JULIUS ECO 11-14 Scaldabagni pensili istantanei a camera aperta (tipo B) e tiraggio naturale - Complementi Climatici
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Istruzioni e avvertenze Installatore IT JULIUS ECO 11-14 Utente Manutentore Scaldabagni pensili istantanei a camera aperta (tipo B) e tiraggio naturale
CONDIZIONI INERENTI LA GARANZIA CONVENZIONALE IMMERGAS La garanzia convenzionale Immergas rispetta tutti i termini della garanzia legale e si riferisce alla “conformità al contratto” in merito agli scalda- bagni Immergas. La Garanzia Convenzionale Immergas sarà ritenuta valida solo in presenza dell’adempimento di tutte le obbligazioni ed il rispetto di tutti requisiti necessari ai fini della garanzia legale fornita, quest’ultima, da parte del venditore. La Garanzia Convenzionale Immergas, anche dopo la eventuale compilazione del modulo cartaceo da parte di un Centro Assistenza Tecnica Autorizzato Immergas, potrà essere annullata o considerata decaduta qualora non siano stati rispettati (ad insindacabile giudizio di Immergas S.p.A.) i requisiti e/o le condizioni di validità previste dalla garanzia legale. 1) OGGETTO DELLA GARANZIA CONVENZIONALE La presente garanzia convenzionale Immergas viene offerta da Immergas S.p.A., con sede a Brescello (RE) Via Cisa Ligure 95, sugli scaldabagni Immergas come specificato nel seguente paragrafo “Campo di applicazione”. La citata garanzia viene offerta tramite i Centri Assistenza Tecnica Autorizzati Immergas nel territorio della Repubblica Italiana, Repubblica di San Marino e Città del Vaticano. 2) CAMPO DI APPLICAZIONE Immergas offre la presente garanzia convenzionale su tutti i componenti facenti parte degli scaldabagni Immergas per la durata di 2 anni. La garanzia convenzionale Immergas prevede la sostituzione o la riparazione gratuita di ogni parte che presentasse difetti di fabbricazione o conformità al contratto e resterà in vigore fino a quando siano state rispettate tutte le condizioni previste dalla garanzia stessa. 3) DECORRENZA La garanzia convenzionale Immergas decorre dalla data di acquisto degli scaldabagni Immergas che il Cliente riporterà in un’apposita sezione denominata “data documento di acquisto” del ”Modulo di garanzia”, documento inserito all’interno della busta porta documenti fornita a corredo del prodotto. 4) ATTIVAZIONE L’utente che intende avvalersi della garanzia convenzionale Immergas deve, per prima cosa, essere in possesso della necessaria documentazione a corredo del suo impianto (dichiarazione di conformità od altro documento equivalente, progetto - ove richiesto - ecc). Successivamente il Cliente dovrà compilare correttamente il modulo di garanzia, completandolo in ogni sua parte e inserendo i dati relativi al documento fiscale di acquisto. La “copia Immergas” del documento deve essere inoltrata ad Immergas entro e non oltre una settimana dall’acquisto del prodotto, utilizzando la busta preaffrancata inserita nella busta portadocumenti a corredo del prodotto. 5) MODALITÀ DI PRESTAZIONE L’esibizione al Centro Assistenza Tecnica Autorizzato Immergas della “copia Cliente” del modulo di garanzia debitamente compilato consente all’Utente di usufruire delle prestazioni gratuite previste dalla garanzia convenzionale. Il Centro Assistenza Tecnica Autorizzato Immergas interviene dopo un congruo tempo dalla chiamata dell’Utente, in funzione anche del livello oggettivo di criticità e dell’anteriorità della chiamata; la denuncia del vizio deve avvenire entro e non oltre 10 giorni dalla scoperta. Trascorsi i termini di garanzia, l’assistenza tecnica viene eseguita addebitando al Cliente il costo dei ricambi, della manodopera ed il diritto fisso di chiamata. Il materiale sostituito in garanzia è di esclusiva proprietà della Immergas S.p.A. e deve essere reso senza ulteriori danni (pena la decadenza della garanzia), munito degli appositi tagliandi debitamente compilati ad opera del Centro Assistenza Tecnica Autorizzato Immergas. 6) ESCLUSIONI La manutenzione ordinaria periodica non rientra nei termini di gratuità della Garanzia Convenzionale Immergas. La Garanzia Convenzionale non comprende danni e difetti degli scaldabagni Immergas derivanti da: • trasporto di terzi non rientranti nella responsabilità del produttore o della sua rete commerciale; • mancato rispetto delle istruzioni o delle avvertenze riportate sul presente libretto istruzioni ed avvertenze; • negligente conservazione del prodotto; • mancata manutenzione, manomissione o interventi effettuati da personale non facente parte della rete dei Centri Assistenza Tecnica Autorizzati Immergas; • allacciamenti ad impianti elettrici, idrici, gas o camini non conformi alle norme vigenti; nonché inadeguato fissaggio delle strutture di supporto dei componenti; • utilizzo di componenti, fumisteria o di fluidi termovettori non idonei alla tipologia degli scaldabagni installati o non originali Immergas; nonché assenza di fluidi termovettori o di acqua di alimentazione, mancato rispetto dei valori di pressione idraulica (statica e dinamica) indicata sulla documentazione tecnica fornita a corredo; • agenti atmosferici diversi da quelli previsti nel presente libretto di istruzioni ed avvertenze; nonché calamità atmosferiche o telluriche; incendi, furti, atti vandalici; • installazione in ambiente (esterno o interno) non idoneo; • permanenza in cantiere, in ambiente non riparato o senza svuotamento dell’impianto, nonché prematura installazione; • formazione di calcare o altre incrostazioni causate da impurezza delle acque di alimentazione, nonché mancata pulizia dell’impianto; • corrosione degli impianti; • forzata o prolungata sospensione del funzionamento degli scaldabagni Immergas; • mancato o inidoneo collegamento delle valvole di sicurezza allo scarico. 7) ULTERIORI CONDIZIONI Eventuali componenti che, anche difettosi, risultassero manomessi non rientreranno nei termini della garanzia convenzionale Immergas gratuita. L’eventuale necessità di utilizzo, per la sostituzione di componenti in garanzia, di strutture temporanee di supporto o sostegno (ad es. ponteggi), sistemi o automezzi per il sollevamento o la movimentazione (ad es. gru) non rientra nei termini di gratuità della presente garanzia convenzionale Immergas. La presente garanzia convenzionale Immergas presuppone che l’utente faccia eseguire la manutenzione periodica dei propri scaldabagni Immergas da parte di un Centro Assistenza Tecnica Autorizzato Immergas; la periodicità della manutenzione ordinaria è indicata nella sezione “Utente” del presente libretto d’istruzione ed avvertenze.
