Lo spazio pubblico La "piazza" ieri e oggi
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Ci si chiede da alcuni lettori di “...avvicinare qualche volta di più nella nostra rivista” argomenti di vita quoti- diana, argomenti che si incontrano nel quotidiano e che possono indurci a riflessioni, memorie, confronti scambio di idee, proposte, al di fuori del mondo medico sanitario e ospedaliero, nel quale la rivista è nata e vive. Fra le altre, per ora, la piazza ci è parsa rispondere al suggerimento, e qui ne scrive per noi il giornalista Giuseppe Fumarola. Lo spazio pubblico La “piazza” ieri e oggi GIUSEPPE FUMAROLA 1. L’estensione, ma soprattutto, le dimensioni, che i costituisce fonte di minaccia per la sicurezza indivi- new media (1) assumono sempre più nella vita politi- duale e della società. ca, sociale ed economica ri-propongono all’atten- L’agorà greca è stata la piazza in cui il popolo con- zione una delle più antiche questioni concernenti le veniva sia per contrarre affari, sia per partecipare relazioni sociali, gli affari, la comunicazione e il alle assemblee pubbliche e sia per conversare. confronto fra posizioni: il luogo, lo spazio in cui si La piazza è ancora il luogo di manifestazioni e rap- concretizzano gli scambi commerciali e di idee, in presentazioni, quali gli spettacoli, le feste e il Car- cui ognuno possa esprimere se stesso, la propria nevale (2). Il termine ‘piazza’, con riferimento a ciò opinione e possa ascoltare quella altrui. che accade durante i giorni del Carnevale, entra nel Questo luogo è lo spazio pubblico, la piazza, ambi- linguaggio politico, con un significato differente da to in cui ogni individuo possa acquisire informazio- quello di spazio in cui si dibatte della vita pubblica. ni e notizie per compiere scelte per i propri progetti Il Carnevale è la rappresentazione del mondo alla di vita e possa esprimere giudizi sulla vita pubblica rovescia, in cui può accadere tutto e il contrario di e, quindi, intorno allo sviluppo del centro in cui tutto. Lo spazio carnevalesco (fisico e mentale) è la abita, intorno a quello della società, più in generale rappresentazione del divertimento godereccio, della e, persino, del mondo. baraonda, del vociare sguaiato. Esso è uno spazio La rappresentazione della piazza , in quanto spazio, eccezionale, concesso dal potere politico e dalla è quella di un luogo fisico. La piazza ha avuto (e Chiesa (3). ha) diverse e differenziate funzioni e significati. La La piazza è divenuta (a partire dal Medioevo) il delimitazione architettonica della piazza, da un lato, luogo delle processioni e di rappresentazioni reli- e le regolamentazioni amministrative, giuridiche, giose (4). Le rappresentazioni religiose, proprio per religiose, igieniche… circoscrivono lo spazio delle la propria forza informativa, hanno la funzione di manifestazioni politiche, dei mercati, delle fiere e comunicazione di comportamenti, che debbono delle feste. essere resi propri da chi assiste ed essere ripetuti e Il confine fisico della piazza coincide con ciò che ritrasmessi. accade nella piazza; e ciò è garanzia di sicurezza. Le fiere sono state concessioni donate ai Comuni Una sicurezza per chi accede alle fiere, ai mercati, per meriti particolari, in quanto tali, anche le fiere alle feste e per chi partecipa alle manifestazioni poli- sono manifestazioni eccezionali (5). Giorni di acqui- tiche e, nello stesso tempo, una sicurezza sociale. sti e di vendita, le fiere sono state, nelle società Per ciò che concerne i mercati, la sicurezza concer- determinate dai ritmi agrari, occasioni di contratti e ne, innanzitutto, l’organizzazione della vendita, di strette di mano, che, proprio per questo, non si onde evitare la babele dei mercati orientali, che esauriscono nello spazio ristretto della fiera. Il con- 40
Agorà dell’Atene del V secolo. ...L’agorà è stata la piazza in cui il popolo conveniva per contrarre affari, partecipare alle assemblee pubbliche e conversare... tratto è un atto sociale che trascende l’ambito una realtà concettualizzata, in quanto le situazioni limitato della fiera (6). Salvaguardare la fiera da sono costruite in maniera simbolica, ma ciò non minacce, renderla sicura non è solo una questione significa che non si determinino atti concreti: l’ac- di ordine pubblico. La fiera è una concessione, un quisto di beni, via rete, non è un atto non apparente. dono, un privilegio ed è fonte di ricchezza. La A differenza, comunque, degli altri strumenti di sicurezza sociale della fiera comporta ricchezza comunicazione, la rete non solo consente la comu- per il Comune. nicazione, ma crea spazi di comunicazione (7). 