Leeza Soho di Zaha Hadid Architects: il BIM - Amazon S3
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Leeza Soho di Zaha Hadid Architects: il BIM di Fabrizio Aimar Ecco la seconda parte della conversazione, in esclusiva per noi di Ingegneri.info, con l’arch. Satoshi Ohashi, Director della sede cinese dello studio di Zaha Hadid Architects e capo-commessa del presente edificio. In esso, egli ci spiega di più rispetto al processo digitale adottato per l’ingegnerizzazione del progetto e del costruito, tra software, livelli di dettaglio e gestione delle singole parti dell’organismo edilizio. Per quanto riguarda i software utilizzati dal team progettuale di Zaha Hadid Architects nella presente commessa, è possibile porre alcune considerazioni a seconda della fase interessata. Durante la fase progettuale, il progetto di Leeza Soho è stato sviluppato da ZHA utilizzando la modellazione parametrica in Rhino 3D/Grasshopper 3D, abbinata a Digital Project. Nella fase di concept, l’opera è stata completamente sviluppata in Rhino 3D/Grasshopper 3D, e alcune porzioni geometricamente complesse della facciata, così come degli interni, sono state ulteriormente sviluppate, dettagliate e razionalizzate impiegando Digital Project. I software sono stati selezionati in base alla loro efficienza specifica e al flusso di lavoro dell’ufficio, con l’obiettivo di ottimizzare la manodopera e di precisare minuziosamente i requisiti progettuali. Tutti i modelli inviati posseggono un Livello di Dettaglio (Level Of Detail, o LOD) di 300. Il partner progettuale locale (LDI) utilizzava Autodesk Revit per la progettazione architettonica, strutturale e impiantistica MEP, fino ad un LOD pari a 300. La documentazione di gara relativa alla facciata, così come i modelli 3D, sono stati sviluppati localmente in Digital Project, con un LOD pari a 400.
Leeza Soho – BIM – courtesy ZHA In merito alla fase realizzativa in essere, l’appaltatore principale (General Contractor, o GC) sta utilizzando Autodesk Revit per le strutture in calcestruzzo e per gli elementi architettonici (con un LOD di 300), così come Tekla per le strutture in acciaio (con LOD 400). Autodesk Navisworks, invece, viene utilizzato per il coordinamento generale e la rilevazione delle interferenze. Per quanto riguarda le facciate, entrambe gli appaltatori utilizzano Digital Project (con un LOD pari a 400), mentre sia l’appaltatore dei sistemi impiantistici MEP, sia il consulente per gli interni, stanno utilizzando Autodesk Revit con un LOD di 350. Procedendo con l’analisi dei costi, grazie ai modelli 3D completamente parametrici possiamo estrarre tutti i dati necessari (quali superfici e quantità, ad esempio) ed ottenere immediatamente un riscontro in caso di eventuali aggiustamenti apportati al modello così come quelli di natura progettuale. Il presente progetto ha conosciuto diverse ottimizzazioni, razionalizzazioni e adeguamenti, al fine di soddisfare le richieste del cliente in merito ai costi. Tra questi, vi è stata la messa a punto della superficie lorda di piano
rispetto alla geometria già consolidata dell’involucro, la quantità dei rivestimenti in alluminio e vetro e le ottimizzazioni della loro geometria (ad esempio, il rivestimento) in alluminio dell’atrio è stato razionalizzato a meno dello 0,1% della geometria a doppia curvatura prodotta in stabilimento). Leeza Soho – BIM – courtesy ZHA Dal punto di vista strutturale, questa è stata ampiamente sviluppata e coordinata in 3D, insieme all’LDI, sin dalle prime fasi progettuali. Il modello BIM dell’appaltatore, in Tekla, viene utilizzato per la fabbricazione degli elementi previo un coordinamento completo e il rilevamento di eventuali interferenze. ZHA ha rigorosamente armonizzato sia le facciate sia gli interni rispetto alle strutture, al fine di garantire il miglior risultato formale possibile e la cantierabilità. La parte impiantistica (Mechanical, Electrical, Plumbing, ossia MEP) è stata modellata in Autodesk Revit dall’appaltatore (con LOD 350) e le collisioni controllate in coordinamento con il modello BIM. Lo studio ZHA, infatti, è stato fortemente coinvolto nel processo di sviluppo e coordinamento di tali sistemi impiantistici, con l’obiettivo di garantire
