La nuova sede della BMW a Lipsia progettata da Zaha Hadid - Amazon S3
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La nuova sede della BMW a Lipsia progettata da Zaha Hadid Zaha Hadid, l’architetto iraniana naturalizzata britannica, recentemente scomparsa, è firmataria del progetto del nuovo Central Building Bmw a Lipsia. Insieme al quasi contemporaneo edificio dello showroom aziendale, il nuovo edificio centrale Bmw rappresenta il completamento dello stabilimento che il produttore di automobili tedesco basato a Monaco di baviera ha creato a Lipsia, città della Sassonia non lontana dal confine con la Polonia. L’investimento che ha permesso la realizzazione di tutto il nuovo impianto produttivo, interamente votato alla fabbricazione della Bmw Serie 3 e in grado di assemblare a pieno regime fino a 650 vetture al giorno, è stato ingente non solo a livello aziendale, ma anche in termini di scelte e strategie politiche. L’intenzione di ampliare sia la produzione che i siti produttivi da parte del gruppo ha infatti ricevuto un pronto e fattivo sostegno da una regione che ha cercato una via d’uscita dalla crisi nella creazione di una vocazione automobilistica (sono presenti sul territorio Audi, Porsche e Volkswagen) e che per Bmw ha messo a disposizione 360 milioni di euro.
Foto: Werner Huthmacher Foto: Werner Huthmacher Il progetto impostato da Zaha Hadid prende le mosse da un concorso internazionale in due fasi lanciato da Bmw Group in collaborazione con la municipalità di Lipsia nel 2002, per cui
vennero vagliate 25 candidature tra le quali venne scelto Zaha Hadid Architects presentatisi insieme al paesaggista Gross.Max. L’obiettivo primario era l’ideazione di un nuovo edificio che, insieme unitario con la sua area esterna, desse nuovo spazio alle funzioni direzionali e terziarie e collegasse al contempo fra loro i tre grandi capannoni già esistenti progettati dall’ufficio tecnico per lo svolgimento delle diverse fasi della produzione. La scelta di un concorso e, in seguito a questo, di ZHA sottendeva anche la volontà aziendale di dotarsi di un edificio funzionale, iconico e rappresentativo e di legare al contempo attraverso la nuova costruzione il proprio marchio a uno dei nomi più importanti dell’architettura internazionale. Altre opere di Zaha Hadid: La stazione marittima di Salerno di Zaha Hadid fotografata da Hélène Binet La stazione ad alta velocità di Napoli Afragola progettata da Zaha Hadid Torre Hadid a Milano Heydar Aliyev Center Con queste premesse, i 27.500 mq del Central Building si collocano in posizione centrale rispetto al contesto. Nuovo punto nodale dell’intero stabilimento, materializzano formalmente e attraverso la distribuzione degli spazi interni dinamicità, connessione e movimento all’interno di un edificio che riesce a fondere produzione, progettazione e amministrazione e mettere insieme dipendenti (impiegati e operai), automobili e visitatori grazie sia alla continuità degli spazi che ad alcune fortunate e suggestive intuizioni progettuali, come il mettere in bell’evidenza lo scorrere da un capannone all’altro dei telai delle auto trasportati su passerelle sospese illuminate da luci led blu al di sotto della copertura.
Foto: Hélène Binet Foto: Hélène Binet Mentre l’esterno vede l’accostarsi, l’intersecarsi e il sovrapporsi di elementi spaziali e volumi in cui fanno mostra di sé materiali come il cemento armato gettato in opera (di cui è costituita anche tutta la struttura portante dell’edificio), la lamiera grecata e il vetro, l’interno si genera dalla hall di ingresso da cui uno spazio ampio e il più possibile continuo prende le forme e localizza funzioni attraverso terrazze, scale, rampe, corridoi e ambienti flessibili e aperti. Funzioni diverse si affiancano alla produzione, agli spazi per il pubblico e a servizi come la mensa aziendale e un bar caffetteria, mentre in uffici open space privi di gerarchia gli impiegati e i loro superiori condividono postazioni uguali, realizzate appositamente su disegno, in ambienti separati dai corridoi solo da pareti trasparenti.
Foto: Werner Huthmacher Non lontano dal centro nevralgico, metaforico e reale, dello stabilimento sorge lo showroom. I suoi 4.000 mq nascono e si sviluppano tra 2003 e 2006 come ultimo tassello dell’ambizioso piano di sviluppo della casa automobilistica e si pongono in piena continuità, formale e spaziale grazie anche alle linee della studiata area esterna disegnata da Gross.Max, con l’edificio centrale che parallelamente si stava completando. Si posiziona a nord ovest dell’area occupata dallo stabilimento, in corrispondenza dell’ingresso principale su BMW Allee. Linee dinamiche e fluide caratterizzano anche questo basso insieme che, composto da due edifici che spazialmente sembrano avvitarsi l’un con l’altro, emerge dalla superficie del parcheggio. Accoglie gli spazi per l’esposizione dei modelli delle auto e la loro consegna nella sua parte più esterna e aperta, caratterizzata dalle ampie trasparenze e superfici traslucide e metalliche che sono uno dei segni distintivi anche del Central Building, mentre una
interna, più chiusa da muri perimetrali di cemento, ospita invece laboratori e strutture annesse per la formazione. Foto: Werner Huthmacher Foto: Werner Huthmacher
Foto: Werner Huthmacher
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