                          21(M) e 5 (F) per 100.000;
                                                          34% dei suicidi totali
                                          Qual’è la ratio maschi: femmine? 3:1 circa
                                                                                                          WHO ANNUAL REPORT 2001
                                                               Battaglia A et al. Int Clin Psychopharmacol 2004 May; 19(3): 135-42.
                                 Cassano GB et al. Lo spettro dell'umore. Psicopatologia e clinica, Volume 7. Elsevier Masson 2008.
Manna 2012                                                                          Galenberg AJ. J Clin Psychiatry 2010; 71(3): e06.
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Eziologia                                         Fattori
                                                             condizioni predisponenti di
                                                             base

della
                                                             (geneticamente
                                                 genetici    determinate)

depressione                                    Fattori
                                              evolutivi
              condizioni relative alle fasi
                                                                  Tratti di carattere
              più importanti dello                                   e stili di vita
              sviluppo
              (0-3 anni, attaccamento e
              reciprocità, vissuti di
              perdita e abbandono)
                                                 Life Events

               eventi di vita                                          Malattie
               stressanti/supporto affettivo
                                                                       fisiche

   diminuzione di neurotrasmettitori
   (serotonina, noradrenalina,                             Episodio
   dopamina) in specifiche aree
   cortico-cerebrali                                      Depressivo

Manna 2012
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Threshold model

    Threshold for mood disorder

        Stress
        Vulnerability

                        Low Vulnerability High Vulnerability

Manna 2012
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Deficit cognitivo
                                             lieve

           Riduzione                                             Disturbi
       capacità lavorative                                  funzionali multipli

                                    DEPRESSIONE
   Maggiore richiesta
                                    SOTTOSOGLIA
   di cure e assistenza
                                                               Sintomi fisici
                                                                inesplicabili

             Maggiore utilizzo
             dei servizi sanitari
                                                 Sindromi algiche croniche
                                                   malessere psicofisico
Manna 2012
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Congresso AINAT Roma 2012
             Gestione della depressione sul territorio: prospettive attuali

                           Recenti acquisizioni sulla
               patogenesi della depressione:

             è un patologia neurodegenerativa reversibile ?

Manna 2012
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Ruolo dei sistemi monoaminergici
     cerebrali nella depressione

Manna 2012
Patogenesi
             della depressione
                                                 ECM

               Neurotrasmettitoriale   5HT - NE- DA
               Ormonale                HPA - HPT
               Immunologica            NK - IL
               Neurotrofica            BDNF - NGF

Manna 2012
Soggetti sani
                NA/5HT                                      Ridotta
                                                          Vulnerabilità

                                Glia
                                               Glu
                                                  Glu

                                                Glu
                                                           GABA

                           Fattori trofici              Malati psichiatrici

                 BDNF       Neurogenesi                       Alta
                                                          Vulnerabilità

         GABA                      Glu

                        DA/ACh Glia      Glu
                                               Glu
                                               Glu
                                                  Glu

                                                Glu
                                                           GABA
                                                 Glu
                                                  Glu

                                         Modificata da TINS, 2004.
Manna 2012
Plasticità
                           neuronale
                 +                          +

                                          BDNF

             Neurogenesi           Espressione genica
                                     di fattori trofici
Manna 2012
Neurogenesi
                      nell’ippocampo adulto
         Stress
      Glucorticoidi
          Età
        Droghe
      Glutammato
      Depressione

                                          Ambiente arricchito
                                              Esercizio fisico
                                             Apprendimento
                                                  Memoria
                                           Trauma – Ischemia
                                          Antipsicotici atipici
                                                  Steroidi
                                          Litio - Antidepressivi

                                     Cameron HA et al, 2006.

Manna 2012
La desensibilizzazione dei recettori
             per il cortisolo induce disturbi nella trasmissione
                           noradrenergica e serotoninergica
                                                 Corteccia

                                Ippocampo              + Amigdala               Neurotrasmettitori
  Ipersecrezione
      di CRF                               Ipotalamo
                                       - CRF +                    +
   Feedback negativo                             Pituitaria                      Neuropeptidi
  alterato dal cortisolo               -                          +
                                           AVP
                                                                Immuno-
                           Cortisolo               +          trasmettitori
    Ipertrofia
    surrenale                               ACTH                                  Desensibilizzazione
                           Corteccia                                  Sistema      dei recettori per il
                           surrenale                                  immune     cortisolo, aumentata
    Eccesso di                                                                   attività dei macrofagi
     cortisolo                                                                   e aumentato rilascio
                        +                                                           di citochine pro-
    rilasciato
                   Cortisolo           -         Cortisolo    -                      infiammatorie
                                            Feedback negativo
                 Circolazione
                                            alterato dal cortisolo
Manna 2012
Fattori fisiologici

Citokine
pro-infiammatorie
                                   NO/PGE2
                                                          HPA
                                                       Iperattività
                              CHR attivazione

                                IDO induzione
                                  Deplezione di
             IFNa                   triptofano
                              Ridotta sintesi di 5HT

                               Variazioni neuro
                               trasmettitoriali

                    IFNa interferon alpha
                                                        Sintomi
                                                       Depressivi
                    IDO indolamine 2,3 deoxygenase
Manna 2012
Depressione ed immunità

Manna 2012
Decorso della malattia,
                    volume e funzione
                       ippocampale
                   nella depressione maggiore

                      Primo                     Multipli
                     episodio                   episodi
    Variabile       depressivo   Controlli     depressivi       Controlli

    n                  20           20             17               17

                      Stadio
    Depressione
                      molto                     6.0  6.0
    passata
                     iniziale
    Volume
                     2,793      2,784         2,392           2,692 
    ippocampo
                      303.8       342.2         256.7*            190.1
    destro (mm3)
    Volume
                     2,738      2,761         2,381           2,703 
    ippocampo
                      301.1       368.4         273.5*            249.0
    destro (mm3)

Manna 2012                               MacQueen GM et al., PNAS 2003; 100:1387.
Ruolo dell’ippocampo nella
                      patofisiologia della
                     depressione maggiore

     A                                           B

                         Ippocampo                                   Ippocampo
                         normotrofico                                ipotrofico

