LE POESIE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI SULLA SOLIDARIETA' - I RACCONTI DEI GENITORI 1 - Istituto ...

Pagina creata da Samuele Villa
 
CONTINUA A LEGGERE
LE POESIE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI SULLA SOLIDARIETA' - I RACCONTI DEI GENITORI 1 - Istituto ...
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

LE POESIE DELLE ALUNNE E
   DEGLI ALUNNI SULLA
     SOLIDARIETA’

I RACCONTI DEI GENITORI

                                                                                            1
LE POESIE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI SULLA SOLIDARIETA' - I RACCONTI DEI GENITORI 1 - Istituto ...
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

                                   L’anno Scolastico 2019/2020 sarà ricordato
                                   come l’anno del Covid_19, durante il quale
                                   non è stato possibile completare il percorso
                                   didattico programmato ad inizio anno. Il
                                   progetto AVIS sul tema della solidarietà e
                                   dell’inclusione è tra le varie iniziative
                                   intraprese e non del tutto portate a
                                   compimento; ciò nonostante abbiamo ritenuto
                                   utile e necessario non accantonare ciò che gli
                                   alunni hanno prodotto, confortati nella loro
                                   iniziativa anche dal fattivo contributo di alcuni
                                   genitori.

  In presente elaborato testimonia come l’iniziativa abbia interesse a
  partecipazione sul tema della solidarietà umana, che l’attuale situazione
  ha ancor più messo in evidenza. Di fronte a “cataclismi” di tal genere
  l’unica risposta possibile rimane la nostra coscienza e sensibilità, che solo
  attraverso l’altruismo e la partecipazione civile attiva può contribuire a
  superare momenti assai difficili, come quelli che abbiamo vissuto e,
  speriamo, di non rivivere con la stessa drammaticità.
  Un plauso quindi e un sentito ringraziamento ai docenti e ai discenti che
  si sono impegnati nell’elaborare le poesie di seguito riportate, ma
  soprattutto un grazie di cuore a quei genitori che hanno dimostrato
  fattivamente come la scuola è una palestra in cui non si insegna/impara
  solo nozioni, ma si dibattono anche con interventi esterni temi di assoluta
  attualità, nella speranza di formare delle coscienze civili, che abbiano
  come conseguenza l’acquisizione di valori fondamentali, che superino
  differenze e conflittualità in nome dell’ESSERE UMANO:

                                  Mario Bruselli
                         Presidente AVIS Provinciale Pisa

Pisa 14 settembre 2020

                                                                                              2
LE POESIE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI SULLA SOLIDARIETA' - I RACCONTI DEI GENITORI 1 - Istituto ...
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

                 LE POESIE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI SULLA SOLIDARIETA’
                                             Classe II, sez. A
                                  Coordinatrice prof.ssa Giusy Fioravanti

                                                       La solidarietà
Gli stranieri
                                                       La solidarietà
Non hanno un colore diverso da noi.
                                                       È un gesto di pace
Hanno un cuore ed un’anima
                                                       Un gesto d’amore
Perché li valutiamo disuguali?
                                                       Che ti accarezza il cuore
Vedete! la solidarietà è vivere tutti insieme.
                                                        Ti accarezza e ti arriva fin dentro
Non per obbligo ma per volontà
                                                       Per aiutare gli altri
                               Alberto Rossi
                                                       Tutti quelli che ne hanno bisogno
                                                       La solidarietà deve essere condivisa
La solidarietà                                         Con gli altri e col mondo
Solidarietà, solidarietà, che non si chiede ma         Devi pensare a te stesso e anche a tutto il
si dona.                                               mondo
È come l’amore, non si tocca ma si dà.                 Devi essere solidale con tutti
Bella bella, come il fruscio del vento.                Anche con chi ti sta’ più antipatico
È come uno spiraglio di sole tra le nuvole.                                            Alessia Montorzi
Mette allegria come altre poche cose che
                                                        La solidarietà
esistono al mondo.
La solidarietà è vivere tutti in pace.                  Solidarietà
Non per obbligo, ma per volontà.                        vuol dire generosità
                                 Alberto Rossi          aiutare l’altro
                                                        e dargli ciò che lui non ha,
  Per te
                                                        solidarietà
  Se hai cibo,                                          vuol dire sostegno
  sfama,                                                in cui il volontario mette tanto impegno,
  se hai acqua,                                         solidarietà
  disseta,                                              vuol dire felicità
  se hai cuore,                                         e fratellanza
  ama                                                   per dare un po’ d’amore
  ma soprattutto se hai un’anima                        per chi non ne ha abbastanza
  sii solidale,                                         un bel sentimento in questo mondo
  per il bene degli altri.                              in cambiamento
                               Alberto Rossi            e mi riempie il cuore
                                                        quando vedo pace e amore.
                                                                                          Alice Guainai

                                                                                                          3
LE POESIE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI SULLA SOLIDARIETA' - I RACCONTI DEI GENITORI 1 - Istituto ...
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

