Lo spazio pubblico La "piazza" ieri e oggi

Pagina creata da Cristian Liguori
 
CONTINUA A LEGGERE
Ci si chiede da alcuni lettori di “...avvicinare qualche volta di più nella nostra rivista” argomenti di vita quoti-
diana, argomenti che si incontrano nel quotidiano e che possono indurci a riflessioni, memorie, confronti
scambio di idee, proposte, al di fuori del mondo medico sanitario e ospedaliero, nel quale la rivista è nata e
vive. Fra le altre, per ora, la piazza ci è parsa rispondere al suggerimento, e qui ne scrive per noi il giornalista
Giuseppe Fumarola.

Lo spazio pubblico
La “piazza” ieri e oggi
GIUSEPPE FUMAROLA

1. L’estensione, ma soprattutto, le dimensioni, che i        costituisce fonte di minaccia per la sicurezza indivi-
new media (1) assumono sempre più nella vita politi-         duale e della società.
ca, sociale ed economica ri-propongono all’atten-            L’agorà greca è stata la piazza in cui il popolo con-
zione una delle più antiche questioni concernenti le         veniva sia per contrarre affari, sia per partecipare
relazioni sociali, gli affari, la comunicazione e il         alle assemblee pubbliche e sia per conversare.
confronto fra posizioni: il luogo, lo spazio in cui si       La piazza è ancora il luogo di manifestazioni e rap-
concretizzano gli scambi commerciali e di idee, in           presentazioni, quali gli spettacoli, le feste e il Car-
cui ognuno possa esprimere se stesso, la propria             nevale (2). Il termine ‘piazza’, con riferimento a ciò
opinione e possa ascoltare quella altrui.                    che accade durante i giorni del Carnevale, entra nel
Questo luogo è lo spazio pubblico, la piazza, ambi-          linguaggio politico, con un significato differente da
to in cui ogni individuo possa acquisire informazio-         quello di spazio in cui si dibatte della vita pubblica.
ni e notizie per compiere scelte per i propri progetti       Il Carnevale è la rappresentazione del mondo alla
di vita e possa esprimere giudizi sulla vita pubblica        rovescia, in cui può accadere tutto e il contrario di
e, quindi, intorno allo sviluppo del centro in cui           tutto. Lo spazio carnevalesco (fisico e mentale) è la
abita, intorno a quello della società, più in generale       rappresentazione del divertimento godereccio, della
e, persino, del mondo.                                       baraonda, del vociare sguaiato. Esso è uno spazio
La rappresentazione della piazza , in quanto spazio,         eccezionale, concesso dal potere politico e dalla
è quella di un luogo fisico. La piazza ha avuto (e           Chiesa (3).
ha) diverse e differenziate funzioni e significati. La       La piazza è divenuta (a partire dal Medioevo) il
delimitazione architettonica della piazza, da un lato,       luogo delle processioni e di rappresentazioni reli-
e le regolamentazioni amministrative, giuridiche,            giose (4). Le rappresentazioni religiose, proprio per
religiose, igieniche… circoscrivono lo spazio delle          la propria forza informativa, hanno la funzione di
manifestazioni politiche, dei mercati, delle fiere e         comunicazione di comportamenti, che debbono
delle feste.                                                 essere resi propri da chi assiste ed essere ripetuti e
Il confine fisico della piazza coincide con ciò che          ritrasmessi.
accade nella piazza; e ciò è garanzia di sicurezza.          Le fiere sono state concessioni donate ai Comuni
Una sicurezza per chi accede alle fiere, ai mercati,         per meriti particolari, in quanto tali, anche le fiere
alle feste e per chi partecipa alle manifestazioni poli-     sono manifestazioni eccezionali (5). Giorni di acqui-
tiche e, nello stesso tempo, una sicurezza sociale.          sti e di vendita, le fiere sono state, nelle società
Per ciò che concerne i mercati, la sicurezza concer-         determinate dai ritmi agrari, occasioni di contratti e
ne, innanzitutto, l’organizzazione della vendita,            di strette di mano, che, proprio per questo, non si
onde evitare la babele dei mercati orientali, che            esauriscono nello spazio ristretto della fiera. Il con-

