L'italiano, una lingua per il canto
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L’italiano, una lingua per il canto Il “recitar cantando” nasce in Italia e fiorisce per secoli intonando testi in lingua italiana. All’im- menso patrimonio dei libretti musicati nella lingua di Dante contribuiscono per oltre due secoli com- positori di tutti i paesi e di tutte le corti dove si aprono teatri per l’opera e per la musica. Il rapporto strettissimo tra la lingua italiana e lo sviluppo del canto e del “bel canto” non può non essere legato alle caratteristiche specifiche di quella lingua che sui palcoscenici realizza un’unità d’Italia assai prima di quella politica e un’unità che, di fatto, non ha confini. Dopo aver dato in pratica buona parte della termi- nologia musicale, l’Italia esporta dunque un patri- monio al cui fascino soggiacciono principi, compo- sitori e pubblici di tutte le nazioni. L’italiano diviene la lingua internazionale dell’opera, la lingua veico- lare parlata nei teatri di tutto il mondo da cantanti, compositori, librettisti, impresari, scenografi. Il tea- tro d’opera è il teatro della lingua italiana. La nascita delle cosiddette “scuole nazionali” sarà così una tarda reazione ad un predominio fin troppo esplicito. L’indagine sulle ragioni per cui la nostra lingua ha potuto godere di un tale privilegio nel campo dell’intonazione vocale e sui reali confini di tale immensa fortuna merita di essere appro- fondita nel momento stesso in cui si cerca di recu- perare un’adesione sempre più fedele ai testi e ai loro più reconditi significati. E’ questo il senso di questo primo incontro di stu- diosi, preludio alla seconda edizione del Festival del Belcanto organizzato a Rieti. Bruno Cagli
Venerdì 21 maggio 2010 ore 15:00 Park Hotel Villa Potenziani ore 18:00 Teatro Flavio Vespasiano Indirizzi di saluto SALOTTO MUSICALE Carlo Latini Sovrintendente Il Canto del Pianoforte della Fondazione Flavio Vespasiano Frédéric Chopin (1810 - 2010) Giuseppe Emili Sindaco di Rieti Renato Meucci Gianfranco Formichetti Presentazione del libro Assessore alla Cultura del Comune di Rieti Chopin e il suono di Pleyel a cura di Florence Gétreau ore 15:30 I SESSIONE presiede I fortepiani Pleyel n.22 (1839) e n.23 (1852) Bruno Cagli della Collezione Fernanda Giulini Introducono ore 15:30 Giovanni Carli Ballola Fernanda Giulini e Renato Meucci Quando il Lied canta italiano Musiche di Chopin Fortepiano, Jin Ju ore 16:00 Marco Bizzarini L’opera nell’opera: satira,metateatro o ‘reality show’? ore 16:30 Paolo Fabbri Da una lingua all’altra: problemi di trasloco e di adattamento
Sabato 22 maggio 2010 ore 10:00 Park Hotel Villa Potenziani ore 20:30 Teatro Flavio Vespasiano II SESSIONE Concerto - Chopin e il Belcanto presiede Introduce Annalisa Bini Bruno Cagli ore 10:00 Jeremy Commons, Musiche di Chopin Discovering Italian through Opera: Pianoforte, Denis Zhdanov performances of Italian Opera in New Zealand and Australia, 1850-1950 oer 10:30 Teresa Maria Gialdroni Oltre la parola: i significati nascosti nei testi delle cantate ore 11:00 Markus Engelhardt Mattia Battistini. Una voce fra Rieti e Europa ore 16:30 Parlar cantando - Tavola rotonda Partecipano: Bruno Cagli Annalisa Bini Marco Bizzarini Giovanni Carli Ballola Jeremy Commons Markus Engelhardt Paolo Fabbri Teresa Maria Gialdroni
