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FIUME SANTO S.p.A.
Porto Torres, Italia
Centrale Termoelettrica di Fiume Santo

Relazione in Risposta alla Prescrizione No.56 del Decreto di
Riesame AIA No. 85 del 22 Aprile 2020

Doc. No. P0003659-1-H13 Rev. 0 – Novembre 2020

Rev.     Descrizione                 Preparato da                    Controllato da                   Approvato da                       Data
 0     Prima Emissione                  V. Caia                         L. Volpi                      M. Compagnino                  Novembre 2020

              Tutti i diritti, traduzione inclusa, sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere divulgata a terzi,
                                per scopi diversi da quelli originali, senza il permesso scritto di RINA Consulting S.p.A.
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Centrale Termoelettrica di Fiume Santo
 Relazione in Risposta alla Prescrizione No.56 del Decreto di Riesame AIA
 No. 85 del 22 Aprile 2020

                                             INDICE
                                                                              Pag.
LISTA DELLE TABELLE                                                              2
LISTA DELLE FIGURE                                                               2
ABBREVIAZIONI E ACRONIMI                                                         3
1   INTRODUZIONE                                                                 4
2   DESCRIZIONE GENERALE DELLA CENTRALE E DELLA GESTIONE DELLE CENERI            5
    2.1    DESCRIZIONE DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI FIUME SANTO              5
    2.2    DESCRIZIONE DELLA GESTIONE DELLE CENERI PRODOTTO NELLA CENTRALE
           TERMOELETTRICA                                                        6
           2.2.1     Ceneri Leggere                                              6
           2.2.2     Ceneri Pesanti                                              6
3   DATI STORICI DI PRODUZIONE DELLE CENERI PESANTI                              9
4   GESTIONE DELLE CENERI PESANTI COME RIFIUTO                                  10
    4.1    CARATTERIZZAZIONE DELLE CENERI PESANTI                               10
    4.2    MODALITÀ DI GESTIONE                                                 12
5   CONCLUSIONI                                                                 14
REFERENZE                                                                       15

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                                       LISTA DELLE TABELLE
Tabella 3.1:   Quantità di Ceneri Pesanti ricircolate in Caldaia e Trattate come Rifiuto (Periodo 2015-2019) 9
Tabella 3.2:   Energia termica prodotta dalla combustione delle Ceneri Pesanti (Periodo 2015-2019)           9
Tabella 4.1:   Materie Prime che Costituiscono le Polveri Pesanti                                           10
Tabella 4.2:   Analisi di Laboratorio per la Caratterizzazione delle Ceneri Pesanti                         10
Tabella 4.3:   Risultati Rapporto Prova 000213307 sulle Ceneri Pesanti                                      11

                                         LISTA DELLE FIGURE
Figura 2.1:    Schema Funzionale di Massima della Centrale                                                 5
Figura 2.2:    Sezioni delle Tramogge                                                                      7
Figura 4.1:    Aree di Stoccaggio Materie Prime e Rifiuti (Allegato B.22 alla Documentazione di Riesame AIA)
                                                                                                          13

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                                  ABBREVIAZIONI E ACRONIMI
 AIA               Autorizzazione Integrata Ambientale
 UE                Unione Europea
 PIC               Parere Istruttorio Conclusivo
 IPPC              Integrated Pollution Prevention and Control
 MATTM             Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
 OCD               Olio combustibile denso
 D.Lgs.            Decreto Legislativo
 CER               Codice Europeo del Rifiuto
 REACh             Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals

