L'italiano, una lingua per il canto

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L'italiano, una lingua per il canto
L’italiano,
         una lingua per il canto
Convegno internazionale
Rieti, 21-22 maggio 2010
L'italiano, una lingua per il canto
L’italiano, una lingua per il canto

Il “recitar cantando” nasce in Italia e fiorisce per
secoli intonando testi in lingua italiana. All’im-
menso patrimonio dei libretti musicati nella lingua
di Dante contribuiscono per oltre due secoli com-
positori di tutti i paesi e di tutte le corti dove si
aprono teatri per l’opera e per la musica. Il rapporto
strettissimo tra la lingua italiana e lo sviluppo del
canto e del “bel canto” non può non essere legato
alle caratteristiche specifiche di quella lingua che
sui palcoscenici realizza un’unità d’Italia assai
prima di quella politica e un’unità che, di fatto,
non ha confini.
Dopo aver dato in pratica buona parte della termi-
nologia musicale, l’Italia esporta dunque un patri-
monio al cui fascino soggiacciono principi, compo-
sitori e pubblici di tutte le nazioni. L’italiano diviene
la lingua internazionale dell’opera, la lingua veico-
lare parlata nei teatri di tutto il mondo da cantanti,
compositori, librettisti, impresari, scenografi. Il tea-
tro d’opera è il teatro della lingua italiana.
La nascita delle cosiddette “scuole nazionali” sarà
così una tarda reazione ad un predominio fin
troppo esplicito. L’indagine sulle ragioni per cui la
nostra lingua ha potuto godere di un tale privilegio
nel campo dell’intonazione vocale e sui reali confini
di tale immensa fortuna merita di essere appro-
fondita nel momento stesso in cui si cerca di recu-
perare un’adesione sempre più fedele ai testi e ai
loro più reconditi significati.
E’ questo il senso di questo primo incontro di stu-
diosi, preludio alla seconda edizione del Festival
del Belcanto organizzato a Rieti.

                                              Bruno Cagli
L'italiano, una lingua per il canto
Venerdì 21 maggio 2010

ore 15:00 Park Hotel Villa Potenziani                   ore 18:00 Teatro Flavio Vespasiano

           Indirizzi di saluto                                    SALOTTO MUSICALE
           Carlo Latini
           Sovrintendente                                         Il Canto del Pianoforte
           della Fondazione Flavio Vespasiano                     Frédéric Chopin (1810 - 2010)
           Giuseppe Emili
           Sindaco di Rieti                                       Renato Meucci
           Gianfranco Formichetti                                 Presentazione del libro
           Assessore alla Cultura del Comune di Rieti             Chopin e il suono di Pleyel
                                                                  a cura di Florence Gétreau
ore 15:30 I SESSIONE
          presiede                                                I fortepiani Pleyel n.22 (1839) e n.23 (1852)
          Bruno Cagli                                             della Collezione Fernanda Giulini
                                                                  Introducono
ore 15:30 Giovanni Carli Ballola                                  Fernanda Giulini e Renato Meucci
          Quando il Lied canta italiano                           Musiche di Chopin
                                                                  Fortepiano, Jin Ju
ore 16:00 Marco Bizzarini
          L’opera nell’opera:
          satira,metateatro o ‘reality show’?

ore 16:30 Paolo Fabbri
          Da una lingua all’altra:
          problemi di trasloco e di adattamento
L'italiano, una lingua per il canto
Sabato 22 maggio 2010

ore 10:00 Park Hotel Villa Potenziani                      ore 20:30 Teatro Flavio Vespasiano

           II SESSIONE                                               Concerto - Chopin e il Belcanto
           presiede                                                  Introduce
           Annalisa Bini                                             Bruno Cagli

ore 10:00 Jeremy Commons,                                            Musiche di Chopin
          Discovering Italian through Opera:                         Pianoforte, Denis Zhdanov
          performances of Italian Opera
          in New Zealand and Australia, 1850-1950

oer 10:30 Teresa Maria Gialdroni
          Oltre la parola:
          i significati nascosti nei testi delle cantate

ore 11:00 Markus Engelhardt
          Mattia Battistini. Una voce fra Rieti e Europa

ore 16:30 Parlar cantando - Tavola rotonda

           Partecipano:
           Bruno Cagli
           Annalisa Bini
           Marco Bizzarini
           Giovanni Carli Ballola
           Jeremy Commons
           Markus Engelhardt
           Paolo Fabbri
           Teresa Maria Gialdroni
L'italiano, una lingua per il canto
21 maggio, ore 18:30                                      22 maggio, ore 20:30

