L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico

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L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
L’approccio globale
all’iperteso è un approccio
tipicamente internistico
Le fasi del Percorso
Diagnostico-Terapeutico “ideale”

Modulo 3

Fabio Lucio Albini
Medico Chirurgo Specialista in Cardiologia e Medicina Interna,
Responsabile scientifico "Ambulatorio Ipertensione
Milano Nord" (accreditato SIIA)

                                                                 1
L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
Ripresa ultima slide del secondo modulo:
La verifica nel tempo del conseguimento dei Target di Protezione per confermare o
o rimodulare le strategie di intervento

È il passaggio fondamentale…

Senza queste verifiche è vanificato tutto il lavoro clinico precedente!

Perché?

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L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
Principali Target di Protezione Cardiovascolare (Tabella 3)

1. LDL
L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
Raggiungimento e Mantenimento dei Target Pressori

Per una loro valutazione accurata però non è sufficiente la Office-BP

Bisogna raccomandare anche l’automisurazione domiciliare indicando noi orari e cadenze!

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L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
Home Blood Pressure Monitoring (HBPM)

Cadenze delle automisurazioni
• Subito dopo la prima visita (per conferma diagnosi ipertensione): mattino + sera (prima di cena) per 1-2 settimane
• Subito dopo una variazione di terapia (per valutazione efficacia): mattino + sera per almeno 1-2 settimane
• Subito prima di ogni successiva visita programmata: mattino + sera per una settimana
• Nel Periodo intercorrente fra le visite (come follow up): mattino + sera almeno 1 o 2 giorni alla settimana

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L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
Essendo la Gestione globale dell’iperteso complessa…

C’è bisogno nella pratica quotidiana di strumenti di lavoro Semplificanti e Facilitanti :

*dall’utilizzo di semplici supporti cartacei ben predisposti per registrare la HBPM (ufficiali SIIA)

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L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
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L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
Essendo la Gestione globale dell’iperteso complessa…

C’è bisogno nella pratica quotidiana di strumenti di lavoro Semplificanti e Facilitanti :

*fino ad arrivare a speciali piattaforme mediche online che monitorano l’andamento della pressione domiciliare misurata a
domicilio e dei Target di Protezione: www.misuriamo.com

                                                                  in Home- Page cliccare su “richiesta accesso”
                                                                       per domanda di utilizzo gratuito

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L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
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L'approccio globale all'iperteso è un approccio tipicamente internistico
Una paziente che misura
domiciliarmente la pressione arteriosa
e invia direttamente i valori online sulla
piattaforma "Misuriamo" per una
valutazione specialistica.

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PREMESSA
all’Approccio Globale del paziente Iperteso

Frequenti Criticità nella gestione cronica del Paziente Iperteso

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Criticità frequenti nella gestione cronica di un Iperteso – Lato paziente

• Pigrizia nel misurarsi la pressione e nell’accedere alle periodiche visite di controllo
• Erraticità nelle misurazioni out of office (luoghi e tempi)
• Device domestici non validati o scalibrati, cuffie inadeguate
• Risultati autointerpretati e propensione a variarsi le terapie
• Tendenza a sospendere terapie quando i valori sono ottimali

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Analisi preliminare
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                                                                  pazienti: il 61% non
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Criticità frequenti nella gestione cronica di un Iperteso - Lato medico
(la famosa Inerzia)

• Pigrizia nel misurare la PA in studio
• Mancate sollecitazioni a tornare per ricontrollare la PA quando si trovano valori elevati
• Mancata educazione del paziente su modalità e cadenze di automisurazione
• Poca attenzione nella ricerca dei fattori di rischio coesistenti e soprattutto dei Danni d’Organo subclinici
• Impostazione delle terapie basata spesso su sporadici valori office
• Scarsa calendarizzazione dei controlli periodici per gli eventuali aggiustamenti terapeutici

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Criticità frequenti nella gestione cronica di un Iperteso
(Lato medico)

Ultima criticità sintetizzabile in una domanda aperta:

“…Ma lo Specialista Cardiologo ha voglia di prendersi

carico della gestione dell’iperteso”? ….e di tutto quello

che questa comporta??