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1          INTRODUZIONE
La Centrale termoelettrica di Fiume Santo si estende su un'area di circa 153 ettari sul Golfo dell'Asinara, presso la
località “Cabu Aspru”, in Provincia di Sassari. Con una potenza netta installata di circa 600 MW, rappresenta una
delle più importanti realtà produttive della Sardegna Nord-Occidentale.
In seguito all’avvio del procedimento di riesame complessivo delle AIA per le installazioni la cui attività principale è
oggetto della decisione di esecuzione della Commissione Europea UE 2017/1442 del 31 Luglio 2017 sui grandi
impianti di combustione, la Società Fiume Santo S.p.A. ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare (MATTM) in data 30 Gennaio 2019 l’Istanza di richiesta di riesame con relativa
documentazione allegata.
Al termine dell’iter procedurale, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha autorizzato con
Decreto AIA No.85 del 22 Aprile 2020 l’esercizio della Centrale Termoelettrica di Fiume Santo alle condizioni
presenti nel Parere Istruttorio Conclusivo (PIC), reso con Nota del 10 Ottobre 2019 (Prot. No. CIPPC/1722 della
competente Commissione Istruttoria AIA-IPPC).
In particolare al Paragrafo 6.7 del PIC, la Prescrizione No.56 riporta quanto segue: “il Gestore, entro 6 mesi dalla
data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’avviso di emanazione del decreto AIA, dovrà trasmettere
all’Autorità competente, per la successiva valutazione, una relazione tecnica sull’attuale riimmissione delle ceneri
pesanti in caldaia quale sottoprodotto. Tale relazione dovrà anche contenere i dati storici degli ultimi 5 anni di
esercizio, riportando tra l’altro le percentuali e i quantitativi effettivamente utilizzati, nonché la caratterizzazione
delle ceneri pesanti. Il Gestore dichiara che solo in caso di problemi tecnici le ceneri sono gestite come rifiuti, nel
caso di tale eventuale smaltimento dovranno essere fornite informazioni sulla destinazione finale delle ceneri
pesanti.”
Il presente documento costituisce la Relazione in Risposta alla Prescrizione No.56 sopra citata ed è strutturata
come segue:
✓   descrizione generale della Centrale e della modalità di gestione delle ceneri (Capitolo 2);
✓   dati storici di produzione delle ceneri pesanti degli ultimi 5 anni (Capitolo 3);
✓   descrizione del metodo di gestione delle ceneri pesanti nel caso siano trattate come rifiuto (Capitolo 4);
✓   conclusioni (Capitolo 5).

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Centrale Termoelettrica di Fiume Santo
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2          DESCRIZIONE GENERALE DELLA CENTRALE E DELLA
           GESTIONE DELLE CENERI
Nel seguente Capitolo si riporta una sintesi della descrizione della Centrale termoelettrica (Paragrafo 2.1) e la
descrizione di come vengono gestite le ceneri prodotte dalla combustione del carbone, con particolare riferimento
alle ceneri pesanti oggetto della Prescrizione No.56 (Paragrafo 2.2).

2.1        DESCRIZIONE DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI FIUME SANTO
La Centrale di Fiume Santo è attualmente composta da No.2 unità produttive identiche (Gruppo 3 e Grupp 4) da
320 MW elettrici ciascuna, composte in sequenza da un generatore di vapore con surriscaldatore e
risurriscaldatore, una turbina a vapore e un generatore elettrico. Il rendimento termodinamico del ciclo è prossimo
al 34%.

                            Figura 2.1:    Schema Funzionale di Massima della Centrale

Le due sezioni sono alimentate a carbone e biomassa (cippato di legna) mentre nella fase di accensione viene
utilizzato gasolio e l’olio combustibile denso (OCD) fino alla stabilizzazione della combustione a carbone.
I Gruppi 3 e 4 dispongono di impianti per l’abbattimento degli ossidi di zolfo (DeSOx) e degli ossidi di azoto (DeNOx),
e di sistemi di abbattimento delle polveri (PE).
La Centrale è composta da due identiche unità produttive da 320 MW elettrici ciascuna, composte in sequenza da
un generatore di vapore con surriscaldatore e risurriscaldatore, una turbina a vapore e un generatore elettrico. Il
rendimento termodinamico del ciclo è prossimo al 34%.
L’approvvigionamento del carbone è effettuato via mare. La Centrale dispone di una banchina in concessione
demaniale, situata nel porto industriale di Porto Torres, a circa 7 km dal sito produttivo, a cui è collegata da un
sistema di nastri trasporto carbone che confluiscono nel deposito carbone di capacità pari a circa 300,000 t.
L’olio combustibile, BTZ, arriva in Centrale tramite autobotti scaricate in un’apposita rampa di scarico.