Gentile Cliente, Ci complimentiamo con Lei per aver scelto un prodotto Immergas di alta qualità in grado di assicurarLe per lungo tempo benessere e sicurezza. Quale Cliente Immergas Lei potrà sempre fare affidamento su un qualificato Servizio di Assistenza Autorizzato Immergas, preparato ed aggiornato per garantire costante efficienza alla Suo scaldabagno. Legga con attenzione le pagine che seguono: potrà trarne utili suggerimenti sul corretto utilizzo dell’apparecchio, il cui rispetto confermerà la Sua soddisfazione per il prodotto Immergas. Si rivolga per eventuali necessità di intervento e manutenzione ordinaria ai Centri Autorizzati Immergas: essi dispongono di componenti originali e vantano una specifica preparazione curata direttamente dal costruttore. Importante Gli impianti termici devono essere sottoposti a manutenzione periodica ed a verifica scadenzata dell’efficienza energetica in ottemperanza alle disposizioni nazionali, regionali o locali vigenti. Per adempiere agli obblighi previsti dalla Legge, La invitiamo a rivolgersi ai Centri Assistenza Autorizzati Immergas. Avvertenze generali Tutti i prodotti Immergas sono protetti con idoneo imballaggio da trasporto. Il materiale deve essere immagazzinato in ambienti asciutti ed al riparo dalle intemperie. Il libretto istruzioni costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto e dovrà essere consegnato al nuovo utilizzatore anche in caso di passaggio di proprietà o di subentro. Esso dovrà essere conservato con cura e consultato attentamente, in quanto tutte le avvertenze forniscono indicazioni importanti per la sicurezza nelle fasi di installazione, d’uso e manutenzione. Il presente libretto istruzioni contiene informazioni tecniche relative all’installazione degli scaldabagni Immergas. Per quanto concerne le altre tematiche correlate all’installazione degli scaldabagni stessi (a titolo esemplificativo: sicurezza sui luoghi di lavoro, salvaguardia dell’ambiente, prevenzioni degli infortuni), è necessario rispettare i dettami della normativa vigente ed i principi della buona tecnica. L’installazione e la manutenzione devono essere effettuate in ottemperanza alle norme vigenti, secondo le istruzioni del costruttore e da parte di una impresa abilitata, intendendo per tale quella avente specifica competenza tecnica nel settore degli impianti, come previsto dalla Legge. L’installazione o il montaggio improprio dell’apparecchio e/o dei componenti, accessori, kit e dispositivi Immergas potrebbe dare luogo a problematiche non prevedibili a priori nei confronti di persone, animali, cose. Leggere attentamente le istruzioni a corredo del prodotto per una corretta installazione dello stesso. La manutenzione deve essere effettuata da una impresa abilitata, il Servizio Assistenza Tecnica Autorizzato Immergas rappresenta in tal senso una garanzia di qualificazione e di professionalità. L’apparecchio dovrà essere destinato solo all’uso per il quale è stato espressamente previsto. Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi potenzialmente pericoloso. In caso di errori nell’installazione, nell’esercizio o nella manutenzione, dovuti all’inosservanza della legislazione tecnica vigente, della normativa o delle istruzioni contenute nel presente libretto (o comunque fornite dal costruttore), viene esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracontrattuale del costruttore per eventuali danni e decade la garanzia relativa all’apparecchio. Per avere ulteriori informazioni sulle disposizioni normative relative all’installazione dei generatori di calore a gas, consulti il sito Immergas al seguente indirizzo: www.immergas.com. La società IMMERGAS S.p.A., con sede in via Cisa Ligure 95 42041 Brescello (RE) dichiara che i processi di progettazione, fabbricazione, ed assistenza post vendita sono conformi ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2015. Per maggiori dettagli sulla marcatura CE del prodotto, inoltrare al fabbricante la richiesta di ricevere copia della Dichiarazione di Conformità specificando il modello di apparecchio e la lingua del paese. Il fabbricante declina ogni responsabilità dovuta ad errori di stampa o di trascrizione, riservandosi il diritto di apportare ai propri prospetti tecnici e commerciali qualsiasi modifica senza preavviso.
INDICE INSTALLATORE pag. UTENTE pag. MANUTENTORE pag. 1 Installazione scaldabagno......................... 5 2 Istruzioni di uso e manutenzione............ 9 3 Controllo e manutenzione......................12 1.1 Avvertenze di installazione....................... 5 2.1 Attivazione gratuita della 3.1 Schema idraulico......................................12 1.2 Dimensioni principali............................... 6 Garanzia Convenzionale........................... 9 3.2 Riarmo termostato sicurezza camino....13 1.3 Allacciamento gas...................................... 6 2.2 Pulizia e manutenzione............................. 9 3.3 Schema elettrico.......................................13 1.4 Allacciamento idraulico............................ 7 2.3 Ventilazione dei locali............................... 9 3.4 Eventuali inconvenienti e loro cause.....14 1.5 Alimentazione elettrica............................. 7 2.4 Avvertenze generali.................................... 9 3.5 Conversione dello scaldabagno 1.6 Ventilazione dei locali............................... 7 2.5 Pannello comandi...................................... 9 in caso di cambio del gas.........................14 1.7 Canali da fumo........................................... 7 2.6 Utilizzo dello scaldabagno........................ 9 3.6 Trasformazione da metano a GPL.........14 1.8 Canne fumarie / camini............................ 7 2.7 Descrizione anomalie..............................10 3.7 Trasformazione da GPL a metano.........15 1.9 Messa in servizio dell’impianto gas......... 7 2.8 Spegnimento dello scaldabagno.............11 3.8 Eventuali regolazioni...............................15 1.10 Messa in servizio dell’apparecchio 2.9 Sostituzione della batteria.......................11 3.9 Controllo e manutenzione annuale (Accensione). .............................................. 7 2.10 Svuotamento dello scaldabagno.............11 dell’apparecchio........................................16 1.11 Kit disponibili a richiesta.......................... 7 2.11 Protezione contro il gelo.........................11 3.10 Smontaggio del mantello.........................16 1.12 Componenti scaldabagno......................... 8 2.12 Pulizia del rivestimento...........................11 3.11 Parametri della combustione..................16 2.13 Disattivazione definitiva..........................11 3.12 Dati tecnici................................................17 2.14 Inutilizzo dell’impianto gas per 3.13 Scheda di prodotto (in conformità al periodi di tempo maggiori di 12 mesi... 11 Regolamento 812/2013)..........................18