40
Agorà dell’Atene del V secolo. ...L’agorà è stata la piazza in cui il popolo conveniva per contrarre affari, partecipare alle assemblee pubbliche e conversare...

tratto è un atto sociale che trascende l’ambito                                       una realtà concettualizzata, in quanto le situazioni
limitato della fiera (6). Salvaguardare la fiera da                                   sono costruite in maniera simbolica, ma ciò non
minacce, renderla sicura non è solo una questione                                     significa che non si determinino atti concreti: l’ac-
di ordine pubblico. La fiera è una concessione, un                                    quisto di beni, via rete, non è un atto non apparente.
dono, un privilegio ed è fonte di ricchezza. La                                       A differenza, comunque, degli altri strumenti di
sicurezza sociale della fiera comporta ricchezza                                      comunicazione, la rete non solo consente la comu-
per il Comune.                                                                        nicazione, ma crea spazi di comunicazione (7).

2. La piazza telematica, invece, non si caratterizza                                  3. Le questioni riferite all’accesso alla rete telemati-
come un luogo fisico, ma non è un non-luogo. Con-                                     ca sollevano antiche problematiche, che in questo
fusione e baraonde dei mercati e fiere; appuntamen-                                   campo si ripropongono. Anzi, qui si acutizzano e si
ti, promesse e affari; dibattiti di varia natura e altro                              aggregano. Alcune di queste vengono, in questo
ancora sono proprie anche della piazza telematica.                                    intervento, avanzate e concernono questioni che
Essa è un luogo virtuale. Proprio perché non è deli-                                  sono state definite di biopolitica.
mitata in senso architettonico, la realtà della piazza                                La biopolitica (8) ha a che fare con il rapporto, anche
telematica è una realtà d’apparenza, non, però, una                                   conflittuale, che intercorre fra le esigenze, gli inte-
realtà apparente. Lo spazio telematico è altro da                                     ressi, le soddisfazioni e le curiosità dell’individuo
quello fisico. La piazza telematica ha una sua realtà,                                (ciò che riguarda la vita dell’individuo, i suoi pro-

