Le cellule CAR-T nei linfomi Terapia - Informazioni per i pazienti - Lymphome.ch
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Introduzione La terapia CAR-T – CAR è l’acronimo di Chi- Inoltre, è utile sapere che la terapia CAR-T meric Antigen Receptor, recettore dell’an- viene effettuata solo in determinati centri tigene chimerico – è una nuova terapia specializzati, al fine di garantire che il per- avanzata contro il cancro basata su cellule T sonale sanitario sia adeguatamente formato geneticamente modificate, sintetizzate in e qualificato e sappia offrire al paziente un laboratorio per riconoscere un antigene monitoraggio clinico ottimale nell’ambito specifico (Wikipedia). di un trattamento che è molto complesso. Infine, la terapia CAR-T implica una catena La terapia a cellule T con recettore dell’an- di approvvigionamento molto costosa e tigene chimerico (CAR-T) è stata presentata richiede l’adozione di diverse precauzioni come promettente nella lotta contro alcuni nella creazione di un centro di trattamento tipi di linfoma e leucemia. È un metodo di idoneo trattamento ancora relativamente nuovo, con poche terapie approvate e molte ancora in fase di sviluppo clinico. Affinché i p azienti affetti da linfoma possano comprendere Ringraziamenti appieno ciò che la terapia comporta, abbia- Desideriamo ringraziare la Lymphoma mo redatto questo materiale informativo Coalition per averci consentito di utilizzare per fare chiarezza sugli aspetti scientifici la pubblicazione «CAR-T-Therapy in Lym- relativi alle cellule CAR-T e sulle prospettive phomas» come punto di partenza per la offerte dal trattamento, anche a livello di stesura delle presenti informazioni per i effetti collaterali e follow-up (anche detto pazienti. post-terapia). Ringraziamo, inoltre, PD Dr. med. Urban Nonostante si basino sugli stessi principi Novak, primario di oncologia all’Inselspital scientifici, è importante ricordare che le va- di Berna, per la preziosa collaborazione nel- rie terapie CAR-T sfruttano diverse tipologie la redazione e revisione scientifica dei testi. di CAR e richiedono ognuna uno specifico processo di ingegnerizzazione. Poiché i pro- dotti utilizzati non sono esattamente iden- tici, le terapie possono presentare differenti profili di sicurezza, nonché diverse modalità di gestione e somministrazione.
Gli aspetti scientifici relativi alla terapia CAR-T La terapia CAR-T è una nuova terapia immu- Tuttavia, nonostante siano in grado di rico- nitaria che rientra tra le cosiddette terapie noscere e distruggere le cellule di linfoma, avanzate, che agiscono direttamente sul la loro azione non è sufficiente ad eliminare sistema immunitario del paziente per ren- tutte le cellule tumorali presenti all’inter- derlo in grado di riconoscere e distruggere no dell’organismo. Tramite un processo di le cellule tumorali. Le cellule T, o linfociti T, ingegnerizzazione, che avviene all’esterno rivestono un ruolo centrale nel sistema im- del corpo del paziente, le cellule T vengono munitario, in quanto sono i globuli bianchi quindi trasformate in cellule CAR-T. Grazie incaricati di riconoscere gli organismi pa- all’aggiunta del recettore dell’antigene chi- togeni all’interno del corpo umano. Non merico (CAR), possono riconoscere le cellule appena questi vengono identificati, le cellu- di linfoma, legarsi ad essere e provocarne la le T attivano le difese immunitarie, che dis- morte. truggono ed eliminano gli agenti patogeni. Virus inattivato Il trattamento a base di cellule CAR-T è cos- goli prodotti CAR-T, che sono sviluppati da tituito da più fasi e può presentare alcune diversi produttori. variazioni legate alle caratteristiche dei sin- Prodotto CAR-T
