Marinella Santini manuale ad uso didattico a cura di - VOLUME 2 - Giocodanza

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Marinella Santini manuale ad uso didattico a cura di - VOLUME 2 - Giocodanza
manuale ad uso didattico
      a cura di

Marinella Santini

       VOLUME 2

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Marinella Santini manuale ad uso didattico a cura di - VOLUME 2 - Giocodanza
LO SPAZIO NELLA LEZIONE DI GIOCODANZA

Nel metodo Giocodanza®, l’utilizzo dello spazio all’interno della lezione è vario.
Si usa spesso far disporre gli allievi in ordine sparso: questo perché, non solo si impara a riempire
con ordine tutto lo spazio a disposizione, ma soprattutto perché ciascun bambino può mettersi dove
vuole, sentendosi a proprio agio. In tal modo, avendo ciascuno scelto il proprio posto, nessuno si
sente davanti o dietro come quando ci disponiamo, ad esempio, nelle file e negli spazi.
E’ importante, però, che sia un ordine sparso e non un disordine sparso! Per questo è utile
memorizzare la disposizione scelta ed essere consapevoli del proprio spazio personale e di chi
abbiamo accanto: a destra, a sinistra, davanti e dietro (spazio generale).
Dopo aver eseguito uno o più esercizi in questa disposizione, si invitano i bambini a camminare
liberamente (o a danzare, saltare, correre, ecc.): ad un segnale sonoro, o di qualunque altro tipo, essi
devono ritornare esattamente al loro posto. Insieme controlliamo poi se ognuno ha preso la sua
giusta collocazione nello spazio.

Un’altra disposizione che viene usata spesso è il cerchio e il motivo è lo stesso: nessuno è davanti,
nessuno è dietro! Nel cerchio inoltre, siamo tutti accanto e possiamo guardarci. In questa
disposizione, con i bambini più piccoli, è consigliabile eseguire esercizi con movimenti solo
simmetrici; molti infatti non conoscono ancora la destra e la sinistra, perciò potrebbero confondersi
ed eseguire a specchio.
In seguito, invece, lavorare in cerchio con movimenti asimmetrici si rivelerà molto utile proprio per
acquisire maggiore sicurezza nella lateralità.

Naturalmente si lavora anche nelle file e negli spazi e in disposizioni geometriche ben precise:
queste ultime sono figure che ognuno, insieme agli altri, disegna con il proprio corpo nello spazio.
Questo è importante, poiché, quando interpreteranno delle semplici coreografie, gli allievi dovranno
sapersi muovere mantenendo, o cambiando, una determinata disposizione.

Nel Giocodanza inoltre incontriamo spesso giochi a coppie e a gruppi; per evitare che i bambini si
scelgano “a simpatia”, emarginando quelli più timidi o introversi, ricorriamo a giochi studiati
appositamente per formare le coppie o i gruppi: in tal modo la scelta è del tutto casuale.

Vediamone alcuni esempi.

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GIOCHI PER FORMARE I GRUPPI

   1. “I cerchi” > 1° Ciclo - TRACCIA N. 45
Obiettivi: formare due gruppi - riscaldamento - attenzione uditiva
Oggetti:cerchi colorati (la metà rispetto al numero dei bambini) sparsi sul pavimento

SVOLGIMENTO >> Gli allievi danzano liberamente e allo stop della musica entrano velocemente
dentro i cerchi: essendo la regola che soltanto un bambino può entrare dentro il cerchio, la metà dei
bambini resterà fuori. Abbiamo così formato i due gruppi: quello dei bambini dentro il cerchio e
quello dei bambini rimasti fuori.

       1. “Le palline” > 1° Ciclo -TRACCIA N. 46
Obiettivi: come l’esercizio precedente
Oggetti: palline antistress, come per i cerchi, la metà rispetto al numero dei bambini

SVOLGIMENTO >> Tutti i bambini si muovono nello spazio, seguendo le istruzioni dell’insegnante:
“camminare, saltare, fermarsi, strisciare, correre”. Ogni tanto la maestra lancia qualche pallina e
velocemente gli allievi cercano di afferrarne una ciascuno; quando le palline sono terminate, si sono
formate le due squadre: chi ha le ha prese e chi è rimasto senza.

       2. “La storia” > 1° Ciclo liv.2/ 2° Ciclo liv.1               - senza musica -
Obiettivi: formare due gruppi - sviluppare velocità e prontezza di riflessi
Oggetti:vari oggetti, a seconda della storia che si vuole raccontare e… tanta fantasia da parte
dell’educatore!

SVOLGIMENTO >> I bambini sono in cerchio seduti con le gambe incrociate; al centro del cerchio
sono disposti vari oggetti in numero pari alla metà dei partecipanti. L’educatore inventa una storia
nominando ogni tanto, nella narrazione, i vari oggetti; ogni volta che ne viene nominato uno, i
bambini dovranno velocemente alzarsi e andare a prenderlo. Quando la storia è terminata, tutti gli
oggetti saranno stati presi; a questo punto abbiamo formato i due gruppi: quello con gli oggetti e
quello senza.
Osservazioni: può essere divertente per i bambini inventare un nome spiritoso per la propria
squadra.

       3. “A gruppi di…” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 47
Obiettivi: formare le coppie o più gruppi - velocità di risposta - attenzione uditiva
Oggetti: un tamburello

SVOLGIMENTO >> Supponiamo di avere una classe di sedici bambini. Si invitano a danzare
liberamente; allo stop della musica si fermano e l’insegnante dirà: “Gruppi di quattro!”: a questo
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punto i bambini si dispongono in quattro, prendendosi per mano e, alla ripresa della
musica,continuano a ballare insieme. Al suono del tamburello si lasciano e ognuno continua la sua
danza per conto proprio. E così via.
Se vogliamo formare le coppie, l’ultima indicazione sarà“Gruppi di due”; se nel gioco che
dobbiamo fare occorrono quattro gruppi, l’ultima indicazione sarà “Gruppi di quattro”. Se invece
volessimo formare due gruppi, diremo “Gruppi di otto”.

       4. “ Contatti” > 2° Ciclo - TRACCIA N. 48
Obiettivi: come l’esercizio precedente - percezione corporea
Oggetti: uno strumentino

SVOLGIMENTO >> I bambini danzano liberamente nello spazio. Al segnale sonoro, si fermano in
posizione naturale con le mani alla vita. L’insegnante nomina una parte del corpo preceduta da un
numero, ad esempio “tre fronti”: ciò significa che tre bambini dovranno toccarsi con la fronte e,alla
ripresa della musica, continueranno a muoversi mantenendo questo contatto, fino ad un secondo
segnale che indica di riprendere a danzare per conto proprio.
Si continua così fino a quando non abbiamo formato i gruppi necessari al gioco che dobbiamo
svolgere.

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IL RITORNO ALLA CALMA

Il Giocodanza è un metodo che coinvolge moltissimo i bambini perché si avvale, come mezzo di
apprendimento, del gioco che ovviamente rende la lezione stimolante e divertente. Ma divertimento
è spesso sinonimo di confusione… Capita talvolta infatti, specialmente nelle prime lezioni, che i
bambini… si divertano troppo! E vengono così a crearsi momenti di confusione.
Ecco dunque, che in questi “momenti” si inseriscono i giochi di ritorno alla calma, utili anche
quando l’attenzione dei piccoli allievi sfugge al nostro controllo.

E’ opportuno inoltre ricorrere a questi giochi anche quando precedentemente è stata svolta un’
attività abbastanza intensa, e si nota nei piccoli allievi un affaticamento . A questo punto è
necessario riportare il battito cardiaco alla sua frequenza regolare: ricorriamo dunque al ritorno alla
calma, fondamentale per inserire una fase di “riposo”.

