Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC

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Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
Antonio Di Nardo

                Madre Isabella de Rosis
                   "Apostola del Sacro Cuore"

Isabella De Rosis_RD.indd 1                      10/12/10 16:56
Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
In copertina.
                           In primo piano: ?????
                           Sullo sfondo: ??????
                                                                                          Presentazione

                                                                                          M       adre Isabella de Rosis desiderava es-
                                                                                                  sere dimenticata da tutte le creatu-
                                                                                          re, e si può dire che in parte ci sia riuscita.
                                                                                          Di lei si parla solo per conoscere il Sacro
                                                                                          Cuore di Gesù.
                                                                                              Isabella è una donna che s’inserisce
                                                                                          nel contesto storico dell’Ottocento, dove
                                                                                          la spiritualità e la devozione al Sacro
                                                                                          Cuore, tipica del suo tempo ha favorito
                                                                                          l’apertura, l’amore, la riparazione e la ri-
                                                                                          conoscenza che lei ha vissuto e voluto per
                           Testi                                                          l’Istituto da lei fondato.
                           Antonio Di Nardo
                                                                                              Donna impegnata, a Rossano Calabro
                           Impaginazione                                                  e a Napoli, per l’annuncio del Vangelo,
                           Patrizia Cesareni                                              attraverso l’istruzione del catechismo
                           Fotografie                                                     verso gli ultimi, in particolare nelle bor-
                           Archivio                                                       gate sprovviste di sacerdoti. Promotrice
                           Copertina
                                                                                          dell’Apostolato della Preghiera e della
                           Augusto Maraffa                                                missione in aiuto alle chiese povere e in
                                                                                          stato di abbandono. L’opera da lei com-
                           © 2010 Editrice Velar
                           24020 Gorle, Bg                                                piuta è stata non far rivivere la devozione
                           www.velar.it                                                   al Sacro Cuore, già viva nella Chiesa del
                           ISBN 978-88-7135-591-7
                                                                                          suo tempo, ma il tema fondamentale
                           Esclusiva per la distribuzione in libreria                     della riparazione come atto ecclesiale.
                           Elledici                                                       Madre Isabella ha vissuto la sua vita
                           10098 Cascine Vica, To
                           www.elledici.org                                               e la sua vocazione seguendo la spi-
                           ISBN 978-88-01-04722-6                                         ritualità “dell’amore fatto cuore”.
                                                                                          La spiritualità del Cuore di Gesù
                           Tutti i diritti di traduzione e riproduzione
                           del testo e delle immagini,                                    si identifica, per lei con il noccio-
                           eseguiti con qualsiasi mezzo,
                           sono riservati in tutti i Paesi.
                                                                                          lo della spiritualità della Chiesa.
                                                                                          Questo piccolo testo, parla della
                           I.V.A. assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74, 1° comma,
                           lettera C, D.P.R. 633/72 e D.M. 09/04/93.
                                                                                          sua esperienza di fede: vuole essere
                                                                                          un invito a conoscere la sua vita, i suoi
                           Finito di stampare nel mese di dicembre 2010                   scritti, il suo amore al Sacro Cuore.

                                                                                                                         Madre Isabella De Rosis   3

Isabella De Rosis_RD.indd 2-3                                                                                                                          10/12/10 16:56
Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
rienza di vita religiosa tra le Suore Fi-
                                                                                   glie della Carità.
                                                                                 1868-1869: a Napoli prova una seconda
                                Fonti biografiche                                  esperienza di vita religiosa nella comu-
                                                                                   nità nascente di Caterina Volpicelli.
                                                                                 1869-1872: torna a Rossano.
                                L    e notizie sulla vita della Venerabile
                                     Madre Isabella de Rosis provengono
                                dai documenti raccolti per la Positio super
                                                                                 1873-1875: Isabella torna a Napoli; amma-
                                                                                   lata di tumore si cura presso la casa del
                                                                                   barone Pellegrini.
                                virtutibus del processo storico. Le altre        1874: fa domanda presso le Suore Ripara-
                                notizie sono tratte dalle lettere di Isabel-       trici di Maria a Roma.
                                la all’amica Giovanna Castrone, raccolte         24 ottobre 1875: Fondazione delle Suore
                                in un volume unico. Ulteriore materiale            Riparatrici del Sacro Cuore.
                                proviene: dalla spiritualità riparatrice, dai    1884: a Napoli Isabella si ammala di cole-
                                pensieri spirituali, e da altre lettere scrit-     ra e fa voto di costruire al Vomero un               Stanza da letto
                                te alle suore conservate nell’archivio del-        tempio dedicato al Sacro Cuore.                      dove è nata
                                le Suore Riparatrici del Sacro Cuore. Le         28 aprile 1889: a Napoli posa della prima              Madre Isabella
                                fonti più consistenti di valore storiogra-         pietra del Tempio al Vomero.                         De Rosis.
        Stemma
        della famiglia
                                fico provengono dal processo celebrato           1895: acquisto del Palazzo Finelli.
        baronale                in varie tappe. La prima fase con inizio         9 Giugno 1899: a Rossano viene aperta la
        De Rosis.               a Napoli nel 1939, la seconda nel 1941,            prima casa.
                                la terza nel 1948. Nel 1954 venne chiusa         1902-1905: sviluppo dell’Istituto, con
                                l’inchiesta diocesana presso il Tribunale          l’apertura di nuove case.
                                di Napoli. L’ultima fase del processo sto-       1906: dal 30 luglio al 4 agosto si celebra il
                                rico si tiene a Roma dal 1968 al 1975, per         Primo Capitolo Generale.
                                poi concludersi il 19 dicembre 2004 con          7 agosto 1906: Madre Isabella, insieme a
                                la proclamazione del Decreto delle virtù           15 suore, fa la Professione perpetua.
                                eroiche.                                         8 maggio 1908: Madre Isabella consacra
                                                                                   l’Istituto alla Vergine Maria.
                                                                                 26 novembre 1909: viene nominato il Visi-
                                Date importanti della vita di Madre                tatore apostolico.
                                Isabella De Rosis                                29 luglio 1910: Madre Isabella è deposta
                                                                                   da Madre Generale dell’Istituto da lei
                                9 giugno 1842: Isabella nasce a Rossano            fondato.
                                   Calabro (CS).                                 4 agosto 1910: promulgazione all’Istituto
                                2 agosto 1842: Isabella viene battezzata.          delle suore del Decreto della Congre-
                                1852-1860: frequenta a Napoli il Collegio          gazione dei Religiosi per la deposizione
                                   di Santa Chiara.                                di Madre Isabella.
                                1860-1867: torna a Rossano.                      11 agosto 1911: Madre Isabella muore a
                                1867-1868: a Parigi ha una prima espe-             Napoli.

                           4    Madre Isabella De Rosis                                                       Madre Isabella De Rosis   5

Isabella De Rosis_RD.indd 4-5                                                                                                                       10/12/10 16:56
Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
10 luglio 1914: approvazione delle Costi-
                                   tuzioni.
                                14 luglio 1937: il corpo della Serva di Dio
                                   Madre Isabella è traslato nella cappella     La famiglia De Rosis
                                   della casa Madre a Napoli.
                                29 marzo 1939: inizia il processo informa-
                                   tivo in varie tappe.
                                27 maggio 1941: seconda inchiesta.              I   sabella de Rosis na-
                                                                                    sce a Rossano Cala-
                                                                                bro il 9 giugno 1842.
                                4 febbraio 1948: terza inchiesta.
                                18 maggio 1954: si chiude l’inchiesta dio-          La città di Rossano
                                   cesana presso il tribunale di Napoli.        nel territorio dell’an-
                                21 dicembre 1968: Decreto sugli scritti.        tica Sibari, è a breve
                                1968-1975: processo storico presso la Con-      distanza da Crotone.
                                   gregazione per le Cause dei santi.           La sua popolazione
                                25 maggio 1993: Decreto di validità dei         è al terzo posto della
                                   documenti storici.                           provincia di Cosenza,
                                6 dicembre 2004: Congresso ordinario            ma per importanza
                                   dei teologi e degli storici                  amministrativa e cultu-
        Rossano                 19 dicembre 2004: la Congregazione del-         rale viene subito dopo
        Calabro (CS).              le Cause dei Santi promulga il Decreto       il capoluogo. Questa città ha memorie del              Rossano
        Chiesa                     sull’eroicità delle virtù della Venerabile   suo passato nell’era bizantina, rendendo-              Calabro (CS).
        di San Marco.              Serva di Dio Madre Isabella de Rosis.        la così la più importante e interessante               Panorama.
                                                                                della Calabria. San Bartolomeo, biografo               Sotto: Cattedrale
                                                                                di S. Nilo di Rossano, suo maestro inizia              e Miniatura
                                                                                la sua narrazione in questi termini: “Io               del Codice
                                                                                credo, che non vi sia alcuno tra noi che               Purpureo.
                                                                                non conosca Rossano, non solo come
                                                                                quella città che presiede ai confini della
                                                                                Calabria, assai grande ed inespugnabile,
                                                                                che ad un tempo ma anche, come la sola
                                                                                città, la quale, nella quasi totale devasta-