             Soggetto di controllo                   Paziente con depressione ricorrente

                                        Campbell S et al., Psychiatry Neurosci, 2004; 29:417-426.
Manna 2012
Studi di neuro-imaging della depressione
                                       CINGOLO ANTERIORE
    CORTECCIA (DLPFC)
                                       ATTIVAZIONE IN TUTTI GLI
    PREFRONTALE DORSALE                SFORZI COGNITIVI
    ELABORAZIONE DI
    INFORMAZIONE “FREDDA”                                 Aree primarie
    (calcolo, previsione, decisione)                        corticali
    PIANIFICAZIONE COGNITIVA                            motorie e sensoriali

                                                         Nuclei della
                                                            base
                                                         striato e talamo

                                                            Lobo
                                                          Temporale
      CORTECCIA     (OFC)                                 Mediale ed
      PREFRONTALE VENTRALE                                Amigdala
      ELABORAZIONE DI
                                       Ippocampo        attivazione motoria
      INFORMAZIONI “CALDE”             Elaborazione          “emotiva”
      (vissuti)                         cognitiva ed
      PIANIFICAZIONE EMOTIVA           emotiva delle
Manna 2012                                 memorie
Studi di neuro-imaging della depressione
      La letteratura scientifica con studi di RM evidenzia:

       nella depressione unipolare e bipolare
      diminuzioni volumetriche cerebrali
      specifiche, dell’ippocampo e delle aree
      prefrontali (cingolato anteriore, corteccia orbito-frontale
      e corteccia dorso-laterale);

       nella depressione bipolare ed in pazienti
      tendenti alla suicidalità aumento
      dell’amigdala.                             ECM

       Ci sono evidenze che queste alterazioni peggiorano
       con la cronicità della malattia, in particolare per la
       corteccia dorso-latero-frontale e per l’ippocampo.
Manna 2012
Studi di neuro-imaging della depressione

         L’ippocampo, inoltre, sarebbe
         particolarmente ridotto in soggetti con
         depressioni pregresse e protratte esperienze
         avverse di vita, potendo questo
         rappresentare un endofenotipo condiviso
         da patologie psichiatriche stress
         correlate.

       Questo suggerisce che meccanismi
                                   neuroplastici
       disfunzionali e neurodegenerativi possono
       partecipare alla fisiopatologia della malattia durante la
                                                                   ECM
       cronicizzazione.
Manna 2012
Studi di neuro-imaging della depressione

       In conclusione:

       1. Il compartimento limbico-ventrale
       (ippocampo, giro cingolato, corteccia
       fronto-orbitale) sembra principalmente alterato
       nella depressione unipolare.
                                                         ECM

       2. Il compartimento limbico-dorsale
       (circuito talamo-cortico-amigdaloideo e corteccia
       prefrontale dorso-laterale) e la comunicazione
       inter ed intraemisferica sembrerebbero alterati in
       particolare nella depressione bipolare.
Manna 2012
Manna 2012
Manna 2012
Manna 2012
Disturbi dell'Umore,
                Fibromialgia (FM) e
                dolore neuropatico
                (NP), possono avere in
                comune condizioni
                patogenetiche sistemiche.
                Compromissione delle funzioni
                omeostatiche dei circuiti prefrontali
                e cortico-limbici nella MDD ed effetti
                sul sistema nervoso autonomo,
                neuroendocrino e neuroimmune.

                PVN              =    paraventricolar nucleus of
                                      hypothalamus
                IL          =         interleukin
                TNF - Alpha =         Tumor Necrosis Factor alpha
                Ach             =     acetylcholine

             V Maletic, C L Raison Neurobiology of depression, fibromyalgia and
Manna 2012   neuropathic pain. Frontiers in Bioscience 14, 5291-5338, June 1, 2009
Congresso AINAT Roma 2012
             Gestione della depressione sul territorio: prospettive attuali

         Depressioni associate o secondarie
           ad altre condizioni patologiche
Manna 2012
depressione maggiore
                      manifestazioni cliniche

  versante psichico                              versante somatico
  • umore depresso                               • disturbi muscolari
  • rallentamento                                • astenia
  • anedonia                                     • disturbi
  •“tedium vitae”                                        cardio-circolatori
  • ansia                                        • disturbi
  • agitazione                                           gastro-intestinali
  • ritiro sociale                               • disturbi sessuali
  • idee deliranti congrue all’umore             • disturbi endocrini
  • idee deliranti incongrue                     • cefalea
  • allucinazioni                                • sintomatologia dolorosa
  • iporessia/iperfagia                          • disturbi del sonno

                           Sarteschi e Maggini 1982; Tratt. It. Psich. 1999; Kaplan e Sadok 2001
Manna 2012
disturbi depressivi: versante psichico
   +   frequente e/o grave                       depressione maggiore
                                                                            distimia/
                                          ep. singolo atipica in remissione ciclotimia
   ++ molto frequente e/o molto grave     ricorrente             parziale
  umore depresso                              ++               +                 +                   +
  rallentamento                               ++               +
  anedonia                                    ++               +                 +                   +
  “tedium vitae”                               +               +
  ansia                                        +               +                 +                   +
  agitazione                                   +              ++                                     +
  idee deliranti                               +               +
  allucinazioni                                +               +
  ritiro sociale                               +               +                 +                   +
  disturbi alimentazione
                              iporessia        +                                                     +
                              iperfagia                       ++                                     +

                                           Sarteschi e Maggini 1982; Tratt. It. Psich. 1999; Kaplan e Sadok 2001
Manna 2012
disturbi depressivi: versante somatico
                                                            depressione maggiore
   +   frequente e/o grave
                                                                                                               distimia/
                                                    ep. singolo   atipica         in remissione                ciclotimia
   ++    molto frequente e/o molto grave            ricorrente                       parziale

   Algie muscolari                                      +             +                      +                       ++
   Astenia – Fatica                                    ++             +                      +                       ++
   Cefalea tensiva                                      +             +                      +                       ++
   Paralisi plumbea                                                  ++
  disturbi sessuali:         impotenza                 ++             +
                             frigidità                 ++             +
  disturbi endocrini: ritmo cortisolico                 +             +
                             ciclo mestruale            +             +
                             alterazioni tiroidee       +             +
  disturbi gastrointestinali                            +             +                     +                       ++
  disturbi cardiocircolatori                            +             +                     +                         +
  disturbi del sonno insonnia                          ++                                   +                         +
                             ipersonnia                             ++                                                +
Manna 2012                                                        Sarteschi e Maggini 1982; Tratt. It. Psich. 1999; Kaplan e Sadok 2001
Patologie e condizioni che possono
        causare sintomi di depressione
                  negli anziani