In realtà, non esistono veri e propri “giochi di ritorno alla calma”; in questa categoria possiamo
inserire tutti gli esercizi di respirazione e anche esercizi di postura. Ad esempio, dopo i giochi al
paracadute, che sono piuttosto movimentati, l’insegnante invita i bambini a camminare lentamente
in ordine sparso e occupare poi un posto nello spazio, sedendosi con le gambe incrociate e
allungando bene la schiena verso l’alto; poi li invita a rilassare e di nuovo ad allungare, ripetendo
varie volte.
Siamo ritornati così alla calma, abbiamo riportato il cuore al suo normale ritmo e, nello stesso
tempo, abbiamo curato la postura della schiena.

Con lo stesso sistema e con il medesimo intento,possiamo inserire anche il riposo intelligente o
laterrazzina e fare ancora altri esercizi, che vengono così introdotti senza annoiare i bambini.
Abbiamo raggiunto in tal modo più obiettivi: li abbiamo riportati alla calma, hanno fatto alcuni
esercizi senza annoiarsi e noi abbiamo svolto una parte del programma.

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I GIOCHI CON GLI OGGETTI

Gli oggetti hanno un ruolo importante nel Giocodanza®; vengono introdotti spesso nella lezione e,
“trasformandosi”in attrezzi-giocattolo, forniscono ai piccoli allievi degli input, divenendo ulteriori
stimoli per la loro immaginazione.

Abbiamo due tipi di attrezzi-giocattolo: quelli semplici, che possiamo reperire dalla vita quotidiana
(giornali, scatoloni, tessuti, ecc.) e quelli propri dell’attività psico-motoria (cubi, bastoni, cerchi,
coni, palle, ecc.),che hanno una loro funzione specifica in quanto posseggono caratteristiche
funzionali, che orientano cioè l’azione verso contenuti particolari.
Prendiamo, ad esempio, un palloncino e invitiamo i bambini a spingerlo verso l’alto con il dorso
della mano,con il gomito o con qualunque altra parte del corpo: il palloncino avrà in questo caso la
duplice funzione di stimolare la coordinazione oculo-manuale e la percezione corporea.

Per il bambino l’oggetto è come un giocattolo che stimola la sua fantasia in quanto favorisce idee e
stimoli creativi, proponendo al tempo stesso i contenuti per l’azione che ne scaturisce.
La funzione degli attrezzi-giocattolo è pertanto invitare i bambini all’attività mentale e fisica: dall’
oggetto nasce l’idea e l’idea si concretizza poi in una situazione.
Con l’utilizzo dell’oggetto,abbiamo dunque sollecitato l’immaginazione e la creatività, favorendo
nel bambino lo sviluppo di idee, sollecitandolo inoltre all’azione.

Per gioco con l’oggetto si intende un gioco in cui il bambino interagisce con l’oggetto stesso; ad
esempio, “Lulù dice…” o “I nastri” o“Il semaforo” non sono da considerare giochi con l’oggetto,
perché non vi è interazione con esso: accompagnano e, in un certo senso, conducono il gioco, ma è
l’insegnante che li utilizza.“Sirene e pirati” o “Il gioco dei personaggi” sono invece giochi con
l’oggetto perché vi è interazione.

L’uso degli oggetti diventa fondamentale nello svolgimento della lezione, soprattutto quando
si entra nello specifico del programma di Tecnica Propedeutica, perché supportano l’attività
fisica rendendo gli esercizi meno “noiosi” e la lezione più varia e divertente.

Vediamo alcuni esempi di giochi che utilizzano gli oggetti.

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GIOCARE CON IL PALLONCINO

Obiettivi:relazionarsi con l’oggetto - alternare gli esercizi del programma ad esercizi e giochi più
dinamici,resi più divertenti dall’utilizzo del palloncino - sviluppare l’attenzione uditiva e la
concentrazione, in quanto gli allievi devono ascoltare l’insegnante, che fa da guida dando loro le
indicazioni necessarie

Oggetti:palloncini colorati, uno per ciascun allievo
Livello: 1° / 2° Ciclo   - TRACCIA N. 49

SVOLGIMENTO >> I bambini, chiamati per nome dall’insegnante, danzando liberamente vanno a
prendere uno per volta il palloncino nella ZONA DEI GIOCHI. Andranno poi a disporsi in un
punto della sala a loro piacere. Quando tutti sono a posto,

CAMMINARE IN ORDINE SPARSO tenendo il palloncino in alto con il braccio destro; ad un
segnale, fermarsi e compiere uno o più giri a destra (dalla parte del palloncino). Riprendere a
camminare passando il palloncino nella mano sinistra e, ad un secondo segnale, girare a sinistra.

CAMMINARE VARIANDO LE SITUAZIONI E I LIVELLI: pavimento che scotta, con pozze
d’acqua, di gomma, camminare come un gigante, come un nanetto, ecc., tenendo sempre ben stretto
il palloncino.

PERCEZIONE CORPOREA
Quando l’insegnante nomina varie parti del corpo, i bambini spingono in alto il palloncino con la
parte indicata, cercando di non farlo mai cadere a terra.
L’insegnante può fare i “dispetti”, passando tra i bambini e allontanando loro, spingendolo in alto, il
palloncino.

RITORNO ALLA CALMA: fermarsi in posizione naturale e scendere in posizione supina, con le
gambe raccorciate, i piedi posati sul pavimento e il palloncino appoggiato sulla pancia, tenuto con
ambo le mani.
1: inspirare gonfiando la pancia (il palloncino sale)
2: apnea
3: espirare “schiacciando l’ombelico” sul pavimento(il palloncino si abbassa)
4: pausa
Si ripete varie volte.
In questo modo, siamo ritornati alla calma e, nello stesso tempo, abbiamo fatto un esercizio di
respirazione addominale.

Riprendere a camminare con varie andature e, alle parole:

FRAGOLA:           lasciare cadere a terra il palloncino e continuare ad eseguire ciò che stavamo
                   facendo
BANANA:            riprendere il palloncino (il primo che capita), continuando poi a camminare

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POLTRONA:         mettersi seduti con le gambe incrociate o tese,        tese, o in presa plantare (sarà
                                  dirlo) eseguire esercizi di postura e movimenti anatomici (per la
                  l’insegnante a dirlo):
                  schiena, la testa, le spalle, le braccia, i piedi, ecc.)
LETTO:            posizione supina o prona. Eseguire esercizi del programma (per gli arti inferiori,
                  per gli addominali, per i dorsali, ecc.).

Naturalmente è opportuno alternare queste “parole d’ordine”, in modo da variare spesso i
movimenti. A seconda dell’età degli allievi, gli esercizi di postura e di tecnica propedeutica possono
essere più o meno complessi.

LO SCOPPIO: quando l’utilizzo del palloncino sta per terminare, l’insegnante invita i bambini ad
appoggiarlo sul pavimento to e a saltarci sopra, scoppiandolo.
                                                    scoppiandolo. Subito dopo, gli allievi, più
velocemente possibile, raccolgono i … “resti” dei palloncini, gettandoli poi nel cestino.

Osservazioni: molti bambini hanno paura di scoppiare il palloncino, inn questo caso è bene
assecondarli.
La versione qui proposta è per il 1° Ciclo, ovviamente
                                              ovviamente con il 2° Ciclo, in particolare con il livello 2,
si inseriscono esercizi di postura e di tecnica propedeutica più complessi.

