LA RIVOLUZIONE DELL'INTERNET DELLE COSE E DEL 5G - Industria 4.0, efficienza energetica e e-Health SINTESI - Istituto per la ...
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LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G Industria 4.0, efficienza energetica e e-Health SINTESI
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET INDICE DELLE COSE E DEL 5G Industria 4.0, efficienza introduzione 3 energetica e e-Health 1. L’INTERNET OF THINGS NELLA SOCIETÀ DIGITALE 5 SINTESI • NOVEMBre 2016 2. LO SVILUPPO DEL 5G IN EUROPA 10 QUESTA PUBBLICAZIONE RIASSUME lo studio I-Com Internet of things & 3. INDUSTRIA 4.0 12 5G Revolution. The Highway for the future of EU Services and Industry: 4. EFFICIENZA ENERGETICA 18 Energy Efficiency, e-Health and Industry 4.0 5. e-health 22 CURATORI Silvia Compagnucci Stefano da Empoli AUTORI Silvia Compagnucci Maria Rosaria Della Porta Gloria Marcotullio Giusy Massaro RINGRAZIAMENTI Si ringraziano Alessandra Bianchi e Chiara Del Frate per il lavoro di supporto
introduzione introduzione La straordinaria diffusione di internet e dei device mobili Nessun comparto industriale è esente dalla rivoluzio- sta ormai da qualche anno rivoluzionando il tradizionale ne in corso. Si pensi ai benefici connessi alla diffusione contesto in cui cittadini/consumatori ed imprese opera- dei wearable device nell’ambito della salute che con- no ed interagiscono. La crescente disponibilità di servizi sentono enormi risparmi oltre che un più puntuale digitali, in particolare, sta di fatto determinando il gra- monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti, alle op- duale trasferimento in rete di molteplici attività che sem- portunità di risparmio conseguenti alla diffusione di pre più frequentemente trovano in internet il luogo privi- reti elettriche intelligenti oppure agli enormi progressi legiato in cui esplicarsi. Ed è così dunque che la ricerca e realizzati nell’automotive grazie alla disponibilità di lo scambio di informazioni, l’acquisto di beni e/o servizi, tali tecnologie. la condivisione di esperienze, la socializzazione, la con- La continua ed impressionante crescita del traffico clusione di transazioni sempre più spesso avviene per dati mobile conseguente a tale fenomeno, unita alla il tramite di un dispositivo tecnologico connesso ad in- sempre crescente importanza rivestita dalla fruizio- ternet. Non solo. L’evoluzione tecnologica sta rendendo ne dei contenuti in mobilità, sta già da diversi anni disponibili sensori in grado di monitorare praticamente ponendo all’attenzione delle istituzioni nazionali ed ogni aspetto della nostra vita, introducendo nuove pos- europee la necessità di assicurare la disponibilità di sibilità di efficientamento (sia per i consumatori che per reti performanti e, dunque, di favorire gli investimenti le imprese e la P.A.) ed agevolando il fiorire di dinamiche degli operatori nello sviluppo di nuove tecnologie in di sviluppo sostenibile. Questa è la rivoluzione avviata grado di assicurare performance migliori. Tra queste dalla diffusione dell’Internet of Things (IoT), fenomeno spicca per importanza il 5G che nel comparto mobile si strabiliante che si riferisce proprio alla crescente diffu- presenta non solo come tecnologia in grado di miglio- sione di dispositivi e sensori tra loro interconnessi e col- rare le attuali performance garantite dal 4G, ma an- legati alla rete. che come tecnologia abilitante un’ampia serie di nuovi Ebbene, la disponibilità di internet e di dispositivi sempre servizi che al momento sono ad un livello di svilup- più sofisticati sta dunque ridisegnando le abitudini dei po embrionale o comunque ridotto – si pensi proprio cittadini, ridefinendo le abitudini di consumo ed intro- all’IoT – ma che nel futuro assumeranno un’importan- ducendo per le aziende nuove opportunità di business za sempre crescente riuscendo a sviluppare al massi- oltre che nuovi modelli produttivi che nelle macchine e mo le proprie potenzialità solo in presenza di standard nei sensori trovano la più importante ricchezza. infrastrutturali avanzati. 3
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G Consapevole degli enormi benefici in termini di sviluppo alla realizzazione degli ingenti investimenti richiesti agli economico ed occupazionale connessi alla digitalizza- operatori per la ricerca in nuove tecnologie e l’infrastrut- zione, nel marzo 2015 la Commissione Europea ha de- turazione. finito una Strategia per la creazione di un Digital Single Lo studio condotto da I-Com si prefigge l’obiettivo di de- Market all’interno dell’Unione, strategia articolata su tre scrivere le opportunità connesse alla diffusione dell’IoT diversi pilastri a loro volta comprensivi di una serie piut- in tre delle principali verticalità (manifattura, energia e tosto corposa di azioni. Tra esse spiccano, ai fini della salute) ed i benefici conseguenti alla implementazione presente analisi, le iniziative tese, da un lato, a garantire del 5G quale tecnologia abilitante una serie di servizi in- una gestione armonizzata dello spettro – evidentemen- novativi – tra cui anche l’IoT stesso – fornendo un quadro te indispensabile per favorire lo sviluppo in Europa del quanto più possibile esaustivo delle iniziative intraprese 5G – ed una maggiore interoperabilità dei servizi e de- (o in corso di implementazione) per consentire all’Unio- gli standard e, dall’altro, quelle finalizzate ad incentivare ne Europea e, al suo interno, all’Italia di cogliere a pieno forme di cooperazione tra tutti gli stakeholder e a favo- i benefici connessi alla digitalizzazione ed in particolare rire la creazione di un ambiente regolatorio favorevole alla diffusione dell’IoT e del 5G. 4
L’INTERNET OF THINGS NELLA SOCIETÀ DIGITALE 1. L’INTERNET OF THINGS solo consentendo l’innovazione tecnologica, ma soprat- NELLA SOCIETÀ DIGITALE tutto stimolando l’innovazione dei modelli di business, i rapporti commerciali ed il trasferimento delle conoscen- L’economia digitale si sta sviluppando molto rapidamente ze nonché l’accesso ai mercati internazionali. in tutto il mondo: si pensi che contribuisce, ad oggi, per L’enorme potenziale dell’economia digitale appare, circa l’8% del PIL delle maggiori economie appartenenti al tuttavia, non ancora pienamente sviluppato in Euro- G-20, alimentando la crescita e creando posti di lavoro, è pa, con il 41% delle imprese che appaiono ancora uno dei principali driver di innovazione, competitività e cre- non digitalizzate. Inoltre, sebbene l’Europa nel suo scita, e rappresenta un potenziale enorme per le imprese complesso appaia essere un esportatore netto di ser- europee, anche quelle di piccole e medie dimensioni. vizi digitali, la situazione Paese per Paese appare poco Le nuove tendenze digitali, quali il cloud computing, i ser- uniforme, con alcuni Paesi – primo tra tutti l’Italia – vizi su rete mobile, le smart grid e i social media, stanno che, al contrario, importano più servizi digitali di quan- modificando completamente il contesto economico, non ti ne esportino (Fig. 1). Fig 1 Bilancia commerciale dei servizi digitali (milioni di dollari) Fonte: UNCTAD 62.000 57.000 52.000 47.000 42.000 37.000 32.000 27.000 22.000 17.000 12.000 7.000 2.000 -3.000 2010 2015 5