    • Disturbi metabolici
    • Diabete mellito
    • Disturbi dell’alimentazione e
      dell’apporto nutrizionale
    • Sindromi carenziali
    • Anemie
    • Disordini endocrini
    • Effetti collaterali dei farmaci
    • Neoplasie
    • Deficit cognitivi iniziali
    • etc.
Manna 2012
MALATTIE ORGANICHE COMUNEMENTE
             ASSOCIATE AD UNA SINDROME DEPRESSIVA

               MALATTIE SNC
               M. di Parkinson, Demenze, Ictus, Epilessia temporale,
               M. Huntington,Traumi cranici, Emorragia subaracnoidea

               MALATTIE ENDOCRINE
               Ipotiroidismo, Diabete, M. di Addison, M. di Cushing,
               Iperparatiroidismo

               NEOPLASIE
               Cerebrali, polmonari, renali

               ALTRE MALATTIE
               Lupus eritematoso, Fibromialgia, Artrite reumatoide,
               Infezioni virali

Manna 2012
TASSI DI PREVALENZA DELLA DEPRESSIONE
   RIPORTATI IN PAZIENTI CON MALATTIE ORGANICHE

                   Diabete

       Artrite reumatoide

       Infarto miocardico

      Morbo di Alzheimer

                   Tumori

      Morbo di Parkinson

             Ictus cerebrale

                               0   10   20     30      40        50     60
                                         Pazienti depressi (%)

Manna 2012                                                   Evans et al, 1999
Farmaci che possono causare
        sintomi di depressione
       • Ormoni steroidei ed                                                • Clonidina
         anabolizzanti                                                      • Beta-interferone e farmaci
       • Farmaci antiaritmici                                                 che agiscono sulle
         (amiodarone, etc.)                                                   citochine (IL-2)
                                                                            • Preparazioni a base di
       • Farmaci anticonvulsivanti                                            digitale preparations
       • Barbiturici                                                        • Glucocorticoidi
       • Benzodiazepine                                                       (prednisone)
       • Carbidopa or levodopa                                              • Bloccanti H2
       • Alcuni antagonisti beta-                                           • Metoclopramide
         adrenergici (propranolo)                                           • Oppioidi

  D. Rogers et. al. General Drug Associated with Depression. Psychiatry. 5, Dec. 2008. 28-41.
  Sidhuk et. al. Watch for Psychotropics Causing Psychiatric Side Effects. Current Psychiatry. August 2009. 61-74.

Manna 2012
Test di laboratorio utili nella
                diagnosi differenziale
     • Esami ematochimici (elettroliti, creatininemia,
       Ca++, glucosio, etc.)
     • Esami ematologici (emocromo con formula, etc.)
     • Dosaggio serico dei farmaci (anticonvulsivanti,
       antidepressivi, digossina, teofillina etc.)
     • Funzione tiroidea (T3, T4, TSH)
     • ECG con studio QTc
     • Livello dei folati
     • 25 OH Vit. D
     • Vitamina B12

Manna 2012
Relazione tra malattie cardio-
  vascolari e tono dell’umore

  • La depressione è comune nella fase post infartuale,
    presentandosi in circa il 25-30% dei pazienti.1
  • Le malattie cardiache, come altre malattie mediche, si associano a
    un aumentato rischio di depressione.
  • La depressione, di per sè, aumenta il rischio di malattia cardio-
    vascolare.
  • Il trattamento della depressione post-infarto miocardico con
    sertralina (studio SADHART) è sicuro ma i benefici rispetto al placebo
    sono modesti.2 Lo studio SADHART ha incluso pazienti da 5 a 30
    giorni dopo l’infarto acuto miocardico e non ha evidenziato nessun
    effetto significativo del farmaco sulla pressione arteriosa e sulla
    frequenza cardiaca.
  • In genere i triciclici vanno evitati nei tre mesi successivi ad un
    infarto miocardico.
  • Particolare attenzione va riservato agli effetti degli
    SSRI sul tratto QTc (torsione di punta).
                                  1Aben   et al. J Neurol Neurosurg Psychiatry 2003 74:581-5
Manna 2012                        2Glassman     et al. JAMA 2002 288:701-9
Effetti della depressione sul
    decorso clinico post infartuale

                           • L’insorgere di una
                             depressione post-infartuale ha
                             effetti prognostici negativi
                             quoad vitam
                           • Le persone anziane con
                             depressione post-infartuale
                             hanno più probabilità di
                             morire entro quattro mesi
                             dall’infarto e di presentare
                             scarsa compliance terapeutica
                               (beta bloccanti, statine, etc.)

                     Romanelli et al. J Am Geriatr Soc 2002; 50:569-70.
Manna 2012
Depressione post-ictus
    • Un episodio depressivo che insorge entro 6-12 mesi dopo un
      ictus è molto frequente.

    • Si stima che disturbo dell’umore si verifichi in circa il 30% dei
      sopravvissuti, anche se esiste una notevole variabilità fra studio e
      studio, legata a problematiche diagnostico-metodologiche.

    • I fattori di rischio per l’insorgenza della depressione post-ictale
      includono l’estensione della lesione, la presenza di afasia, lo
      scarso supporto sociale, la pregressa storia di depressione.

    • La sede di lesione sembra essere meno importante di quanto si
      pensasse una volta.

    • Formulare una diagnosi di depressione post-ictus richiede
      attenzione, in quanto esiste un elevato rischio di sovrastima o
      sottostima diagnostica, in parte attribuibile alla presenza di
      sintomi somatici ed in parte alle differenti modalità di approccio
      degli esaminatori.
Manna 2012
Depressione post-ictus
    • L’eziopatogenesi della depressione post-ictus è multi-fattoriale.

    • Disturbi neuro-psicologici quali afasia, aprassia, agnosia,
      anosognosia, neglect e deterioramento cognitivo possono influire sia
      sulle possibilità di comunicazione sia sull’attendibilità delle risposte
      dei pazienti con depressione post-ictus.