                           6    Madre Isabella De Rosis                                                      Madre Isabella De Rosis   7

Isabella De Rosis_RD.indd 6-7                                                                                                                       10/12/10 16:56
Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
15 ottobre del 1843. Il 20 aprile 1845 vie-
                                                                                 ne alla luce Maria Gaetana, che sarà con
                                                                                 Isabella nell’educandato di Santa Chiara
                                                                                 di Napoli. Pietro, terzo fratello della Ser-
                                                                                 va di Dio, nasce il 19 luglio 1846: egli non
                                                                                 avrà verso di lei nessuna ostilità, anzi sarà
                                                                                 piuttosto benevolo e generoso verso la
                                                                                 sorella e la congregazione da lei fondata.
                                                                                 Francesca Costanza nasce nel 1848, quin-
                                                                                 togenita dei baroni de Rosis: sarà ostile
                                                                                 verso la sorella durante il suo periodo
                                                                                 di permanenza a Rossano, ma poi
                                                                                 sarà conquistata dal suo spirito di
                                                                                 carità. Rosina nasce il 10 settembre
                                                                                 1849: sposerà Leopoldo Palmieri e
                                                                                 morirà improvvisamente a Bologna
        I genitori di           zione di tutte le altre città del dominio dei    all’età di 71 anni. Girolamo nasce il
        Isabella:               Saraceni, non soggiacque alle leggi della        28 gennaio 1851: studierà a Napoli ri-
        La mamma,               comune rovina”. Dall’archivio comunale           manendo celibe e incamminandosi per
        Gabriela                di Rossano negli atti di nascita troviamo        la carriera militare. Maria Grazia Eleono-             Le sorelle Costanza
        Berlingeri              registrato il 2 agosto 1842 da parte della       ra nasce il 10 marzo 1853: sposerà, a Mari-            e Maria.
        e il papà               levatrice Sig.ra Candida Stanopoli: Isabel-      no Laziale, Domenico Crisci. Maria nasce
        Domiziano               la nata nel 9 giugno da donna Gabriela,          nel giugno 1854, ultima delle sorelle di
        de Rosis.               baronessa Berlingieri, e dal Sig. don Do-        Isabella: resterà nubile e, dopo la morte              Sotto da sinistra:
                                miziano, baroncino de Rosis. Isabella vie-       di Isabella avvenuta nel 1911, si ritirerà             Il fratello Girolamo,
        Luca e Maria            ne portata al Battesimo il 2 agosto 1842,        nelle Casa Madre dell’Istituto delle Suo-              le sorelle Rosina e
        Gaetana fratelli        tale sacramento si presuppone che l’abbia        re Riparatrici a Napoli, dove morirà il 13             Maria Grazia
        di Isabella.            ricevuto nella sua casa nel palazzo baro-        ottobre 1915.                                          Eleonora.
                                                   nale, visto che non si tro-
                                                      va l’atto di Battesimo
                                                        registrato né presso
                                                          la Parrocchia di
                                                           San Giovanni né
                                                           tanto meno nella
                                                           chiesa Cattedrale.
                                                               Dal Matrimo-
                                                           nio di Domiziano
                                                          e Gabriela nasce
                                                        Luca, che è il primo
                                                      che segue Isabella, il

                           8    Madre Isabella De Rosis                                                       Madre Isabella De Rosis   9

Isabella De Rosis_RD.indd 8-9                                                                                                                           10/12/10 16:57
Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
che la prima formazione religiosa sia stata
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                                                                                   famiglia della baronessa Berlingeri c’era
                                  La vita in famiglia                              una lunga tradizione cristiana: in essa era-
                                                                                   no nate, infatti, delle vocazioni religiose
                                                                                   due delle quali erano a Santa Chiara di
                                  I  sabella parla poco di se stessa: non ab-
                                     biamo un diario della sua vita e non
                                  si hanno lettere antecedenti al maggio
                                                                                   Napoli. Il padre Domiziano educò i figli
                                                                                   al senso civico e all’esercizio delle virtù
                                                                                   umane e sociali. La vita a Rossano ruota-
                                  1869. Dai suoi scritti si può ricavare poco
                                                                                   va intorno ad antiche tradizioni religiose:
                                  materiale che riguardi la sua infanzia.
                                                                                   c’è il famoso Monastero basiliano del Pati-
                                  Questo arco della sua vita è annullato nel
                                  silenzio e, a riguardo della giovinezza di       rion; dentro la città i conventi dei Minori
                                  Isabella, si hanno solo i ricordi della sorel-   osservanti, dei Cappuccini, dei Domeni-
                                  la Gaetana, la quale, rimasta nubile, passò      cani, dei Minimi e dei Fatebenefratelli.
                                  gli ultimi anni della sua vita fino alla mor-    Inoltre c’erano due monasteri femminili:
                                  te (1936) nella Casa Madre dell’Istituto, a      quello di Santa Maria Maddalena, con la
                                  Napoli. Ella ebbe modo di confidare alle         regola di San Basilio, e quello delle Cla-
                                  suore quanto ricordava della sorella, con        risse. Da tener presente che il monastero
                                  la quale era stata convittrice a Santa Chia-     delle Clarisse era a breve distanza dalla              Rossano
        Rossano                   ra di Napoli. I genitori di Isabella erano       casa paterna di Isabella. La parrocchia                Calabro (CS).
        Calabro (CS).             cristiani e praticanti ed educarono cristia-     della de Rosis era quella di San Giovanni              Patirion,
        Patirion                  namente la figlia. Non è difficile pensare       Battista, che fu accorpata alla parrocchia             interno.

                         10       Madre Isabella De Rosis                                                       Madre Isabella De Rosis   11

Isabella De Rosis_RD.indd 10-11                                                                                                                     10/12/10 16:57
Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
di San Bernardino. C’erano anche diver-                                                                I nonni Isabella
                                  se istituzioni: tra cui le confraternite nate                                                          Olivieri e Luca
                                  nel Settecento che si aggiravano sulla                                                                 ???
                                  ventina e avevano finalità culturali e an-
                                  che caritative. Alla metà del 1815 alcune
                                  erano sparite e altre erano in decadenza.
                                  L’Arcivescovo Bruno Maria Tedeschi ne
                                  fondò due, una in onore del Sacro Cuo-
                                  re, e l’altra dell’Addolorata. Tutte queste
                                  istituzioni non hanno però influito tanto
                                  sulla formazione di Isabella. I contatti con
                                  la parrocchia erano occasionali, perché la      stesso cappellano dell’oratorio, com’era
                                  famiglia de Rosis aveva l’oratorio privato,     nella tradizione delle famiglie aristocrati-
                                  dove si celebrava la Santa Messa feriale e      che del tempo. Le scuole pubbliche non
                                  festiva; il monastero delle Clarisse inoltre    c’erano, era diffuso l’analfabetismo. Della
                                  era di stretta clausura. Le confraternite       prima istruzione dei fanciulli, con l’aper-
                                  superstiti avevano preoccupazioni am-           tura di scuole, si preoccupò Mons. Pietro
                                  ministrative e patrimoniali. L’educazio-        Cilento Vescovo rossanese a partire dal
        Rossano                   ne e la formazione spirituale e culturale       1844. Il suo governo coincise con la fan-              Isabella
        Calabro (CS).             nell’infanzia fu impartita ad Isabella nel-     ciullezza e l’adolescenza di Isabella a Ros-           da bambina.
        La galleria               la propria casa: da chi e in qual modo?         sano. Isabella mostrava una chiara
        del palazzo               Sicuramente da qualche maestro o pro-           precocità che, mentre le permet-
        baronale.                 fessore, certamente ecclesiastico, o dallo      teva di sottrarsi alle frivolezze
                                                                                  dell’ambiente familiare, le faceva
                                                                                  praticare le virtù cristiane, tra le
                                                                                  quali la docilità, l’ubbidienza, la
                                                                                  carità e l’amore alla preghiera. Era
                                                                                  bella, graziosa e viva, da far traspa-
                                                                                  rire già la soavità dell’animo col
                                                                                  crescere negli anni, mostrava una
                                                                                  grande intelligenza manifestando
                                                                                  virtù sorprendenti. Ma se è vero
                                                                                  che l’albero si conosce dai frutti,
                                                                                  bisogna affermare, che il maestro
                                                                                  di Isabella, anche se non se ne co-
                                                                                  nosce il nome, doveva trattarsi di
                                                                                  un dotto sacerdote che seppe in-
                                                                                  culcare nell’animo della bambina
                                                                                  i germi della pietà, che sfoceranno
                                                                                  ben presto nella sua adolescenza.