La solidarietà
                                                 Solidarietà
La solidarietà è condividere                     Solidarietà è un gesto che ti arriva nel cuore,
quel che si ha,                                  un gesto che ti scalda tutte le ore,
non si chiede ma si dà                           un gesto che ci fa stare vicini,
tutto l’amore che si ha                          grandi e piccini.
non lo puoi trovare perché viene                 Ma non serve andare lontano,
dal cuore                                        basta guardarsi intorno
e no ha colore                                   per capire che c’è sempre qualcuno
solidarietà male mai non fa                      che ha bisogno.
dolore a chi ha bisogno                                                               Corinna
per avverare qualche
sogno.
                                                           empre aiutare
                              Alice Guainai
                                                           donare amore.
                                                           uce alle persone
                                                           mmetti in ogni cuore
 Donare, aiutare, amare,                                   are una mano per
 senza pensare a chi riceve l’amore,
                                                           ndare lontano.
 senza volere qualcosa in cambio,
 ma solo per il piacere di farlo.                          egalare un sorriso
                                                           n ogni viso.
 Donare, aiutare, amare,                                   faremo un girotondo
 solidare solo per dare,
                                                           utti insieme
 per aiutare qualcuno
 che non ha più nessuno.                                   ttorno al mondo

 Donare, aiutare, amare,                                                                 Corinna
 dare un sorriso a chi ha smesso di sognare,
 prenderlo stretto per mano                        La solidarietà
 e insieme andare lontano.
                                       Corinna     La solidarietà, è come una grande mano
                                                   che ti porta lontano,
                                                   la solidarietà è un piccolo gesto
                                                   ma che proviene dal cuore,
   tutti bisogna dare una mano                     la solidarietà è una cosa che porta il sorriso
   nsieme a chi è vicino o lontano.                nel viso della gente
   n amico o un povero affamato                    e se anche tu vuoi dare una mano
   rova il tempo, va aiutato!                      non occorre andare lontano
   chi crede la felicità un sogno                  basta guardarsi un po’ intorno
   egala il tuo tempo, ne ha bisogno!.             e c’è sempre qualcuno che a bisogno
   saremo più felici, diventando tutti amici.      non dovremmo però pensare
                                                   c’è qualcuno che può cominciare
                                 Corinna
                                                   altrimenti il mondo rimarrebbe uguale.

                                                                                   Daria Montorsi

                                                                                                   4
LE POESIE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI SULLA SOLIDARIETA' - I RACCONTI DEI GENITORI 1 - Istituto ...
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

La solidarietà

Solidarietà è una parola forte                         Lucia
Che ti fa aprire tutte le porte
Solidarietà è un gesto d’amore                         Lucia che ora sei nel cielo
Che fa saldare il cuore,                               Nonna, nonna mia
solidarietà è uno stile di vita                        Anche se non ti ho mai visto
per dare conforto a chi è sconfitto dalla vita         Mi manchi mi manchi tanto
per illuminare un volto nascosto dalle dita,           Ogni giorno ti vedo dal cielo
per asciugare gli occhi pieni di pianto                Che tu sei accanto a Dio
e rallegrare un cuore infranto                         Mi stai accanto
per scaldare anime sole                                Starai sempre nel mio cuore
con abbracci, sorrisi ed amore.                        D’oro e grande
                               Dario Scarpellini       Ti penso ogni singolo giorno
                                                       Ti voglio bene
La solidarietà                                         E io ogni giorno credo che mi parli
                                                       Che Dio ti benedica.
Aiuta chi ha bisogno d'aiuto ,                                                        Denise Tammaro
ascolta chi a bisogna di essere ascoltato,
abbraccia chi ha bisogno di sentire il tuo affetto,
sii solidale con chi ha bisogno di te e                  La cosa più bella
starai bene anche tu.
                                                         La solidarietà, una emozione che
                                                         Ti Avvolge fin dentro l’animo come
                                   Gabriele de Vita
                                                         La neve che cade lentamente,
La pioggia                                               il rumore rilassante della pioggia
                                                         o il rumore del fuoco scintillante.
Dopo la pioggia viene il sereno                          La solidarietà, la cosa più bella
Brilla in cielo l’arcobaleno                             Che una persona possa mai portare dentro
Che ti porta accanto al paradiso                         Il cuore, ma anche un gesto d’aiuto
Accanto a una persona speciale                           Per chi non ha potuto essere felice
Che ti guarda dall’alto in basso                                                             Diego Saviozzi
Chi è cattivo e chi buono
                                 Denise Tammaro
Il dolore
                                                      Per Giulia
Il dolore fa male
come un cuore che si spezza                           Tu Giulia angelo del paradiso
fa male, fa male                                      Aiuti i bambini con un solo sorriso
ho paura che il mio cuore rimanga spezzato            Aiuti i bambini con un solo gesto
fa male, fa male                                      Il gesto si chiama
il dolore non si può guarire                          SOLIDARIETA’
fa male, ogni giorno aumenta                          La solidarietà è un gesto bellissimo
mi fa malissimo, entro in classe                      Che tutti noi e tu Giulia
sento che oggi mi fa male                             Abbiamo nel cuore
entro in classe vedo tutti amici, e io no                                                    Doaa Serrar
questo anno a scuola è un incubo
sembra che non mi possa fidare di nessuno
                                 Denise Tammaro

