LINEE GUIDA PER L'APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

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LINEE GUIDA PER L'APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO
LINEE GUIDA
     PER L’APPROVVIGIONAMENTO
     CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO
LINEE GUIDA PER L'APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO
Le “Linee guida per gli approvvigionamenti circolari nel settore privato” nascono dall’ascolto da parte del Global
Compact Network Italia degli interessi e necessità di approfondimento dei propri aderenti. Sono state sviluppate
nell’ambito del Laboratorio 2020 del Master in “Gestione e Controllo dell’Ambiente: Economia circolare e
Management Efficiente delle Risorse” (GECA) della Scuola Superiore Sant’Anna in collaborazione con REVET SpA.

Autori: A. Branciforti, A. Novi, C. Toselli, G. Vascello

Coordinamento: Global Compact Network Italia

Ringraziamenti:
Si ringraziano il Dott. Filippo Corsini (PhD), il Dott. Diego Barsotti ed i Professori Marco Frey e Fabio Iraldo per
il supporto nell’elaborazione delle linee guida e le aziende aderenti al Global Compact Network Italia che hanno
partecipato alla stesura del documento, con particolare menzione a ENEL, Gruppo HERA e FERROVIE DELLO
STATO ITALIANE.
LINEE GUIDA PER L'APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO
INDICE
1. INTRODUZIONE                                                                                                   2
  Il framework europeo e nazionale sull’economia circolare                                                        3

  Definizione e principi di economia circolare                                                                    7
2. GLI APPROVVIGIONAMENTI CIRCOLARI                                                                              11
3. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE                                                                                 13
4. METODOLOGIA DI ANALISI PER LA STESURA DEI CRITERI CIRCOLARI                                                   15
5. I CRITERI PER GLI APPROVVIGIONAMENTI CIRCOLARI                                                                18
  Modalità di consultazione                                                                                      19

  Verifica dei criteri                                                                                           24
  1. SCELTA DI MATERIE PRIME E PRODOTTI                                                                          27
     1.1   Eco-efficienza: preferenza per le materie prime e prodotti che generano minori impatti
           ambientali negativi durante il ciclo di vita                                                          27
     1.2 Product as a Service                                                                                    31
     1.3 Acquisto di prodotti che hanno una certificazione ambientale secondo
         gli schemi esistenti di Tipo I (es. Ecolabel UE)                                                        33
     1.4 Scelta di materie prime rinnovabili o prodotti derivanti da materie rinnovabili (o bio-based)           35
     1.5 Evitare l’acquisto di “critical raw materials”                                                          37
     1.6 Scelta di materie prime e/o prodotti riciclati                                                          39
     1.7 Acquisto di beni utilizzati e/o preparati per il riutilizzo                                             41
     1.8 Scelta di materie prime e prodotti riciclabili                                                          43
     1.9 Scelta di materie prime ricavate da materiali di scarto (sottoprodotti)                                 48
     1.10 Evitare l’acquisto di prodotti monouso                                                                 50
     1.11 Ecodesign: acquisto di prodotti progettati per poter essere
          riparati/riutilizzati/rigenerati/riciclati                                                             52
     1.12 Preferire prodotti o materie prime che sono stati concepiti seguendo concetti
          di chimica verde e circolare                                                                           57
     1.13 Preferire acquisto di beni sfusi o dotati di imballaggi “eco-efficienti”                               60
     1.14 Acquisto di prodotti dotati di funzionalità che consentano l’ottimizzazione
          od il monitoraggio dei consumi                                                                         62
     1.15 Acquisto di prodotti che garantiscano un servizio di assistenza finalizzata all’estensione
          della vita utile dei prodotti (monitoraggio, ottimizzazione dei consumi, manutenzione e riparazione)   64
  2. SCELTA DEI FORNITORI                                                                                        66
     2.1 Preferenza per fornitori con impronta ambientale minore (OEF)                                           66
     2.2 Favorire la selezione di fornitori vicini geograficamente e con catena di fornitura corta               68
     2.3 Preferenza per i fornitori che utilizzino sistemi di gestione ambientale (EMAS, ISO14001)
         e che redigano bilancio di sostenibilità                                                                69
     2.4 Preferenza per i fornitori con un contratto di fornitura energetica basato su fonti rinnovabili         71
     2.5 Preferire fornitori che adottano meccanismi di simbiosi industriale e/o con i quali
         è possibile attivare partnership e accordi di collaborazione                                            73

     2.6 Preferenze per fornitori che forniscono un servizio di take back                                        75
6. MISURATORE DI CIRCOLARITÀ                                                                                     77
7. CONCLUSIONI                                                                                                   80
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1.
INTRODUZIONE

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                                                                                 1. INTRODUZIONE

Il framework                                      Generale delle Nazioni Unite nel 2015,
                                                  all’interno dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo

europeo e                                         Sostenibile, gli SDGs rappresentano un
                                                  programma generale per la realizzazione
nazionale                                         di un futuro improntato sulla sostenibilità,
                                                  articolata nelle sue tre dimensioni:
sull’economia                                     prosperità economica, rispetto ambientale

circolare                                         e sviluppo sociale.
                                                  In particolare l’obiettivo 12 “Garantire
                                                  modelli sostenibili di produzione e di
                                                  consumo” indica puntualmente la necessità,
                                                  all’intero sistema economico, delle imprese

L’
         attuale livello di ricchezza globale     e del mondo della produzione, il cui ruolo
         è associato ad uno sfruttamento          va rifondato in funzione della necessità
         massivo delle risorse e delle            di garantire una maggiore sostenibilità di
materie prime e, man mano che la nostra           queste.
società progredisce e che la popolazione          A livello Unionale e Nazionale molteplici
cresce, tale livello di sfruttamento diventa      sono le iniziative guida intraprese per
sempre più insostenibile.                         supportare la transizione ad un modello
In risposta alle sfide globali del 21esimo        sempre più circolare. Allo scopo di
secolo, l’economia circolare emerge quale         inscrivere il presente elaborato nello
alternativa valida all’insostenibile status       scenario storico in cui è stato ideato, è
quo caratterizzato da un andamento                opportuno delineare una panoramica delle
linerare (take-make-waste). In un sistema         strategie e delle azioni normative messe
economico circolare, le risorse non vengono       in atto a livello dell’Unione Europea e
consumate ma recuperate, con l’obiettivo di       nazionale.
mantenerle funzionanti al massimo del loro        Partendo dal contesto comunitario,
potenziale. Riuscire a gestire i materiali        nel 2020, il più rilevante progresso è
responsabilmente permette una crescita            rappresentato certamente dal Green
economica che non arrivi a compromettere          Deal, il piano varato della Commissione
i limiti del nostro pianeta. La circolarità       Europea a Dicembre 2019 e condiviso in
permette di minimizzare gli sprechi e di          sede di Consiglio europeo da tutti i Governi
massimizzare la conservazione del valore          nazionali.
delle risorse e dei materiali: in un’ottica di    Il Green Deal è una strategia che mira a
creazione di prodotti, tali risorse e materiali   convertire le sfide derivate dai cambiamenti
possono essere riutilizzati o riciclati in        climatici in un’opportunità per creare un
modo ottimale, per gli stessi fini o per          nuovo modello di sviluppo. A tal fine, esso
applicazioni alternative.                         mette in atto una serie di strategie, piani di
A livello globale, i 17 Obiettivi di Sviluppo     azione e strumenti, finalizzati a trasformare
Sostenibile (Sustainable Development              l’Europa nel primo continente climate-
Goals – SDGs) ricoprono un ruolo guida            neutral entro il 2050, incrementando la
fondamentale. Adottati dall’Assemblea             competitività dell’industria europea e

