La spirale del silenzio - Dipartimento di Scienze Politiche e ...

Pagina creata da Alessia Perna
 
CONTINUA A LEGGERE
La spirale del silenzio

         Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
         Dipartimento di Scienze politiche e sociali UNICAL
         E-mail: giuseppina.pellegrino@unical.it
         Sociologia e ricerca sociale a.a. 2019-20

Testi di riferimento: Noelle-Neumann, E. La spirale del silenzio, Meltemi, 2002
(capp. 1, 2, 3, 4, 23, 27). Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Una teoria dell’opinione pubblica

   Elisabeth Noelle-Neumann ( ed. or. 1980)
   Biografia intellettuale controversa: accuse di
    antisemitismo e filonazismo (Leo Bogart, 1991)
   Teoria dell’opinione pubblica elaborata negli anni ‘70
    e ‘80, progressivamente affinata attraverso le ricerche
    e i sondaggi dell’Istituto demoscopico di Allensbach
    (fondato nel 1947)
   Approccio sociopsicologico (natura
    individuale/sociale)
                    Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Spirale del silenzio - fondamenti

  Teoria basata sull’interazione tra quattro
   elementi:
 - mass media
 - comunicazione interpersonali e rapporti sociali
 - manifestazioni individuali di opinione
- percezioni che gli individui hanno dei climi di
opinione nel proprio ambiente sociale

                 Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Spirale del silenzio – evidenza
empirica
   Elezioni tedesche 1972 (vittoria SPD)
   Opinioni sul tema: apertura politica della RFT
    (Repubblica Federale Tedesca) alla RDT
    (Repubblica Democratica Tedesca)
   Sostenitori dell’ SPD più visibili e convinti nel
    mostrare la loro posizione a favore rispetto ai
    sostenitori di CDU/CSU (contrari)

                   Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Spirale del silenzio – definizione

   «(…) Proprio questo comportamento contribuì a far
    apparire i primi più forti e i secondi più deboli di quanto
    non lo fossero in realtà. Queste osservazioni nella
    propria cerchia indussero poi altri a dichiararsi
    apertamente oppure a mandar giù le proprie opinioni e
    tacere, fino a che, come in un processo a spirale, gli uni
    dominavano pubblicamente e gli altri erano
    completamente scomparsi dalla scena pubblica. Questo
    è dunque il processo che si può classificare come spirale
    del silenzio» (Noelle-Neumann, 2017, pp. 38-39)

                     Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Quale opinione pubblica?

  Spirale del silenzio ha come esito maggioranza
   «rumorosa» e minoranza «silenziosa»
 Concezione «integrativa» di opinione pubblica :

 - si svolge continuamente tra i cittadini
 - basata sulla natura sociale umana
-garantisce formazione e rafforzamento per ambiti ricchi di
valore
-può essere espressa in pubblico senza aver paura di subire
sanzioni e sulla base di azioni che possono essere
realizzate in pubblico
                   Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
La paura dell’isolamento

   L’opinione pubblica nasce dalla pressione a conformarsi
    e dalla paura dell’isolamento sociale dell’individuo
   Chi va contro l’opinione della maggioranza rischia
    l’isolamento sociale
   Opinione dominante costringe alla conformità di
    atteggiamento nella misura in cui minaccia di
    isolamento chi dissente
   Coesione e consenso nei gruppi sociali è risultato di
    lavoro sociale e processi di allineamento

                    Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Come si forma l’opinione pubblica
(assunti della teoria)
   1. La società minaccia i comportamenti individuali devianti
    con l’isolamento
   2. Gli individui avvertono costantemente la paura
    dell’isolamento
   3. La paura dell’isolamento porta gli individui a tentare di
    valutare continuamente il clima d’opinione
   4. Questa valutazione influisce sul comportamento degli
    individui in pubblico limitando la piena libertà di esprimere
    opinioni
   5. Tutti questi elementi sono responsabili della formazione,
    difesa e mutamento dell’opinione pubblica

                      Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Il ruolo dei media nella formazione
dell’opinione pubblica - 1
  Mass media consentono e supportano monitoraggio del
   clima di opinione (si «aggiungono» alla competenza
   quasi-statistica degli individui)
 Medium cruciale per la teoria è la televisione