                                                                                                  5
LE POESIE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI SULLA SOLIDARIETA' - I RACCONTI DEI GENITORI 1 - Istituto ...
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

                                                   Ascolta il silenzio
La Solidarietà
                                                   Rifletto e penso
Un abbraccio, un sorriso                           Ascolto il silenzio
Sono il primo passo per aiutare un amico,          Parla!
più che ricevere devi dare                         E la mia anima ascolta
per essere solidale.                               Nel silenzio di tomba
Puoi aiutare porgendo la mano                      Ho aiutato
Per alzare chi è vicino e chi è lontano,           E ho amato.
dalle avversità che ci pone la vita                La solidarietà
per aiutare a percorrere una salita.               È dire la verità
                                                   Il cuore batte forte
Come in uno specchio                               Non fare mai le lotte
                                                   Questo è volersi bene
Come in uno specchio                               E rimanere insieme!!!!!
vedo nel mio il tuo riflesso                                                     Maria Grazia Ventura
stessi occhi, stessa paura
                                                    A Giulia
perché la vita davvero è dura,
quello che vivi oggi
                                                    il tuo cuor è molto più grande
io l’ho vissuto ieri
                                                    di questo mondo assai gigante,
volavano neri i miei pensieri
                                                    in vita hai salvato tutti:
allora ascolto sedendomi al tuo fianco
                                                    alti, bassi, belli e brutti.
per alleviare il tuo respiro stanco
                                                    Purtroppo ora sei lassù,
                                                    ma sento che potrai aiutarmi di più.
                                                    Ora ti sento più vicina
A Giulia                                            anche sin dalla mattina,
                                                    io so che non ti vedrò più,
La solidarietà                                      ma potrò averti accanto,
È come la bontà,                                    e con questa poesia sento che non sei andata via.
nel tuo cuore qualcosa grida
sei una stella viva,
                                                                          Matilde Assandri
simpatia e generosità
lei altro che ce l’ha!                               Non siamo gemelli
Un regalo lo posso fare
Senza dubbio è aiutare,                              Non siamo gemelli
un ricordo ci sarà                                   e nemmeno fratelli
in qui lei sempre vivrà                              veniamo da posti lontani
molto bene non lo conoscevo                          alcuni cristiani altri musulmani
ma adesso                                            Abbiamo tutti un cuore
con questa poesia
                                                     e possiamo dare amore
vorrei dimenticare che lei sia andata via….
                                                     Abbiamo tutti un cervello
                            Maria Grazia Ventura     Per rendere la terra un posto più bello
                                                     Siamo nati nello stesso mondo
                                                      e possiamo fare un grande girotondo
                                                     E gridare che la solidarietà
                                                      ci può dare tanta felicità
                                                                                               Patti

                                                                                               6
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

                                                   ALLA NOSTRA CALOROSA LUNA
La solidarietà
                                                   O Luna calante
La solidarietà è una mano                          Che brilli sull’acqua
che tende un’altra mano                            Tu rifletti i nostri talenti
solidarietà è uno sguardo                          Tu capisci i nostri problemi
che incontra un altro sguardo                      E li risolvi
Solidarietà è un sorriso                           Tu ci guidi verso l’alba
che arriva all’improvviso                          La strada da seguire ci mostri
una carezza soltanto                               Ci scaldi con il tuo immenso riflesso
su un volto dopo un pianto                         Noi ti guardiamo
il Toc Toc a una porta                             Noi ti ascoltiamo
per confidare una giornata storta                  Però è l’ora
sentirsi vicini anche se lontani                   è sorto il Sole
aprire le braccia e stringersi le mani             Giulia
                                           Patti   Grazie

                                                   IL NONNO

FRASI SOLIDARIETÀ:                                 Tu nonno che vivi lontano
                                                   Il tuo cuore piange piano piano
1 - Un gesto di solidarietà è spesso una           Vorrei starti più vicino
goccia nel mare, ma a forza di versare             Per regalarti un sorrisino
gocce, il mare si può anche riempire               Tu che hai vissuto in armonia
                                                   Ora provi tanta malinconia
2 - Dopo il verbo amare, il verbo aiutare è il     Troppi impegni e troppi interessi
più bello del mondo.                               Ci portano a trascurare
3 - Il poco può essere molto per chi non ha        I familiari stessi
avuto niente                                       Non è giusta questa vita
                                                   La famiglia dovrebbe restare unita
4 - Uso l’amore, la solidarietà per farti          Non solo a Natale
rialzare                                           La vita è fatta per essere amata!
                                                   E non per essere trascurata.
5 - L’importante è essere luce per gli altri