Salotto musicale                                          Concerto
Il Canto del Pianoforte - Frédéric Chopin (1810 - 2010)   Chopin e il Belcanto

Barcarola in fa diesis maggiore op. 60                    Ballata n. 3 in la bemolle maggiore op. 47
Notturno n. 2 in mi bemolle maggiore op. 55               Valzer n. 5 in la bemolle maggiore op. 42
Scherzo n. 4 in mi maggiore op 54                         Tarantella in la bemolle maggiore op. 43
Ballata n. 4 in fa minore op. 52                          Sonata in si minore op. 58

Fortepiano, Jin Ju

                                                          Notturno n. 2 in mi bemolle maggiore op. 9
                                                          Notturno n. 1 in do minore op. 48
                                                          Polacca in fa diesis minore op. 44
                                                          Polacca in la bemolle maggiore op. 61, Polonaise-Fantaisie

                                                          Introduce Bruno Cagli
                                                          Pianoforte, Denis Zhdanov
L'italiano, una lingua per il canto
Jin Ju

Il nome di Jin Ju si è fatto conoscere in ogni angolo del mondo
dopo la trionfale performance in mondovisione davanti a 5000
spettatori presso l’aula Paolo VI nella Città del Vaticano, dove ha
suonato sette pianoforti d'epoca (dagli inizi del sec. XIX ai nostri
giorni) per Sua Santità Benedetto XVI.

Vincitrice di importanti Concorsi Internazionali (Concorso Interna-
zionale Rumeno di Bucarest, China National Piano Competition,
UNISA International Piano Competition, Concorso Pianistico Inter-
nazionale Theodor Leschetizky, Beethoven Society Competition di
Londra) e premiata nei prestigiosi concorsi Cajkovskij di Mosca e
Reine Elisabeth di Bruxelles, Jin Ju ha suonato nei cinque conti-
nenti nelle più prestigiose sale da concerto, come la Konzerthaus
di Berlino e Vienna, la Bridgewater Hall di Manchester, la Sala
Grande del Conservatorio di Mosca e il Palais de Beaux Arts di Bru-
xelles, la Sala Verdi di Milano, il Teatro della Pergola di Firenze.
Si è esibita inoltre nella Città Proibita (Pechino) e in tutte le princi-
pali sale da concerto della Cina.
Come solista ha collaborato ripetutamente con varie orchestre fra
cui la BBC Orchestra, la Belgian National Orchestra, l’Orchestra Phi-
larmonique de Lìege (Belgio), la Oslo Symphony Orchestra, la South
Africa New Philharmonic, la Johannesburg Philharmonic Orchestra,
la Macao Symphony Orchestra, la Taiwan Symphony Orchestra, la
Royal Northern College of Music, la Auckland Philarmonia Orche-
stra, la China National Symphony, la Russian State Symphony, la
Wallonia Royal Chamber Orchestra, e molte altre.
I suoi concerti sono stati trasmessi in tutto il mondo, da NPR “Per-
formance Today” negli USA a "Sky Classica" in Italia; da "Canvas"
in Belgio alla "BBC" in Inghilterra, e della televisione e dalla radio
nazionale in Cina, ove i suoi programmi le hanno fatto ottenere
premi speciali e importanti riconoscimenti dal Ministero della Cul-
tura Cinese. Nel 2008 la Televisione di Stato Cinese CCTV ha rea-
lizzato un lungo ed approfondito documentario interamente
dedicato alla sua vita e alla sua arte, trasmesso a più riprese sul
canale tematico principale della nazione.
Il suo CD Frame (Italy www.quadroframe.com), contenente l’integrale
degli Studi di Debussy, è stato recensito in maniera entusiastica
dalle più importanti firme sulle riviste specializzate; è inoltre stato
pubblicato un CD con la sua esecuzione dello Yellow River Piano
Concerto inciso con la Macao Symphony Orchestra, Cd che ha otte-
nuto una diffusione enorme in tutta la Cina ed è stato inserito nella
rosa dei primi 10 successi mondiali per la musica classica.
La Multigram Domo Video (www.domovideo.com) ha pubblicato un
DVD con sue esecuzioni di musiche di Haydn, Mozart, Beethoven,
Chopin e Liszt.
Jin Ju è membro di facoltà al Conservatorio Centrale di Pechino e
ha insegnato al Royal Northern Music College di Manchester. Ha te-
nuto inoltre numerose Master-Classes in Cina, Europa e Stati Uniti.
Attualmente è docente presso l'Accademia Internazionale di Imola.
Fra i suoi prossimi impegni è prevista una tournée con I Virtuosi Ita-
liani (assieme ai quali eseguirà i due Concerti di Chopin), quindi una
tournée in Cina con la Macao Symphony Orchestra, ed altre tour-
nées e concerti in Inghilterra, USA, Argentina, Francia e Germania.
Denis Zhdanov

