L' alternanza scuola-lavoro - LICEO CARLO PORTA - MONZA - 13 settembre 2017 Umberto Vairetti - Liceo Statale "Carlo ...
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LICEO CARLO PORTA - MONZA L’ alternanza scuola-lavoro 13 settembre 2017 Umberto Vairetti
Fu chiesto ad Agesilao cosa pensava che i ragazzi dovessero apprendere: ciò che devono fare da uomini, rispose. Plutarco Umberto Vairetti - 2017
L’ alternanza scuola-lavoro: un’opportunità per lo sviluppo delle competenze
COS’È COMPETENZA rapporto tra sapere e fare dimostrazione del possesso di capacità e conoscenze assunzione di comportamenti adeguati al contesto in cui si opera responsabilità nei confronti del proprio operare e del risultato padronanza dei saperi, delle tecniche e degli strumenti la didattica delle competenze è: → un insieme di strategie formative per sviluppare o rafforzare le competenze → mettendo gli studenti alla prova Umberto Vairetti - 2017
UNA DEFINIZIONE DI COMPETENZA Competenza: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale continuità evidenza in contesti diversi o prestazioni a livelli diversi Umberto Vairetti - 2017
ALTERNANZA E COMPETENZA La scuola ha il compito di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti: Alternanza = percorso formativo, parte di una • La competenza non può essere strategia formativa più «trasferita» come una conoscenza: si articolata impara solo facendo • L’alternanza è una strategia formativa particolarmente efficace perché mette gli L’alternanza: studenti in condizione di fare avendo un risultato da produrre, in un sistema • usa il tirocinio, ma non è rigoroso di regole organizzative (tempi, solo tirocinio procedure, ruoli…) • permette di fare un’esperienza di • La valutazione delle performance è il solo inserimento lavorativo, modo (sul lavoro e anche a scuola) per in presenza di un accertare l’effettivo possesso di una progetto formativo competenza e poterla certificare individuale Umberto Vairetti - 2017
DALLA «GUIDA OPERATIVA» MIUR Progettazione didattica delle attività di Coerenza con il Piano alternanza: co-progettazione dell’Offerta Formativa: dell’intero percorso individuale di • definire le competenze attese apprendimento • progettare con la struttura ospitante il percorso un percorso unitario che miri allo • preparare a scuola sviluppo di competenze richieste l’apprendimento in azienda dal profilo educativo, culturale e • condividere e rielaborare in professionale, spendibili nel aula quanto sperimentato mondo del lavoro le discipline sono equivalenza formativa tra esperienza contestualizzate e coniugate scolastica e lavorativa in una con l’apprendimento mediante prospettiva pluriennale con criteri di esperienza di lavoro gradualità e progressività i risultati di apprendimento verranno valutati nell’ambito delle discipline. Sono funzionali tecniche di valutazione che permettano l’accertamento di processo e di risultato. L’attenzione al processo consente di valutare anche gli atteggiamenti e i comportamenti
Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei Area metodologica • Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile • Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati . Area logico-argomentativa • Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. Area scientifica, matematica e tecnologica • Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie • Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali, padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri • Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei – Allegato A
LE FORME DELL’ALTERNANZA Permanenza degli studenti in azienda Con sospensione dell’orario scolastico ordinario All’inizio o alla fine dell’anno scolastico A rotazione nella classe, con una programmazione didattica «per gruppi» Realizzando project work «su commessa aziendale»: uno o più studenti fanno da elementi di collegamento con l’azienda Realizzando progetti con la consulenza di esperti aziendali Rilevazione dei processi produttivi e delle mansioni lavorative Esperienze di lavoro con supervisione (affiancamento) Esperienze di lavoro in autonomia (controllo e valutazione dei risultati) Altre forme: Bottega-scuola Impresa simulata Umberto Vairetti - 2017