 Caratteristiche della televisione secondo Noelle-
   Neumann:
 - abbattimento della percezione selettiva
 - consonanza (argomentazione unanime)
 - cumulatività (apparizione periodica dei media)

                 Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Il ruolo dei media nella formazione
dell’opinione pubblica - 2
  I media:
-giocano un ruolo rilevante nel consentire agli individui di
cogliere il clima di opinione prevalente (evitando così il
rischio di isolamento)
 - forniscono la pressione ambientale
-stabiliscono le coordinate dell’ambiente sociale, del clima
di opinione
-permettono di cogliere mutamenti del clima di opinione
non sempre rilevabili attraverso l’osservazione di prima
mano
                   Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Due fonti di osservazione del mondo
(e dell’opinione pubblica)
   Osservazione di prima mano della realtà che l’individuo
    compie
   Osservazione della realtà da parte dei media
   «Solo quanti avevano più spesso osservato il mondo
    con gli occhi della televisione avevano percepito il
    mutamento nel clima d’opinione, mentre chi aveva
    osservato il mondo circostante senza ricorrere agli
    occhi della televisione non aveva notato un
    cambiamento nel clima» (Noelle-Neumann, 2017, p.
    275)
                    Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Elezioni tedesche 1976: verificare la
spirale del silenzio
   Anno in cui viene messa a punto la strumentazione
    empirica per verificare la teoria della spirale del silenzio:
   Interviste di panel (ripetute) a un campione
    rappresentativo di elettori
   Sondaggi rappresentativi periodici per seguire gli
    sviluppi sugli elettori
   Due sondaggi rappresentativi tra i giornalisti
   Registrazione di trasmissioni politiche delle due reti
    televisive

                      Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Elezioni tedesche 1976: cambia il
clima d’opinione
    Secondo panel (luglio): la domanda sul clima di
     opinione («chi ritiene vincerà le prossime elezioni?»)
     mostra un peggioramento delle previsioni sulla vittoria
     della CDU (da 20 punti a marzo a soli 7 a luglio rispetto
     alla SPD)
    Il cambiamento non si spiegava con la disponibilità ad
     esporsi/impegnarsi degli elettori CDU
    Confrontando le risposte dei telespettatori assidui con
     quelle di coloro che non guardano la televisione si
     spiega questo cambiamento forte di clima di opinione
                    Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Elezioni tedesche 1976 – un doppio
clima di opinione
   Dai sondaggi sui giornalisti emergeva una forte
    propensione per l’SPD (70% credeva avrebbero vinto i
    socialdemocratici, solo il 10% il CDU)
   Nella visione del mondo dei giornalisti, nelle loro
    convinzioni e preferenze, era l’SPD a prevalere
   «(…) la popolazione ricevette due diverse visioni della
    realtà, due diverse impressioni del clima d’opinione,
    quella data dall’osservazione in prima persona e quella
    derivata dagli occhi della televisione. Ciò che ne nacque
    era un fenomeno affascinante, un «doppio clima
    d’opinione»
                     Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Media e competenza quasi statistica
   Individui osservano il mondo circostante, percepiscono cosa
    pensa la maggioranza delle persone, individuano tendenze ed
    elaborano previsioni
   Competenza quasi statistica non richiede apprendimento e
    conoscenza di regole ma semplice osservazione e consumo dei
    media
   E’ abilità di stimare quanto forti sono le posizioni all’interno del
    dibattito pubblico (per evitare di rimanere isolati o essere derisi)
   Competenza quasi statistica è frutto dell’interazione con
    l’ambiente sociale e con i media
   I media possono distorcere il clima di opinione (pluralistic
    ignorance): se un certo punto di vista prevale nei media, esso sarà
    sovrastimato da coloro che vi sono esposti

                        Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Media, maggioranze e minoranze - 1

   I media possono esprimere posizioni maggioritarie
    favorendo la percezione di mutamento del clima di
    opinione
   Tecniche di ripresa televisive veicolano preferenze
    ed effetti positivi o negativi sulla persona ripresa
   «L’effetto dei media sul clima d’opinione diventa
    oggetto di aspre accuse, quando ogni individuo, ma
    anche ogni influsso, diventa determinante, perché è
    questione di solo poche migliaia di voti»