                                                                                  TORNA ALL’INDICE
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4   LINEE GUIDA
    PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

    al contempo favorendo una transizione             requisiti per prevenire l’immissione sul
    ecologica che sia socialmente sostenibile e       mercato di prodotti nocivi per l’ambiente
    giusta.                                           e rafforzando la responsabilità estesa
    A supporto di tale transizione, il Green          del produttore. In tale contesto, vengono
    Deal prevede un Piano di investimenti,            proposte anche misure volte a contrastare
    presentato dalla Commissione Europea il           l’obsolescenza programmata e le pratiche
    14 gennaio 2020. Lo scopo del Piano è la          di green washing puntando a migliorare
    mobilitazione, entro il prossimo decennio,        l’informazione ai consumatori sulla
    di almeno 1.000 miliardi, tra risorse             durabilità e la riparabilità, e stabilendo,
    pubbliche e private. Per raggiungere gli          nel caso di guasti precoci del prodotto, un
    obiettivi, sono stati preposti due principali     diritto di riparazione.
    strumenti di azione:                              Nell’ambito degli appalti pubblici, viene
                                                      sottolineata l’importanza di criteri e
    •    il Fondo di Transizione (Just Transition
                                                      obiettivi minimi obbligatori in materia
         Fund) con una dotazione di circa 100
                                                      di appalti pubblici verdi (GPP) nella
         miliardi di euro per aiutare le aree
                                                      legislazione settoriale e dell’importanza
         socialmente ed economicamente
                                                      dell’introduzione graduale di un obbligo
         più legate ai combustibili fossili e
                                                      di comunicazione per monitorare il ricorso
         maggiormente in difficoltà nella fase di
                                                      agli appalti pubblici verdi (GPP).
         conversione ecologica;
                                                      Altri sforzi saranno dedicati al fine
    •    il Piano per gli investimenti sostenibili,
                                                      di facilitare la simbiosi industriale,
         con una previsione di circa 900
                                                      mediante lo sviluppo di un sistema di
         miliardi di euro che dovrà supportare
                                                      certificazione e reporting per agevolare e
         la trasformazione tecnologica
                                                      incrementare l’utilizzo dei sottoprodotti.
         dell’industria europea e la transizione
                                                      Una particolare attenzione verrà dedicata
         ecologica.
                                                      all’implementazione della strategia sulla
    Inoltre, il 10 marzo 2020 la Commissione          bioeconomia circolare, alla promozione
    Europea ha presentato il nuovo piano              dell’uso delle tecnologie digitali per
    d’azione per l’economia circolare, con            la tracciabilità, la rintracciabilità e la
    misure che si applicano all’intero ciclo          mappatura delle risorse e il ricorso alle
    di vita dei prodotti e che costituisce un         tecnologie verdi grazie ad un sistema di
    aggiornamento del piano d’azione del              verifica delle tecnologie ambientali con
    20151.                                            marchio di certificazione UE.
    La nuova formulazione del piano                   Per quanto riguarda il tema delle
    dimostra l’accresciuta consapevolezza             apparecchiature elettriche ed elettroniche
    raggiunta sulla materia. In particolare,          (AEE) verrà presentata una “Iniziativa
    esso prevede lo sviluppo di un’iniziativa         per un’elettronica circolare” che, in
    per i “prodotti sostenibili”, promuovendo         linea con il nuovo quadro strategico
    nuovi modelli di progettazione circolare          in materia di prodotti sostenibili,
    nell’ambito dei quali viene data priorità         promuoverà l’allungamento della durata
    alla riduzione e al riutilizzo, fissando          di vita dei prodotti prevedendo azioni

    1. COM (2020) 98 final

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                                                                                   1. INTRODUZIONE

come l’aggiornamento della direttiva                scarti acquisisce crescente rilevanza, per
sull’ecodesign per incrementare la durata,          cui vengono introdotti target di riduzione
la riparabilità, riutilizzabilita e riciclabilità   e misure per migliorare la sostenibilità
degli smartphone, tablet e letptop, per             della catena di distribuzione e consumo
poi passare alle stampanti e le cartucce e          del settore alimentare, soprattutto
quindi ai caricabatterie. In tale contesto,         relativamente all’attuazione dei regimi EPR;
sono previste norme sui contenuti di                armonizzazione a livello UE dei sistemi di
materiale riciclato nelle batterie delle auto       raccolta differenziata.
elettriche e misure per potenziarne i tassi di      Oltre a ciò, viene evidenziata l’importanza
raccolta e di riciclo.                              dei materiali riciclati sul mercato.
La Commissione ha inoltre proposto una              L’obiettivo è quello di introdurre obiettivi
revisione della Direttiva sugli imballaggi          minimi di materiale riciclato nei prodotti,
e i rifiuti da imballaggio per rafforzare           ma anche quello di armonizzare l’End
le misure finalizzate a prevenire la                of Waste a livello europeo e di ridurre la
generazione di rifiuti.                             presenza di sostanze pericolose nei rifiuti.
Particolare attenzione è dedicata alle              In Italia, alcune prime misure del Green
materie plastiche: in questo contesto, la           Deal sono state recepite con la legge di
tendenza è quella di limitare l’aggiunta            bilancio per il 2020 attraverso l’istituzione
intenzionale di microplastiche, sviluppare          di un fondo per gli investimenti pubblici
metodi per misurare le quantità rilasciate          che consiste in una dotazione 4,24 miliardi
non intenzionalmente e approfondire                 di euro per gli anni dal 2020 al 2023. Tale
le conoscenze sugli effetti delle                   fondo è destinato a sostenere progetti
microplastiche. Per quanto concerne                 e programmi di investimento innovativi
le bioplastiche, si fa strada la necessità          ad elevata sostenibilità ambientale.
di un’etichettatura volta ad orientare              Saranno supportati investimenti per
correttamente il consumatore in termini             l’economia circolare, oltre che per la
della biodegradabilità o compostabilità del         decarbonizzazione dell’economia, la
prodotto.                                           rigenerazione urbana, il turismo sostenibile,
Nell’ambito del settore tessile, la                 l’adattamento e la mitigazione dei rischi
Commissione intende proporre una                    derivanti dal cambiamento climatico.
Strategia Europea per stimolare materiali           Per quanto concerne le politiche pubbliche
circolari ed ecoprogettazione, sostenere            di supporto alla transizione verso
la raccolta differenziata (RD) e favorire il        un’economia circolare, è stato ridefinito
riutilizzo e la condivisione.                       il Piano Industria 4.0 con maggiore
Un’analoga strategia è prevista nel settore         attenzione alla sostenibilità ambientale
edile basata sull’inserimento di requisiti          ed esplicitamente mirato – in quanto
del materiale riciclato nel regolamento sui         “Piano Transizione 4.0” - a favorire anche
prodotti da costruzione, l’introduzione di          gli investimenti green delle imprese
registri digitali per gli edifici, e la riduzione   nell’ambito dell’economia circolare. A tal
dell’impermeabilizzazione del suolo                 fine, è stato predisposto quale strumento
recuperando siti dismessi o contaminati.            agevolativo il credito di imposta, per le
Anche il tema dei rifiuti alimentari e degli        spese sostenute a titolo di investimento