                         12       Madre Isabella De Rosis                                                      Madre Isabella De Rosis   13

Isabella De Rosis_RD.indd 12-13                                                                                                                      10/12/10 16:57
Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
già dall’infanzia, sia in casa paterna, che
                                  Esperienze                                         nel monastero, ella non amava gli scher-
                                                                                     zi e le altre cose proprie dei fanciulli. Era
                                  a Santa Chiara a Napoli                            contraria a tutto ciò, dando segno di gran-
                                                                                     de pietà e di esatta osservanza delle regole.
                                                                                     Quando parlava con le compagne, parlava
                                  I  sabella fece il primo passo che l’allonta-
                                     nava da casa quando entrò, come edu-
                                  canda, nel Monastero di Santa Chiara a
                                                                                     solo di Dio e della sua gloria. Il chiostro,
                                                                                     oltre a favorirle il silenzio, le aprì la predi-
                                                                                     lezione per la vita di preghiera. Due tappe
                                  Napoli. Aveva soli 10 anni nel 1852 e lì vi        fondamentali della vita cristiana avvenne-
                                  rimase fino al 1860. Da chi partì l’iniziativa     ro per Isabella nel periodo napoletano a
                                  di partire? L’iniziativa fu presa dalla madre      Santa Chiara: la Prima Comunione e la
                                  che voleva assicurare una formazione con-          Cresima; della prima non abbiamo data
        Napoli.                   forme alla tradizione di famiglia. Questa          della seconda si pensa al 1854. Ogni gior-
        Chiostro del              decisione trovò la docilità di Isabella e non
        Monastero di
                                                                                     no si accostava alla Comunione e dall’Eu-
                                  solo: il suo cuore, infatti, era pieno di gioia    carestia nutriva le virtù della fede e della
        Santa Chiara.             per tale scelta. Si optò per il Monastero di       carità.
                                  Napoli perché vi erano le zie di Isabella,             Isabella passava le sue giornate studian-
                                  Eleonora e Vittoria, sorelle di sua madre,         do lettere, la lingua francese e la musica.
                                  religiose professe con i nomi di Suor Maria        Era attiva in ogni specie di lavoro e nel ri-
                                  Crocifissa e Suor Maria Vittoria. All’atto         camo, in seta ed in oro. La si vedeva rin-
                                  dell’ingresso in Santa Chiara, era badessa         chiudersi nella stanza da studio per lunghe              Napoli.
                                  Suor Giuseppina Revertera. Isabella visse          ore ed era sorpresa dalle amiche o in ora-               Monastero di
                                  quegli anni di collegio tra penitenze, di-         zione o a scrivere.                                      Santa Chiara.
                                  giuni e mortificazioni di ogni sorta. Ella,
                                  educanda, non era obbligata a questo te-
                                  nore di vita, ma non badava a se stessa:
                                                          spinta dal desiderio
                                                          di consumarsi per il
                                                          suo Gesù, seguiva in
                                                          tutto la vita e le rego-
                                                          le austere delle Suo-
                                                          re. Osservava il silen-
                                                          zio e le compagne
                                                          la vedevano fra loro
                                                          come apparizione,
                                                          non parlando con
                                                          esse che raramente.
                                                          La sorella Gaetana
                                                          racconta di lei che

                         14       Madre Isabella De Rosis                                                           Madre Isabella De Rosis   15

Isabella De Rosis_RD.indd 14-15                                                                                                                          10/12/10 16:57
Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
Apparizione del
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                                                                                                                                       di Gesù
                                  Consacrazione al Sacro Cuore                                                                         a Santa
                                                                                                                                       Margherita
                                                                                                                                       Alacoque.

                                  N    el manoscritto che riguarda i cen-
                                       ni storici della Congregazione delle
                                  Suore Riparatrici del Sacro Cuore trovia-
                                  mo annotato: “L’anno 1856 in età di anni
                                  15, tutta da sé, si consacrò al divin Cuore
                                  per l’opera della riparazione che medi-
                                  tava”. Isabella vi aggiunse anche il voto
        Napoli.
                                  privato di perpetua verginità. Un giorno       Sacro Cuore, infatti nell’apparizione del 4
        Tela del
        Sacro Cuore
                                  ella disse al Signore: “O Cuore santo del      ottobre 1673, Gesù stesso mostrò a Santa
        nella                     mio Gesù, non badare alla mia giovinez-        Margherita Maria, San Francesco di Assisi.
        Cappella della            za e alla mia cattiveria: sono una povera          Fu lì che Isabella iniziò a pensare al
        Casa Madre.               fanciulla, debole e malata, ma sento nel       Sacro Cuore? Se ci fu l’influsso del mo-
                                              cuore un desiderio grande di       nastero sul gesto della giovane educanda,
                                              amare Te solo. Ti domando di       non lo si può ritenere molto marcato: è
                                              racchiudermi nel tuo amore         significativa, a questo proposito, la sem-            San
                                              divino, perché i nostri cuori      plice precisazione: “Tutta da sé”. Ciò fa             Francesco
                                              siano uniti per sempre, quan-      pensare che l’ambiente in cui viveva Isa-             di Assisi.
                                              do mi darai gioie e dolcezze       bella abbia influito, ma indica anche che
                                              spirituali, quando mi farai        ella emise il suo atto di consacrazione con
                                              bere al calice delle tue amarez-   responsabilità ed in piena coscienza.
                                              ze e delle tue umiliazioni più     Così la vita spirituale di Isabella era
                                              atroci. Desidero con tutta la      caratterizzata da una continua e pro-
                                              forza dell’animo mio d’ama-        fonda relazione di amore con il Cuo-
                                              re Te solo, per sempre. Tu mi      re di Gesù. Il suo fondamento fu la
                                              hai attratta, mi hai scelta e io   consacrazione al Sacro Cuore, con il
                                              sono tua! Il mio cuore non         voto di verginità: “Io sarò vergine”. È
                                              sarà mai di altri. Te solo ame-    chiara la caratteristica sponsale di questa
                                              rò. Cuore santo del mio Gesù!      relazione d’amore: “Io già sono impegna-
                                              Te lo giuro”. Nell’ambiente di     ta con Gesù Cristo, al quale ho dato il mio
                                              Santa Chiara nacque ancor più      cuore: Egli solo è il mio Sposo”.
                                              spontaneamente l’impulso a             Da ciò si possono desumere o pre-
                                              praticare le devozione al Sacro    cisare due cose:
                                              Cuore. Tra le religiose Claris-        1) Isabella, a quindici anni, era
                                              se si conosceva la devozione al    a conoscenza del grande motivo

                         16       Madre Isabella De Rosis                                                    Madre Isabella De Rosis   17

Isabella De Rosis_RD.indd 16-17                                                                                                                     10/12/10 16:57
Madre Isabella de Rosis - "Apostola del Sacro Cuore" Antonio Di Nardo - CSRSC
Napoli.
        Chiostro del
        Monastero di
        Santa Chiara.                                                              Le dure prove familiari

                                                                                   I   sabella rimase a Santa Chiara dal 1852
                                                                                       al 1860. Quando fece ritorno a Ros-
                                                                                   sano, espresse il desiderio di abbraccia-
                                                                                   re la vita religiosa, ma i genitori la osta-
                                                                                   colarono, mirando ad un matrimonio
                                                                                   conveniente. Essendo la primogenita, la
                                  riparatorio, legato alla devozione del Sa-       consuetudine del tempo le permetteva
                                  cro Cuore, fino al punto da introdurlo           di scegliere una delle tante vie: il matri-
                                  nella formula di consacrazione; 2) ciò           monio, il monastero o il rimanere nubile.
                                  che sorprende è che il motivo della ripa-        I genitori volevano darle un marito, ma
        Isabella in una           razione diventò per Isabella l’idea predo-       ella espresse con forza il suo no. Così, nel
        foto a 27 anni.           minante.                                         rifiutare il matrimonio, rispondeva alla
                                                 Questa idea poi diverrà il        madre: “Io sono già impegnata con Gesù                 Rossano
                                             tema fondamentale dell’Ope-           Cristo”. Ella ebbe a lottare duramente per             Calabro (CS).
                                             ra, dell’Istituto religioso. Tutta-   parecchi anni ed a varie riprese. A volte              Salone
                                             via ciò ancora non era il piano       fu quasi allo stremo, disperata, ma con                per conferenze
                                             definitivo del pensiero di Isa-       la forza della fede uscì sempre vittoriosa,            del palazzo
                                             bella, ma soltanto un’intuizio-       confidando nella luce dello Spirito Santo              baronale.
                                             ne generale a larghe linee, un
                                             desiderio dell’anima da parte
                                             di una giovane fervorosa, sem-
                                             plice, ricca di entusiasmo spiri-
                                             tuale.
                                                 Isabella aveva due idee ben
                                             chiare maturate nell’esperien-
                                             ze del Chiostro di Santa Chiara:
                                             il distacco dal mondo e la vita
                                             religiosa.
                                                 In conclusione, a Santa Chia-
                                             ra, Isabella iniziò a osservare
                                             con grande impegno, amore e
                                             generosità le virtù, sempre nel-
                                             la linea confacente alla situazio-
                                             ne personale del momento.