    • I pazienti con depressione post ictus presentano, rispetto ai pazienti
      depressi, minore melanconia ma più segni fisici (astenia, disturbi del
      sonno, disturbi dell’appetito, deficit di concentrazione, etc.)

    • Lamentano molti più sintomi somatici dei pazienti con postumi
      di ictus non depressi.

    • L’insorgenza dei sintomi depressivi dopo un ictus non è
      significativamente dissimile da quella che si osserva dopo infarto
      miocardico.

Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

    I disturbi affettivi sono patologie psichiatriche comuni e
        invalidanti, piuttosto frequenti negli anziani.

    I disturbi depressivi, compresa la depressione maggiore, la distimia
        e la depressione subsindromica si verificano in circa il 40%
        dei residenti in comunità per persone anziane.

                                                      Copeland et al. World Psychiatry 2004; 3:45–49.
                                                  Costa et. Al. Am J Geriatr Psychiatry 2007; 15:17–27.

    Il disturbo bipolare negli anziani è molto meno comune di
        quanto la depressione ed è valutato per interessare 0,5-1% di la
        popolazione anziana.
                                                     Ihara et al. Environ Health Prev Med 1998; 3:44–49.
             Sajatovic M, Chen P. Geriatric bipolar disorder. Psychiatr Clin North Am 2011; 34:319–333.

Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

     Gli episodi affettivi non trattati si associano a
         conseguenze negative a breve e lungo termine negli anziani:

     •   una maggiore prevalenza di comorbidità mediche,
     •   una più alta mortalità,
     •   un aumentato rischio di suicidio,
     •   un peggioramento della qualità della vita,
     •   la perdita di produttività,
     •   il deficit cognitivo,
     •   il declino funzionale e cambiamenti strutturali del cervello.
                                               Blay et al. Am J Geriatr Psychiatry 2007; 15:790–799.
                                          Bell-McGinty et al. Am J Psychiatry 2002; 159:1424–1427.
                                               Butters et al. Arch Gen Psychiatry 2004; 61:587–595.
                                         Grabovich et al. Am J Geriatr Psychiatry 2010; 18:227–235.

     La maggior parte di queste deleterie conseguenze
     può essere evitata con successo trattando l'episodio affettivo.
                                                Lavretsky et al. J Clin Psychiatry 2005; 66:964–967.
                                                Butters et al. Am J Psychiatry 2000; 157:1949–1954.

Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

         I principali obiettivi del trattamento antidepressivo sono:
         1. ottenere la remissione dei sintomi depressivi,

         2. prevenire le ricadute e le recidive degli episodi depressivi,
         3. permettere il recupero funzionale.

         Gli esiti del trattamento si basano su diversi fattori, compresa una
             valutazione diagnostica appropriata che comprende
             l'identificazione e la gestione delle comorbidità e dei
             sottostanti fattori psicosociali, che hanno un impatto sulla
             corretta scelta delle risorse disponibili e
             delle opzioni di trattamento.
                                                Baldwin et al. Psychol Med 2004; 34:125–136.

Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

    Negli ultimi anni, nuovi studi si sono concentrati sullo sviluppo di
      strategie per aumentare la percentuale di remissione durante la
      fase acuta di trattamento, nonché per mantenere la risposta
      antidepressiva nella fase di mantenimento.

    Inoltre, alcuni studi hanno mirato a identificare i predittori di risposta
       antidepressiva.

    Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
        (SSRI) restano la prima scelta per il trattamento farmacologico
        della depressione maggiore negli anziani.

    Questi farmaci sono efficaci quanto gli antidepressivi triciclici, ma
      sono più sicuri e più tollerabili.
                                   Roose & Schatzberg. J Clin Psychopharmacol 2005; 25:S1–7.
                                              Forlenza et al. Int Psychogeriatr 2001; 13:75–84.
                                           Pinquart et al. Am J Psychiatry 2006; 163:1493–1501.

Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

     Una grande percentuale di pazienti anziani presenta una
       risposta parziale al trattamento antidepressivo e solo pochi
       (
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

             Effetto combinato dei trattamenti
     In uno studio clinico randomizzato, Reynolds et al. hanno valutato se
         l’aggiunta di una Psicoterapia Interpersonale (IPT) o della
         Depression Care Management (DCM), oltre al trattamento con
         escitalopram potesse aumentare i tassi di remissione in soggetti
         anziani depressi in fase acuta.
     Dopo 6 settimane con 10 mg di escitalopram, il 29% dei pazienti
         aveva risposto adeguatamente al trattamento antidepressivo.
     I pazienti che hanno risposto parzialmente o che erano non
         respondent sono stati randomizzati per ricevere in associazione
         IPT o DCM.
     Le percentuali di remissione sono stati 58% e 45%, rispettivamente.
     Queste strategie non farmacologiche sono efficaci per
         migliorare i tassi di remissione nei pazienti anziani e dovrebbero
         essere considerate nei pazienti che non raggiungono la
         remissione completa con antidepressivi da soli.
                                          Reynolds et al. Int J Geriatr Psychiatry 2010; 25:1134–1141.

Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

    La depressione con sintomi psicotici è comune tra i pazienti anziani
       e rappresenta una grande sfida terapeutica.

    E 'ampiamente accettato che il trattamento dovrebbe includere
        l'associazione di antidepressivi e antipsicotici per migliorare
        l'efficacia del trattamento. Tuttavia, pochi studi hanno valutato
        l'efficacia antidepressiva in pazienti anziani con episodio psicotico
        depressivo.
                                         Lam et al. J Affect Disord 2009; 117 (Suppl 1):S26–43.

    In uno studio clinico randomizzato di 12 settimane, Meyers et al.
        hanno valutato l'efficacia della monoterapia con sertralina o
        olanzapina vs olanzapina combinata con la sertralina in un
        gruppo di pazienti anziani con depressione psicotica.

    Il trattamento combinato era superiore ad olanzapina solo nella
        remissione (odds ratio = 1.34, P = 0.01).
                                          Meyers et al. Arch Gen Psychiatry 2009; 66:838–847.