                        ESEMPI DI SEMPLICI ESERCIZI POSTURALI

POLTRONA:         in questa posizione,
                             posizione, sedute con le gambe incrociate, solleviamo in alto il
                  palloncino, tenuto da ambo le mani, in 4 tempi (vedi disegno sotto).
                                                                               sotto

                                  esercizi di postura per la schiena

In altri 4 tempi flettiamo la schiena allungando bene le braccia
                                                         bracc in avanti,
                                                                      ti, con la fronte sul pavimento
 stretching per la muscolatura profonda della schiena);
(stretching                                      schiena teniamo
                                                            eniamo questa posizione per 4 tempi e, in
4 tempi ritorniamo nella posizione di partenza.
Ripetere ancora tre volte.

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esercizi anatomico-muscolari

Tenendo i piedi in presa plantare, con il palloncino tra le gambe (vedi disegno A),
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eseguire rotazioni del torace ed esercizi per le braccia (vedi disegno B).

Con le gambe incrociate, tenendo il palloncino sopra le gambe (vedi foto C), possiamo eseguire
                                                                                           eseg
movimenti della testa (flessione – estensione – inclinazione – rotazione – circonduzione).
                                                                           circonduzione

                        disegno A               disegno B                 disegno C

Con le gambe tese ed i piedi flessi, facendo scorrere (dalla posizione
                                                             posizione del disegno D) il palloncino
lungo le gambe (disegno E), si esegue l’esercizio per i tendini e per la muscolatura posteriore delle
gambe.

            disegno D                                                                 disegno E

LETTO SU: letto su equivale alla posizione supina.
In tale posizione possiamo eseguire la respirazione addominale con    con il palloncino sulla pancia (vedi
pag.7).
      ). Oppure, tenendo sempre il palloncino sull’addome, facciamo concentrare i bambini sulla
postura
     ura della schiena che deve aderire sul pavimento, in particolare il punto della vita. Diremo loro
di allungare il vertice del capo verso il lato dietro e, nello stesso tempo, di premere con le piante dei
piedi sul pavimento. In questo caso, abbiamo inoltre eseguito un esercizio di ritorno alla calma.
                                                                                               calma
In questa posizione possiamo eseguire esercizi anche per le gambe, a cominciare dal semplice
raccorciato e allungato, esercizi per gli adduttori, ecc.

LETTO GIU’: letto giù equivale alla posizione prona. In questa
                                                           q sta posizione possiamo eseguire
esercizi per i muscoli dorsali,per la muscolatura posteriore delle gambe, per le scapole.

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ALTRI OGGETTI

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La funzione specifica del cerchio è la percezione spaziale: possiamo andare dentro il cerchio e
uscire fuori con un passo in avanti, indietro o laterale (a destra o a sinistra); posso anche girarvi
intorno.Inquesto caso il cerchio orienta l’azione verso la sua caratteristica funzionale che è,
appunto, sviluppare la percezione dello spazio, intesoanche come direzioni.
Inoltre, usando l’immaginazione,l’oggetto può diventare “altro”: abbiamo visto che è diventato un
alveare in “Le api laboriose” e, ancora, si è trasformato in scoglio in “Sirene e pirati”.

Vediamo adesso un gioco dove il cerchio è semplicemente un cerchio e non assolve la sua funzione
specifica.

>> L’equilibrista > Cinque bambini eseguono (sono in fila dietro il primo cerchio), gli altri sono
seduti (fanno “il pubblico”). Il primo bambino della fila entra dentro il primo cerchio e assume una
posizione di equilibrio; al segnale dello strumentino, ad esempio il triangolo, passa nel secondo
cerchio riprendendo la stessa posizione, mentre il secondo bambino entra nel primo, assumendo una
posizione a piacere. Si continua fino a che tutti gli allievi hanno eseguito.
Mano a mano che escono dal quinto cerchio, i bambini vanno a disporsi dentro al cerchio a loro
corrispondente (il primo bambino dentro al primo cerchio, il secondo dentro al secondo, ecc.) e si
siedono con le gambe incrociate..
Quando il primo gruppo ha completato, l’insegnante invita gli altri bambini (il pubblico) a danzare
liberamente; poi, allo stop della musica, ognuno assume una delle posizioni assunte prima dai
compagni. In tutto questo, i bambini del primo gruppo saranno seduti all’interno dei cerchi e
osservano. Alla fine del gioco commenteranno quanto hanno eseguito i compagni: se le posizioni
erano corrette e se vi era equilibrio.

                                  2. CON IL ROTOLO GALLEGGIANTE

>> La ballerina sul filo
SVOLGIMENTO >> Si sistemano le due metà dei rotoli sul pavimento fissandole con il nastro
adesivo di carta. Il gioco consiste semplicemente nel camminarvi sopra (a piedi nudi) cercando di
mantenere l’equilibrio.

                                3. CON I CAPPELLI

>> Il gioco dei personaggi > Prima di iniziare il gioco, ogni bambino osserva il suo cappello, lo indossa e
dice quale personaggio gli suggerisce il cappello; quando tutti hanno detto il personaggio che
interpretano… è consigliabile fare nuovamente un giro!
Tutti danzano poi liberamente nello spazio, interpretando il ruolo che il cappello stesso suggerisce.
Allo stop della musica, i bambini lanciano in alto i cappelli lasciandoli cadere a terra e camminano
in ordine sparso; alla ripresa della musica, prendono il primo cappello che capita e, dopo averlo
indossato, danzano immedesimandosi nel nuovo personaggio, e così via.

Osservazioni: con il 1° Ciclo liv.2 è consigliabile utilizzare cappelli “facili”, ad esempio quelli
delle maschere di carnevale (Fatina, Strega, la corona del Re, ecc.) in quanto diventa più facile
memorizzare e l’attenzione sarà più sull’interpretazione del personaggio.

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4. CON LA BAMBOLA

>> Ninna nanna >Le bambine sono disposte nelle file e negli spazi.
8t.=1-2: passo laterale a destra, stringendo la bambola al petto – 3-4 ripete a sinistra
5-8: giretto a sin.
8t.=ripete iniziando a sin.
8t.=1-2: sollevare con entrambe le braccia la bambola in alto (seguire con lo sguardo)
3-4: pliè in VI posizione, stringendo la bambola – 5-8: flessione del tronco portando la
bambola davanti con le braccia ben distese
8t.=ripete
pianto… mimica: cosa possiamo fare?
8t.= 1-4: con l’indice destro sulle labbra, rivolgersi al pubblico come per dire di fare silenzio:
shhh!! – 5-8: guardare la bambola
8t.= cullare facendo fare la ninna nanna
8t.= scendere sedute con le gambe incrociate, sempre tenendo la bambola tra le braccia
8t.= 1-4: cullare ancora – 5-8: dare un bacio alla bambola
8t.= 1-4: metterla a terra (davanti) – 5-8: shhh!! rivolgendosi al pubblico
8t.= prendere il ricamo
pianto…: appoggiare il ricamo a destra e mani alla vita con espressione spazientita
8t.= con l’indice destro fare il gesto come per dire:bada bada!
8t.=prendere la bambola in braccio
2x8t.= cullare
8t.= 1-4: appoggiarla davanti a terra – 5-8: riprendere il ricamo
3x8t.= ricamare
pianto…
8t.=mimica: bada bada! - un po’ spazientite e con aria rassegnata, prendere la bambola
8t.= alzarsi
8t.= 1-2: passo laterale a destra, stringendo la bambola al petto – 3-4 ripete a sinistra –
5-8: ripete
8t.= 1-4:shhh!! al pubblico – 5-8: mimica:guardare la bambola
8t.= 1-2: passo laterale a destra, stringendo la bambola al petto – 3-4 ripete a sinistra –
      5-8: ripete
8t.= 1-4:shhh!! al pubblico – 5-8: bacio alla bambola
coda: piano piano, stringendo la bambola, andare verso il punto 6 (angolo sinistro dietro) e
appoggiarla delicatamente a terra.