1. Screening 3. Ingegnerizzazione genetica Al momento, solo un numero limitato di Al termine dell’aferesi, i linfociti T vengono pazienti può accedere alla terapia CAR-T. I subito inviati a uno speciale laboratorio, pazienti vengono sottoposti a diversi esami dove vengono geneticamente modificati in per verificare la presenza delle condizioni cellule CAR-T. Utilizzando un virus inattivato, necessarie per il trattamento. al DNA delle cellule T del paziente viene ag- In cosa consiste questa prima fase? giunto un gene ricombinante che permette di esprimere sulla superficie dei linfociti T Innanzitutto, si viene sottoposti a un dettag- una proteina, nota come recettore dell’an- liato consulto medico, necessario ad esami- tigene chimerico (CAR); si ottengono così nare la propria storia clinica e a verificare la delle cellule CAR-T in grado di riconoscere presenza dei requisiti per l’avvio della tera- meglio e distruggere le cellule tumorali. In pia CAR-T. Il medico responsabile deve pre- pratica, queste cellule sono un «farmaco sentare al paziente tutta la documentazione vivente», che viene successivamente rein- necessaria a fornire i dovuti chiarimenti cli- fuso nel paziente. Poiché la terapia necessi- nici (inclusi il quadro patologico attuale, la ta di una grande quantità di cellule CAR-T, diagnostica per immagini, i referti istologici, l’ingegnerizzazione può richiedere alcune i risultati delle analisi di laboratorio, l’anam- settimane. Una volta ultimata la moltiplica- nesi e altre informazioni). zione in laboratorio delle cellule CAR-T ed effettuati i dovuti controlli di qualità, le cel- 2. Prelievo delle cellule T lule vengono congelate e inviate al centro tramite leucaferesi che somministrerà il trattamento. Le cellule La terapia CAR-T inizia con il prelievo delle CAR-T possono essere conservate per lung- cellule ematiche dal sangue del paziente hi periodi (oltre un anno) in un refrigeratore mediante un processo che consente di iso- idoneo. Al momento, in Svizzera, il processo lare dal sangue periferico tutti i globuli bi- di produzione delle cellule CAR-T impiega anchi, tra i quali sono compresi i linfociti T. I circa 3 - 4 settimane (compresi l’invio delle restanti elementi ematici vengono successi- cellule T prelevate e la consegna del prodot- vamente rimessi in circolo. Questo processo to CAR-T al centro di somministrazione del viene chiamato aferesi o leucaferesi. trattamento), ma le tempistiche possono variare in base al tipo di prodotto. Che cosa deve aspettarsi il paziente? Il prelievo viene effettuato tramite un pic- Che cosa deve aspettarsi il paziente colo catetere endovenoso e il paziente è so- in questa fase? litamente disteso su un lettino o seduto su Nell’attesa che le cellule CAR-T vengano pro- una comoda poltrona. Durante la procedu- dotte, il paziente è solitamente sottoposto a ra, che richiede dalle 3 alle 6 ore, è necessa- chemioterapia a basse dosi (chemioterapia rio restare a riposo. A causa della riduzione «ponte»), per limitare la progressione del del livello di calcio, il paziente può prova- tumore. Non tutti i pazienti necessitano di re torpore, formicolii o crampi muscolari. questa terapia. Questi effetti indesiderati vengono gestiti La chemioterapia «ponte» può variare sig- facilmente somministrando calcio per via nificativamente in base alla diagnosi, al ca- orale o tramite il catetere endovenoso. rico tumorale e all’età del paziente, ovvero se si tratta di un adulto o di un bambino. Pertanto, ogni paziente che deve sottoporsi alla terapia ponte riceverà un trattamento