LE COMPETENZE-OBBIETTIVO DELL’ALTERNANZA Quali competenze scegliere? Quali sono le competenze che le aziende ritengono decisive per un positivo inserimento in azienda dei neo-diplomati? REPERTORI INDICAZIONI INTERVISTE DALLE IMPRESE ESAME DELLE ESPERIENZE PRECEDENTI DI ALTERNANZA Imprese partner e aziende ospitanti CTS Umberto Vairetti - 2017
OSSERVARE LA COMPETENZA caratteristiche osservabili di una competenza: La produzione del risultato previsto L’esecuzione delle operazioni richieste o prescritte L’assunzione dei comportamenti richiesti o prescritti prestazione Umberto Vairetti - 2017
1 – LA SCELTA DELLE COMPETENZE-OBBIETTIVO COSA DEVONO IMPARARE A FARE GLI STUDENTI? RISORSE: • Il profilo in uscita Uso delle conoscenze in • L’analisi della domanda: i repertori funzione della produzione di un • Le competenze importanti per risultato l’azienda • Le opportunità formative offerte dall’azienda VINCOLI: • Il tempo disponibile (le 400 ore – «almeno») • L’organizzazione generale della didattica • L’organizzazione aziendale Umberto Vairetti - 2017
2 – LA DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI ATTESE COSA POSSONO FARE GLI STUDENTI IN AZIENDA? RISORSE: VINCOLI: • Indicazione delle possibilità di • Pre-requisiti necessari per un inserimento inserimento aziendale: in quali efficace reparti? Su quali processi • Periodizzazione della permanenza in produttivi? Con quali modalità di azienda affiancamento/supervisione? • Distribuzione del tempo • Mansionari aziendali COSA POSSONO FARE GLI STUDENTI A SCUOLA? RISORSE: • Attività previste dalla programmazione didattica che possono dare un utile contributo all’esperienza di alternanza (eventualmente, modificando i tempi) • Attività «nuove» che possono essere inserite nella programmazione • Laboratori Umberto Vairetti - 2017
3 – LA DEFINIZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE RISPETTO A COSA SARÀ VALUTATA L’ATTIVITÀ DEGLI STUDENTI? COSA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE: • Il prodotto del loro lavoro (risultato VINCOLI: ottenuto/risultato atteso) • Possibilità di osservare lo studente • Il processo realizzato per ottenere il mentre lavora risultato • Tempo necessario per effettuare • I comportamenti tenuti durante il un’osservazione attendibile lavoro L’adeguatezza dei comportamenti si misura in funzione del risultato: quali comportamenti agevolano il raggiungimento del risultato? Quali lo ostacolano? Umberto Vairetti - 2017
Quale formazione in alternanza?
LE COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente 18.12.2006 1. comunicazione nella madrelingua 2. comunicazione nelle lingue straniere 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. competenza digitale 5. imparare a imparare 6. competenze sociali e civiche 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. consapevolezza ed espressione culturale
«Le competenze sono definite nel caso specifico come un insieme di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto (knowledge, skills and attitudes appropriate to the context; ensemble de connaissances, d'aptitudes et d'attitudes appropriées au contexte)». le competenze sono un sistema «Le competenze chiave sono considerate tutte egualmente importanti, nella misura in cui ciascuna di esse può contribuire al successo dell’individuo nella società della conoscenza. Molte competenze si sovrappongono e si collegano: aspetti essenziali in un campo rafforzano le competenze necessarie in un altro. Per essere in grado di apprendere, è essenziale padroneggiare le competenze di base nelle lingue, la scrittura e la lettura, il calcolo e le tecnologie dell’informazione; apprendere ad apprendere sostiene tutte le attività di apprendimento». (Raccomandazione del Parlamento e della Commissione UE, 18 dicembre 2006).