Osservazioni: questa sequenza è per il 1° Ciclo liv.2 (5 anni) mentre,con il 1° Ciclo liv.1, possiamo
sempre utilizzare la bambola, ma senza una sequenza prestabilita, lavorando con la guida
dell’insegnante e prestando più attenzione all’espressività.
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5. CON LE PALLINE ANTISTRESS

>> La foca Joka >Camminare in prima posizione (pochissimo aperta) con le braccia in diagonale
bassa e mani in estensione; quando si incontra un’altra foca si saluta dicendo: - Joka Joka- e

scuotendo il sederino.
Ad un segnale sonoro (lo stop della musica), fermarsi, andare nella flessione del tronco lentamente e
ritornare; ripetere.
Maestra: - Bene, bene! Adesso che ci siamo salutati giochiamo un po’, cosa ne dite? -

I bambini danzano liberamente e, mentre ballano, la maestra lancia in aria le palline (un po’ per volta),
Quando tutti i bambini hanno una pallina ciascuno, l’insegnante utilizza il segnale sonoro: tutti si
fermano in ordine sparso ed eseguono esercizi di coordinazione oculo-manuale (passaggio della
pallina da una mano all’altra, seguendo con lo sguardo il passaggio).
L’insegnante consegna poi un’altra pallina ai bambini; si eseguono adesso esercizi per rinforzare le
braccia e i muscoli e i tendini delle mani: chiudere con forza le mani “strizzando” la pallina,
dapprima semplicemente poi stendendo le braccia in alto, di lato e compiendo circonduzioni in fuori e
in dentro delle braccia. In questo modo lavorano anche il cingolo scapolo-omerale e le braccia.
Questo esercizio è un ottimo lavoro di coordinazione poiché le palline vengono “strizzate”
ripetutamente mentre si compiono altri movimenti (con le braccia o facendo demi pliés).
Ogni tanto è necessario “far sciogliere” mani e braccia.

6. CON I BASTONI

>> La sbarra
SVOLGIMENTO >> Una     na bambina è di fronte (P.1) e l’altra è di spalle (P.5), entrambe le mani sono
appoggiate sul bastone, piedi in VI posizione.

8t. = due demiplés in VI pos.
8t. = 1-4: con pas courus indietro, allontanarsi (sempre tenendo il bastone) e fermarsi nella
flessione del tronco – 5-6:6: tenere la posizione
                                        po        – 7-8: tornare
8t. =port
     port de bras braccio destro 1-4: dalla lateralità, il braccio sale in terza
                                                                             rza posizione
5-8: aprendo, torna sulla sbarra
8t. = pliè relevé (1-4) – 5-8:
                             8: con pas courus , sempre tenendo il bastone, compiere mezzo giro. Chi
era di fronte si troverà di spalle e viceversa.
4x8t. = ripete c. s. Il port de bras sarà con il braccio sinistro.
                                                         sinistro
8t. = due volte rotazione en dehors in I posizione (4t. ciascuna)
8t. = cambré a destra e a sinistra
8t. = port de bras1-4:la 4:la bambina di fronte porta
                                                  porta entrambe le braccia in terza posizione e,
aprendole, poggia nuovamente le mani sulla sbarra – 5-8: ripete la compagna
8t. = pliè relevé (1-4) – 5-8:
                            8: con pas courus,, compiere mezzo giro come già fatto in precedenza
3x8t. = ripetere comee le prime tre frasi
                                    fras precedenti
8t. = plié relevé sollevando il bastone (1-4)
                                        (1 – 5-8: 1/4 di giro fermandosi
                                                                     osi di profilo al pubblico (v.
disegno sotto)

                                                     14
8t. = retiré g. des. (1-3) – 4-6: stendere la gamba davanti puntando a terra – 7-8: chiudere in plié e
stendere
8t. = ripetere ancora una volta
2x8t. = ripetere con la gamba sinistra

8t. = plié relevé sollevando il bastone (1-4) – 5-8: appoggiare il bastone a terra e posizionarsi una di
fronte all’altra con le mani alla vita

8t. = saltino in avanti a piedi uniti saltando il bastone – 3-4: un giro con pascourus passando dal
lato dietro – 5-8: ripetere tornando nella posizione di partenza
8t. = flessione del tronco (1-4) – 5-6: tornare, portando le braccia in terza posizione – 7-8: aprendo
le braccia, mani alla vita
3x8t. = ripete c. s. ma i saltinisono ripetuti due volte
2x8t. = danzare liberamente con la propria compagna, terminando in una posa con il bastone

                           _______________________________________

                                                    15
GIOCARE CON IL PARACADUTE
                                         PARAC

I giochi al paracadute permettono ono numerose attività in cui il bambino sviluppa e sperimenta
attività motorie, spaziali e corporali;
                              corporali favoriscono inoltre il relazionarsi con gli altri, poiché tutti gli
esercizi sono in gruppo o a coppie e richiedono, per la buona riuscita, la partecipazione e
l’attenzione di tutti gli allievi, che devono collaborare in ugual misura. Sviluppa infatti la
coordinazione e la fiducia nel
                             el gruppo; tra gli altri obiettivi, la conoscenza delle direzioni
                                                                                     direzi    spaziali, il
riscaldamento, l’equilibrio, il potenziamento muscolare e la velocità di reazione.
Poiché i bambini amano molto questo attrezzo-giocatolo,
                                            attrezzo giocatolo, che è tra i loro preferiti,
                                                                                 pre        esso viene
talvolta utilizzato dopo esercizi che richiedono impegno e concentrazione. Sapere che, dopo esercizi
impegnativi, possono utilizzare il paracadute stimola i bambini ad eseguire correttamente quanto
viene loro richiesto.

                                           La prima volta che viene utilizzato si fanno disporre i
                                           bambini intorno alla tela, invitandoli a prenderla per il
                                           bordo: muoverla, farla agitare, in modo che la possano
                                           scoprire, osservando come si gonfia di aria, e come si
                                           sgonfia, per gonfiarsi di nuovo e poi nuovamente
                                                                                        nuovament
                                           sgonfiarsi…

                                                    16
Gioco n. 1

                  Conoscenza spaziale > TRACCIA N. 56 (dal gioco n. 1 al n. 5)

SVOLGIMENTO >> In cerchio intorno al paracadute, impugnandolo con entrambe le mani. I bambini
eseguiranno insieme, in perfetto sincronismo, le istruzioni che darà l’insegnante.

IN BASSO =   grand pliè in posizione naturale, abbassando il paracadute e ritornare nella posizione di
partenza
IN ALTO=  stendere le gambe, portando in alto il paracadute che, riempiendosi d’aria, forma una
grande “bolla”. Ripetere quattro volte.
A DESTRA   = compiere 1/4 di giro a destra, prendendo il paracadute con la mano sinistra.Camminare
verso destra, per sedici tempi.
A SINISTRA=   come sopra, nell’altra direzione.
IN AVANTI = tenendo le braccia molto basse, spostarsi tutti in avanti: il cerchio diventa cosi piccolo
piccolo e il paracadute si sgonfia
INDIETRO    = andare indietro allargando al massimo il cerchio e tirando il paracadute come se fosse
la tela dei pompieri (anche il peso del corpo si sposterà leggermente indietro

in alto
                                                                         indietro: la tela dei pompieri

                                                   17
Gioco n. 2
                                             Il disco

SVOLGIMENTO >> Impugnare il paracadute con la mano sinistra (il braccio destro è alto in
diagonale), il peso del corpo si sposta verso destra.Tirando la tela come se volessimo allontanarci da
essa, camminare con passi piccoli e veloci verso destra per 12 tempi.
Negli altri4 tempi, prendere la tela con le due mani ed eseguire per due volte lo spostamento IN
AVANTI e INDIETRO. Ripetere verso sinistra.

