Le misure dirette per la valutazione del percorso d'inalazione vapori
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Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela TORRETTA ARPA Lombardia – Settore APC U.O.C. F.S.T. Bonifiche di Siti di Interesse Significativo e Analisi di Rischio La bonifica dei siti contaminati: tecnologie innovative e aspetti operativi Varese, 22 novembre 2017
Programma dell’intervento • Il percorso d’inalazione vapori nel contesto regionale • Prospettive a livello nazionale (GdL 9bis) • Esperienze del Dipartimento di Como e Varese 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 2
TRASPORTO VAPORI Nell’analisi di rischio di tipo sanitario-ambientale, per il recettore uomo, il percorso di esposizione spesso più critico riguarda l’inalazione di vapori dal sottosuolo e dipende dalla concentrazione dei contaminanti in aria (Cair). intrusione per diffusione (es. Gas in aria advezione e Farmer o Jury) e dispersione (es. Cair dispersione in indoor outdoor Jonhson & atmosfera (es. Ettinger) modello a box) Gas interstiziali fase vapore Sorgente nel terreno legge di ripartizione soluto dell’equilibrio trifase adsorbito sorgente nelle acque sotterranee legge di Henry 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 3
CONCENTRAZIONE IN ARIA Cair Le tecniche tradizionali richiedono dati di concentrazione in falda o terreno, prevedono l’uso di modelli basati su ipotesi semplificative, spesso non sito-specifiche, poco rappresentative del sottosuolo e della dispersione in aria, e con uso di dati di input soggetti ad elevata incertezza. Questo potrebbe comportare valutazioni poco rappresentative della realtà. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 4
CONCENTRAZIONE IN ARIA Cair Il campionamento diretto dell’aria ambiente consente di determinare l’effettiva concentrazione dei composti volatili (indoor o outdoor) ai quali sono esposti i recettori. Si elimina l’incertezza modellistica, ma il risultato può essere condizionato da tenori di fondo e da eventuali sorgenti puntuali, dal vento e dalla climatizzazione dei locali in Lombardia è competenza di ATS (Agenzia di Tutela della Salute). 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 5
CONCENTRAZIONE IN ARIA Cair La tecnica del monitoraggio delle sonde soil gas, che consiste in un campionamento attivo dei gas all’interno di un pozzetto attrezzato, permette di evitare l’uso delle formule analitiche di ripartizione di fase (prima parte della modellizzazione) superando le ipotesi conservative dei modelli che utilizzano le concentrazioni in falda/terreno. Necessita comunque di applicare un modello di trasporto fino a piano campagna (p.c.) ed un successivo modello di dispersione in ambienti aperti o di intrusione in ambienti chiusi. Riduce il rischio di sottostima del flusso di vapori emesso a p.c. legato al campionamento. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 6
PROTOCOLLO DI MONITORAGGIO DI ARPA LOMBARDIA PER SONDE SOIL GAS ARPA Lombardia ha redatto un protocollo tecnico- operativo, IO.BN.004, sviluppato alla luce dell’esperienza maturata dal 2010, aggiornato nel tempo (rev. 4 del 2016), «Modalità di campionamento dei soil gas in ambito di bonifica e relativi controlli» disponibile sul sito di ARPA Lombardia nella sezione Imprese al link http://ita.arpalombardia.it/ita/procedure-arpa-2.asp. Questa istruzione operativa è finalizzata a fornire un procedimento standard, applicabile e riproducibile nei diversi siti e da operatori differenti, utile anche per la redazione, da parte dei progettisti, di proposte di monitoraggio condivisibili. Si focalizza sui metodi di monitoraggio al momento svolti presso ARPA Lombardia: modalità attiva mediante l’uso di fiale adsorbenti (DS e DT) o canister. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 7