                                                                                    TORNA ALL’INDICE
LINEE GUIDA PER L'APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO
6   LINEE GUIDA
    PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

    in beni strumentali - così come il credito        difficile situazione generata dalla sentenza
    d’imposta per investimenti in ricerca e           del Consiglio di Stato del febbraio 2018
    sviluppo e nella formazione – connessi alla       sulla disciplina giuridica riguardante la
    transizione ecologica e alla innovazione          cessazione della qualifica di rifiuto, o End
    digitale.                                         of Waste, abrogando le norme introdotte
    La legge di bilancio 2020 ha inoltre avuto        in precedenza con la c.d. “legge sblocca
    l’effetto di ampliare il Fondo rotativo per       cantieri” che avevano messo in seria
    il sostegno alle imprese e gli investimenti       difficoltà il settore del riciclo. La nuova
    in ricerca (FRI), le cui risorse potranno         normativa consente ora alle Regioni di
    essere destinate al sostegno di programmi         rilasciare autorizzazioni caso per caso
    di investimento e operazioni in tema              sulla base dei criteri indicati dalla direttiva
    di decarbonizzazione dell’economia,               europea, facendo salve le autorizzazioni
    economia circolare, rigenerazione                 esistenti. Rimangono, tuttavia, aperte
    urbana, turismo sostenibile, adattamento          alcune criticità sul fronte del meccanismo
    e mitigazione dei rischi derivanti dal            di controllo delle modalità operative e
    cambiamento climatico.                            gestionali degli impianti di riciclo previsti
    In tale contesto, il Ministero dello Sviluppo     dalla nuova normativa.
    Economico, in ottemperamento a quanto             A maggio 2019 è stato infine presentato
    previsto dal c.d. Decreto Legge “Crescita”,       l’aggiornamento della Strategia nazionale
    ha emanato il decreto concernente                 per la bioeconomia, con il relativo
    le procedure per l’erogazione delle               programma di attuazione, anche alla
    agevolazioni connesse a investimenti              luce della nuova “European BioEconomy
    innovativi delle piccole e medie imprese          Strategy” che pone fortemente l’accento
    nelle Regioni meno sviluppate per favorire        sulla necessità di orientare tutti i settori
    la loro transizione verso l’economia              della bioeconomia verso la circolarità e la
    circolare.                                        sostenibilità ambientale.
    Inoltre, la legge di conversione del              È opportuno infine ricordare che l’Italia, a
    Decreto “Crescita” ha previsto una serie di       differenza di altri Paesi europei, non si è
    agevolazioni per incentivare sia il riutilizzo    ancora dotata di una Strategia nazionale
    e il riciclo degli imballaggi, sia l’acquisto     e di un Piano di azione per l’economia
    di prodotti da riciclo e da riuso. Al fine di     circolare. Per l’Italia il Green Deal europeo
    disincentivare l’uso dei prodotti in plastica     può costituire una straordinaria occasione
    monouso, esclusi i prodotti compostabili          di sviluppo entro un percorso di transizione
    e le plastiche riciclate, è stata istituita una   ecologica, se saprà definire un proprio
    plastic tax, pari a 45 centesimi di euro per      quadro strategico coerente e sviluppare
    kg di plastica, prevedendo al contempo            azioni per incrementare ed impiegare in
    un credito di imposta per incentivare             modo efficace le risorse finanziarie rese
    l’adeguamento tecnologico mirato alla             disponibili dal Piano europeo.
    produzione di manufatti compostabili.             Dalle recenti azioni a livello europeo e
    Le nuove norme inserite nella legge di            nazionale si evince la sempre crescente
    conversione del decreto sulle crisi aziendali     rilevanza e la consapevolezza acquisita
    hanno anche consentito di sbloccare la            sulla tematica dell’economia circolare. Pur

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LINEE GUIDA PER L'APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO
7
                                                                                  1. INTRODUZIONE

presentando diverse sfide di natura tecnica,      l’esistenza di 114 definizioni che contentono
relative, ad esempio, alla scelta dei materiali   95 concettualizzazioni diverse di economia
utilizzati e alle tecniche di progettazione       circolare. Sia nel campo accademico sia nel
ed assemblaggio, l’economia circolare ha          campo aziendale, il concetto di economia
in realtà implicazioni che raggiungono ogni       circolare viene interpretato diversamente in
aspetto della nostra società.                     base al contesto.
                                                  Ad esempio, un gruppo di lavoro formato
                                                  da diverse organizzazioni che hanno
                                                  collaborato con l’istituto di Management
                                                  della Scuola Superiore Sant’Anna,
Definizione                                       composto da A2A, BENETTON, ENEL,
                                                  HERA, ILLY, INTESA SANPAOLO, TRE
e principi di                                     ERRE, ERVET, GCNI, SSSUP, ha definito

economia circolare                                l’economia circolare nel seguente modo:
                                                  “Un paradigma basato sulla rigenerazione
                                                  del capitale naturale attraverso la revisione
La prima e più conosciuta definizione             dei modelli di business e di consumo lungo
di economia circolare è stata data dal            tutta la catena del valore, in un contesto
primo report della Fondazione Ellen               normativo favorevole e di equità sociale”.
MacArthur nel 2012. Secondo tale
                                                  Senza una definizione universale di
definizione, si parla di «un’economia
                                                  economia circolare, gli autori, al fine
pensata per potersi rigenerare da sola. In
                                                  dell’elaborato, propongono una loro
un’economia circolare i flussi di materiali
                                                  definizione, utilizzata come base per
sono di due tipi: quelli biologici, in grado
                                                  delineare le linee guida.
di essere reintegrati nella biosfera, e quelli
tecnici, destinati ad essere rivalorizzati        La definizione teorica che viene proposta
senza entrare nella biosfera. L’economia          ed utilizzata è la seguente:
circolare è dunque un sistema in cui tutte        “L’economia circolare è il modello
le attività, a partire dall’estrazione e dalla    economico che, attraverso il superamento
produzione, sono organizzate in modo              del precedente modello lineare, mira a
che i rifiuti di qualcuno diventino risorse       bilanciare i flussi di materia ed energia in
per qualcun’altro. Nell’economia lineare,         entrata e in uscita, allo scopo di ottenere
invece, terminato il consumo termina              un sistema sostenibile e perpetuabile
anche il ciclo del prodotto che diventa           nel tempo. In tal senso, l’economia
rifiuto, costringendo la catena economica         circolare comporta l’ottimizzazione delle
a riprendere continuamente lo stesso              risorse presenti nel sistema, lavorando al
schema: estrazione, produzione, consumo,          contempo sulla riduzione dei suoi confini
smaltimento.»                                     e sul mantenimento del suo miglior
Nonostante ciò, non esiste nè una                 stato in termini di circolarità, attraverso
definizione univoca nè dei principi condivisi     l’applicazione di un pensiero sistemico”.
di economia circolare. Ad esempio, Julian         Partendo da questa definizione
Kirchherr, nel suo studio (2017) identifica       dell’economia circolare e dallo studio

                                                                                   TORNA ALL’INDICE
LINEE GUIDA PER L'APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO
8   LINEE GUIDA
    PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

        Principi Operativi                   Principi Operativi               Principi Operativi
              Target                           Fondamentali                       Trasversali

          Calibrare i flussi in
        entrata in base al tasso             Ridurre le dimensioni               Transparenza e
         di rigenerazione del                    del sistema                       formazione
                sistema

           Calibrare i flussi in
                                              Mantenere il valore
         uscita in base al tasso                                               Progettare in modo
                                             delle risorse all’interno
          di assorbimento da                                                  circolare ed innovare
                                                   del sistema
           parte del sistema

                                                                              Adottare un pensiero
                                                                                   sistemico

    Figura 1. Sette principi dell’economia circolare proposti dagli autori.