Manna 2012
Diagnosi Differenziale
  DEPRESSIONE                        DEMENZA

  Esordio subdolo                    Esordio subdolo
  Riconoscimento familiare precoce   Riconoscimento familiare tardivo
  Progressione rapida                Progressione lenta
  Inabilità instabile nel tempo      Inabilità consistente, graduale, lenta,
  Il paziente ammette i deficit      progressiva
  Appare depresso ed                 Il paziente nega o sottostima i deficit
  anedonico                          Non appare depresso
                                     Euedonico
  Pensiero astratto usualmente
      conservato                     Pensiero astratto assente o
  “Non so” come risposta alle        deficitario
      domande                        Errori nelle risposte alle domande
  Paziente spesso indifferente       Tenta di nascondere il deficit

Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

   Il deficit cognitivo è un'altra caratteristica comune della
       depressione negli anziani.      Butters et al. Arch Gen Psychiatry 2004; 61:587–595.

   Gli studi hanno associato la presenza di deficit cognitivi, in particolare
       con disfunzione esecutiva, con una peggiore risposta al
       trattamento antidepressivo.          Baldwin et al. Psychol Med 2004; 34:125–136.

   Le strategie terapeutiche mirate al potenziamento cognitivo
      possono essere utili nel breve e nel lungo termine in associazione
      al trattamento antidepressivo. In uno studio clinico randomizzato,
       l'inibitore della colinesterasi donepezil, 10 mg al giorno, è stato
       aggiunto al trattamento antidepressivo (la maggior parte dei
       pazienti era trattata con sertralina). I pazienti che sono stati
       randomizzati a ricevere donepezil hanno mostrato un
       miglioramento lieve, ma significativo, in termini di prestazioni della
       funzione mnesica rispetto a quelli trattati con placebo.
                                              Pelton et al. Int J Geriatr Psychiatry 2008; 23:670–676.

Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

              Il trattamento farmacologico della depressione maggiore

       Le conseguenze della depressione negli
       anziani richiedono seria attenzione a causa del
       rischio sproporzionato di suicidio.

       Per l'anno 2000, il 13% della popolazione degli
       Stati Uniti aveva più di 65 anni e il tasso di
       suicidio in questa fascia di popolazione
       rappresentava il 18% di tutti i suicidi.

   Geriatric Nursing (26)3: 2005
   http://www.cdc.gov/ncipc/wisqars/default.htm
Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

             Il trattamento farmacologico della depressione maggiore

    Obiettivi della terapia:
     migliorare l'umore, il funzionamento e la qualità della vita.

    Obiettivi del trattamento di un episodio depressivo acuto
      sono:
     il raggiungimento del recupero funzionale
     la prevenzione di futuri episodi di depressione.

    Il risultato dovrebbe indurre una completa risoluzione dei
         sintomi, non solo una riduzione dei sintomi depressivi.

    Per raggiungere questi obiettivi sono generalmente richieste tra
      fasi di trattamento.
Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

              Il trattamento farmacologico della depressione maggiore

     Fase acuta (contrastare l’episodio corrente)
         Durata: circa 3 mesi.
         Obiettivo è il recupero completo di segni e sintomi dell’episodio
         acuto

     Fase di mantenimento 1 (prevenire una ricaduta)
         Durata: 4-6 mesi.
         Obiettivo è quello di prevenire le ricadute con sintomi che continuano
         a diminuire e con miglioramento funzionale.

     Fase di mantenimento 2 (evitare il ripetersi di episodi in futuro)
         Durata: 3 mesi o più.
         Obiettivo è quello di prevenire il ripetersi di un nuovo episodio
         depressivo

Manna 2012
Attuali approcci farmacologici e prospettive
    nel trattamento dei disturbi dell'umore nell’anziano

              Il trattamento farmacologico della depressione maggiore

     I pazienti devono essere monitorati per la risposta al trattamento:

     •   Osservazione della risoluzione di segni e sintomi della
         depressione

     •   Documentazione del miglioramento nei punteggi degli
         strumenti di screening

     •   Miglioramento della partecipazione alle attività abituali

     •   Miglioramento della qualità e quantità di sonno

     •   Monitoraggio attento dei pazienti riguardo gli effetti collaterali
         e le interazioni con altri farmaci
Manna 2012
Farmacodinamica e farmacocinetica:
         effetto delle malattie e dell’età
     •   La malnutrizione e l’infiammazione cronica inducono una ridotta sintesi
         delle proteine ​plasmatiche con conseguente maggiore quota di farmaci liberi.

     •   Malattie croniche del fegato alterano la cinetica dei farmaci.

     •   Ridotto GFR induce una riduzione della clearance del litio.

     •   Sistema cardiovascolare - diminuita risposta dei barocettori - aumentata
         ipotensione posturale.

     •   Variazioni nella motilità intestinale predispongono alla stitichezza ed alla
         occlusione.

     •   Prostatismo predispone alla ritenzione.

     •   Demenza - predispone al delirio ed agli effetti collaterali motori.

     •   Alterazioni funzionali del sistema extrapiramidale e vestibolare
         predispongono ad effetti collaterali come atassia e disturbi dell'andatura.

Manna 2012
Congresso AINAT Roma 2012
         Gestione della depressione sul territorio: prospettive attuali

             Evidence Based Medicine (EBM):

             utilità clinica e limiti
             nell’approccio alla
             psicofarmacologia
             in età senile.

Manna 2012
Linee Guida e Raccomandazioni

                                        Revisione sistematica della
                                                Letteratura

    Livello di evidenza
    tipo di studio +                    Insieme degli studi validati
                                            di evidenza clinica
    qualità della valutazione

    Grado di evidenza                         Giudizio di una
                                              Commissione
    • Consistenza dell’evidenza
                                          multidisciplinare per la
    • Generalizzabilità dei risultati     stesura di Linee Guida
    • Impatto clinico
    • Implicazione di risorse

                                         Grado di raccomandazione
Manna 2012
Livelli di Evidenza
Livelli      Descrizione

             Meta-analisi di alta qualità, revisione sistematica di RCT con un rischio molto
  1++
             basso di bias.

             Meta-analisi ben condotta, revisione sistemica di RCT con un basso rischio di
   1+
             bias.

   1-        Meta-analisi, revisione sistemica di RCT con un alto rischio di bias.

             Revisione sistematica di alta qualità di studi caso-controllo o di studi di coorte.
  2++
             Studi caso-controllo o di coorte di alta qualità con un rischio molto basso di bias.