CONTENUTI DEL PROTOCOLLO (1/2) • APPLICABILITÀ - ambiti di utilizzo - limiti e vincoli di applicabilità - composti ricercabili • CONDIZIONI OPERATIVE - parametri influenti e frequenza di campionamento - indicazioni per acquisire misure significative • PROGETTAZIONE delle ATTIVITÀ - ubicazione punti di campionamento - profondità delle sonde - modalità di realizzazione delle sonde 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 8
CONTENUTI DEL PROTOCOLLO (2/2) • MODALITA’ di ESECUZIONE - scelta del supporto di campionamento - portata e tempi di campionamento - parametri da controllare in campo - attività correlate al campionamento • ANALISI CHIMICHE - metodiche analitiche e limiti di quantificazione • INTERPRETAZIONE e TRATTAMENTO dei DATI - verifica della correttezza dei dati acquisiti - trattamento dei dati - gestione dei risultati 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 9
CONCENTRAZIONE IN ARIA Cair La camera di flusso o flux chamber (FC) permette di determinare il flusso naturale di vapori proveniente dal sottosuolo, isolando dall’ambiente esterno un volume di aria a contatto con il terreno. Occorre applicare solo il modello a box/intrusione per la dispersione sino al recettore. Possono essere usate camere di flusso dinamiche aperte o chiuse (per la valutazione dei valori di concentrazione) e camere di flusso statiche per la mappatura del flusso. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 10
CAMERA DI FLUSSO APERTA DINAMICA: FUNZIONAMENTO (1/2) • Le camere di flusso più utilizzate sono quelle aperte dinamiche; • il funzionamento prevede l’utilizzo di un gas carrier (Qin), gas inerte a concentrazione nota ed a portata costante, che viene immesso nella camera; • il gas carrier garantisce la completa miscelazione dei gas all’interno della camera e consente di mantenere temperatura e umidità costanti all’interno della stessa; • prima del campionamento si procede con uno spurgo di un volume di aria per un tempo pari ad almeno 4 volte il tempo di residenza (che è pari al rapporto tra il volume camera di flusso e la portata del gas carrier); 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 11
CAMERA DI FLUSSO APERTA DINAMICA: FUNZIONAMENTO (2/2) • durante il campionamento si devono rilevare i seguenti parametri: Qgas carrier , Pint-Pest (∆P), COV , CO2 , O2 , Tint , Test, umidità interna; • per avere un campione rappresentativo si deve verificare che il parametro O2 non registri un trend in aumento e la differenza di pressione tra la camera e l'ambiente esterno si mantenga positiva, con una leggera sovrappressione rilevata all'interno della camera, per scongiurare l’introduzione di aria dall’esterno. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 12
CAMERA di FLUSSO APERTA DINAMICA: VANTAGGI (1/2) • Assenza d’interferenze da sorgenti esterne di contaminazione in atmosfera, con quantificazione del solo contributo emissivo del sistema terreno/falda; • misura diretta del flusso emissivo, eliminando incertezze modellistiche legate al trasporto sino a p.c.; • nessun vincolo sull’ubicazione dei punti di monitoraggio con possibile utilizzo in aree produttive o cantieri attivi senza necessità di scavi o di interrompere le attività in corso; • applicabile anche nel caso di falda con soggiacenza modesta; 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 13
CAMERA DI FLUSSO APERTA DINAMICA: VANTAGGI (2/2) • idonea anche in caso di contaminazione in suolo superficiale; • permette, come nel caso dei soil gas, di quantificare il contributo di gas inquinanti di sostanze difficilmente determinabili con le tecniche tradizionali (analisi dei terreni impattati da sostanze particolarmente volatili quali ad es. solventi clorurati); • applicabile anche per terreni omogenei fini (sabbia limosa/argillosa) perché restituisce il flusso reale di vapori migrati a p.c. (in caso di terreno eterogeneo è opportuno collocare la camera sulle diverse litologie in modo da valutarne la risposta). 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 14