LE COMPETENZE NELLA NORMATIVA ITALIANA Decreto 22.08.2007 Regolamento sul nuovo obbligo di istruzione Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire ed interpretare l’informazione
Obiettivi, competenze e autonomia didattica L’articolazione delle Indicazioni per materie di studio mira ad evidenziare come ciascuna disciplina - con i propri contenuti, le proprie procedure euristiche, il proprio linguaggio – concorra ad integrare un percorso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici, la cui consistenza e coerenza è garantita proprio dalla salvaguardia degli statuti epistemici dei singoli domini disciplinari, di contro alla tesi che l’individuazione, peraltro sempre nomenclatoria, di astratte competenze trasversali possa rendere irrilevanti i contenuti di apprendimento. I due paragrafi su cui sono costruite le Indicazioni (competenze attese al termine del percorso e obiettivi specifici in itinere finalizzati al loro raggiungimento) chiariscono la relazione che deve correre tra contenuti e competenze disciplinari. Va da se, naturalmente, che competenze di natura metacognitiva (imparare ad apprendere), relazionale (sapere lavorare in gruppo) o attitudinale (autonomia e creatività) non sono certo escluse dal processo, ma ne costituiscono un esito indiretto, il cui conseguimento dipende dalla qualità del processo stesso attuato nelle istituzioni scolastiche. Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei – Allegato A
DEFINIRE BENE GLI OBIETTIVI La definizione degli obiettivi deve considerare: • la performance (ciò che deve essere in grado di fare lo studente) • le condizioni (cioè il contesto in cui deve essere realizzata la performance, molto diverso se si tratta dell’aula, di un laboratorio o di un reparto aziendale) • il criterio di verifica (i parametri di misurazione della prestazione e la soglia per cui essa è considerata accettabile). Condiviso tra tutti i valutatori, riconoscibile dagli studenti, «trasparente» Umberto Vairetti - 2017
IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DELL’ALTERNANZA 1. INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE PARTNER 2. SCELTA DELLE COMPETENZE OBBIETTIVO 3. PROGETTAZIONE DEL PERCORSO TRIENNALE 4. PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE 5. PROGRAMMAZIONE DEL TIROCINIO: INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE OSPITANTI ASSOCIAZIONE STUDENTE-AZIENDA CONVENZIONE 6. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEGLI STUDENTI 7. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 8. CONTROLLO: LE VARIAZIONI 9. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL PERCORSO FORMATIVO Umberto Vairetti - 2017
PROGETTAZIONE TRIENNALE 3. PROGETTAZIONE DEL PERCORSO TRIENNALE in collaborazione con le aziende partner: COPROGETTAZIONE un progetto formativo triennale centrato sull’esperienza di lavoro dello studente in azienda Formazione preliminare sulla sicurezza, presa di contatto con l’azienda, ricognizione dei processi produttivi e delle lavorazioni, Classi 80 piccole prove di lavorazione con la guida dell’operatore… (breve terze ore stage osservativo/introduttivo) Esecuzione (con supervisione) di uno o più compiti lavorativi, con l’impiego di conoscenze e abilità acquisite a scuola o con Classi 200 l’apprendimento di conoscenze e abilità nuove; ricostruzione delle quarte ore competenze apprese (quali e a che livello) Realizzazione (con autonomia crescente) di uno o più compiti Classi 120 lavorativi, con analisi riflessiva e autovalutazione delle proprie quinte ore prestazioni e ricostruzione del “profilo di competenza” acquisito… Umberto Vairetti - 2017
GRADUARE GLI OBIETTIVI I LIVELLI EQF Livello 4 Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio Livello 3 Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi Livello 2 Lavoro o studio sotto la supervisione con un certo grado di autonomia
CONSEGUENZE SULL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA A SCUOLA PER IL TIROCINIO Revisione della programmazione dell’attività didattica: a) modifica un calendario che utilizzi i diversi dell’orario annuale delle discipline; b) periodi dell’anno utilizzando un diversa articolazione del calendario sistema di rotazione che ottimizzi settimanale; c) necessità di introdurre o la capacità di accoglienza di di “anticipare” argomenti o esercitazioni un’azienda Stabilire modalità e criteri con cui la Definire caso per caso la possibilità valutazione dell’alternanza concorre di far sperimentare ad uno studente alla valutazione disciplinare e aziende diverse oppure un percorso complessiva dello studente “a crescere” con la stessa azienda Umberto Vairetti - 2017