2. La piazza telematica, invece, non si caratterizza 3. Le questioni riferite all’accesso alla rete telemati- come un luogo fisico, ma non è un non-luogo. Con- ca sollevano antiche problematiche, che in questo fusione e baraonde dei mercati e fiere; appuntamen- campo si ripropongono. Anzi, qui si acutizzano e si ti, promesse e affari; dibattiti di varia natura e altro aggregano. Alcune di queste vengono, in questo ancora sono proprie anche della piazza telematica. intervento, avanzate e concernono questioni che Essa è un luogo virtuale. Proprio perché non è deli- sono state definite di biopolitica. mitata in senso architettonico, la realtà della piazza La biopolitica (8) ha a che fare con il rapporto, anche telematica è una realtà d’apparenza, non, però, una conflittuale, che intercorre fra le esigenze, gli inte- realtà apparente. Lo spazio telematico è altro da ressi, le soddisfazioni e le curiosità dell’individuo quello fisico. La piazza telematica ha una sua realtà, (ciò che riguarda la vita dell’individuo, i suoi pro- 41
getti di vita e le sue aspirazioni) e la regolamenta- In realtà, però, liste di questo genere, che indicano zione statale, o di altra natura, della rete. Inoltre, su unicamente le fonti di notizie costruite per soddisfa- un altro piano, altre questioni si pongono. Un piano, re i propri gusti, in quanto fruitori-navigatori, pro- questo, strettamente in connessione con il primo, ducono monadi, ambiti chiusi. In questo modo, il che riguarda il rapporto che si struttura fra le opi- navigatore-fruitore conferma solo le proprie opinio- nioni che il navigatore-fruitore si forma, nell’acqui- ni, ribadisce se stesso, se non i propri pregiudizi o, sizione di informazioni e conoscenze, quando acce- al massimo, consente una comunicazione fra chi la de alla rete, e l’ambito in cui possa esprimere que- pensa in maniera simile. ste opinioni e i suoi giudizi. Un ambito, certamente, in cui le opinioni e i giudizi abbiano un’efficacia 5. L’accesso alla rete, nei paesi del mondo arabo e concreta. negli Stati totalitari (come Cuba, Nord Corea, Cina, Laos, Vietnam), è fortemente controllato dalle auto- 4. È proprio a partire dalle condizioni dell’accesso rità governative. Così come, del resto, ogni fonte alla rete che lo Stato si preoccupa di porre regola- d’informazione. In questi paesi, la coercizione è mentazioni. Anzi, a volte, il suo intervento è solle- all’origine dell’accesso. Le preoccupazioni gover- citato dall’opinione pubblica (basti vedere ciò che è native di impedire qualsiasi critica al potere e di stato detto e scritto in merito alla pedofilia e ai impedire la penetrazione di qualsivoglia idea vaga- modi con cui identificare il comportamento in rete mente occidentale (le parole più bandite, infatti, dal del pedofilo). In ogni caso, l’intervento dello Stato lessico sono individuo e libertà) si fissano sull’uso costituisce ambito di conflitto fra la libertà del con- stesso di Internet, se non del computer. Non è una sumatore e del fruitore di compiere scelte e prende- novità storica. Nel XVI secolo, in Turchia, fu vieta- re decisioni e la sicurezza sociale. Il fruitore della to l’uso della stampa (un divieto durato per oltre rete incontra messaggi che lo vogliono indurre a due secoli); quando Saddam era al potere, per tanti prestare attenzione a ciò che essi trasmettono oppu- anni, è stato negato l’uso della macchina da scrive- re a comportarsi in un certo modo. Messaggi pub- re. Per giungere al controllo dell’intimo, della blicitari, ma anche di tipo informativo. mente e della vita degli individui e della popolazio- Sono diverse le esercitazioni in merito alle identifi- ne, i regimi totalitari bandiscono o controllano gli cazioni delle caratteristiche del fruitore, nelle sue strumenti di comunicazione e di informazione, condizioni d’accesso. Si ritiene che la sua prospetti- quali la macchina da scrivere, la stampa, il compu- va si basi su un pregiudizio e, cioè, sulla sua capa- ter, l’accesso ad Internet. cità illimitata di accedere ad ogni notizia e informa- Nei paesi arabi, altri fattori contribuiscono alla limi- zione, tanto da poter recepire ed assorbire ogni tazione dell’accesso alla rete: quale la insufficiente conoscenza. modernizzazione della tecnologia telefonica (anche Questa base prospettica diviene, appunto, un pre- se questo ostacolo è superabile – ed è un processo giudizio: l’attenzione e le curiosità sono selettive e in atto – con la diffusione dei telefonini) e quale l’a- sono legate agli stimoli. Quando le notizie e le nalfabetismo. L’uso della rete è possibile, invece, da informazioni sono troppe e non sufficientemente parte dei giovani, economicamente