1 INSTALLAZIONE SCALDABAGNO. Non appoggiare oggetti sull’apparecchio. Nessun oggetto infiammabile deve trovarsi nelle vicinanze dell’apparecchio (carta, stracci, plasti- 1.1 AVVERTENZE DI INSTALLAZIONE. ca, polistirolo, ecc.). Lo scaldabagno Julius Eco 11-14 è stato progetta- Non posizionare elettrodomestici sotto lo INSTALLATORE to per installazioni a parete; deve essere utilizzato scaldabagno perché potrebbero subire danni per la produzione di acqua calda sanitaria per usi in caso di perdite dai raccordi idraulici; in caso domestici e similari. Nel caso di installazione a contrario il costruttore non potrà essere ritenuto parete, la medesima deve essere liscia, priva cioè responsabile per gli eventuali danni causati agli di sporgenze o di rientranze tali da consentire elettrodomestici. l'accesso dalla parte posteriore. Non sono stati È consigliabile, inoltre, per i motivi sopra elen- assolutamente progettati per installazioni su cati, non posizionare arredi, mobili, etc., sotto basamenti o pavimenti (Fig. 1-1). lo scaldabagno. Il luogo di installazione dell’apparecchio e dei In caso di anomalia, guasto od imperfetto fun- zionamento, l’apparecchio deve essere disattivato SI NO relativi accessori Immergas deve possedere Fig. 1-1 ed occorre chiamare una impresa abilitata (ad idonee caratteristiche (tecniche e strutturali) tali esempio il centro Assistenza Tecnico Autorizzato Attenzione: l’installazione dello scaldabagno da consentire (sempre in condizioni di sicurezza, Immergas, che dispone di preparazione tecnica sulla parete, deve garantire un sostegno stabile efficacia ed agevolezza): specifica e dei ricambi originali). Astenersi ed efficace al generatore stesso. - l’installazione (secondo i dettami della legisla- quindi da qualsiasi intervento o tentativo di ri- I tasselli (forniti di serie) possono assicurare un zione tecnica e della normativa tecnica); parazione. Il mancato rispetto di quanto sopra adeguato sostegno solo se inseriti correttamente - le operazioni di manutenzione (comprensive determina responsabilità personali e l’inefficacia (secondo le regole della buona tecnica) in pareti di quelle programmate, periodiche, ordinarie, della garanzia. costruite con mattoni pieni o semipieni. In caso straordinarie); di pareti realizzate con mattoni o blocchi forati, • Norme di installazione: - la rimozione (fino all’esterno in luogo preposto tramezzi di limitata staticità, o comunque di al carico ed al trasporto degli apparecchi e dei - questi scaldabagni non possono essere in- murature diverse da quelle indicate, è necessario UTENTE componenti) nonché l’eventuale sostituzione stallati nelle camere da letto, nei monolocali procedere ad una verifica statica preliminare del degli stessi con apparecchi e/o componenti e nei locali uso bagno. Non possono essere sistema di supporto. equipollenti. installate neppure nei locali nei quali siano presenti generatori di calore a legna (o com- Questi apparecchi servono a riscaldare acqua ad Solo una impresa professionalmente abilitata è una temperatura inferiore a quella di ebollizione bustibili solidi in genere) e in locali con essi autorizzata ad installare apparecchi a gas Immer- a pressione atmosferica. comunicanti. gas. L’installazione deve essere fatta secondo le Devono essere allacciati ad una rete di distri- prescrizioni delle norme UNI e CEI, della legi- - È vietata l’installazione all’interno di locali buzione di acqua sanitaria adeguata alle loro slazione vigente e nell’osservanza della normativa con pericolo incendio (per esempio: autori- prestazioni ed alla loro potenza. tecnica locale, secondo le indicazioni della buona messe, box), locali potenzialmente pericolosi, tecnica. In particolare devono essere rispettate le di apparecchi di utilizzazione a gas e relativi norme UNI 7129 e 7131. canali da fumo. - È vietata l’installazione sulla proiezione ver- Attenzione: secondo la UNI 7129, non è con- ticale di piani di cottura. sentito installare apparecchi rimossi e dismessi da altri impianti. Il fabbricante non risponde per - È vietata l’installazione nei seguenti locali / eventuali danni cagionati da scaldabagni rimossi ambienti costituenti parti comuni dell’edificio MANUTENTORE da altri impianti né per eventuali non conformità condominiale, scale interne o altri elementi di tali apparecchi. costituenti vie di fuga (es.: pianerottoli, an- droni). L’installazione dello scaldabagno Julius Eco 11-14 in caso di alimentazione a GPL deve ottemperare - È inoltre vietata l’installazione nei locali/ am- alle regole per i gas aventi densità maggiore bienti costituenti le parti comuni dell’edificio dell’aria (si ricorda, a titolo esemplificativo e non condominiale quali per esempio cantine, an- esaustivo, che è vietata l’installazione di impianti droni, solaio, sottotetto, ecc. se non collocati alimentati con i sopraindicati gas in locali aventi all’interno di vani tecnici di pertinenza di il pavimento ad una quota inferiore a quella ogni singola unità immobiliare e accessibili Distanze minime di installazione. esterna media di campagna). solo all’utilizzatore (per le caratteristiche dei vani tecnici si veda la UNI 7129). 50 50 Prima di installare l’apparecchio è opportuno ve- - È vietato installare lo scaldabagno all’interno rificare che lo stesso sia giunto integro; se ciò non di un telaio a incasso chiuso (es. Omni Con- fosse certo, occorre rivolgersi immediatamente tainer). al fornitore. Gli elementi dell’imballaggio (graffe, chiodi, sacchetti di plastica, polistirolo espanso, - Gli scaldabagni a camera aperta tipo B non ecc..) non devono essere lasciati alla portata dei devono essere installati in locali dove si bambini in quanto fonti di pericolo. svolgono attività commerciali, artigianali o industriali in cui si utilizzino prodotti in Nel caso in cui l’apparecchio venga racchiuso grado di sviluppare vapori o sostanze volatili dentro o fra mobili deve esserci lo spazio suffi- (p.e. vapori di acidi, colle, vernici, solventi, ciente per le normali manutenzioni; si consiglia combustibili, ecc.), nonché polveri (p.e. pol- quindi di lasciare almeno 50 mm fra il mantello vere derivata dalla lavorazione del legname, dello scaldabagno e le pareti verticali del mobile polverino di carbone, di cemento, ecc.) che (Rif. Fig. 1-1A). Sopra e sotto lo scaldabagno va possano risultare dannose per i componenti lasciato spazio per consentire interventi sugli dell’apparecchio e comprometterne il funzio- allacciamenti idraulici e sulla fumisteria. JULIUS ECO namento. - Devono inoltre essere installati in un am- 200 biente nel quale la temperatura non possa scendere al di sotto di 0°C. Non devono essere esposti agli agenti atmosferici. Fig. 1-1A 5