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 L’approvvigionamento del gasolio per l’accensione dei bruciatori avviene mediante autobotti scaricate in
un’apposita rampa di scarico
Infine la biomassa, utilizzata in co-combustione con il carbone, in limite inferiore al 5% quale apporto calorifico, è
approvvigionata tramite nave (se arriva dall’Italia o dall’estero) o tramite camion (se locale). In entrambi i casi viene
depositata all’interno del parco carbone, in un’area dedicata.
I prodotti generati dal processo di combustione che avviene nelle caldaie Ansaldo di tipo policombustibile a
circolazione assistita, con camera di combustione in depressione e bruciatori tangenziali, sono:
✓     ceneri leggere;
✓     ceneri pesanti.
Nel seguente Paragrafo si riporta la descrizione dettagliata della gestione delle ceneri prodotte in Centrale, con
particolare riferimento alle ceneri pesanti oggetto della richiesta di chiarimento della Prescrizione No.56 del PIC.

2.2         DESCRIZIONE DELLA GESTIONE DELLE CENERI PRODOTTO NELLA
            CENTRALE TERMOELETTRICA

2.2.1       Ceneri Leggere
Per quanto riguarda la formazione di ceneri leggere a seguito della combustione del carbone, queste vengono
captate dal precipitare elettrostatico, raccolte in apposite tramogge per poi essere da qui trasportate
pneumaticamente verso un sistema di stoccaggio costituito da sili da cui, sono caricate su camion tramite proboscidi
telescopiche, ed inviate a recupero come rifiuto, per essere utilizzate direttamente nella produzione dei calcestruzzi
o dei cementi.
Le ceneri leggere infatti sono un prodotto di qualità e come tali sono certificate secondo le norme UNI EN 450, UNI
EN 12620 e UNI EN13043.
Le ceneri leggere costituiscono la maggior quantità tra quelle prodotte in Centrale, stimate in circa 210,240 t /anno
alla massima capacità produttiva, come riportato nella Scheda B.11.2 della documentazione di riesame AIA.

2.2.2       Ceneri Pesanti
L’altra tipologia di ceneri prodotte dalla combustione in Centrale è costituita dalle ceneri pesanti, una frazione
pesante di maggiore granulometria rispetto alle ceneri leggere, contenenti ancora una frazione incombusta che può
essere utilizzata in caldaia, e che, proprio in virtù della loro massa, non vengono trasportate con il flusso dei fumi
di combustione e pertanto ricadono all’interno della tramoggia di fondo della caldaia e ricircolate.
Nel dettaglio i Gruppi 3-4 della Centrale di Fiume Santo sono dotate di un sistema di raccolta e ricircolo delle ceneri
pesanti prodotte dalla combustione a carbone.
Nelle normali condizioni operative dell’impianto, le ceneri pesanti ricadono verso la tramoggia di fondo incontrano
una serie di serrande a comando idraulico, che permettono di interrompere o parzializzare l’apporto di ceneri sul
nastro di trasporto metallico.

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                                        Figura 2.2:    Sezioni delle Tramogge

Dal nastro di trasporto metallico, le ceneri pesanti sono convogliate ad un frantumatore primario; dal quale sono
scaricate su un secondo nastro metallico di raffreddamento che a sua volta alimenta un mulino a martelli
polverizzatore. La cenere polverizzata, con granulometria di circa 10 µm, alimenta un sistema di rilancio
pneumatico in sovrapressione.
Il sistema di ricircolo delle ceneri pesanti in camera di combustione è composto dai seguenti elementi fondamentali:
✓   una linea di trasporto, in derivazione dal pressure vessel che alimenta i serbatoi installati a quota 18 metri
    mediante una valvola deviatrice;
✓   No. 2 “reception bin” o serbatoi di accumulo temporaneo, atti a ricevere la cenere ricircolata, dimensionati per
    sovrapressioni fino a 0.5 barg. L’ingresso della cenere avviene dall’alto in posizione centrale mediante
    un’apposita valvola terminale. Il venting viene immesso in camera di combustione a quota 35 metri circa
    utilizzando un unico ingresso sul fronte caldaia attraverso una portina di osservazione;
✓   No. 4 vibro-alimentatori elettromagnetici per dosare la cenere nei mulini del carbone. La regolazione della
    portata è effettuata in modo automatico mediante un sistema di comando collegato al numero di giri del singolo
    alimentatore del carbone. Lo scarico dei vibro-alimentatori si collega lateralmente alla base degli alimentatori
    del carbone;
✓   No. 4 valvole pneumatiche a lama a doppio effetto poste allo scarico dei vibro-alimentatori, aventi la funzione
    di intercettare automaticamente la corrispondente linea di scarico ceneri in caso di emergenza o arresto
    dell’impianto.
✓   No. 2 valvole pneumatiche a sfera, a singolo effetto normalmente chiuse, poste sulle linee di venting in uscita
    dai serbatoi di accumulo temporaneo. Ogni valvola ha la funzione di intercettare la corrispondente linea di
    venting quando il serbatoio non è interessato dalla fase di caricamento delle ceneri ricircolate.
L’impianto di ricircolo ceneri è dotato di una tubazione in uscita dal pressure collegata ai serbatoi posti a quota 18
m. Tale linea, interamente basaltata, è provvista di una valvola deviatrice in grado di commutare in automatico da
un serbatoio all’altro. I serbatoi non possono comunque essere caricati contemporaneamente in quanto la valvola
deviatrice non può risultare aperta su entrambe le linee in diramazione da quella principale.
Nella fase di avviamento del sistema di ricircolo ceneri, la gestione dell’impianto è in “manuale” per consentire la
creazione del minimo battente di cenere. Questo aspetto risulta di fondamentale importanza per assicurare la
separazione degli ambienti posti a valle. Il livello della cenere nei serbatoi non scende mai al disotto di un limite
fissato dalle corrispondenti sonde in modo da isolare l’ambiente in pressione costituito dal gruppo alimentatori -
mulini del carbone. Inoltre, si evita di porre in comunicazione la caldaia in depressione con i mulini del carbone in
pressione.