6 - Vivere una vita senza fare niente agli altri   ANIMA MIA
e come vivere un giorno a dare il nostro alle
persone bisognose                                  Solitario cane
                                                   Guardi il nostro cuore
7 - Solidarietà di fatti e non di parole           Ti coccoliamo
                                                   Ti abbracciamo
                                                   Ci trasmetti tanta felicità
                              Leonardo Cafissi     Ci dai la forza di andare a scuola
                                                   Noi due siamo sempre insieme
                                                   Come due calamite
                                                   Nessuno ci può separare
                                                   Tu sei la mia anima

                                                                                        Leonardo Cafissi

                                                                                                7
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

 I RACCONTI DELLE ALUNNE/DEGLI ALUNNI E DEI GENITORI SULLA SOLIDARIETA’
                                          Classe II, sez. A
                               Coordinatrice prof.ssa Giusy Fioravanti

LE ALUNNE/GLI ALUNNI
 LA SOLIDARIETA’

 Purtroppo questo tipo di “gara” è sempre più diffuso in tutti gli ambienti: tra i bambini che magari
 cercano di apparire migliori dei fratelli o degli amici agli occhi dei genitori e dei parenti; a scuola o al
 lavoro quando si cerca di ottenere voti migliori di altri compagni o una promozione, un incarico di
 maggior rilievo rispetto ai colleghi, provando con ogni mezzo a mettere in cattiva luce il prossimo.
 In famiglia o a scuola il motivo della competizione spesso è indotto dai Essere solidali vuol dire aiutare
 il prossimo, moralmente e materialmente, ed è sinonimo di fratellanza e amore verso gli altri; tutti
 questi sono ideali predicati dalla chiesa cristiana, ma che è bene diffondere anche tra chi non è
 credente o appartiene ad altre società ed etnie, poiché la solidarietà dovrebbe essere una presenza
 costante nel nostro carattere e nel nostro modo di fare.
 Purtroppo nel mondo moderno la solidarietà è un valore che sta scomparendo, soppiantata da
 egoismo, competitività e altri atteggiamenti e sentimenti negativi.
 Sin da piccoli infatti cerchiamo di migliorarci ma, per farlo, spesso ci confrontiamo con persone che
 hanno il nostro stesso intento entrando poi in competizione con esse. In realtà una sana competizione
 può anche essere utile per farci vedere il mondo da una prospettiva diversa e può fare in modo di
 stimolarci e motivarci per fare progressi; spesso però la contesa diventa negativa e volta solo a
 prevalere sugli altri, a primeggiare e far sfigurare il prossimo.
 genitori o dell’insegnante che volendo far migliorare il proprio figlio o alunno innescano questo
 meccanismo che porta poi ad un cattivo rapporto con gli altri. tutto ciò però spesso ci fa sentire
 frustrati, poiché non riusciamo a raggiungere la meta che ci poniamo.
 Sarebbe opportuno che nella società moderna fossero più diffusi i valori di fratellanza e solidarietà
 perché in questo modo si riuscirebbe a vivere meglio senza tanti scontri e tanto odio.
                                                                                           Alessia Montorzi

 Riflessione sul mare

 Il mare mi fa sentire felice ma anche triste felice perché senti le onde che vanno avanti e indietro e ti
 fa sentire a casa, triste perché alcune volte fa paura perché quando ci sono le onde altissime ti fanno
 paura, è come se il mondo cade per terra e non si abbassa più, quando allagano le città,le strade tifa
 paura ma sotto sotto è felice perché vede come te la cavi con una emergenza, vede se sei in grado
 oppure no e nessuno lo sa se è bravo.

                                                                                          Denise Tammaro

                                                                                                      8
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

TESTO SOLIDARIETÀ.

La solidarietà è un insieme di molteplici emozioni. La solidarietà è quando ci troviamo in una partita e
invece di andare a fare gol ci fermiamo a rialzare il nostro compagno o avversario che è caduto. Noi
siamo solidali quando aiutiamo un compagno che è indietro, quando siamo altruisti, e perfino quando
ci imbattiamo in una persona bisognosa e gli diamo il nostro meglio per non pensare alle situazioni
negative ma di guardare la luce. E la solidarietà ci fa sentire leggeri, liberi di quello che abbiamo fatto
di male, e ci dà la forza per non smettere di essere solidali ma di continuare a dare il nostro cuore alle
persone bisognose! Di solito non ci accorgiamo di essere solidali, perché la solidarietà nasce dal nostro
corpo, dal nostro cuore!