             Studi caso-controllo o di coorte di buona qualità con un rischio basso di bias.
   2+

             Studi caso-controllo o di coorte di scarsa qualità con un elevato rischio di bias.
   2-

   3         Studi non-analitici: case report, case series.
   4         Opinione degli esperti (Esperienza personale)

Manna 2012                                                                                SIGN 2001
Grado di raccomandazione
Grado        Descrizione
             • Almeno una meta-analisi, revisione sistematica, o RCT classificato come 1 + +,
               e direttamente applicabile alla popolazione target.

    A        • Una revisione sistematica di RCT o un insieme di elementi di prova consistenti
               principalmente di studi valutati come 1 +, direttamente applicabili alla
               popolazione target, che dimostrano la coerenza complessiva dei risultati.

             • Un insieme di prove tra cui studi valutati come 2 + +, direttamente applicabili
               alla popolazione target e che dimostrano coerenza complessiva dei risultati.
    B
             • Evidenza estrapolata da studi classificati come 1 + + o 1 +.
             • Un insieme di prove tra cui studi valutati come 2 +, direttamente applicabili alla
               popolazione target e che dimostrano coerenza complessiva dei risultati.
    C
             • Evidenza estrapolata da studi classificati come 2 + +.
             • Evidenza di livello 3 or 4.
    D
             • Estrapolazione dell’evidenza da studi valutati come 2+.

Manna 2012                                                                               SIGN 2001
Problemi e limiti della psicofarmacologia
 ‘evidence-based’ negli anziani

  • In molte aree della psicofarmacologia geriatrica,
    le prove di livello 1 mancano.
  • Le “evidenze” possono non essere applicabili in
    modo estensivo: ad esempio i trials sull’uso di
    antipsicotici atipici nella demenza hanno utilizzato:
    dosi fisse per 6-12 settimane; popolazioni in casa di
    riposo > 80; esclusi pazienti più anziani, incluso
    pazienti anziani atipici.
  • Linee guida a volte sono basate su prove scarse e
    non sufficientemente controllate.
  • Good Old Boys Sat At Table (GOBSAT) = Linee Guida
    basate sulla saggezza percepita piuttosto che sulle
    attuali evidenze scientifiche.
  • Può essere viziata da conflitti di interessi non
    dichiarati.
Manna 2012
Cochrane systematic review
    • Diciassette studi hanno fornito dati per le analisi di confronto sull'efficacia
        del trattamento antidepressivo contro placebo.

    •   Le analisi di efficacia si sono basate su 245 pazienti trattati con TCA (223 con
        placebo), i pazienti trattati con SSRI 365 (372 con placebo) e 58 pazienti trattati
        con IMAO (63 con placebo).

    •   Le dimensioni dell'effetto standardizzato per i tre gruppi sono state
        rispettivamente: TCA; OR: 0.32 (0.21,0.47), SSRI, OR, 0.51 (0.36,0.72), IMAO:
        0,17 (0.07,0.39).

    •   TCA, SSRI e IMAO sono efficaci nel trattamento di pazienti anziani e
        dei pazienti ricoverati in comunità che possono avere una grave malattia fisica
        (1A).

    •   Almeno sei settimane di trattamento antidepressivo è consigliato per
        ottenere effetti terapeutici ottimali.

    •   Ci sono poche prove riguardo l'efficacia del trattamento a basse dosi TCA.

              Wilson K, Mottram P, Sivanranthan A, Nightingale A.. Antidepressants versus placebo for the depressed elderly (Cochrane Review). In:
Manna 2012                                                            The Cochrane Library, Issue 4, 2003. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd
Linee guida basate sull’evidenza
                     nella farmacoterapia
               della depressione negli anziani

    • La revisione di letteratura basata sulle evidenze
      dimostra che
        gli antidepressivi sono superiori al placebo
        nel trattamento della depressione nelle persone
        anziane.

    • SSRI, TCA ed eterociclici sono efficaci.

    • Livello di evidenza 1A esiste per alcuni SSRI
      (fluoxetina, paroxetina, sertralina, citalopram).

Manna 2012
Raccommandazioni per il
             trattamento farmacologico della
                 depressione negli anziani

        • SSRIs o SNRI: farmaci di prima linea per la
          depressione maggiore.

        • TCA: farmaci di seconda linea – possono
          essere più efficaci nella depressione
          melanconica – preferibili i derivati con
          amine secondarie come lofepramine e
          nortriptilina.

Manna 2012
Risposta al trattamento
                             Monoterapia
                             non riesce nel                     Responsivi alla
    • Il 40% dei casi di                                        farmacoterapia
      depressione             35-45%                                iniziale
      maggiore non
      risponde alla                                                 40%
      farmacoterapia
      iniziale entro sei
      mesi

    • Un’ulteriore
      percentuale (15%
      al ​25%) raggiunge
      la remissione con la                    Responsivi al
                                         trattamento continuo
      continuazione del
      trattamento                             15-25%                  GRS, 2006
Manna 2012
Risposta al trattamento
             L'errore più comune nella prescrizione è legato al mancato
                aumento della dose al livello raccomandato entro le
                prime 2 settimane di trattamento

             Quando la monoterapia fallisce:

             -   considera il passaggio ad un’altra classe di farmaci
             -   integra folati (il 5-metil-tetraidrofolato MTHF aumenta la sintesi di
                 tetraidropterina BH4 che è cofattore essenziale per la velocità di
                 sintesi delle monoamine), omega 3
             -   associa carbonato di litio, triiodotironina, ormoni sessuali
                 (modulatori tri-monaminergici)
             -   associa ipnotico Z (zolpidem, zaleplon, zopiclone) modulatori
                 allosterici positivi (PAM) dei recettori GABA-A
             -   associa antipsicotici atipici (quetiapina, aripiprazolo, etc.)
             -   aggiunge psicoterapia, fototerapia, VNS (stimolazione del
                 nervo vago), TMS (stimolazione magnetica transcranica),
                 DBS (stimolazione cerebrale profonda)
             -   consulta un internista ? ! ? ! ?
Manna 2012
Risposta al trattamento

             Motivi per la risposta parziale
             o per il fallimento del trattamento

             1. La demenza che si confonde con la depressione
                o accompagna la depressione in tarda età

             2. Psicosi concomitante (interferisce con la diagnosi
                e il trattamento della depressione)

             3. La compliance terapeutica è spesso
                insufficiente tra i pazienti depressi
                                            www.medscape.com/viewarticle/41887
Manna 2012
Stabilizzatori dell’umore
                          negli anziani
        • Litio: la contrazione relativa dei volumi idrici di
          distribuzione induce una maggiore concentrazione nei
          tessuti.
        • Livelli terapeutici più bassi (0.2 - 0.6 mmol / l).
        • Effetti collaterali precoci e importanti, anche a livelli
          terapeutici, possono essere legati alla neurotossicità del
          litio: diminuzione della memoria, disorientamento, EPS,
          discinesia, andatura impacciata, disartria, perdita della
          coordinazione motoria.
        • Può verificarsi una disfunzione del nodo del seno
          (bradicardia).
        • Valproato e carbamazepina sono valide alternative, ma
          meno studiate nei pazienti anziani.