                    Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Media, maggioranze e minoranze - 2

   «Il tono della copertura mediale è essenziale per valutare il
    clima di opinione e gli stessi media consentono alle persone
    di esprimersi offrendo loro parole e argomenti per articolare
    il punto di vista da loro condiviso»
   Ciò accade non solo per le posizioni maggioritarie ma anche
    per quelle di minoranza: chi si sente appoggiato dai media
    prende più facilmente la parola ed è più disponibile ad
    esporsi
   I media svolgono una funzione di articolazione: la presenza
    intensa e l’esplicitazione di un determinato punto di vista
    nei media fornisce a coloro che lo adottano argomenti, temi
    e strategie per esprimerlo e difenderlo
                      Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Criticità della teoria (effetti dei media)
   Visione «orwelliana» dei media (consonanza)
    difficilmente riscontrabile nelle società
    democratiche
   La percezione selettiva può essere soggetta a
    crescita anziché a diminuzione/abbattimento
   Paura dell’isolamento slegata dai gruppi di
    appartenenza dell’individuo (cfr. teoria
    ipodermica)

                   Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Tre ipotesi da sottoporre a verifica
empirica
   Percezione del clima d’opinione e aspettative sul
    clima d’opinione futuro (competenza quasi-
    statistica)
   Parlare o tacere (differente euforia ad esprimersi
    in pubblico: spirale del silenzio)
   La paura dell’isolamento come movente
    (sottoposti a minaccia di isolamento gli individui
    scelgono in maggioranza di tacere/non
    partecipare a discussioni)

                   Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Il clima d’opinione – la percezione

   Gennaio 1971: «Ora, indipendentemente dalla sua
    opinione personale, crede che nella RFT la maggior
    parte delle persone sia a favore o contro il
    riconoscimento della RDT?»
   86% degli intervistati esprime una stima
   Tra l’80 e il 90% dei cittadini, interpellati su temi
    dibattuti nel corso degli anni ‘70 (55 ambiti tematici
    indagati), danno una stima su ciò che crede la
    maggioranza
   Il clima d’opinione viene effettivamente
    percepito/stimato dalla maggioranza degli intervistati
                    Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Il clima d’opinione – le aspettative

   Domanda: «Cosa pensa che succederà, come si evolveranno
    le opinioni in un anno? Le persone a favore di… saranno di
    più o meno rispetto a oggi?»
   Media delle risposte concrete su come si evolveranno le
    opinioni, basata su 27 ambiti tematici: 75%
   Le stesse domande poste in Inghilterra dal Gallup Institute
    mostrano la capacità degli inglesi di percepire il clima
    d’opinione
   Sei misurazioni effettuate tra il 1971 e il 1979 confermano
    che effettivi mutamenti nelle opinioni sulla pena di morte si
    rispecchiano fedelmente nel clima
                     Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Parlare/tacere: il test del treno

   L’ipotesi da verificare è che in una controversia i diversi
    schieramenti non sono ugualmente disposti a
    impegnarsi pubblicamente per le proprie convinzioni.
   Lo schieramento che dimostra una maggiore
    disponibilità a professare le proprie opinioni dà
    un’impressione di forza e influenza così gli altri,
    inducendoli ad aggregarsi al battaglione più forte o in
    crescita.
   Come si può misurare questo processo in modo
    scientifico?
                     Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Il test del treno

   «Poniamo che lei debba affrontare un viaggio in
    treno di cinque ore, e che nel suo
    scompartimento ci sia una donna/uomo che
    crede… (opinione opposta a quella
    dell’intervistato su un certo argomento)/ci sia
    qualcuno a favore o contro.... Si intratterrebbe
    volentieri con questa donna/uomo per
    conoscere più da vicino il suo punto di vista o
    non lo riterrebbe importante?»
                  Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Simulare una situazione pubblica

   Problema metodologico: simulare una situazione
    pubblica attraverso un’intervista che si svolga in
    modo omogeneo su vasti campioni rappresentativi e
    rendendo trascurabile l’influenza dell’intervistatore
   Il comportamento in questione è pubblico e
    pubblicamente visibile
   La ricerca mostra che cambiamenti radicali nel clima
    d’opinione sono percepiti in tutti gli strati della
    popolazione simultaneamente