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G Circa la metà dei cittadini europei usa abitualmente gli tasso di adozione pari, in media, a circa il 36% (Fig. 2). strumenti digitali per attività comuni quali shopping onli- Molto meno diffuse sono tecnologie altrettanto (se non ne o operazioni bancarie. In ogni caso, il grado di maturi- ancor più) importanti, come quelle di identificazione tà del canale digitale appare decisamente più elevato nei delle radiofrequenze o l’utilizzo di servizi di cloud com- Paesi dell’Europa settentrionale ed in Germania, Paesi puting con un livello di sofisticazione medio-alto, di cui Bassi e Regno Unito, mentre i Paesi dell’area mediterra- invece fa uso solo un’impresa su dieci, a livello europeo, nea tendono ad abbassare la media europea. o sistemi di integrazione con fornitori o clienti, dove la Per quanto riguarda il mondo delle imprese, invece, i diffusione è leggermente superiore e pari al 17%. Anche tassi di adozione delle tecnologie associate all’Inter- in questo caso, sono i Paesi del Nord Europa – insieme net of Things sono decisamente più contenuti: per a Germania, Belgio ed, in certi casi, Francia – a mostra- ora, sono i sistemi ERP (enterprise resource planning) re la performance migliore. Tuttavia, in alcuni casi l’Italia la tecnologia più diffusa tra le imprese europee, con un non sfigura. Ad esempio, il 20% delle imprese italiane Fig 2 Imprese che condividono internamente informazioni elettroniche attraverso sistemi ERP (%) Fonte: Eurostat 60 56 50 50 47 45 44 43 43 41 40 39 39 40 37 37 36 36 35 33 30 30 30 29 30 25 25 22 22 21 20 17 16 16 10 0 2015 2010 6
L’INTERNET OF THINGS NELLA SOCIETÀ DIGITALE adottano servizi di cloud mediamente o altamente che storicamente hanno sempre investito di più in ICT, e sofisticati contro una media a livello UE dell’11% (sul dunque circa metà del fatturato sarà concentrato nei pri- cloud, fanno meglio dell’Italia soltanto Finlandia, Dani- mi tre Paesi (Regno Unito, Germania e Francia) ed il 75% marca, Svezia e Paesi Bassi). nei primi sei (i primi tre con l’aggiunta di Spagna, Italia e Uno degli ambiti di maggiore sviluppo, soprattutto per Paesi Bassi). Allo stesso modo, sebbene tutti i settori ver- le prospettive che offre nel medio e lungo periodo a cit- ticali prenderanno parte alla rivoluzione IoT, quelli con tadini/consumatori ed imprese è l’Internet of Things. una maggiore vocazione all’investimento in ICT saranno Con riguardo a tale fenomeno in espansione, il capitolo anche quelli che con ogni probabilità beneficeranno in prova a dare un’idea di quanto la realtà di un mercato misura maggiore dell’espansione del mercato dell’IoT: dell’IoT stia prendendo piede in tutto il mondo. Sulla in particolare sono i settori manifatturiero e finanziario base delle stime di IDC – l’International Data Corporation a registrare, già oggi ma anche in prospettiva al 2020, i – infatti, alla fine del 2013 erano 9,1 miliardi le unità IoT migliori risultati, coprendo da soli circa il 45% dell’intero installate al mondo e si stima arrivino a crescere ad mercato (Fig. 3). un CAGR del 17,5% fino al 2020, raggiungendo i 28,1 L’Europa è in un’ottima posizione per affermarsi come le- miliardi, una crescita enorme spiegata dalla pervasività ader in ambito IoT. L’avvento del nuovo paradigma, però, delle connessioni wireless, l’accesso diffuso ad Internet cambia certamente in maniera radicale sia le opportuni- indipendentemente dalla dislocazione geografica, i pro- tà che le minacce di fronte alle quali si trova un’impresa, tocolli standard IoT, al sostegno pubblico a tecnologie e servizi efficienti nonché alla sempre crescente familiarità Fig 3 Dimensione del mercato IoT, per settore verticale (stima al 2020; %) da parte dei consumatori con questo genere di tecno- Fonte: IDC (2014) logie, in particolare con riferimento ai temi delle auto 2014 2020 2014 e delle 2% abitazioni connesse. Contestualmente alla smi- 2% 2% 2% 2% 2% Manufacturing 3% crescita di dispositivi, cresceranno 3% Manufacturing surata in maniera 3% Finance Finance altrettanto sostenuta i ricavi associati ai servizi e le 6% 6% 6% Local & Central Government 24% Local & Central Government tecnologie IoT, 24% da circa 1,9 bilioni di dollari nel 2013 a 24% 8% 8% 8% 8 Retail & Wholesale 7,1 bilioni di dollari nel 2020 (con un CAGR del 20,4%). Retail & Wholesale La crescita 10% sarà, secondo le stime,Communications relativamente più ele- 10% 10% Communications 10 vata in Asia e nell’Europa Business occidentale servicese (+23,3% +22,8%, Business services 20% 20% 11% 21% Education & Health 11% 11% rispettivamente). Education & Health 14% In ambito europeo, il fatturato Utilities associato al mercato 14% 13% Utilities dell’IoT sarà concentrato principalmente in quei Paesi 7
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G indipendentemente dalla dimensione. Le opportunità contesto favorevole al pieno sviluppo di tale fenomeno. hanno a che fare con l’ottimizzazione dei processi, la mi- In particolare, nel documento “Definition of a Research gliore tracciabilità dei prodotti, la manutenzione da re- and Innovation Policy Leveraging Cloud Computing and moto o la possibilità di fornire online servizi associati ai IoT Combination” (2014), dopo aver riportato le previsioni prodotti. Le minacce, dall’altro lato, riguardano i maggio- secondo cui il numero di oggetti connessi salirà a circa 6 ri rischi in tema di sicurezza, così come una concorrenza miliardi nel 2020 con un tasso di crescita annuale di oltre non ad armi pari tra player tradizionali e imprese OTT. il 20% dal 2013 al 2020 ed aver indicato i numerosissimi Per l’Unione Europea, l’IoT rappresenta l’opportuni- ambiti di sviluppo dell’IoT, la Commissione ha evidenziato tà di incrementare il PIL di circa 7 punti percentuali la necessità di implementare iniziative in grado di favori- entro il 2025, grazie in particolare ai miglioramenti che re la ricerca e gli investimenti, rimuovere le barriere ne deriverebbero in termini di produttività e di redistri- regolatorie, stimolare la nascita di sinergie e forme di buzione del valore aggiunto ai consumatori finali, con un cooperazione tra tutti gli stakeholder e creare tutte le valore potenziale per l’economia dell’Unione che si sti- condizioni necessarie per lo sviluppo del mercato tra cui ma possa raggiungere quasi 1 miliardo di euro. Tuttavia, spiccano, per importanza, le azioni tese a favorire l’acqui- ancora molti sforzi si renderanno necessari per raggiun- sizione di skill e la creazione di un clima di fiducia favo- gere i benefici potenziali, che nel rapporto vengono de- revole agli investimenti ed allo sviluppo della domanda lineati