MALATO - Panorama della Sanità
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PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE & ANALISI DEI SISTEMI DI WELFARE ANNO XXXIV • N. 3 MAR 2021 ANNO XXXIV • N. 3 MAR 2021 PANORAMA DELLA SANITÀ L’OSPEDALE MALATO Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. In L. 27/02/2004 n.46) Art. 1, Comma 1 S/CZ/23/2018 - 8,00 euro a copia - ISSN 1827-8140
di MARIAPIA GARAVAGLIA Presidente Istituto Superiore Studi Sanitari Giuseppe Cannarella Post Scriptum Nel discorso di insediamento, il presidente Draghi ha affermato che “sulla base dell’esperienza dei mesi scorsi dobbiamo aprire un discorso a tutto campo”. E nel suo intervento al G7 ha sostenuto “la salute tesa come bene pubblico globale”. Era emozionato per il suo inedito ruolo - ci è piaciuta la fragilità dei sentimenti- aveva perfino lui, l’uomo delle cifre, confuso nel ricordare numeri dolorosi: “92.522 morti in un anno, aspettativa di vita, a causa della pandemia, diminuita fino a 4-5 anni nelle zone di maggior contagio, un anno e mezzo – due in meno per tutta la popolazione italiana”. Un calo che non si registrava in Italia dai tempi delle due guerre mondiali. E ancora: “l’incidenza dei nuovi poveri passa dal 31% al 45%; gravi e con pochi precedenti storici gli effetti sulla diseguaglianza”. Dati, questi, che non sono stati presi da qualcuno dei tanti istituti di studio o dal Governo, ma, come ha detto lo stesso Draghi, “dati dei centri di ascolto Caritas”. È probabilmente la prima volta nella storia che un capo di Governo si affida alla Caritas per denunciare lo stato della nazione. Le grandi anime non temono la verità: la donna di ferro Angela Merkel ha pianto al Bundestag per i morti per Covid ed ha assunto le misure più radicali. Perché ricordare questi leader? Perché ci vuole chiarezza nel rapporto coi cittadini e velocità di decisioni. Draghi ha accelerato l’attenzione per il piano vaccinale. Al ritardo corrispondono morti. Senza sprecare risorse per allestire “punti primule” ha ricordato che ci sono luoghi distribuiti nel Paese e vicini ai cittadini, come stazioni, caserme, aziende (suggerimento del presidente di Confindustria). Purtroppo quando furono prenotati i vaccini non tennero conto le aziende- colpevolmente- dei tempi di produzione con le capacità lavorative dei loro stabilimenti. Il commissario italiano non si è dedicato a verificare la possibilità di produzione in Italia, essendo nota la inveterata tradizione italiana del settore. E perché i fine settimana si fanno meno tamponi? L’attuale governo ha colto la necessità e sta attivandosi. Come mai non si è mosso così il precedente? Inoltre Draghi ha posto la salute al centro dell’impegno internazionale italiano, come dimostra il prossimo Global Health Summit di Roma: un momento decisivo per la definizione di una strategia comune mondiale contro la pandemia. E infine, richiamando il messaggio della Laudato si, Draghi collega alla profilassi sanitaria la indispensabile e urgente tutela dell’ambiente e, a tal proposito, la Cop 26 sul cambiamento climatico – che l’Italia organizza in partnership con il Regno Unito – e la Cop 15, sulla biodiversità: appuntamenti cruciali per testare la comune capacità e volontà. 3/21 3