1.2 DIMENSIONI PRINCIPALI. Julius Eco 11 INSTALLATORE ATTACCHI GAS ACQUA SANITARIA G AC AF UTENTE * 1/2” 1/2” 1/2” * Disponibile gruppo allacciamento optional con rubinetto da 3/4” Julius Eco 14 Legenda: AC - Uscita acqua calda sanitaria AF - Entrata acqua fredda sanitaria G - Alimentazione gas MANUTENTORE Fig. 1-2 1.3 ALLACCIAMENTO GAS. per l’alimentazione dello scaldabagno che dovrà Qualità del gas combustibile. L’apparecchio è I nostri scaldabagni sono costruiti per funzionare essere conforme alla UNI EN437 e relativi allegati, stato progettato per funzionare con gas com- con gas metano (G20) e G.P.L.. La tubazione di in quanto se insufficiente può influire sulla poten- bustibile privo di impurità; in caso contrario, è alimentazione deve essere uguale o superiore za del generatore provocando disagi all’utente. opportuno inserire degli opportuni filtri a monte al raccordo dello scaldabagno 1/2”G. Prima di Sul tubo alimentazione gas prima del collegamen- dell’apparecchio al fine di ripristinare la purezza effettuare l’allacciamento gas occorre effettuare to all’apparecchio deve essere inserito un rubinetto del combustibile. una accurata pulizia interna di tutte le tubazioni di intercettazione gas omologato e certificato. Serbatoi di stoccaggio (in caso di alimentazione dell’impianto di adduzione del combustibile Assicurarsi che l’allacciamento del rubinetto da deposito di GPL). onde rimuovere eventuali residui che potrebbero gas avvenga correttamente, interponendo una - Può accadere che i nuovi serbatoi di stoccaggio compromettere il buon funzionamento dello guarnizione piana. Il tubo di adduzione del gas GPL possano contenere residui di gas inerte (azoto) scaldabagno. Occorre inoltre controllare che combustibile deve essere opportunamente di- che impoveriscono la miscela erogata all’apparec- il gas distribuito corrisponda a quello per cui mensionato in base alle normative vigenti (UNI chio causandone funzionamenti anomali. è stato predisposto lo scaldabagno (vedi targa 7129-1) al fine di garantire la corretta portata - A causa della composizione della miscela di GPL si dati posta nello scaldabagno). Se differiscono è del gas al bruciatore anche nelle condizioni di può verificare durante il periodo di stoccaggio nei necessario intervenire sullo scaldabagno per un massima potenza del generatore e di garantire serbatoi una stratificazione dei componenti della mi- adattamento ad altro tipo di gas (vedi conver- le prestazioni dell’apparecchio (dati tecnici). Il scela. Questo può causare una variazione del potere sione degli apparecchi in caso di cambio gas). E’ sistema di giunzione deve essere conforme alle calorifico della miscela erogata all’apparecchio con importante inoltre verificare la pressione dinamica norme UNI 7129-1 ed UNI EN 1775. conseguente variazione delle prestazioni dello stesso. di rete (metano o G.P.L.) che si andrà ad utilizzare 6
1.4 ALLACCIAMENTO IDRAULICO. Ciò deve essere realizzato rispettando le pre- Scarico dei prodotti della combustione di appa- Attenzione: prima di effettuare gli allacciamenti scrizioni delle normative tecniche vigenti (in recchi a tiraggio naturale o forzato entro spazi dello scaldabagno per non far decadere la garanzia particolare la UNI 7129-2). chiusi a cielo libero. Negli spazi a cielo libero chiusi sullo scambiatore acqua sanitaria lavare accu- su tutti i lati (pozzi di ventilazione, cavedi, cortili e ratamente l’impianto (tubazioni, ecc.) in modo 1.7 CANALI DA FUMO. simili), è consentito lo scarico diretto dei prodotti INSTALLATORE da rimuovere eventuali residui che potrebbero Gli apparecchi a gas, muniti di attacco per il tubo della combustione di apparecchi a gas a tiraggio compromettere il buon funzionamento dello scal- di scarico dei fumi, devono avere un collegamento naturale o forzato e portata termica oltre 4 e fino a 35 dabagno. Gli allacciamenti idraulici devono essere diretto a camini o canne fumarie di sicura efficienza. kW, purché siano rispettate le condizioni di cui alla eseguiti in modo razionale seguendo la disposizione Solo in mancanza di questi è consentito che gli stessi normativa tecnica vigente (UNI 7129-3). degli attacchi dello scaldabagno. scarichino i prodotti della combustione direttamente Importante: è vietato mettere fuori uso volontaria- all’esterno, purché siano rispettate le prescrizioni della Attenzione: per preservare la durata e le caratte- mente il dispositivo di controllo scarico fumi. Ogni norma UNI 7129-3 relativa ai terminali di tiraggio ed ristiche di efficienza dell’apparecchio è consigliata pezzo di tale dispositivo, se deteriorato, deve essere i regolamenti locali vigenti. l’installazione di un dosatore di polifosfati in presenza sostituito con ricambi originali. In caso di ripetuti di acque le cui caratteristiche possono provocare Collegamento a camini o canne fumarie. Il raccordo interventi del dispositivo di controllo scarico fumi, l’insorgenza di incrostazioni calcaree (Rif. D.P.R degli apparecchi ad un camino o ad una canna fumaria verificare il condotto di scarico fumi e la ventilazione 59/09 e UNI 8065). avviene a mezzo di canali da fumo. del locale in cui è ubicato lo scaldabagno. Nel caso di raccordi con canne fumarie preesistenti, 1.5 ALIMENTAZIONE ELETTRICA. queste devono essere perfettamente pulite poiché le 1.9 MESSA IN SERVIZIO Questo scaldabagno è alimentato in corrente scorie, se esistenti, staccandosi dalle pareti durante il fun- DELL’IMPIANTO GAS. continua tramite una batteria alcalina tipo “LR zionamento, potrebbero occludere il passaggio dei fumi, Per la messa in servizio dell’impianto occorre fare 20” da 1,5 V. causando situazioni di estremo pericolo per l’utente. riferimento alla norma UNI 7129-4. I canali da fumo devono essere collegati al camino In particolare, per impianti gas di nuova realizza- N.B.: L’apparecchio viene fornito da Immergas od alla canna fumaria nello stesso locale in cui è in- zione occorre: con una batteria presente all’interno della scatola stallato l’apparecchio o, tutt’al più, nel locale contiguo - aprire finestre e porte; imballo, e pertanto non collegata. e devono rispondere ai requisiti indicati dalla norma - evitare la presenza di scintille e fiamme libere; In fase di accensione è quindi necessario provvedere UTENTE UNI 7129-3. al suo collegamento, sistemandola nella posizione - procedere allo spurgo dell’aria contenuta nelle corretta. tubazioni; 1.8 CANNE FUMARIE / CAMINI. La batteria viene alloggiata in un apposito vano Per gli apparecchi a tiraggio naturale si possono avere - verificare la tenuta dell’impianto interno secondo sistemato nella zona inferiore sinistra vicino agli camini singoli e canne fumarie collettive ramificate. le indicazioni fornite dalla norma UNI 7129-4. attacchi idraulici (Fig. 1-3). Camini