                         18       Madre Isabella De Rosis                                                       Madre Isabella De Rosis   19

Isabella De Rosis_RD.indd 18-19                                                                                                                      10/12/10 16:57
e della grazia del Signore. Allora i familia-
                                  ri, la madre, le sorelle e i fratelli impose-
                                  ro ad Isabella “di fare da serva ai servi, di
                                  vestire un solo abito di mussola bianca sia     In attesa dell’ora di Dio
                                  d’estate che d’inverno”.
                                      Al comportamento della madre si as-
                                  sociarono le sorelle nel farle dispetti, sia
                                  per la sua austerità di vita, che era un        I  l cammino si rischiarò tra il 1867 e il
                                                                                     1869. Isabella provò a realizzare il suo
                                                                                  desiderio di consacrazione. Fece tre espe-
                                  continuo rimprovero alla loro mondani-
                                  tà, sia per opporsi alla sua vocazione sem-     rienze che, però, non le permisero di an-
                                  pre più evidente. Isabella confidò il suo       dare avanti nel suo proposito: una tra le
                                  stato d’animo di questo difficile periodo       Suore Figlie delle Carità di San Vincenzo
        Rossano
        Calabro (CS).             all’amica Giovanna Castrone in una lette-       de’ Paoli, ma la salute la costrinse a tor-
        Ingresso                  ra del 24 settembre 1869: “Di più ti con-       nare indietro; si aggregò poi all’opera na-
        del palazzo               fido che il tempo che sono stata nel riti-      scente di Caterina Volpicelli nel 1868. Ma
        baronale                  ro della Torre, la famiglia, per puntiglio      dopo poco più di un anno si separò, per-
        "de Rosis".               o, meglio, per disposizione del Signore,        ché vide che quella non era la sua strada.
                                                     mi dava assai poco, in       L’ultima esperienza fu presso le Suore Ri-
                                                     modo che ho provato          paratrici di Maria, ma nel momento di en-
                                                     cosa vuol dire miseria       trare ricevette dal confessore Padre Carlo             Caterina
                                                     ed andare a letto digiu-     Piccirelli, gesuita e confessore di Pio IX,            Valpolicelli.
                                                     na; aggiungi che chi al-     un messaggio del Papa a cui essa aveva
                                                     lora mi dirigeva, voleva     chiesto la benedizione apostolica: “Non
                                                     che io avessi messo cau-     pensi a nulla, perché il Signore vuole al-
                                                     sa alla famiglia ed avessi   tro da Lei”. Perciò non entrò più tra le
                                                     chiesto la mia porzione.     Riparatrici di Maria. Fatto ritorno a Rossa-
                                                     Quante discordie sareb-      no, Isabella dovette, logicamente, unifor-
                                                     bero successe, se io con-    mare la sua vita quotidiana e il suo modo
                                                     discendevo. Questa era       di procedere tra i congiunti. Non però in
                                                     una cosa che mi faceva       tal maniera da costringerla a scombusso-
                                                     somma ripugnanza e,          lare l’ordine impostasi per la donazione
                                                     per evitarla, dovevo na-     fatta al Signore. Ella considerava l’ulterio-          Papa Pio IX.
                                                     scondere anche al me-        re ripresa della vita familiare come una
                                                     desimo le mie pene”.         semplice parentesi, in attesa della divina
                                                     Questo lungo periodo         rivelazione, circa l’Istituto confacente alle
                                                     di prove, durante il         proprie aspirazioni spirituali ed apostoli-
                                                     quale si manifestò già       che. Un vantaggio le venne dall’esistenza,
                                                     la forza interiore di Isa-   come si è già detto, nel palazzo de Rosis –
                                                     bella, si prolungò fino      conformemente alla pratica delle famiglie
                                                     al 1866.                     nobili – della cappella autorizzata dall’au-

                         20       Madre Isabella De Rosis                                                      Madre Isabella De Rosis   21

Isabella De Rosis_RD.indd 20-21                                                                                                                          10/12/10 16:57
torità ecclesiastica, dove veniva celebrata   Isabella visse l’esperienza di una bella ami-
                                  la Santa Messa, sia nei giorni feriali che    cizia spirituale con Giovanna Castrone –
                                  nelle domeniche. Infatti ella stessa con-     già citata – alla quale scrisse molte lettere
                                  fidava in una lettera all’amica Giovanna      dove si rivelava la sua vita interiore. Ella
                                  Castrone, dopo l’arrivo a Rossano: “Mi è      approfondì, in questo quadriennio Rossa-
                                  di gran conforto la cappella pubblica che     nense, la sua devozione al Sacro Cuore. A
                                  abbiamo in casa. La mattina, un poco pri-     tal proposito, nel 1906 il Vescovo di Ros-
                                                                                sano, Orazio Mazzella, in una lettera del
                                                                                18 marzo scritta all’Arcivescovo di Napo-
                                                                                li, Card. Giuseppe Prisco, affermava: “Io
                                                                                so che la de Rosis da giovinetta diè segno             Cardinal
                                                                                di una pietà non ordinaria e di uno zelo               Giuseppe Prisco.
                                                                                singolare per la diffusione della devozio-             Napoli.
                                                                                ne al Cuore di Gesù, in questa arcidiocesi,            Casa Madre,
                                                                                sotto Mons. Cilento, che si conserva così              oggetti e arredi
        Rossano
                                                                                fiorente”. La stessa cosa è ripetuta anche             appartenuti
        Calabro (CS).
                                                                                nei testi del processo; dai documenti ri-              a Madre Isabella.
        La nuova
                                                                                sulta: “La grande pietà della giovane de
        Cappella
        del palazzo
                                                                                Rosis, unita ad uno zelo singolare in fa-
        baronale.                                                               vore della devozione al Sacro Cuore, ci fa
                                                                                pensare che la fondazione dell’associazio-
                                  ma delle 8:00, sono sempre in cappella,       ne in onore del Sacro Cuore nella diocesi
                                  ascolto la Messa e faccio la Comunione;       di Rossano, sia nata soprattutto per opera
                                  mi trattengo presso a poco un’ora e mez-      sua”.
                                  za; la domenica un po’ di più”.                   Oltre a questo tipo di apostolato ne
                                     Isabella ritornata in Famiglia a Rossa-    nacque un altro: l’“Opera delle chie-
                                  no per un nuovo periodo (1869-1872),          se povere”. Isabella importò da Napoli
                                  diventò l’apostola all’insegna del Sacro      quest’opera a Rossano, nel luglio 1869.
                                  Cuore. Sotto la guida di Padre Ferrante,

       Rossano
       Calabro (CS).
       Galleria con
       il pianoforte
       a cui suonava
       Madre Isabella
       nel Palazzo
       "de Rosis".

                         22       Madre Isabella De Rosis                                                    Madre Isabella De Rosis   23

Isabella De Rosis_RD.indd 22-23                                                                                                                    10/12/10 16:57
Denominata anche “dei tabernacoli”, ne
                                  fu ella ispirata immediatamente da quan-
                                  to praticava nell’Istituto della Volpicelli.     Fondazione e avvio della
                                  Iniziò così ad arricchire i templi e i luoghi    Congregazione
                                  di culto sprovvisti di arredi e suppellet-
                                  tili sacre. A Santa Chiara aveva acquisito
                                  grande abilità nell’arte del ricamo, anche
                                  con l’oro, sì frequente nei paramenti sa-        A    ll’età di 31 anni Isabella, dando uno
                                                                                        sguardo al passato, poteva registrare
                                                                                   solo esperimenti falliti, la salute molto
       Napoli.                    cri. Chi dava ad Isabella il denaro per so-
                                  stenere le spese? Le spese per questa atti-      precaria e la sua permanenza in famiglia
       Casa Madre,
                                  vità erano sostenute, soprattutto, dai suoi      fallimentare. Le restava la certezza solo di
       statua
                                  molti misurati proventi, costituiti dal men-     aver fatto la volontà di Dio. Il Signore rup-
       dell'Immacolata
       a cui                      sile che la mamma le passava sulla parte di      pe il suo silenzio nel 1873. Si servì dell’in-
       Madre Isabella             eredità paterna che le spettava. Ma non di       fermità fisica per farla tornare a Napoli.
       si rivolgeva               rado ricorreva a dei prestiti. Quest’azione      Tante volte costretta per mali fisici a far
       frequentemente.            per le chiese s’incrociava con la missione       ritorno da Napoli a Rossano, allora si ve-
                                  dell’Apostolato della Preghiera. In una          rificò il ritorno in senso opposto. Isabella
                                   lettera comunicava all’amica: “Incomin-         aveva un tumore nell’addome che si sta-
                                      cio ad essere bastantemente occupata         va ingrossando sproporzionatamente. La
                                        per le chiese povere. Ora sto rica-        mamma la condusse a Napoli, dove, cu-
                                         mando un manto alla Vergine Addo-         rata lentamente, recuperò una sufficien-
                                         lorata. Fra non molto ti darò varie       te salute che sarà, però, sempre debole.
                                         commissioni, per quest’opera; per         Questa malattia per Isabella fu una gran-
                                         ora ti prego se si può avere una pissi-   de grazia del Signore perché, così lonta-               Napoli.
                                         de d’argento” (20 agosto 1869). Im-       na dalla sua casa, poté senz’altro mettere              Veduta
                                          pegnata fortemente sia nell’Aposto-      in esecuzione la volontà di consacrarsi                 panoramica.
                                          lato della Preghiera che nell’Opera
                                          delle chiese povere, Isabella trovava
                                          anche il tempo per l’insegnamento
                                          catechistico ai bambini, soprattutto
                                          in preparazione della Prima Comu-
                                          nione e della Cresima. I bambini
                                          delle famiglie dipendenti dei de
                                          Rosis, come anche quelli delle fami-
                                          glie sparse nelle case coloniche vi-
                                          cine, non avevano alcuna assistenza
                                          religiosa. Saranno in futuro le sue
                                          figlie, le Riparatrici, a continuare
                                          l’opera di insegnamento del cate-
                                          chismo nelle chiese rurali.