                                        Gioco n. 3
                             Le onde: mare calmo e mare mosso

SVOLGIMENTO >> I bambini sono intorno al paracadute e, tenendolo con ambo le mani, iniziano a
muovere solo i polsi, muovendo la tela dapprima molto lentamente, poi, muovendo le mani e infine
le braccia, agitano il paracadute sempre più velocemente, in modo da formare, sulla sua superficie,
delle onde.

                                            Gioco n. 4
                                             Il fungo

SVOLGIMENTO >> La posizione di partenza è come nell’esercizio precedente.

1: grand plié, abbassando il paracadute (IN BASSO)
2: stendere le gambe sollevandolo e facendolo gonfiare di aria (IN ALTO)
3: andare verso il centro, passando il paracadute sopra la testa e chiudendolo sotto il mento, come
   se fosse un foulard (FUNGO).
4: andare indietro, tirando il paracadute (TELA DEI POMPIERI).

                                           Gioco n. 5
                                         Gli addominali

SVOLGIMENTO >> Gli allievi sono sdraiati sotto il paracadute, che tengono con ambo le mani, solo
la testa è fuori: come se fossero a letto e la tela fosse una copertina.
Al segnale di partenza, raccorciare le gambe sollevandole da terra e alzare le braccia all’altezza
delle spalle, impugnando sempre il paracadute (i bambini più grandi potranno sollevare anche la
testa e le spalle).
Molto velocemente scuotere le gambe, “percuotendo” il paracadute con i piedi ben tesi. Ad un
segnale sonoro, allungare le gambe e abbassare le braccia: “riposare sotto la coperta”. Ripetere
almeno quattro volte.

                                   Gioco n. 6 -TRACCIA N. 57
                                  Lo squalo (ritorno alla calma)

SVOLGIMENTO >> La posizione di partenza è la stessa dell’esercizio precedente, ma con le gambe
tese. Un bambino (lo squalo) va sotto il paracadute e gli altri stanno rilassati, ad occhi chiusi.
                                                 18
Lo squalo ad un certo punto afferra per i piedi un compagno e questi, strisciando sotto la tela,
diventa a sua volta squalo, mentre colui che lo ha catturato prende il suo posto ed incrocia le gambe.
Osservazioni:capita talvolta che qualche bambino abbia paura di andare sotto il paracadute. In
questo caso,i bambini che si rifiutano di fare questo gioco, staranno con le gambe incrociate
anziché tese: lo squalo capirà così chi non vuole essere catturato.

                                   Gioco n. 7-TRACCIA N. 58
                                 Lo scambio sotto l’ombrello

SVOLGIMENTO >> Assegnare a ciascun bambino un numero: ad esempio, se sono dieci, avremo: n.
1- 2- 3-4- 5 e ancora, n. 1- 2- 3-4- 5.
I movimenti da eseguire sono IN BASSO e IN ALTO. Quando il paracadute sarà IN ALTO,
l’insegnante dirà un numero, ad esempio:“numero 3”; i numeri 3, a questo punto, passando “sotto
l’ombrello”, si scambieranno di posto. E così via… Dovranno essere molto veloci, perché i
compagni si divertono ad abbassare il paracadute.

                                    lo scambio sotto l’ombrello

Variante: quando i bambini sono sotto l’ombrello, possono eseguire alcuni movimenti stabiliti in
precedenza (salutarsi, fare un saltino spingendo in alto con le mani il paracadute, ecc.).

                                    Gioco n. 8 -TRACCIA N. 59
                                         Il Cavallino

SVOLGIMENTO >> Come per il gioco precedente, diamo a ciascun bambino un numero.
L’insegnante è il direttore del circo e dà i comandi ai cavallini, che stanno intorno al paracadute
tenendolo con entrambe le mani.
Comandi (riguardano la percezione spaziale): IN ALTO – IN BASSO – DISCO – A DESTRA – A
SINISTRA – tela dei pompieri – ecc. I cavallini obbedienti eseguono. Quando sentono chiamare il

                                                 19
loro numero, si scambiano di posto, trotterellando all’esterno del paracadute in direzioni opposte,
mentre gli altri eseguono il movimento sul posto.
Osservazioni: i comandi dovranno alternarsi agli scambi.

                                    Gioco n. 9 -TRACCIA N. 60
                                          Il pop corn

SVOLGIMENTO >> Dare a ciascun bambino un numero, alternandoli: n.1–n.2 / n.1–n.2 / ecc.
Muovendo dolcemente i polsi, “si scalda l’olio” nella padella (il paracadute).
Quando questo comincia a scaldarsi, compiere movimenti più ampi con le braccia, agitando sempre
più la tela. A questo punto, l’insegnante comincia a gettare nella padella tante palline colorate: “i
chicchi di granturco”, che cominciano a scoppiettare.
I bambini aumentano la velocità e scuotono al massimo la tela, fino a che i pop corn sono
“scoppiati” tutti fuori dalla padella.
Quando il paracadute è vuoto, i n.1 vanno “a pulire”, raccogliendo le palline (ritorno alla calma),
mentre i n.2 restano fermi al loro posto, tenendo il paracadute con le braccia basse. I “chicchi”
verranno messi dai n.1 nella padella e il gioco ricomincia.
Questa volta saranno i n.2 a raccogliere le palline.

                                  Gioco n. 10 -TRACCIA N.61
                                 Nascondino (ritorno alla calma)

SVOLGIMENTO >> Tutti i bambini sono distesi sotto il paracadute, completamente nascosti dalla
tela. Ogni volta che l’insegnante nomina una parte del corpo, dovranno farla uscire da sotto il
paracadute e, al segnale sonoro, nasconderla di nuovo. Alla fine l’insegnante chiamerà per nome un
bambino alla volta : - Alice esci dal tuo nascondino - . E così via, fino a quando tutti sono usciti e
saranno in piedi. A questo punto si fa “la nuvola”.
la nuvola = si esegue per quattro volte IN BASSO/IN ALTO e, la quarta volta, si lascia il paracadute
che vola avvolgendosi come una nuvola.

                                  Gioco n. 11 -senza musica -
                                 La roulette (ritorno alla calma)

SVOLGIMENTO >> I bambini sono intorno al paracadute che impugnano con entrambe le mani.
L’insegnante getta una palla all’interno della tela e chiamerà per nome un bambino; il gruppo dovrà
far rotolare la palla verso il compagno chiamato, con calma e dolcemente.Quando il gruppo è ben
coordinato, i bambini dovranno spostare la palla dall’uno all’altro, facendo il giro di tutto il
paracadute (in senso orario e antiorario), grazie al movimento delle onde che forma la tela.

                                   Gioco n. 12- senza musica -
                                   Il soffio (ritorno alla calma)

SVOLGIMENTO >> Mettere una pallina da ping-pong sul paracadute, che va tenuto ben teso sotto
sotto il mento, impugnandolo con entrambe le mani.
                                              20
I bambini dovranno passarsi l’uno con l’altro la pallina, soffiandoci sopra. Il gioco può essere

complicato, e reso più divertente dall’uso di due o più palline.

                                         Gioco n. 13 -TRACCIA N. 62
                                                  Il vento

SVOLGIMENTO >> Tutti bambini sono in piedi intorno al paracadute e,con un movimento lento,
portano IN ALTO il paracadute per abbassarlo poi molto velocemente. Ripetono un paio di volte e poi
di nuovo, ma in modo molto veloce anche quando il paracadute viene sollevato.