Una notte incredibile 2.0

Un giorno come tanti altri, Anina, la protagonista, finì i compiti del giorno dopo e preparò lo zaino; in
seguito si recò in cucina per cenare. Dopo aver finito di mangiare si diresse in bagno per lavarsi i denti,
salì le scale per andare a letto presto, perchè il giorno dopo aveva l’ultima verifica di geografia della
terza media, la geografia per lei era un punto dolente, la sua media di quella materia oscillava tra la
sufficienza e l’insufficienza.
Nel frattempo, anche la mamma e il papà andarono a dormire.
Come ogni notte, lei si sveglia per andare in bagno; questa volta, mentre ritornò in camera sua, udì
un rumore proveniente dal mobiletto. Lei, incuriosita da quel rumore, andò a cercare da dove
proveniva; a un certo punto, uscì qualcosa di indecifrabile, un essere vivente appiccicoso, trasparente,
puzzolente, non era alto nemmeno mezzo metro, lui era M.Y., un’anima che ci protegge, che cerca
dimora e un compagno d’aiutare, che quando ci facciamo male ci aiuta a rialzarci e a ripartire; come
un angelo custode. Da quando Anina era andata a letto, M.Y. si era nascosto dietro a quel mobiletto
per osservarla, ma quando lei andò in bagno, lui uscì da lì dietro, ma inciampò nella gamba di legno,
facendo tanto rumore, allora prima che ritornasse in camera si nascose dietro una pila di riviste, il
problema era che era troppo grasso, e non entrava lì dietro, rimase dunque in mezzo alla stanza per
cercare un nascondino ma era troppo tardi quando lo trovò...
Lei, presa dal panico, indietreggiò, sentiva un brutto odore, subito dopo che i due si presentarono,
ignorò la proposta di aiutarlo, non lo accettò, ma quando capì che quell’essere era pacifico, era solo
e voleva compagnia, da brava persona si avvicinò; rimasero una ventina di secondi a guardarsi a
vicenda, poi si abbracciarono.
Da quel momento iniziarono a chiacchierare a bassa voce senza che i genitori si svegliassero, e in poco
tempo diventarono amici per la pelle, stavano così bene insieme che dopo un bel po’, quando erano
stanchissimi, decisero di andare a dormire. M.Y., durante la notte, le preparò qualcosa da darle alla
verifica, mentre dormiva.

Il giorno dopo, M.Y. le dette degli schemi riassuntivi sul tema della verifica, da leggere prima di iniziare,
e per giunta si nascose nello zaino per aiutarla. Dopo qualche giorno, quando il prof ridette le verifiche,
si complimentò con Anina per la fantastica verifica che aveva fatto, dicendole anche che era
promossa; ma per essere onesta, disse al suo amico, senza che nessuno la vedesse:
- Grazie, senza di te non ce l’avrei fatta!
- Prego, sono felice che tu mi abbia accettato anche se sono così.
Da quel giorno diventarono amici per la pelle, si aiutarono a vicenda: e da poco, si può creare
un’amicizia che dura per anni…

Così, dopo tantissimo tempo che M.Y. girava tra palazzi, case, ville e qualsiasi posto in cerca di(segue)
                                                                                                   persone
da aiutare, molte delle quali gli sbattevano la porta in faccia e lo lasciavano per strada sotto la pioggia,
                                                                                                        9
finalmente trovò la persona con cui condividere il resto della sua vita sentendosi accettato e rispettato
dalla compagna.

GIULIO, UN RAGAZZO UNICO
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

Così, dopo tantissimo tempo che M.Y. girava tra palazzi, case, ville e qualsiasi posto in cerca di persone
da aiutare, molte delle quali gli sbattevano la porta in faccia e lo lasciavano per strada sotto la pioggia,
finalmente trovò la persona con cui condividere il resto della sua vita sentendosi accettato e rispettato
dalla compagna.

Giulio, un ragazzo unico.

Giulio è un ragazzo come tutti noi, gioca a calcio, va bene a scuola, è timido e gli piace giocare a carte.
Un giorno, in classe, tutti stavano bullizzando uno di colore, tranne lui che se ne stava seduto a
mangiare la merenda al suo banco, lui si sentiva impotente e aveva paura, credeva che i ragazzi che
bullizzavano il suo compagno pensassero che lui non si sapesse far valere, allora, contro il suo cuore,
si alzò di scatto e andò anche lui. Quella sera lui pianse perché si pentiva di quello che aveva fatto. Il
giorno dopo, si fece valere contro tutta la classe, anche a posto di essere picchiato, per difendere il
suo nuovo amico. Il valore dell’amicizia può essere scontato, banale per alcune persone, che hanno
tanti amici e che possiedono un bel carattere; invece per chi è timido, anche un solo amico vero, può
valere milioni…

Un gesto di solidarietà di Lorenzo.

Quest’estate, mentre eravamo in spiaggia, la nostra vicina di ombrellone si è accorta improvvisamente
che la sua bambina di 4 anni non era più dove l’aveva lasciata.
La donna ha iniziato a cercare la bambina per tutto lo stabilimento balneare ma di lei non c’era traccia
tanto che aveva iniziato a preoccuparsi.
Altri clienti dello stabilimento balneare cosi hanno iniziato ad aiutare la donna nella ricerca ma senza
nessun risultato.
Lorenzo, visto che la bambina non si trovava, ha cominciato a cercarla anche in altri bagni finché non
l’ha trovata e quindi l'ha riaccompagnata dalla sua mamma che iniziava ad essere molto preoccupata.
Nessuno lo ha ringraziato per quello che aveva fatto, forse perché presi dall’ansia, ma comunque
Lorenzo era molto contento per aver aiutato mamma e figlia.
                                                                                                    Patti

                                                                                                    10
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

I GENITORI

Solidarietà.