singoli. I camini singoli devono essere 1.10 MESSA IN SERVIZIO Attenzione: le tubazioni dello scaldabagno non dimensionati nel rispetto della normativa vigente. DELL’APPARECCHIO (ACCENSIONE). devono mai essere usate come prese di terra dell’im- Canne fumarie collettive ramificate. Negli edifici Ai fini del rilascio della Dichiarazione di Conformità pre- pianto elettrico o telefonico. Assicurarsi quindi che multipiano, per l’evacuazione a tiraggio naturale dei visto dal D. M. 37/08 occorrono i seguenti adempimenti ciò non avvenga prima di inserire la batteria. prodotti della combustione, possono essere utilizzate per la messa in servizio dello scaldabagno (le operazioni canne collettive ramificate (c.c.r.). Le CCR di nuova di seguito elencate devono essere condotte solo da 1.6 VENTILAZIONE DEI LOCALI. costruzione devono essere progettate seguendo impresa abilitata e in presenza dei soli addetti ai lavori): E’ indispensabile che nel locale in cui è installato la metodologia di calcolo e i dettami della norma - verificare la tenuta dell’impianto interno secondo le lo scaldabagno possa affluire almeno tanta aria UNI 10640. indicazioni fornite dalla norma UNI 11137; quanta ne viene richiesta dalla regolare com- bustione del gas e dalla ventilazione del locale. Comignoli. Dicesi comignolo il dispositivo posto a - verificare la corrispondenza del gas utilizzato con MANUTENTORE L’afflusso naturale dell’aria deve avvenire per via coronamento di un camino singolo o di una canna quello per il quale lo scaldabagno è predisposto; diretta attraverso: fumaria collettiva ramificata. Tale dispositivo facilita - verificare che non sussistano cause esterne che possa- - aperture permanenti praticate su pareti del la dispersione dei prodotti della combustione, anche no provocare formazioni di sacche di combustibile; locale da ventilare che danno verso l’esterno; con condizioni atmosferiche avverse, ed impedisce - accendere l’apparecchio e verificare la corretta - condotti di ventilazione, singoli oppure collet- la deposizione di corpi estranei. accensione; tivi ramificati. Esso deve soddisfare i requisiti di cui alla norma UNI 7129-3. - verificare che la portata del gas e le relative pressioni L’aria di ventilazione deve essere prelevata di- La quota di sbocco, corrispondente alla sommità siano conformi a quelle indicate sul libretto (vedi rettamente all’esterno, in zona lontana da fonti del camino/canna fumaria, indipendentemente da parag. 3.11); di inquinamento. L’afflusso naturale dell’aria eventuali comignoli, deve essere al di fuori della - verificare la corretta ventilazione dei locali; è consentita anche per via indiretta mediante “zona di rispetto”, al fine di evitare la formazione di prelievo dell’aria da locali attigui a quello da - verificare il tiraggio esistente durante il regolare fun- contropressioni che impediscano il libero scarico zionamento dell’apparecchio, mediante, ad esempio ventilare. Per ulteriori informazioni relative alla nell’atmosfera dei prodotti della combustione. È ventilazione dei locali attenersi a quanto prescrit- un deprimometro posto subito all’uscita dei prodotti necessario quindi adottare le altezze minime indicate della combustione dell’apparecchio; to nella normativa UNI 7129-2. nelle figure riportate sulla norma UNI 7129-3. Evacuazione dell’aria viziata. Nei locali in cui - verificare che nel locale non vi sia rigurgito dei Scarico diretto all’esterno. Gli apparecchi a tirag- prodotti della combustione, anche durante il fun- sono installati apparecchi a gas può rendersi gio naturale, previsti per essere raccordati ad un necessaria, oltre che l’immissione di aria com- zionamento di eventuali elettroventilatori; camino o ad una canna fumaria, possono scaricare burente, anche l’evacuazione dell’aria viziata, con - verificare l’intervento del dispositivo di sicurezza i prodotti della combustione direttamente all’esterno, conseguente immissione di una ulteriore pari camino in caso di mancanza di gas ed il relativo tramite condotto attraversante le pareti perimetrali quantità di aria pulita e non viziata. tempo di intervento; dell’edificio. Lo scarico avviene in tal caso a mezzo di un canale da fumo, cui all’esterno è collegato un Se anche soltanto uno di questi controlli dovesse terminale di tiraggio. risultare negativo, lo scaldabagno non deve essere messo in servizio. Posizionamento dei terminali di tiraggio. I termi- nali di tiraggio devono: 1.11 KIT DISPONIBILI A RICHIESTA. - essere situati sulle pareti perimetrali esterne dell’e- • Kit rubinetti allacciamento acqua/gas (a richiesta). dificio; Il rubinetto gas è indispensabile e deve essere - essere posizionati in modo che le distanze rispetti- omologato per l’uso prefissato. no i valori minimi riportati nella normativa tecnica • Kit tubi flessibili allacciamento. Utilizzabili per il vigente (UNI 7129-3). collegamento del circuito sanitario. I Kit di cui sopra vengono forniti completi e corredati di foglio istruzioni per il loro montaggio e utilizzo. Fig. 1-3 7
1.12 COMPONENTI SCALDABAGNO. 7 INSTALLATORE 6 5 8 UTENTE 4 9 3 10 MANUTENTORE 2 11 12 1 16 17 15 14 13 Legenda: 1 - Sonda 10 - Contenitore per batteria 2 - Economizzatore 11 - Valvola idraulica 3 - Bruciatore pilota 12 - Regolatore di temperatura 4 - Elettrodo di accensione 13 - Valvola gas 5 - Termostato limite 14 - Presa di pressione gas 6 - Dispositivo di controllo scarico fumi 15 - Entrata gas 7 - Cappa scarico 16 - Apparecchiatura elettronica 8 - Scambiatore di calore 17 - Vite di regolazione portata gas 9 - Bruciatore Fig. 1- 4 8
2 ISTRUZIONI DI USO E MANUTENZIONE. 2.4 AVVERTENZE GENERALI. Non esporre l’apparecchio pensile a vapori diretti dai piani di cottura. • Attenzione: l’uso di un qualsiasi componente che utilizza energia elettrica comporta l’osser- vanza di alcune regole fondamentali quali: 2.1 ATTIVAZIONE GRATUITA DELLA Vietare l’uso dello scaldabagno ai bambini ed - non tirare i cavi elettrici, non lasciare esposto GARANZIA CONVENZIONALE. agli inesperti. l’apparecchio ad agenti atmosferici (pioggia, INSTALLATORE Al termine di tutte le operazioni di installazione Allorché si decida di disattivare temporaneamen- sole, ecc.); è necessario entro e non oltre 7 giorni spedire il te lo scaldabagno si dovrà procedere a disinserire - allorché si decida di non utilizzare l’appa- certificato di garanzia compilato in ogni sua parte le batterie ed intercettare l’alimentazione, idrica recchio per un certo periodo, è opportuno alla Immergas utilizzando la busta allegata (da non e del gas. disinserire le batterie di alimentazione. affrancare). Tale certificato dovrà essere completo Nel caso di lavori o manutenzioni di strutture Nel caso di disattivazione definitiva dello dei dati relativi al documento di acquisto stesso. poste nelle vicinanze dei