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Ruolo e utilizzo dei Centri Ipertensione (SIIA):

Possono essere di grande aiuto per le realtà territoriali ma solo in questi casi…

• Sospetto di Ipertensioni Secondarie quando coesistono particolari condizioni: età giovanile -NO familiarità- valori > II°- rapida
   evoluzione

• Ipertensioni Refrattarie vere: dopo aver escluso interferenze di sostanze/farmaci ipertensivanti e dopo aver instaurato varie
   terapie di combinazione sinergiche con più di 3-4 molecole (fra cui un diuretico a dose piena e un antialdosteronico)

• Periodi di Gestione Straordinaria: - Pazienti Fragili con lunghi periodi di PA molto alta/ bassa -Riduzioni significative del GFR o
   rilevanti squilibri elettrolitici -Importanti patologie subentrate (scompenso, cardiopatie ischemiche…)

• Incapacità/impossibilità del curante a gestire situazioni cliniche molto complesse

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Il percorso diagnostico -
terapeutico ideale del
paziente iperteso

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Il Percorso DT “Ideale” :
prima della prima visita di un paziente iperteso

1-A) CHI FISSA L’APPUNTAMENTO DEVE GIA’ RACCOMANDARE DI PORTARE IN VISIONE:

• terapie attuali e pregresse
• esami ematochimici attuali e pregressi
• esami strumentali pertinenti (ecg, ecocardio…)
• diario automisurazioni (mattina/sera) fatte fare nei 7 gg precedenti
• device pressorio per controllarne: validazione, stato cuffie, funzionamento

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È NECESSARIA UNA AUTO-VERIFICA DELLA DOTAZIONE
DELLO STUDIO E DELLE MODALITÀ PERSONALI DI LAVORO

a) Quali apparecchi utilizzo in studio per la misurazione della Office-BP?

b) Quando, come e quante volte misuro la pressione?

c) Dove registro le misurazioni (programma gestionale e/o piattaforme specifiche)?

                                                             Noi e il nostro studio come siamo messi
                                                                  su questi 3 importanti punti?

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a) TIPOLOGIE DI MISURATORI PRESSORI
Una review di modelli validati ed affidabili, con buon rapporto
qualità/prezzo (presenti anche sul mercato online)

• Oscillometrici automatici da braccio: adatti sia per casa che per studio medico (averne almeno 2 uguali)
• Sfigmomanometri a colonna digitale per metodo auscultatorio: per studio medico (averne almeno uno)
• Tipologie di Cuffie: modelli e misure

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a) Oscillometrici automatici da braccio
averne almeno 2 identici in studio

indispensabile nelle prime
diagnosi di ipertensione
per svelare i non rari casi di
IAD (10-18%)

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a) Sfigmomanometri a colonna digitale per metodo auscultatorio ad esclusivo uso medico
averne almeno uno in studio

indispensabile per la misurazione pressoria di numerose aritmie ipercinetiche (FA) e nei
casi di arterie brachiali molto rigide (quando la diastolica col metodo oscillometrico viene
rilevata apparentemente bassissima)

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a) Tipologie di Cuffie: modelli e misure

Possono essere Tradizionali, morbide (attenzione: qui il sensore deve essere posizionato
prospiciente l’arteria radiale!)
Oppure semirigide, costruite su un supporto preformato-sagomato (la posizione del
sensore in questo caso è ininfluente)
• Semi-universale: cm 22-42 (in dotazione su alcuni device)
• Media: cm 25-35
• Piccola: cm 16-28
• Per obesi: cm 35-50

È importante averne una semi-universale ed una per obesi

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Verifica preliminare per eventuale
presenza di IAD (Inter Arm Difference)
fra braccio destro e sinistro

Media di Sistolica di 3 misurazioni
contemporanee e consecutive > 9
mmHg in un lato verso l’altro

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Il Percorso DT “ideale” (prima visita)

1-b) Quando il paziente arriva in studio per la prima visita misurare la PA per 3 volte consecutive in posizione seduta:

• Contemporaneamente alle 2 braccia con 2 strumenti identici (?) e segnalare eventuale IAD destro o sinistro
• Registrare la media fra seconda e terza misurazione
• Misurare anche dopo 3 minuti di ortostatismo
• Controllare il MPA utilizzato al domicilio, ed eventualmente prescriverne uno nuovo, di qualità e validato