    di letteratura, gli autori propongono i              derivano dagli obiettivi teorici ma
    seguenti 7 principi operativi a supporto             possono essere considerati come gli
    dell’economia circolare, graficamente                strumenti attuativi dell’economia circolare
    raffigurati dalla figura 1.                          e permettono indirettamente di poter
    I “principi operativi target” derivano               raggiungere un equilibrio fra i flussi di
    direttamente dagli obiettivi teorici                 materia ed energia in entrata ed uscita. Il
                                                         primo principio in questo senso riguarda
    dell’economia circolare, rappresentati dalla
                                                         la necessità di ridurre le dimensioni del
    possibilità di calibrare i flussi in entrata
                                                         sistema attraverso la riduzione della
    di energia e materia in base al tasso di
                                                         quantità di risorse che circolano nel
    rigenerazione del sistema ed i flussi in
                                                         sistema. In questo principio si inserisce il
    uscita al tasso di assorbimento da parte
                                                         concetto di dematerializzazione e della
    del sistema. Ciò significa avere un equilibrio
                                                         sharing economy, insieme ad una strategia
    fra i flussi di materia ed energia in entrata
                                                         di consumo e produzione più sostenibile. Al
    ed in uscita nel sistema terra. Nella pratica,
                                                         contempo, vi è la necessità di mantenere il
    le strategie necessarie per raggiungere
                                                         valore delle risorse all’interno del sistema
    questi principi sono l’eliminazione o la
                                                         che si traduce con il miglioramento della
    riduzione al minimo dell’utilizzo di risorse
                                                         durabilità dei prodotti ed il riciclo delle
    non rinnovabili e il completo utilizzo
                                                         risorse attraverso le diverse fasi del ciclo
    di risorse rinnovabili. Al tempo stesso,             di vita di ogni prodotto. Questo principio
    questi principi comportano strategie che             operativo rappresenta la famosa filosofia
    minimizzano ed eliminano gli scarti di               delle 3R “Ridurre”,”Riusare” e “Riciclare”
    materia ed energia, con l’incentivazione di          (ma anche le altre R, sempre più presenti
    cicli biologici rispetto a quelli tecnologici.       nella letteratura, come ad esempio
    I “principi operativi fondamentali” non              Refuse, Repair, Refurbish, Remanufacture,

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9
                                                     1. INTRODUZIONE

Repurpose) per l’ottimizzazione delle
risorse all’interno del sistema. In questo
contesto, strategie come la simbiosi
industriale sono elementi di connessione
per un sistema dove ogni scarto diventa
nuovamente una risorsa.
Infine, vi sono dei “principi operativi
trasversali”, la cui presenza è trasversale
e necessaria per promuovere il resto dei
principi operativi e che quindi prendono
parte, in misura maggiore o minore, a
qualsiasi strategia di economia circolare. La
trasparenza e formazione è un principio
che racchiude da una parte come le
organizzazioni debbano essere trasparenti
nella comunicazione e collaborare, anche
attraverso la condivisione di informazioni
e strategie, per uno stesso obiettivo,
dall’altra la necessità di aggiustare i
curricula alle sfide presenti, educando,
formando e promuovendo lo sviluppo
di conoscenze e capacità adatte per il
futuro. Progettare in modo circolare ed
innovare è un principio imprescindibile,
in quanto l’innovazione è la leva trainante
dell’economia circolare, cosi da ripensare e
ri/progettare i processi, prodotti/servizi e
modelli di business in un’ottica circolare, e
non più lineare, consentendo di mantenere
e gestire il valore delle risorse. Infine, vi è il
principio adottare un pensiero sistemico,
che rappresenta la necessità e la capacità
da parte di individui ed organizzazioni
di utilizzare un approccio olistico in ogni
decisione e attività per promuovere la
transizione verso un’economia circolare.

                                                      TORNA ALL’INDICE
2.
GLI
APPROVVIGIONAMENTI
CIRCOLARI

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11
                                                                                        2. GLI APPROVVIGIONAMENTI CIRCOLARI

L’
          approvvigionamento è una fase                                 che fosse il più inclusiva possibile e che
          cruciale per l’economia circolare,                            potesse adattarsi meglio al contesto
          è il braccio operativo per le                                 privato.
scelte di design e progettazione che                                    Secondo tale definizione,
un’azienda compie sui propri prodotti e                                 l’approvvigionamento circolare è
servizi, introducendo materiali e soluzioni                             “Il processo mediante il quale le
innovativi atti ad accrescere la circolarità.                           organizzazioni acquistano beni o servizi
                                                                        che cercano di contribuire alla chiusura dei
Nel campo degli approvvigionamenti                                      cicli di energia e materia all’interno delle
circolari è stata riscontrata una grande                                catene di approvvigionamento, riducendo al
abbondanza di materiale attinente agli                                  minimo e, nel migliore dei casi, evitando, gli
acquisti delle pubbliche amministrazioni,                               impatti ambientali negativi e la creazione di
tra cui linee guida e documenti di                                      rifiuti durante l’intero ciclo di vita”.
orientamento per i bandi pubblici. Tali
materiali, tuttavia, si rivelano non sempre                             L’approvvigionamento, quindi, rappresenta
soddisfacenti rispetto alle esigenze di                                 uno strumento importante per le aziende
un’azienda privata, poiché gli acquisti                                 nella transizione verso un modello
pubblici sono spesso limitati a certi                                   economico circolare. Ponendosi i giusti
prodotti che difficilmente sono intermedi o                             quesiti, è possibile stimolare il mercato ed
materie prime, ed altrettanto difficilmente                             incoraggiare la realizzazione di più prodotti
dovranno essere utilizzati in processi                                  circolari. Tuttavia, il circular procurement va
produttivi, bensì a prodotti che dovranno                               ben oltre il mero acquisto di beni circolari.
essere utilizzati tal quali per erogare un
                                                                        Lo shift dal paradigma lineare a
servizio e, soprattutto, sono molto vincolati
                                                                        quello circolare dal punto di vista
da normative che devono garantire la
                                                                        degli approvvigionamenti coinvolge
parità di condizioni di accesso al bando dei
                                                                        principalmente tre aspetti: uno di natura
concorrenti. Inoltre, l’acquirente pubblico
                                                                        tecnica, che comprende le modalità con cui
non ha lo stesso margine di discrezionalità
                                                                        il prodotto viene progettato e realizzato,
e la capacità decisionale che ha un
                                                                        conformemente ai principi di circolarità; il
acquirente privato. Gli acquisti del settore
                                                                        secondo aspetto è legato ai processi ed è
privato sono invece molto meno studiati
                                                                        di natura organizzativa, ovvero il grado in
e poche sono le linee guida che trattano il
                                                                        cui i più importanti partner sulla catena di
tema, per la varietà e complessità di cui il
                                                                        valore vengono coinvolti nei progetti e la
settore è caratterizzato.
                                                                        misura in cui il processo viene organizzato
                                                                        per facilitare la circolarità e l’utilizzo
Durante il lavoro di analisi operato nella                              circolare lungo tutto il processo. Infine,
stesura delle presenti linee guida, gli autori                          l’ultima dimensione è di natura economico-
hanno aderito alla definizione di “Circular                             finanziaria e si riferisce alle modalità con
Procurement” elaborata dalla Commissione                                cui fornitori e partner si adoperano ad
Europea1, proponendone una rielaborazione                               incentivare finanziariamente la circolarità.

1. Si veda il documento “Public Procurement for a Circular Economy” dell’Unione Europea del 2017), proponendone una rielaborazione che
fosse il più inclusiva possibile e che potesse adattarsi meglio al contesto privato.