condotti o nei dispositivi scaldabagno, far effettuare da personale profes- di scarico dei fumi e loro accessori, spegnere sionalmente qualificato le operazioni relative, 2.2 PULIZIA E MANUTENZIONE. l’apparecchio e a lavori ultimati farne verificare accertandosi fra l’altro che vengano preceden- Attenzione: per preservare l’integrità dello scalda- l’efficienza dei condotti o dei dispositivi da im- temente disinserite le alimentazioni elettriche, bagno e mantenere inalterate nel tempo le caratte- presa abilitata. idrica e del combustibile. ristiche di sicurezza, rendimento e affidabilità che Non effettuare pulizie dell’apparecchio o delle contraddistinguono lo scaldabagno è necessario sue parti con sostanze facilmente infiammabili. fare eseguire la manutenzione con cadenza almeno Non lasciare contenitori e sostanze infiammabili annuale, secondo quanto riportato al punto relativo nel locale dove è installato l’apparecchio. ATTENZIONE: al “controllo e manutenzione annuale dell’apparec- E’ vietato e pericoloso ostruire anche parzialmen- il prodotto a fine vita non deve essere smaltito chio” e nel rispetto delle normative locali vigenti. te le prese d’aria per la ventilazione del locale dove come i normali rifiuti domestici né abban- è installato lo scaldabagno. donato in ambiente, ma deve essere rimosso 2.3 VENTILAZIONE DEI LOCALI. E’ vietato inoltre, per la sua pericolosità, il fun- da impresa professionalmente abilitata come E’ indispensabile che nei locali in cui è installato zionamento nello stesso locale di aspiratori o previsto dalla legislazione vigente. Per le istru- lo scaldabagno possa affluire tanta aria quanta ne simili contemporaneamente allo scaldabagno a zioni di smaltimento rivolgersi al fabbricante. viene richiesta dalla regolare combustione del gas meno che non vi siano aperture supplementari UTENTE In caso di fuoriuscite d’acqua chiudere l’alimen- consumato dall’apparecchio e dalla ventilazione del dimensionate in modo tale da soddisfare le ul- tazione idrica ed avvisare immediatamente il locale. Le prescrizioni relative alla ventilazione, ai teriori necessità di aria. Centro Assistenza. Avvertendo odore di gas, non canali da fumo, ai camini e comignoli, sono riportate Per il dimensionamento di queste ulteriori azionare assolutamente interruttori elettrici, tele- nei paragrafi 1.6, 1.7 e 1.8. In caso di dubbi sulla aperture rivolgersi ad un’impresa abilitata e fare fono e qualsiasi altro oggetto che possa provocare corretta ventilazione rivolgersi a un’impresa abilitata. riferimento alla norma UNI 7129-2. scintille. Aerare il locale, spalancando porte e finestre, e chiudere il rubinetto centrale del gas. 2.5 PANNELLO COMANDI. 1 2 Legenda: 1 - Selettore gas 2 - Selettore temperatura/portata MANUTENTORE Fig. 2-1 2.6 UTILIZZO DELLO SCALDABAGNO. Modelli 11: per per prelievi di acqua da 2,5 a 5 La situazione di blocco richiede un intervento Accensione dello scaldabagno. Prima dell’ac- l/min la temperatura dell’acqua fornita rimane manuale; per rimettere in funzione l’apparecchio, censione verificare che il rubinetto ingresso pressoché costante intorno ad un valore di 60°C, chiudere il rubinetto di prelievo dell’acqua, quin- acqua sanitaria sia aperto. (in questa condizione la valvola del gas provvede di riaprirlo, affinché la sequenza di accensione si - Aprire il rubinetto del gas a monte dello scaldabagno. a fornite al bruciatore la quantità di gas propor- riavvii automaticamente. - Ruotare la manopola (1) verso la fiamma grande zionata alla quantità di acqua richiesta), oltre i 5 Nel caso di spegnimento accidentale del bruciatore ( ), durante la rotazione, in corrispondenza della l/min fino ai 11 l/min la temperatura dell’acqua principale, é previsto un tentativo di riavviamento. fiamma piccola ( ), è necessario premere legger- varia dai 60°C ai 40°C. Se in 60 secondi l’apparecchio non si rimette mente la manopola e continuare la rotazione. in funzione, si ritorna in posizione di blocco Modelli 14: per prelievi di acqua da 2,5 a 7 l/ precedentemente descritta. N.B.: con il selettore su “=” viene chiusa l’ali- min la temperatura dell’acqua fornita rimane Nel caso di guasti all’elettrodo di accensione si mentazione gas dello scaldabagno il quale non pressoché costante intorno ad un valore di 60°C, interrompe il flusso di gas, si realizza così la potrà così accendersi. (in questa condizione la valvola del gas provvede situazione di Sicurezza Positiva. a fornite al bruciatore la quantità di gas propor- Da questo momento lo scaldabagno funziona Gli apparecchi sono costruiti per funzionamento zionata alla quantità di acqua richiesta), oltre i 7 automaticamente. In assenza di richieste di pro- con pressione normale d’acqua; inoltre sono l/min fino ai 14 l/min la temperatura dell’acqua duzione acqua calda sanitaria, lo scaldabagno si provvisti di un selettore di temperatura (2). varia dai 60°C ai 40°C. mantiene in funzione di “attesa”. Ad ogni prelievo Con il selettore di temperatura/portata ruotato di acqua sanitaria il bruciatore si accende ad una Nel caso non avvenga l’accensione nell’arco di completamente a sinistra, si ottiene la massi- potenza che dipende dall’entità del prelievo, con un tempo di 60 secondi, il rilevatore di fiamma, ma erogazione di acqua, con lo stesso girato un valore massimo limitato dal selettore gas (1). riconoscendo l’assenza della fiamma stessa inter- completamente a destra, si ottiene la minima rompe il flusso di gas e mette l’apparecchio nella erogazione d’acqua. posizione di blocco. 9
La messa fuori servizio dell’apparecchio si ot- tiene ruotando la manopola (1) nella posizione OFF (=). Regolazione della temperatura dell’acqua calda sanitaria. La temperatura di acqua calda erogata INSTALLATORE dipende dalla posizione del selettore acqua (2). Ruotando il selettore in senso orario la tempera- tura dell’acqua diminuisce e in senso antiorario aumenta. Uso dell’economizzatore gas. L’apparecchio è equi- paggiato di un dispositivo detto economizzatore gas, che dà la possibilità di selezionare a piacere la potenza dell’apparecchio tramite il selettore (1). Il dispositivo economizzatore viene inserito ruotando la manopola (1) fino al raggiungimento della posizione contrassegnata dalla fiamma piccola ( ) o comunque ad una regolazione inferiore alla massima potenza. L’inserimento dell’economizzatore consente di limitare la massi- ma potenza termica fornita quando le esigenza di utilizzo dovessero essere generalmente contenute (basso salto termico o ridotte portate di prelievo come ad esempio durante il periodo estivo). UTENTE 2.7 DESCRIZIONE ANOMALIE. Anomalia segnalata Causa Stato scaldabagno / Soluzione Batteria esaurita Sostituire Cavo elettrico dell’elettrodo staccato Inserire Scheda elettronica guasta Verificare, sostituire Non vi è presenza