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Scuola: le opportunità della Regione Toscana Firenze, 8 febbraio 2017 L'apprendistato nel Sistema Duale: dall'alternanza scuola lavoro all'occupazione Gabriele Grondoni Dirigente Settore «Sistema Regionale della Formazione, Programmazione IeFP, Apprendistato e Tirocini» Regione Toscana
Il rinnovato istituto dell’apprendistato e l’introduzione del sistema duale Con il Jobs Act (legge 183/2014 ) si è delineato un nuovo quadro normativo in materia di apprendistato procedendo, in particolare, alla revisione delle due tipologie di contratto finalizzate al conseguimento di un titolo di studio, precedentemente previste agli artt. 3 e 5 del Testo Unico dell’apprendistato.
Il rinnovato istituto dell’apprendistato e l’introduzione del sistema duale Il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, attuativo della legge 183/2014, prevede infatti: “l'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore” e quello “di alta formazione e di ricerca” integrino organicamente in un sistema duale, formazione e lavoro, con riferimento ai titoli di istruzione e formazione e alle qualificazioni professionali di cui al Repertorio nazionale - art. 8 del D.Lgs. 16 gennaio 2013, n. 13, nell’ambito del Quadro europeo delle qualifiche (EQF).
Il rinnovato istituto dell’apprendistato e l’introduzione del sistema duale Il “Sistema duale” è un modello formativo integrato tra scuola e lavoro mutuato dalla Germania e già applicato con successo nei Paesi del Nord Europa Rispetto ai precedenti strumenti volti a consentire ai giovani di compiere esperienze in azienda sotto forma di brevi stage o tirocini estivi, con il Sistema Duale si crea un rapporto continuativo e organico tra mondi che, fino ad oggi, si sono parlati poco: il sistema dell’istruzione, quello della formazione professionale e il mercato del lavoro.
Il rinnovato istituto dell’apprendistato e l’introduzione del sistema duale Il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 all’art. 41: definisce l’articolazione dell’apprendistato nelle seguenti tipologie: • apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore (Art. 43); • apprendistato professionalizzante (Art. 44); • apprendistato di alta formazione e di ricerca (Art. 45);
Il rinnovato istituto dell’apprendistato e l’introduzione del sistema duale L’apprendistato diventa, in questo quadro, il contratto di lavoro che costituisce la forma privilegiata di occupazione dei giovani poiché consente: •da un lato, il conseguimento di un titolo di studio •dall’altro, l’esperienza professionale diretta.
Gli «Standard Formativi» dei percorsi di apprendistato nel sistema duale il Decreto Interministeriale 12/10/2015 (pubblicato nella G. U. n. 296 del 21/12/2015) in attuazione dell’art. 46, comma 1 del D.lgs. 81/2015, definisce: • gli standard formativi dell’apprendistato e i criteri generali per la realizzazione dei percorsi; • lo “Schema di protocollo tra datore di lavoro e istituzione formativa”; • lo “Schema di Piano formativo individuale”; • lo “Schema di dossier individuale”; Lo stesso Decreto Interministeriale all’art. 10 stabilisce le modalità di recepimento delle sue disposizioni da parte delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano
Il quadro normativo regionale delineato dal D.Lgs. 81/2015 e dal DM 12/10/2015 LR 32/2002 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” Definisce il sistema duale e rinvia alla disciplina di dettaglio di cui alla DGR 1408/2016 DGR 1408 del 27/12/2016 “Modalità operative per la realizzazione dei percorsi in apprendistato nel Sistema Duale di cui al D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81” Definisce gli standard formativi del contratto di apprendistato e i criteri generali per la realizzazione dei percorsi formativi mediante il recepimento delle disposizioni di cui al Decreto Ministeriale 12/10/2015, emanato in attuazione dell’art. 46, comma 1 del D.Lgs. 81/2015. La DGR è oggetto di Intesa sottoscritta da RT, Parti Sociali, Ufficio Scolastico Regionale e Atenei.