21 maggio, ore 18:30 22 maggio, ore 20:30 Salotto musicale Concerto Il Canto del Pianoforte - Frédéric Chopin (1810 - 2010) Chopin e il Belcanto Barcarola in fa diesis maggiore op. 60 Ballata n. 3 in la bemolle maggiore op. 47 Notturno n. 2 in mi bemolle maggiore op. 55 Valzer n. 5 in la bemolle maggiore op. 42 Scherzo n. 4 in mi maggiore op 54 Tarantella in la bemolle maggiore op. 43 Ballata n. 4 in fa minore op. 52 Sonata in si minore op. 58 Fortepiano, Jin Ju Notturno n. 2 in mi bemolle maggiore op. 9 Notturno n. 1 in do minore op. 48 Polacca in fa diesis minore op. 44 Polacca in la bemolle maggiore op. 61, Polonaise-Fantaisie Introduce Bruno Cagli Pianoforte, Denis Zhdanov
Jin Ju Il nome di Jin Ju si è fatto conoscere in ogni angolo del mondo dopo la trionfale performance in mondovisione davanti a 5000 spettatori presso l’aula Paolo VI nella Città del Vaticano, dove ha suonato sette pianoforti d'epoca (dagli inizi del sec. XIX ai nostri giorni) per Sua Santità Benedetto XVI. Vincitrice di importanti Concorsi Internazionali (Concorso Interna- zionale Rumeno di Bucarest, China National Piano Competition, UNISA International Piano Competition, Concorso Pianistico Inter- nazionale Theodor Leschetizky, Beethoven Society Competition di Londra) e premiata nei prestigiosi concorsi Cajkovskij di Mosca e Reine Elisabeth di Bruxelles, Jin Ju ha suonato nei cinque conti- nenti nelle più prestigiose sale da concerto, come la Konzerthaus di Berlino e Vienna, la Bridgewater Hall di Manchester, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca e il Palais de Beaux Arts di Bru- xelles, la Sala Verdi di Milano, il Teatro della Pergola di Firenze. Si è esibita inoltre nella Città Proibita (Pechino) e in tutte le princi- pali sale da concerto della Cina. Come solista ha collaborato ripetutamente con varie orchestre fra cui la BBC Orchestra, la Belgian National Orchestra, l’Orchestra Phi- larmonique de Lìege (Belgio), la Oslo Symphony Orchestra, la South Africa New Philharmonic, la Johannesburg Philharmonic Orchestra, la Macao Symphony Orchestra, la Taiwan Symphony Orchestra, la Royal Northern College of Music, la Auckland Philarmonia Orche- stra, la China National Symphony, la Russian State Symphony, la Wallonia Royal Chamber Orchestra, e molte altre. I suoi concerti sono stati trasmessi in tutto il mondo, da NPR “Per- formance Today” negli USA a "Sky Classica" in Italia; da "Canvas" in Belgio alla "BBC" in Inghilterra, e della televisione e dalla radio nazionale in Cina, ove i suoi programmi le hanno fatto ottenere premi speciali e importanti riconoscimenti dal Ministero della Cul- tura Cinese. Nel 2008 la Televisione di Stato Cinese CCTV ha rea- lizzato un lungo ed approfondito documentario interamente dedicato alla sua vita e alla sua arte, trasmesso a più riprese sul canale tematico principale della nazione. Il suo CD Frame (Italy www.quadroframe.com), contenente l’integrale degli Studi di Debussy, è stato recensito in maniera entusiastica dalle più importanti firme sulle riviste specializzate; è inoltre stato pubblicato un CD con la sua esecuzione dello Yellow River Piano Concerto inciso con la Macao Symphony Orchestra, Cd che ha otte- nuto una diffusione enorme in tutta la Cina ed è stato inserito nella rosa dei primi 10 successi mondiali per la musica classica. La Multigram Domo Video (www.domovideo.com) ha pubblicato un DVD con sue esecuzioni di musiche di Haydn, Mozart, Beethoven, Chopin e Liszt. Jin Ju è membro di facoltà al Conservatorio Centrale di Pechino e ha insegnato al Royal Northern Music College di Manchester. Ha te- nuto inoltre numerose Master-Classes in Cina, Europa e Stati Uniti. Attualmente è docente presso l'Accademia Internazionale di Imola. Fra i suoi prossimi impegni è prevista una tournée con I Virtuosi Ita- liani (assieme ai quali eseguirà i due Concerti di Chopin), quindi una tournée in Cina con la Macao Symphony Orchestra, ed altre tour- nées e concerti in Inghilterra, USA, Argentina, Francia e Germania.