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b) Pressioni office (OBP) alle visite successive

• Misurare a paziente seduto, dopo 3 minuti di rilassamento e con bracciale già posizionato; se alta ripetere seconda
   misurazione dopo 3 minuti

• Registrare i valori su piattaforma dedicata (es. Misuriamo) e nel gestionale
• Il limite per un controllo pressorio accettabile è
1-C) Riscontro di Valori Office (OBP) elevati nella prima visita

Le domande immediate irrinunciabili quando trovo valori elevati:
• è la prima volta?
• da quanto tempo non misura la PA?
• dove e come la misurava abitualmente?
• qual è stato il suo Valore Rekord e in quale occasione?
• ha familiari ipertesi?
• ha messo peso recentemente?
• ha grosse preoccupazioni o situazioni stressanti?
• ha appena fumato?
• ha assunto recentemente questi farmaci o sostanze?
(elenchi slides successive)

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Elenco Farmaci/Sostanze che interferiscono con la PA

• FANS (Ortopedia/Chirurgia): TUTTI. Ritenzione idro-salina,
Altri Farmaci e Sostanze che incrementano la PA

• Alcuni antitumorali “biologici”: bevacizumab, sunitinib, sorafenib
• Liquirizia, anche acido glicerrizinico in caramelle rinfresca-alito
• Sostanze voluttuarie: Cocaina, Amfetamine, Extasy
• Combinazioni di vegetali “dimagranti”: Ma huang, Ginseng concentrato, caffè verde e the verde concentrati

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1-D) Riscontro di Valori Office (OBP) elevati durante visita

Come mi comporto prima di congedarlo?
• prescrivo automisurazione domiciliare da riportare a 2 settimane (moduli cartacei ufficiali SIIA o misuriamo.com)

• confermo il device portato in visione, ma se non valido o scalibrato ne prescrivo direttamente uno buono (online)
• programmo un ECG (senza visita cardiologica se non vi sono già problemi cardiologici noti)
• prescrivo esami basali (in prima battuta) per ipertensione

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2 - Valutazione clinico-anamnestica
volta anche alla Categorizzazione della classe di RCV individuale

2-A Cosa chiedere/raccogliere
nel colloquio anamnestico

2-B Cosa cercare/indagare
da obiettività e accertamenti

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2-A Cosa chiedere/raccogliere nel colloquio anamnestico

• Età/Sesso (>55 maschio e > 65 femmina)
• Fumo – Sedentarietà (attività aerobica 25
• Familiarità di I° per eventi CV precoci (
2-B L’Esame Obiettivo deve includere almeno

Peso e altezza (quest’ultima sempre riferita ottimisticamente)

cuore – polmoni – carotidi – aorta addominale – polsi periferici

Misurazioni di PA office contemporanee a destra/sinistra per IAD ripetute per 3 volte (almeno in prima visita).

Misurazione di PA dopo 3 minuti di ortostatismo

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2-C) Quali esami in prima battuta
*Salvo valori molto elevati oppure particolari intuizioni diagnostiche

• Ematochimici: Creatinia (GFR)-Uricemia-Na/K- HDL-LDL diretto-Trigliceridi-Glicemia-HbGlicata-Emocromo
      Microalbuminuria-urine

• ECG (senza visita cardiologica)

• Rx Torace (se BPCO/scompenso o necessità visualizzare arco aortico)

• Ecocardiogramma/colorD (ipertensione lunga durata/ o >II° /Ipertensione resistente/ ECG con anomalie
      ripolarizzative o IVS/ edemi declivi o dispnea sforzo)

• Eco TSA (pregressi Ictus-TIA/coronaropatie/arteriopatie periferiche/Ipertensione con Diabete e/o dislipidemia/soffi
      carotidei).

