MAROCCO deserto, kasbah e città 9 - 17 novembre 2018 - viaventisettembre
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PIANO VOLI: 9/11 Bergamo – Fez 19:25 – 21:10 17/11 Marrakech – Bergamo 18:35 – 23:00 I DATI TECNICI IN PILLOLE: massimo 15 partecipanti spostamenti interni in comodi van privati voli diretti riad di charme quattro cene incluse visite guidate da esperto italiano GLI INGREDIENTI DEL VIAGGIO: architettura almoravide e almohade giardini e oasi città imperiali cucina tradizionale marocchina spa e benessere canyon, gole e deserti IL NOSTRO ITINERARIO
il racconto Un paese sicuro e accogliente, un clima spettacolare, un sistema alberghiero tra i più organizzati al mondo e una gastronomia celebre per la varietà e la qualità delle materie prime. Basterebbe questo per fare del Marocco una meta ideale, ma ovviamente c’è molto di più alla base del vero e proprio amore che abbiamo per questo paese. Fez e Marrakech sono due gioielli che tutti dovrebbero visitare almeno una volta nella vita, e diciamo almeno una volta perché sono città di tale fascino ed effervescenza da lasciare sempre intatta la voglia di tornarci, anche in chi le ha già frequentate in passato. Medine bianco calce ravvivate da lampi di colore incrostati su vecchie porte di legno; improvvise ed esuberanti fioriture; asini che accompagnano quotidianamente il lavoro dell’uomo; tintorie medievali e una infinità di botteghe storiche sono solo alcuni degli aspetti che tanto affascinano il viaggiatore. E a punteggiare le città scuole coraniche, antiche biblioteche, fontane e palazzi principeschi in cui “sentire” l’anima artistica di questo paese, così sviluppata da farne l’epicentro di un gusto che a partire dal XIII secolo ha letteralmente invaso mezza Europa. E del resto le decorazioni su legno o a stucco sono di tale varietà ed eleganza che non si può che rimanere rapiti di fronte alla maestria artigianale di chi le ha create. Nel percorso poi avremo anche modo di scoprire Meknès, antica capitale impreziosita dalla struggente medersa Bou Inania, e Ait Ben Haddou, spettacolare ksar, ossia città fortificata, patrimonio Unesco e set cinematografico di capolavori e grandi produzioni come Lawrence d’Arabia, Il tè nel deserto, Il gladiatore. E in mezzo a tanta bellezza scoprirete tutto il fascino del deserto, con una notte indimenticabile e un emozionante percorso a dorso di dromedario, e le surreali gole del Dades e del Todra, scenari degni dei grandi parchi americani ma arricchiti da piccole kasbah fuori dal tempo.
il diario di viaggio 9 novembre: rocciosi si alternano a foreste di arrivo a Fez e trasferimento al cedri e palmeraie riad cena e pernottamento in riad 10 novembre: 12 novembre: giornata dedicata alla visita di mattinata libera per rilassarsi a Fez: ovviamente vi faremo bordo piscina o per dedicarsi a scoprire tutti i “classici” un giro in quad nelle vicinanze cittadini, come il quartiere delle del riad (opzionale) concerie, le porte del Palazzo nel pomeriggio partiremo a Reale con il vicino quartiere dorso di dromedario per ebraico, la Sinagoga Ibn Danan, attraversare le splendide dune la madrasa Bou Inania e la di Erg Chebbi: prima di iniziare splendida porta blu ci verrà spiegato come cena libera affrontare questi simpatici animali, ma siamo certi che 11 novembre: entrerete subito in sintonia col di primo mattino partiremo per vostro "taxi del deserto”… il tour che ci condurrà, in in serata arrivo al campo quattro giorni, a Marrakech. tendato, cena e pernottamento Cominceremo da Meknes, antica capitale che ha saputo 13 novembre: conservare autenticità e piccoli dopo aver ammirato l’alba sulle gioielli architettonici come la dune un trasferimento in 4x4 ci madrasa omonima a quella di riporterà a Merzouga dove Fez recupereremo le valigie, lasciata Meknes ci dirigeremo potremo fare una doccia e verso sud attraversando due ripartiremo verso ovest. In tarda volte le montagne dell’Atlante e mattinata ci addentreremo nelle godendo panorami spettacolari gole del Todra, in cui e suggestivi, in cui deserti spettacolari pareti di roccia ci circonderanno in un panorama