Denis Zhdanov è nato nel 1988 a Chernigov, Ucraina.
È attualmente studente del corso “Incontri col Maestro” dell’Acca-
demia Internazionale di Pianoforte di Imola sotto la guida del profes-
sor L. Margarius e della Kiev National Music Academy con il professor
B. Fedorov.
È stato vincitore di numerosi concorsi pianistici internazionali tra cui:
3° edizione del Tbilisi International Piano Competition in Georgia
(WFIMC, 2005) – IV premio e premio speciale per miglior interpreta-
zione di una sonata classica; 7°edizione dell’ International Youth
Piano Competition “Arthur Rubinstein in Memoriam” a Bydgoszcz,
Polonia (EmCy, 2007) – I premio; 19° edizione del Concorso Piani-
stico Internazionale “Roma 2009”, Italia - primo premio e menzione
speciale.
Denis Zhdanov si è esibito con la National Symphonic Orchestra
of Georgia, la Pomeranian Symphony Orchestra di Bydgoszcz, l’Or-
chestra della radio e televisione ucraina, l’Orchestra da Camera
Nova Amadeus di Roma, la “Sinfonia Iuventus” Orchestra – Varsa-
via, diretto da rinomati direttori d’orchestra come Jan Hobson
(USA), Jan Pomier (Francia), Nicola Samale (Italia).
Si esibisce regolarmente in recital e come solista con le orchestre
delle principali città della Polonia, tra cui Varsavia, Cracovia, Kato-
vice, Lodz, Wroclaw.
Ha preso parte a due concerti del Primo Festival Internazionale
“Arthur Rubinstein” a Lodz, Polonia – 2008 con pianisti affermati
come E. Ax, A. Gauriliuk, A. Korsantia, K. Gerstein.
Il fortepiano a coda N.22 porta il numero di pro-        Il fortepiano a coda N.23 porta il numero 18292
duzione 7265, fu costruito da Pleyel nel 1839 e          e uscì dalla bottega di Pleyel il 22 dicembre 1852.
uscì dalla sua bottega nell’aprile del 1840. Risale
allo stesso anno del fortepiano a coda numero            I due fortepiani sono costruiti da Camille Pleyel nel
7267, che fu proprietà di Frédéric Chopin, ora al        1839 e nel 1852. Hanno un diapason diverso: La
Musée de la Musique, a Parigi. L’unica differenza        = 415 per lo strumento del 1839 e La = 440 per
tra i due strumenti è rappresentata dalla lun-           quello del 1852. Sono entrambi schedati da John
ghezza dei tasti: in questo strumento la distanza        Henry van der Meer nel catalogo Alla ricerca dei
tra il perno sul bilanciere e l’estremità anteriore      suoni perduti – Arte e musica nella collezione di
dei tasti misura 2 millimetri in più della stessa di-    strumenti di Fernanda Giulini. Sono contrasse-
stanza nel fortepiano di Chopin. Inoltre, sotto la ta-   gnati dai numeri 22 e 23.
vola armonica del N.7267 vi è una piccola barra          Entrambi gli strumenti fanno parte della Colle-
supplementare.                                           zione Fernanda Giulini e provengono da Villa Me-
                                                         dici Giulini.

                                                                                         www.villamedici-giulini.it
Organizzazione:                 Biglietteria concerto del 22 maggio:
Fondazione Flavio Vespasiano    Teatro Flavio Vespasiano / tel. 0746 271335
Tel. 0746 25.92.91              Resp. Elenio Sambuco
fondazioneflaviovespasiano.it   Fax/Tel. 0746-270664 / elpispettacoli@alice.it
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