CAMERA DI FLUSSO APERTA DINAMICA: LIMITI • Tecnica ancora non consolidata soprattutto nel panorama nazionale sia come realizzazione della camera che come esecuzione delle misure; • dubbi sulla significatività del campionamento della camera su aree pavimentate (ad oggi non ci sono test sperimentali); • restituzione di informazioni di uno specifico punto a un dato tempo; • elaborazione del dato analitico restituito dall’analisi chimica per ottenere il flusso emissivo e successivamente Cair; • forte influenza delle condizioni al contorno (stato del terreno, pressione e temperatura ambiente sul flusso emissivo, vento in assenza di frangivento…); • spesso tempi lunghi di monitoraggio per raggiungere adeguate masse minime quantificabili ed ottenere esiti significativi a causa della diluizione del gas vettore (es. azoto o aria purificata); • necessità di un elevato controllo della configurazione della camera (gestione e controllo del gas vettore) e dei parametri operativi mediante dispositivi talvolta complessi dedicati. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 15
Misura di aeriformi in Italia Le misure di aeriformi nei procedimenti di bonifica, a livello nazionale, vengono eseguiti solo da 9 Agenzie: • ARPA Valle d’Aosta; • ARPA Piemonte; • ARPA Liguria; • ARPA Lombardia; • ARPAE Emilia Romagna; • ARPA Veneto; • ARTA Abruzzo; • ARPA Sicilia; • ARPA Sardegna. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 16
Analisi di laboratorio su matrici aeriformi Le analisi di laboratorio su matrici aeriformi nei procedimenti di bonifica, a livello nazionale, vengono eseguiti solo da 5 Agenzie: • ARPA Piemonte; • ARPA Liguria; • ARPA Lombardia; • ARPAE Emilia Romagna; • ARPA Veneto. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 17
GDL 9bis (1/4) Per la complessità del tema, diverse Agenzie si sono dotate di proprie linee guida regionali e conseguentemente il SNPA ha istituito il GdL 9bis composto dai referenti di alcune ARPA, ISPRA, ISS e INAIL con la finalità di definire un approccio metodologico condiviso per la redazione di un unico documento di riferimento. Sono stati costituiti 4 sottogruppi di lavoro con diversi obiettivi. • Sottogruppo 1 – Progettazione per definire criteri condivisi per la realizzazione di campagne di monitoraggio dei vapori: ➢ tipologie di misure per le diverse linee di evidenza; ➢ numero e ubicazione dei punti di misura; ➢ inquinanti da ricercare; ➢ durata e frequenza dei prelievi. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 18
GDL 9bis (2/4) • Sottogruppo 2 - Campionamento finalizzato a definire le tecniche di misura delle diverse linee di evidenza e l’utilizzo dei differenti supporti di campionamento, anche mediante sperimentazioni a cui hanno partecipato diverse ARPA. I siti oggetto di monitoraggio sono stati i seguenti: ➢ Deposito di combustibili Piemonte ➢ Stabilimento industriale dismesso Piemonte ➢ Sito industriale/polo chimico Emilia Romagna ➢ Sito industriale/polo chimico Abruzzo ➢ Sito industriale/polo chimico Lombardia ➢ Sito industriale in attività Lombardia ➢ Sito oggetto di sversamento Veneto 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 19
GDL 9bis (3/4) • Sottogruppo 3 - Analisi in laboratorio per individuare metodi analitici omogenei, tra le diverse Agenzie. ➢ Ricognizione presso le Agenzie sulle dotazioni strumentali e lo stato dell’arte delle attività e confronto sulle metodiche analitiche; ➢ supporto all'aggiornamento della Banca Dati ISS-INAIL, per l'identificazione delle sostanze per le quali attivare il percorso di volatilizzazione; ➢ interconfronto su una matrice preparata per la determinazione di idrocarburi; ➢ esecuzione delle analisi per le campagne di monitoraggio del sottogruppo campionamenti. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 20
GDL 9bis (4/4) • Sottogruppo 4 - Uso del dato per definire una metodologia comune relativamente all’utilizzo dei dati soil gas nel procedimento di bonifica: ➢ individuazione di Valori Soglia per l’esclusione del percorso di volatilizzazione; ➢ stima di fattori di attenuazione a per definire il valore di Cair a partire dai valori di concentrazione di soil gas misurati nelle sonde; ➢ criteri per la valutazione dei risultati complessivi al fine della chiusura dell’indagine o dei provvedimenti da adottare. ARPA Lombardia partecipa a tutti i sottogruppi. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 21