                                                                                                                       TORNA ALL’INDICE
12   LINEE GUIDA
     PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

     Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, è            ai processi, ci sono anche aspetti economici
     importante prendere in considerazione               e finanziari da tenere in considerazione:
     l’origine ed il futuro delle risorse e dei          anzitutto, è necessario incentivare
     materiali. Ad esempio, si può prevedere             finanziariamente l’utilizzo circolare. Un
     la possibilità di riuso o di riciclo dei            esempio di incentivo finanziario è il
     prodotti, delle componenti o dei materiali;         fornitore che si offre di riacquisire il bene
     l’utilizzo di materiali che si rigenerano           una volta terminato il suo periodo di
     rapidamente (ad es. materiali biobased),            utilizzo. Un incentivo del genere incoraggia
     il cui tasso di crescita è più breve della          il cliente a garantire che il prodotto venga
     vita del prodotto; la facilitazione della           restituito al fornitore alla fine della sua vita
     futura riutilizzabilità attraverso l’impiego di     di impiego, in tal modo il fornitore può
     materiali riciclabili o di monomateriali che        riutilizzare il prodotto, le sue componenti o
     non siano tossici. Inoltre, dal punto di vista      i suoi materiali.
     della progettazione, si può prevedere la
     possibilità di disassemblaggio del prodotto
     al fine di facilitare il riutilizzo dei materiali
     o delle componenti; i legami tra i diversi
     materiali dovrebbero essere accessibili,
     al fine di ottimizzare l’adattabilità per
     nuove applicazioni; il grado in cui i
     prodotti possono essere smontabili, la
     standardizzazione e la modularità.
     Ma il circular procurement non è
     unicamente circoscritto alla dimensione
     dell’acquisto di prodotti circolari. Esso
     deve anche afferire alla dimensione
     dell’utilizzo circolare, offrendo l’opportunità
     di soddisfare la domanda esistente in
     maniera alternativa. Ciò incide sui processi
     di approvvigionamento in diversi modi, tra
     loro interconnessi.
     La domanda circolare deriva da scelte quali,
     ad esempio, se acquistare o meno, cosa
     acquistare (valutando le qualità tecniche
     dell’eventuale acquisto, in modo da avere
     un vantaggio in termini di circolarità), da
     chi acquistare (ad esempio, assicurandosi
     che il fornitore garantisca anche un
     servizio di manutenzione del prodotto,
     oppure creando meccanismi di simbiosi
     industriale), e in che modo acquistare.
     Oltre agli aspetti tecnici e a quelli orientate

     TORNA ALL’INDICE
3.
 SCOPO E CAMPO
DI APPLICAZIONE

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14   LINEE GUIDA
     PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

     I
        l tema degli approvvigionamenti circolari     decisionale, sotto forma di linee
        è largamente affrontato nel settore           guida, che consenta loro di effettuare
        pubblico ma non risulta essere stato          scelte di acquisto più consapevoli,
     adeguatamente approfondito nel settore           nell’ottica di adottare un modello di
     privato. Realizzare approvvigionamenti           approvvigionamento e fornitura circolare.
     di beni e servizi che rispettino i principi      Le presenti linee guida per gli
     della circolarità porta benefici in termini      approvvigionamenti circolari rappresentano
     ambientali, economici e relazionali per le       quindi le prime del genere nel settore
     aziende.                                         privato italiano e sono caratterizzate
     L’obiettivo di questo elaborato è quello         dall’identificazione di criteri circolari
     di fornire alle aziende, interessate             trasversali, sia per materie prime/prodotti
     e/o impegnate ad integrare i principi            sia per fornitori, con lo scopo di estendere
     dell’economia circolare all’interno del          il campo di applicazione a più settori
     proprio business, un primo supporto              aziendali possibili.

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4.
METODOLOGIA
DI ANALISI PER
   LA STESURA
    DEI CRITERI
     CIRCOLARI

           TORNA ALL’INDICE
16   LINEE GUIDA
     PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

     L’
              attività ha previsto una fase di            Ministero dell’Ambiente (MATTM) per
              ricostruzione e analisi dello stato         i diversi tipi di acquisti della pubblica
              dell’arte sul tema dell’economia            amministrazione.
     circolare e degli approvvigionamenti
     circolari e, successivamente, partendo
                                                       Una volta identificate le fonti rilevanti, sono
     dalle stesse fonti, l’identificazione e/o
                                                       state intraprese le seguenti azioni per la
     l’estrapolazione di criteri circolari che
                                                       formulazione delle linee guida:
     rappresentano il cuore delle linee guida.
                                                       1. Partendo da fonti prettamente
     Le fonti utilizzate sono:
                                                          accademiche, per prima cosa sono
     •   Studi di letteratura accademica. Si              stati sviluppati definizione e principi di
         tratta di articoli scientifici peer-review       economia circolare (v. Capitolo 1), i quali
         pubblicati in giornali accademici.               hanno rappresentato le basi teoriche
         Le informazioni sono di carattere                della selezione dei criteri.
         prettamente teorico.
                                                       2. Successivamente, per ogni fonte sopra
     •   Documenti di letteratura grigia. Si tratta       citata sono stati cercati ed estrapolati
         di documenti prodotti da diversi enti,           indipendentemente dei criteri che, in
         ad esempio accademici, giovernativi,             alcuni casi, già potevano essere definiti
         industriali etc. che non hanno subito un         come circolari (un classico esempio
         processo di peer-review e che non sono           sono quelli riferibili al Green Public
         pubblicati in giornali accademici. In            Procurement). Questo ci ha permesso di
         questo caso, nella letteratura grigia sono       creare per ogni fonte delle matrici con i
         stati analizzati report di singole aziende       corrispettivi criteri.
         che illustrano modalità di adozione
                                                       3. I criteri identificati sono quindi stati
         di approvvigionamenti circolari e che
                                                          comparati ed uniti in una unica
         possono rappresentare una sorta di
                                                          matrice, citando una volta sola i criteri
         best practice per altre aziende (e.g.
                                                          precedentemente presenti in più
         circular procurement di ENEL). Inoltre,
                                                          matrici. A questo punto è avvenuta la
         sono stati inclusi anche report relativi
                                                          scrematura dei criteri fin qui ottenuti
         a progetti Europei e/o internazionali
                                                          con i contenuti dei principi di circolarità
         che hanno declinato approcci per gli
                                                          delineati inizialmente. Questo ci ha
         approvvigionamenti circolari in alcuni
                                                          permesso di selezionare una lista finale
         settori (e.g. Circular Economy Model
                                                          di criteri da qui in poi definiti come
         Office Guide);
                                                          circolari.
     •   Certificazioni ambientali e fonti
                                                       4. Quindi, i criteri circolari sono stati
         normative come i Criteri Minimi
                                                          categorizzati in: i. criteri che possono
         Ambientali (CAM). Per quanto riguarda
                                                          essere utilizzati per valutare l’acquisto
         le etichette ambientali sono stati studiati
                                                          circolare di materie prime e/o prodotti,
         vari schemi di certificazione volontaria,
                                                          e ii. Criteri utilizzabili per scegliere
         fra cui quelli dell’Ecolabel europeo,
                                                          fornitori con caratteristiche circolari.
         del Nordic Swan, del Blauer Engel e
                                                       5. Il passaggio successivo, dunque, è stato
         dell’EPD system. Le fonti normative
                                                          quello di elaborare uno schema chiaro,
         utilizzate sono principalmente i CAM dal