di scintilla Non vi è sufficiente pressione di acqua Intervenire sull’impianto per garantire la pressione, ruotare il selettore tutto a destra Membrana guasta Sostituire Elettrodo avariato Sostituire Dispositivo di controllo guasto Sostituire Non si accende il pilota in presenza Manca alimentazione gas Aprire gas di scintilla Aria nella tubazione del gas Sfogare gas MANUTENTORE Sporcizia sulla sede dell’otturatore gas Verificare, pulire Pistoncino o stelo della valvola acqua bloccato in apertura Smontare, pulire ed eventualmente sostituire Non si spegne il bruciatore alla Leva micro bloccata in apertura Verificare chiusura dell’acqua Nella versione a GPL controllare la pressione di alimentazione gas Regolare e nel caso sostituire il regolatore di pressione della bombola Cattivo tiraggio o ambiente troppo polveroso Controllare efficienza canna fumaria Le lamelle dello scambiatore si spor- Fiamme gialle Controllare tipo di gas e pulire il bruciatore cano in breve tempo Eccessivo consumo di gas Controllare e regolare È dovuto a perdite nel circuito delle tubazioni, occorre controllare Non attivare interruttori elettrici o qualsiasi Odore di gas le tubazioni ed individuare la perdita oggetto che provochi scintille, aerare il locale Possono essere dovuti ad ostruzioni nel circuito dei fumi Controllare l’efficienza della canna fuma- Odore di gas combusti ria e del condotto fumi Consumo eccessivo di gas Controllare e regolare Dopo un opportuno raffreddamento elimi- nare il “blocco sovratemperatura” interrom- Durante il normale regime di funzionamento se per un’anomalia pendo e successivamente ripristinando il Blocco termostato sovratemperatura si verifica un eccessivo surriscaldamento interno, lo scaldabagno prelievo di acqua sanitaria. Se il fenomeno va in blocco sovratemperatura. si verifica frequentemente chiamare una impresa abilitata (ad esempio il Servizio Assistenza Tecnica Autorizzato Immergas) Quest’ultimo potrà ripartire solamente dopo un’opportuno raffreddamento, in caso di ripristino delle normali condizioni Durante il regime di funzionamento se il condotto evacuazione e in corrispondenza di una nuova richiesta Blocco termostato camino fumi non funziona correttamente interviene il termostato fumi di acqua calda sanitaria. Occorre riarmare bloccando lo scaldabagno il termostato camino come indicato nel parag. 3.2, operazione eseguibile da un’im- presa abilitata (ad esempio il Servizio Assistenza Tecnica Autorizzato Immergas) 10
2.8 SPEGNIMENTO DELLO 2.10 SVUOTAMENTO DELLO 2.13 DISATTIVAZIONE DEFINITIVA. SCALDABAGNO. SCALDABAGNO. Allorché si decida la disattivazione definitiva Disinserire la batteria e chiudere il rubinetto del Per poter compiere l’operazione di svuotamento dello scaldabagno, far effettuare da una impresa gas a monte dell’apparecchio. Non lasciare lo dello scaldabagno chiudere il rubinetto di entrata abilitata le operazioni relative, accertandosi fra scaldabagno inutilmente alimentato quando lo acqua fredda ed aprire il rubinetto dell’acqua l’altro che vengano disinserite le batterie, e inter- INSTALLATORE stesso non è utilizzato per lunghi periodi. calda più in basso nella rete idrica del locale. cettate l’alimentazioni idrica e del combustibile. 2.9 SOSTITUZIONE DELLA BATTERIA. 2.11 PROTEZIONE CONTRO IL GELO. 2.14 INUTILIZZO DELL’IMPIANTO GAS La batteria che alimenta questa apparecchiatura è Se l’apparecchio rimane inattivo, in locali esposti al PER PERIODI DI TEMPO MAGGIORI alloggiata nella parte inferiore dello scaldabagno, rischio di gelo, è necessario provvedere al suo svuota- DI 12 MESI. (Fig. 1-3) vicino agli allacciamenti idraulici. Per mento per evitare possibili rotture nel circuito idraulico. La normativa vigente prevede che gli impianti a gas sostituire la batteria, aprire l’apposito vano tirando Per fare questo vedere il paragrafo precedente inutilizzati per oltre 12 mesi, prima di poter essere verso il basso il coperchio e togliere la batteria (svuotamento dello scaldabagno). riutilizzati, debbano essere verificati secondo la presente. Inserire la nuova batteria rispettando norma UNI 10738, da impresa abilitata. la polarità indicata sulla parete interna del co- 2.12 PULIZIA DEL RIVESTIMENTO. Se l’esito della verifica UNI 10738 è positivo, è pos- perchio stesso. Per pulire il mantello dello scaldabagno usare sibile rimettere in servizio lo scaldabagno secondo panni umidi e sapone neutro. Non usare detersivi quanto riportato al punto 1.10 del presente libretto. N.B.: utilizzare solo batterie alcaline di tipo “LR20” abrasivi o in polvere. da 1,5V nuove. Smaltire la batteria sostituita secon- do le indicazioni fornite dal fabbricante stesso. Non utilizzare batterie ricaricabili in quanto potrebbero limitare il funzionamento dello scaldabagno. - In caso di perdita di sostanze dalla batteria, evitare che vengano a contatto con la pelle. - Nel caso che il liquido fuoriuscito dalla batteria venga a contatto con gli occhi, sciacquare immediatamente UTENTE con abbondante acqua e contattare un medico. - Nel caso che il liquido venga a contatto con la pel- le, sciacquare immediatamente con abbondante acqua e sapone. - Contattare il produttore delle batterie per ulteriori informazioni. - Non gettare la batteria nel fuoco. - Rimuovere la batteria se lo scaldabagno rimane inutilizzato per un lungo periodo. - Pulire con un panno asciutto e ruvido l’alloggiamen- to della batteria ad ogni sostituzione della stessa. - Per lo smaltimento della batteria informarsi presso le autorità locali. MANUTENTORE 11
3 CONTROLLO E MANUTENZIONE. 3.1 SCHEMA IDRAULICO. INSTALLATORE UTENTE MANUTENTORE Legenda: 1 - Termostato sicurezza camino 2 - Cappa fumi 3 - Scambiatore acqua sanitaria 4 - Termostato limite 5 - Bruciatore 6 - Presa pressione tubo valvola / bruciatore 7 - Valvola acqua 8 - Dispositivo controllo gas 9 - Gruppo collettore e ugelli 10 - Termostato sicurezza sovratemperatura 11 - Gruppo pilota (rilevazione, pilota, accensione) 12 - Pulsante riarmo termostato di sicurezza camino) AC - Uscita acqua calda sanitaria AF - Entrata acqua fredda sanitaria G - Alimentazione gas Fig. 3-1 12
3.2 RIARMO TERMOSTATO SICUREZZA CAMINO. Se necessario, rimuovere il mantello dello scaldac- qua e riarmare manualmente il termostato usando un cacciavite come indicato in Fig. 3-2, quindi INSTALLATORE chiudere e riaprire il rubinetto dell’acqua calda. Fig. 3-2 3.3 SCHEMA ELETTRICO. UTENTE MANUTENTORE Legenda: GN3 - Terra GN2 - Negativo alimentazione SV2 - Elettrovalvola bruciatore GN1 - Contatto micro acqua SV1 - Elettrovalvola pilota T.L. - Termostato limite acqua SW - Contatto micro acqua T.F. - Termostato fumi NC - Non utilizzato M.S. - Micro acqua V+ - Positivo alimentazione B - Box batteria Fig. 3-3 13
