Maggio 2021 UN PIANO DELLA REGIONE LIGURIA PER L'ENERGIA ED IL CLIMA: SCELTE STRATEGICHE - Linea condivisa
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Gli obiettivi europei ● Entro il 2030: 50-55 % di riduzione di emissioni di gas serra ● Entro il 2050: Europa climaticamente neutra
Come cogliere gli obiettivi per l’Europa Due azioni: 1) lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili (FER), in particolare fotovoltaico ed eolico off-shore, con stoccaggio dell’energia prodotta tramite batterie e idrogeno; 2) l’efficienza energetica, si da ridurre la domanda di energia, in particolare degli edifici e dei trasporti.
Percorso per un nuovo Piano Energia e Ambiente Regionale (PEAR) SIA IN FASE PROGETTUALE CHE AUTORIZZATIVA IL NUOVO PEAR DEVE AVERE UN PERCORSO PARTECIPATIVO COINVOLGENDO TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI TRAMITE DIBATTITO PUBBLICO E VAS
1a azione: sviluppo delle FER in Liguria ● Mancanza di zone scarsamente abitate e disponibili per grandi impianti fotovoltaici ● Mare profondo non idoneo all’eolico off-shore su palificata ancorata, come il Mare del Nord Quindi: La produzione da FER deve essere di tipo diffuso
Sviluppo delle FER: fotovoltaico - 1 ● installazione di pannelli fotovoltaici sul costruito, escludendo esclusivamente i fabbricati aventi caratteristiche di pregio architettonico, storico, di testimonianza e terrazzi vivibili ● In Liguria abbiamo 67 km2 di superficie coperta (tetti di edifici) ● L’obiettivo al 2030 è di avere il 50% dei tetti con installati pannelli fotovoltaici.
Sviluppo delle FER: fotovoltaico - 2 ● Possibilità di installare pannelli anche in verticale ● In fase di sviluppo pannelli trasparenti in luogo dei vetri alle finestre ● Lavoro per le PMI del territorio ● Con le condizioni di irraggiamento solare liguri possibilità di produrre anche 4.470 GWh/anno.
Sviluppo delle FER: il fotovoltaico - 3 Il fotovoltaico: come cogliere l’obiettivo Le comunità di energia rinnovabile (CER) sono soggetti autonomi controllati da soci presenti in prossimità dell’impianto di produzione di energia rinnovabile. I soci possono essere persone fisiche, PMI, autorità locali o le amministrazioni comunali. L’autoproduzione è al centro della sfida.
Sviluppo delle FER: fotovoltaico - 4 Il fotovoltaico: come cogliere l’obiettivo ● Incentivi economici all’installazione dei pannelli per privati, aziende ed enti pubblici ● Eventuale recupero dell’incentivo nel tempo dal risparmio sulle bollette energetiche (gas e luce) ● Obbligo di installazione dei pannelli sui tetti esistenti e non solo su quelle nuova costruzione, con modifiche ai regolamenti edilizi comunali.
Sviluppo delle FER: fotovoltaico - 5 Realizzazione impianti fotovoltaici con accumulo permette: ● riscaldamento/raffrescamento con pompe di calore per abitazioni sulla costa; ● riscaldamento/raffrescamento geotermico domestico per abitazioni nell’entroterra; ● uso fornelli a induzione, con rendimento 80-90 % contro il 50% dei fornelli a gas
Sviluppo delle FER: Rete intelligente “Le infrastrutture di distribuzione di energia elettrica (...) dovranno essere in grado di gestire un sistema di generazione radicalmente diverso dal passato e flussi di energia distribuita da parte di una molteplicità di impianti. Il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione richiede una rete di distribuzione di energia elettrica pienamente resiliente, digitale e flessibile (PNRR, 2021)
Sviluppo delle FER: eolico ● Eolico offshore: mare profondo –> isole galleggianti? ● Eolico onshore: impatto visivo e rumore ● Con i limiti suddetti possibilità di espansione fino a 400 – 500 MW installati ● Contributo anche dal microeolico
Sviluppo delle FER: idoelettrico ● La potenzialità massima dell’idroelettrico, secondo gli studi di riferimento del PEAR 2015, era di 342 Gwh/a; ● microgenerazione da fonti idrauliche: costi di bassi e facile applicazione nel territorio ligure, ricco di piccoli rivi e salti spesso all’interno di proprietà private
Sviluppo delle FER: termoelettrico - 1 L’attuale potenza installata è di: ● CTE Vado Ligure: 780 MW a gas metano, ciclo combinato. ● CTE La Spezia: 345 + 337 MW a gas metano, ciclo combinato + 600 MW a carbone. Gruppo a carbone chiuso entro l’anno?
Sviluppo delle FER: termoelettrico - 2 E’ stato richiesto il potenziamento a gas naturale, ciclo combinato., di entrambe le CTE: ● un gruppo da 900 MW per Vado ● un gruppo da 840 MW per La Spezia Considerando i tempi di realizzazione e i tempi di ammortamento degli impianti questi nuovi gruppi dovrebbero funzionare almeno fino al 2040
Sviluppo delle FER: termoelettrico - 3 ● Il gas naturale, pur meno inquinante del carbone, è di origine fossile, la sua combustione genera gas climalteranti (CO2). Anche le perdite di metano sono climalteranti ● Posto l’obiettivo di riduzione al 2030 del 50-55 dei gas climalteranti la realizzazione di queste nuove unità è in contrasto con questo obiettivo
Produzione elettrica al 2030
Gli obiettivi di piano -1 ● I consumi energetici sono stati nel 2019 pari a 6.351 Gwh , con un deficit di 2.656 GWh. ● Nella nuova configurazione la produzione stimata sarà di 9.920 Gwh/anno, tale da garantire il pareggio energetico regionale anche in presenza di un incremento dei consumi di energia elettrica del 56%, dovuti al passaggio all’elettrico del riscaldamento edifici (pompa di calore) ed all’incremento della mobilità elettrica.