Il quadro normativo regionale delineato dal D.Lgs. 81/2015 e dal DM 12/10/2015 Definisce le istituzioni formative che erogano i percorsi finalizzati al conseguimento delle qualificazioni previste nell’ambito delle due tipologie formative del contratto di apprendistato; Definisce strumenti uniformi per l’attivazione delle due tipologie formative del contratto di apprendistato, ovvero: a) Protocollo tra datore di lavoro e istituzione formativa, b) Piano Formativo Individuale dell’apprendista, c) Dossier individuale dell’apprendista Identifica i requisiti del datore di lavoro e le caratteristiche di tutor aziendale e tutor formativo; Definisce il monte ore massimo del percorso di istruzione e formazione che può essere svolto in apprendistato, presso le istituzioni formative, e il numero di ore da effettuare presso il datore di lavoro; Stabilisce il diritto alla valutazione e certificazione delle competenze acquisite dall’apprendista anche ai fini della registrazione nel Fascicolo elettronico del Lavoratore.
Gli Attori: il datore di lavoro Ai fini della stipula dei contratti di apprendistato nel sistema duale, il datore di lavoro deve possedere i seguenti requisiti: A. capacità strutturali, ossia spazi per consentire lo svolgimento della formazione interna e in caso di studenti con disabilità, il superamento o abbattimento delle barriere architettoniche; B. capacità tecniche, ossia una disponibilità strumentale per lo svolgimento della formazione interna, in regola con le norme vigenti in materia di verifica e collaudo tecnico, anche reperita all'esterno dell’unità produttiva; C. capacità formative, garantendo la disponibilità di uno o più tutor aziendali
Gli Attori: le istituzioni formative Le istituzioni formative che erogano i percorsi in apprendistato sono definite all’art. 2 del Decreto Interministeriale del 12 ottobre 2015 e sono descritte, per ciascun percorso in apprendistato: Agenzie formative accreditate ai sensi della DGR 968/2007 e s.m.i., che erogano percorsi di durata biennale per i giovani drop-out usciti dal sistema scolastico Istituti professionali di Stato (IPS) in regime di sussidiarietà integrativa e complementare Istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado nel territorio della Regione Toscana Partenariati qualificati IFTS Fondazioni ITS Accademia di belle arti, Istituti superiori per le industrie artistiche, Conservatori di musica e Istituti musicali pareggiati, con sede operativa sul territorio toscano Università e Istituti superiori di alta formazione e specializzazione con sede operativa sul territorio toscano, abilitati al rilascio del titolo di Laurea triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico
Gli Attori: i tutor formativi e i tutor aziendali Il tutor formativo e il tutor aziendale sono individuati nel Piano Formativo Individuale, rispettivamente, dall’istituzione formativa e dal datore di lavoro e garantiscono l’integrazione tra la formazione interna ed esterna. A. Il tutor formativo assiste l’apprendista nel rapporto con l’istituzione formativa, monitora l’andamento del percorso e interviene nella valutazione iniziale, intermedia e finale del periodo di apprendistato. B. Il tutor aziendale, che può essere anche il datore di lavoro, favorisce l’inserimento dell’apprendista nell’impresa, lo affianca e lo assiste nel percorso di formazione interna, gli trasmette le competenze necessarie allo svolgimento delle attività lavorative e, in collaborazione con il tutor formativo, fornisce all'istituzione formativa ogni elemento atto a valutare le attività dell'apprendista e l'efficacia dei processi formativi Collaborano alla compilazione del dossier individuale dell’apprendista e garantiscono l’attestazione delle attività svolte e delle competenze acquisite dall’apprendista al termine del periodo di apprendistato, anche in caso di risoluzione anticipata.