personalizzato, per tenere sotto controllo la 6. Monitoraggio malattia fino a quando le cellule CAR-T non Attualmente, si raccomanda il ricovero del saranno pronte per l’infusione. Diversamen- paziente nei primi dieci giorni successivi alla te da quanto avviene nel trapianto di cellule terapia CAR-T, per consentire un adeguato staminali ematopoietiche, non è necessario monitoraggio. Una volta lasciato l’ospedale, ottenere dal paziente una risposta comple- vengono fissati appuntamenti regolari per ta alla terapia ponte prima di procedere i controlli di follow-up e il monitoraggio a all’infusione delle cellule CAR-T. lungo termine. Il follow-up può durare an- che 15 anni dopo l’infusione, al fine di con- 4. Terapia di impoverimento trollare i pazienti e il decorso della malattia immunitario nel lungo periodo. Prima dell’infusione delle cellule CAR-T, il Che cosa deve aspettarsi il paziente paziente viene sottoposto alla cosiddetta in questa fase? terapia linfodepletiva, ovvero a un tipo di chemioterapia finalizzata a ridurre il numero Nelle quattro settimane successive all’in- delle cellule immunitarie. Kymriah viene in- fusione delle cellule CAR-T, al paziente ed fuso da 2 a 14 giorni dopo il completamento eventualmente al suo caregiver (ad esem- della chemioterapia linfodepletiva, mentre pio un parente) viene richiesto di rimanere nel trattamento con Yescarta la chemio a non più di due ore di distanza dal centro terapia linfodepletiva viene somministrata il di trattamento. Gli eventi avversi possono 5°, il 4° e il 3° giorno precedenti l’infusione insorgere velocemente e i loro sintomi sono di cellule CAR-T (fonte: riassunto delle carat- spesso generici (consultare il paragrafo sug- teristiche del prodotto Kymriah e Yescarta). li eventi avversi legati alla terapia CAR-T e il Eventuali eventi avversi devono essere co- relativo trattamento). Il caregiver deve co- municati e discussi con il medico curante. noscere bene il paziente ed essere in grado di riconoscere sintomi e comportamenti 5. Infusione delle cellule CAR-T insoliti che potrebbero essere indice di un evento avverso grave. Durante questo inter- Le cellule CAR-T vengono scongelate e infu- vallo di tempo, in caso di dubbi sul proprio se nel paziente per via endovenosa. stato di salute, il paziente deve subito con- Che cosa deve aspettarsi il paziente tattare il centro di trattamento presso il qua- in questa fase? le è stato sottoposto all’infusione di cellule Il paziente viene visitato dal medico per CAR-T. È importante informare il personale rilevare eventuali cambiamenti del qua- sanitario del fatto che il paziente ha ricevuto dro clinico, che potrebbero determinare un’infusione di cellule CAR-T, per accertarsi un aumento del rischio di eventi avversi e che se ne tenga conto nel processo di dia compromettere gli effetti o l’efficacia dell’in- gnosi e di trattamento degli eventi avversi. fusione di cellule CAR-T. L’infusione per via I pazienti sottoposti a trattamenti a base di endovenosa del prodotto CAR-T avviene in cellule CAR-T ricevono un tesserino da por- ospedale e dura da 30 a 60 minuti. tare sempre con sé e mostrare in caso di ne- cessità. A seconda della gravità degli eventi avversi, è possibile che il paziente venga ricoverato per tutto il tempo necessario al trattamento e alla scomparsa dei sintomi. In genere, questo richiede circa due settimane.