Gli obiettivi di piano - 2 ● Con gli obiettivi posti si avrà un incremento dell’energia elettrica prodotta del 170% senza necessità di aumentare la potenza installata nelle CTE di Vado Ligure e La Spezia ● La percentuale di FER = 65%, superiore all’obiettivo europeo di avere al 2030 il 55-60% di energia da rinnovabili
Biometano dai rifiuti Con un corretto dimensionamento dovremmo prevedere i seguenti impianti di biodigestione: ● Provincia di Imperia: 20.000 t/a ● Provincia di Savona: 35.000 t/a ● Città Metropolitana: 86.000 t/a ● Provincia di La Spezia: 25.000 t/a Da questi impianti avremmo una produzione di 33.200 kNm 3/a di biogas da cui estrarre circa 20.000 kNm3/a di biometano per autotrazione o immissione in rete
2a azione: efficientamento energetico: edifici ● Il riscaldamento/ raffrescamento degli edifici è responsabile del 40% dei consumi energetici. ● L’Europa promuove “l’ondata di ristrutturazioni”. Attualmente le ristrutturazioni sono pari allo 0,4 – 1,2 % degli edifici. L’obiettivo è di almeno raddoppiare tale tasso. ● La strategia darà priorità a tre settori:1) decarbonizzazione del riscaldamento e del raffrescamento; 2) lotta alla povertà e all'inefficienza energetiche; 3) ristrutturazione di edifici pubblici quali scuole, ospedali e uffici
2a azione: efficientamento energetico: edifici Miglioramento del rendimento energetico degli edifici: ● sistema a cappotto ● altri sistemi (insufflaggio, sostituzione infissi, miglioramento sistemi di climatizzazione, ecc.) in funzione del tipo di edificio. ● salvaguardia dei centri storici, gli edifici di valore architettonico e testimoniale, cercando di intervenire con una valutazione caso per caso comunque col fine del miglioramento, per quanto possibile, della prestazione energetica dell’edificio
2a azione: efficientamento energetico: edifici ● Legge regionale sull’efficientamento energetico degli edifici e l’installazione dei pannelli fotovoltaici, con modifica regolamenti edilizi comunali. Eliminazione tassa occupazione suolo per il cappotto ● Linee guida per professionisti e cittadini per gli interventi possibili negli edifici vincolati, in accordo con la Soprintendenza ● Sportello regionale decentrato a supporto dei professionisti per gli interventi sugli edifici
2a azione: efficientamento energetico: trasporti La riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti passa attraverso: a) potenziamento del Trasporto Pubblico Locale (TPL) di per se meno energivoro del trasporto individuale. Occorre che il TPL sia efficiente in termini di puntualità ed estensione del servizio e sia gradevole ed accessibile. b)favorire la mobilità dolce sia pedonale che ciclistica con apposite corsie riservate e con l’introduzione di zone 30. c) spostare su ferro quote significative del trasporto merci
Risorsa bosco ● Il 77% del territorio ligure è boscato. Si tratta in gran parte di boschi cedui caratterizzati da bassa efficienza di sottrazione di carbonio dall’atmosfera. ● La conversione del ceduo invecchiato all'alto fusto, appare il miglior compromesso fra capacità di immagazzinamento di carbonio all'interno delle foreste e livello di emissioni derivanti dall'utilizzo del legname ● Possibile utilizzo per riscaldamento nel caso delle Comunità energetiche
Idrogeno L' idrogeno viene denominato con un colore diverso a seconda della fonte primaria da cui proviene: ● "verde" se prodotto dalle rinnovabili ; ● "grigio" se prodotto dal metano; ● "blu" se prodotto dal metano, ma con separazione e stoccaggio nel sottosuolo della CO2 generata; ● "rosa" se prodotto dal nucleare; ● “marrone” se prodotto dal carbone. L’unica soluzione ambientalmente corretta è da idrogeno verde
Idrogeno L’idrogeno non è una fonte energetica, ma un vettore, un serbatoio di energia, necessario data la variabilità delle F.E.R.. In Liguria non appare vi siano le condizioni per la realizzazioni di una “valle dell’idrogeno”, non avendo luoghi dove produrre in modo concentrato da F.E.R.
Idrogeno Come indicato anche dal P.N.R.R. l’idrogeno va utilizzato per applicazioni industriali (es. Siderurgia) o nei trasporti Nel settore trasporti: ● Camion a lunga percorrenza (ma in Liguria dai porti le merci a lunga percorrenza devono uscite via ferro) ● Ferrovie non elettrificate (non presenti in Liguria) Attualmente non ne prevediamo l’uso in Liguria. Non si può escluderne l’uso in futuro per il trasporto marittimo.
Povertà energetica L’incidenza della spesa energetica non è uniforme all’interno delle diverse fasce della popolazione. Pesa maggiormente per le famiglie meno abbienti: nel 2016 il 10% delle famiglie con i consumi più bassi aveva una spesa elettrica pari al 4,5% della spesa complessiva, mentre il 10% delle famiglie con i consumi più alti aveva una spesa elettrica pari all’1% della spesa complessiva (per il riscaldamento le quote sono, rispettivamente, del 4,5% e 2%). Occorre favorire le soluzioni di efficientamento energetico degli edifici. le comunità energetiche possano essere strumento aggiuntivo per dare sostegno a famiglie in condizioni di povertà energetica.
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