                         24       Madre Isabella De Rosis                                                        Madre Isabella De Rosis   25

Isabella De Rosis_RD.indd 24-25                                                                                                                      10/12/10 16:57
a Dio nello stato religioso. A Napoli, ad        1875 incominciarono a vivere insieme.
                                  un certo momento, rimase sola perché             Nel giugno il barone Pellegrini ne parlò
                                  la mamma e la sorella dovettero tornare          all’Arcivescovo di Napoli, Card. Riario
                                  a Rossano. La mamma, al momento di               Sforza. Egli vide bene l’iniziativa che po-
                                  partire, affidò la figlia al barone Stanislao    teva cooperare alla ripresa morale della
                                  Pellegrini e alla baronessa Castronuovo.         Diocesi di Napoli. Isabella ebbe udienza
                                  Isabella cominciò a sentirsi libera dall’ec-     e presentò al Cardinale uno schema illu-
                                  cessiva protezione della mamma, contra-          strativo della vita che si voleva condurre.
                                  ria ad un ulteriore esperimento di vita          Il presule si dimostrò sempre pastore e
                                                                                   padre, dandole consigli e spianandole la
                                  religiosa. Ella sentì chiaramente nel suo        via da percorrere. Il Cardinale non solo
                                  spirito l’ispirazione a fondare un Istituto      prese in visione lo schema illustrativo del
                                  con l’intento di riparare le offese fatte al     piano del nuovo istituto, ma lo riconse-
                                  Cuore di Gesù. La partenza dei parenti           gnò ad Isabella, postillato di suo pugno.
                                  giovò al morale di Isabella; difatti, parti-     In tal modo ella cominciò a muoversi con               Cardinal
                                  ta la madre, si verificò un netto migliora-      una certa sicurezza, tranquilla della bontà            Riario Sforza,
                                  mento. Grazie ad un po’ di sollievo fisico,      della strada imboccata. Nei primi tempi il             Arcivescovo
                                  alla solitudine e all’assenza di situazioni di   Riario Sforza, dispose che l’abito religioso           di Napoli .
                                  tensioni, il problema vocazionale poteva         lo si indossasse solo in casa, e che i voti
                                  essere affrontato finalmente con rifles-         fossero annuali. Dal maggio ad ottobre                 Madre
        Rossano                   sione, tranquillità, spirito soprannaturale      ci fu un’intensa preparazione. Nel mese                Isabella de Rosis.
                                                                                   di ottobre si procedette alla fase
        Calabro (CS).             e secondo i desideri dell’anima. Isabella
                                                                                   costitutiva della comunità. La ce-
        Veduta                    trovò alcune compagne desiderose di con-         rimonia non fu fatta dall’Ordina-
        panoramica.               dividere il suo ideale di vita, e nel maggio     rio della diocesi, o da un suo dele-
                                                                                   gato, come ci saremmo aspettati,
                                                                                   ma dall’Arcivescovo di Rossano,
                                                                                   Mons. Cilento presente allora a
                                                                                   Napoli. Il desiderio scambievole,
                                                                                   di lei e del suo Arcivescovo, di po-
                                                                                   ter procedere ad un atto del ge-
                                                                                   nere, si presentò qual conferma
                                                                                   della mutua intesa e partecipazio-
                                                                                   ne sia di intenti che di fattivo la-
                                                                                   voro apostolico svolto a Rossano.
                                                                                   La cerimonia si svolse il 24 otto-
                                                                                   bre 1875, festa dell’Arcangelo S.
                                                                                   Raffaele, nei confronti solamente
                                                                                   delle prime due donne, Isabella
                                                                                   de Rosis e Marianna Ranauro. La
                                                                                   nascita dell’Istituto era ormai un
                                                                                   fatto compiuto. Nascono le Suore
                                                                                   Riparatrici del Sacro Cuore.

                         26       Madre Isabella De Rosis                                                       Madre Isabella De Rosis   27

Isabella De Rosis_RD.indd 26-27                                                                                                                        10/12/10 16:57
Sviluppo dell’Opera

                                  L    entamente si andò organizzando la
                                       vita comunitaria; si iniziarono opere
                                  apostoliche sempre incentrate sull’amo-
                                                                                                     Palazzo
                                  re e sulla riparazione al Sacro Cuore di
                                                                                                     "de Rosis"
       Napoli.                    Gesù; opere di misericordia, come l’ac-                            Rossano
       Altare                     coglienza degli orfani, dei bisognosi, dei                         Calabro (CS).
       e immagine                 poveri. La diffusione dell’Istituto si avviò;
       del Sacro Cuore            si aprirono alcune case. Nel 1899 si aprì
       posti nella                una casa a Rossano Calabro e poi se ne
       Chiesa della               aprirono ben 12 fino al 1905. Il 7 agosto
       Casa Madre                 1906 Madre Isabella e 15 suore fecero la
       costruita da               Professione perpetua. L’8 maggio 1908
       Madre Isabella             ella consacrò l’istituto da lei fondato alla
       nel 1904.                  Vergine Maria. Nel 1906 si ebbe il Decre-
                                                   to di lode, dalla Congre-
                                                   gazione per i Religiosi,       Napoli,
                                                   e così riprese la diffusio-    Palazzo Finelli,
                                                   ne. Tra il 1906 e il 1909      Casa Madre
                                                   si aprirono altre 7 case.      delle suore
                                                   Nonostante il grande nu-       Riparatrici
                                                   mero di Istituti religiosi     del Sacro Cuore.
                                                   vecchi e nuovi presenti a
                                                   Napoli, il numero delle
                                                   professe cresceva sempre
                                                   di più. Nel 1905 si conta-
                                                   vano ben 133 professe, di
                                                   cui 110 erano coriste.
                                                       Le comunità erano
                                                   piccole, ma nell’insieme                          Casa
                                                   le religiose davano una                           Generalizia
                                                   buona        testimonianza                        a Roma,
                                                   della loro consacrazione.                         cortile interno
                                                   A Madre Isabella stava                            e "curia
                                                   molto a cuore che le sue                          generalizia".

                         28       Madre Isabella De Rosis

Isabella De Rosis_RD.indd 28-29                                                                               10/12/10 16:57
suore educassero la gioventù, non stan-
                        candosi mai di annunciare il Vangelo. De-
                        siderava che le sue suore diffondessero la
                        conoscenza del catechismo, specie nelle
                        campagne e nelle parrocchie e nelle con-
                                                                          Il volto
                        trade abbandonate. I Vescovi e i laici le
                        stimavano, richiedendo la loro presenza
                        e le loro comunità. Quando un Vescovo             U     n’altra intuizione
                                                                                di Madre Isabella
                                                                          dopo la fondazione
                        domandava che le sue suore andassero a
                        catechizzare i fedeli nelle campagne, subi-       delle Suore Ripara-
                        to la Madre scriveva: “Approvo tutto quan-        trici del S. Cuore, fu
                        to mi dice intorno ai desideri di S.Ecc.          l’idea di innalzare un
                        za e voglio che vengono perfettamente             tempio in onore al
                        soddisfatti. Il catechismo per le borgate         S. Cuore di Gesù. A
                        oh, quanto mi sta a cuore!… Che vadano            questa iniziativa Ma-
                        pure le suore, tre per volta però, a semina-      dre Isabella consacrò
      Roma.                                                               buona parte delle sue
      Casa              re il germe della nostra Santa Religione, e
                        quindi a coltivarlo e svilupparlo in grande       energie e mezzi eco-
      Generalizia,
                                                                          nomici,      affidandosi
      "Il Sacro Cuore". abbondanza”. Le consolazioni più gran-
                        di per lei erano date dalle notizie che le        alla divina Provviden-
                        giungevano dalle diverse case, sull’aposto-       za, tra lotte, tra diffi-
                        lato che vi si svolgeva, e quando appren-         coltà e intralci di ogni
                        deva che qualche Vescovo aveva elogiato           genere, che furono
                        l’opera delle sue figlie, il loro zelo, la loro   superati per mezzo di
                        pietà, dimenticava tutte le preoccupazio-         una grande fede. Se la
                        ni, le ansie e i dispiaceri che non manca-        fondazione delle Suo-
                        vano mai. Ella affermava: “Il cuore della         re Riparatrici costituì
                        Madre gode nel sapere che due sue figlie          un derivato della mal-
       Napoli.          compiono la loro missione in un pae-              ferma salute di Madre
       Stampa antica. sello privo di sacerdoti”. Madre Isabella           Isabella, anche l’idea di costruire un san- Foto
                                          ricordava sempre alle           tuario al S. Cuore è legata ad una grave di Madre
                                          sue suore l’importanza          infermità che colpì la Madre. Napoli fu Isabella de Rosis.
                                          delle pratiche di morti-        colta molte volte dal colera. Nel 1856 Ma-
                                          ficazione che facilitano        dre Isabella vi perdé suo padre, il barone
                                          l’acquisto dell’umiltà e        Domiziano, morto l’8 gennaio 1856. Nel
                                          dell’obbedienza. In una         1884 colpì la Fondatrice e le sue opere.
                                          lettera indirizzata ad un       Il colera infieriva sui quartieri di Napoli
                                          Vescovo definiva le sue         dove si ammucchiavano i morti insepol-
                                          suore: “Apostole piene di       ti. Anche le suore furono colpite. Madre
                                          sacrificio”.                    Isabella iniziò a darsi da fare. Trasferì le