Manna 2012
Trattamento della
                        depressione resistente
             • Quando un paziente non risponde a due trattamenti
               antidepressivi con diversi principi attivi assunti a dose
               adeguata per un adeguato periodo di tempo, è
               considerato resistente al trattamento
             • Assicurarsi che la diagnosi sia corretta
             • Assicurarsi circa l’assunzione dei farmaci prescritti
             • Assicurarsi che il dosaggio sia adeguato per il tempo
               necessario cioè almeno di 6 settimane
             • Possono complicare la risposta: i disturbi di
               personalità, altri problemi di salute, l’abuso di droghe,
               fattori psicosociali
             • Il passaggio da un SSRI ad un altro in grado di offrire la
               risposta migliore
             • La commutazione tra TCA è di dubbio beneficio
             • Strategie di augmentation in particolare l’associazione
               di litio può provocare la conversione da non-responder a
               responder nel 50% dei casi

Manna 2012
Trattamento della resistenza:
                 problemi con i farmaci
    • Il trattamento della resistenza negli anziani può essere
      problematico in termini di gestione se ci sono condizioni di
      comorbidità come: insufficienza cardio-circolatoria;cardiopatia
      ischemica ed insufficienza renale.

    • Antidepressivi come i triciclici, che possono causare
      ipotensione ortostatica e tachicardia riflessa devono essere
      usati con cautela nei pazienti con angina ed insufficienza
      cardiaca.

    • L’uso di triciclici può essere problematico nei pazienti con
      blocco di branca o con disturbi della conduzione AV, potendo
      indurre un arresto cardiaco.

    • Il litio deve essere usato con cautela nei soggetti che
      assumono diuretici, che hanno disfunzione renale o che
      assumono cronicamente farmaci antinfiammatori non steroidei.

Manna 2012
SSRI e iponatremia

    • La maggior parte dei casi di iponatriemia
      sintomatica indotta da SSRI si è verificata in
      persone anziane (79%) e di sesso femminile
      (74%).
    • La maggior parte dei casi si verifica entro il
      primo mese di trattamento.
    • I fattori di rischio comprendono:l’età
      avanzata, il sesso femminile, la storia
      precedente e l'uso di farmaci concomitanti
      che possono abbassare il sodio, in
      particolare i diuretici.
Manna 2012                        Movig et al. Br J Psychopharmacol 2002, 53:363-9
Psicofarmaci e QTc
    • Il rischio di un prolungamento del QTc espone alla
      Torsione di Punta (TP) potenzialmente letale
    • QTc > 500msec si associa ad un aumentato rischio di TP
    • I farmaci prolungano il tratto QTc bloccando i canali del
      potassio
    • Tioridazina, pimozide e droperidol hanno un ‘Black Box’
      warning
    • Il sertindolo è stato sospeso dalla prescrivibilità per un
      prolungamento del tratto QTc
    • Può essere indotto anche dall’aloperidolo ed altri
      neurolettici ed antipsicotici atipici
    • L’interazione con inibitori del CYP3A4 può aumentare il
      rischio di prolungamento del QTc.

                        Glassman & Bigger Am J Psychiatry 2001 158:1774-1782
Manna 2012
Effect of psychotropics on QTc*
    Very low effect    Low effect    Moderate                       High effect                 Unknown
                                     effect                                                     effect
    Olanzapine         Clozapine     Chlorpromazine                 IV antipsychotic            Flupenthixol
    Amisulpiride       Haloperidol   Quetiapine                     Thioridazine                Loxapine
    Sulpiride          Risperidone   Ziprasidone                    Pimozide                    Trifluperazine
    Aripiprazole       Citalopram    Zotepine                       Sertindole

    SSRIs (except      Venlafaxine   TCAs
    citalopram)        Trazodone
    Reboxetine         Lithium
    Nefazodone
    Mirtazapine
    MAOIs

    Carbamazepine
    Gabapentin
    Lamotrigine
    Valproate

    Benzodiazepines
                                                                              *Maudesley Prescribing Guidelines 7th Edition
                                     Low=severe prolongation after OD or small average increases 10msec
Manna 2012                           High=clinical doses seen to prolong QTc by >20 msec and/or ECG monitoring mandated
Antidepressants   Cardiac effects                             Acute MI*                   Angina                         Heart failure                             Other comments
                  Increased heart rate, orthostatic                                       May be best avoided due to     May be best avoided due                   Nortriptyline is less likely to
Tricyclics        hypotension, slowing of cardiac             Contra-                     potential for hypotension                                                cause postural hypotension.
                                                                                          resulting in rebound           to potential for                          Lofepramine has a relative
                  conduction, type 1A antiarrhytmic
                  activity                                    indicated                   tachycardia                    hypotension                               lack of anticholinergic side
                                                                                                                                                                   effects

                  Limited data to date would suggest that     Sertraline studied in
SSRI s            SSRIs are relatively safe but consider      acute MI and has no U.K.
                  hyponatraemia and bradycardia               licensed restriction post
                                                              MI

                  Limited data to date would
Buproprion        suggest that it is relatively
                  safe
                  Decreased heart rate, orthostatic           May be best avoided due     May be best avoided due to     May be best avoided due to                Interactions – always
MAOI s            hypotension, risk of hypertensive           to range of potential       range of potential cardiac
                                                                                                                         range of potential cardiac                carry MAOI card
                  crisis, may cause arrhythmias and           cardiac effects             effects
                  reduced left ventricular function.                                                                     effects

