Le principesse Disney prendono spunto dalla realtà - NET

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                 Le principesse
Anno 17 - 06 settembre 2020 n° 31
Periodico di informazione e attualità per i ragazzi di 8/11 anni

                     Disney
        prendono spunto
          dalla realtà
Le principesse Disney prendono spunto dalla realtà - NET
Le principesse Disney prendono spunto dalla realtà

A volte le favole si mescolano con la realtà e alcune principesse e principi della
famiglia Disney assomigliano a personaggi reali!
Scopriamoli…

Frozen è Elisabetta II
La regina d’Inghilterra Elisabetta II viene chiamata la
principessa di ghiaccio per il suo modo di fare. Un po’
come Elsa di Frozen. Sua sorella Margaret era rimasta
principessa proprio come Anna.

                       Cenerentola è Matte Matte Marit
                       Matte Matte Marit era una ragazza normale. Un giorno
                       incontrò il principe Haakon, figlio del re di Norvegia,
                       durante una festa organizzata in un centro sportivo, però
                       lei scappo via. Dopo qualche anno il principe la ritrovò
                       e la convinse a sposarlo.

Pocahontas è Jackie Kennedy
I principi John di Pocahontas e di Jackie Kennedy, tutti e due alla fine
se ne vanno.

                       Alladin e Cleopatra
                       Il tappeto è il vero protagonista sia della favola dove
                       spinge al bacio, sia nella storia di Cleopatra che si av-
                       volse in un tappeto che fece recapitare a Giulio Cesare.
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Le principesse Disney prendono spunto dalla realtà

Mulan è la regina Elisabetta I
Entrambe dei maschiacci e ricoprono un ruolo maschile per man-
canza di fratelli. Elisabetta ereditò Il trono di Inghilterra e Mulan
divenne guerriera.

                        Caterina e Petrus come La Bella e la Bestia
                        La dama di compagnia della regina francese Caterina de'
                        Medici fu costretta a sposare Petrus Gonsalvus un uomo
                        affetto da una malattia per cui aveva tutto il corpo rico-
                        perto da peli.

Charlene come Ariel
La principessa Charlene era una nuotatrice professionista. Un
giorno il principe Alberto di Monaco si innamorò di lei e divenne
principessa. Però proprio come Ariel dovette rinunciare all'acqua
e al nuoto.

                    Maria Sophia e Biancaneve
                     Maria Sophia, figlia di un famoso giudice, fu allontanata
                    dalla matrigna quando il padre morì, e costretta a vivere in
                    un bosco. I lavoratori di una cava vicina, tutti di bassa sta-
                    tura o bambini per via dei cunicol, i provarono a salvarla dal
                    vaiolo senza però riuscirci.

Sissi è Rapunzel
I capelli della principessa Sissi arrivavano fino ai polpacci e le
creavano problemi al collo.
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La lingua dei fumetti
                     Bang, splash, crash e le altre onomatopee

Perché nel mondo dei fumetti ci sono tutte quelle parole strane? Mumble! Mum-
ble... Non sono strane, sono le onomatopee! Scopri con noi un po' di grammatica
inglese e il mondo sonoro dei fumetti!

"Brrr! " dice Paperino quando ha i brividi da freddo. " D'oh! " esclama Homer
Simpson quando non capisce. " Ka-boom! " leggete nel disegno che mostra una
potentissima esplosione. Ma cosa rappresentano queste parole strane e da dove
arrivano? Sono tutte delle onomatopee.

LE ONOMATOPEE

Le onomatopee, o anche parole onomatopeiche, sono quelle parole che riprodu-
cono, attraverso i suoni linguistici di una lingua, il rumore o il suono associato a
un oggetto. Un esempio? Tic tac è una parola onomatopeica perché imita il ru-
more che fanno le sveglie antiche.

Nei fumetti le parole onomatopeiche vengono usate per imitare i rumori. Non
tutti i suoni che un fumetto evoca, però, diventano onomatopee. Solo i suoni im-
portanti per il racconto vengono rappresentati, quelli comuni, della vita di tutti
i giorni vengono lasciati all'immaginazione del lettore.

Nel fumetto le parole onomatopeiche non "rappresentano" semplicemente un
suono ma lo rendono anche in maniera visiva, attraverso quello che in gergo si
chiama lettering, ossia i caratteri della parola. Infatti sono disegnati in modo tale
da suggerire la velocità e la forza con le quali la parola va pronunciata.