                                         Gioco n. 14 -TRACCIA N. 63
                                               La lavatrice

SVOLGIMENTO >> Questo gioco si svolge in due gruppi: un gruppo sarà i panni da lavare e
l’altro… laverà!
I “panni” sono seduti al centro del paracadute e gli altri bambini sono in piedi intorno alla tela, che
tengono con entrambe le mani. Accendono la lavatrice ed inizia il lavaggio, che ha quattro fasi:
1: prelavaggio         scuotere il paracadute restando fermi sul posto
2: lavaggio e risciacquo         agitare più velocemente, andare due volte verso il paracadute e
tornare a posto
3:centrifuga          girare velocemente verso destra scuotendo il paracadute - fermarsi un attimo e
ripetere verso sinistra (i bambini seduti all’interno verranno fatti girare)
4: asciugatura         andare verso il paracadute e utilizzarlo per… asciugare i compagni!

Il gioco si ripete invertendo i ruoli.

                                         Gioco n. 15 -TRACCIA N. 64
                                              In equilibrio

SVOLGIMENTO >> In piedi intorno al paracadute tenendolo con ambo le mani.
Un bambino alla volta solleva la gamba destra e, al segnale sonoro, la riappoggia; quando tutti
hanno eseguito, si ripete sollevando la gamba sinistra. Si esegue nuovamente, ma questa volta i
bambini sollevano la gamba tutti insieme.
Varianti =1: lo stesso esercizio di equilibrio può essere fatto con la schiena rivolta verso il
paracadute e tenendolo da dietro.
2: si può ripetere tenendo il paracadute con la mano opposta alla gamba che viene sollevata.
                                                    21
Gioco n. 16 -TRACCIA N. 65
                                             Il dado

SVOLGIMENTO >>I bambini, ai quali è stato assegnato un numero da 1 a 6, sono in piedi intorno
al paracadute e lo tengono con ambo le mani. L’insegnante lancia il dado al centro del telo che
viene scosso fino al segnale sonoro: a questo punto, si osserva la faccia del dado e i bambini con il
numero corrispondente corrono verso destra, tornando poi al proprio posto.

                                    Gioco n. 17-TRACCIA N. 66
                                         Al contrario

SVOLGIMENTO >> Tutti i bambini sono in piedi intorno al paracadute, tenendolo con entrambe le
mani. Dovranno fare esattamente il contrario di ciò che la maestra dice. Se ad esempio il comando
è: “in alto”, i bambini dovranno eseguire “in basso” e così via. Se la maestra dice : - Tieni -
dovranno togliere una mano dal paracadute; se invece il comando è “molla”, dovranno tenerlo ben
saldo. Se un bambino sbaglia, dovrà impugnare il paracadute con una sola mano e, se commette un
altro errore, sarà eliminato dal gioco… ma diviene un giudice di gara!

                                    Gioco n. 18 -TRACCIA N. 67
                                          La sorpresa

SVOLGIMENTO >> Precedentemente l’insegnante avrà preparato una palla composta da vari fogli
di carta: nel primo strato inserisce delle caramelle e poi continuerà ad avvolgere con altri strati fino
a formare una palla abbastanza grande, che verrà posta al centro del paracadute.
I bambini tengono il telo con la mano sinistra e lo scuoteranno più volte, fino a far arrivare la palla
vicino a sé e cercando di afferrarla. Il bambino che è riuscito a prenderla toglierà il primo strato di
carta (fare stop musica), e così via fino a quando si arriva all’ultimo foglio: abbiamo trovato le
caramelle! A questo punto… possiamo anche mangiarle!

                                   Gioco n. 19 - senza musica-
                                         Salutiamoci

SVOLGIMENTO >> Tutti intorno al paracadute. Si esegue lentamente IN ALTO - IN BASSO.
Un bambino per volta, ogni volta che la tela è IN ALTO dirà il suo nome: - Carla - e quando è IN
BASSO: - Vi saluta -. Tutti: - Ciao Carla! - Ripete il bambino alla sua destra e, quando tutti hanno
eseguito, facciamo “la nuvola”.

                          _______________________________________

                                                  22
I GIOCHI DI FANTASIA

I Giochi di Fantasia ricoprono un ruolo importante all’interno del programma di Giocodanza in
quanto sono parte integrante della crescita del bambino che inizialmente, e in modo del tutto
spontaneo, si accosta al gioco simbolico, fondamentale per il suo sviluppo intellettivo.
Il gioco simbolico(fare finta di…) riguarda la realtà sociale che diviene oggetto di imitazioneda
parte del bambino, che la racconta tramite il gioco di finzione. I bambini imitano dunque azioni
conosciute, che vedono compiere dagli adulti e che fanno parte della realtà quotidiana, del loro
vissuto.

Dai tre anni, il bambino acquisisce nuove capacità sociali e cognitive e i temi del gioco cambiano:
non riflettono più l’esperienza diretta della realtà che egli imita, ma attingono la loro ispirazione
non soltanto dal mondo reale ma anche, e soprattutto, da quello immaginario. Il bambino dà vita a
sequenze di gioco simbolico più lunghe, creando delle piccole storie: divengono così giochi di
fantasia dove vi è una condivisione con gli altri; vengono pertanto definiti i ruoli e, di conseguenza,
le regole.
Il gioco, infatti, viene deciso e strutturato in tutti i suoi aspetti: a cosa giocare e come giocare.
Quindi, attraverso questa pianificazione – condivisione e suddivisione deiruoli– , il bambino è
consapevole di immergersi nel mondo dell’immaginazione.
Il tempo usato nella pianificazione è l’imperfetto; il bambino non dice, definendo il suo ruolo: - Io
sono - ma: - Io ero -. Non a caso l’imperfetto è il tempo delle fiabe… C’era una volta…

                            Vediamo adesso alcuni giochi di fantasia

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Gioco n.1 - TRACCIA N.19
                                      “Le api laboriose”

1° CICLO
Abbiamo già visto questo gioco a proposito dei giochi per la percezione corporea, obiettivo
primario de “Le api laboriose”. All’interno del cerchio si possono però creare situazioni diverse:
come fare il bucato, preparare il miele, prepararsi per andare in discoteca con il vespone!

                                  In questo caso, diventa un gioco di fantasia. La versione che ha
maggiore successo è prepararsi per andare in discoteca: quando le api sono dentro l’alveare, fanno
la doccia, si vestono, si truccano e... aspettano il vespone per andare a ballare!

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                                          Gioco n.3
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1° CICLO
Obiettivi: riscaldamento - imitazione - attenzione uditiva - percezione corporea - studio del ritmo -
Occorrente: piccoli pezzi di ghiaccio in plastica o qualcosa che sia simile - uno strumentino -

La maestra guida le azioni con il suo racconto.

SVOLGIMENTO >> I bambini sono usciti da scuola e stanno tornando a casa.

PER STRADA > TRACCIA N. 68
La strada è molto transitata e devono stare attenti quando attraversano. Camminano
tranquillamente e, quando si sente il rumore del traffico, si fermano nella flessione del tronco e
guardano bene a destra e a sinistra assicurandosi che non passino macchine e poi attraversano la
strada (questa situazione si presenta tre volte).
Bene, adesso sono quasi arrivati! Oh, finalmente sono giunti a casa! Oggi sono troppo stanchi per
fare tre piani di scale a piedi, è meglio prendere l’ascensore.