agiati, che differenziate, esse non vengono percepite come hanno un futuro da dirigenti politici o in economia oggetti che si contraddistinguono da un fondo. I o ricopriranno posizione di rilievo nelle professioni. contorni delle notizie si confondono con lo sfondo e Nei paesi comunisti e in quelli a fondamentalismo tutto diventa rumore di fondo. religioso, ciò che costituisce ostacolo alla realizza- Alcuni espedienti sono stati definiti, proprio a van- zione di se stessi, della propria vita (senza che lo taggio del fruitore. Questi può precostruirsi una Stato indichi in maniera coercitiva ciò che è giusto lista di informazioni che preferisce ricevere. Quelle per le proprie aspirazioni) è strettamente connesso e solo quelle: unicamente notizie sportive o notizie all’assenza della dimensione pubblica e alla man- riferite ad una rock-star… e, magari, da questa lista, canza di circolazione delle informazioni. Anzi, più sono escluse le informazioni politiche. che la mancanza si deve sottolineare la segretezza 42
delle informazioni. I regimi dittatoriali non voglio- no sottoporre a verifica e a critica il loro potere. La domanda che ci si pone consiste: le persone che vivono in quei paesi desiderano che la loro esistenza acquisisca quella forma? Se la risposta è sì, si pone un’ulteriore domanda: queste persone hanno avuto l’opportunità di valutare modi di vita alternativi? La sicurezza sociale, nei regimi dittatoriali, concer- ne la restrizione della dimensione vitale individuale e l’annullamento dello spazio pubblico. 6. Come si diceva, la diffusione attuale di Internet ha l’effetto di riproporre antiche questioni. Sono questioni di biopolitica, proprio perché concernono il rapporto fra la dimensione di vita di ogni indivi- duo, la sua realizzazione e lo spazio della politica. (Forse l’espressione ‘biopolitica’ è audace, ma rende l’idea delle considerazioni che si avanzano). La politica può essere definita in due modi: come ambito di decisioni deliberanti e come spazio pubblico. Uno degli elementi significativamente caratteriz- zanti le società moderne concerne le possibilità e le opportunità che ogni individuo ha di scegliere in quale modo vivere e quale forma possa e debba ...Lo spazio carnevalesco in piazza è la rappresentazione del assumere la propria vita. Una vita che abbia la divertimento godereccio, della baraonda e del vociare sguaiato... (James Ensor, 1888). dimensione della durata, della continuità nella rea- lizzazione e nell’espressione. L’indifferenza alla libertà di scelta della forma di vita L’accettazione di questa prospettiva vuole la dife- adeguata ad ogni persona è un ostacolo alla concretiz- sa della capacità dell’individuo della libertà di zazione di questa. Più in generale, sarebbe opportuno scelta. Difendere, qui, vuol dire salvaguardare e precisare un’ontologia sociale degli ostacoli. allargare le opportunità di scelta, in base al princi- Schematicamente, possiamo indicare alcuni livelli di pio di legalità proprio dello stato di diritto demo- ostacoli alla scelta. Probabilmente, il più diffuso è cratico. E, ciò significa, ancora, riconoscere che quello concernente il meccanismo della tradizione, ognuno è nella condizione di scegliere la forma quel sistema, cioè, che vincola la scelta alle credenze adeguata della propria vita. Il riconoscimento e alle supposizioni acquisite. Un sistema, quello del- delle capacità è all’opposto dell’indifferenza. l’acquisito e delle credenze, sovente confuso con ciò Paradossalmente, il disconoscimento comporta un che viene chiamata la cultura (è stato accennato a ciò, qualche riconoscimento iniziale. Il disconosci- a proposito dei paesi arabi). mento è una reazione al riconoscimento, mentre Un ulteriore livello degli ostacoli concerne la limitata l’indifferenza è mutismo. circolazione delle informazioni e delle conoscenze La possibilità di scegliere il modo di vivere è nella società. E, ciò ripropone il rapporto fra cono- strettamente connesso al come si concretizza que- scenza e politica (9). Che cosa si intende con questo sta forma e ciò, appunto, comporta acquisire rapporto non è neutrale. Esso produce effetti sullo capacità di scelta, le quali hanno bisogno di infor- sviluppo individuale e su quello della società. mazioni e di conoscenze. Le scelte che ogni individuo compie, quotidianamen- 43