Trattamento degli eventi avversi Gli altri eventi avversi osservati in seguito della terapia CAR-T a terapia CAR-T includono infezioni e pro- blemi ematologici, come la neutropenia Nel breve periodo, la terapia CAR-T può cau- cronica o associata a febbre, anemia o trom- sare eventi avversi anche gravi e potenzial- bocitopenia. In rari casi, la sindrome da at- mente letali. tivazione macrofagica può dare origine a una proliferazione incontrollata delle cellule Dopo l’infusione, le cellule CAR-T si moltipli- immunitarie e causare un’insufficienza mul- cano nell’organismo del paziente. Di conse- tiorgano. guenza, il suo sistema immunitario si attiva e rilascia all’interno del sangue una grande Tuttavia, nella maggior parte dei casi, gli quantità di proteine chiamate citochine. eventi avversi della terapia CAR-T sono così Esse sono all’origine di uno degli eventi lievi da poter essere trattati con una norma- avversi più frequenti della terapia CAR-T, la le terapia di supporto. cosiddetta sindrome da rilascio di citochine (Cytokine-Release-Syndrome, CRS). La CRS Gli eventi avversi gravi sono spesso legati a si manifesta generalmente entro una setti- un’iperattività del sistema immunitario. In mana dall’infusione, ma in alcuni casi anche questi casi, la sindrome viene trattata con un dopo. La sindrome è caratterizzata dalla farmaco immunosoppressore e/o cortisone. comparsa di febbre alta, ipossia (carenza di Lo scopo del trattamento è quello di ridurre ossigeno nei tessuti), abbassamento della l’attività del sistema immunitario in misura pressione arteriosa e/o tossicità multiorga- sufficiente da limitare gli eventi avversi sen- no. L’intensità e la durata della CRS possono za tuttavia uccidere le cellule CAR-T. variare. Può essere grave e richiedere il rico- vero in terapia intensiva. Poiché la terapia CAR-T rappresenta un trattamento relativamente nuovo, non se Un altro evento avverso molto frequente ne conoscono ancora gli eventi avversi o della terapia CAR-T è rappresentato dalla le conseguenze a lungo termine. Alcuni neurotossicità. Essa è dovuta all’effetto delle pazienti sottoposti a terapia CAR-T hanno cellule CAR-T sul cervello e può manifestarsi sviluppato un’aplasia delle cellule B. Il moti- da sola o associata a sindrome da rilascio di vo è legato al fatto che le CAR-T distruggo- citochine. I pazienti che sviluppano neuro no i linfociti B sia sani che malati. L’aplasia tossicità possono presentare confusione e delle cellule B provoca la cosiddetta ipo- agitazione e/o mal di testa, afasia (incapaci- gammaglobulinemia, una condizione per tà di esprimersi o di comprendere informa- la quale l’organismo non produce più una zioni scritte o verbali), stato d’ansia e con- quantità sufficiente di anticorpi, esponendo vulsioni occasionali. il paziente a un rischio aumentato di infe- zioni che possono anche diventare letali. Il Data la gravità di questi eventi avversi, i pa- trattamento di questo evento avverso può zienti (e i loro parenti o caregiver) devono richiedere infusioni periodiche di immuno- essere in grado di riconoscerne i potenziali globuline, somministrate per via endoveno- sintomi e informare immediatamente il cen- sa o sottocutanea. tro di trattamento.
Costi legati alla terapia CAR-T In Svizzera, YESCARTA® è indicato per il trattamento di pazienti adulti con linfoma Oltre al costo dei medicinali, i pazienti de- diffuso a grandi cellule B (DLBCL) e linfoma vono considerare anche altre voci di spesa: primitivo del mediastino a grandi cellule B (PMBCL) refrattari o recidivanti, dopo due o - lunghi viaggi verso il centro che offre più linee di terapia sistemica. Questa terapia il trattamento CAR-T è ancora oggetto di studi clinici per la cura - costi di soggiorno per pazienti di altri sottotipi di linfoma (linfoma mantel- e accompagnatore durante e dopo lare (MCL), linfoma indolente), del linfoma il trattamento per le settimane nelle aggressivo refrattario/recidivante in pazien- quali devono rimanere a non più ti non idonei al trapianto e del DLBCL R/R in di 2 ore di distanza dal centro combinazione con un cosiddetto inibitore di trattamento. del checkpoint. - potenziali perdite di reddito per i pazienti e i caregiver In Svizzera, KYMRIAH® è indicato per il trat- tamento di pazienti adulti con linfoma dif- Al momento, la terapia CAR-T è indicata