Non solo la forma e il carattere ma anche la grandezza e il colore delle lettere
svolgono un ruolo importante. Per esempio "rumble" indica una valanga, o un
terremoto ma può diventare ad esempio rrruuummble , ed essere rappresentata
graficamente con lettere tremanti. Il famoso lancio del pugnale del cattivissimo
Diabolik è "swiiiss" che evoca proprio l'idea di un taglio netto e sibilante dell'aria!
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La lingua dei fumetti
Bang, splash, crash e le altre onomatopee

    DAL FUMETTO AGLI EMOTICON

    Un po' come gli emoticon che usate, le onomatopee
    possono inoltre indicare lo stato d'animo dei perso-
    naggi!

    La maggior parte delle onomatopee dei fumetti proven-
    gono da verbi inglesi molto comuni, per esempio:

    Bang (da to bang: esplodere)
    Crash (da to crash: rompersi)
    Gulp (da to gulp: inghiottire)
    Sniff (da to sniff: fiutare)
    Splash (da to splash: spruzzare)
    Broooom (da to broom: spazzare)
    Boom (da to boom: scoppiare)
    Slam (da to slam: sbattere)
    Sob (da to sob: singhiozzare)
    Chomp, infine, deriva dall'omonimo verbo che significa
    "masticare rumorosamente".

    Un modo decisamente divertente di imparare l'inglese!

    Sembra strano ma anche le onomatopee si traducono!
    Molte onomatopee sono comuni a tutte le lingue. Altre,
    invece, cambiano in base alla cultura.
    Per esempio: all'onomatopea italiana chicchirichì cor-
    risponde l'inglese cock-a-doo-dle-doo , al bau bau ita-
    liano, il tedesco wau wau !
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Karaoke di Boomdabash & Alessandra Amoroso
                Tormentoni 2020… ecco i più votati di fine estate
È stata una strana estate, per tanti motivi, ma non sono mancati i tormentoni
estivi!
Decine, centinaia, stranieri ma soprattutto italiani. Ecco i tormentoni 2020 più
ascoltati.
Karaoke di Boomdabash & Alessandra Amoroso
Irama – Mediterranea
Tiziano Ferro e Jovanotti – Balla per me
J-Ax – Una voglia assurda
Giusy Ferreri & Elettra Lamborghini – La Isla
Lady Gaga – Stupid Love

Dunque, come previsto a inizio estate, il tormentone 2020 è Karaoke di Boom-
dabash & Alessandra Amoroso è stato il più ascoltato ed anche il più votato in
base a sondaggi di vario genere, sbaragliando i concorrenti.

Infatti a estate ormai finita è tuttora il singolo più passato in radio. Su Youtube,
sommando le views dei vari canali, si va oltre le 80 milioni di visualizzazioni.
Insomma il tormentone 2020 è Karaoke.

Poi abbiamo Mediterranea di Irama, bravo e giovane autore di canzoni.

A seguire due star come Tiziano Ferro e Jovanotti con Balla per me, poi l’enne-
simo tormentone di J-Ax “Una voglia assurda” e al quinto posto Giusy Ferreri
& Elettra Lamborghini con “La Isla”, pari merito con “Stupid Love” di Lady
Gaga, che ha sbaragliato agli MTV Video Awards con la sua “Rain on Me” as-
sieme ad Ariana Grande.

Seguono tutti gli altri tormentoni estivi: Ringo Starr dei Pinguini tattici nu-
cleari, Guaranà di Elodie, Good Times di Ghali e così via.

Altra certezza: coronavirus, pandemia globale, economia in crisi, morti, dispe-
razione, ma gli italiani in estate hanno comunque – o forse a maggior ragione –
voglia di leggerezza e allegria. Ed ecco perché i tormentoni non sono mancati
nemmeno quest’anno.
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Karaoke di Boomdabash & Alessandra Amoroso
Tormentoni 2020… ecco i più votati di fine estate
                    (Now brothers and sisters good night
                         I hope you're feeling alright
               It's the return of the international dance hall
                Coming back straight from the underground)
                             Voglio l'aria di mare
                               Il sole sulla faccia
       Tornerò a cantare sotto il suo balcone quando lei si affaccia
      Questa notte finisce che facciamo tardi e torniamo a casa a piedi
       Tu abbracciami forte per tutte le volte che non hai potuto ieri
                           Il suono delle tue risate
                     Il primo giorno di una nuova estate
                        Ho voglia di fare tardi la sera
                           Karaoke Guantanamera
                   Voglia di ballare un reggae in spiaggia
                   Voglia di riaverti qui tra le mie braccia
                              In una piazza piena
                    Per fare tutto quello che non si poteva
                           Karaoke Guantanamera
                        Giuro, con te sono stato sincero
                          Stavolta facciamo sul serio
            Qui Lecce me sentu como lu sule lu mare e lu ientu
                     Ridi, che poi mi innamoro davvero
                          Tu sei tutto ciò che volevo
               Stanotte facciamo tardissimo, la luna è lassù
                            Il suono delle tue risate
                     Il primo giorno di una nuova estate
                        Ho voglia di fare tardi la sera
                           Karaoke Guantanamera
                                   E non vale
                Se mi stringi così e non mi lasci andare, tu
                    Ricorda, se grido e il cielo mi ascolta
                           Del resto cosa ci importa
                         Non chiedermi un'altra volta
                            Se ho voglia di ballare
                             Un reggae in spiaggia
                                Voglia di riaverti
                             Qui tra le mie braccia
                              In una piazza piena
                    Per fare tutto quello che non si poteva
                                  Ho voglia di
                                  Ho voglia di
                                  Ho voglia di
                           Karaoke Guantanamera
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Che cos’è un referendum?