via via sempre più culturale del Marocco e scrigno impressionante, fino a toccare il di bellezze senza fine. Prima di culmine dove la gola si stringe a sistemarci nel nostro riad ci soli 10 metri di larghezza fermeremo agli stupefacenti nel pomeriggio ci dedicheremo giardini Majorelle, ultima alle gole del Dades, meno dimora di Yves Saint Laurent, e strette delle precedenti ma non uno dei luoghi più fotogenici di meno scenografiche, anche per tutta la città… la presenza nella valle formata sistemazione in riad e cena dal fiume di numerose kasbah libera più o meno disabitate, un vero spettacolo di costruzioni 16 novembre: berbere in pisè, ossia paglia e giornata interamente dedicata ciottoli tenuti insieme dalla terra alla città rossa: inizieremo con rossa locale, che dona loro un alcuni dei monumenti più colore identico alle pareti significativi, come Palais El rocciose di fondo. Deserto a Bahia e le incredibili tombe parte forse qui farete le foto più saadiane, dedicandoci poi a un belle del vostro viaggio! percorso lungo le mura cena e pernottamento in riad cittadine per arrivare alla Koutoubia, moschea medievale 14 novembre: il cui minareto fu di modello per dopo esserci rilassati qualche la celebre Giralda di Granada ora in piscina saremo pronti per nel pomeriggio incursione nel partire alla volta di Ourzazate, suq, un labirinto di vicoli e set cinematografico storico e negozi che vi darà la vera sede degli “studios” locali: qui dimensione della brulicante vita sono stati girati capolavori di Marrakech come Lawrence d’Arabia e Il tè cena libera: vi consigliamo nel deserto. Prossima tappa Ait almeno di passare da piazza Ben Haddou, la ksar più bella Jamaa el Fna, l’unico del Marocco, per l’ultima e più patrimonio Unesco al mondo toccante immersione nel dato non per la bellezza o mondo secolare e immutato l’importanza del luogo, ma per delle popolazioni berbere la sua atmosfera, davvero unica cena e pernottamento in riad 17 novembre: 15 novembre: mattinata libera per visitare lasceremo Ait Ben Haddou e Marrakech riattraverseremo l’Atlante per trasferimento in aeroporto e arrivare a Marrakech, capitale volo di rientro
cosa vedremo: arte e storia madrase e moschee: come alle nostre latitudini anche qui tra gli edifici antichi di maggior pregio ci sono quelli a carattere sacro. Noi avremo modo di scoprire lo splendore decorativo delle madrase Bou Inania di Fez e Meknes, fondate alla metà del XIV secolo dalla distania merinide e impreziosite da stucchi, fontane di marmo e piastrelle dipinte a mano che vi daranno perfettamente l’idea dell’altissima qualità artigianale di questa popolazione. Ovviamente vi faremo conoscere anche i grandi esempi precedenti, come la moschea Koutoubia, il cui minareto è stato modello della splendida Giralda di Siviglia, e successivi, tra cui spicca l’eleganza delle tombe saadiane del XVI secolo, mirabilmente realizzate in marmo di carrara. palazzi: si comincia con gli esterni del palazzo reale di Fez, purtroppo non visitabile, ma le cui porte di accesso sono un vero e proprio capolavoro bronzeo. Ma soprattutto ammireremo i rutilanti interni di Palais El Bahia a Marrakech, dotato di oltre 150 stanze atte a ospitare il reggente del Marocco del XIX secolo e le sue 24 concubine: giardini interni e pavimenti colorati, soffitti in legno di cedro e camini, archi in stucco e piante tropicali vi trasporteranno in un’atmosfera da mille e una notte. sinagoghe: ebbene sì, a dispetto dei tempi più recenti, anticamente ebrei e musulmani hanno convissuto più o meno serenamente per secoli. Alcune testimonianze si trovano nei vari mellah (quartieri ebraici) del Marocco e nelle molte sinagoghe tuttora conservate. Noi scopriremo in particolar modo quella di Ibn Danan, del XVII secolo, realizzata probabilmente da maestranze islamiche e dalla cui terrazza si gode una spettacolare vista sul bianchissimo cimitero sottostante. souq: epicentro delle città marocchine, i mercati coperti sono un vero spettacolo di vicoli, botteghe artigiane, piccole moschee nascoste, fontane secolari e vita locale. In particolar modo ci addentreremo nella zona di Fez famosa per le concerie delle pelli, autentico girone dantesco dall’odore pungente e dai colori cangianti, e nello sconfinato souq di Marrakech, un dedalo inestricabile di stradine su cui si affacciano migliaia di negozi rigorosamente divisi per settore merceologico (almeno nelle parti più autentiche, che non mancheremo di farvi conoscere). E se pensate che siano un luogo dove cianfrusaglie di dubbia qualità vi verranno proposte da venditori insistenti avete ragione solo in parte: se le zone più turistiche sono effettivamente così, basta sapere dove andare per incontrare spezie provenienti da ogni angolo del nord Africa, lavori in ferro battuto di straordinaria qualità, antiquari zeppi di oggetti raffinatissimi e, ovviamente, venditori di tappeti abilissimi nella vendita quanto nel reperire opere di altissimo livello.