in maniera più dettagliata per i principali settori: (anche attraverso la previsione di forme di protezione dei al di là delle tecnologie, ciò che si renderà assolutamen- dati personali e la corretta individuazione delle responsa- te necessario saranno l’introduzione di nuovi modelli di bilità dei diversi soggetti coinvolti nella raccolta, nel tratta- business, accordi comuni sugli standard tecnologici così mento e nella conservazione di tali dati). da garantire la necessaria interoperabilità, nonché una Anche il Parlamento europeo ha mostrato consapevo- reingegnerizzazione dei processi per generare benefici lezza dell’importanza dell’IoT per lo sviluppo socio-eco- in termini di efficienza. In altre parole, appare essenziale nomico dell’Unione. Ed infatti, nell’ambito del documen- una prospettiva sistemica e la capacità dei policy maker to “Internet of Things Opportunities and challenges” di prendere decisioni coraggiose che creino le condizioni (maggio 2015), l’Istituzione europea ha posto in luce necessarie a far prosperare il nuovo paradigma dell’IoT. non solo le strabilianti previsioni circa lo sviluppo dell’IoT Conscia delle opportunità e delle possibili criticità connes- nel 2020, ma ha anche descritto gli enormi benefici che se allo sviluppo dell’IoT, la Commissione europea, ha av- l’IoT è in grado di assicurare ai cittadini/consumatori, viato già da alcuni anni – dal 2014 con documenti ad hoc alle imprese ed alla P.A. Tale documento, in particolare, – un’attenta riflessione volta ad individuare le azioni da in- evidenzia come l’IoT consenta ai consumatori di accede- traprendere per abbattere eventuali ostacoli e creare un re ad offerte più personalizzate, viaggiare in maniera più 8
L’INTERNET OF THINGS NELLA SOCIETÀ DIGITALE efficiente grazie alle informazioni fornite dalle altre auto- comunicazione “Digitising European Industry – Reaping mobili connesse, godere di scontistiche basate sulla ve- the full benefits of a Digital Single Market”, la Commis- rifica delle abitudini di guida ovvero dello stato di salute sione ha affrontato il tema IoT evidenziando la necessità mediante dispositivi indossabili, mentre con rispetto alle di lanciare iniziative volte a garantire la disponibilità di imprese, sottolinea alcune opportunità tra cui la possi- spettro ed una gestione armonizzata dello stesso, co- bilità di predisporre offerte maggiormente in linea con pertura di rete, interoperabilità, uniformità degli stan- le richieste e le necessità dei clienti, scoprire nuovi inte- dard, meccanismi di identificazione degli oggetti (fisici e ressi e dunque introdurre nuovi business ed introdurre virtuali) e facilitazione del trasferimento dei dati, unita- forme di efficientamento delle risorse. In relazione infi- mente alla creazione di un ecosistema in cui le tecnolo- ne alle autorità pubbliche, lo stesso documento mostra gie IoT godano di fiducia e siano accettate, accessibili ed come l’IoT rappresenti una possibilità di risparmio per i utilizzabili. poteri pubblici attraverso, ad esempio, la riduzione dei La consapevolezza circa la rilevanza dell’IoT ha portato costi di degenza connessa alla possibilità di procedere al alla costituzione, nel marzo 2015, di un’Alleanza per monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti da remoto l’Internet of Things (AIOTI), costituita dalla Commis- oppure migliorando la sicurezza stradale attraverso l’a- sione e dai player IoT che mira a dare all’UE un ruolo nalisi dei dati prodotti dai conducenti. guida nel campo dell’IoT ed alla previsione, nell’ambito Anche nel working document “Advancing the Internet di Horizon 2020, di ingenti fondi da destinare allo svi- of Things in Europe” (aprile 2016) che accompagna la luppo dell’IoT. 9
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G 2. LO SVILUPPO DEL 5G IN EUROPA rappresenta i maggiori player a livello mondiale – per la costituzione di una partnership pubblico privata sul 5G in grado di accelerare lo sviluppo della ricerca su tale La massiccia crescita del traffico dati mobile, favorita dal- nuova tecnologia. la diffusione dell’IoT e dalla crescente importanza assun- Nel 2015, nell’ambito del World Mobile Congress che si ta dalla fruizione dei contenuti in mobilità, sta ponendo tiene ogni anno a Barcellona, la Commissione e la 5GPPP all’attenzione del mercato e delle istituzioni la necessità hanno presentato un documento nel quale viene decli- di promuovere la ricerca e gli investimenti sullo sviluppo nata la visione europea del 5G e dello sviluppo infra- di tecnologie in grado di assicurare performance migliori strutturale. Si tratta di un documento molto interessante e fronteggiare le sfide del futuro. che mostra le peculiarità tecniche specifiche del 5G e le In questo contesto di profondo cambiamento, il 5G si possibili opportunità che tale tecnologia offre in settori presenta, nel segmento mobile, non solo come la tecno- come i trasporti, l’energia, la salute, i media. logia in grado di assicurare un evidente miglioramento In particolare, il documento, nel dare il senso della por- delle performance ad oggi garantite dal 4G ma anche tata della diffusione del 5G, descrive alcune delle pos- come fattore abilitante una serie di servizi che saranno sibilità che tale tecnologia offre nei vari settori; in par- in grado di rivoluzionare la vita dei cittadini/consumatori ticolare, cita la possibilità di prevedere automobili per e delle imprese. disabili guidate da remoto (grazie alla bassissima laten- Ed infatti, dal punto di vista squisitamente tecnico, il 5G si za) ed in prospettiva automobili completamente auto- presenta come una tecnologia a dir poco rivoluzionaria: nome nella guida in grado di assicurare minor traffico in particolare, garantisce una velocità di trasferimento e maggiore sicurezza, di favorire l’assistenza sanitaria a dei dati fino a 100 volte più veloce, riduce fortemente la distanza e la diffusione della robotica nelle operazioni latenza avvicinandola allo zero, assicura un volume di chirurgiche (anche a distanza) – con evidenti risparmi e dati mobili mille volte superiore ai livelli attuali, consen- semplificazioni non solo per i pazienti ma anche per le te di gestire un milione di dispositivi in 1 kmq, assicura autorità pubbliche – ed infine di agevolare la diffusione una durata della batteria dei dispositivi almeno pari a delle smart grid. Ciò al fine di porre in luce la necessità di 10 anni e consente di utilizzare diverse frequenze da intervenire sulle regole di gestione dello spettro, favorire 400 Mhz a 100 Ghz. l’armonizzazione ed incoraggiare forme di cooperazione Si tratta di un salto di qualità di non poco conto di cui tra i vari settori industriali e gli altri player interessati sono ben consapevoli le Istituzioni europee. Risale, all’implementazione del 5G in Europa. infatti, al 2013 la sottoscrizione di un accordo tra la Nel luglio del 2016 è stato invece diffuso il documento Commissione e la “5G Infrastructure Association” – che “5G Manifesto for timely deployment of 5G in Europe”, 10