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Il caricamento di ogni serbatoio è comandato dalle sonde di alto livello.
Nel caso in cui durante la fase di trasporto della cenere si presenti l’alto livello da una delle due sonde, il trasporto
viene comunque ultimato secondo la normale sequenza e si avviano immediatamente i vibro-alimentatori posti in
corrispondenza delle uscite del serbatoio.
L’aria di trasporto, mista alle particelle di cenere non captate, è immessa in caldaia attraverso un unico ingresso a
quota 35 metri sul fronte caldaia.
La tubazione di venting è stata rinforzata nelle curve e nei tratti immediatamente successivi al fine di aumentare la
vita utile delle parti in esame.
Ogni serbatoio è provvisto di No. 2 uscite in corrispondenza delle quali sono installati dei vibroalimentatori
elettromagnetici atti a dosare la cenere nei corrispondenti mulini carbone.
La portata di cenere al singolo mulino carbone risulta variabile in funzione del numero di giri del corrispondente
alimentatore del carbone.
In particolare, ogni mulino del carbone ha una portata nominale di 40 t/h e una portata massima settata a 30 t/h, a
cui corrispondono 2350 giri/min all’albero del motore collegato all’alimentatore in corrente alternata.
La portata di cenere così ripartita è dosata in ogni mulino mediante dei vibro-alimentatori elettromagnetici aventi
fondo-scala 4 t/h. Questa operazione è condotta in modo completamente automatico mediante un’apparecchiatura
di comando e regolazione, completa di stabilizzatore e predisposizione per ricevere un segnale di pilotaggio 4 ÷ 20
mA.
Ogni vibro-alimentatore è in grado di dosare le ceneri pesanti in un solo mulino attraverso il canale che collega lo
stesso all’alimentatore del carbone. La portata delle ceneri è regolata da un sistema di controllo basato sulla portata
di carbone in ingresso alla camera di combustione. La miscela di carbone e ceneri, dopo essere stata polverizzata
dal mulino, è trasportata dall’aria primaria al bruciatore e in seguito alla camera di combustione.
Solo in caso di anomalia dell’impianto teste descritto, si provvede con una estrazione detta a umido e quindi alla
successiva rimozione con carrelli gommati. In questo caso le ceneri pesanti sono trattate come rifiuti.
Si ricorda inoltre che la stima delle ceneri pesanti prodotte in centrale alla massima capacità produttiva (si veda
Scheda B.11.2 della documentazione di riesame AIA) è di circa 44,000 t/anno, ovvero circa il 10% della quantità di
ceneri prodotte in centrale, mentre la maggior parte è costituita da ceneri leggere (circa 90%).