     TORNA ALL’INDICE
17
                                    4. METODOLOGIA DI ANALISI PER LA STESURA DEI CRITERI CIRCOLARI

   e usufruibile dalle organizzazioni, per          prime/prodotti e fornitori sia sotto i
   descrivere i criteri circolari.                  principi di circolarità che rispecchiano
6. Al termine di questo lavoro di redazione,        fedelmente l’impostazione delle linee
   che costituisce il corpus principale delle       guida. Quindi, attraverso lo strumento si
   linee guida, è stato anche sviluppato            ottiene una autovalutazione del livello di
   uno strumento che possa dare idea alle           circolarità raggiunto dalle varie aziende
   organizzazioni di quale sia il livello di        tramite percentuali identificative delle
   circolarità del loro approvvigionamento.         due categorie ed una percentuale
   Lo strumento, assolutamente qualitativo,         totale rappresentativa di tutto
   si basa su una serie di domande                  l’approvvigionamento aziendale.
   raggruppate sia in termini di materie

                                                                                   TORNA ALL’INDICE
5.
I CRITERI PER GLI
APPROVVIGIONAMENTI
CIRCOLARI

TORNA ALL’INDICE
19
                                                 5. I CRITERI PER GLI APPROVVIGIONAMENTI CIRCOLARI

Modalità di                                      Occorre ribadire che i criteri per la scelta
                                                 delle materie prime/prodotti e dei fornitori

consultazione                                    qui individuati sono rivolti a tutti i settori
                                                 economici, ragion per cui non è stato
                                                 possibile ordinarli secondo una logica
                                                 gerarchica. Difatti, l’estrema eterogeneità
                                                 dei destinatari ha reso impossibile fornire

A
        i fini della consultazione dei           un ordine di preferenza oggettivo ed
        criteri di cui al presente lavoro è      assoluto.
        necessario fare alcune precisazioni.     Ciò che si è fatto, piuttosto, è stato mettere
I 21 criteri circolari identificati sono stati   a sistema l’elenco dei criteri con l’elenco
raggruppati secondo la distinzione tra           dei principi da noi individuati, in modo da
materie prime/prodotti (15) e fornitori          offrirne una presentazione organizzata per
(6). Separazione, questa, che riflette la        gruppi omogenei. In tal senso, si è cercato
possibilità di adottare due punti di vista       di “calare” i principi teorici identificati
diversi (ma complementari) allorché ci si        precedentemente all’interno del contesto
approccia ad un acquisto: da un lato, quello     della fase di approvvigionamento, cosi da
che valorizza le caratteristiche specifiche      sistematizzare, operativizzare e presentare
del bene oggetto di acquisto; dall’altro,        al meglio i criteri circolari identificati.
quello che valorizza le caratteristiche          Quindi, alcuni criteri sono stati associati
proprie del fornitore. Idealmente,               al principio di riduzione delle dimensioni
però, i due punti di vista andrebbero            del sistema, altri al principio di pensiero
integrati per aumentare la circolarità           sistemico, altri ancora al principio di
dell’approvvigionamento.                         trasparenza e formazione, etc. (Figura 2).

                                                                                    TORNA ALL’INDICE
20     LINEE GUIDA                                                                                                                                                                                                                                                                                  21
       PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO                                                                                                                                                                  5. I CRITERI PER GLI APPROVVIGIONAMENTI CIRCOLARI

                                                                                                                                 CHIUDERE
                                                                                                                                IL CERCHIO

                                                                                      Calibrare i flussi in base            Calibrare i flussi in base              Mantenere il valore
     Ridurre le dimensioni                             Trasparenza                                                                                                                                         Progettare in modo                      Adottare un pensiero
                                                                                      al tasso di rigenerazione             al tasso di assorbimento               delle risorse all’interno
          del sistema                                  e formazione                                                                                                                                       circolare ed innovare                         sistemico
                                                                                             del sistema                      da parte del sistema                       del sistema

                      Eco-efficienza: preferenza per le           Acquistare prodotti che hanno una                                                                                                                       Ecodesign: acquisto di prodotti           Acquisto di prodotti che
                                                                                                             Scelta di materie prime
                        materie prime/prodotti con                certificazione ambientale secondo                                            Scelta di materie prime e/o             Scelta di materie prime e            progettati per poter essere             prevedono un servizio di
                                                                                                         rinnovabili o prodotti derivanti
                         minori impatti ambientali                 gli schemi esistenti di Tipo I (es.                                              prodotti riciclati                    prodotti riciclabili             riparati/riutilizzati/rigenerati       estensione della vita utile dei
                                                                                                              da materie rinnovabili
                       negativi durante il ciclo di vita                      Ecolabel UE)                                                                                                                                             /riciclati                           prodotti

                                                                                                                                                                                                                           Preferire prodotti o materie
                                                                                                                                                                                       Acquisto di materie prime                                                    Preferenze per fornitori
                                                                                                              Evitare l’acquisto di           Acquisto di beni utilizzati e/o                                             prime che sono stati concepiti
                              Product as a Service                  Preferenza per i fornitori con                                                                                   ricavate da materiali di scarto                                               che forniscono un servizio
                                                                                                             “critical raw materials”           preparati per il riutilizzo                                               seguendo concetti di chimica
                                                                   sistemi di gestione ambientale                                                                                           (sottoprodotti)                                                               di take back
                                                                                                                                                                                                                                verde e circolare
                                                                   (EMAS, ISO14001) e bilancio di
                                                                            sostenibilità

                           Preferenza per fornitori con                                                  Preferenza per i fornitori con un                                                                                Preferire acquisto di beni sfusi
                                                                                                         contratto di fornitura energetica                                           Evitare l’acquisto di prodotti           o dotati di imballaggi
                          impronta ambientale minore                                                                                                                                            monouso
                                     (OEF)                                                                  basato su fonti rinnovabili                                                                                           “eco-efficienti”

                                                                                                                                                                                                                           Acquisto di prodotti dotati di
                      Favorire la selezione di fornitori vicini                                                                                                                     Preferire fornitori con cui sono in    funzionalità che consentano
                        geograficamente e con catena di                                                                                                                           atto (o che adottano) meccanismi di         l’ottimizzazione od il
                                  fornitura corta                                                                                                                                          simbiosi industriale             monitoraggio dei consumi

                                                                                                                                                                 Figura 2. Criteri di approvvigionamento circolare e associazione ai diversi principi dell’Eco-
                                                                                                                                                                 nomia Circolare.

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22   LINEE GUIDA
     PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

