La mia politica a Natale - GialloZafferano Blog
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Mousse di sogliola La mousse di sogliola è un antipasto molto facile da realizzare, adatto per iniziare un’occasione un po’ chic a base di pesce con gli amici o anche da gustare in famiglia per un pranzo sano e leggero. Per preparare la mia mousse, ho utilizzato la sogliola cotta al vapore. Questo tipo di cottura pre- serva la tenerezza e le proprietà nutrizionali del pesce. Ingredienti: 300g Filetti di sogliola 1/2 spicchio Aglio senz’anima 2 Pomodorini datterini 200g Ricotta fresca 30ml Olio evo q.b.Sale 100g Tonno sott’olio 20ml Panna fresca liquida 4 fette Pane tostato 5 Acciughe sott’olio 4 foglie Lattuga Procedimento: Cuocere i filetti di sogliola a vapore per 5 minuti. Fare raffreddare. Nel frullatore mettere la ricotta, i filetti di sogliola, le acciughe, il tonno ben sgocciolato, la panna e poco sale. Frullare fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo. Lavare ed asciugare le fo- glie di lattuga con carta assorbente; sistemarle come base nelle coppe. Versare il composto nelle 4 coppe e guarnire con spicchi di pomodorini. Servire fredda con fettine di pane tostato.
Capesante gratinate Le capesante gratinate sono un antipasto proposto quasi sempre durante le feste canoniche (Natale o Capodanno). Sono molto facili da realizzare con una panatura profumata con erbe mediterranee che diventa croccante e dorata in forno. Le capesante (note anche come conchiglie di San Giacomo) sono molluschi bivalvi formati da due conchiglie di colore rosso aranciato. Ingredienti: 8 Capesante 50ml Olio evo 100g Mollica di pane Scorza di un limone q.b. Sale e pepe q.b. Prezzemolo q.b. Maggiorana Procedimento: Lavare e grattugiare la buccia del limone. Pulire le foglioline di prezzemolo e maggiorana, tritarle e aggiungerle alla scorza di limone. Prendere la mollica di pane, togliere la crosta, tagliare la mollica a cubetti e tritarla. Anche questa va nella ciotola. Ora mescolare il pane, le erbe aromati- che, la scorza di limone con l’olio, sale e pepe. La panatura è pronta! Accendere il forno a 200°C ventilato. Porre le capesante sulla leccarda rivestita di carta forno con la parte concava della con- chiglia rivolta verso la base. Farcire le capesante con la panatura ottenuta. Infornarle per un quarto d’ora o non appena si sarà formata una crosticina invitante. Le capesante gratinate sono pronte per essere servite!
Risotto con rossetti e carciofi Il risotto con rossetti e carciofi è una mia invenzione creata per un con- corso su Instagram in cui si chiedeva la ricetta di un risotto a base di pesce. Il rossetto è un piccolo pesce molto utilizzato nella gastronomia ligure e toscana. Quelli che mangiamo sono esemplari adulti di una specie che al massimo raggiunge i 6 cm ma in genere è lunga 3/4 cm. Attenti però a non confonderli con i “bianchetti“. Ingredienti: 160g Riso Carnaroli 1 Scalogno Succo di limone 100g Rossetti q.b. Olio 1 bicchierino di Vino bianco 2 Carciofi q.b. Sale Fumetto di pesce o brodo vegetale Procedimento: Pulire i carciofi eliminando le foglie più dure e togliendo la parte con le spine. Tagliarli a metà e togliere la barba interna. Affettarli molto sottili e metterli per 10 minuti in acqua acidulata con il succo di limone. Nella risottiera far rosolare un piccolo scalogno nell’olio poi aggiungere il riso e tostare un minuto. Sfumare con vino bianco, far evaporare e poi bagnare piano piano, aiutandosi con il mestolo, con il fumetto di pesce caldo (o brodo vegetale). Mentre cuoce il riso, scaldare un po’ di olio in un padellino e poi versare i carciofi scolati dall’acqua e scottarli fino a che non di- ventano croccanti e un po’ abbrustoliti. Spegnere il fuoco, aggiustare di sale e tenere da parte. A fine cottura del riso, assaggiare se va bene di sale e aggiungere i rossetti, mescolare delicatamente e spegnere il fuoco, Servire il risotto aggiungendo i carciofi nel piatto.