                   Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Disponibilità a parlare- 1

   I sondaggi svolti tra il 1972 e il 1974 mostrano che la
    disponibilità a parlare e la tendenza a tacere sono misurabili
   Ottobre 1972 (campagna elettorale): i sostenitori del
    cancelliere Willy Brandt erano non solo più forti per
    numero rispetto ai loro avversari ma anche più disponibili a
    parlare di Brandt e ad esporre il loro punto di vista
   Sempre nel 1972 emerge che vi è uno schieramento più
    disponibile ad esporsi anche senza parlare (distintivi,
    spillette, adesivi, cartelloni), l’SPD, percepito dal 53% come
    più «presente» attraverso questi mezzi pubblicitari

                      Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Disponibilità a parlare- 2

   Chi è più disponibile a parlare?
   Indipendentemente dal tema, gli uomini sono più disponibili
    delle donne, i giovani più degli anziani, gli appartenenti a classi
    sociali di estrazione più elevata più di quelli di classe più modesta
   Laddove ci sono molti giovani o molte persone colte c’è più
    disponibilità ad esporsi, insieme alla percezione di avere dalla
    propria parte le persone più moderne o più in sintonia con lo
    spirito del tempo
   In ogni fascia della popolazione i sostenitori della posizione
    predominante sono più favorevoli a parlarne pubblicamente
    rispetto ai fautori della posizione minoritaria

                        Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Validità del test del treno
   L’eloquio e il silenzio sono indipendenti dalla situazione
    favorevole o ostile presentata nel test solo laddove la spirale del
    silenzio si è compiuta e dunque una frazione/schieramento
    possiede l’intera visibilità pubblica e l’altra è interamente repressa
   Vi sono però casi di controversia aperta, di contrasti non chiariti e
    di conflitti latenti sui quali il test del treno è molto sensibile e può
    fornire risultati interessanti
   Sondaggi post elettorali: tendenza a dichiarare di aver votato il
    partito vincente da parte di un numero maggiore degli elettori
    effettivi
   Non effetto conversione ma paura di restare isolati rispetto alla
    maggioranza del gruppo di appartenenza
                         Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
La paura dell’isolamento - 1

   Esperimento di Asch (anni ’50): test del
    conformismo per paura dell’isolamento
    (laboratorio)
   Sei soggetti su dieci dichiararono più volte come
    propria l’opinione sbagliata della maggioranza
   Imitare il comportamento altrui può essere
    motivato dall’apprendimento o dalla paura
    dell’isolamento
   Asch: motivazione è paura dell’isolamento
                  Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
La paura dell’isolamento - 2
   Milgram ripete esperimento di Asch in Francia e
    Norvegia e i risultati mostrano che rispettivamente
    nel 60% e 80% dei casi i soggetti dell’esperimento si
    uniscono all’opinione maggioritaria (che non
    corrisponde alla realtà)
   Ad Allensbach si tenta di replicare con un
    esperimento sul campo (vs di laboratorio) il test
    della minaccia di isolamento per sapere se gli
    intervistati reagiscono come previsto dalla teoria
    della spirale del silenzio
   1976: simulazione del pericolo dell’isolamento sul
    tema «il fumo in presenza di non fumatori»
                    Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Il test del treno per la minaccia di
isolamento
   Campione rappresentativo di 2000 persone
 Passaggi (domande):

-accertamento dell’opinione personale dell’intervistato sul
fumo in presenza di non fumatori (presentazione di un
dialogo con una posizione a favore e una contro);
-stima di ciò che la maggioranza pensa sul fumo/non
fumo in presenza di non fumatori
 - test della propensione a parlare/tacere (test del treno)
 - accertamento se l’intervistato sia o meno fumatore

                   Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Modalità e risultati dell’esperimento
sul campo - 1
   Gruppo sperimentale: 1000 persone esposte al fattore
    sperimentale «minaccia di isolamento» (immagine in cui un
    uomo si schiera contro i fumatori, con richiesta di
    completare la frase di un interlocutore)
   Gruppo di controllo: 1000 persone non sottoposte al fattore
    sperimentale «minaccia di isolamento» (test della minaccia)
   Dopo la minaccia di isolamento i fumatori che difendono il
    loro diritto sono meno propensi a conversare in treno
    sull’argomento rispetto a quanti non sono sottoposti al test
    della minaccia