in fuso a grandi cellule B (DLBCL) in recidiva o diversi Paesi, tra i quali la Svizzera, per il trat- refrattario dopo due o più linee di terapia tamento di linfomi aggressivi e leucemie sistemica. Inoltre, KYMRIAH® è stato appro- acute (vedere autorizzazione al trattamento vato anche per il trattamento di pazienti con CAR-T). Gli alti costi legati al trattamen- pediatrici e giovani adulti fino a 25 anni di to sono oggetto di discussione a vari livelli. età inclusi con leucemia linfoblastica acuta a cellule B (LLA-B), che è refrattaria, in reci- Autorizzazione alla terapia con CAR-T diva post-trapianto o in seconda o ulteriore Al momento, gli studi clinici stanno analiz- recidiva. zando il comportamento di vari prodotti farmaceutici a base di cellule CAR-T nella Lisocabtagene Maraleucel (JCAR017) è uti- cura di diverse malattie ematologiche, tra le lizzato in diversi trial clinic che studiano quali il linfoma, la leucemia linfatica cronica il trattamento di vari sottotipi di linfoma, (LLC), la leucemia linfoblastica acuta (LLA) come il linfoma diffuso a grandi cellule B in e il mieloma multiplo (MM). Tutti i prodot- recidiva o refrattario, e le leucemie linfatiche ti CAR-T attualmente oggetto di studio nel croniche. linfoma vengono testati nell’ambito del trattamento di pazienti adulti con linfomi in recidiva o refrattari (R/R). Le terapie CAR-T approvate finora sono YESCARTA® (Axicabtagene Ciloleucel) e KYMRIAH® (Tisagenlecleucel). Al momen- to, JCAR017 (Lisocabtagene Maraleucel) è ancora in fase di sviluppo clinico e si preve- de sarà la prossima terapia CAR-T a essere autorizzata per la cura dei pazienti con lin- foma.
Risultati del trattamento Terapia CAR-T: le sfide attuali e future È importante comprendere i risultati otte- La terapia CAR-T è un trattamento relativa- nuti da un trattamento con cellule CAR-T. mente nuovo associato a molti fattori sco- Anche se in alcuni pazienti i risultati inizia- nosciuti e reazioni avverse potenzialmente li sono positivi, la terapia CAR-T non può gravi. ancora essere considerata curativa per via dell’assenza di dati di lungo periodo. Tutta- Gli effetti nel lungo periodo della terapia via, la terapia CAR-T può dare una risposta CAR-T in termini di sicurezza ed efficacia clinica duratura. (fonte: ASTCT, Chong 4 year sono oggetto di studio costante e la durata outcomes ICML) della risposta ottenuta dai pazienti che han- no ricevuto uno di questi trattamenti ancora Vari studi clinici continuano a monitorare non è chiara. È probabile che la quantità di i risultati terapeutici nei pazienti che sono informazioni disponibili continui a crescere stati sottoposti al trattamento. Cionono con la progressiva pubblicazione dei nuovi stante, non è possibile comparare i risultati risultati degli studi clinici e che altre terapie a causa dei diversi fattori considerati a livel- CAR-T vengano approvate. lo di progettazione e conduzione dei singo- li studi. Il motivo principale è che nessuno Sottolineiamo che, per ora, la terapia CAR‑T studio ha ancora messo a confronto questi è indicata soltanto per pazienti con deter tre prodotti CAR-T. Gli studi condotti finora minati tipi di linfoma a cellule B che non si differenziano a livello di fase sperimenta- rispondono a nessun altro trattamento dis- le, numero di pazienti, formulazione a base ponibile, compresi la chemioterapia e il tra- di cellule CAR-T utilizzata, dosaggi e tempi pianto di cellule staminali. Inoltre, un’ulte- di follow-up. riore problematica legata alla terapia CAR-T è che finora sono pochi i centri specializzati Profilo di sicurezza in grado di offrire questo trattamento. Al- cuni pazienti e i loro caregiver devono pro- A causa dei diversi protocolli di gestione babilmente percorrere lunghe distanze per delle reazioni avverse utilizzati nei vari stu- raggiungere un centro autorizzato, il che di clinici, è inoltre importante confrontare il comporta costi aggiuntivi. profilo di sicurezza dei prodotti CAR-T. Sebbene la terapia CAR-T sia promettente La maggior parte dei sintomi gravi può es- nella lotta al linfoma, c’è ancora molta stra- sere gestita con un apposito trattamento. da da fare prima che venga riconosciuta come trattamento standard. Ciononostante, è indispensabile non sot- tostimare la potenziale letalità degli eventi avversi legati alla terapia CAR-T.