PROSPETTIVE DEL GdL 9bis • Raccogliere gli esiti dei casi studio di monitoraggio degli aeriformi nell’ambito del SNPA per la predisposizione di un data-base nazionale; • validare, sulla base dei dati disponibili, nuovi modelli di trasporto a partire da suolo/falda, per evitare il ricorso massiccio a misure di composti volatili nei siti contaminati; • coordinare un’iniziativa formativa nazionale che valorizzi le esperienze del GdL 9bis portando a sistema le modalità operative condivise, con un percorso graduale. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 22
SPERIMENTAZIONI IN LOMBARDIA Le sperimentazioni svolte in Lombardia, per il GdL 9bis, hanno interessato siti contaminati da composti organici volatili, prevalentemente BTEXS e idrocarburi, localizzati in provincia di Pavia e a Mantova. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 23
SPERIMENTAZIONE A PAVIA • Sono stati eseguiti campionamenti di soil gas in 2 punti di monitoraggio nel corso della stessa giornata e in diverse giornate consecutive (mattino e pomeriggio per 5 giorni); • sono stati effettuati campionamenti di media durata (2 h) per un totale di 40 fiale DS; • contestualmente sono state acquisite misure di COV con PID, per verificare la tenuta del sistema ed il riequilibrio del bulbo di prelievo; • sono state inoltre monitorate, per tutta la settimana, le condizioni meteorologiche (Patm, T, direzione e velocità vento) utilizzando i dati della stazione meteo di ARPA Lombardia più prossima al sito; • in una 3a sonda, per non perturbare le misure, è stata registrata la differenza di pressione (∆P) tra soil gas e atmosfera per tutta la settimana e in una 4a sono stati misurati COV e parametri fisici (T e U). L’obiettivo di questa sperimentazione è stato quello di studiare la variabilità temporale delle misure di gas interstiziali nel breve-medio periodo in relazione alle variazioni dei parametri atmosferici. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 24
SPERIMENTAZIONE A MANTOVA (1/2) • Sono stati eseguiti campionamenti di soil gas in due punti di monitoraggio in 2 giornate consecutive; • in parallelo sono stati prelevati campioni da 2 esemplari analoghi per 2 diversi tipi di camere di flusso aperte dinamiche e 2 esemplari analoghi di camere statiche ubicate nell’intorno delle sonde soil gas e campioni di aria ambiente in posizioni limitrofe; • sono stati analizzati 40 canister, 17 fiale DT, 14 fiale DS e 8 radielli; • i campionamenti realizzati sono stati di media durata (3h – in sonde e camere) e di lunga durata (7h solo nelle camere di flusso ed in aria ambiente); • le linee di campionamento sono state protette dalla condensa con impinger in bagnetti a freddo; 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 25
SPERIMENTAZIONE A MANTOVA (2/2) • contestualmente sono state acquisite misure di COV con PID e parametri fisici nei soil gas e nelle camere di flusso, e COV in continuo in un piezometro limitrofo ai punti di campionamento; • è stata registrata infine la differenza di pressione (∆P) tra soil gas e atmosfera per tutta la settimana in un’altra sonda per non perturbare le misure; • sono state inoltre monitorate, per tutta la settimana, le condizioni meteorologiche (Patm, T, direzione e velocità vento) collocando in sito una stazione sonica fornita da ARPAE Emilia Romagna ed utilizzando i dati della stazione meteo di ARPA Lombardia più vicina al sito. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 26