Bella parola la solidarietà, grande valore da trasmettere ai propri figli, fin da piccoli.
Bisognerebbe essere d'esempio noi stessi, affinchè i nostri bambini capiscano coi loro occhi quanto è
importante aiutare il prossimo, essere vicini all'altro quando c'è bisogno.
La solidarietà si fa in tanti modi. Si può manifestare verbalmente, oppure può consistere in un aiuto
materiale, per definizione la solidarietà è una sorta di mutua assistenza e condivisione tra membri di
una comunità.
La comunità dei bambini è la scuola, e fortunatamente, nell'età scolare, i ragazzi sono molto più
predisposti
a fare gruppo, ad aiutarsi. E' una sensibilità che si perde con gli anni, purtroppo, anche se spero che
l'insegnamento che ho dato a mio figlio porti buoni frutti.
Alberto è sempre stato un bambino buono ed ha sempre dimostrato una grande sensibilità verso i più
deboli. Potrei citare diversi episodi come esempio del suo carattere positivo, ma ne voglio raccontare
uno in particolare riguardante i primi mesi di vita di sua sorella Vittoria, alla quale è molto legato:
Vittoria nacque prematura, e trascorse un mese in terapia intensiva e poi sub-intensiva all'ospedale.
Alberto aveva tre anni all'epoca, e credo non si rese nemmeno conto che per trenta lunghi giorni i
suoi genitori dovettero passare piir tempo in ospedale che a casa.
Quando Vittoria arrivò era un "ragnetto" di appena due chili e suo fratello rimase molto colpito di
quanto era piccola. Noi le spiegammo che doveva essere delicato con lei, che aveva bisogno di molte
cure perché non era stata bene, e lui, nonostante fosse ancora molto piccolo, non mancò mai di darci
una mano con sua sorella, sia quando doveva essere sorvegliata, sia quando doveva essere cambiata,
e durante tutte quelle piccole attività di accudizione di un neonato.

Non ha mai mostrato segni di gelosia: era lì quando le cadeva il ciuccio, pronto a rimetterglielo in
bocca, era sempre intento a farla giocare coi suoi giochi, anche quando era evidente che non le erano
adatti.
Poi cominciò a decifrare i suoi versi dandogli una sua interpretazione, alla stregua di un traduttore.
Quando dopo qualche mese Vittoria da ragnetto diventò fortunatamente una bella bimba cicciottella
Alberto ci disse: “Babbo, mamma, ce l'abbiamo fatta, avete visto come siamo stati bravi a far crescere
Vittoria? Adesso è una bimba normale come tutte”.
L'affetto per la sorellina e la solidarietà coi genitori nel condividere l'impegno a superare una
situazione difficile ci colpì molto. Fu bello osservare la sensibilità di un bambino così piccolo verso una
creatura che in qualche modo avrebbe "rubato" un po' di affetto dei suoi genitori.
Spero che mio figlio continui così, che rimanga sensibile verso le persone bisognose, che non sia mai
indifferente verso chi sopporta un disagio, perché nella vita potrebbe capitare anche a noi stessi, e
quindi anche a lui, di avere bisogno di persone vicine che, sia con le parole, sia coi fatti, possono fare
in modo di non sentlrci soli.

11/12/2019
                                                                                            Alberto Rossi

                                                                                                   11
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

PEDAGOGIA DEI GENITORI

Alice è una bambina molto estroversa e fantasiosa e anche a volte non può sembrare; ha un lato del
suo carattere molto sensibile che ogni tanto esce fuori. Sembra a volte distratta nel suo mondo, ma
riesce a stupirmi perché è comunque attenta a tutte le situazioni che le girano attorno, soprattutto se
si parla delle persone in evidente stato di difficoltà.
Non ne rimane indifferente, ma si vede nei suoi occhi che riescono a cogliere il disagio del prossimo e
il suo volto cambia espressione. Mi guarda ed è come se chiedesse aiuto lei per gli altri, come dire:
“mamma che facciamo?”
Non ho un esempio eclatante che mi ricordi, ma lei esprime la sua solidarietà soprattutto ogni volta
che andiamo in giro per le strade della città e si ritrova a vedere mendicanti senza tetto e alcune volte
anche bambini vestiti di stracci, seduti e sdraiati per terra che chiedono elemosina per mangiare e
vivere.
Ecco! se queste situazioni la toccano, ogni volta mi guarda con quegli occhini e mi dice: “mamma gli
diamo qualche soldino? È che mi dispiace. Come fanno a vivere?”
Allora torna indietro e nei loro cappelli o ciotole mette due spiccioli. Dopo che ha fatto questo gesto
si vede che, anche se è sempre turbata, si sente di aver fatto una bella azione e di aver contribuito a
quella situazione di per sé triste e così diversa dalla sua condizione di vita. Allora mi guarda e sorride,
certa di aver fatto un bel gesto di solidarietà.