RIVEDERE LA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE La programmazione parte da ciò che gli studenti devono essere posti in grado di fare (parte dalla valutazione) Associandole alle prestazioni (risultati attesi) degli studenti: Si individuano le conoscenze che devono acquisire per essere in grado di fare (da fornire come prerequisiti) Si evidenziano le conoscenze che sono prodotte dal fare (da valorizzare, valutandole nei contesti disciplinari) Si selezionano concetti, nozioni e informazioni essenziali (nuclei di conoscenze) Si attribuiscono i diversi nuclei alle discipline, individuandone complementarietà e possibile sinergie Rasoio di OCCAM Umberto Vairetti - 2017
RIPENSARE LA VALUTAZIONE Valutare il possesso di conoscenze: = capacità di richiamare, organizzare, connettere nozioni = capacità di definire concetti e elaborare argomentazioni Valutare il possesso di competenze: = capacità di riconoscere, discernere, esaminare una situazione = orientamento della propria azione alla produzione di un risultato previsto/prevedibile = capacità di impiegare le proprie conoscenze per la produzione del risultato Umberto Vairetti - 2017
La valutazione è sempre valutazione di un risultato Evidenza dell’acquisizione o Evidenza dell’acquisizione o sviluppo di conoscenze sviluppo di competenze: • Incremento delle conoscenze • Affinamento delle capacità • Rinforzo delle attitudini LA PERFORMANCE Umberto Vairetti - 2017
VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI «Sono funzionali tecniche di valutazione che permettano l’accertamento di processo e di risultato. L’attenzione al processo consente di valutare anche gli atteggiamenti e i comportamenti» Esegue il compito assegnato: ottiene il risultato previsto compiendo le operazioni richieste (sequenza) Collabora nel team di lavoro: accetta il compito assegnato, fa domande per capire, rispetta gli altri, fa proposte… «i risultati di apprendimento verranno valutati nell’ambito delle discipline». Umberto Vairetti - 2017
La valutazione delle competenze in alternanza COSA SI VALUTA Le prestazioni attese: • Prestazioni ben definite (chiaramente In un contesto dato: identificabili) • In aula • Con coefficienti di difficoltà o gradi di • In laboratorio complessità crescenti: al 3°, 4° o 5° anno • In azienda • In attività autonoma (individuale o di gruppo) Con crescente grado di autonomia: al 3°, 4° e 5° anno SI VALUTA LA PERFORMANCE INDIVIDUALE DELLO STUDENTE Umberto Vairetti - 2017
La valutazione delle competenze in alternanza IN BASE A QUALI CRITERI IL CHI VALUTA VALUTATORE ATTRIBUISCE UN Chi ha il compito di controllare la LIVELLO («punteggio») ALLA prestazione: PRESTAZIONE • A scuola, i docenti responsabili delle diverse attività • La quantità prodotta • In azienda, il tutor aziendale • La conformità del prodotto alle specifiche • Per le attività autonome, chi esamina il • il tempo di esecuzione risultato • Il rispetto delle istruzioni • la continuità di applicazione • La rapidità di reazione (risposta a una richiesta, modifica del comportamento a una variazione del contesto…) SE I VALUTATORI SONO DIVERSI, • Il grado di integrazione (collaborazione, L’ACCORDO SUI CRITERI PERMETTE reporting, scambio…) DI «FIDARSI» RECIPROCAMENTE • … DELLA VALUTAZIONE DEGLI ALTRI Umberto Vairetti - 2017
6. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEGLI STUDENTI: si rilevano le prestazioni e si valutano rispetto agli obbiettivi, applicando i criteri definiti dal progetto e utilizzando una «scala» di valutazione molto semplice. LA SCALA DI VALUTAZIONE realizza il compito in modo non adeguato (non rispetta buona parte delle 1 specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo parzialmente adeguato (non rispetta alcune 2 specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo adeguato (rispetta interamente le 3 specifiche/istruzioni ricevute) realizza il compito in modo più che adeguato (dando un contributo personale 4 autonomo al raggiungimento del risultato) NV non verificabile (per ragioni non riconducibili allo studente) Umberto Vairetti - 2017