Glossario Aferesi Citochine L’aferesi è una procedura utilizzata Le citochine sono molecole proteiche per rimuovere un tipo specifico di cellula (proteine) che hanno un ruolo importante ematica o di agenti patogeni dal sangue nella coordinazione della risposta immu o dal plasma. nitaria. Anemia Immunoterapia Per anemia si intende una diminuzione Terapia che stimola la risposta del sistema dei globuli rossi e dell’emoglobina. immunitario a una malattia, consentendo agli anticorpi di riconoscere, attaccare Antigene e distruggere le cellule tumorali. Gli antigeni sono proteine che l’organismo riconosce come estranee e in risposta alle Leucaferesi quali produce anticorpi. Contrariamente Procedura tramite la quale le cellule a quanto potrebbe suggerire il termine, staminali emopoietiche vengono non si tratta, quindi, di geni. prelevate direttamente dal sangue. Aplasia Macrofagi delle cellule B Diminuzione dei globuli Appartengono al sistema dei fagociti, bianchi che espone l’organismo al rischio un tipo di globuli bianchi (leucociti). di infezioni. Sono un’importante componente del sistema immunitario, fondamentale Chemioterapia nella lotta contro le infezioni. linfo-depletiva Tipologia di chemioterapia che riduce la quantità di gruppi specifici Neurotossicità di linfociti. Tipo di tossicità dovuto a una sostanza organica, chimica o fisica in grado di Cellule T pregiudicare la struttura o la funzione del noti anche come linfociti T, sono cellule sistema nervoso centrale e/o periferico. di difesa del sistema immunitario, soprat- tutto per la difesa contro le infezioni virali Neutropenia febbrile e fungine La neutropenia febbrile (NF) è caratteriz- zata da una diminuzione dei granulociti neutrofili nel sangue accompagnata da febbre ≥ 38.3°C.
Recettore dell’antigene chimerico (CAR) Trapianto di cellule staminali I CAR sono recettori cellulari sintetizzati emopoietiche in laboratorio che consentono alle cellule T Procedura tramite la quale una persona di riconoscere e attaccare direttamente riceve cellule staminali emopoietiche le cellule tumorali. (cellule dalle quali hanno origine tutte le cellule del sangue) da un donatore Recettore geneticamente simile ma non identico. Punto di attacco sulla superficie cellulare. A titolo esplicativo, il suo funzionamento Trombocitopenia viene spesso paragonato a quello di chiave Indica la carenza di piastrine nel sangue. (ligando) e serratura (recettore): la reazione Può causare sanguinamenti improvvisi. avviene soltanto se entrambi combaciano. Sindrome da attivazione macrofagica Rara infezione del sistema immunitario, potenzialmente letale, che può provocare una sindrome da disfunzione multiorgano. Sindrome da rilascio di citochine (CRS) (Cytokine release syndrome) indica una reazione avversa associata all’infusione (solitamente dovuta all’eliminazione mas- siva delle cellule tumorali) e rappresenta un’emergenza oncologica. Terapia ponte Chemioterapia a basse dosi finalizzata a evitare la crescita del tumore e tenere sotto controllo la malattia in vista dell’ infusione di cellule CAR-T. Trapianto di cellule staminali autologhe Procedura che utilizza le cellule staminali emopoietiche del paziente stesso (cellule che danno origine a tutte le cellule del sangue). Dopo avere raccolto una quan- tità sufficiente di cellule staminali tramite leucaferesi, il paziente riceve una chemio- terapia ad alte dosi per eliminare le cellule tumorali e le restanti cellule emopoietiche. Infine, le cellule staminali prelevate in pre- cedenza vengono reinfuse nel paziente.
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