                                                                                                     Alice

 QUANDO MIO FIGLIO HA COMPIUTO UN ATTO DI SOLIDARIETA’

 I giardinetti di via Festaz ad Aosta sono nati negli anni cinquanta ed hanno accolto da sempre diverse
 generazioni di bambini con i loro svariati giochi. Nel parco c’è soprattutto un campo da calcio, meta
 preferita di tutti i calciatori in erba da zero anni in su. In un caldo pomeriggio di agosto, dello scorso
 anno, seduta su una panchina osservavo svogliatamente un’ennesima e concitata partita di calcio che
 i miei figli disputavano insieme ad una decina di ragazzini più o meno della loro età. Si conoscono
 ormai da anni e ogni estate quando si rivedono è come se si fossero lasciati il giorno prima. Ad un
 tratto vidi che, a gioco fermo, mio figlio Gabriele discuteva con il capitano della sua squadra indicando
 con il dito una panchina dove era seduto un ragazzino con un pallone fra le mani. Frenai con fatica il
 mio istinto materno di intervenire e rimasi ad osservare.
 Mio figlio non ama le discussioni, spesso può sembrare freddo e distaccato e solo chi lo conosce bene
 sa che invece la sua imperturbabilità nasconde un carattere sensibile e spesso incapace di esternare i
 suoi sentimenti. Fui pertanto sorpresa di quella sua animosità nella discussione con André, uno dei
 suoi migliori amici. Poco dopo lo vidi uscire dal campo, avvicinarsi al ragazzino sulla panchina – Samir,
 sostituiscimi, mi sono fatto male al piede- Samir abbandonò il pallone nelle mani di Gabriele e corse
 al centro del campo con un sorriso largo fino alle orecchie. – Tranquilla mamma, non mi sono fatto
 niente, i miei amici non volevano farlo entrare perché dicono che Samir è una “schiappa, ma non è
 giusto … tutti hanno il diritto di giocare e poi mica stiamo disputando La Coppa dei Campioni!- Si
 sedette accanto a me un po’ deluso per non essere riuscito a convincere i suoi amici ad accettare
 Samir anche se lui non era bravissimo a giocare a pallone. Dopo qualche minuto di gioco però, André
 si avvicinò alla panchina e, cercando di fare il duro, ma con gli occhi bassi disse- E allora che fai?
 Rientra subito! -Si strinsero la mano come dei veri campioni di serie A e ripresero a giocare tutti
 insieme, Samir compreso.
                                                                               Mamma di Gabriele De Vita
                                                                                                  12
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

UN ATTO DI SOLIDARIETÀ

Eravamo alla fine della prima elementare, forse era maggio o giugno, non ricordo di preciso, ma
comunque era abbastanza caldo e nel parco di fronte a scuola avevano già montato i gonfiabili, alti,
grandi, colorati, a scivolo, per i più “grandini”, ma anche più contenuti, sempre colorati e divertenti,
su cui potevano saltare o scivolare i più piccini, e Aurora, come la maggior parte dei bambini, di questi
giochi era davvero patita.
Così un pomeriggio ci fermiamo, e mentre io acquisto il biglietto di ingresso, Aurora già si sfila le
scarpine alla velocità della luce e vola sui gonfiabili, dove già ci sono diversi bimbi di varie età che
ridono, parlottano, urlano, salgono e scendono da un gonfiabile all’altro.
Io mi metto a sedere accanto agli altri genitori, nonni o tate, su una delle sedie più o meno disposte
in fila davanti ai giochi, a supervisionare un po’ la situazione, e saluto man mano quelli che conosco,
perché ovviamente siamo tutti più o meno della zona.
Ricordo che ad un certo punto, forse poteva essere trascorsa una mezz’oretta, sento la vocetta acuta
ed arrabbiata di Aurora che, molto convinta, dice qualcosa rivolta a dei bambini che erano lì vicino a
lei. Mi avvicino allo steccato che circonda i gonfiabili per capire meglio. Accanto ad Aurora c’era anche
un bimbo che conoscevamo bene, di fronte invece tre o quattro che non conoscevamo.

Ho sempre in mente la scena: Aurora accanto a questo funghetto gonfiabile, che convinta delle sue
ragioni, si frappone tra il suo amico e gli altri bimbi e, con fare deciso, dice : “E allora cosa c’è da
ridere? Lui si chiama così, quello è il suo nome, e allora? Se non lo avete mai sentito prima, non si ride
del nome di nessuno. Voi avete il vostro nome, lui il suo!”
Il piccolo amico di Aurora aveva un nome non italiano e forse il suono era sembrato a quei bimbi
particolare, inusuale, e li aveva fatti ridere, stavano dicendo: “Che nome è, ma che razza di nome è?”,
senza rendersi conto che il bimbo in questione ci stava rimanendo molto male. Ebbene, quando ho
capito che cosa stava succedendo, la cosa mi ha riempito d’orgoglio; Aurora stava intervenendo a
difesa del suo amico, che in quel momento era in difficoltà, si stava mostrando solidale con lui,
spontaneamente aveva fatto quello che il suo amichetto in quel momento non riusciva a fare da solo.