SPERIMENTAZIONE A MANTOVA: OBIETTIVI 1) Comparazione tra le misure ottenute con diversi tipi di supporti di campionamento; 2) studio della variabilità delle misure di gas interstiziali nel breve periodo; 3) verifica dell’attendibilità della tecnica di monitoraggio con camera di flusso dinamica mediante l’uso di due esemplari analoghi per ogni tipo di camera; 4) comparazione tra gli esiti di 2 diverse tipologie di camere di flusso aperte dinamiche; 4) confronto tra gli esiti di diverse linee di evidenza (soil gas, camere di flusso, aria outdoor); 5) valutazione della variabilità spaziale; 6) valutazione dell’influenza delle condizioni atmosferiche al contorno. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 27
RISULTATI DELLE SPERIMENTAZIONI IN LOMBARDIA • Considerando più giorni di misura, nel breve/medio periodo, non si osservano variazioni significative dei dati di soil gas; • l’utilizzo di camere di flusso identiche appaiate ha evidenziato che la risposta della camera è univoca, mentre la sperimentazione condotta non è sufficiente per definire la confrontabilità, per tutte le sostanze, tra camere di flusso di diversa tipologia, ma sono necessari ulteriori dati; • i risultati ottenibili in termini di concentrazioni attese al punto di esposizione a partire da dati di soil gas e da camere di flusso sono risultati confrontabili ed in linea con le misure in aria; • dall’analisi dei risultati ottenuti utilizzando diversi supporti di campionamento emerge che la risposta varia in funzione del supporto, pertanto è opportuno effettuare il contraddittorio e condurre le diverse campagne utilizzando i medesimi sistemi di campionamento e non variarli nel tempo per avere confrontabilità. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 28
CONCLUSIONI (1/3) Il fenomeno della migrazione dei vapori è complesso e, in linea di principio, richiederebbe monitoraggi di lunga durata, ma questo condiziona la chiusura di un procedimento di bonifica comportando, sia per gli enti di controllo che per gli operatori, un aggravio economico ed un rinvio delle riqualificazioni territoriali; per questo è fondamentale codificare adeguatamente le modalità operative. A tale proposito, considerando tutte le sperimentazioni del GdL 9bis, è emerso che: • i parametri atmosferici (pressione, temperatura, velocità e direzione del vento e umidità) possono influenzare significativamente le concentrazioni nei gas interstiziali e quindi devono sempre essere monitorati; 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 29
CONCLUSIONI (2/3) • la ripetizione del campionamento in più giorni, per la medesima campagna, dovrà essere valutata caso per caso tenendo conto della tipologia di terreno indagata, dell’eventuale presenza di coperture e delle condizioni meteoclimatiche; • per definire l’ubicazione dei punti di campionamento con sonde o camere dinamiche potrebbe essere utile uno screening dei COV mediante l’uso di camere statiche; • è opportuno effettuare il contraddittorio e condurre le diverse campagne utilizzando i medesimi supporti di campionamento e non variarli nel tempo per avere confrontabilità. La scelta del supporto di campionamento deve in ogni caso essere preventivamente concordata con gli enti di controllo; 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 30
CONCLUSIONI (3/3) • è necessario verificare che le camere di flusso utilizzate durante i monitoraggi siano progettate con studi scientifici robusti in termini di corrette condizioni fluidodinamiche. Occorre inoltre verificare in campo la tenuta delle camere durante il campionamento; • poiché i risultati delle diverse tipologie di monitoraggio spesso sono difficilmente confrontabili tra loro occorre utilizzare la linea di evidenza che meglio risponde alle finalità ed al modello concettuale del sito, da concordare comunque con gli Enti di controllo; in ogni caso il ricorso a più linee di evidenza deve essere limitato alle situazioni più complesse. 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 31
CONTATTI m.torretta@arpalombardia.it 22 novembre 2017 Le misure dirette per la valutazione del percorso d’inalazione vapori dott. geol. Madela Torretta 32
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