Max Morandi: il Gin - Peccati di gola
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Max Morandi: il Gin Il Gin Jenever, Genever, Genièvre, Peket, Holland Gin, Dutch Gin: La bevanda nazionale dei Paesi Bassi e del Belgio ha tanti nomi e una lunga storia, ma poco si sa di questo speciale liquore di ginepro. La storia e le origini del Jenever sono abbastanza misteriose. Inizialmente veniva prodotto distillando il malt wine e aveva una gradazione alcolica del 50%. Non era molto buono a causa delle ridotte tecniche di distillazione del tempo, per questo motivo vi venivano aggiunte alcune erbe così da migliorarne il sapore, in particolare il ginepro, noto per le sue doti medicinali. In olandese il ginepro è chiamato “jeneverbes”, da qui il nome del distillato. La leggenda, alla quale tutt’oggi molti ancora credono, narra che l’inventore del Jenever sia il dottor Sylvius de Bouve, chimico e alchimista Olandese del XVII secolo, ma ciò non è possibile per numerosi motivi. Innanzitutto, ci sono prove che il Jenever venisse venduto come medicinale già nel XVI secolo. Inoltre, le ricerche che il dottor Sylvius aveva svolto per 14 anni all’Università di Leiden (pittoresca cittadina dell’Olanda nota per aver ospitato i pellegrini inglesi che poi si imbarcarono per l’America sulla Mayflower) hanno riguardato anche la distillazione di medicinali con l’olio di ginepro, ma nei cartigli non vi è alcun riferimento al Jenever. Almeno due scritti, entrambi provenienti dalle Fiandre e precedenti al 1600, parlano del Jenever. Il primo, Der Naturen Bloeme, risale al XIII secolo e si trova a Bruges, il secondo, Een Constelijck Distileerboec, risale al XVI secolo e si trova ad Antwerp. Quest’ultimo contiene la prima ricetta scritta del Jenever. A smentire la leggenda ci sono anche le prove che già nel 1606, quando il dottor Sylvius non era ancora nato, il Jenever venisse tassato in quanto venduto come bevanda alcolica e non più come medicinale. Infine, un’opera del 1623, Il Duca di Milano di Philip Massinger, fa riferimento al Geneva, una delle versioni inglesi del nome del Jenever. Nonostante il dibattito sull’origine del liquore sia ancora aperto, il Museo Nazionale del Jenever di Hasselt, in Belgio, afferma senza ombra di dubbio che il Jenever sia nato nel 1200 nelle Fiandre. Ciò che si sa per certo della storia del Jenever è che si diffuse in Inghilterra in seguito alla cosiddetta Guerra dei Trent’Anni (1618-1648). Soldati Inglesi e Olandesi combatterono fianco a fianco contro gli Spagnoli e ben presto gli Inglesi adottarono l’abitudine dei soldati Olandesi di bere Jenever per farsi coraggio prima delle battaglie, per questo motivo la bevanda era soprannominata “Dutch Courage”. Al termine della guerra gli Inglesi portarono con sé in patria questo distillato e iniziarono i primi tentativi di riprodurlo. 1 Peccati di Gola Catering e Scuola di Cucina Venezia Mestre Tel. 041977866 – 3395251493 roberta.molani@peccatidigola.info – www.peccatidigola.info
Max Morandi: il Gin Ulteriore contributo alla diffusione del Jenever in Inghilterra fu apportato da Guglielmo III d’Orange, nobile Olandese sposato con Maria II Stuart, che fu incoronato Re d’Inghilterra e d’Irlanda nel 1689. Il Re era grande amante di questo distillato e ne incoraggiò la produzione nel regno. Poiché il nome era anche scritto “Genever”, gli Inglesi erano convinti che la “e” si pronunciasse “i”; da questo errore nacque l’abbreviazione “Gin” con la quale viene tuttora chiamato il distillato. In realtà il fatto che le due bevande abbiano nomi diversi è giusto, poiché sono molto differenti tra loro. Il metodo produttivo in Inghilterra e il tipo di grano col quale viene fatta la base alcolica divergono molto. Basta pensare che un gin per definizione deve contenere un’alta percentuale di ginepro fra le sue botaniche per poter essere chiamato “gin”, mentre a un Jenever basta contenere una bacca sola per poter portare questo nome. Chi dice che il Jenever è semplicemente un gin Olandese si sbaglia di grosso. In effetti le caratteristiche organolettiche dei due sono davvero diverse e il Jenever si presta molto più del gin ad essere bevuto liscio, degustato come una vodka o un whisky a seconda del tipo di Jenever. Un passaggio importante nella storia del Gin è il 1690 quando venne emanato il Distilling Act, Mediante il quale venne conferito a chiunque il diritto di distillare alcol da cereali. La legge fu una manna dal cielo per i contadini che, grazie al surplus economico derivante dalla vendita di distillati, poterono permettersi di pagare gli alti emolumenti verso i proprietari dei fondi agricoli. Altra data importante è il 1694 quando il Tonnage Act favorì la crescita del consumo di Gin in quanto le tasse sugli alcolici vennero basate sul peso specifico di questi sui carichi