                                                                                    Claudia Nieddu
                                                                  Mamma di Aurora Maria Muzzi – 2°A
 ATTO DI SOLIDARIETÀ

 Quando Lorenzo aveva 8 anni, abbiamo organizzato un viaggio a Zanzibar. Durante i preparativi delle
 valigie ho chiesto a Lorenzo se preparava alcuni oggetti da regalare ai bambini poveri del posto; ha
 scelto delle magliette, pantaloncini, quaderni, matite, pennarelli e pacchi di caramelle.
 Durante la vacanza abbiamo visitato alcuni villaggi con gente molto povera che viveva nelle case, se
 vogliamo chiamarle così, di fango. Durante il viaggio in pullman Lorenzo era molto felice e non vedeva
 l’ora di arrivare da quei bambini per donare quello che aveva preparato con molto entusiasmo.
 Sulla spiaggia del nostro villaggio tutte le mattine passavano diversi bimbi che a piedi andavano a
 scuola; Lorenzo prendeva dal buffet della colazione alcuni biscotti e correva da loro per regalarglieli.
 C’era un bambino di due anni che veniva a cercarci perché sapeva che gli si portava sempre qualcosa
 da mangiare e non solo. Un giorno era completamente nudo e Lorenzo gli ha portato un costumino.
 E’ stata una bellissima vacanza indimenticabile e piena di gesti gioiosi nei confronti di questi bambini.

                                                                           Mamma di Lorenzo Peranzi 2A

                                                                                                   13
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

LEONARDO

Leonardo non è un bimbo che ama fare vedere la sua vera sensibilità, premetto che lui si commuove
anche con una favola ma sin da quand'era piccolo riusciva a mascherarla bene ad eccezione di alcune
volte che i lacrimoni nei suoi piccoli occhi erano così grossi da non poterli nascondere…

    ● Non dimenticherò mai quella volta, sotto le feste di Natale, in fila alla cassa del supermercato
      davanti a noi c'era un bimbo (diversamente abile) con i suoi genitori, Leo mi chiese cosa aveva,
      io gli spiegai che era nato così ma nonostante il problema che non poteva camminare e correre
      era un bimbo felice, lo si vedeva da come rideva con i genitori ma a Leo non era bastata questa
      spiegazione, continuava a guardarlo con il cuore in lacrime, alla fine si asciugò gli occhi gli andò
      vicino e gli fece gli auguri di buone feste, poi mi chiese di andare in chiesa a dire una preghierina
      a Gesù per farlo camminare.

    ● Un’altra volta che mi ha colpito con la sua sensibilità è stata una sera sul lago di Como,
      passeggiavamo per le vie della città quando un suono di flauto attirò la sua attenzione, era una
      signora che suonava seduta su uno sgabellino, si fermò ad ascoltare poi gli offrì il sacchetto di
      caramelle che avevamo appena comprato e qualche soldino poi si girò verso di me e disse
      mamma almeno può mangiare anche lei.

    ● Un’altra azione che mi ha colpito è stata quando era in seconda elementare, lui non si
      capacitava del fatto che un bimbo non avesse il materiale scolastico di base, quando gli spiegai
      che i genitori avendo tanti figli non riuscivano a seguirli come dovevano. Premetto che Leo era
      ed è geloso delle sue cose, ci tiene tanto ed è difficile che mi perde qualcosa, ma quella volta
      venne a casa contento aveva regalato una matita ed il temperino a quel bimbo.

Questi sono alcuni dei piccoli gesti che mi hanno colpito, nati dal cuore del mio Piccolo Principe…

                                                                                Enza Azzarito & Paolo Cafissi

UN GESTO SOLIDALE
Come iniziare un tema solidale su Doaa?
Eravamo appena partiti per il Marocco e arrivati dalla famiglia era felice, per prima cosa perché incontravamo
i nonni e secondariamente perché voleva rivedere la bambina che ha cambiato tutto su Doaa.
La bambina, che si chiamava Leila, era una bambina disabile, su una sedia a rotelle; appena arrivati da questa
bambina, ho visto negli occhi di Doaa le lacrime, le ha asciugate ed è uscita con lei. Poi l’ha salutata e siamo
andati casa.
La mattina dopo si sentivano delle urla da fuori e qualcuno che piangeva; era Leila quella che piangeva. Doaa
si è alzata ed è corsa fuori. C'erano due maschi che correvano con la sedia a rotelle di Leila.
Doaa ha spinto i due maschi, ha fermato la sedia di Leila e abbiamo sentito dire da Doaa:”se la prossima volta
vi permettete di ritoccare questa sedia o passare da questa parte, giuro che non ve la passerete liscia”.
I due maschi sono andati via correndo.
E da quel giorno mi sentivo orgogliosa di mia figlia ed ancora ora per qualsiasi cosa che fa.

                                                                                            I genitori di Dooa

                                                                                                       14
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora
buia di qualcuno non è vissuto invano.
                                                                   (Madre Teresa di Calcutta)

                                                                                           15
Istituto Comprensivo “De Andre’” – Scuola Secondaria 1° - S.Frediano a 7°, anno 2019-2020

                                                                                        16
Puoi anche leggere