Gli Attori: gli apprendisti Possono essere assunti con un contratto di apprendistato nel sistema duale i giovani di età compresa: • tra i 15 e i 25 anni (fino al compimento del 25esimo anno), con riferimento all’apprendistato di I livello • tra i 18 e i 29 anni, con riferimento all’apprendistato di III livello ai giovani dovrà essere assicurata la conoscenza: • degli aspetti educativi, formativi e contrattuali del percorso di apprendistato e della coerenza tra le attività e il settore di interesse del datore di lavoro con la qualificazione da conseguire; • dei contenuti del protocollo e del piano formativo individuale; • delle modalità di selezione degli apprendisti; • del doppio «status» di studente e di lavoratore, per quanto concerne l'osservanza delle regole comportamentali nell'istituzione formativa e nell'impresa, e, in particolare, delle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e degli obblighi di frequenza delle attività di formazione interna ed esterna.
L’organizzazione didattica L’organizzazione didattica dei percorsi di formazione in apprendistato si articola in periodi di: • formazione interna, che si svolge presso il datore di lavoro; • formazione esterna, che si svolge presso l’istituzione formativa che attua il percorso Il monte ore totale di formazione interna ed esterna è differenziato sulla base della durata ordinamentale dei percorsi sui quali il contratto di apprendistato è attivato
«Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di Istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore» (Art. 43 D.Lgs. 81/2015): target e finalità formative Per l’acquisizione da parte dell’apprendista di una qualifica o di un diploma professionale, il diploma di Istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore IFTS Si rivolge a giovani dai 15 al compimento dei 25 anni La durata è determinata in base alla qualifica o al diploma da conseguire: durata minima di 6 mesi e durata massima di 3 anni (prevista proroga di un ulteriore anno)
«Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di Istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore» (Art. 43 D.Lgs. 81/2015): target e finalità formative Per l’acquisizione da parte dell’apprendista di una qualifica o di un diploma professionale, il diploma di Istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore IFTS Si rivolge a giovani dai 15 al compimento dei 25 anni La durata è determinata in base alla qualifica o al diploma da conseguire: durata minima di 6 mesi e durata massima di 3 anni (prevista proroga di un ulteriore anno)
«Apprendistato per la qualifica»: l’organizzazione didattica Relativamente all’Apprendistato per la qualifica, il monte ore totale di formazione interna ed esterna corrisponde all’orario obbligatorio previsto per i percorsi formativi di qualifica professionale ed è pari a 990 ore. Per il I e il II anno: — la formazione interna è pari a 396 ore — la formazione esterna è pari a 594 ore Per il III anno: — la formazione interna è pari a 495 ore — la formazione esterna è pari a 495 ore
«Apprendistato per il diploma professionale»: l’organizzazione didattica Relativamente all’Apprendistato per il diploma professionale, il monte ore totale di formazione interna ed esterna corrisponde all’orario obbligatorio previsto per i percorsi formativi di qualifica professionale ed è pari a 990 ore. — la formazione interna è pari a 495 ore — la formazione esterna è pari a 495 ore
«Apprendistato per il diploma di istruzione secondaria superiore»: l’organizzazione didattica Relativamente all’Apprendistato per il diploma di istruzione secondaria superiore, il monte ore totale di formazione interna ed esterna si calcola assumendo come base di calcolo l’orario obbligatorio previsto per i percorsi di istruzione secondaria superiore. Per il II anno: • la formazione esterna è pari massimo al 70% dell’orario obbligatorio previsto • la formazione interna è pari massimo al 30% dell’orario obbligatorio previsto Per il III, IV e V anno: • la formazione esterna è pari massimo al 65% dell’orario obbligatorio previsto • la formazione interna è pari massimo al 35% dell’orario obbligatorio previsto
«Apprendistato per il diploma di istruzione secondaria superiore»: l’organizzazione didattica La durata annua è quindi ripartita nella misura massima di seguito indicata:
«Apprendistato di alta formazione e di ricerca (Art. 45 D.Lgs. 81/2015): target e finalità formative Per l’acquisizione da parte dell’apprendista di certificato di specializzazione tecnica superiore ITS, Diploma AFAM, Laurea triennale e magistrale, Master I e II livello, Dottorato di Ricerca, Attività di ricerca, Praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche Si rivolge a giovani dai 18 al compimento dei 29 anni La durata è determinata in base al titolo da conseguire
Valutazione e certificazione delle competenze In coerenza con quanto stabilito dall’art. 8 del Decreto Interministeriale del 12 ottobre 2015 l’istituzione formativa, anche avvalendosi del datore di lavoro per la parte di formazione interna: • effettua il monitoraggio e la valutazione degli apprendimenti, anche ai fini dell’ammissione agli esami conclusivi dei percorsi in apprendistato, • ne dà evidenza nel dossier individuale dell’apprendista e ne comunica i risultati all’apprendista e, nel caso di minorenni, ai titolari della responsabilità genitoriale Agli apprendisti è garantito il diritto alla validazione delle competenze anche nei casi di abbandono o risoluzione anticipata del contratto, a partire da un periodo minimo di lavoro di tre mesi. La validazione è effettuata dai soggetti competenti ai sensi del D.lgs. 13/2013
Valutazione e certificazione delle competenze Per avere diritto alla valutazione e certificazione finale l’apprendista, al termine del percorso, deve aver frequentato almeno i tre quarti sia della formazione interna che della formazione esterna di cui al piano individuale. Laddove previsto nell’ambito dei rispettivi ordinamenti, la frequenza dei tre quarti del monte ore sia di formazione interna sia di formazione esterna di cui al piano formativo individuale costituisce requisito minimo anche al termine di ciascuna annualità, ai fini dell’ammissione all’annualità successiva. Nel contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, costituisce giustificato motivo di licenziamento il mancato raggiungimento degli obiettivi formativi come attestato dall'istituzione formativa, ai sensi dell’art. 42, comma 3, del decreto legislativo n. 81 del 2015. La sospensione del giudizio in occorrenza di un debito formativo non configura attestazione di mancato raggiungimento degli obiettivi formativi ai fini dell'art. 42, comma 3, del decreto legislativo n. 81 del 2015.
Azioni regionali per il supporto dell’Apprendistato nel Sistema Duale In corso di programmazione: A. Finanziamento di Azioni di sistema a supporto del Sistema Duale in Toscana • Eventi informativi/formativi volti alla conoscenza del contratto di apprendistato nel sistema duale al fine di divulgare i vantaggi di questo dispositivo di politica del lavoro e del relativo modello di apprendimento • Formazione per tutor Le azioni saranno rivolte a: istituzioni formative (Scuole/Agenzie Formative), datori di lavoro; parti sociali; camere di commercio, consulenti del lavoro; commercialisti; imprese e reti di imprese; apprendisti e famiglie; centri per l’impiego, altri attori del sistema educativo e imprenditoriale coinvolti a vario titolo nell’attuazione del Sistema Duale Uscita prevista: tarda primavera
Azioni regionali per il supporto dell’Apprendistato nel Sistema Duale B. Erogazione di contributi per il supporto alla progettazione e tutoraggio formativo dei percorsi in apprendistato di I livello in Toscana • supporto alla progettazione del singolo percorso in apprendistato di I livello (compreso marketing su aziende, famiglie e studenti per attivazione, stesura protocollo e PFI) • tutoraggio formativo Le azioni saranno rivolte a: Le azioni saranno rivolte alle Istituzioni Formative (Scuole/Agenzie Formative) Uscita prevista: tarda primavera
Prossimi eventi: stay tuned! 28 Febbraio 2017: Toscana Technologica, Firenze, Pala Congressi Ore 14.00 "La via toscana al Sistema Duale" Workshop di promozione del contratto di apprendistato quale strumento per l'inserimento lavorativo dei giovani. Il workshop sarà rivolto alle aziende con un focus sui vantaggi che lo strumento offre in termini di crescita per l'innovazione e economici. 2 marzo 2017: Conferenza, Firenze, Auditorium S. Apollonia All’interno della Conferenza «CON LORO: da situazione di disagio a opportunità di progettare insieme» sulla dispersione scolastica: Ore 14.30 «Conoscere l’apprendistato quale strumento per prevenire la dispersione: un approccio concreto alla sua attivazione». Laboratorio pratico, a numero chiuso.
Grazie per l’attenzione
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