La guerra dei Roses con Ambra Angiolini in scena nel Circuito ERT - Il Discorso

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La guerra dei Roses con Ambra Angiolini in scena nel Circuito ERT - Il Discorso
La guerra dei Roses con Ambra
Angiolini    in   scena   nel
Circuito ERT
La   prossima   settimana   Ambra
Angiolini e Matteo Cremon
vestiranno i panni che al cinema
furono di Kathleen Turner e
Michael Douglas ne La guerra dei
Roses. L’adattamento teatrale
del romanzo di Warren Adler che
diede    origine     anche     al
lungometraggio del 1989 farà tappa nel circuito ERT per due
serate: venerdì 11 gennaio al Teatro Pier Paolo Pasolini di
Casarsadella Delizia e sabato 12 gennaio al Teatro Luigi
Candoni di Tolmezzo. Entrambe le reciteavranno inizio alle
20.45. La regia dello spettacolo è di Filippo Dini, completano
il cast Massimo Cagnina e Emanuela Guaiana.

Come detto, La guerra dei Roses è un romanzo del 1981,
divenuto otto anni più tardi un enorme successo
cinematografico grazie alla regia di Danny De Vito e
all’interpretazione di due stelle comeKathleen Turner e
Micheal Douglas. L’autore del romanzo in seguito decide in
seguito di adattare questa vicenda anche per il teatro,
creando una commedia straordinaria, raffinata e caotica al
tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle, che trova
forse sulle assi del palcoscenico la sua dimensione ideale,
per la sua potenza espressiva e la sua dimensione onirica.

La storia narra della lenta e terribile separazione tra i
coniugi Rose: Oliver, ricco e ambizioso uomo d’affari, e
Barbara, moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha
accompagnato nella sua brillante ascesa, con amore, stima
profonda e un pizzico di fascinazione per le piccole e grandi
comodità che la loro vita quotidiana poteva offrire.

L’idillio iniziale si rompe poco dopo l’inizio della commedia,
infrangendosi contro lo scoglio della mancata realizzazione
professionale di lei. Tutta la vita passata assieme viene così
completamente riscritta e reinterpretata da Barbara; la sua
nuova presa di coscienza la rafforza e la sprona, con una
ferocia degna di una grande eroina, a scagliarsi sull’ormai
ex-amato, ora visto come il responsabile della sua mancata
affermazione, in un crescendo di cattiveria, rabbia e
reciproche atrocità, fino alle estreme conseguenze.

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it o chiamando la
Biblioteca Comunale di Casarsa (0434 873981) e l’Ufficio
Cultura di Tolmezzo (0433 487961).

Il Cantico delle Creature:
musica per la Pace firmata
Baton for Peace
Il 6 gennaio alle ore 18.00 a Napoli presso la chiesa di San
Severo al Pendino (Via Duomo, 286) Baton for Peace e
l’Ensemble Assisi Suono Sacro presentano il Cantico delle
Creature: Andrea Ceccomori, al flauto, con Maria Chiara
Fiorucci arpa, Elisa Bovi soprano ed Ermano Vallini
violoncello, proporranno un programma di ispirazione
francescana: musiche dello stesso Ceccomori che, con una
scrittura classico contemporanea, propongono sonorità pensate
perché la musica sia in grado di parlare all’animo umano
educandolo al linguaggio della Pace. In chiusura alcuni brani
della grande tradizione natalizia e della tradizione
francescana popolare riletti per l’occasione in collaborazione
con l’Ensemble. Il Concerto fa parte delle iniziative di Baton
for Peace, un progetto di Andrea Ceccomori e di Assisi Suono
Sacro, che con il 2019 ha lanciato una vera e propria Call for
Peace rivolta ai musicisti e agli organizzatori di tutto il
Mondo per costruire una rete di musica all’insegna della
Pace. La produzione esecutiva del concerto è affidata alla
Keysound in collaborazione con OP Eventi Srl.

TRAVIATA. L’INTELLIGENZA DEL
CUORE” DI E CON LELLA COSTA
PER LA CONTRADA AL TEATRO
BOBBIO DALL’11 AL 14 GENNAIO.
“Felici quelle nature di fuoco che ardono fino a consumarsi”.
Spezza così il silenzio dei primi minuti in scena la calda
voce di Lella Costa, attrice, scrittrice e volto noto della
tv, in “Traviata, l’intelligenza del cuore” in scena per la
stagione della Contrada al Teatro Bobbio dall’11 al 14 gennaio
2019.

Tratto dall’omonimo dramma verdiano, ispirato a sua volta dal
romanzo di Alexandre Dumas ‘La signora delle camelie’ (tratto
dalla storia di un personaggio realmente esistito, la
cortigiana più richiesta e ben pagata di Parigi nei primi anni
dell’Ottocento, Marie Duplessis, amante dello stesso Dumas) lo
spettacolo è un’opera teatrale-musicale, scritta con Gabriele
Vacis, che rende omaggio a tutte le “traviate” del mondo.
Lella Costa darà voce e corpo, oltre che alla protagonista del
romanzo, Violetta e dell’opera lirica, Margherita Gautier,
anche a due dive scelte come simbolo dell’amore non
corrisposto: Maria Callas e Marilyn Monroe. Dive lontane ma
simili, che diventano simboli di quell’eccesso che fa spavento
ma che rende uniche le traviate. Lella Costa attualizza un
tema che continua ad essere centrale nella sua poetica,
‘l’intelligenza del cuore’, e lo fa rivedendo insieme a
Gabriele Vacis la messinscena, in un allestimento con musica
dal vivo: l’attrice e co-autrice viene infatti accompagnata
dal pianista Davide Carmarino e dai cantanti Adriana Iozzia e
Lee Chung Man, in un gioco che coinvolge musiche e personaggi
contemporanei, come Franco Battiato, Tom Waits e Marianne
Faithfull. La narrazione è ulteriormente arricchita
da citazioni più o meno velate a opere di altri artisti, con
ammiccamenti a Fabrizio De André, Mia Martini, Nanni Moretti.

Per tutta la durata dello spettacolo, Lella Costa rimane
fedele   alla    narrazione,    senza   riassumere    il
romanzo ma approfondendo alcune parti salienti della storia
che diventano spunti per denunciare drammi moderni e a tratti
impersona uno o l’altro dei protagonisti, a tratti dialoga con
loro. Non mancano passaggi pungenti e osservazioni umoristiche
sulla natura ingenua di Alfredo, che incarna inizialmente il
giovane maschio innamorato non proprio “sveglio” e l’attrice
si sofferma poi in particolar modo sulla figura del padre di
Alfredo, Germont, il suo doppiogiochismo, la sua morale dei
due pesi e due misure. In lui la narratrice individua
l’archetipo di tutti gli uomini “con i cuori a forma di
salvadanai” senza distinzione di classe sociale o professione,
che alimentano il giro d’affari della prostituzione.

Lella Costa racconta Traviata, la capisce, la incoraggia, la
consiglia, la compiange, fa il tifo per lei contro quella
figura nerissima che è Germont. La usa come esempio per un
discorso molto duro sui rapporti fra uomini e prostituzione,
la colloca in rapporto all’oggi, a noi, alla nostra
sensibilità, la giudica. A tutti pone la stessa domanda:
“Davvero vi sembra normale che qui oggi, si debba ancora
comprare il corpo delle donne?” per poi ritornare Marilyn e al
suo destino infausto. Nonostante la sua carriera di successo
ed eccesso, sembra che sia per sempre rimasta più simile a
una adolescente che a una gran diva: “Ogni donna è, o almeno
per un istante è stata, precisamente questo: una bellissima
bambina”.
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