LO SVILUPPO DEL 5G IN EUROPA sottoscritto da primarie aziende in diversi settori indu- livello globale dai diversi Paesi, in accoglimento di molti striali le quali hanno tracciato una roadmap per lo svi- dei rilievi e suggerimenti forniti nei documenti sottoscrit- luppo del 5G distinta in due fasi, la prima che prevede ti dal mondo dell’industria precedentemente descritti, la realizzazione di sperimentazioni nei diversi paesi con ha identificato otto diverse azioni per favorire lo svilup- cui dimostrare, anche mediante il coinvolgimento dei di- po del 5G in Europa ed in particolare: 1) promuovere versi settori verticali, le nuove capacità del 5G (prima del sperimentazioni preliminari dal 2017 e sperimenta- 2018); la seconda, intorno al 2018, prevede il raggiungi- zioni commerciali di dimensione multi-nazionale a par- mento di un accordo tra i vari stakeholder sulle specifi- tire dal 2018 incoraggiando gli Stati membri ad adotta- che delle sperimentazioni basate se possibile su sistemi re delle roadmap nazionali per lo sviluppo del 5G ed standardizzati. identificare almeno una città “5G enabled” alla fine del Il medesimo documento evidenzia l’importanza, per lo svi- 2020; 2) identificare in accordo con gli Stati membri alla luppo del 5G, di assicurare una gestione armonizzata del- fine del 2016 una lista di frequenze “pioniere” da uti- lo spettro all’interno degli stati membri (con riguardo alla lizzare per il lancio iniziale dei servizi 5G; 3) adottare un disponibilità e al rilascio delle frequenze, alle procedure, accordo in merito al set completo delle frequenze (sotto ai tempi ed ai costi per il rilascio delle licenze etc.) e di fa- e sopra 6 GHz) da armonizzare per lo sviluppo delle reti vorire gli investimenti in maniera sincronizzata così da ga- commerciali 5G in Europa; 4) monitorare i progressi e rantire la disponibilità della tecnologia in Europa nel 2020. favorire lo sviluppo delle small cells; 5) promuovere alla Nell’individuare le azioni da intraprendere per raggiun- fine del 2019 la disponibilità di un iniziale standard glo- gere l’obiettivo di sviluppare il 5G in Europa, il documen- bale 5G, favorire la standardizzazione dell’accesso radio to in questione pone in luce la necessità, tra l’altro, di e la conclusion di partnerships tra diversi settori indu- semplificare e ridurre le regole di accesso alle infrastrut- striali; 6) pianificare esperimenti tecnologici da realizzare ture, abbattere le barriere ancora esistenti, prevedere nel 2017 e presentare una dettagliata roadmap a mar- incentivi per tutti gli operatori e creare un level playing zo 2017 per l’implementazione di sperimentazioni field con regole equivalenti e proporzionate anche in re- commerciali avanzate; 7) incoraggiare gli Stati membri lazione alla privacy. a considerare gli utilizzi della rete 5G per migliorare la Da ultimo, il 14 settembre 2016 è stato pubblicato il do- performance dei servizi di comunicazione utilizzati per la cumento “5G for Europe: an Action Plan” accompagnato pubblica sicurezza; 8) identificare le ipotesi e le modalità dal working document “5G Global Developments” in cui la per una venture financing facility. Commissione europea, dopo aver evidenziato i benefici Considerata la straordinaria importanza dello sviluppo economici connessi alla diffusione del 5G nei diversi set- del 5G, la Commissione europea ha stanziato un fondo tori industriali ed aver descritto i progressi compiuti a di 700 mln di euro nell’ambito di Horizon 2020. 11
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G 3. INDUSTRIA 4.0 favorirà la crescita industriale, modificando il profilo della forza lavoro e cambiando la competitività delle imprese. Con i suoi elevati tassi di penetrazione dei dispositivi mo- Il capitolo 3 presenta un’analisi del primo dei tre merca- bili, l’Europa è particolarmente adatta a sfruttare la rivo- ti verticali esaminati nel presente studio, ossia il settore luzione in atto. D’altra parte, la crisi ha messo al centro manifatturiero. dell’attenzione delle politiche economiche il ruolo fonda- Siamo, oggi, di fronte ad una quarta ondata di progres- mentale della manifattura nel promuovere lo sviluppo so tecnologico legata all’impiego massivo delle tecnologie economico. L’Europa sta infatti scontando un profondo digitali nei processi manifatturieri. La trasformazione in deficit di competitività nei confronti soprattutto dei corso ha a che fare con l’avvento dell’IoT, ossia la diffu- Paesi emergenti, che hanno visto più che raddoppiare, sione di reti di sensori che consentono l’interconnessione tra il 1990 ed il 2014, il peso del proprio comparto ma- tra oggetti e, dunque, un nuovo paradigma in cui il mondo nifatturiero a livello mondiale, con una crescita impres- virtuale dell’ICT è strettamente integrato con il mondo re- sionante riferibile in particolare all’Asia, il cui contributo ale delle cose. Ma è collegata, altresì, alla pervasività dei alla realizzazione del valore aggiunto derivante dal settore dati, che, grazie alle accresciute capacità computazionali manifatturiero a livello globale è più che quadruplicato, e all’abbassamento dei costi degli strumenti di raccolta, passando dal 9% al 40%. Questo impressionante sviluppo elaborazione e analisi, sono sempre più in grado di tra- è avvenuto a scapito, in maniera generalizzata, di tutto il sformarsi in informazione, fino a diventare motore di in- mondo sviluppato ma, in particolare, dell’Europa Occiden- novazione e fonte di crescita per le economie e le società. tale, il cui peso globale in termini di valore aggiunto del Si tratta di una trasformazione – non tanto tecnica quanto settore manifatturiero si è ridotto di 12 punti percentuali. processuale – in cui macchine, prodotti e sistemi saranno L’industria rimane tuttavia centrale per la crescita eco- collegati lungo la catena del valore al di là della singola im- nomica dell’Europa. L’evoluzione digitale, fondata princi- presa: questi sistemi connessi – chiamati sistemi cyber-fisi- palmente sulla proliferazione di enormi quantità di dati, ci – potranno interagire tra loro utilizzando protocolli Inter- cambierà necessariamente e profondamente il settore net standard e potranno analizzare dati per prevedere il manifatturiero, riguardando sia le catene del valore oriz- fallimento degli eventi e auto-configurarsi per adattarsi ai zontali che quelle verticali. Questo processo finisce per cambiamenti. La raccolta e l’analisi dei dati rappresenterà, generare un enorme flusso di informazioni e di dati. Già dunque, il centro di questa quarta rivoluzione, in quanto oggi il settore manifatturiero appare essere il settore renderà i processi più veloci, più flessibili e più efficienti col mercato dei dati dal valore più elevato (circa il 22% per produrre beni di qualità superiore a costi ridotti. Ciò, del valore complessivo a livello europeo), e con prospet- a sua volta, consentirà il miglioramento dell’economia e tive future molto consistenti. Si prevede una crescita 12