     In linea generale, dunque, vige una               fisici che vengono fruiti nell’ambito di un
     sostanziale equiparazione, in termini di          contratto di servizio, senza acquisto della
     importanza, tra tutti i criteri descritti         proprietà del bene (trattasi del concetto
     nel presente lavoro. Tuttavia, l’aver             del Product as a Service, meglio descritto
     abbandonato la pretesa di fornire al              nell’omonimo criterio). In quest’ultimo caso,
     lettore un quadro di comparazione                 quando la funzione di cui si ha bisogno
     assoluta tra tutti i criteri elencati, non        non può essere soddisfatta attraverso una
     ha impedito di individuare, in linea di           piattaforma virtuale (ese. accesso ad un
     massima, alcune direttrici di preferenza,         database online) ma necessita di un bene
     da applicare eventualmente da parte delle         fisico (come nel caso del car sharing),
     organizzazioni in caso di interpretazione         la dematerializzazione potrebbe essere
     operativa e di scelta tra articoli dotati di      definita incompleta. In tali condizioni,
     caratteristiche di circolarità differenti.        tuttavia, non è detto che il passaggio allo
     Queste direttrici sono state desunte da una       schema del “product as a service” assicuri
     riflessione e interpretazione dei principi        minori impatti ambientali, anzi, come
     dell’economia circolare, rivisti anche alla       dimostrato da alcuni studi sul fenomeno del
     luce della logica contenuta nella gerarchia       car sharing, potrebbero generarsi comunque
     dei rifiuti europea. Le direttici identificate    impatti negativi, sebbene diversi, ragion
     sono essenzialmente quattro:                      per cui si pone ugualmente il problema di
     Al primo posto vi è il principio della            verificare l’entità degli impatti ambientali
     riduzione complessiva delle dimensioni            connessi al servizio. Tale logica, comunque,
     del sistema, attraverso la riduzione dei          spinge verso la riduzione dei consumi,
     consumi, dei rifiuti, delle emissioni e in        poiché ambisce ad eliminare la fisicità del
     generale degli sprechi - in una parola, la        bene e a valorizzarne esclusivamente la
     logica dell’eco-efficienza. Oggetto di un         funzione, ottimizzandone l’utilizzo e la
     apposito criterio, l’eco-efficienza è da          gestione (come nel caso di sostituzione
     considerarsi la madre di tutti i criteri qui      dell’acquisto di un bene con l’affidamento
     individuati, poiché abbraccia e riassume          dell’analogo servizio a un fornitore fisso)
     tutti gli aspetti della circolarità da essi       (Figura 3, pagina che segue).
     singolarmente affrontati. In breve, essa
     suggerisce l’acquisto di beni che, a fronte di    Proseguendo, vi è la logica di adeguare i
     studi analitici, risultano avere minori impatti   flussi (di prodotti/materia e di energia)
     ambientali negativi;                              in ingresso e in uscita dal sistema ai tassi
     Al secondo posto vi è la logica della             di rigenerazione (rinnovabilità di prodotti
     dematerializzazione e cioè della                  ed energia) e di assorbimento (riciclo,
     preferenza, a fronte di un’analisi dei            riuso) dello stesso. In altre parole, si tratta
     propri bisogni, per l’acquisto di servizi o       di preferire gli acquisti di prodotti/materia
     di funzioni che, al massimo grado, sono           ed energia che, da un lato, sono allineati
     completamente svincolati dall’utilizzo di         alla velocità di rigenerazione delle risorse
     un bene fisico (come nel caso dell’acquisto       del pianeta, in modo da garantire un
     di servizi erogati su piattaforme virtuali)       costante equilibrio tra le risorse sottratte
     e, al minimo grado, sono associati a beni         all’ambiente e quelle ancora disponibili

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23
                                                        5. I CRITERI PER GLI APPROVVIGIONAMENTI CIRCOLARI

                                      Può essere ottenuta              Servizio
                                         attraverso una             dematerializzato
                                      piattaforma virtuale?
                   È una funzione                                                            Se questi servizi
                                        Esiste un fornitore            Affidamento               non sono
                                        che la eroga sotto         servizio (es. stampa         disponibili/
                                       forma di prestazione        gestita o servizio di     praticabili per il
Di che natura è
                                          continuativa?               illuminazione)         tipo di bisogno
il mio bisogno?                                                                               da soddisfare,
                                                                                              allora si dovrà
                                                                                               acquistare la
                   È un oggetto        Può essere preso in        Servizio di noleggio/
                                                                                                 proprietà
                                            prestito?                    leasing
                                                                                                 del bene

                                           Può essere                  Servizio di
                                           condiviso?                   sharing

  Figura 3. Logica del prodotto inteso come servizio.

  (v. criteri “acquisto di beni rinnovabili” e          che seguano un ciclo – e quindi un riciclo
  “evitare l’acquisto di CRM”) e che, dall’altro,       – biologico anziché tecnico, il che significa
  favoriscono l’assorbimento delle risorse              privilegiare beni che possono rientrare
  “circolanti” nel sistema. Ciò significa               naturalmente o artificialmente nella biosfera
  preferire beni usati anziché beni nuovi               (quindi in ambiente) attraverso processi di
  di fabbrica, nonché preferire l’acquisto              degradazione, anziché beni che richiedono
  di prodotti riciclati o che abbiano un                l’applicazione di processi tecnologici per
  contenuto di riciclato, in modo da evitarne           poter essere reimpiegati all’interno del
  lo smaltimento in discarica e favorire lo             sistema economico antropico.
  sviluppo dell’industria del riciclo;                  Queste direttrici di preferenza, è bene
  In ultimo, vi è la logica che preferisce              sottolinearlo, sono solo indicazioni di massima,
  l’acquisto di beni riciclabili. La decisione          frutto di un’interpretazione fornita dagli autori
  di illustrare questa direttrice di preferenza         delle presenti linee guida. Il loro scopo è quello
  per ultimo non deriva da una sua oggettiva            di fornire al lettore un metro di valutazione per
  minore importanza ma dalla considerazione             orientarsi tra le diverse possibilità di acquisto.
  che, allo stato dell’arte, l’opportunità di           Bisogna precisare, peraltro, che queste
  acquistare beni usati o riciclati prevale             indicazioni sono le sole che è stato possibile
  rispetto a quella di comprare beni                    estrarre e ordinare gerarchicamente, a fronte
  riciclabili, perché la domanda dei primi              del gran numero di criteri da noi individuati,
  (che tra l’altro incide sui secondi) è ancora         proprio per via dell’a-settorialità e dell’estrema
  troppo debole per consentire l’effettivo              trasversalità delle linee guida. Al di là di questo
  sviluppo dell’economia circolare (la quale            parziale tentativo, dunque, si ribadisce la
  presuppone l’utile collocamento sul mercato           regola generale per cui, nell’ambito di questo
  delle materie prime seconde). Inoltre, è              specifico lavoro, tutti i criteri hanno la stessa
  tendenzialmente preferibile acquistare beni           importanza.

                                                                                            TORNA ALL’INDICE
24   LINEE GUIDA
     PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

        1. DEFINIZIONE                               3. VERIFICA                                 5. ESEMPI
      descrizione coincisa                  indicazioni su come accertarsi              laddove presenti, citazione
           del criterio                     del rispetto del criterio in fase           di esempi concreti riferiti al
                                                      di acquisto                           criterio in questione

                        2. IMPLEMENTAZIONE NEL                           4. RIFERIMENTI
                                PROCUREMENT                               rinvio a norme,
                           descrizione degli spetti                   standard internazionali
                               rilevanti connessi                          o link rilevanti
                          all’attuazione del criterio

     Figura 4. Struttura con cui ogni criterio circolare viene descritto.