SCALA DI VALUTAZIONE CRITERIO 1 - inadeguato 2 – non del tutto adeguato 3 - adeguato 4 – più che adeguato Impiega un tempo di poco Esegue in un tempo Tempo di Non consegue il risultato Rispetta i tempi superiore a quello assegnato sensibilmente inferiore a esecuzione nei tempi assegnati assegnati (nei limiti di tolleranza) quello assegnato Commette alcuni errori, che Il risultato presenta Numero errori Commette errori che non pregiudicano l’accettabilità Nessun errore caratteristiche superiori allo commessi pregiudicano il risultato del risultato prescritto standard prescritto Sceglie la procedura più Non applica le istruzioni Applica le principali istruzioni Applica tutte le istruzioni idonea; trova un Procedimento ricevute ricevute ricevute procedimento risolutivo adatto Rimozione Non corregge gli errori Corregge i principali errori Corregge tutti gli errori Individua e corregge gli dell’errore segnalati segnalati segnalati errori commessi Condivide con capi e Non condivide le Condivide solo alcune delle Condivide di sua iniziativa le Collaborazione colleghi tutte le informazioni informazioni utili informazioni utili informazioni utili Adegua costantemente il Comportamento Non rispetta le regole Rispetta solo alcune delle Rispetta tutte le regole proprio comportamento (organizzativo) dell’organizzazione regole dell’organizzazione dell’organizzazione alle regole e allo “stile” Umberto Vairetti - 2017 dell’organizzazione Non si impegna per Il suo impegno per il Si impegna Si impegna ottenere i risultati richiesti raggiungimento dei risultati continuativamente per il continuativamente per Motivazione o lo fa solo se richiesti è discontinuo e raggiungimento dei migliorare il proprio costantemente sollecitato richiede di essere sostenuto risultati richiesti apporto al lavoro
La valutazione delle competenze in alternanza La performance rappresenta un’evidenza del possesso della competenza Poiché ad una stessa competenza: • Si associano più prestazioni diverse, di diversa difficoltà e complessità e rese in contesti diversi, • Che possono essere rese con maggiore o minore continuità e • Con livelli di adeguatezza diversi, LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE PERMETTE DI VALUTARE IL LIVELLO DI PADRONANZA DELLA COMPETENZA Umberto Vairetti - 2017
Valutazione delle competenze in alternanza e valutazione dell’apprendimento La valutazione dell’apprendimento è compito (e responsabilità) del Consiglio di Classe Durante lo scrutinio finale, le «proposte di voto» dei singoli insegnanti sono elementi da utilizzare per formulare il giudizio: • Le proposte di voto possono essere modificate dal CdC • Anche sulla base di riscontri derivanti da diverse attività didattiche Le valutazioni delle competenze ottenute durante i percorsi in alternanza sono «riscontri oggettivi» utilizzabili sia per l’attribuzione delle valutazioni disciplinari sia per la formulazione del giudizio finale Il «peso» da attribuire all’alternanza L’alternanza scuola-lavoro è scuola-lavoro è una decisione del CdC, un’attività didattica curricolare nell’osservanza delle decisioni assunte dall’Istituto (e contenute nel PTOF) Umberto Vairetti - 2017
Valutazione delle competenze in alternanza e valutazione dell’apprendimento La scuola ha il compito di VALUTARE IL LIVELLO DI PADRONANZA DELLA COMPETENZA da parte degli studenti E OGGI? (vedi «riordino» del 2010) • Le competenze sviluppate in La valutazione degli apprendimenti deve valutare le alternanza «agganciano» gli competenze acquisite, non le conoscenze (le obbiettivi formativi di diverse conoscenze in quanto elemento costitutivo delle discipline, non solo d’indirizzo competenze) • Le esperienze formative in contesti diversi da quello I percorsi formativi in alternanza scuola-lavoro scolastico permettono l’emersione consentono in modo più efficace delle modalità di evidenze diverse, in particolare formative tradizionali (in particolare dell’aula) di per quanto concerne attitudini, «valutare per competenze» comportamenti, competenze di cittadinanza… Umberto Vairetti - 2017
Valutazione delle competenze in alternanza e valutazione dell’apprendimento Le valutazioni dell’alternanza si aggiungono alle VALUTAZIONE valutazioni nelle discipline che incrociano le competenze (sono «voti in più») DISCIPLINARE Le valutazioni dell’alternanza rappresentano evidenze di diversa origine di cui tener conto nel GIUDIZIO DI giudizio complessivo sui livelli di apprendimento raggiunti dallo studente (sono «elementi di IDONEITÀ giudizio» ulteriori in sede di scrutinio) Le valutazioni dell’alternanza confluiscono nel portfolio individuale dello studente come elementi CERTIFICAZIONE che ne arricchiscono e specificano il curriculum (sono evidenze delle «competenze distintive» DELLE COMPETENZE che ha acquisito) Umberto Vairetti - 2017
La valutazione ha lo scopo di facilitare l’individuazione da parte di ciascuno studente del percorso più idoneo per far emergere, rafforzare e valorizzare le proprie competenze Non serve per mandare qualcuno nell’angolo… Umberto Vairetti - 2017
Regole per una buona alternanza