                  Limited data to date would
Moclobemide       suggest that it is relatively
                  safe

                  Limited data to date would                                                                                                                       Risk of bone marrow
Mianserine                                                                                                                                                         depression – blood tests
                  suggest that it is relatively                                                                                                                    recommended every 4
                  safe                                                                                                                                             weeks during first 3 months
                                                                                                                                                                   and in those who develop
                                                                                                                                                                   infection

                  Limited data to date would                                                                                                                       Rarely blood
Mirtazepine       suggest that it is relatively
                  safe                                                                                                                                             dyscrasias

                  Limited data to date would suggest that                                 Very limited data but need     Very limited data but need to
Nefazadone        it is relatively safe but consider                                      to consider potential impact   consider potential impact of
                  postural hypotension                                                    of important cardiac effects   important cardiac effects listed in 1st
                                                                                          listed in 1st column           column

                  Increased heart rate, orthostatic
Reboxetine        hypotension at higher doses, rhythm
                  abnormalities and ectopic beats may
                  occur

                  Can cause significant postural                                          Very limited data but need     Very limited data but need to
Trazodone         hypotension and may be                                                  to consider potential impact   consider potential impact of
                  arrhythmogenic in those with co-                                        of important cardiac effects   important cardiac effects listed in 1st
                  morbid heart disease                                                    listed in 1st column           column

                  Limited data to date would suggest that                                                                Can cause hypertension
Venlafaxine       it is relatively safe but need to monitor
                                                                                                                         which may have a negative
                  BP [especially at higher doses].
                  Reports of hyponatraemia.                                                                              effect

Manna 2012                                *Lawlor & Swanwick in Vascular Diseases and Afffective Disorders Chiu, Ames & Katona Dunitz 2002
Trattamento della depressione
                      post-ictus
    • E’ opportuno ricercare la possibile presenza di
      depressione post-ictus già in fase acuta, prima di iniziare
      la riabilitazione e comunque durante il primo anno
      dall’evento, allo scopo di ridurre la disabilità del
      soggetto, il carico sul caregiver ed i costi della malattia.

    • La depressione post-stroke è tuttora un disturbo
      largamente non trattato, anche se esistono evidenze che
      i farmaci antidepressivi possono essere utili.

    • Un trattamento antidepressivo può influenzare
      positivamente il recupero funzionale, ma non
      annullare l’impatto sfavorevole della depressione sullo
      stesso recupero.

Manna 2012
Evidence base for post-stroke depression
  Study                  Patient                  No              Criteria            Drug / dose                   Effect
                         population
  Reding et al. 1986     Stroke                   27              Zung score          Trazodone 200mg               Improvement
                         rehabilitation                                                                             in Barthel
                                                                                                                    Index
  Lipsey et al. 1984     Outpatient               34              DSMIII              Nortriptyline 100mg           Improvement
                         rehabilitation                                                                             in HAM-D

  Wiart et al. 2000      Rehabilitation           31              ICD                 Fluoxetine 20mg               Improvement
                         unit                                                                                       in MADRS

  Anderson et al.        Inpatients and           66              HAM-D               Citalopram 10-                Improvement
  1994                   outpatients                                                  40mg                          in HAM-D

  Grade et al. 1998      Community                21              HAM-D               Methylphenidate               Improvement
                         based                                                        30mg                          in HAM-D
                         rehabilitation
                         unit
  Robinson et al.        Rehabilitation           104             DSM IV              Nortriptyline                 Nortriptyline
  2000                   unit                                     major and           100mg/fluoxetine              better than
                                                                  minor               40mg vs placebo               fluoxetine &
                                                                                                                    placebo

Manna 2012             Vataja et al. pp 216 in Vascular Disease and Affective disorders (eds) Chiu, Ames and Katona, Martin Dunitz, London 2002
Trattamento della
                   depressione post-ictus
    • Non ci sono studi RCT di ampie dimensioni sulla depressione post
      stroke.
    • L’evidenza clinica viene da studi su piccola scala contro placebo.
    • Gli studi sulla depressione post stroke sono stati svolti su campioni
      numericamente esigui e con durata di trattamento limitata.
    • Per il trattamento farmacologico della depressione post-stroke è
      indicato l’uso dei farmaci SSRI per il loro migliore profilo di
      tollerabilità.
    • In passato Nortriptilina (25 mg /die) ma i triciclici sono controindicati
      per gli effetti anticolinergici, cardiotossici e ipotensivanti.
    • Evidenza per Sertralina (50 mg/die) Paroxetina (10-20 mg/die)
      Venlafaxina (75-150 mg / die).
    • Utile il Trazodone (75-150 mg /die) per il trattamento di quadri
      depressivi con agitazione, aggressività ed insonnia, con attenzione
      agli effetti alfa-litici del farmaco (ipotensione ortostatica).
    • Il trattamento va proseguito per almeno quattro-sei
      mesi.
Manna 2012
Sintesi conclusiva 1

             Negli anziani la depressione è:
               – Comune, specialmente come depressione
                  “minore” o “subsindromica”;
               – Associata a comorbidità;
               – Difficile da diagnosticare per la
                  presentazione atipica, più somatica, che si
                  sovrappone ai sintomi di patologie
                  concomitanti;
               – La diagnosi differenziale deve includere
                  altre patologie psichiatriche, malattie
                  fisiche, demenza e lutto.

Manna 2012
Sintesi conclusiva 2
             Il suicidio rappresenta un rischio serio nei
                pazienti anziani soprattutto tra i maschi.
             Il trattamento (acuto o preventivo) deve
                essere individualizzato (tailored = tagliato
               su misura).

             La scelta dell’antidepressivo deve essere
               basata sull’evidenza, sull’efficacia, sulla
               sensibilità specifica del paziente, sulle
               comorbidità, sugli effetti collaterali,
               sulle interazioni tra farmaci.

Manna 2012
Sulle soglie dell’eternità

 Nel 1890,
 Vincent van Gogh
   dipinse questo quadro
   visto da molti critici
   come espressione della
   sua disperazione.

 Van Gogh che soffriva di
   depressione si suicidò
   in quello stesso anno.

Manna 2012
Grazie per
 l’attenzione !

     V. Manna 2012
sombrero_spitzer_960
     apod. nasa. gov
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