INDUSTRIA 4.0 del 54% nel valore dei dati da qui al 2020, passando dai riduzione dei tempi che intercorrono tra il design del pro- circa 12 miliardi di euro del 2015 ad oltre 18 miliardi di dotto, la sua produzione e dunque il lancio dello stesso, euro nel giro di un quinquennio (Fig. 4). migliorando notevolmente velocità ed efficienza, con la Vengono poi presentate le principali implicazioni as- maggiore produttività che ne deriva. Si stima un mi- sociate alla trasformazione digitale del settore. Il glioramento del 120% nei tempi di consegna e del 70% manifatturiero digitale provocherà, infatti, una serie di nel cosiddetto time to market. cambiamenti nei processi ma anche in termini di model- Il corretto ed efficace utilizzo dei dati generati dai senso- li di business. In particolare, l’automazione del processo ri consente un controllo costante su ogni singolo pezzo, produttivo, unito alla trasmissione continua di dati lungo riducendo sensibilmente i tassi di errore nei processi di la filiera produttiva, consente di produrre diversi beni nel- produzione, grazie anche alla capacità dei macchinari di la stessa struttura produttiva, rendendo la produzione (ri)adattare la produzione in maniera semplice e rapida. ampiamente più flessibile. Al tempo stesso la capacità La migliore qualità, unita alla maggiore produttività, di configurare i macchinari in maniera tale che possano porta a consistenti incrementi della redditività delle facilmente adattarsi a particolari specifiche rende pos- imprese: secondo Tata Consultancy, il fatturato delle im- sibile una personalizzazione di massa, fino ad arrivare prese manifatturiere che hanno investito in tecnologie IoT in certi casi persino alla produzione di un pezzo unico in è cresciuto del 29% circa dal 2013 al 2014, un impatto di tempi molto rapidi. Questo comporta, altresì, un’estrema gran lunga superiore che in altri settori (Fig. 5). Fig 4 Valore del mercato dei dati, per settore (milioni di euro) Fonte: European Data Market Monitoring Tool 20.000 100% 16.000 80% 12.000 60% Baseline Scenario 2020 8.000 40% Data market value (2015) 4.000 20% Growth rate (2015-2020) 0 0% 13
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G Fig 5 Impatto sul fatturato degli investimenti in IoT (tasso medio di crescita del fatturato delle aziende che hanno investito in tecnologie IoT, 2014 vs. 2013) Fonte: European Data Market Monitoring Tool Industrial manufacturing 29% Banking and financial services 18% Media & Entertainment 17% Travel, Transport and Hospitality 16% TLC 16% Insurance 16% High tech 15% Retail 15% Consumer 13% Healthcare 13% Energy 13% Utilities 11% Automotive 10% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% Un’altra conseguenza della digitalizzazione dei processi generare ulteriori, potenzialmente enormi, guadagni. manifatturieri riguarda i consumatori più da vicino ed il Molte saranno le conseguenze in materia di lavoro, e loro maggior coinvolgimento in tutte la varie fasi che ri- nello specifico, da un lato, sugli effetti che la trasformazio- guardano il prodotto, dal suo design fino all’assistenza ne digitale del settore manifatturiero ha appunto sulla do- post-vendita. manda di lavoro e, dall’altro, sulle carenze che, in termini Ma Industria 4.0 comporta soprattutto un completo di competenze, tutta l’Europa – e l’Italia forse in particolar cambiamento nel modello di business delle imprese modo – mostra di avere. manifatturiere, spostando l’asse della competizione Se da un lato alcuni compiti umani verranno trasferiti ai tra le imprese – dai costi all’innovazione, alla qualità o robot che sono in grado di comunicare ininterrottamen- alla capacità di personalizzazione dei prodotti – e cre- te, rendendo dunque superflui alcuni ruoli low-skilled, ando nuove opportunità di business – legate, in modo dall’altro lato il significativo aumento nel livello di coope- particolare, all’uso dei dati generati dai processi, che porta razione tra uomo e macchina renderà necessarie com- alla cosiddetta “servitizzazione” del settore – che possono petenze sempre più di alto livello con un focus maggiore 14
INDUSTRIA 4.0 sull’istruzione e l’apprendimento continuo, spostando l’elaborazione e l’analisi di enormi moli di dati, caratteri- l’asse in misura sempre crescente verso ruoli di controllo stiche che ad oggi è pressoché impossibile trovare in una e pianificazione. È vero, quindi, che alcuni posti di lavoro sola persona. diventeranno obsoleti, ma è altrettanto vero che l’a- Mentre il saldo tra distruzione degli attuali posti di lavoro dozione di Industria 4.0, aumentando la competitività e creazione dei nuovi rimane un punto di dibattito, certa- delle imprese manifatturiere, da una parte, e consen- mente problematico è proprio l’attuale gap di competen- tendo la crescita dei mercati esistenti e l’introduzione ze che si riscontra esistere in maniera abbastanza diffusa di nuovi prodotti, dall’altra, porterà alla creazione di ed uniforme in tutta Europa. nuovi posti di lavoro. Secondo IDC, nel 2015 la differenza tra domanda e offerta Naturalmente non sono scontati né il segno né la di- di “lavoratori di dati” è stata, a livello europeo, pari a cir- mensione del saldo finale tra vecchi posto di lavoro che ca 396.000 unità (il 5,9% della domanda) e si stima possa andranno persi e nuovi posti di lavoro che saranno cre- aumentare, nel 2020, a 486.000, corrispondente al 6,6%, ati. Tuttavia, uno studio condotto da Boston Consulting con dei gap particolarmente elevati in alcuni Paesi, come Group sul mercato tedesco, stima per un periodo che va il Regno Unito (14,9%). Solo in Paesi come l’Italia e la Spa- dal 2015 al 2025 la creazione di circa 960.000 nuovi posti gna si stima un gap di competenze negativo per il 2020, di lavoro – di cui circa un quarto riguardante lavoratori ma purtroppo la spiegazione risiede nell’elevato tasso di esperti in IT, analytics e R&S – a fronte di una perdita di disoccupazione ed un mercato del lavoro inefficiente, che posti di lavoro di poco più di 600.000 unità. Questo signi- fanno sì che, mentre l’offerta cresce di pari passo con la fica un aumento netto di posti di lavoro (+350.000 circa) media europea, la crescita della domanda rimanga esi- pari a circa il 5% dell’attuale forza lavoro in Germania. gua, determinando quindi un eccesso di offerta (Fig. 6). Le due figure professionali che emergeranno in manie- Tuttavia, da qui al 2020, si stima per la domanda di ra dirompente sul mercato del lavoro saranno il coordi- analisti di Big Data – una specifica categoria di figura natore di robot – che avrà il compito di supervisionare i professionale particolarmente qualificata, con sofisticate robot nelle officine ed intervenire in caso di problemi o competenze tecniche – una crescita molto più sostenuta, segnali di errore – e il data scientist industriale, colui con un CAGR del 14,3%, che porterebbe ad approssimati- cioè che si occupa di estrarre e preparare i dati, condurre vamente 66.000 posti di analisti Big Data scoperti, cor- analisi avanzate ed applicarne i risultati al fine di miglio- rispondenti a circa il 17% della domanda. rare i prodotti e la produzione. A questi ultimi è, tuttavia, È stato, inoltre, elaborato un indice sintetico che cerca richiesta anche la conoscenza dei processi manifatturie- di dare un’idea dell’attuale grado di preparazione a ri e dei sistemi IT, nonché capacità di programmazione Industria 4.0 nei Paesi europei, tenendo conto di pre- e più in generale competenze che hanno a che fare con cise variabili che sono strettamente connesse al tema 15