                     Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Modalità e risultati dell’esperimento
sul campo - 2
   Fumatori disponibili a parlare diminuiscono di
    fronte a doppia minaccia di isolamento (tab.
    10)
   Non fumatori tendono a tacere ma se hanno il
    sostegno sociale di una persona aggressiva che
    difende il loro punto di vista prendono parola e
    possono diventare predominanti come predetto
    dalla teoria della spirale del silenzio (tab. 9)

                   Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Opinione/Pubblica

   Socrate: opinione è intermedia tra conoscenza e ignoranza
   Kant: opinione è credenza insufficiente
   Hume: opinione come consenso e comunanza
   Pubblico ha tre significati
   Giuridico: accessibile al pubblico (vs privato)
   Politologico: interessi pubblici, responsabilità pubblica, opinione
    dominante
   Sociopsicologico: “pelle sociale”, approvazione e
    disapprovazione (natura sociale dell’individuo)

                        Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Opinione pubblica, isolamento e
spirale del silenzio
   Opinione pubblica riguarda temi controversi che si possono
    esprimere pubblicamente senza isolarsi
   Spirale del silenzio entra in gioco dove usi e tradizioni
    vengono difesi o negati/violati, laddove cioè subentra la
    controversia (premessa di un potenziale isolamento)
   Opinione pubblica sono quei pareri e comportamenti che si
    devono assumere pubblicamente se non ci si vuole isolare
   «La spirale del silenzio viene descritta come la reazione
    all’approvazione e disapprovazione
    pubblicamente visibile in situazioni di mutamento di
    costellazioni di valore» (Noelle Neumann, 2017, p. 128)
                     Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Social network e spirale del silenzio:
uno studio
   Studio del Pew Research Center (2013) sulle rivelazioni di
    Edward Snowden riguardanti i programmi di sorveglianza
    della NSA
   Sondaggi dello stesso Istituto mostrano una popolazione
    divisa a metà sulla positività/negatività delle rivelazioni e
    sulle politiche di sorveglianza
   1801 interviste telefoniche (1076 soggetti sono utenti di
    social network)
   Si chiede agli intervistati la disponibilità a parlare del
    Datagate in una varietà di contesti

                      Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Risultati - 1

   86% degli intervistati ne parlerebbe in diversi contesti (cena con
    familiari, ristorante con amici, lavoro, incontro pubblico)
   42% degli utenti social ne parlerebbe su Facebook o Twitter
   Gli utenti che su Facebook credono di avere amici in linea con le
    loro opinioni hanno una predisposizione doppia a condividere
    online il proprio pensiero rispetto a quelli che ritengono di
    pensarla diversamente dai propri contatti
   La probabilità che chi usa regolarmente il social condivida la
    propria opinione nella vita reale, inoltre, è circa la metà rispetto a
    chi non frequenta i social network

                         Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Risultati - 2

   Gli utenti social che non si sentono supportati dai loro
    contatti parlano meno (tacciono di più) sull’argomento non
    solo sui social ma anche nei contesti della vita reale
   Solo il 15% del campione dichiara di reperire notizie
    sull’argomento indagato via Facebook
   58% del campione dichiara di informarsi attraverso tv e
    radio
   19% attraverso la stampa tradizionale
   Fonte: http://www.pewinternet.org/2014/08/26/social-
    media-and-the-spiral-of-silence/

                     Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Lavori di gruppo – traccia

   A partire dalla propria esperienza di utenti social,
    analizzare come sul Covid-19 i propri contatti
    espongono proprie opinioni (vs stati d’animo),
    commentano vs condividono notizie, che tipo di
    discussioni/commenti si sviluppano, quale profilo
    hanno i contatti più attivi, che seguito hanno, quante
    opinioni di «minoranza» vengono espresse
   Cosa ci dice la spirale del silenzio rispetto alla
    pandemia? Come applicarla? Formulare delle ipotesi
    di ricerca sul Covid-19 a partire dalla teoria.

                    Prof.ssa Giuseppina Pellegrino
Puoi anche leggere