                         30       Madre Isabella De Rosis                                            Madre Isabella De Rosis   31

Isabella De Rosis_RD.indd 30-31                                                                                                     10/12/10 16:57
orfanelle a Grumo Nevano        quartieri della città, con particolare ri-
                                                  in diocesi di Aversa. Si aprì   guardo per quello del Vomero, il quale
                                                  lì una nuova casa con tan-      oltre ad esserne privo era minacciato dal-
                                                  ti sacrifici. Tutto ella fece   la presenza dei protestanti. Quando en-
                                                  per gli altri nulla per sé.     trò nella casa delle suore si trovò davan-
                                                  L’epidemia colerica colpì       ti all’imminente fine di Madre Isabella,
                                                  Madre Isabella il 1° set-       prego e ripartì angustiato. La Madre dal
                                                  tembre 1884. Ella per oltre     letto, immobile, aveva sentito e inteso tut-
                                                  due mesi lottò tra la vita e    to. Il suo cuore doveva fermarsi ed invece
                                                  la morte fino al 13 novem-      riprese a battere e dare vita. Che cosa era
                                                  bre. Il male in questi mesi     successo alla Madre? Nel momento della
                                                  aumentava, le speranze di       malattia Madre Isabella ebbe una visione
        Napoli                    poterla salvare diminuivano fino a ridurla      e un colloquio segreto con il S. Cuore di
        fu colpita molte          in uno stato agonico. Si aspettava ormai la     Gesù. Lei stessa narrerà qualche tempo
        volte dal colera          sua fine e pertanto le furono amministrati      dopo l’accaduto in un articolo nella rivi-
        negli anni                gli ultimi sacramenti.                          sta: “Il Divin Cuor Trafitto”. L’articolo ave-
        1800/1900.                Il padre Vioni, gesuita, consigliò alle suo-    va come titolo: “Come è nato il pensiero
                                  re, di tornare nelle proprie famiglie o di      di edificare questo santuario di riparazio-
                                  andare dove esse credessero meglio. Tutto       ne”. Che cosa si dissero Madre Isabella e
                                  ciò portò non poco scompiglio, defezioni        il Divin Cuore? L’ammalata udì le richie-
                                  e disordini. In questi giorni di sofferenza e   ste del vicario generale ma non poté dare               Dipinto di
                                  di malattia avvenne un fatto semplice, una      alcun segno. Rimasta sola sentì nascere                 Paul Fischer
        Grumo                     visita casuale del vicario generale dell’ar-    nel suo cuore una grande forza e rivol-                 (1922),
        Nevano.                   cidiocesi di Napoli: mons. Giuseppe Car-        gendosi al S. Cuore disse: “O Cuore santo               quartiere
        Chiesa di                 bonelli. Egli conoscendo la grande fede         nello stato in cui sono ridotta, non pos-               del Vomero,
        Santammaro.               di Madre Isabella si recò da lei convinto di    so fare nulla. Donami tanta forza e salute              il mercato.
                                                                     farle una    quanto basta a farti
                                                                     richie-      trionfare in questa
                                                                     sta    per   nuova città con
                                                                     affron-      un santuario di
                                                                     tare una     riparazione”. Ma-
                                                                     grande       dre Isabella guarì
                                                                     impresa.     e riprese in breve
                                                                     Il Carbo-    tempo il suo posto.
                                                                     nelli pre-   Richiamò le suore
                                                                     sentava la   di buona volontà,
                                                                     necessità    anche se non tutte
                                                                     di costru-   tornarono, e rior-
                                                                     ire chiese   ganizzò la vita e le
                                                                     nei nuovi    opere dell’Istituto.

                         32       Madre Isabella De Rosis                                                       Madre Isabella De Rosis   33

Isabella De Rosis_RD.indd 32-33                                                                                                                          10/12/10 16:57
to della Congregazione per le indulgenze.
                                                                                 Il porporato comunicò che il Papa, venen-
                                                                                 do incontro ai desideri di Madre Isabella,
                                  Verso la realizzazione                         aveva accordato una speciale benedizio-
                                                                                 ne a chi concorreva alla costruzione del
                                                                                 tempio. La lettera affermava: “Signora
                                  I  l voto che Madre Isabella fece nella
                                     preghiera e nel colloquio con il Cuore
                                  di Gesù sul letto del dolore, iniziò ad at-
                                                                                 Baronessa, ho il piacere di annunziarle
                                                                                 che il Santo Padre, benignamente condi-
                                                                                 scendendo ai desideri di lei, accorda una
                                  tualizzarsi nel programma di costruzione       speciale benedizione a tutti coloro che
                                  del tempio al Vomero. Ella passando alla       concorreranno col loro obolo all’edifi-
                                  fase della costruzione si preoccupò di tre     cazione del santuario di riparazione del               Cardinal
                                  elementi: il primo di natura spirituale, il    Sacro Cuore di Gesù nel nuovo rione del                Camillo
                                  secondo finanziario, per arrivare al terzo,    Vomero. Fa voti che questa benedizione                 Mazzella.
                                  la realizzazione del progetto. Trattandosi     del supremo gerarca sia veramente fecon-
                                  di un santuario, quindi di un luogo sacro,     da, e presto l’amabilissimo Cuore del Di-
                                  dedicato al S. Cuore, con il fine particola-   vin Redentore abbia una nuova splendida
                                  re della riparazione Madre Isabella si pre-    sede, dove accogliendo i suoi fedeli ado-
        Napoli.                   munì di indulgenze da parte del sommo          ratori, li ricolmi delle sue grazie. Prima a
        Dipinto                   pontefice Leone XIII, che le concesse ben      partecipare sarà ella, signora Baronessa,
        del fine '800,            volentieri, in data 9 febbraio 1889, tramite   essendo la promotrice di un’opera sì de-
        panorama.                 lettera del card. Camillo Mazzella, prefet-    gna della pietà dei fedeli. Mi creda aff.mo
                                                                                 per servirla card. Mazzella”.                          Papa
                                                                                     Il primo atto fu l’acquisto del terreno,           Leone XIII.
                                                                                 per il quale ella vi impiegò tutte
                                                                                 le sue risorse economiche. Al Vo-
                                                                                 mero, una delle zone belle e sa-
                                                                                 lubri di Napoli, il prezzo del ter-
                                                                                 reno edificabile era molto alto.
                                                                                 Madre Isabella ottenne mq 3.020
                                                                                 di terreno dalla Banca Tiberi-
                                                                                 na s.p.a. La domanda fu di lire
                                                                                 200.000, ridotte poi a 75.000, un
                                                                                 prezzo molto alto per quei tempi.
                                                                                 L’atto del notaio Luigi Maddalo-
                                                                                 ni fu redatto il 28 dicembre 1888;
                                                                                 furono fatti i disegni da due inge-
                                                                                 gneri, Raffaele Falinea e Salvato-
                                                                                 re Marcanda; i lavori furono ese-
                                                                                 guiti dalla ditta Fratelli Bianco.