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G nn card M2M; Fig 6 Skill gap in UE28 (in migliaia di unità di lavoro) nn imprese con accesso a BL (fissa e mobile); Fonte: European Data Market Monitoring Tool nn popolazione con accesso a BUL1; nn popolazione con accesso a copertura 4G; 8.000 8,0% nn lavoratori di dati sul totale degli occupati; 7.500 7,0% nn specialisti ICT sul totale del personale impiegato; 6,6% 7.000 6,0% nn imprese manifatturiere che forniscono training al 5,9% 6.500 5,0% proprio personale per sviluppare/migliorare compe- 6.000 4,0% tenze ICT; 7.378 nn laureati in Science & Engineering. 5.500 6.892 3,0% 6.648 5.000 6.253 2,0% Ciascuna variabile è stata opportunamente ponderata 4.500 1,0% in maniera tale da attribuire lo stesso peso all’adozione 4.000 0,0% delle tecnologie, alle infrastrutture e alle competenze. 2015 2020 Per ciascun Paese è stato poi calcolato un valore com- Demand Supply Data workers skill gap plessivo, dato dalla media ponderata di tutte le variabili considerate. Le medie così calcolate sono, infine, state normalizzate rispetto al Paese best performer, in modo concernente la quarta rivoluzione industriale. In partico- tale da assicurare una scala da 0 a 100 punti. lare sono state considerate variabili – di seguito elencate I Paesi che presentano le migliori caratteristiche in grado – inerenti all’adozione delle tecnologie, alle infrastruttu- di mettere in atto la quarta rivoluzione industriale sono re e alle competenze: principalmente quelli del Nord Europa, ovvero Svezia, nn imprese manifatturiere che utilizzano software ERP Danimarca, Germania, Belgio, Finlandia, Paesi Bassi che per l’integrazione dei processi interni; si classificano nelle prime sei posizioni con un punteg- nn imprese che utilizzano la tecnologia RFID; gio che va da 96 a 100. In questi Paesi, la maggior par- nn imprese che acquistano servizi di Cloud Computing di te delle imprese adotta tecnologie IoT, a cui è associato medio-alta sofisticazione; un buon grado di sviluppo infrastrutturale e un buon nn imprese con processi di business automaticamente livello di competenze specifiche, necessarie al corretto collegati a quelli dei propri fornitori o clienti; impiego di queste tecnologie e all’interazione con esse. 1 La variabile “Popolazione con accesso a BUL” è stata presa in considerazione come una proxy del valore per le imprese, essendo il dato di queste ultime mancante. Lo stesso vale anche per la variabile “Popolazione con accesso a copertura 4G”. 16
INDUSTRIA 4.0 Contrariamente, i Paesi dell’Est Europa presentano an- cloud computing e le tecnologie RFID). Deve, invece, an- cora delle condizioni poco favorevoli allo sviluppo dell’In- cora recuperare il gap con il resto d’Europa – nonostante dustria 4.0. negli ultimi anni buoni passi in avanti siano stati compiu- L’Italia, purtroppo, non si classifica benissimo rispet- ti – per quanto riguarda la dotazione infrastrutturale (in to alla maggior parte dei Paesi europei (20° posto con particolare di rete fissa). Il punto più critico restano però un punteggio pari a 79,0), anche se riguardo all’adozio- di gran lunga le competenze, che risultano essere infe- ne delle tecnologie IoT mostra complessivamente una riori a buona parte dell’Europa, che pure ha la necessità buona performance (soprattutto per quanto riguarda il di investire maggiormente nello sviluppo di esse. Fig 7 Indice I-Com del grado di preparazione a Industria 4.0 nei Paesi Europei Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Eurostat e OCSE Sweden 100 Denmark 99,6 Germany 99,4 Belgium 97,7 Finland 97,0 Netherlands 96,3 Austria 92,3 Luxembourg 91,3 Lithuania 91,2 Portugal 90,1 Slovenia 87,6 Malta 85,1 Czech Rep. 83,8 Ireland 83,6 Spain 83,4 United Kingdom 82,4 Cyprus 81,8 Estonia 79,4 France 79,2 Italy 79,0 Latvia 76,3 Slovakia 76,2 Croatia 75,6 Hungary 73,2 Greece 72,1 Poland 70,0 Romania 67,3 Bulgaria 65,7 0 20 40 60 80 100 120 17
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G 4. EFFICIENZA ENERGETICA un obiettivo del 30%). Secondo la Commissione europea, l’Unione raggiun- gerà circa il 18-19% di risparmio di energia primaria Il capitolo 4 è dedicato all’efficienza energetica e agli nel 2020, mentre ha già raggiunto l’obiettivo in termini di effetti della digitalizzazione sul settore. consumo energetico finale fissato dalla Direttiva sull’ef- Dall’analisi di contesto emerge che l’efficienza energe- ficienza energetica2. Tuttavia, è necessario considerare tica svolge un ruolo fondamentale nella transizione che circa un terzo dei progressi verso l’obiettivo 2020 è verso un sistema energetico più competitivo, sicuro dovuto alla non avvenuta crescita per via della crisi fi- e sostenibile. La strategia dell’Unione Energia ha con- nanziaria, risulta quindi importante non sottovalutare gli fermato l’obiettivo di efficienza energetica del 20% entro ulteriori sforzi necessari per il 2030. il 2020 ovvero meno di 1.086 Mtep del consumo energe- Nel 2013, gli Stati membri hanno identificato obiettivi in- tico finale o meno di 1.483 Mtep di consumo di energia dicativi nazionali per l’efficienza energetica, con l’intento primaria. L’intento è quello di procedere fino al 27% di disaccoppiare il consumo di energia dalla crescita eco- entro il 2030 (da rivedere entro il 2020 avendo in mente nomica. In questo contesto, il livello degli obiettivi fissati Fig 8 Consumi finali al 2014 e target consumi finali al 2020 (in milioni di tonnellate equivalenti petrolio) Source: EEA Mtoe 250 200 150 100 50 0 Lithuania Luxembourg Austria Belgium Bulgaria Croatia Cyprus Czech Rep. Denmark Estonia Finland France Germany Greece Hungary Ireland Italy Latvia Malta Netherlands Poland Portugal Romania Slovakia Slovenia Spain Sweden U.K. 2014 Final energy consumption Final energy consumption target for 2020 2 JRC 2016 - Energy Consumption and Energy Efficiency Trends in the EU-28 2000-2014. 18