L’ASCENSORE 1 > TRACCIA N. 69
I bambini entrano nell’ ascensore che comincia a salire. Speriamo bene perché questo ascensore è
davvero pazzerello. Ci porterà al piano giusto? No, non mi pare proprio… Si ferma prima! E dove
si è fermato?
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IL PAESE DEL GHIACCIO > TRACCIA N.70
Nooo, non è possibile!Ci troviamo in un paese completamente ghiacciato, brr che freddo! A terra ci
sono tanti, tantissimi pezzettini di ghiaccio: scivoliamo e abbiamo freddo!
I bambini camminano facendo attenzione a non scivolare e, ed un segnale sonoro, si fermano rivolti
verso il lato nominato dalla maestra; prendono poi due pezzetti di ghiaccio (che erano stati sparsi
precedentemente nella sala) e toccano con il ghiaccio le varie parti del corpo che vengono loro
indicate. Poi danzano liberamente la “danza del ghiaccio” e, allo stop della musica, si siedono in
cerchio con le gambe incrociate: si crea un ritmo con i due pezzi di ghiaccio, battendoli tra loro e
sul pavimento.
Solo muovendosi su quel ritmo i bambini potranno allontanarsi dal Paese del Ghiaccio: se ne vanno
così da quello strano posto con una andatura sul ritmo che è stato creato. Ad un segnale dato dalla
maestra, poggiano i pezzetti di ghiaccio a terra,lungo il lato sinistro, e si incamminano verso casa.

L’ASCENSORE 2 > TRACCIA N.71
Dopo questa strana avventura…ghiacciata, prendiamo di nuovo l’ascensore, sperando che questa
volta vada meglio!Speriamo bene perché questo ascensore è davvero strano. Arriveremo al piano
giusto? No, decisamente non mi sembra il nostro piano bambini… ma dove siamo capitati questa
volta?

IL BOSCO > TRACCIA N.72
Bhè, almeno questo è un bel posto! Siamo in bosco! Passeggiamo un po’, magari raccogliamo
qualche fiore da portare alla mamma.
I bambini passeggiano nel bosco e, ad ogni cambio musicale (“esce” la melodia), raccolgono un
fiore per fare un bel mazzo.
Bene, abbiamo fatto un bellissimo mazzo, adesso proviamo a tornare a casa.

L’ASCENSORE 3 > TRACCIA N.73
Finalmente arriviamo e siamo nuovamente davanti all’ascensore. Speriamo che questa sia la volta
buona!

FINALMENTE A CASA! > TRACCIA N.74
Finalmente! Siamo arrivati al piano giusto, ma siamo talmente stanchi dopo questa avventura che
non abbiamo neppure la forza di giocare. Andiamo a dare i fiori alla mamma, e poi… nella nostra
cameretta e a letto: sarà meglio fare un riposino!

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                                     Gioco n.4 > TRACCIA N.75
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1° CICLO liv. 2/ 2° CICLO
Obiettivi: riscaldare muscoli - favorire le relazioni con i compagni - rafforza la conoscenza dei lati-
è un esercizio di attenzione uditiva e di imitazione, che comporta anche l’uso della voce - è utile
inoltre per imparare a stare correttamente in fila e linea
Occorrente: uno strumento dal suono forte (tamburello o legnetti) e uno dal suono delicato
(triangolo, campanellini)
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SVOLGIMENTO>>Anche in questo gioco, l’insegnante fa da guida e partecipa attivamente insieme
ai bambini.

Maestra: “Siamo nella giungla: la sua vegetazione è fitta fitta, talmente fitta che passare è davvero
un’impresa! Proviamo a farci largo; finalmente riusciamo a passare ma siamo assalite da una schiera
di zanzare, presto… là, nel lato dietro, c’è un fiume, bagniamoci e togliamoci di dosso questo fastidioso
prurito. Adesso dobbiamo asciugarci: c’è una piccola radura laggiù, verso il lato davanti; andiamo e
rotoliamoci nell’erba per asciugarci. Bene, proseguiamo il nostro viaggio nella giungla… a colpi di
machete (i legnetti danno il segnale di machete). Ma cosa sta succedendo? Ci siamo immobilizzati e
siamo costretti a girare al suono di un triangolo e quando ci fermiamo…oh, siamo diventate giraffe!
Giraffe inglesi, dal collo lunghissimo e molto eleganti, che quando si incontrano, si salutano dicendo: -
Hello, hello!-”
Ogni volta che c’è il suono del triangolo, i bambini si fermano in posizione naturale e girano su sé stessi
per fermarsi allo stop del segnale. L’insegnante nomina un animale di cui i bambini mimano l’andatura
e quando si incontrano si salutano tra loro (tutto questo sarà stato stabilito precedentemente).
Certo, è ben strana questa giungla, perché più volte si sente il ritmo suonato da legnetti invisibili, che
costringe a girare trasformando in animali: scimmie, tigri, elefanti, serpenti, ma anche in cagnolini,
maialini e altri animali che non abitano di solito nella giungla. Comunque abbiamo capito che questo
luogo è molto particolare!
Maestra: “Ma c’è un burrone! Attenzione, camminiamo bene tutti in fila, altrimenti cadiamo sotto!!”
I bambini camminano uno dietro l’altro sul relevé facendo attenzione a stare bene in fila. Al comando
dell’insegnante, si fermano lungo un lato (destro o sinistro) e girano verso il centro della sala, formando
quindi una linea.
Maestra:“E adesso?! Dopo il burrone… un fiume! E lo dobbiamo attraversare per forza, ma come
facciamo??”
Sempre restando in linea, si eseguono esercizi di stretching per gli arti inferiori, guardando a destra e a
sinistra con aria preoccupata.

Maestra:“Non è certo facile! Anche perché nel fiume c’è il coccodrillo… Forza, bambini, provate a
saltare ma… mettetecela tutta perché l’impresa non è delle più facili! Dai, pronti… uno, due e tre:
salto! Oh,bene! Ce l’abbiamo fatta, siamo arrivati dall’altra parte del fiume: proseguiamo, anche se
ormai abbiamo capito che siamo capitati in una giungla ben strana e forse forse... è meglio andare
via!”.

Ogni tanto accade l’incantesimo che trasforma i bambini in animaletti.

Maestra: “Siamo stanchissimi, riposiamo un po’”.
I bambini si sdraiano in posizione supina, con le gambe raccorciate ed eseguono esercizi di respirazione
addominale.
Fino a questo momento infatti, il gioco è stato abbastanza movimentato: è opportuno a questo punto
inserire un momento di ritorno alla calma (respirazione addominale, esercizi di stretching o di
postura, ad esempio la terrazzina, il riposo intelligente).

Maestra: “Bene, adesso che siamo riposati, proviamo ad uscire da questa giungla. C’è una strana
atmosfera però, non trovate? Anche il silenzio è strano… ma… cosa è questo rumore? Si sta
avvicinando sempre più, è vicinissimooo!!! Presto, presto scappiamo! Veloci bambini, fuggite!!!!!!!!!!!”
I bambini corrono velocemente nell’angolo suggerito dalla maestra e si stringono tra loro con aria
impaurita.
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Maestra: “Coraggio bambini, ascoltate la maestra! Restate stretti stretti e, mi raccomando: non
parlate! Il Mostro della Giungla si sta avvicinando; ha l’udito molto sensibile e si dirige dove sente
rumore. Fate molta attenzione, vi prego! Aspettate, mi sembra di non sentirlo più. Sssh!!! Vado a
vedere”.