Denis Zhdanov Denis Zhdanov è nato nel 1988 a Chernigov, Ucraina. È attualmente studente del corso “Incontri col Maestro” dell’Acca- demia Internazionale di Pianoforte di Imola sotto la guida del profes- sor L. Margarius e della Kiev National Music Academy con il professor B. Fedorov. È stato vincitore di numerosi concorsi pianistici internazionali tra cui: 3° edizione del Tbilisi International Piano Competition in Georgia (WFIMC, 2005) – IV premio e premio speciale per miglior interpreta- zione di una sonata classica; 7°edizione dell’ International Youth Piano Competition “Arthur Rubinstein in Memoriam” a Bydgoszcz, Polonia (EmCy, 2007) – I premio; 19° edizione del Concorso Piani- stico Internazionale “Roma 2009”, Italia - primo premio e menzione speciale. Denis Zhdanov si è esibito con la National Symphonic Orchestra of Georgia, la Pomeranian Symphony Orchestra di Bydgoszcz, l’Or- chestra della radio e televisione ucraina, l’Orchestra da Camera Nova Amadeus di Roma, la “Sinfonia Iuventus” Orchestra – Varsa- via, diretto da rinomati direttori d’orchestra come Jan Hobson (USA), Jan Pomier (Francia), Nicola Samale (Italia). Si esibisce regolarmente in recital e come solista con le orchestre delle principali città della Polonia, tra cui Varsavia, Cracovia, Kato- vice, Lodz, Wroclaw. Ha preso parte a due concerti del Primo Festival Internazionale “Arthur Rubinstein” a Lodz, Polonia – 2008 con pianisti affermati come E. Ax, A. Gauriliuk, A. Korsantia, K. Gerstein.
Il fortepiano a coda N.22 porta il numero di pro- Il fortepiano a coda N.23 porta il numero 18292 duzione 7265, fu costruito da Pleyel nel 1839 e e uscì dalla bottega di Pleyel il 22 dicembre 1852. uscì dalla sua bottega nell’aprile del 1840. Risale allo stesso anno del fortepiano a coda numero I due fortepiani sono costruiti da Camille Pleyel nel 7267, che fu proprietà di Frédéric Chopin, ora al 1839 e nel 1852. Hanno un diapason diverso: La Musée de la Musique, a Parigi. L’unica differenza = 415 per lo strumento del 1839 e La = 440 per tra i due strumenti è rappresentata dalla lun- quello del 1852. Sono entrambi schedati da John ghezza dei tasti: in questo strumento la distanza Henry van der Meer nel catalogo Alla ricerca dei tra il perno sul bilanciere e l’estremità anteriore suoni perduti – Arte e musica nella collezione di dei tasti misura 2 millimetri in più della stessa di- strumenti di Fernanda Giulini. Sono contrasse- stanza nel fortepiano di Chopin. Inoltre, sotto la ta- gnati dai numeri 22 e 23. vola armonica del N.7267 vi è una piccola barra Entrambi gli strumenti fanno parte della Colle- supplementare. zione Fernanda Giulini e provengono da Villa Me- dici Giulini. www.villamedici-giulini.it
Organizzazione: Biglietteria concerto del 22 maggio: Fondazione Flavio Vespasiano Teatro Flavio Vespasiano / tel. 0746 271335 Tel. 0746 25.92.91 Resp. Elenio Sambuco fondazioneflaviovespasiano.it Fax/Tel. 0746-270664 / elpispettacoli@alice.it
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