                                                                                                                                                             41
getti di vita e le sue aspirazioni) e la regolamenta-       In realtà, però, liste di questo genere, che indicano
zione statale, o di altra natura, della rete. Inoltre, su   unicamente le fonti di notizie costruite per soddisfa-
un altro piano, altre questioni si pongono. Un piano,       re i propri gusti, in quanto fruitori-navigatori, pro-
questo, strettamente in connessione con il primo,           ducono monadi, ambiti chiusi. In questo modo, il
che riguarda il rapporto che si struttura fra le opi-       navigatore-fruitore conferma solo le proprie opinio-
nioni che il navigatore-fruitore si forma, nell’acqui-      ni, ribadisce se stesso, se non i propri pregiudizi o,
sizione di informazioni e conoscenze, quando acce-          al massimo, consente una comunicazione fra chi la
de alla rete, e l’ambito in cui possa esprimere que-        pensa in maniera simile.
ste opinioni e i suoi giudizi. Un ambito, certamente,
in cui le opinioni e i giudizi abbiano un’efficacia         5. L’accesso alla rete, nei paesi del mondo arabo e
concreta.                                                   negli Stati totalitari (come Cuba, Nord Corea, Cina,
                                                            Laos, Vietnam), è fortemente controllato dalle auto-
4. È proprio a partire dalle condizioni dell’accesso        rità governative. Così come, del resto, ogni fonte
alla rete che lo Stato si preoccupa di porre regola-        d’informazione. In questi paesi, la coercizione è
mentazioni. Anzi, a volte, il suo intervento è solle-       all’origine dell’accesso. Le preoccupazioni gover-
citato dall’opinione pubblica (basti vedere ciò che è       native di impedire qualsiasi critica al potere e di
stato detto e scritto in merito alla pedofilia e ai         impedire la penetrazione di qualsivoglia idea vaga-
modi con cui identificare il comportamento in rete          mente occidentale (le parole più bandite, infatti, dal
del pedofilo). In ogni caso, l’intervento dello Stato       lessico sono individuo e libertà) si fissano sull’uso
costituisce ambito di conflitto fra la libertà del con-     stesso di Internet, se non del computer. Non è una
sumatore e del fruitore di compiere scelte e prende-        novità storica. Nel XVI secolo, in Turchia, fu vieta-
re decisioni e la sicurezza sociale. Il fruitore della      to l’uso della stampa (un divieto durato per oltre
rete incontra messaggi che lo vogliono indurre a            due secoli); quando Saddam era al potere, per tanti
prestare attenzione a ciò che essi trasmettono oppu-        anni, è stato negato l’uso della macchina da scrive-
re a comportarsi in un certo modo. Messaggi pub-            re. Per giungere al controllo dell’intimo, della
blicitari, ma anche di tipo informativo.                    mente e della vita degli individui e della popolazio-
Sono diverse le esercitazioni in merito alle identifi-      ne, i regimi totalitari bandiscono o controllano gli
cazioni delle caratteristiche del fruitore, nelle sue       strumenti di comunicazione e di informazione,
condizioni d’accesso. Si ritiene che la sua prospetti-      quali la macchina da scrivere, la stampa, il compu-
va si basi su un pregiudizio e, cioè, sulla sua capa-       ter, l’accesso ad Internet.
cità illimitata di accedere ad ogni notizia e informa-      Nei paesi arabi, altri fattori contribuiscono alla limi-
zione, tanto da poter recepire ed assorbire ogni            tazione dell’accesso alla rete: quale la insufficiente
conoscenza.                                                 modernizzazione della tecnologia telefonica (anche
Questa base prospettica diviene, appunto, un pre-           se questo ostacolo è superabile – ed è un processo
giudizio: l’attenzione e le curiosità sono selettive e      in atto – con la diffusione dei telefonini) e quale l’a-
sono legate agli stimoli. Quando le notizie e le            nalfabetismo. L’uso della rete è possibile, invece, da
informazioni sono troppe e non sufficientemente             parte dei giovani, economicamente agiati, che
differenziate, esse non vengono percepite come              hanno un futuro da dirigenti politici o in economia
oggetti che si contraddistinguono da un fondo. I            o ricopriranno posizione di rilievo nelle professioni.
contorni delle notizie si confondono con lo sfondo e        Nei paesi comunisti e in quelli a fondamentalismo
tutto diventa rumore di fondo.                              religioso, ciò che costituisce ostacolo alla realizza-
Alcuni espedienti sono stati definiti, proprio a van-       zione di se stessi, della propria vita (senza che lo
taggio del fruitore. Questi può precostruirsi una           Stato indichi in maniera coercitiva ciò che è giusto
lista di informazioni che preferisce ricevere. Quelle       per le proprie aspirazioni) è strettamente connesso
e solo quelle: unicamente notizie sportive o notizie        all’assenza della dimensione pubblica e alla man-
riferite ad una rock-star… e, magari, da questa lista,      canza di circolazione delle informazioni. Anzi, più
sono escluse le informazioni politiche.                     che la mancanza si deve sottolineare la segretezza

42
delle informazioni. I regimi dittatoriali non voglio-
no sottoporre a verifica e a critica il loro potere.
La domanda che ci si pone consiste: le persone
che vivono in quei paesi desiderano che la loro
esistenza acquisisca quella forma? Se la risposta è
sì, si pone un’ulteriore domanda: queste persone
hanno avuto l’opportunità di valutare modi di vita
alternativi?
La sicurezza sociale, nei regimi dittatoriali, concer-
ne la restrizione della dimensione vitale individuale
e l’annullamento dello spazio pubblico.