     Prima di procedere alla lettura dei singoli
     criteri può essere d’aiuto al lettore capire la
                                                                  Verifica
     logica sottesa alla loro redazione.
                                                                  dei criteri
     Ogni criterio è stato diviso in 5 sezioni,
     seguendo una struttura fissa così articolata:
                                                                  A questo punto, come ultimo passaggio
     Per ogni sezione è stato sviluppato un
                                                                  introduttivo, è opportuno soffermarsi
     paragrafo, secondo una logica che procede
                                                                  sulla parte della verifica della conformità,
     progressivamente dall’astratto (definizione)
                                                                  fornendo al lettore una panoramica degli
     al concreto (esempi). In particolare, la
                                                                  strumenti di prova citati nelle pagine
     definizione contiene una descrizione
                                                                  seguenti. Non bisogna trascurare infatti
     concisa del criterio; l’implementazione
                                                                  che, a fronte di una riflessione teorica sulla
     nel procurement cita i vantaggi e gli
                                                                  natura e sull’utilità dei singoli criteri, rimane
     aspetti più rilevanti nonché le criticità
                                                                  il problema di trovare i mezzi per garantire
     legate all’applicazione del criterio; la
                                                                  una loro corretta ed effettiva applicazione.
     verifica descrive gli strumenti attraverso
                                                                  Com’è facile immaginare, d’altronde, è
     cui verificare la conformità al criterio; i
                                                                  questa la parte più problematica delle linee
     riferimenti presentano un elenco non
                                                                  guida.
     esaustivo di norme tecniche, standard
                                                                  Come illustrato nel paragrafo precedente,
     internazionali, documenti normativi ed
                                                                  nella struttura dei criteri si è deciso di
     altro materiale di approfondimento; infine
                                                                  incorporare un’apposita sezione sulla
     gli esempi migliorano la comprensione del
                                                                  verifica, mutuandola dal modello dei
     criterio attraverso la presentazione di casi
                                                                  CAM (ossia i Criteri Ambientali Minimi
     pratici.
                                                                  utilizzati per gli acquisti della pubblica
                                                                  amministrazione). In questo modo, di
                                                                  volta in volta, si è cercato di indicare gli
                                                                  strumenti che, a seconda del caso, si
                                                                  adattavano meglio al criterio. Al di fuori

     TORNA ALL’INDICE
25
                                                                         5. I CRITERI PER GLI APPROVVIGIONAMENTI CIRCOLARI

di particolarismi e in un’ottica generale,                                   dichiarazione da parte di ente terzo
dunque, gli strumenti di verifica della                                      accreditato).
conformità che consentono di selezionare                                 -   Etichette ambientali ISO di tipo III –
i beni in sede di approvvigionamento                                         disciplinate dalla Norma ISO 14025 (es.
possono essere ricondotti alle seguenti                                      la dichiarazione ambientale di prodotto,
categorie (ordinate per grado di                                             DAP o in inglese EPD), esse descrivono
preferenza):                                                                 le caratteristiche ambientali relative
•    Le etichette ambientali                                                 all’intero ciclo di vita di un prodotto
•    I rapporti di prova                                                     a fronte di studi analitici di tipo LCA2
•    I mezzi di prova alternativi                                            e sono sottoposte a controllo esterno
                                                                             da parte di enti terzi accreditati.
Per quanto riguarda le etichette
                                                                             Rientrano in questa categoria gli schemi
ambientali, gli strumenti disponibili sono
                                                                             di certificazione “International EPD®
essenzialmente quattro:
                                                                             System” (Svedese) e “EPD Italy”, i quali
-    Etichette ambientali ISO di tipo I –
                                                                             prevedono l’applicazione di apposite
     disciplinate dalla norma ISO 14024
                                                                             Regole di Categoria di Prodotto (PCR)
     (es. EU Eco-label), sono etichette
                                                                             che consentono di valorizzare gli aspetti
     riferite all’intero ciclo di vita di un
                                                                             e gli impatti più significativi del bene
     prodotto (prospettiva LCA1). Esse
                                                                             preso in considerazione e forniscono
     vengono accordate solo ai prodotti che
                                                                             una rappresentazione globale degli
     soddisfano determinati requisiti minimi
                                                                             impatti ambientali ad esso relativi.
     (fissati dallo schema di certificazione)
                                                                             Sono utili per comparare le prestazioni
     e sono sottoposte a verifica esterna da
                                                                             ambientali dei prodotti di una stessa
     parte di enti terzi accreditati.
                                                                             categoria.
-    Etichette ambientali ISO di tipo II –
                                                                         -   Ci sono poi i marchi e le etichettature
     disciplinate dalla norma ISO 14021,
                                                                             obbligatorie, come l’indicazione
     sono autodichiarazioni relative a
                                                                             della classe energetica per gli
     specifiche caratteristiche del prodotto.
                                                                             elettrodomestici e l’etichettatura
     Esse si basano esclusivamente sulla
                                                                             delle sostanze pericolose, nonché le
     dichiarazione del produttore/fornitore,
                                                                             certificazioni di gestione ambientale
     in assenza di una verifica esterna da
                                                                             come EMAS, ISO 14001 ma anche FSC e
     parte di enti terzi, sicché risultano meno
                                                                             PEFC ect.
     affidabili di altri tipi mezzi di prova.
                                                                         Da questo punto di vista, riprendendo l’art.
     Considerata questa loro natura, sono
                                                                         69 del Codice degli Appalti, le etichette
     state indicate come strumenti di verifica
                                                                         ambientali dovrebbero fondarsi su requisiti
     dell’approvvigionamento circolare
                                                                         idonei a definire le caratteristiche dei
     solo in limitati casi giacché sarebbe
                                                                         beni da acquistare (idoneità), dovrebbero
     opportuno, per potervi fare affidamento,
                                                                         basarsi su criteri oggettivi, verificabili e non
     richiedere ulteriori elementi (come
                                                                         discriminatori (scientificità), dovrebbero
     rapporti di prova rilasciati dai laboratori
                                                                         basarsi su procedimenti aperti e trasparenti
     etc. validazione/convalida della

1. Per la qual definizione si rimanda al criterio sull’Eco-efficienza.
2. Ibidem.

                                                                                                            TORNA ALL’INDICE
26   LINEE GUIDA
     PER L’APPROVVIGIONAMENTO CIRCOLARE NEL SETTORE PRIVATO

     (trasparenza), essere accessibili a              modo è possibile convenire apposite
     chiunque voglia ottenerle (accessibilità),       garanzie di conformità del bene ai requisiti
     e dovrebbero essere verificate da terzi          richiesti dall’organizzazione, per vincolare
     sui quali l’operatore economico che              il fornitore a eventuali sostituzioni/
     richiede l’etichettatura non può esercitare      riparazioni/risarcimenti. In tal senso, al
     un’influenza determinante (indipendenza).        di là del criterio di approvvigionamento
     Per quanto riguarda i rapporti di prova,         considerato, è sempre buona prassi
     in sede di acquisto è anche possibile            prevedere clausole di questo tipo.
     chiedere al fornitore una relazione di
     prova o un certificato di conformità
     rilasciati da un organismo di valutazione
     della conformità accreditato a norma del
     regolamento (UE) n. 765/2008. Il rapporto
     di prova (RdP) è un documento su cui
     sono registrati i risultati derivanti dallo
     svolgimento di specifiche prove tecniche,
     che, così come il certificato di conformità,
     consente di verificare il rispetto di standard
     prestazionali a fronte di norme tecniche (a
     titolo di mero esempio, la norma EN 13432
     in materia di compostabilità).
     I mezzi di prova alternativi sono tutti
     gli strumenti (diversi da quelli supposti)
     che in via residuale possono servire a
     dimostrare la conformità al criterio, come
     ad esempio la documentazione tecnica
     del fabbricante, il manuale di istruzioni,
     l’etichetta di manutenzione, prove
     fotografiche, la dichiarazione firmata dal
     legale rappresentante del fornitore ecc.
     A chiusura di questo sistema di verifica,
     poi, c’è la possibilità di prevedere apposite
     clausole contrattuali, al fine di assicurarsi
     la conformità ai criteri. In effetti, qualora
     venga prevista l’applicazione di penali
     e/o la risoluzione espressa del contratto
     come conseguenza dell’inadempimento
     della prestazione convenuta (sub
     forma di mancato rispetto dei requisiti
     dichiarati in fase di vendita), questo
     strumento fungerebbe da deterrente
     per il fornitore. Ulteriormente, in questo

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