3.4 EVENTUALI INCONVENIENTI E 3.5 CONVERSIONE DELLO • Sostituzione della valvola di modulazione: LORO CAUSE. SCALDABAGNO IN CASO DI - Allentare le viti indicate in Fig. 3-8. N.B.: Gli interventi di manutenzione devono CAMBIO DEL GAS. - Scollegare la valvola acqua dalla rete idrica essere effettuati da un’impresa abilitata (ad esem- Qualora si debba adattare l’apparecchio ad un agendo sul raccordo in ingresso. pio il Servizio Assistenza Tecnica Autorizzato gas diverso da quello di targa, è necessario - Sconnettere i cavi del microinterruttore. INSTALLATORE Immergas). richiedere il kit con l’occorrente per la trasforma- - Allentare il raccordo indicato in Fig. 3-9. zione che comprende le istruzioni per effettuarla - Svitare le 4 viti indicate in Fig. 3-10. - Odore di gas. E’ dovuto a perdite delle tubazioni rapidamente. - Ruotare verso destra il gruppo acqua/gas come nel circuito gas. Occorre verificare la tenuta del L’operazione di adattamento al tipo di gas deve indicato in Figura 3-11. circuito di adduzione del gas. essere affidata ad una impresa abilitata (ad esem- - Estrarre la molla grande e l’assieme valvola - Combustione non regolare (fiamma rossa o gial- pio il Servizio Assistenza Tecnica Autorizzato di modulazione/molla piccola (Fig. 3-12). la). Si ha quando il bruciatore è sporco o il pacco Immergas). - Sostituire la valvola di modulazione con lamellare dello scaldabagno è intasato. Effettuare quella reperibile nel kit la pulizia del bruciatore o del pacco lamellare. 3.6 TRASFORMAZIONE DA METANO A - Inserire la valvola e la molla grande facendo - Lo scaldabagno produce condensa. Può essere GPL. attenzione al verso di inserimento e assicu- causata da ostruzioni del camino o da camini L’operazione di trasformazione dell’apparecchio rarsi che il disco forato guida molla sia bene di altezza o sezione non proporzionata all’ap- da un gas di una famiglia ad un gas di un’altra in posizione (Fig. 3-12). parecchio. Può altresì essere determinata da famiglia può essere facilmente effettuata anche - Riassemblare i componenti procedendo in funzionamento a temperatura dello scalda- con apparecchio installato. senso inverso. bagno eccessivamente bassa. In questo caso Prima di ogni operazione assicurarsi che l’ali- - Collegare la rampa gas al collettore del bru- far funzionare lo scaldabagno a temperatura mentazione gas all’apparecchio sia chiusa. ciatore facendo attenzione ad inserire le due superiore. clip di fissaggio e sicurezza. • Sostituzione dell’iniettore pilota: - Stringere il dado di fissaggio tubo gas alla - Intervento del termostato sovratemperatura. - Scollegare il tubetto fiamma pilota (Fig. 3-4). valvola gas. Può dipendere da un’anomalia alla valvola - Rimuovere l’iniettore pilota (Fig. 3-5). acqua-gas o dallo scambiatore intasato. - Sostituire l’iniettore utilizzando quello conte- • Messa fuori servizio del regolatore di portata: - Rimuovere il tappo di protezione (Fig. 3-13). UTENTE - Blocco accensione e Blocco termostato camino. nuto nel kit. - Regolare la vite del regolatore di portata in vedi Parag. 2.7. • Sostituzione del collettore bruciatore: modo che vi sia il massimo passaggio di gas - Frequenti interventi del termostato sicurezza - Togliere la clip di sicurezza. (disco completamente verticale) e verificare camino . Può essere dovuto a: - Rimuovere la clip che fissa il tubo gas al col- che le pressioni siano quello indicate nella lettore (Fig. 3-6). tabella dati tecnici. - ostruzioni sul circuito dei fumi. Controllare - Allentare il dado che fissa il tubo gas alla la canna fumaria. Quest’ultima può essere N.B.: Si ricorda che per il funzionamento a GPL valvola gas. ostruita o di altezza / sezione non adatta allo è necessario prevedere un regolatore di pressione - Sfilare la rampa gas. scaldabagno. all’alimentazione dell’apparecchio, regolato alla - Svitare le viti che tengono in posizione il - Ventilazione insufficiente (vedi parag. 1.6). collettore (Fig. 3-7). pressione di 30 mbar per il funzionamento a Gas - Esce poca acqua: qualora, a seguito di depositi - Liberare il collettore dagli iniettori laterali. Butano e 37 mbar per il funzionamento a Gas di calcare (sali di calcio e magnesio), si riscontri - Estrarre il collettore. Propano. I valori sopra indicati devono essere un calo di prestazioni durante la fase di eroga- - Sostituirlo con il collettore presente nel kit. misurati con un manometro la cui presa è colle- zione dell’acqua calda sanitaria, è consigliabile - Fissare le viti laterali. gata alla presa di pressione reperibile all’ingresso fare eseguire una disincrostazione chimica Attenzione: il collettore è già munito di iniettori, dell’apparecchio. da un’impresa abilitata, come ad esempio il non è quindi necessario sostituirli. MANUTENTORE Servizio Assistenza Tecnica Autorizzato Im- ATTENZIONE: a trasformazione gas avvenuta: mergas secondo i dettami della buona tecnica. • Dopo la regolazione sigillare il tappo con Al fine di preservare l’integrità e l’efficienza vernice, lacca o altro materiale adeguato allo dello scambiatore è necessario utilizzare un scopo. disincrostante non corrosivo. La pulizia va • Effettuare la messa in funzione dell’apparecchio effettuata senza l’ausilio di attrezzi meccanici e controllare con soluzione saponosa la perfetta che possano danneggiare lo scambiatore. tenuta delle parti gas smontate. • Scrivere sulla targa adesiva in dotazione “Trasformato a ....”, la data di avvenuta trasfor- mazione, il nome e la firma di chi ha effettuato l’operazione, incollare la stessa in prossimità della targa preesistente. 14
3.7 TRASFORMAZIONE DA GPL A ATTENZIONE: a trasformazione gas avvenuta: 3.8 EVENTUALI REGOLAZIONI. METANO. • Dopo la regolazione sigillare il tappo con • Regolazione della potenza termica dello scal- Eseguire le operazioni di “Sostituzione dell’iniet- vernice, lacca o altro materiale adeguato allo dabagno (vedi parag. 2.6). tore pilota”, “Sostituzione del collettore bruciato- scopo. re” e “Sostituzione della valvola di modulazione” • Effettuare la messa in funzione dell’apparecchio INSTALLATORE descritte nel paragrafo 3.6 e successivamente e controllare con soluzione saponosa la perfetta procedere al punto seguente. tenuta delle parti gas smontate. • Messa in servizio del regolatore di portata: • Scrivere sulla targa adesiva in dotazione - Rimuovere il tappo di protezione (Fig. 3-13). “Trasformato a ....”, la data di avvenuta trasfor- - Regolare la vite del regolatore di portata in mazione, il nome e la firma di chi ha effettuato modo che al bruciatore sia rilevata la pres- l’operazione, incollare la stessa in prossimità sione indicata nella tabella dati tecnici. della targa preesistente. N.B.: assicurarsi che la pressione di gas in alimentazione sia di 20 mbar. Fig. 3-4 Fig. 3-5 Fig. 3-6 UTENTE Fig. 3-7 Fig. 3-8 Fig. 3-9 MANUTENTORE Fig. 3-10 Fig. 3-11 Fig. 3-12 Fig. 3-13 15
Puoi anche leggere