6. Come si diceva, la diffusione attuale di Internet
ha l’effetto di riproporre antiche questioni. Sono
questioni di biopolitica, proprio perché concernono
il rapporto fra la dimensione di vita di ogni indivi-
duo, la sua realizzazione e lo spazio della politica.
(Forse l’espressione ‘biopolitica’ è audace, ma
rende l’idea delle considerazioni che si avanzano).
La politica può essere definita in due modi: come
ambito di decisioni deliberanti e come spazio
pubblico.
Uno degli elementi significativamente caratteriz-
zanti le società moderne concerne le possibilità e le
opportunità che ogni individuo ha di scegliere in
quale modo vivere e quale forma possa e debba            ...Lo spazio carnevalesco in piazza è la rappresentazione del
assumere la propria vita. Una vita che abbia la          divertimento godereccio, della baraonda e del vociare sguaiato...
                                                         (James Ensor, 1888).
dimensione della durata, della continuità nella rea-
lizzazione e nell’espressione.                           L’indifferenza alla libertà di scelta della forma di vita
L’accettazione di questa prospettiva vuole la dife-      adeguata ad ogni persona è un ostacolo alla concretiz-
sa della capacità dell’individuo della libertà di        zazione di questa. Più in generale, sarebbe opportuno
scelta. Difendere, qui, vuol dire salvaguardare e        precisare un’ontologia sociale degli ostacoli.
allargare le opportunità di scelta, in base al princi-   Schematicamente, possiamo indicare alcuni livelli di
pio di legalità proprio dello stato di diritto demo-     ostacoli alla scelta. Probabilmente, il più diffuso è
cratico. E, ciò significa, ancora, riconoscere che       quello concernente il meccanismo della tradizione,
ognuno è nella condizione di scegliere la forma          quel sistema, cioè, che vincola la scelta alle credenze
adeguata della propria vita. Il riconoscimento           e alle supposizioni acquisite. Un sistema, quello del-
delle capacità è all’opposto dell’indifferenza.          l’acquisito e delle credenze, sovente confuso con ciò
Paradossalmente, il disconoscimento comporta un          che viene chiamata la cultura (è stato accennato a ciò,
qualche riconoscimento iniziale. Il disconosci-          a proposito dei paesi arabi).
mento è una reazione al riconoscimento, mentre           Un ulteriore livello degli ostacoli concerne la limitata
l’indifferenza è mutismo.                                circolazione delle informazioni e delle conoscenze
La possibilità di scegliere il modo di vivere è          nella società. E, ciò ripropone il rapporto fra cono-
strettamente connesso al come si concretizza que-        scenza e politica (9). Che cosa si intende con questo
sta forma e ciò, appunto, comporta acquisire             rapporto non è neutrale. Esso produce effetti sullo
capacità di scelta, le quali hanno bisogno di infor-     sviluppo individuale e su quello della società.
mazioni e di conoscenze.                                 Le scelte che ogni individuo compie, quotidianamen-