• Fundus OO (se Ipertensione di II° o III°)

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2-C Cosa cercare/indagare con obiettività e accertamenti

• Office (OBP) >III° : SBP > 180 o DBP > 110
• Differenziale (sia OBP che HBP) > 60 mmHg (equiparata a TOD)
• Frequenza Cardiaca a riposo > 80/min’
• BMI>25
• Soffi carotidei/epigastrici o iposfigmie con sospetto di possibili arteriopatie (stenosanti o aneurismatiche)
• Placche stenosanti 50% (arteropatia obliterante)
• All’Ecocardio: IVS(>MVSi)(TOD) o Aree ipo/acinetiche (postumi IMA)
• All’ECG: IVS o BBS (TOD), Anomalie Ripolarizzative (strain/ischemie)
• Al Fundus OO: retinopatia Ipertensiva di grado elevato (papilledema, essudati, emorragie) (TOD)
• GFR300(IRC)
• Acido Urico > 6.5 f e >7m

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2-C Altri Accertamenti in particolari condizioni cliniche

• TSH Reflex: sospetto ipo o ipertiroidismo
• Eco Aorta Addominale e vasi iliaci: soffi o pulsatilità addominali
• Eco Arterie Arti Inferiori: Claudicatio i. e/o Iposfigmia Tibiale
• TAC encefalo: ipertesi con pregressi TIA o placche carotidee > 50% o irregolari, o ipertesi con iniziale declino
      cognitivo (per esiti sost bianca)

• Eco Reni + Colordoppler art renali: Ipertesi con progressiva riduzione del GFR oppure molto giovani e senza
      ereditarietà

• Esami Ematochimici o urinari per diagnosi forme secondarie: renina, aldosterone, catecolamine, steroidi
• Polisonnografia: Ipertesi forti russatori o con dipping invertito all’ABPM

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2-D Cosa fare al termine della Prima Visita

Inizia la fase di “Osservazione Attiva”

*prescrivere misurazioni HBPM nell’attesa di esiti esami prescritti (i “compiti a casa”)

*dare norme comportamentali transitorie: evitare montagna e lunghi viaggi aerei, steroidi e farmaci o sostanze
ipertensivanti, sospendere sport e hobby fisicamente molto impegnativi

*inizio interventi su stili di vita specificando
quali (almeno fumo e alimentazione)

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Il Percorso DT “Ideale”
(ritorno in studio per visita successiva)

3-A Il paziente ritorna per la seconda visita avendo con sé il risultato degli esami e il monitoraggio della pressione automisurata

A questo punto abbiamo tutto ciò che serve per l’esatta stratificazione del rischio CV individuale e per l’approccio terapeutico
corretto

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Il Percorso DT “Ideale”
(ritorno in studio per visita di controllo)

3-B Prima di tutto si rimisurano ancora almeno 2 PA Office e si paragona la media ottenuta (valore normale
Il Percorso DT “Ideale”
(con la fine della seconda visita)

3-C Abbiamo identificato il Rischio individuale del nostro paziente (alto, altissimo, ecc) per stabilire gli specifici
target di protezione CV da raggiungere con appropriati interventi

3-D Iniziamo la Gestione Terapeutica globale che spesso necessita di terapie anche complesse (a 360°)

4-D Verrà in seguito verificato periodicamente il conseguimento dei vari Target relativi alla classe di Rischio, con eventuali
  calibrazioni in itinere delle terapie

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Il Segreto per conseguire un’efficace Protezione CV utilizzando
questo percorso consiste in

• Incrementare l’Aderenza del paziente
• Uscire dall’Inerzia Medica

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Aderenza del paziente

Cosa la favorisce
1. Terapie Efficaci, il più possibile semplificate e con pochi effetti collaterali

2. Terapie precostituite con più principi attivi (in modo da ridurre il numero di pillole e il numero di somministrazioni)

3. Coinvolgimento attivo del paziente e suo ruolo “partecipato” nella gestione complessiva

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*Automisurazione domiciliare (quando valutata dal medico!)
*Monitoraggio prolungato nel tempo di Pressione e di Target
 terapeutici raggiunti (condiviso medico/paziente)

*Sono due fattori che incrementano col tempo il buon rapporto col
medico e la partecipazione attiva del paziente nella cosiddetta
“Concordanza terapeutica”

 Modulo 3 -Le fasi del Percorso Diagnostico-Terapeutico “ideale”    45
Il monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa (HBPM) potrebbe favorire il controllo
della PS e l’aderenza dei pazienti rispetto al monitoraggio in ambiente clicino, in
particolare se associato a teletrasmissione