EFFICIENZA ENERGETICA dalla Croazia, Cipro, Finlandia, Grecia, Italia, Portogallo del livello a livello europeo. e Romania non è risultato sufficientemente ambizioso, In molti Stati membri, la trasposizione della EED di fat- prevedendo che il consumo di energia finale sia supe- to non è ancora completata (o è stata recepita solo riore alle previsioni di sviluppo del PIL nel periodo 2014- parzialmente), impedendo o comunque ostacolando il 2020. Osservando la fotografia più aggiornata (dati raggiungimento degli obiettivi nazionali per il 2020 e la 2014) dei progressi degli Stati rispetto all’obiettivo di condivisione dei benefici tra tutti gli attori del mercato, efficienza energetica per il 2020 (Fig.8), anche se alcuni compresi i consumatori. Stati membri hanno già raggiunto un livello di consumo Nei mesi scorsi, la Commissione ha avviato diverse pro- di energia al di sotto dei target fissati, potrebbe esser cedure di infrazione, inviando 27 lettere di messa in necessario uno sforzo ulteriore per mantenere questo mora e alcuni pareri motivati agli Stati membri per in- livello, in particolare se il PIL tornasse a crescere. completa o incorretta trasposizione della Direttiva negli Il Rapporto della Commissione europea sui progressi ordinamenti nazionali. nel campo dell’efficienza energetica mostra sensibi- Il mercato dell’efficienza energetica ha un forte li differenze tra Paesi, con un generale miglioramento potenziale di investimento, ma è ancora piccolo, Fig 9 Capacità addizionale annuale generazione elettrica centralizzata vs. distribuita Fonte: Elaborazione I-Com su dati Navigant (2015) GW $Milion 200 200,000 150 150,000 100 100,000 50 50,000 0 0 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Annual new centralized power plant capacity additions Annual new distributed generation capacity additions Annual distributed generation revenue (right axis) 19
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G frammentato, rischioso, e fondato prevalentemente su questi ed i clienti. L’energy cloud offre alle industrie sovvenzioni dirette o indirette. energetiche, che decidano di rivedere le proprie strate- La rivoluzione digitale, che sta invadendo anche il cam- gie di medio/lungo periodo, svariate opportunità di capi- po dell’energia, potrebbe contribuire a migliorare le talizzazione del cambiamento in corso. condizioni di contesto (grazie soprattutto alla maggiore Attraverso la diffusione degli smart meter in Europa i disponibilità di informazioni per consumatori e impre- consumatori hanno accesso a un gran numero di infor- se e all’abbattimento dei costi nella fornitura di servizi mazioni, ma non sempre sono in grado di interpretare un tempo riservati alle grandi imprese). I capisaldi su tali dati e sfruttarli opportunamente. Questa condizione cui si fondava l’industria elettrica stanno irrimedia- potrebbe rappresentare una grande opportunità an- bilmente crollando: forti economie di scala, domanda/ che per le imprese energetiche che potrebbero fornire offerta rigide e opportunità per grandi investimenti sono supporto nel ridurre il gap, aiutare i clienti a interpretare aspetti non più caratterizzanti questo tipo di industria. i propri dati e le abitudini di consumo, offrendo successi- La rigidità sempre più cede il passo alla flessibilità, vamente soluzioni ad hoc per il singolo. tipica della generazione distribuita, ed il consumatore si Nel terzo pacchetto energia viene stabilito un target di mostra (almeno potenzialmente) più partecipe, proatti- diffusione di smart meter al 2020 pari all’80% dei consu- vo ed incline al cambiamento. matori elettrici con analisi costi/benefici positiva, mentre Nella Fig. 9, viene mostrata la capacità di generazione non viene stabilito nessun obiettivo specifico per il gas, addizionale dal 2014 al 2023 e i ricavi provenienti dalla per il quale si auspica un “periodo di tempo ragionevole”. generazione distribuita a livello mondiale. Quest’ultima Il Regolatore italiano risulta piuttosto all’avanguardia in crescita ormai da diversi anni. Si prevede che nel 2018 in tal senso, ponendo una grande attenzione al tema del- avverrà lo storico sorpasso della generazione distri- la misurazione in tutti i settori di competenza. Per quan- buita su quella centralizzata (naturalmente in termini to riguarda il settore gas ha stabilito un obiettivo del 50% di nuova capacità installata). dei punti di riconsegna entro il 2018. Inoltre, nel 2014 ha Le reti del futuro sempre più (e sempre meglio) dovranno avviato alcuni progetti pilota di smart meter multiser- integrare la generazione distribuita con le reti abilitando vizio. L’obiettivo di tali progetti è fornire informazioni sui il flusso bidirezionale di energia. Ciò richiede un eleva- propri consumi energetici ai consumatori in un’ottica di to livello di digitalizzazione, l’energy cloud – supportato generale semplificazione. dal progresso tecnologico – attraverso l’uso di piattafor- Guardando al valore del mercato dell’Advance Metering me agevola l’incontro tra i operatori di mercato e tra Infrastructure3 dal 2012 al 2020, si stima che, al termine 3 Sistema integrato di smart meter, reti di comunicazione e sistemi di data management per l’abilitazione della comunicazione bidirezionale tra clienti e imprese. 20
EFFICIENZA ENERGETICA del periodo, il mercato europeo arriverà a valere 9,2 mi- facilmente alle preferenze dei clienti attraverso contrat- liardi di dollari, con un tasso annuale di crescita medio ti commerciali, elettrodomestici intelligenti e dispositivi, ponderato (CAGR) nell’intero periodo del 9% (Fig. 10). social media. La trasparenza, circa l’uso di queste infor- La disponibilità di un’ingente quantità di dati comporte- mazioni, la privacy per i consumatori e la parità di condi- rà la necessità di definire un adeguato sistema di ge- zioni per gli operatori devono essere garantite. Se da un stione degli stessi e di rivedere regole di comunicazione lato i regolatori devono agevolare lo scambio tempestivo e standard tra gestori delle reti. di dati sulle reti tra gli operatori di sistema e di mercato, Pur ritenendo inapplicabile un unico modello di ge- TSO e DSO devono accordarsi sulla requisiti tecnici, stione a livello europeo, nella piena libertà di defini- sui formati e sugli standard di comunicazione per lo zione della propria strategia da parte di ogni Stato, è scambio di informazioni. fondamentale stabilire alcuni requisiti e principi impre- scindibili in relazione alla privacy, alla trasparenza, all’ac- cessibilità dei dati. Infatti, nel nuovo mondo digitalizzato, le aziende hanno accesso molto più spesso e molto più Fig 10 Valore di mercato dell’infrastruttura di metering avanzato (miliardi di dollari) Fonte: Zpryme $ Billion 35 CAGR UE 2016-2020: +6,7% 28.6 30 26.3 CAGR UE 2012-2016: +11,5% 23.9 25 21.9 19.9 20 17.8 16 14.3 15 13 8.1 8.7 9.2 10 7.1 7.6 5.7 6.4 4.6 5.1 5 0 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Europe World 21