Conver sando COSE 6 con 16 68 PATRIZIA dell’altroMondo TOIA LEGAL BOX 22 UESITO 8 # Q COVER Ri Tagli STORY 76 12 Learning 78 Liber@mente hi 62 14 64 hanno 82 scritto LEADING CHANGE INNOV azione per noi 72 Valle d’Aosta Piemonte Liguria Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Panorama della Sanità Editore KOS I EDITRICE Stampa Pressup srl Nepi (Viterbo) Reg. del Tribunale di Roma n. 429/88 del 23 luglio 1988 Kos Comunicazione e Servizi srl Panorama della Sanità garantisce la riservatezza dei dati forniti Direttore editoriale Mariapia Garavaglia Via Vitaliano Brancati, 44 - 00144 Roma dai propri abbonati nel rispetto regolamento Ue 2016/679 Direttore responsabile Sandro Franco segreteria@koscomunicazione.it sulla tutela dei dati personali. Qualora non foste interessati a Redazione redazione@panoramasanita.it Progetto grafico e impaginazione Giuliana Caniglia ricevere la rivista a titolo promozionale si può mandare una www.panoramasanita.it Hanno collaborato a questo numero comunicazione a: segreteria@koscomunicazione.it Ufficio abbonamenti Istituto Superiore Studi Sanitari Velia Cantelmo, Maria Elisabetta Gramolini, Poste Italiane S.P.A. Spedizione in Abbonamento Postale – “Giuseppe Cannarella” Clelia Palanza, Adele Maddonni +39 3713801754 - segreteria@istitutostudisanitari.it D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1 comma 1 Non è possibile richiedere numeri arretrati oltre 1 anno DCB - Roma - ISSN 1827-8140 Realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore dalla data di pubblicazione. di Studi Sanitari “Giuseppe Cannarella” Gestione della pubblicità Per la produzione di questa rivista Presidente Mariapia Garavaglia Kos Comunicazione e Servizi S.r.l. è sata utilizzata carta naturale e senza legno. Direttore Generale Sandro Franco +39 3275627783 - vladimirosbacco@koscomunicazione.it Nessun albero è stato abbattuto. 3/21 4
di SANDRO FRANCO Post Scriptum Bisogna andare molto indietro nel tempo per ricordare che l’Ospedale, nella sua accezione di luogo di accoglienza e di cura per le persone stanche e malate, è nato nel medioevo. Quando da istituto giuridico dell’Impero Romano l’hospitalitas divenne un cardine della carità cristiana prima e degli ordinamenti civici poi. Nel 1198 il Papa Innocenzo III affidò al cavaliere templare Guy di Montpellier, fondatore dell’Ordine Ospitaliero del Santo Spirito, il compito di gestire l’Ospedale omonimo e all’architetto Marchionne d’Arezzo quello di costruirlo sul luogo di quella che per secoli era stata la “Schola Saxonum”: il luogo di accoglienza (hospitalitas) dei pellegrini che dall’Inghilterra, per la Via Francigena, venivano alla tomba dell’Apostolo Pietro. Luogo dove ancora oggi continua ad esistere ed operare l’Ospedale Santo Spirito in Sassia, il più antico ospedale d’Europa. Ma il tempo passa per tutti, anche per gli ospedali, e la maggior parte di quelli italiani è molto vecchia. E il tempo lascia i suoi segni. Se la pandemia di Covid-19 ha messo allo scoperto la fragilità del sistema di assistenza primaria (quanto è brutta la parola territorio!!) non ha risparmiato neanche la visione delle piaghe di quello che ritenevamo un caposaldo del nostro Servizio Sanitario: l’Ospedale. Come dire “se Messenia piange, Sparta non ride”. Nelle pagine che seguono intendiamo avviare un’analisi sullo stato di salute dell’Ospedale che, ahimè, appare anch’esso malato. Autorevoli esperti ne sottolineeranno le carenze, i difetti e le possibili soluzioni. Emerge l’urgenza di una importante azione di ammodernamento strutturale, tecnologico ed organizzativo, mai più affrontata dopo che il ministro Donat Cattin, nella finanziaria del 1988, stanziò 30.000 miliardi di lire per “l’esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico”. Ormai tutti gli amministratori della cosa pubblica, ad ogni livello, sono definitivamente convinti che la Salute, e la Sanità che la tutela, non siano un costo ma un investimento per il Paese. Non può esistere un paese produttivo ed economicamente forte con una popolazione ammalata. Oggi, però, si presenta anche l’occasione per una radicale intervento di riprogettazione e ammodernamento della rete ospedaliera in Italia per la quale i 37 miliardi del Mes sembrerebbero davvero necessari. Ci auguriamo che al Presidente Draghi, che tante battaglie ha da affrontare con un esercito eterogeneo e rissoso, non manchino il discernimento e i buoni consigli per poterle vincere. Nell’interesse di tutti. 3/21 5
# COVER STORY L’OSPEDALE MALATO Sottodimensionato e in gran parte con strutture vetuste, dal punto di vista della sicurezza e delle dimensioni, con dotazioni professionali e tecnologiche inadeguate, spesso pericolose perché illudono sulla possibile qualità delle prestazioni. Un sistema rigido non concepito per fronteggiare situazioni emergenziali. È il nostro sistema ospedaliero sul quale è necessario intervenire apportando le giuste correzioni per una risposta adeguata alla crescente domanda di assistenza, non solo riferita alla situazione pandemica in corso, ma anche a quella relativa all’attività ordinaria. Tanto da fare anche qui Mentre dei servizi territoriali si continua a parlare come di un tema da affrontare non appena superata l’emergenza, degli ospedali non si parla più. Ci voleva il Covid-19 per dimostrare che le strutture devono avere delle “riserve” da utilizzare in caso di necessità di GIOVANNI MONCHIERO 3/21 22
L a pandemia ha messo a dura L’ULTIMO TENTATIVO DI AMMODERNAMENTO RISALE prova il nostro AL COMPIANTO MINISTRO DONAT-CATTIN Servizio sanita- rio nazionale evi- denziandone fragilità e na superata l’emergen- lacune. Quando, passa- za, degli ospedali non si ta l’emergenza della pri- parla più. 1 Anno di costruzione degli ospedali ma ondata, si sono tirate Qualcuno, anche dalle le somme, il giudizio ge- colonne di questa rivi- DOPO 1981 PRIMA DEL 1900 22% 22% nerale è stato più o me- sta, ha provato a dire che i no questo: l’ospedale ha fondi del Mes rappresen- retto, i servizi territoriali tavano un’occasione in- 1971-1980 1900-1940 sono da ripensare. sperata di mettere mano 23% 8% Sintesi sostanzialmen- al nostro vetusto patri- te applicabile a tutti i 21 monio edilizio ospeda- 1961-1970 sistemi sanitari regiona- liero, ma il secondo go- 16% li. Sotto la pressione del verno Conte ha messo 1941-1960 Fonte: Inail 9% grande numero di per- al bando la parola stes- sone contagiate da una sa. Il Mes non si pote- malattia sconosciuta, i va nemmeno nominare. servizi territoriali si so- Speriamo che a Draghi 2 Età media degli ospedali per Regione no mostrati inadeguati una valutazione di me- 140 120 anche nelle regioni, co- rito sia concessa. 100 me Veneto ed Emilia, che Èpurverochel’emergen- 80 meglio li avevano svilup- za Covid pone problemi 60 pati. Analogamente, gli da risolvere nell’imme- 40 20 ospedali della Lombar- diato, su tutti le misure 0 dia, ritenuti una eccel- di prevenzione e la cam- PIEMONTE VALLE D’AOSTA LOMBARDIA BOLZANO TRENTO VENETO FRIULI V.G. LIGURIA E. ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA lenza nazionale, si sono pagna vaccinale. Ma non trovati in gravissima dif- vorremmo che alle tante Fonte: Inail ficoltà, soprattutto nelle conseguenze della pan- aree dove più si è diffu- demia si dovesse anche so il contagio, venendo aggiungere l’abbandono meno alla loro funzione. del dibattito sulla crisi 3 Incidenza della spesa in conto capitale netta sul La seconda ondata, le ur- del Ssn e sulle cose da totale della spesa primaria netta, in Sanità in Italia genze del piano vacci- fare per superarla. Mol- Valori percentuali nale, il dibattito perma- te di queste dovranno es- 4,0 nente sulle misure di sere effettuate in ambito 3,5 prevenzione più appro- ospedaliero. 3,0 2,5 priate hanno accantona- 2,0 to ogni velleità di riforma. Il patrimonio edilizio La 1,5 1,0 Ma mentre dei servizi vetustà dei nostri ospe- 0,5 territoriali si continua a dali è argomento ben 0,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 parlare come di un tema da affrontare non appe- Fonte: Elaborazione su banca dati Conti Pubblici Territoriali 3/21 23
In questo numero hanno scritto per noi LUCA BALDINO Direttore Uoc Anestesia e di Trento, Vice Presidente ANGELO TANESE Direttore Generale Ausl di Rianimazione con Terapia Sihta, Società Italiana Direttore Generale Asl Piacenza; Vice Presidente Intensiva Polivalente di Health Technology Roma 1 Federazione Italiana A.O.Universitaria Assessment Aziende Sanitarie e “P.Giaccone” MARCO TRABUCCHI Ospedaliere, Fiaso DANIELA PEDRINI Professore di MARCO IOSA Presidente Società neuropsicofarmacologia, GIARIO CONTI Professore Associato, Italiana dell’Architettura Università Tor Vergata di Direttore dell’Unità Dipartimento di Psicologia e dell’Ingegneria per la Roma; Presidente Operativa di Urologia - Università Sapienza di Sanità, SIAIS; Presidente dell’Associazione Italiana di dell’Ospedale S. Anna Roma; Responsabile SmArt International Federation Psicogeriatria, Aip di Como; Coordinatore Lab - Laboratory for the Hospital Engineering, IFHE Nazionale del Progetto Tmd Study of Mind and Action in Rehabilitation Technologies, FRANCESCO PILATI DANIELA DONETTI Irccs Fondazione Santa Dipartimento di Ingegneria Direttore Generale Asl Lucia Industriale - Università di Viterbo Trento SALVATORE MANCA BERNARDINO FANTINI Presidente Nazionale NICOLA PINELLI Professeur Honoraire Società Italiana Medicina Direttore Generale d’Histoire de la Médecine, di Emergenza- Urgenza, Federazione Italiana Faculté de Médecine, Simeu Aziende Sanitarie e Université de Genève Ospedaliere, Fiaso GIUSEPPE MARIA RICCARDO FATARELLA MILANESE RENZO ROZZINI Amministratore unico Airri Presidente Cooperativa Osa, Responsabile U.O. Geriatria riabilitazione domiciliare; Operatori Sanitari Associati Fondazione Poliambulanza docente di management e Confcooperative Sanità di Brescia – Presidente del sanitario Luiss BS, Gruppo di Ricerca Geriatrica già Direttore generale GIOVANNI MONCHIERO di Brescia Policlinico Umberto I Roma; Past President Federazione già dirigente generale al Italiana Aziende Sanitarie e CHIARA SERPIERI Dipartimento regionale Ospedaliere, Fiaso Direttore Generale Asl VCO, Tutela della salute Regione Vice Presidente Federazione Calabria UMBERTO NOCCO Italiana Aziende Sanitarie e Presidente Associazione Ospedaliere, Fiaso ANTONINO GIARRATANO Italiana Ingegneri clinici, Presidente eletto AIIC LORENZO SOMMELLA Siaarti; Direttore Direttore Sanitario Scuola Specializzazione GIANDOMENICO NOLLO Policlinico Universitario Anestesia Rianimazione Dipartimento di Ingegneria Campus Bio-Medico di e Terapia Intensiva; Industriale - Università Roma 3/21 82
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