L'Industria Alimentare Italiana Outolook - ZANETTI
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L’Industria Alimentare Italiana Outolook Paolo FEDERALIMENTARE The Italian Food&Drink Industry Federation ZANETTI Vicepresidente 25 ottobre 2016
L’INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA OUTLOOK INDUSTRIA ALIMENTARE 2
L’INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA Dati 2015 • FATTURATO € 132 MILIARDI. – E’ il 2° settore manifatturiero in Italia – L’Industria compra e trasforma il 72% delle materie prime agricole nazionali. • ESPORTAZIONI € 28,9 MILIARDI (+6,8%) • L’Industria è generalmente riconosciuta come l’ambasciatrice del Made in Italy nel mondo considerando che quasi l’80% dell’export agroalimentare italiano è rappresentato da prestigiosi marchi industriali. • IMPORTAZIONI € 20,8 MILIARDI (+2%) – Bilancia commerciale € 8,1 MILIARDI • 6.850 Aziende con più di 9 addetti Fonte: Federalimentare 3
TOP 5 F&D European Industry Fatturato 2015 (Mld €) Germany 175 France 159 Italy 132 UK 114 Spain 92 0 50 100 150 200 Fonte: FoodDrink Europe 4
EXPORT gen-giu 2016 Principali Paesi (Mln €) TOT Export giugno 2016 € 14,3 Miliardi 5
EXPORTS gen-giu 2016 Principali Prodotti (Mln €) TOT Export giugno 2016 € 14,3 Miliardi 6
L’INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA CONTRAFFAZIONE E ITALIAN SOUNDING NEL SETTORE ALIMENTARE 7
CONTRAFFAZIONE e ITALIAN SOUNDING Frenano la crescita dell’export alimentare Sono fenomeni che penalizzano il settore alimentare con ricadute negative: 1. sui consumatori: prodotti di incerta composizione e dubbia igiene 2. sulle imprese: difficoltà nella promozione dei prodotti e nella difesa dell’autenticità 3. sullo Stato Produttore: sottrazione di gettito fiscale, lotta alla criminalità CONTRAFFAZIONE ITALIAN SOUNDING • Pratica illecita (come pirateria o • Pratica sleale (Imitazione) ma legale plagio) • Non perseguibile giuridicamente (salvo • Perseguibile giuridicamente pochi casi) – Fenomeno più subdolo, consiste nell’uso di etichette o altri simboli o colori o • Riguarda prevalentemente violazioni di: figure sull’imballaggio che evocano – marchio registrato l’italianità dei luoghi di origine della – indicazioni geografiche DOP/IGP materia prima, della ricetta, del – presentazione dei prodotti marchio o ancora del processo di trasformazione di prodotti fabbricati – rare le contraffazioni di brevetto all’estero 8
CONTRAFFAZIONE e ITALIAN SOUNDING Il valore ASIA NORD SUD UE TOTALE OCEANIA AMERICA AMERICA CONTRAFFAZIONE 1 Mld 1 Mld 3 Mld 1 Mld 6 Mld ITALIAN SOUNDING 21 Mld 4 Mld 24 Mld 5 Mld 54 Mld TOTALE 22 Mld 5 Mld 27 Mld 6 Mld 60 Mld 1. L’Italian Sounding spesso si avvale dell’esperienza e delle conoscenze produttive delle comunità d’origine italiana all’estero 2. Costituisce una delle principali del mancato export italiano perchè consente ad alcune aziende locali di avere un vantaggio competitivo, attraverso: – Ridotti costi di produzione (economicità delle materie prime utilizzate) – Ridotti costi dei servizi (producendo localmente si riducono i costi di trasporto) – Produzione a prezzi più bassi ma collocando il prodotto su fasce superiori di prezzo grazie al richiamo dell’italianità (premium price stimato in una forchetta tra il 25% e il 70%) Fonte: stime Federalimentare su dati 2010 9
ESEMPI DI ITALIAN SOUNDING Pasta Germania USA Turchia La pasta italiana è uno degli alimenti più imitati, sia nei formati sia nei nomi degli stessi o del brand. Una delle principali Giappone Sud America differenze riguarda l’uso di grano tenero. 10
ESEMPI DI ITALIAN SOUNDING Parmigiano-Reggiano Parmesan - USA Parmeso - Brasile Parmigiano-Reggiano originale con marchio del Consorzio Parmesano - Uruguay Reggianito - Argentina 11
ESEMPI DI ITALIAN SOUNDING Mozzarella La Mozzarella di Bufala è garantita dal marchio del Consorzio Alcuni esempi di “mozzarella” dal formato decisamente anomalo!!! 12
ESEMPI DI ITALIAN SOUNDING Vini Prosecco di Prosecco Valdobbia Prosecco Nuova dene Brasile Zelanda Chianti Chianti Chianti Classico California California 13
CONTRAFFAZIONE e ITALIAN SOUNDING Strumenti di contrasto • Mercato UE: REGOLAMENTO 1169/2011 (informazione al consumatore) – stabilisce che l’indicazione d’origine dell’alimento debba essere obbligatoriamente apposta in etichetta nel caso in cui “l’omissione di tale indicazione possa indurre in errore il consumatore in merito al paese d’origine o al luogo di provenienza reali dell’alimento, in particolare se le informazioni che accompagnano l’alimento o contenute nell’etichetta nel loro insieme potrebbero altrimenti far pensare che l’alimento abbia un differente paese d’origine o luogo di provenienza". • Mercati extra-UE: CETA – Accordo libero scambio UE-CANADA – riconoscimento di 41 DOP/IGP italiane (su 173 totali) – Sancito il principio di co-esistenza con marchi storici locali Italian Sounding (es. San Daniele vs. Authentic Italian Prosciutto) – sancito il divieto di evocazione anche per quanto riguarda nomi e simboli che richiamino un Paese diverso dal luogo di produzione del prodotto – Gli ottimi risultati raggiunti con il CETA sono perseguiti anche per il TTIP – Accordo di libero scambio UE-USA 14
GRAZIE www.federalimentare.it
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