te, inoltre, non sono riconducibili immediatamente Note: alla conoscenza scientifica e alla sua struttura razio- 1 - I new media, e, in particolare, Internet, si distinguono dai nale. Eppure, esse vengono compiute ed effettuate a media (dai mezzi di comunicazione più tradizionali) per l’interat- prescindere dai saperi codificati. tività. Anche senza essere economisti, molte persone, gior- 2 - Queste considerazioni costituiscono il fondo dell’articolo pub- nalmente, compiono scelte che hanno rilevanza eco- blicato in rete di G. Fumarola, Il cibo della festa: il Carnevale, archivio Slow food (titolo effettivo Il Carnevale: l’utopia gastro- nomica per la propria esistenza e, indirettamente o nomica). In esso, si evidenziano: il carattere di eccezionalità della effettualmente, per la società. L’attività critica non è festa del Carnevale, come differenziazione della vita quotidiana; legata ad un particolare ambito scientifico. Valutare i la piazza come luogo d’assalto al cibo e come soddisfazione smo- messaggi che ogni giorno ad ognuno giungono; pren- data di sé; la delimitazione politica di essa e la delimitazione reli- giosa del Carnevale, che differenzia il calendario in giorni di dere in considerazione le posizioni alternative a questi grasso, periodo in cui è lecito il consumo di carne e i giorni di messaggi; individuare quali sono le premesse e le magro, in cui non è lecito. conclusioni di ciò che viene proposto; riconoscere 3 - Gli stessi caratteri di eccezionalità si riscontrano in una festa cosa significa nella concretezza seguire le indicazioni di campagna, come quella di san Giovanni (G. Fumarola, La festa del messaggio e, infine, essere consapevoli di che di san Giovanni, una festa orgiastica – in preparazione). cosa cambia. nelle proprie condizioni di vita, nel 4 - Le ‘tavole’ organizzate per i poveri dalle famiglie facoltose per momento in cui si sceglie un particolare contenuto; in la festa di san Giuseppe ne sono un esempio (G. Fumarola, Il cibo altri termini esprimere giudizi concerne l’attività della della festa: san Giuseppe, archivio Slow food, in rete – titolo effettivo: La festa di san Giuseppe, una festa anti-carnevalesca). critica (10). Ciò non significa contrapporre o sovrapporre un sape- 5 - G. Fumarola, La fiera di san Martino: una baraonda, in pre- parazione. re comune autentico ad una conoscenza scientifica, economica, tecnica, culturale, politica… e a tutto ciò 6 - Lo scambio si caratterizza per qualcosa che è tangibile e che in rete si muove (e, più in generale, nel mondo visibile e per qualcosa che è impalpabile e invisibile. In questa prospettiva, in un campo particolare: G. Fumarola, Donare della comunicazione) ritenuto falsante. dolci: perché…? Donare dolci vuol dire donare dolcezza, in Ciò che si vuole differenziare riguarda il fatto che le preparazione. scelte che ognuno compie giornalmente e normal- 7 - Nel linguaggio, ormai, la nozione di rete si sostituisce e si dif- mente non necessariamente sono le stesse che com- ferenzia da quello di sistema. piono scienziati, economisti, imprenditori, giornalisti, 8 - L’espressione biopolitica è di Michel Foucault, come l’ha pre- politici… Si tratta di precisare in che rapporto si pon- cisato nel suo corso sui principi della biopolitica che concerne il gono questi ambiti concernenti le scelte. governo degli uomini e il governo delle istituzioni, anche se, qui, non si seguono tutti gli aspetti del pensatore francese; vengono, inoltre, presi in considerazione i lavori dell’economista-filosofo 7. Per concludere, con la diffusione di Internet, si indiano-inglese Amartya Sen, a proposito dell’economia della ripropone un antichissimo problema: l’affermazione vita e delle diverse possibilità del vivere e il concetto di durata di di uno spazio pubblico in cui acquisire informazioni e Henry Bergson (decurtato dagli aspetti vitalistici). conoscenze ed esprimere giudizi e critiche. 9 - AAVV, Knowledge and Politics, Phisica-Verlag, Heidelberg. Michel Foucault ha scritto che dobbiamo difendere la 10 - M. Allen, Smart Thinking. Skills for Critical Understanding società. Spostando il senso di ciò che intendeva Fou- and Writing, Oxford Univ. Press. cault, si può dire che dobbiamo difendere e salvaguar- 11 - In riferimento a Internet, come piazza , si veda il lavoro del dare le modalità di vita della società occidentale, politologo americano C. Sunstein, Republic.com Cittadini infor- basata sullo stato di diritto democratico e concernente mati o consumatori di informazioni, presentazione di G. Pasqui- la capacità di ognuno di scegliere la propria dimen- no, il Mulino. sione e forma di vita. È decisivo che ognuno abbia la possibilità di accedere ad una pluralità e diversità di informazioni e conoscenze e che le autorità governati- ve garantiscano l’accesso alle informazioni, non per concessione, astenendosi di interferire sui contenuti e garantendo la sicurezza sociale (11) 44
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