Gallinella di mare in umido Quello che mi piace di più di questa ricetta è che alla fine abbiamo anche un buon sughetto. La gal- linella è un pesce colorato di sfumature tra il rosso e l’arancio che vive sui fondali sabbiosi del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico. La sua consistenza ricorda quella dello scorfano e durante la cottura la carne tende un pochino ad asciugarsi. Per questo è meglio cuocerla in brodi assieme ad altre specie oppure in umido come vi propongo io in questa ricetta dall’intenso sapore mediterraneo! Ingredienti: 800g Gallinella q.b. Peperoncino 300g Passata di pomodoro q.b. Sale 1 Spicchio di aglio q.b. Olio evo 4 filetti Acciughe 1/2 bicchiere di Vino 30g Capperi bianco Procedimento: In una casseruola soffriggere, con un filo di olio evo, lo spicchio di aglio, il peperoncino e i filetti di acciuga privati del sale . Adagiare la gallinella e farla insaporire per qualche istante poi sfumare con il vino bianco. Unire la passata di pomodoro, i capperi, il basilico e aggiustare di sale. Far cuocere a fuoco lento coprendo con un coperchio. Sollevarlo di tanto in tanto per controllare che il sughetto non sia troppo asciutto, in tal caso aggiungere un po’ d’acqua calda o brodo vegetale sopra il pesce. Dopo circa 20/25 minuti il pesce dovrebbe essere cotto. Prendere la gallinella togliere la pelle, la testa e la lisca. Mettere i filetti in una piatto e condirli con il bagnetto di pomodoro.
Tiramisù con i caporali Il tiramisù è un classico dolce al cucchiaio che esiste in tantissime versioni. L’ingrediente più im- portante sono i biscotti che devono essere morbidi e friabili in modo da assorbire il caffè senza inzup- parsi troppo. I caporali, parenti dei savoiardi sono biscotti genovesi, che non mancano mai nelle pasticcerie della città. Il tiramisù è il dolce italiano per eccellenza. La qualità degli ingredienti utilizzati fa la differenza; un buon mascarpone, uova, zucchero, caporali e caffè. Una spruzzata di cacao e un bel contenitore trasparente lo rendono ancora più bello da presentare! Ingredienti: 1 Uovo intero 12 Caporali 2 Tuorli 400g Caffè espresso freddo 500g Mascarpone q.b. Cacao amaro Procedimento: Preparare il caffè e lasciarlo raffreddare. In una ciotola montare con la frusta elettrica lo zucchero con i tuorli e l’uovo intero per 6 minuti. Aggiungere il mascarpone un cucchiaio per volta, conti- nuando a montare. A questo punto la nostra crema è pronta. Disporre il caporali sul fondo del contenitore. Con una cucchiaio bagnarli di caffè. Mettere sopra metà crema al mascarpone. Adesso inzuppare uno per uno i caporali nel caffè. Con un movimento veloce sennò si disfano. Disporli so- pra la crema. Mettere la restante crema al mascarpone in un sac à poche con la bocca a stella e coprire tutti i caporali realizzando delle decorazioni. Coprire con pellicola trasparente e far riposare in frigo per 5 ore. Prima di servire cospargere con cacao in polvere.
Uvetta e albicocche sotto grappa Uvetta e albicocche sotto grappa sono una vera e propria “coccola” del dopopasto, quando arriva l’ora del relax sul divano con un buon libro o davanti alla televisione. Una volta preparata la frutta deve macerare per circa 40 giorni prima di essere consumata. Questi vasetti sono semplici da confe- zionare ma è fondamentale partire da ingredienti di buona qualità. Per questo motivo ho scelto uvetta cilena, albicocche secche ma morbide e un’ottima grappa di dolcetto. Ingredienti: 750ml Grappa 150ml Acqua 1 Kg Uvetta cilena 300g Zucchero 1 Kg Albicocche Procedimento: Preparare lo sciroppo facendo bollire l’acqua con lo zucchero continuando a mescolare. Lasciar bol- lire per un minuto poi spegnere e raffreddare. Quando lo sciroppo sarà freddo, unirlo alla grappa. Mescolare. Nel frattempo sterilizzare i vasetti. Sistemare le albicocche in alcuni vasetti e l’uvetta negli altri, stando attenti a riempirli per due terzi o poco più. È molto importante che la frutta rimanga totalmente coperta dal liquido. Con il mestolo versare lo sciroppo fino a coprire completa- mente la frutta secca. Chiudere con i tappi ed etichettare con cura. Lasciare a macerare la frutta per circa 40 giorni prima di consumare.
Puoi anche leggere