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G 5. e-health sull’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’as- sistenza sanitaria transfrontaliera ha segnato un importante passo in avanti verso una cooperazione uf- La digitalizzazione della sanità risulta essere una prio- ficiale in materia di sanità elettronica, con l’obiettivo di rità assoluta e si presenta – oggi più che mai – come la massimizzare i benefici sociali ed economici derivanti risposta risolutiva ai tanti bisogni e alle tante sfide dall’implementazione e dall’interoperabilità dei sistemi dei sistemi sanitari. Si tratta di un processo fondamen- di eHealth. tale che può migliorare la qualità dell’assistenza sanita- In particolare, l’articolo 14 di tale direttiva ha istituito ria, ridurre i costi e favorire l’autonomia delle persone, una rete di assistenza nell’ambito della sanità elettroni- ridefinendo una nuova relazione tra paziente e profes- ca (eHealth Network) che riunisce le autorità nazionali sionista sanitario (e/o struttura sanitaria), dove il primo responsabili della sanità digitale designate dagli Stati assume un ruolo maggiormente attivo nella gestione Membri e che si propone di migliorare l’interoperabilità della propria salute. tra i sistemi sanitari elettronici e la continuità delle cure, Nel Piano d’azione “Sanità Elettronica” 2012-2020 con il fine di garantire l’accesso a un’assistenza sanitaria della Commissione europea, si definisce l’eHealth (sa- sicura e di qualità. nità digitale e/o elettronica) come “l’uso delle Tecnologie I vantaggi ascrivibili alla sanità digitale sono, dun- dell’Informazione e della Comunicazione nei prodotti, que, numerosi e interessano tutti gli attori del siste- servizi e processi sanitari accompagnato da cambiamen- ma sanitario (pazienti, professionisti sanitari, ospe- ti di ordine organizzativo nei sistemi sanitari e nuove dali, Governo e pubbliche autorità). competenze, il tutto finalizzato a un miglioramento della Nello specifico, la sanità digitale aiuta i pazienti a gestire salute dei cittadini, dell’efficienza e della produttività in autonomamente la propria salute grazie ad un maggior ambito sanitario, nonché a un maggior valore economi- flusso di informazioni e ad una migliore interazione con co e sociale della salute. L’eHealth riguarda l’interazione i professionisti sanitari. Inoltre, mediante un accesso tra pazienti e prestatori di servizi sanitari, la trasmissione immediato ai dati sanitari consente diagnosi più veloci, dei dati tra le varie istituzioni o la comunicazione inter trattamenti più efficaci e migliori outcome in termini di pares tra pazienti e/o professionisti in ambito sanitario”. salute. Il suddetto piano rientra nell’ambito delle iniziative po- La sanità digitale, migliorando l’efficienza sanitaria, con- litiche messe in atto dalla Commissione europea e ha il tribuisce ad alleviare l’onere per i bilanci sanitari. Ad fine di diffondere la sanità elettronica in tutta l’Unione esempio, le soluzioni per l’auto-gestione del paziente po- europea. trebbero contribuire a ridurre il numero e la lunghezza Negli ultimi anni, anche la direttiva 2011/24/UE dei soggiorni ospedalieri per i pazienti affetti da malattie 22
E-HEALTH Fig 11 Indice I-Com del grado di adozione dell’eHealth nei Paesi europei Fonte: Elaborazione I-Com su dati della Commissione europea Denmark 100 Finland 87 Netherlands 86 Estonia 83 Sweden 79 Spain 74 Croatia 65 United Kingdom 49 Romania 45 France 42 Portugal 42 Belgium 42 Germany 40 Cyprus 37 Austria 36 Hungary 34 Luxembourg 34 Italy 33 Lithuania 33 Malta 32 Greece 32 Ireland 31 Czech Republic 31 Slovenia 27 Latvia 26 Slovakia 25 Bulgaria 22 Poland 22 0 20 40 60 80 100 120 23
LA RIVOLUZIONE DELL’INTERNET DELLE COSE E DEL 5G croniche; altri strumenti, come le cartelle cliniche elet- sopra citati (Fig. 11). Lo Stato Membro più performante troniche, potrebbero essere utilizzati per evitare la du- risulta la Danimarca, seguito da Finlandia, Paesi Bas- plicazione degli esami medici e per aiutare i pazienti ad si, Estonia e Svezia. Questi Paesi hanno in comune un accedere più velocemente alle informazioni. alto livello di digitalizzazione negli studi medici e un eleva- L’uso delle tecnologie digitali facilita anche l’accesso ai to numero di pazienti che utilizzano internet per cercare servizi sanitari in tutta l’Europa. In effetti, l’eHealth do- informazioni sulla salute o prenotare visite mediche. vrebbe agevolare la mobilità dei pazienti e facilitare l’as- L’Italia si colloca al 18° posto della classifica con un sistenza sanitaria transfrontaliera, come stabilito dalla punteggio molto basso (circa il 70% in meno rispetto direttiva 2011/24/UE. alla prima classificata). Il processo di digitalizzazione La sanità digitale offre agli ospedali la possibilità di mi- della sanità italiana appare, infatti, ancora indietro gliorare il processo di cura, ad esempio tramite i sistemi (si pensi al Patto per la Sanità Digitale che è stato sotto- di gestione del flusso dei pazienti e potrebbe aiutare gli scritto con due anni di ritardo) rispetto a buona parte operatori sanitari a ridurre gli errori medici. Infine, assi- dei Paesi UE, anche se discreti risultati sono stati com- ste i governi e gli operatori sanitari a migliorare la gestio- plessivamente raggiunti nell’ultimo periodo, pur perma- ne delle epidemie. nendo delle diversità a livello regionale. Il processo di digitalizzazione della sanità non è, Secondo l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), il Fascico- però, uniforme in tutti i Paesi dell’Unione europea. lo Sanitario Elettronico è finalmente operativo in sette L’analisi degli indicatori forniti della Commissione regioni italiane (Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto europea (pazienti che cercano online informazioni sulla Adige, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna e Puglia). salute; pazienti che prenotano visite mediche attraverso In Campania, Calabria e Sicilia, purtroppo, ancora non internet; medici di medicina generale che inviano elet- è stato implementato mentre nelle restanti regioni è in tronicamente le prescrizioni ai farmacisti; medici di me- corso di implementazione. dicina generale che usano internet per condividere dati Buoni risultati si hanno anche sul fronte dell’ePrescription sanitari dei pazienti con altri operatori o professionisti (ricetta medica elettronica). Secondo i dati di Promofar- sanitari) che misurano i progressi in termini di sanità di- ma, in tutte le regioni italiane è stata introdotta la ricetta gitale, mostra come alcuni Paesi siano avanti nell’uso elettronica, portando in Italia la quota delle prescrizioni delle tecnologie digitali in ambito sanitario a fronte, digitali all’80%. Non tutte le Regioni però procedono di invece, di un sostanziale ritardo da parte di altri. pari passo: Campania e Veneto sono le migliori con circa il In particolare, per descrivere il livello di adozione 90% di ricette dematerializzate. In coda, invece, Calabria e dell’eHealth nell’Unione europea, I-Com ha elaborato Provincia Autonoma di Bolzano che sono partite per ulti- un indice sintetico che tiene conto dei quattro indicatori me ma hanno già fatto progressi negli ultimi mesi. 24
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