mura e fortificazioni: sia Fez che Meknes e Marrakech sono vere e proprie città murate, con chilometri di sistemi difensivi a cingerle completamente. E se quelle di Marrakech sono giustamente celebri per il colore rosso tipicamente locale, quello che probabilmente vi stupirà maggiormente sono le porte che permettono di varcarle. Su tutte la bellissima porta blu di Fez e quella, detta del rinnegato, del palazzo reale di Meknes, un autentico capolavoro del XVIII secolo in cui colonne di marmo romane sono mirabilmente integrate in una decorazione tanto ipnotica quanto elegante. kasbah: se il termine medina indica genericamente una città, quello di Qasba identifica una fortezza o cittadella difensiva spesso possedimenti di un’unica famiglia. Nella zona che da Merzouga porta ad Ait Ben Haddou ne incontreremo molte, spesso realizzate in pisè, una tecnica costruttiva “povera” a base di paglia e fango. Il colore si intona perfettamente con le montagne che spesso le incorniciano, accentuando il fascino di questi luoghi, in cui semplici decorazioni berbere impreziosiscono strutture architettoniche semplici ma il cui romanticismo resta intatto nonostante i secoli. Se avete in mente qualche film “storico” di ambientazione classica, probabilmente è stato realizzato in una di queste: giusto per farvi qualche esempio ad Ait Ben Haddou, dove dormiremo, sono stati girati Lawrence d’Arabia, Gesù di Nazareth, L’ultima tentazione di Cristo, Il tè nel deserto, Il Gladiatore e molti altri capolavori…
cosa vedremo: paesaggi deserto: che dire? Dune di sabbia dorata dalle forme cangianti e sinuose, il silenzio incantato, il colore che cambia di continuo, l’abilità dei cammelli a muoversi su questo terreno altrimenti inaffrontabile, tutto concorre a rendere un’escursione nel deserto una delle esperienze indimenticabili della propria vita. Noi non ci accontenteremo di una semplice passeggiata a dorso di dromedario, ma dormiremo in un accampamento berbero, perché arrivare fin qui senza godersi il cielo surrealmente stellato, o l’alba che si affaccia da dietro le dune sagomate dal vento sarebbe davvero un peccato. gole: scoscese pareti di roccia rossa, valli sorprendentemente verdeggianti, strettoie incredibili e piccole kasbah a mimetizzarsi nel paesaggio. Così si presentano le gole formate dai fiumi Todra e Dades, nella zona dell’Alto Atlante. Se non fosse per i berberi che abitano queste terre così geologicamente movimentate, pensereste di trovarvi in un film di Sergio Leone o in Arizona. Soprendenti. l’Atlante: catena montuosa lunga circa 2500 km e che attraversa Marocco, Algeria e Tunisia, arriva fino a 4000 mt di altezza, e si è originata dall’avvicinamento della placca africana con quella euroasiatica. Noi la attraverseremo due volte, “infilandoci” tra medio e alto Atlante e scoprendo paesaggi aspri e incantevoli, dove la neve può iniziare a fare capolino già in queste stagioni. Lo spettacolo è tale che non vi accorgerete nemmeno del tempo che ci vorrà per scavallare quello che i locali chiamano “il Monte dei Monti”. palmeraie: vere e proprie oasi in mezzo a terreni spesso brulli e poco accoglienti, queste piantagioni di palme hanno avuto un’importanza centrale nel mantenimento e nel progressivo insediamento delle popolazioni berbere. Se quella di Marrakech è diventata una zona di lusso piena di campi da golf e resort, quelle che incroceremo durante il nostro percorso vi mostreranno il loro lato certamente meno glamour ma più autentico. E se vi piacciono i datteri sarete praticamente in paradiso… giardini Majorelle: eravamo indecisi se parlarne qui o sotto la voce “arte e storia”, ma visto l’intento chiaramente paesaggistico del suo ideatore, ci siamo risolti così. Incantevole dimora marocchina di Yves Saint-Laurent, questa villa urbana circondata da giardini è in realtà opera del pittore che da il nome al luogo. Un tripudio di piante tropicali e cactus dalle forme eccentriche, vasche di pesci e fontane, finestre arabeggianti e bouganville sfrontate, in questo angolo di Marrakech totalmente dipinto di blu e giallo, penserete che come giardinieri non valete nulla, ma vi godrete uno dei luoghi forse più suggestivi di tutto il Marocco.