                                                                                                                             43
te, inoltre, non sono riconducibili immediatamente          Note:
alla conoscenza scientifica e alla sua struttura razio-     1 - I new media, e, in particolare, Internet, si distinguono dai
nale. Eppure, esse vengono compiute ed effettuate a         media (dai mezzi di comunicazione più tradizionali) per l’interat-
prescindere dai saperi codificati.                          tività.
Anche senza essere economisti, molte persone, gior-         2 - Queste considerazioni costituiscono il fondo dell’articolo pub-
nalmente, compiono scelte che hanno rilevanza eco-          blicato in rete di G. Fumarola, Il cibo della festa: il Carnevale,
                                                            archivio Slow food (titolo effettivo Il Carnevale: l’utopia gastro-
nomica per la propria esistenza e, indirettamente o         nomica). In esso, si evidenziano: il carattere di eccezionalità della
effettualmente, per la società. L’attività critica non è    festa del Carnevale, come differenziazione della vita quotidiana;
legata ad un particolare ambito scientifico. Valutare i     la piazza come luogo d’assalto al cibo e come soddisfazione smo-
messaggi che ogni giorno ad ognuno giungono; pren-          data di sé; la delimitazione politica di essa e la delimitazione reli-
                                                            giosa del Carnevale, che differenzia il calendario in giorni di
dere in considerazione le posizioni alternative a questi    grasso, periodo in cui è lecito il consumo di carne e i giorni di
messaggi; individuare quali sono le premesse e le           magro, in cui non è lecito.
conclusioni di ciò che viene proposto; riconoscere          3 - Gli stessi caratteri di eccezionalità si riscontrano in una festa
cosa significa nella concretezza seguire le indicazioni     di campagna, come quella di san Giovanni (G. Fumarola, La festa
del messaggio e, infine, essere consapevoli di che          di san Giovanni, una festa orgiastica – in preparazione).
cosa cambia. nelle proprie condizioni di vita, nel          4 - Le ‘tavole’ organizzate per i poveri dalle famiglie facoltose per
momento in cui si sceglie un particolare contenuto; in      la festa di san Giuseppe ne sono un esempio (G. Fumarola, Il cibo
altri termini esprimere giudizi concerne l’attività della   della festa: san Giuseppe, archivio Slow food, in rete – titolo
                                                            effettivo: La festa di san Giuseppe, una festa anti-carnevalesca).
critica (10).
Ciò non significa contrapporre o sovrapporre un sape-       5 - G. Fumarola, La fiera di san Martino: una baraonda, in pre-
                                                            parazione.
re comune autentico ad una conoscenza scientifica,
economica, tecnica, culturale, politica… e a tutto ciò      6 - Lo scambio si caratterizza per qualcosa che è tangibile e
che in rete si muove (e, più in generale, nel mondo         visibile e per qualcosa che è impalpabile e invisibile. In questa
                                                            prospettiva, in un campo particolare: G. Fumarola, Donare
della comunicazione) ritenuto falsante.                     dolci: perché…? Donare dolci vuol dire donare dolcezza, in
Ciò che si vuole differenziare riguarda il fatto che le     preparazione.
scelte che ognuno compie giornalmente e normal-             7 - Nel linguaggio, ormai, la nozione di rete si sostituisce e si dif-
mente non necessariamente sono le stesse che com-           ferenzia da quello di sistema.
piono scienziati, economisti, imprenditori, giornalisti,    8 - L’espressione biopolitica è di Michel Foucault, come l’ha pre-
politici… Si tratta di precisare in che rapporto si pon-    cisato nel suo corso sui principi della biopolitica che concerne il
gono questi ambiti concernenti le scelte.                   governo degli uomini e il governo delle istituzioni, anche se, qui,
                                                            non si seguono tutti gli aspetti del pensatore francese; vengono,
                                                            inoltre, presi in considerazione i lavori dell’economista-filosofo
7. Per concludere, con la diffusione di Internet, si        indiano-inglese Amartya Sen, a proposito dell’economia della
ripropone un antichissimo problema: l’affermazione          vita e delle diverse possibilità del vivere e il concetto di durata di
di uno spazio pubblico in cui acquisire informazioni e      Henry Bergson (decurtato dagli aspetti vitalistici).
conoscenze ed esprimere giudizi e critiche.                 9 - AAVV, Knowledge and Politics, Phisica-Verlag, Heidelberg.
Michel Foucault ha scritto che dobbiamo difendere la        10 - M. Allen, Smart Thinking. Skills for Critical Understanding
società. Spostando il senso di ciò che intendeva Fou-       and Writing, Oxford Univ. Press.
cault, si può dire che dobbiamo difendere e salvaguar-
                                                            11 - In riferimento a Internet, come piazza , si veda il lavoro del
dare le modalità di vita della società occidentale,         politologo americano C. Sunstein, Republic.com Cittadini infor-
basata sullo stato di diritto democratico e concernente     mati o consumatori di informazioni, presentazione di G. Pasqui-
la capacità di ognuno di scegliere la propria dimen-        no, il Mulino.
sione e forma di vita. È decisivo che ognuno abbia la
possibilità di accedere ad una pluralità e diversità di
informazioni e conoscenze e che le autorità governati-
ve garantiscano l’accesso alle informazioni, non per
concessione, astenendosi di interferire sui contenuti
e garantendo la sicurezza sociale (11)

44
Puoi anche leggere