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3          DATI STORICI DI PRODUZIONE DELLE CENERI PESANTI
Nel presente Paragrafo si riportano i dati storici degli ultimi 5 anni di esercizio (dal 2015 al 2019) relativamente a
quantitativi e percentuali di utilizzo delle ceneri pesanti prodotte in Centrale.
Con riferimento al periodo 2015-2019, la seguente Tabella riporta le quantità di:
✓   ceneri totali prodotte dalla Centrale Termoelettrica;
✓   ceneri pesanti e leggere generate dalla combustione in caldaia;
✓   ceneri pesanti conferite come rifiuto;
✓   ceneri pesanti ricircolate.

              Tabella 3.1: Quantità di Ceneri Pesanti ricircolate in Caldaia e Trattate come Rifiuto
                                            (Periodo 2015-2019)

                                             2015              2016              2017        2018            2019

 Ceneri TOTALI (t)                       78,989.83           89,336.99      113,376.66    108,184.17      120,789.56
 Ceneri PESANTI (t)                      7,898.98            8,933.70       11,337.67      10,818.42       12,078.96
 Ceneri leggere (t) a
                                         71,090.85           80,403.29      102,038.99     97,365.75      108,710.60
 recupero/discarica
 Ceneri Pesanti (t) a discarica          3,099.38            2,308.48        2,227.04       818.52          947.02
 Ceneri a Ricircolo (t)                  4,799.60            6,625.22        9,110.63      9,999.90        11,131.94

Nota: I valori sono stimati ipotizzando che le ceneri leggere siano il 90% delle ceneri prodotte (dato medio da
letteratura).
Come si evince dalla precedente Tabella la quantità di ceneri pesanti ricircolate in caldaia è variabile negli anni (dal
60% nel 2015 a circa il 92% negli ultimi anni 2018 e 2019) e di conseguenza la percentuale di ceneri inviate a
discaricail (dal 40% nel 2015 a circa l’8% negli ultimi anni 2018 e 2019).
Considerando che il potere calorifico delle ceneri pesanti è compreso tra 100 e 200 kcal/kg (dry) la quantità di
energia prodotta dalla combustione delle ceneri pesanti è riportata nel seguito.

      Tabella 3.2: Energia termica prodotta dalla combustione delle Ceneri Pesanti (Periodo 2015-2019)

                                  2015               2016                2017            2018              2019

 Energia Termica Totale
                                  840                1,155               1,590           1,740             1,940
 Prodotta (MWh)

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4           GESTIONE DELLE CENERI PESANTI COME RIFIUTO
Nel presente Capitolo vengono ulteriormente richiamate le modalità di gestione delle ceneri pesanti nel caso in cui
queste siano conferite come rifiuto.

4.1         CARATTERIZZAZIONE DELLE CENERI PESANTI
Per le informazioni in merito alla caratterizzazione delle ceneri pesanti riportata nel presente Paragrafo si fa
riferimento ai seguenti documenti:
✓     Classificazione del Rifiuto, Documento di caratterizzazione, Decisione UE No. 2014/955/CE (validità fino al
      18/06/2021);
✓     Rapporto di prova 20/000213307.
Nel documento di caratterizzazione, redatto in ottemperanza e conformità alla normativa Europea, alle Linee Guida
della Commissione UE ed alla normativa di recepimento italiana, le ceneri pesanti (CER 10.01.01) sono classificate
come rifiuto non pericoloso; in particolare si riporta che “in base all'esame effettuato ed al monitoraggio dello
specifico processo produttivo, si riscontra che nel ciclo produttivo da cui decade il rifiuto, non sono utilizzate o non
entrano in contatto, in alcuna fase, sostanze o preparati, ai sensi del Regolamento REACh (1907/2006) o del
Regolamento UE 1272/2008 e delle Scheda Dati di Sicurezza”.
Nella seguente Tabella si riporta l’identificazione delle materie che formano usualmente il rifiuto e ritenute
normalmente recuperabili.
                          Tabella 4.1: Materie Prime che Costituiscono le Polveri Pesanti