delle navi. La nuova situazione, la legge Tonnage Act e la liberalizzazione della distillazione, condusse a quella che venne conosciuta come “London Gin Craze”. Dal 1729 al 1751 il Parlamento inglese fece passare otto leggi in sequenza per tentare di frenare la Gin Craze. La Gin Craze iniziò a svanire e terminò definitivamente con lo stop alla distillazione imposto dal governo, nel 1757, a causa delle carestie di cereali intervenute in quegli anni. Disciplinare Unione Europea: Il Gin deve essere prodotto utilizzando alcol etilico neutro successivamente aromatizzato con bacche di ginepro ed altre sostanze aromatizzanti. L'aroma predominante deve essere quello di ginepro. L'acqua per diluizione può essere aggiunta ma il Gin deve avere una gradazione minima di 37,5 gradi alcolici. 2 Peccati di Gola Catering e Scuola di Cucina Venezia Mestre Tel. 041977866 – 3395251493 roberta.molani@peccatidigola.info – www.peccatidigola.info
Max Morandi: il Gin Stili di produzione: a. steep and boil b. vapor infusion c. sottovuoto d. distillazioni individuali e blend Botanical comuni: Ginepro – Angelica – Coriandolo – Liquirizia – Agrumi – Iris – Cannella - Cassia Categorie di Gin: London dry: N°3 Ginepro – Coriandolo – Arance – Pompelmo - Cardamomo – Coriandolo. Questo stile di Gin secco apparve per la prima volta nella città di Londra intorno agli anni 30/40 del 1800, subito dopo la commercializzazione del distillatore continuo di Aeneas Coffey che permise la produzione di un distillato di base più puro e pulito. Plymouth gin: Navy strenght 57 abv. Ginepro – Coriandolo - Cardamomo Plymouth Gin gode di una protezione governativa (PGI - Protected Geographical Indication), oltre che dall'Unione Europea, che stabilisce il limite dei confini della città di Plymouth per poter utilizzarne il nome, oltre alla diluizione da effettuarsi con acqua proveniente dal fiume Dartmoore. Old tom gin: Old english Ginepro – Limone – Coriandolo – noce moscata Le rudi e sgradevoli sostanze provenienti dai fermentati utilizzati venivano mascherate utilizzando sostanze aromatizzanti come limone o anice, o dolcificanti come la liquirizia o addirittura lo zucchero. Genever jenever: Bols : Ginepro – angelica -coriandolo 3 Peccati di Gola Catering e Scuola di Cucina Venezia Mestre Tel. 041977866 – 3395251493 roberta.molani@peccatidigola.info – www.peccatidigola.info
Max Morandi: il Gin l Genever, nelle sue tipologie più tradizionali, si discosta decisamente dai gin moderni in quanto il suo spiccato carattere maltato, dovuto alle materie prime utilizzate e alla distillazione tradizionale, lo rende più simile ad un whisky di malto. Distilled gin Malfi pompelmo rosa - rabarbaro Deve essere prodotto in un alambicco tradizionale, redistillando alcol neutro in presenza di botanical naturali e non è prevista una gradazione minima per il distillato risultante. Ulteriori sostanze aromatizzanti, dolcificanti ed altri additivi approvati possono essere aggiunti dopo la distillazione e possono essere naturali o artificiali. Cold compound bathub Sister’s gin Violetta – ginepro – rosmarino - salvia Questa tipologia di Gin viene prodotta aggiungendo oli essenziali oppure essenze di ginepro ed altri botanical ad alcol di base neutro, senza l'ausilio di ulteriori distillazioni. Xoriguer gin: Questo particolare Gin può essere prodotto unicamente nell'isola di Menorca, in Spagna, utilizzando alcol neutro di base da vino. Sloe gin: Bevanda spiritosa a base di gin aromatizzato con susine o prugne della Cornovaglia. Tonica Nel XVIII secolo, come misura per la profilassi della malaria, nelle aree colonizzate dell’India e dell’Africa si miscelavano acqua e chinino in dosi elevate. L’acqua tonicaè composta da acqua addizionata a anidride carbonica, zucchero e aromi naturali, tra cui prevale il chinino. London essence: Ginepro e diverse essenze di agrumi come coriandolo, limone, lime, pompelmo. J. Gasco: spicca l’aroma di ginepro 4 Peccati di Gola Catering e Scuola di Cucina Venezia Mestre Tel. 041977866 – 3395251493 roberta.molani@peccatidigola.info – www.peccatidigola.info
Max Morandi: il Gin Bicchieri L'highball è un bicchiere a forma cilindrica di tipo tumbler di capacità variabile tra 250 e 350 millilitri Tecnica di preparazione Se nella ricetta non avete prodotti di difficile mescolanza, la tecnica di preparazione si chiama build. Bibliografia consigliata: Regan Gary: Il Gin Compendio, Readrink, 2016 Maurizio Maestrelli, Samuele Ambrosi: Anthologin, Guido Tommasi Editore-Datanova, 2020 Aaron Knoll: Gin. Arte, mestiere e nuova sapienza in 300 distillazioni, Giunti Editore, 2016 5 Peccati di Gola Catering e Scuola di Cucina Venezia Mestre Tel. 041977866 – 3395251493 roberta.molani@peccatidigola.info – www.peccatidigola.info
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