La maestra si allontana dai bambini e, piano piano in silenzio, si guarda intorno.
Maestra: “Bene bambini, tutto a posto. Il Mostro della Giungla se ne è andato. Presto, allontaniamoci
perché può essere pericoloso restare qui. Camminiamo tutti insieme perché non sappiamo che cosa ci
può capitare ancora. Oh, un altro burrone!”
Si ripete la modalità di prima (vedi sopra)
Maestra: “Anche questa volta è andata bene ma… ancora un fiume da attraversare! Come facciamo??
La prima volta siamo stati fortunati ma la seconda chissà!!”.
Si ripete la modalità di prima (vedi sopra)
Maestra: “Dai bambini, forza e coraggio! Saltiamo!! Uno… due… tre… “ tutti saltanoma… questa
volta cadono nel fiume; iniziano a nuotare velocemente per arrivare all’altra sponda, quando:

Maestra:“Oh, mamma mia!Sta arrivando un coccodrillo! Oh! Ci mangia una gamba!!”.
I bambini afferrano un piede, piegando indietro un arto e stando in equilibrio sulla gamba di terra
(stretching per il quadricipite femorale).

Maestra: “Oh, mio Dio!!! Il coccodrillo ci ha mangiato anche l’altra gamba e adesso?!
I bambini cambiano gamba e mantengono la posizione.

Maestra: “E adesso?! Adesso… siamo morti!!!!!”.
I bambini cadono a terra in una posizione libera, con il corpo abbandonato e gli occhi chiusi.

          ESEMPI DI SUONI VOCALI E MOVIMENTI IMITATIVI PER LA PARTE DELLA MAGIA

Giraffa: camminare sul relevé, con il corpo proteso verso l’alto, le braccia sopra la testa con le
mani incrociate e sovrapposte per il palmo. Quando si incontra una compagna, si saluta inclinando
la testa da destra a sinistra e dicendo: “Hello! Hello!”

Cagnolino: camminare in quadrupedia; all’incontro, sollevare prima una gamba e poi l’altra (in
direzione laterale), dicendo: “Pipì! Pipì!”

Tigre: Camminare in maniera felina; quando avviene l’incontro, si esegue un balzo verso l’altra
bambinadicendo: “Grrrr… grrrr!”

Serpente: Strisciare in posizione prona; all’incontro,                                 appoggiare le
mani sul pavimento eseguendo un cambré e, tirando fuori la lingua, sibilare.

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Osservazioni: poiché la nostra giungla è molto fantastica…, potemmo incontrare anche animali che
non la abitano propriamente. Gli animali da imitare possono così essere tantissimi e potrebbero
essere i bambini stessi, prima di iniziare il gioco, a stabilire quali imitare e il tipo di saluto da fare.Si
consiglia di non fare più di tre o quattro imitazioni per volta e, se questo gioco di riscaldamento
viene mantenuto per qualche lezione consecutiva, è bene cambiare ogni volta gli animali facendoli
decidere ai bambini.
Nella giungla possono verificarsi anche altre situazioni come, ad esempio, imbattersi nelle sabbie
mobili oppure fermarsi per fare un po’ di ginnastica creando, in tal modo il pretesto per inserire
esercizi del programma.
Questo gioco termina in modo un po’ triste: il coccodrillo infatti ci mangia le gambe! Ma noi
possiamo creare un finale positivo: nella giungla infatti può abitare una Fata che, con la sua
bacchetta magica, riporta in vita i bambini e li aiuta ad uscire dalla giungla. Ecco dunque un altro
gioco di fantasia, “La Fatina della giungla”, che può essere presentatoanche isolatamente.

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                                        Gioco n.5 > TRACCIA N.76
                                       “La Fatina della giungla”
1° CICLO liv. 2 / 2° CICLO
Obiettivi: eseguire esercizi del programma di Tecnica Propedeutica - favorire le relazioni con i
compagni
Oggetti: piccoli contenitori per alimenti in alluminio con il loro coperchio - l’immagine di una
farfalla che verrà posto all’interno di un solo contenitore

SVOLGIMENTO >> Per fortuna nella giungla non abita solo il Mostro, ma anche una dolce Fatina

con tanto di bacchetta magica.                                            Naturalmente, come tutte le
Fate, è buona e così, quando vede quello che è accaduto, va verso i bambini e li tocca con la sua
bacchetta ridando loro la vita e invitandoli, poi, a sedere in un grande cerchio. Consegna a ciascuno
di loro uno scrigno d’argento; soltanto dentro a uno di questi c’è una farfalla fatata: chi la troverà
potrà volare e uscire finalmente dalla giungla!
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Quando tutti i bambini hanno lo scrigno d’argento, si eseguono gli esercizi indicati dalla Fatina che,
alla fine, inviterà ad aprire lo scrigno.

                                        Esercizi consigliati:

STRETCHING PER LA MUSCOLATURA PROFONDA DELLA SCHIENA
ESERCIZI PER GLI ADDUTTORI IN PRESA PLANTARE
RESPIRAZIONE ADDOMINALE CON LO SCRIGNO SULLA PANCIA, ECC.

La bambina che ha trovato la farfalla inizierà a volare (pas courus muovendo le braccia come se
fossero ali).La Fatina però ci ha detto, e lo dice sempre anche la maestra, che nella vita bisogna
aiutare chi è meno fortunato di noi, così, la bambina che ha avuto la fortuna di trovare la farfalla
fatata toccherà gli altri bambini e tutti voleranno insieme per uscire finalmente dalla giungla!
Osservazioni: ovviamente,gli esercizi da inserire variano a seconda del livello al quale il gioco è
rivolto e possono essere più o meno complessi.

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                                     Gioco n.6 > TRACCIA N.77
                                         “Il mare”
1° CICLO liv.2 / 2° CICLO liv.1
Obiettivi: riscaldamento - percezione corporea - imitazione - attenzione uditiva - studio degli
esercizi del programma
Oggetti: uno strumentino - il pesce Niccolò Occhialò

SVOLGIMENTO >> I bambini sono arrivati al mare, sistemano l’asciugamano sulla sabbia, mettono
la crema di protezione e si stendono a prendere il sole. Fa molto caldo, quindi decidono di fare un
bel bagno e si tuffano in mare. Nuotano, alternando sempre lo stile (a rana, a dorso, a delfino, a
farfalla, a stile libero), curando bene il movimento delle braccia). Nel mare incontrano molti pesci, e
anche una bellissima stella marina, ma non li incontrano e basta! Infatti, ogni tanto emerge dalle
onde Nettuno, il Re del mare, che ha voglia di scherzare e trasforma i bambini in pesci. Sarà il
segnale sonoro (lo strumentino) a indicare ai bambini quando è il momento di trasformarsi in
pesciolini e quando possono tornare a nuotare.

Maestra: - Non riusciamo più ad uscire da questo mare! Dobbiamo tornare a casa, ma come
facciamo?! Ehi ... attenzione: c'è un pesce strano, ha l’aria simpatica e porta addirittura gli
occhiali! Ma che fa?! ... parla!!! Ci sta dicendo che se vogliamo uscire dal mare, che sinceramente
è un tantino strano, dobbiamo cavalcarlo, ma sarà soltanto uno di noi a poterlo fare -.

Niccolò Occhialò (così si chiama questo strano pesce) va verso una bambina che lo cavalca e inizia
a solcare il mare, ma … nella vita bisogna aiutare chi è più sfortunato di noi e la bambina, che ha
avuto la fortuna di essere stata la prescelta, cerca di aiutare le compagne.          Niccolò infatti,
vedendo che è una “brava” bambina (che il furbo pesciolino ha voluto mettere alla prova!), le ha
parlato nell’orecchio e le ha detto che ogni bambina che lei tocca potrà accodarsi e, quando tutte
saranno in una unica fila, saranno fuori dal mare e si ritroveranno, finalmente, a casa!
Osservazioni: questo gioco può essere inserito nel gioco “L’ascensore pazzerello” utilizzando

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