                                        Componente                       Percentuale indicativa

                        Polveri umide                                               6%

                        Acqua                                                       4%

                        Ceneri della Combustione del Carbone                       90%

In merito alla potenziale recuperabilità del rifiuto, nel documento di caratterizzazione si precisa che “il rifiuto ha una
specifica composizione che non ne pregiudica la recuperabilità effettiva, basata sulla composizione, in relazione ai
normali sistemi industriali di trattamento e selezione delle materie contenute nei rifiuti. In base alla composizione
identificata del rifiuto, alle sue caratteristiche organolettiche, ed alla specifica modalità di formazione, il giudizio sul
potenziale di recuperabilità è rifiuto fortemente o quasi completamente recuperabile”.
Per quanto riguarda le modalità di deposito è presente un’area di volume pari a 1,000 m3 e la destinazione
ordinariamente prevista del rifiuto è l’invio a discarica.
Ai sensi dell'Allegato D del D.Lgs. 152/2006, integrato dal D.Lgs. 91/2014, art. 13, per integrare la caratterizzazione
e classificazione del rifiuto e stata effettuata una analisi chimico-fisica pertinente alla composizione prevedibile, di
cui si riportano gli estremi nella seguente Tabella.

                 Tabella 4.2: Analisi di Laboratorio per la Caratterizzazione delle Ceneri Pesanti

I risultati delle analisi condotte sui campioni di ceneri pesanti sono sintetizzati nella seguente Tabella, nella quale
sono riportati i valori dei soli componenti al di sopra del limite di rilevabilità.

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                     Tabella 4.3: Risultati Rapporto Prova 000213307 sulle Ceneri Pesanti

             PARAMETRO/COMPONENTE                        VALORE/INCERTEZZA                     U.M.

              Peso specifico apparente                     1.475±0.046    kg/dm³
                           pH                                10.6±1.3        -
                   Sostanza secca                            94.7±0.1     g/100 g
          Carbonio organico totale (TOC)                 84,000±19,000     mg/kg
                    Alcalinità totale                       5.83±0.77     meq/kg
                       Alluminio                           6,300±2,100     mg/kg
                       Arsenico                             3.17±0.85      mg/kg
                         Bario                                347±83       mg/kg
                          Boro                               18.9±4.8      mg/kg
                         Calcio                          67,000±11,000     mg/kg
                        Cobalto                               6.2±1.5      mg/kg
                     Cromo totale                             7.1±1.7      mg/kg
                         Ferro                               102,000       mg/kg
                          Litio                              10.1±2.1      mg/kg
                       Magnesio                           24,800±5,600     mg/kg
                     Manganese                              1,790±270      mg/kg
                         Nichel                               8.8±2.1      mg/kg
                        Piombo                                6.3±1.1      mg/kg
                       Potassio                              560±150       mg/kg
                         Rame                               1.76±0.36      mg/kg
                        Stronzio                              312±73       mg/kg
                        Vanadio                               7.0±1.8      mg/kg
                         Sodio                                487±79       mg/kg
                         Zinco                               48.2±6.2      mg/kg
                                           COMPOSTI AROMATICI
                        Toluene                             0.72±0.35      mg/kg
                         Xileni
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✓     classificazione in base al D.M. 27/09/2010 e s.m.i. (definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica)
      e al D.Lgs. 36/2003 (attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche dei rifiuti):
      •    la percentuale di sostanza secca risulta essere conforme alle disposizioni previste all'art. 6 (Impianti di
           discarica per rifiuti non pericolosi) comma 3 del D.M. 27/09/2010 e s.m.i.,
      •    la concentrazione di policlorobifenili (PCB) totali risulta essere conforme alla concentrazione limite prevista
           all'art. 6 (Impianti di discarica per rifiuti non pericolosi) comma 6 lettera a) del D.M. 27/09/2010 e s.m.i.,
      •    la concentrazione di diossine e furani risulta essere conforme alla concentrazione limite prevista all'art. 6
           (Impianti di discarica per rifiuti non pericolosi) comma 6 lettera b) del D.M. 27/09/2010 e s.m.i.,
      •    gli inquinanti organici persistenti analizzati, riportati nell'Allegato IV del Regolamento (UE) n. 2019/1021 e
           s.m.i., risultano conformi a quanto previsto all'art. 6 comma 6 lettera c) del D.M. 27/09/2010 e s.m.i.
✓     prova di eluizione per lisciviazione secondo norma UNI EN 124572/ 2004 così come previsto dalla norma UNI
      10802 : 2013:
      •    le concentrazioni delle sostanze analizzate risultano essere inferiori alle rispettive concentrazioni limite
           indicate dalla Tabella 5 (Limiti di concentrazione nell'eluato per l'accettabilità in discariche per rifiuti non
           pericolosi) come previsto dall'art. 6 comma 3 del D.M. 27/09/2010 e s.m.i.,
      •    in base a quanto sopra il rifiuto può essere smaltito in un impianto di discarica per rifiuti non pericolosi e
           s.m.i..