un’integrazione ottimale del layout MEP con quelli afferenti alle strutture e agli interni. Tornando alle facciate, ZHA è stato anche qui coinvolto nell’elaborazione dei dettagli, riuscendo ad ottenere un design rigoroso, così come il controllo della geometria, attraverso il coordinamento in 3D. I dati estratti dall’ambiente di lavoro tridimensionale sono stati inter- scambiati con il modello della facciata prodotto dall’LDI in Digital Project. Inoltre, ZHA ha eseguito una serie di razionalizzazioni e ottimizzazioni della geometria, al fine di garantire la fattibilità e la cantierabilità del rivestimento costituente l’involucro esterno, così come dell’atrio e degli interni. Leeza Soho – BIM – courtesy ZHA In ultimo, come già esposto in precedenza nella prima parte dell’articolo, Zaha Hadid Architects ha svolto un ruolo di coordinamento tridimensionale, già dalle fasi iniziali, di tutte le altre discipline e ha condotto il proprio rilevamento delle collisioni grazie a Digital Project. Nella fase attuale di cantiere, l’appaltatore principale esegue regolarmente il rilevamento delle interferenze tra tutti i modelli BIM
mediante l’impiego del software Autodesk Navisworks. Crediti Progetto architettonico: Zaha Hadid Architects (Design: Zaha Hadid, Patrik Schumacher; Project Director Satoshi Ohashi; Project Associate Kaloyan Erevinov, Ed Gaskin, Armando Solano; Project Architect Philipp Ostermaier; Project Team Yang Jingwen, Di Ding, Xuexin Duan, Samson Lee, Shu Hashimoto, Christoph Klemmt, Juan Liu, Dennis Brezina, Rita Lee, Seungho Yeo); Progetto strutturale: Bollinger + Grohmann (fase di concorso); CABR (progetto preliminare); BIAD (progetto definitivo ed esecutivo); Progetto impiantistico: Parsons Brinkerhoff (progetto preliminare) BIAD (progetto definitivo ed esecutivo); Progetto illuminotecnico: Light Design (progetto preliminare e definitivo); Leuchte (progetto esecutivo); Progetto delle facciate: KWP (progetto preliminare); Kighton Façade, Yuanda (progetto definitivo ed esecutivo); Progetto paesaggistico: ZHA (progetto preliminare e definitivo); Ecoland (progetto definitivo ed esecutivo); Progetto degli interni: ZHA (progetto preliminare e definitivo); Huateng (progetto esecutivo); Appaltatore generale: China State Construction Engineering Corporation; Appaltatore facciate: Lingyun; Yuanda. Photogallery Leeza Soho - BIM - courtesy ZHA Chiudi Leeza Soho - BIM - courtesy ZHA Chiudi
Leeza Soho - BIM - courtesy ZHA Chiudi Approfondimenti Edifici alti e grattacieli Fabrizio Aimar Un'opera in 3 e-Book, acquistabili insieme o separatamente, che analizza nel dettaglio gli aspetti strutturali, le facciate e il concept dei grattacieli, utilizzando come esempi 4 casi studio esemplari, costituiti da edifici alti di chiara fama, universalmente riconosciuti quali icone: il Burj Khalifa (838 m), a Dubai, la Shanghai Tower (632 m), il One World Trade Center (541,3 m), a New York,, la Jamsil Lotte World Tower (554,5 m), a Seoul. Wolters Kluwer Acquista su shop.wki.it Leggi anche: Oceanwide Center: facciate all’italiana per i due grattacieli
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