               *SBP
Lo studio pilota “POST”

“Approccio integrato ITC-sanitario per ottimizzare l’educazione dei pazienti
sull’ipertensione e la sua gestione da parte dei medici: studio pilota sulla Strategia
Ottimale di Trattamento dei Pazienti (POST)”

Fabio Albini; Camilla Torlasco; Davide Soranna, Andrea Faini; Renata Ciminaghi; Ada Celsi; Matteo Benedetti; Gianfranco Parati

2016 38th Conferenza Internazionale annuale della società IEEE Engineering in Medicine and Biology (EMBC) Anno 2016

Pagine: 517 - 520, DOI: 10.1109/EMBC.2016.7590753

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Lo studio pilota “POST”

Risultati
• Gruppo Misuriamo n 306 ipertesi non controllati: gestione intensiva + HBPM
• Gruppo controllo n 297 ipertesi non controllati: gestione intensiva (stesse visite)
• Al sesto mese di osservazione produttiva il controllo pressorio “office” (
5 - Quando e come si inizia il trattamento farmacologico?

• Le Linee Guida cosa ci dicono (vedere secondo modulo)

• Voi cosa ne dite

• Una sintesi ragionevole finalizzata al bene del paziente

Modulo 3 -Le fasi del Percorso Diagnostico-Terapeutico “ideale”   49
Raccomandazioni terapeutiche delle linee guida ESH/ESC 2018

• La terapia antipertensiva deve essere impostata sulle caratteristiche individuali del paziente
• Viene raccomandato l’utilizzo preferenziale della terapia di combinazione con due farmaci quale trattamento iniziale nella
   maggior parte dei pazienti ipertesi

• La strategia di trattamento antipertensivo da preferire consiste nell’impiego delle combinazioni in un’unica compressa (SPC)
   nella maggior parte dei pazienti

• La strategia primaria di trattamento nella maggior parte dei pazienti si basa sull’utilizzo preferenziale di ACE-inibitore o ARB in
   associazione a calcioantagonista e/o diuretico tiazidico o simil-tiazidico, con impiego di betabloccanti per specifiche
   indicazioni

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Bibliografia
• Niiranen TJ, Hanninen MR, Johansson J, et al. Home measured blood pressure is a stronger predictor of cardiovascular risk than office blood pressure. Hypertension 2010;55:1346–50.

• Albini F, Parati G, et al. Home blood pressure telemonitoring improves hypertension control in general practice. The TeleBPCare study. J Hypertens 2009;27:198–203

• Fabio Albini, Gianfranco Parati et al. "An ICT and mobile health integrated approach to optimize patients' education on hypertension and its management by physicians: The Patients Optimal
  Strategy of Treatment (POST) pilot study." 2016 38th Annual International Conference of the IEEE Engineering in Medicine and Biology Society (EMBC) Year: 2016 Pages: 517 - 520,
  DOI:10.1109/EMBC.2016.7590753

• Bryan Williams, Giuseppe Mancia, Wilko Spiering, Enrico Agabiti Rosei, Michel Azizi, Michel Burnier, Denis L Clement, Antonio Coca, Giovanni de Simone et Al… 2018 ESC/ESH Guidelines for
  the management of arterial hypertension: The Task Force for the management of arterial hypertension of the European Society of Cardiology (ESC) and the European Society of Hypertension
  (ESH) . European Heart Journal, Volume 40, Issue 5, 01 February 2019, Page 475, https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehy686

• F.L.Albini-C.Borghi-A.Corsini-C.Cuspidi-G.B. Desideri-C.Ferri-S.Genovese-A.Morganti-G.Parati-A.Poli-P.Rumi-M.Salvetti-F.Veglio-P.Werba. “Ipertensione e Protezione Cardiovascolare: Master
  SIIA-Lombardia 2019” H. San Luca-Milano, Marzo 2019-Gennaio 2020.

Modulo 3 -Le fasi del Percorso Diagnostico-Terapeutico “ideale”                                                                                                                                52
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Modulo 3 -Le fasi del Percorso Diagnostico-Terapeutico “ideale”
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