                         34       Madre Isabella De Rosis                                                     Madre Isabella De Rosis   35

Isabella De Rosis_RD.indd 34-35                                                                                                                       10/12/10 16:57
La prima pietra fu posta il 28 aprile 1889,
                                  Domenica in Albis, dal card. Sanfelice. La
                                  cerimonia si svolse con gran concorso di
                                  clero e di popolo.                               Donazione del Santuario
                                      Madre Isabella aveva già iniziato la dif-
                                  fusione e la raccolta di offerte per il co-
                                  struendo santuario dedicato al S. Cuore,
                                  ma constatò che le offerte erano poche,             L     a costruzione del santuario fu
                                                                                            accompagnata da molte e con-
                                                                                   tinue difficoltà. L’acquisto del terreno,
                                  aveva bisogno di somme non indifferenti.
                                  Allora con grande coraggio e disinteres-         la ricerca di fondi, la pretesa della pro-
                                  se si affidò alla divina Provvidenza, con        prietà da parte della curia di Napoli,
         Il Cardinal                                                               il rifiuto dell’opera da parte dei Padri
         Guglielmo                prudenza, come sempre allo scopo di
                                  condurre felicemente a termine l’opera.          Gesuiti, i ricorsi alla Congregazione
         Sanfelice.
                                  Iniziò a chiedere aiuti non solo ai fede-        della Dottrina della Fede; invidie e
                                  li, ma anche ai vescovi, ai sacerdoti e alle     gelosie portarono madre Isabella in
                                  chiese invitandoli attraverso un foglio di       uno stato di amarezza. In una lettera
                                  sottoscrizione. Il testo è il seguente: “A te    del 26 giugno 1891 a padre Piccirelli,
                                  divin Cuore si prostra l’Italia penitente,       la madre manifesta il dolore del suo
                                  un santuario di riparazione ti offre e con-      animo: “Quanto sono oppressa. Che
                                  sacra. Cuore divino di Gesù, tutti i miei        orribili strette al cuore. In quanta desola-           San Giovanni
                                  affetti, la vita, tutto l’esser mio a te con-    zione sta il mio spirito. Vedo i nostri cuori          Bosco.
                                  sacro ed immolo in segno di riparazione          stretti e immolati davanti al nostro bene              Napoli.
        Prospetto del                                                              e non altro. Ma quante incertezze, quan-               Chiesa del
        costruendo                amorosa. Giubila il mio cuore nel depor-
                                  ti questo attestato di ardente amore nel         ti dubbi, quale scoraggiamento in alcuni               Sacro Cuore
        Santuario di                                                               momenti mi sorprende. Lo vuole oppure                  dei Salesiani.
        Riparazione al            seno della terra, ove dovrà innalzarsi un
                                  trono speciale al tuo amore. Oh soavità di       no quest’opera il
        Vomero.
                                  peso. Esso sarà fatto degno di sostenerlo.       nostro bene da me?
                                  Esso potrà gridare a te senza interruzio-        E se lo vuole come
                                  ne: converti, salva, dona un posto nel tuo       spingerla        dopo
                                  Cuore a tutti i traviati fratelli, redenti col   tutto quello che è
                                  tuo Sacratissimo Sangue; fa’ che vengano         successo, e quanto
                                  in questo Santuario a dar con amore sod-         altro sta per succe-
                                  disfazione al tuo amore oltraggiato. Con-        dere? Fosse teme-
                                  verti, salva l’Italia, che tanto deve a te, e    rità,     ostinazione,
                                  che oggi ti rende ingratitudini e dispregi.      superbia la mia per
                                  Salva la Chiesa ed il Papa, e fa’ che tutti i    volerla fare ad ogni
                                  cuori, ravvivati dal tuo vicario nella dolce     costo, piuttosto che
                                  fiamma d’amore per te, ti rendano final-         fedeltà alla grazia?
                                  mente quell’amore che da essi desideri.          Se ciò fosse, io sono
                                  Amen”.                                           pronta ad abbando-

                         36       Madre Isabella De Rosis                                                       Madre Isabella De Rosis   37

Isabella De Rosis_RD.indd 36-37                                                                                                                       10/12/10 16:57
nare tutto e starmene in solitudine.
                                       Crescono le angustie e le pene, men-
                                       tre vien meno l’aiuto ed il consiglio”.
                                       I santi incontrano imprevisti e devo-     La prova
                                       no accettare sofferenze che Dio per-
                                       mette e determina per essi. Madre
                                       Isabella aveva ubbidito al Sacro Cuo-
                                       re che le ispirò un’opera tanto gran-
                                       diosa, e a lui ubbidì anche quando la
                                                                                 I  n ogni corpo morale accadono diffi-
                                                                                    coltà e malcontenti. Vi furono anche
                                                                                 nell’Istituto delle Suore Riparatrici del
                                                                                                                                       Napoli.
                                                                                                                                       Casa Madre.
                                                                                                                                       Coretto, il cui
                                       strada si fece diversa. Ella donerà il    Sacro Cuore e ciò diede origine a reclami,            sportello da
                                       santuario perché Gesù lo vuole. Fece      fatti al Vescovo. Si giunse così alla visita          sull'altare della
                                       la scelta di dare l’erigenda chiesa ad    apostolica nella persona del redentorista             Cappella
                                       un ente che avrebbe potuto portare        Padre Carmine Cesarano che fu nomi-                   comunitaria,
                                       a termine l’opera. Il 29 marzo 1880,      nato visitatore il 26 novembre 1909: egli             rimane l'unica
                                       San Giovanni Bosco visitò Napoli per      fu molto severo nei riguardi della Fon-               preziosa oasi
                                       aprire una casa per i ragazzi, ma non     datrice, alla quale ordinò le dimissioni              nell'arido deserto
                                  concluse nulla. Sarà don Michele Rua a                                                               della sua anima
        Don Michele                                                              dall’ufficio di Superiora Generale e la sua
                                  realizzare quel desiderio. Vi furono vari                                                            dopo essere deposta
        Rua.                                                                     relegazione in due piccole stanzette. Le
                                  incontri con i superiori dei padri Salesia-                                                          da Superiora
                                                                                 parole con cui commentava la sua dispe-
                                                                                                                                       Generale.
                                  ni, ma nulla ancora di concreto. Madre         razione possono apparire troppo umane
                                  Isabella era continuamente braccata dai        ma vengono a compendiare la sofferenza                Sopra:
                                  costruttori, dagli ingegneri che reclama-      da lei patita: “Materialmente non mi ha               Particolare.
        Madre Elena               vano i pagamenti. Le trattative con i Sa-      conficcato un pugnale nel cuore, né la
        Fiordalise,               lesiani ripresero nel 1900 e così si decise    mannaia al collo, ma moralmente mi ha
        segretaria di             la donazione entro il mese di ottobre di       distrutta, uccisa… Disprezzata, umiliata,
        Madre Isabella.           quell’anno. Madre Elena Fiordalise ri-         reietta nella casa religiosa, confinata nei
                                  corda gli incontri e i dialoghi tra Madre      limiti, appartata, messa nell’ignoto. Mi
                                  Isabella e don Rua: “I Salesiani rimasero      accostai a Gesù per dirgli: sono distrutta,
                                  commossi e grati per questa caritatevole       non conto più nulla, è necessario mi dia
                                  donazione fatta dalla Madre, ed io ricor-      un’altra vita. ‘Vita d’amore’ mi ha risposto
                                  do bene che don Rua, successore di don         Gesù… D’ora innanzi… con tutte le forze
                                  Bosco, venne a casa madre, per ringrazia-      dell’animo, mi darò all’amore di Gesù”.
                                  re personalmente la Madre della sua ge-            Iniziò per lei la salita al calvario, ma
                                  nerosità; ed io fui presente, anzi, essendo    trovò nelle sue giornate di solitudine un
                                  allora io segretaria della Madre, ricevetti    altro lavoro da compiere: l’adorazione
                                  io stessa don Rua ed ebbi l’onore di tratte-   eucaristica. Ecco alcune sue espressioni:
                                  nermi con questo sacerdote”. L’unico de-       “La sua lettera mi ha trovata nella solitu-
                                  siderio chiesto da Madre Isabella: “È che      dine ai piedi di Gesù sacramentato. Sono
                                  venga molto glorificato il Divin Cuore e si    lieta… di passare il resto della mia vita
                                  faccia del bene alle anime”.                   accanto a Colui che amo ardentemente”;