enogastronomia tajine & co.: se il tipico recipiente-pentola nordafricano in coccio è diventato ormai conosciuto in tutto il mondo, le mille varianti delle ricette tradizionali che ne prevedono l’utilizzo vi stupiranno. Ma visto che siamo in Marocco non potete perdervi una tipica Tanjia Marrakchia, una ricetta della città rossa che prevede di far cuocere la carne dentro ad un’apposita anfora posta nei forni dei panifici tradizionali. e tutto il resto: la cucina locale è un tripudio di spezie e colori sgargianti, molto più varia di quanto possiate immaginare. Alle classiche preparazioni nordafricane infatti si aggiungono veri e propri colpi di scena come la pastilla, un particolare sformato di pasta sfoglia ripieno, nella versione più autentica, di carne di piccione e condito con mandorle tostate, cannella e zucchero. Ma al di là delle cose più “strane”, le innumerevoli verdure, le salse alle melanzane e ai ceci, gli stufati di vario tipo e l’immancabile tè alla menta vi accompagneranno in un viaggio nei sapori e nei profumi di questa terra forte e generosa.
Il pacchetto, comprensivo di voli Ryanair come da programma (quotazione al 22 giugno 2018, da riconfermare al momento della prenotazione), alloggio 8 notti in riad (1 in campo tendato) con trattamento di b&b, 4 cene, trasferimenti con minivan privati, visite guidate condotte da esperto italiano, assicurazione medico-bagaglio standard, ha un costo di 1230 euro a persona in camera doppia con almeno 15 partecipanti (dai 10 ai 14 partecipanti di 1435 euro, sotto ai 10 partecipanti quota su richiesta). Sconto con tessera “viaggi” de laformadelviaggio: 20 euro. Supplemento camera singola: 390 euro. Assicurazione annullamento, opzionale e da richiedere al momento dell’iscrizione. Assicurazione medica supplementare, opzionale. L’acconto del 25% va versato al momento dell’iscrizione. NB: non sono inclusi nella quota i trasferimenti da e per l’aeroporto di Bergamo, il bagaglio da stiva (da richiedere e quotare al momento della prenotazione), i pranzi e le cene non indicate, eventuali mance e quanto non specificato nelle voci precedenti. Si prega inoltre di notare che al momento della partenza verrà formata una cassa comune destinata alle mance e altre eventuali di circa 30 euro a persona. Il programma potrà subire piccole variazioni indipendenti dalla volontà dell’organizzazione. L’agenzia di viaggi laformadelviaggio.it srl ricorda che il viaggiatore è tenuto ad informarsi sui documenti necessari per l’espatrio e sulla loro validità. Iscrivendosi a questo viaggio si accettano termini e condizioni elencati nel contratto di vendita di pacchetti turistici (disciplinata - fino alla sua abrogazione ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 79 del 23 maggio 2011 [il "Codice del Turismo"] - dalla L. 27/12/1977 n° 1084 di ratifica ed esecuzione della Convenzione Internazionale relativa al contratto di viaggio [CCV], firmata a Bruxelles il 23.4.1970 - in quanto applicabile - nonchè dal Codice del Turismo [artt. 32-51] e sue successive modificazioni) che potete consultare sul nostro sito alla pagina www.viaventisettembre.it/condizioni-generali o richiedere presso la nostra sede.
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