È lo strumento di democrazia diretta che permette ai cittadini di esprimere il loro
parere sulle leggi che promuove il Parlamento. In Italia ne esistono 4 tipi diversi!

Il referendum è uno degli strumenti più importanti a disposizione dei cittadini. At-
traverso questo voto "speciale" gli adulti hanno il potere decisionale sulle leggi dello
Stato italiano, compito che normalmente è affidato solo ai parlamentari che deci-
dono in nome dei cittadini.

La parola referendum deriva dal verbo latino refero, che significa riferisco, e nella
traduzione allargata del termine vuol dire “convocazione per riferire”. I cittadini,
infatti, vengono chiamati ad esprimere un parere attraverso il voto su questioni par-
ticolarmente importanti.

Il referendum viene definito uno strumento di democrazia diretta. Questa forma di
autogoverno nasce nella Grecia antica e consisteva nel permettere a tutti i cittadini,
escluse le donne e gli schiavi, di votare le leggi e i provvedimenti dello stato.

La pratica, parecchio tempo dopo, è stata ripresa in Svizzera. Quando le assemblee
dei cantoni (i piccoli stati di cui si compone il Paese al confine con l'Italia) si riuni-
vano nella capitale, le comunità inviavano i loro delegati che potevano prendere de-
cisioni soltanto con la riserva “ad referendum”. Quelle decisioni, infatti, per essere
considerate valide dovevano essere riferite alla comunità, che le doveva approvare.
Da questa pratica nasce il referendum moderno che nel corso del Novecento è stato
adottato in quasi tutti gli Stati democratici.
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Che cos’è un referendum?

Questo istituto giuridico fa la sua comparsa in Italia nel 1947 quando viene inserito
nella Costituzione repubblicana. Le due principali forme di referendum sono:
il referendum costituzionale (articolo 138 proprio della Costituzione), detto anche
confermativo o sospensivo e il referendum abrogativo (art. 75) relativo alle leggi or-
dinarie.

La differenza principale tra i due è che il primo chiede un parere sulle leggi della
Costituzione, il testo che fissa i principi e il funzionamento dello Stato italiano, men-
tre il secondo permette di cancellare totalmente o in parte una legge ordinaria (tutte
quelle che non fanno parte della Costituzione).

In Italia esiste anche il referendum regionale, previsto dall'articolo 123 della Costi-
tuzione. In questo caso dopo che il Consiglio regionale approva lo statuto (l'insieme
delle leggi che fissa il funzionamento della Regione), si può richiedere un referen-
dum nel quale i cittadini possono esprimere il loro parere. Infine, gli articoli 132 e
133 della Costituzione, prevedono il referendum consultivo che è indetto in caso di
modifica del territorio delle Regioni o degli Enti locali.

Soc. Ed. Calore srl Fraz. Seude, 84069 Roccadaspide (SA). Redazione Via Magna Graecia, 332 84047 Capaccio(Sa) - ipiccoli@unicosettimanale.it - www.ipiccoli.org
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Direttore Responsabile: Bartolo Scandizzo. In redazione: Gina Chiacchiaro - Cell: 329 5425519
Collaboratori: Diodato Buonora, Antonella Chiacchiaro, Nunzia D’Angelo, Veronica Gatta, Chiara Sabia. Grafica: Veronica Gatta
Iscritto al Registro della Stampa Periodica al N. 108 c/o il Tribunale di Vallo della Lucania il 26/06/2003
Il punto di riferimento degli argomenti trattati sul giornale è, soprattutto, Focus Junior. - L’inserto è realizzato grazie al contributo della Bcc di Aquara.
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