4.2         MODALITÀ DI GESTIONE
Come già riportato al Paragrafo 2.2.2, in condizioni di normale funzionamento, le ceneri pesanti vengono ricircolate
tramite il sistema pneumatico in caldaia e solo nel caso in cui ci siano dei problemi impiantistici vengono gestite
come rifiuto.
Nel caso in cui le ceneri pesanti prodotte vengano gestite come rifiuto (CER 100101), queste vengono inviate
nell’area F2 in un apposito deposito coperto prima dello smaltimento (Schede B.11.1 e B.11.2 allegate alla
documentazione del riesame AIA), con destinazione finale (Società S.I.GE.D.):
✓      D1: Deposito sul o nel suolo (ad esempio discarica);
✓      D15: Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito
       temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).L’area F2 è caratterizzata da una superficie
       di 874 m2 ed una capacità di circa 3,500 m3. All’interno di tale area vengono raccolte anche le ceneri leggere
       da carbone (CER 100102) e i fanghi da trattamento in loco degli effluenti (CER 100121).
L’ubicazione delle ceneri è riportata nella seguente Figura che rappresenta uno stralcio dell’Allegato B.22
“Planimetria dello stabilimento con individuazione delle aree per lo stoccaggio di materie e rifiuti”.

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                         Figura 4.1: Aree di Stoccaggio Materie Prime e Rifiuti
                         (Allegato B.22 alla Documentazione di Riesame AIA)

Doc. No. P0003659-1-H13 Rev. 0 – Novembre 2020                                    Pag. 13
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5          CONCLUSIONI
Come indicato nel precedente Paragrafo 2.2.2, le ceneri pesanti prodotte in Centrale dal sistema di combustione in
condizioni di normale operatività vengono frantumate, inviate a dei mulini e ricircolate direttamente in caldaia
mediante un sistema pneumatico senza mai abbandonare il processo e solo nel caso in cui ci siano problemi
impiantistici, le ceneri sono estratte a umido dal frantumatore e gestite come rifiuto.
Pertanto sulla base di quanto riportato nei precedenti Paragrafi, in merito alla gestione ed alla caratterizzazione
delle ceneri pesanti, si evidenzia che queste, una volta generate dalla combustione del carbone, avendo ancora
una frazione incombusta che può essere utilizzata in caldaia, vengono ricircolate per essere nuovamente bruciate
costituendo di fatto parte integrante del processo produttivo dell’impianto.
Si precisa che, con l’obiettivo di contenere al minimo l’impatto ambientale dei rifiuti prodotti, nella Centrale di Fiume
Santo è attivo un Sistema di Gestione della Qualità certificato ai sensi della norma ISO 9001 che consente di
realizzare i “prodotti” ceneri volanti e ceneri pesanti conformi alle norme UNI EN 450, UNI EN 12620 e UNI EN
13043; con questi requisiti è stato possibile recuperare l’intera produzione di ceneri leggere.
Per le ceneri pesanti, nonostante la conformità alle norme, l’intera produzione, quando effettuata, viene avviata agli
impianti di conferimento.
Al momento non è quindi previsto che le ceneri pesanti siano conferite quale sottoprodotto ai sensi del comma 1
dell’art. 184-bis del D.Lgs. 152/2006.

VLRCA/LINVO/MACOM:linvo

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                                               REFERENZE
[1]   Decreto AIA No.85 del 22 Aprile 2020, Riesame complessivo del decreto del Ministero dell’ambiente e
      della tutela del territorio e del mare del 26 aprile 2020, n. DVA-DEC-2010-207, di autorizzazione integrate
      ambientale (AIA), per l’esercizio delle centrale termoelettrica della società Fiume Santo S.p.A. sita nei
      Comuni di Sassari e Porto Torres (SS) – (ID 80/9945)

[2]   Documentazione allegata alla domanda di riesame AIA trasmessa al MATTM il 30 Gennaio 2019.
[3]   Classificazione del Rifiuto, Documento di caratterizzazione, Decisione UE No. 2014/955/CE (validità fino al
      18/06/2021)

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