L’ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO DI ALTERNANZA COSA FARE Sviluppare percorsi triennali di 200 ore in partnership scuola-azienda, con le seguenti caratteristiche: Competenze-obbiettivo coerenti con la domanda professionale Individuazione delle performance richieste agli studenti e valutazione delle stesse Personalizzazione dei percorsi in funzione dell’abbinamento studenti-aziende Articolazione dell’esperienza formativa sia in tirocinio che a scuola COME FARE? Umberto Vairetti - 2017
Cosa serve per contrattare un buon progetto di ASL con l’azienda 1. Stabilire un rapporto diretto con il responsabile aziendale e incontrarlo personalmente 2. Presentare la scuola come un partner e evidenziare i vantaggi reciproci della collaborazione (non andare con il cappello in mano) 3.Proporre un progetto di tirocinio: chiaro, operativo, sintetico 4. Accogliere ogni proposta di modifica dell’azienda, anche se difforme rispetto alle richieste della scuola, come un’ipotesi di lavoro da considerare 5. Tenere conto delle necessità e dei vincoli dell’azienda e cercare una mediazione con necessità e vincoli della scuola 6.Definire il progetto personalizzato sulla base delle opportunità che l’azienda offre 7. Predisporre una convenzione: chiara, breve, il meno onerosa possibile 8. Provocare un breve incontro preliminare del tutor scolastico con il tutor aziendale e chiedere la sua collaborazione per seguire lo studente in azienda e valutarne le prestazioni (chiarendo l’utilizzo che ne farà la scuola) 9. Dare al responsabile e al tutor aziendale un contatto personale (il tutor scolastico) per la gestione di ogni eventuale problema 10.Ricontattare responsabile e tutor al termine dell’esperienza per ringraziarli della collaborazione Umberto Vairetti - 2017
RESPONSABILITÀ E RUOLI Il dirigente scolastico Attribuisce gli incarichi ai diversi soggetti individuati nella scuola. Provvede a che tutti i Consigli di Classe coinvolti aderiscano al progetto e individuino i tutor scolastici. Predispone le condizioni organizzative per la gestione degli adempimenti. Stipula la convenzione con ciascuna azienda. Il Consiglio di classe Inserisce il progetto nella propria programmazione didattica, concordando con il referente per l’alternanza la calendarizzazione delle attività. Individua tra i docenti della classe un tutor per ciascuno degli studenti partecipanti. Il referente per l’alternanza scuola-lavoro Garantisce l’organizzazione dell’alternanza, gestendo il rapporto con le aziende. La funzione di referente può essere articolata per indirizzo. Il tutor scolastico (o interno) Garantisce l’attuazione dei progetti formativi individuali degli studenti assegnati, sorvegliandone l’attività e acquisendo gli elementi utili alla valutazione. Gestisce il rapporto con i tutor aziendali concordando la valutazione e la soluzione di eventuali problemi. Segnala al referente per l’alternanza eventuali problemi di inidoneità dell’azienda ospitante. Umberto Vairetti - 2017
MONITORARE L’EFFICACIA DELL’ALTERNANZA Punti di forza e di debolezza del percorso formativo in alternanza Punti di Punti di Fattore forza debolezza Partecipazione degli studenti Livello di acquisizione delle competenze da parte degli studenti Raggiungimento degli obiettivi di apprendimento disciplinari Coinvolgimento degli insegnanti della classe Realizzazione dell’attività di tutoraggio (scolastico e aziendale) Collaborazione delle aziende ospitanti Utilizzo degli strumenti di progettazione, controllo e valutazione Gestione degli adempimenti e degli accordi Gestione dei tempi e del calendario Organizzazione e gestione dell’accesso degli studenti in azienda (trasporti, ecc.) Raccolta e organizzazione della documentazione Umberto Vairetti - 2017
La valutazione della collaborazione con le imprese Fattori Numero posti tirocinio offerti Disponibilità ad ospitare studenti di classi diverse Partecipazione alla definizione del percorso formativo Rispetto del contratto formativo di tirocinio Offerta di opportunità formative aggiuntive (corsi aziendali, trasferte…) Rispetto del calendario e dei tempi Continuità del tutoraggio Valutazione delle prestazioni in tirocinio Valutazione dell’esperienza (giudizio complessivo) Supporto logistico offerto agli studenti (mensa, trasporto…) Eventuali premi agli studenti in tirocinio Aziende A Aziende B Aziende C Collaborano in tutte le fasi Offrono adeguate Evidenziano discontinuità del progetto, garantendo il opportunità di tirocinio che nella collaborazione o pieno raggiungimento degli gestiscono nel rispetto degli difficoltà a mantenere gli obiettivi accordi accordi Umberto Vairetti - 2017
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