                         38       Madre Isabella De Rosis                                                    Madre Isabella De Rosis   39

Isabella De Rosis_RD.indd 38-39                                                                                                                       10/12/10 16:57
“Io ai piedi di Gesù sacramentato passo il
                                  resto della mia vita e mi sento ricoverata
                                  nel suo Sacratissimo Cuore”; “Sono sem-
                                  pre nella mia solitudine, occupata a servi-       L’abbandono finale
                                  re il mio Padrone… Le ore passano veloci
                                  ai piedi di Gesù sacramentato”. Quella
                                  visita apostolica si deve comprendere nel
                                  contesto ecclesiale del primo decennio            N     ell’ultimo periodo della sua
                                                                                          vita, Madre Isabella visse pro-
                                                                                    fondamente il suo Getsemani. Nel-
        Sacro Cuore               del secolo scorso. Il momento era duro:
                                  la lotta al modernismo, condotta con dra-         la sua solitudine abbandonata da
        di Gesù,
                                  sticità e mancanza di equilibrio, sfociò in       tutti, trovò consolazione nel Cuore
        sempre presente
                                  una persecuzione verso pastori d’anime,           di Gesù. Fu allora che lei si abban-
        nella vita
                                  sacerdoti, istituti religiosi, i loro superiori   donò pienamente nelle mani del
        spirituale
        di Madre                  generali e anche i fondatori, nonché in fa-       Cristo Crocifisso. Scrivendo alla
        Isabella                  cili provvedimenti che si rivelarono spesso       Madre Santorelli pochi mesi prima
        de Rosis.                 non sempre utili e giustificati. Fu l’epoca       della sua morte, diceva: “In quan-
                                                        classica delle visite       to a me, adesso ho un’unica bra-
                                                        apostoliche a tutte le      ma: amare Gesù con tutta la forza
                                                        diocesi d’Italia a par-     dell’animo mio. Il solo abbandono
                                                        tire dal 1904. Troppe       nel Signore mi guida, e non cono-
                                                        vittime illustri elevate    sco altra bussola… Non so chiedere
                                                        all’onore degli altari      più nulla all’infuori del compimen-
                                                        o in via di esserlo han-    to perfetto della Volontà di Dio nell’anima            Il fratello Pietro
                                                        no subito repressioni       mia e sulla Congregazione”. Ad aumenta-                fu un grande
                                                        indiscriminate. Madre       re la sofferenza della solitudine e render-            benefattore
                                                        Isabella guardò tutto       le gli ultimi giorni più dolorosi e amari,             dell'Istituto.
                                                        ciò con gli occhi della     giunse verso la metà del mese di luglio del
                                                        fede e della speranza.      1911, un mese prima della sua morte, la
                                                        Soprannominò il vi-         notizia della morte del fratello Pietro, a
                                                                                    lei tanto affezionato. Pietro era stato, an-           Madre Maria
                                                        sitatore “il mio tiran-
                                                                                    che, un grande benefattore dell’Istituto e             Francesca
                                                        no”, ma affermerà:
                                                                                    dei poveri di Madre Isabella. Ella ne sof-             Santorelli.
                                                        “Egli lo fece per il mio
                                                        bene, e benché l’ani-       frì molto; poi si abbandonò nel silenzio
                                                        mo mio fosse attrezza-      alla volontà del Signore. Il fratello fece
                                                        to ad ogni disposizio-      una santa morte: era devoto, come la so-
                                                        ne, pure nel momento        rella, della Vergine Addolorata. In quella
                                                        della tortura il Signo-     circostanza scrisse: “Il Signore ha voluto
                                                        re infondeva in me          dare un’altra stretta al torchio, che tutta
                                                        una nuova forza per         mi preme”. Quest’affermazione, per la
                                                        superarla”.                 dolorosa morte del fratello Pietro, mani-

                         40       Madre Isabella De Rosis                                                        Madre Isabella De Rosis   41

Isabella De Rosis_RD.indd 40-41                                                                                                                          10/12/10 16:57
festava l’animo di Isabella, e,     processo ordinario che si concluse dopo                Napoli.
                                               al contempo, faceva compren-        20 anni. Tutta la vita di Madre Isabella è             Cimitero
                                               dere che il torchio stava strin-    stata una testimonianza di amore eroico                Monumentale
                                               gendo sempre più e la sua vita      alla Chiesa. L’amore che ella ha avuto                 di Poggioreale
                                               era breve. I mali fisici pertanto   per il Cuore di Gesù Crocifisso è stato un             dove la salma
                                               aumentavano, il tumore aveva        atteggiamento continuo di riparazione                  di Madre
                                               fatto cancrena e il 10 agosto       come partecipazione alla sofferenza re-                Isabella
                                                                                                                                          fu tumulata
                                               1911 si aprì una profonda e         dentrice del Cristo… Nell’ultimo periodo
                                                                                                                                          provvisoriamente.
                                               larga ferita, che emetteva gran     della vita di Madre Isabella questo amore
                                               quantità di sangue. Le suore        diventò eroico. Eppure lo visse in mezzo
                                               su questa ferita aperta, ove        a tante contraddizioni e incomprensioni
     Casa Madre                   potevano entrare quattro dita, posero un         da parte di molti ecclesiastici, religiosi e
     di Napoli,                   lenzuolo piegato. La Madre stava male e          religiose. L’ultimo capitolo della sua vita
     Corso Vittorio               le suore erano affaccendate tra il pianto        e la sua morte sono la prova del caratte-
     Emanuele II.                 e l’assistenza. La febbre aveva raggiunto        re eroico dell’amore alla Chiesa. Ella si
                                  i 41 gradi. La notte tra il 10 e l’11 agosto     colloca tra i santi che hanno più soffer-
                                  passò tra il pianto e la preghiera delle suo-    to all’interno della Chiesa e che hanno
                                  re. La mattina dopo, 11 agosto, fu chia-         saputo attingere dall’Amore di Cristo la
                                  mato il francescano Padre Gregorio che           forza di amarla. Madre Isabella vive in
                                  celebrò la Santa Messa del trapasso. Ter-        Gesù, e Gesù è la luce del Padre che ha                Napoli.
                                  minata la celebrazione eucaristica Madre         rischiarato le tenebre del peccato. I San-             Tomba nella
                                  Isabella morì senza dire una parola, ma          ti sono degli specchi; riflettono la luce              Cappella
     Cardinale                    soltanto piegò il capo in segno di assen-        di Cristo risorto che illumina le tenebre,             dell'Istituto
     Alessio Ascalesi,            so quando il confessore ordinario della          cioè la realtà di peccato del loro tempo: e            che ha
     Arcivescovo                  comunità, chiamato al suo capezzale, le          di questo la vita di Madre Isabella è stata            accolto fino
     di Napoli.                   domandò se perdonava tutti. Che mai do-          una prova straordinariamente evidente…                 al 2006.
                                  veva dire? Erano le opere che parlavano
                                  e l’esempio di vita che aveva lasciato. Ma-
                                  dre Isabella de Rosis si spense all’età di 69
                                  anni nella Casa Madre di Napoli in odore
                                  di santità. La sua salma fu tumulata prov-
                                  visoriamente nel Cimitero di Poggioreale
                                  a Napoli. Fu riesumata nel 1937 e portata
                                  nella chiesa dell’Istituto, ad opera di Ma-
                                  dre Elena Fiordalise, previa ricognizione
                                  canonica fatta dal Cardinale Alessio Asca-                                                              Napoli.
                                  lesi, Ordinario della Diocesi di Spoleto e                                                              Il nuovo avello
                                  Arcivescovo di Napoli. Le grazie dispen-                                                                che accoglie
                                  sate e la fama della sua santità mossero il                                                             i resti della
                                  Cardinale Ascalesi ad aprire nel 1939 il                                                                fondatrice.

                         42       Madre Isabella De Rosis                                                       Madre Isabella De Rosis   43

Isabella De Rosis_RD.indd 42-43                                                                                                                           10/12/10 16:57
I pensieri della Madre               Isabella de Rosis.
        “ Consolati, o Gesù, poiché è giunto il tempo                  “Io ai piedi di Gesù sacramentato
        in cui già si sente il bisogno della riparazione”.             passo il resto della mia vita
                                                                       e mi sento ricoverata nel suo Sacratissimo Cuore”.
        O Cuore santo del mio Gesù,
                                                                       “Oh Gesù, come povera vittima riparatrice,
        non badare alla mia giovinezza,
                                                                       mi offro a voi per patire o morire, come a voi piacerà,
        sono una povera fanciulla, debole e malata,
                                                                       per la salvezza delle anime, ed in riparazione delle pene
        ma sento nel cuore un desiderio di amare te solo.              che soffre il vostro santissimo Cuore”.
        Tu mi hai attratta, mi hai scelta e io sono tua.
        Te solo amerò. Te lo giuro”.                                   “L’anima che ama profondamente Gesù,
                                                                       sale insieme a lui sul calvario,
        Nulla si trova di più grande sulla terra,                      senza sentire il peso della sofferenza.
        quanto la vita di una persona unicamente occupata              Unita a Gesù, sperimenta una grande gioia,
        nel pensiero di servire Dio”.                                  che supera ogni dolore”.
        “Io la notte dormo abbracciata                                 “Sono sempre nella mia solitudine,
        col Crocifisso e la Corona della Vergine avvolta al braccio;   occupata a servire il mio Padrone…
        con questa arma e scudo, dormo tranquilla”.                    Le ore passano veloci ai piedi di Gesù sacramentato”.
        “Al Cuore santo di Gesù, immolazione, riparazione, amore,      “Isabella poco altro tempo avrai di vita,
        gloria sempiterna”.                                            affrettati a riempire di virtù e meriti
                                                                       il resto dei tuoi giorni.
        “Non ti affliggere Isabella,                                   Fa un’oblazione illimitata di te stessa
        quanto minore sarà il soccorso che riceverai dagli uomini,     al Cuore Santo ed alla sua croce”.
        altrettanto maggiore sarà l’assistenza e il sostegno
        che ti presterà il Signore”.                                   “Sento nel fondo dell’anima mia che è pura
                                                                       sua volontà che mi faccia santa;
        “Sono lieta di passare il resto della mia vita                 voglio mettervi tutta la mia cooperazione per esserlo”.
        accanto a colui che amo ardentemente”.
                                                                       “Non ho mai compiuto le opere dei Santi;
        “Chi crede di valere qualche cosa, val poco;                   sono una povera creatura che Dio ha colmato di grazie”.
        e chi crede di valer molto, non vale niente”.
                                                                       “L’unico mezzo,
        “Io vivo nell’abbandono di tutti,                              per progredire rapidamente nella via dell’amore,
        stretta soltanto al Signore”.                                  è quello di rimanere nel posto più basso e vile”.

                         44       Madre Isabella De Rosis                                           Madre Isabella De Rosis   45

Isabella De Rosis_RD.indd 44-45                                                                                                    10/12/10 16:57
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