#Io resto a casa# A CAPIRE STRESS E PAURE - Comune di Trieste
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#Io resto a casa# A CA P I R E S T R E S S E PAU R E DISPENSA #4 #IO RESTO A CASA# È UN KIT DI PROPOSTE PER FRONTEGGIARE DA CASA QUESTO PERIODO DI EMERGENZA Gruppo di Progetto Buone pratiche contro la pedofilia finanziato art. 21 della legge regionale 20/2004. Comune di Trieste - Ambito Triestino Dip. Servizi e Politiche Sociali e Dip. Polizia Locale, Sicurezza e Protezione Civile; Comune di Muggia - Ambito Carso Giuliano; Comune di Duino Aurisina - Ambito Carso Giuliano; ASUGI Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina; I.R.C.C.S. Burlo Garofolo; l’USSM Ufficio Servizio Sociale Minorenni; MIUR - Ufficio Scolastico Regionale di Trieste; Centro antiviolenza Goap con la coprogettazione di Marco Maggi.
Presentazione Il nuovo scenario imposto a tutti dalle norme per contenere la diffusione del Coronavirus ha costretto a sospendere le attività in tutte le scuole, in tutti i servizi educativi e a interrompere le attività sportive e le uscite con gli amici. Ci siamo ritrovati a dover stravolgere le nostre abitudini, stando in casa per il bene di tutti e di ognuno. E così da un giorno all’altro anche bambini e ragazzi trascorrono intere giornate lontano da amici, insegnanti, compagni di scuola e divertimenti all’aperto. È normale sentirsi disorientati e sospesi in questo tempo che ancora è indefinito. Ma diventa fondamentale spendere questo “presente” al meglio, mantenendo vive le abituali routine, cogliendo l’opportunità di coltivare passioni e interessi comuni e rimanere in contatto con gli altri attraverso i social e i mezzi di comunicazione. Diventa indispensabile attivare le proprie risorse e aiutarci reciprocamente ad affrontare le criticità di questo momento. In collaborazione con Marco Maggi invieremo alcuni materiali per supportare le famiglie, le scuole e i servizi educativi in questa sfida, per scoprire e per cogliere insieme le opportunità che questo periodo può offrire. L’equipe di operatori del Progetto si mette al vostro servizio! Per informazioni potete contattare: Dott.ssa Annalisa Castellano Dott.ssa Paola Accadia bp.contropedofilia@comune.trieste.it Dott.ssa Valentina Iurman - ASUGI Tel 040.3997194 - Cel 348.6919376 #IO RESTO A CASA A CAPIRE STRESS E PAURE# Al momento attuale stiamo affrontando, più o meno consapevolmente, uno stato di emergenza globale. In poche settimane, infatti, la diffusione di Covid-19 ha raggiunto l’interesse di ogni nazione nel mondo e, in modo ca- pillare, di ciascuno di noi. Ci troviamo nel mezzo di un cambiamento, che è giunto in modo improvviso e del tutto inaspettato e che ha rotto in modo visibile molti dei nostri equilibri, personali e comunitari. In un simile contesto è inevitabile avvertire un senso di smarrimento e paura: le sicurezze su cui poggiavamo fino a qualche mese fa, sono state messe in discussione (salute, scuola, lavoro, relazioni). Inoltre, trovandoci in prima persona nel mezzo della crisi, fatichiamo a raggiungere un’idea generale e completa di ciò che sta accadendo e di quello che ci aspetterà. Questa dispensa, a differenza delle altre, vuole essere anche un momento di riflessione tra adulti, sui contenuti dell’emergenza psico-sociale e sull’analisi delle paure che stiamo vivendo in questo momento. L’impatto più grosso dell’emergenza dovuta al coronavirus è il radicale cambiamento dello stile di vita quo- tidiano, dove ci viene chiesto paradossalmente di non fare una serie di attività e di restare a casa. Tutto questo potrebbe avere alcune conseguenze sul piano psicologico per le persone, a cominciare dal nostro rapporto con la paura. In questo contesto di incertezza e di preoccupazione, la paura può essere funzionale, perché si può tra- sformare in attivazione e maggiore attenzione, per esempio nel rispettare le regole e i protocolli necessari per il contenimento dell’emergenza. Se da una parte i fattori oggettivi dovuti all’emergenza non si possono modificare, possiamo però provare a gestire, per quanto possibile, gli aspetti soggettivi, in relazione al nostro equilibrio psicofisico. Uno degli strumenti che, nelle situazioni di emergenza, viene proposto per aiutare i soggetti coinvolti nelle ca- lamità è quello di parlare degli eventi critici per alleggerire la tensione emotiva. Howard Gardner nella sua teoria delle intelligenze multiple, afferma che le abilità emotive che ci permettono di vivere meglio sono: la conoscenza delle proprie emozioni, il controllo e la regolazione delle emozioni stesse, la capacità di sapersi motivare, il ricono- scimento delle emozioni altrui e la gestione delle relazioni sociali. A volte è difficile trovare le parole per esprimere ciò che proviamo, ma riuscire a farlo ci permette di conoscere ciò che accade, ciò che vogliamo e ciò che per noi è importante. Per questo motivo vi proponiamo anche due attività da offrire ai bambini: la prima permette di misurare il grado della “temperatura” di alcune emozioni e di individuare, in quali momenti, si vivono o si sono vissute, la seconda cerca di aiutare a capire come far fronte, in modo costruttivo, agli stati emotivi. #Io resto a casa#
L’EMERGENZA PER LA COMUNITÀ La psicologia delle emergenze si occupa di attuare interventi clinici e sociali in situazioni di ca- lamità. Nel caso dell’attuale pandemia, i fattori che comportano disagio sono più di uno: da un lato vi è il timore della malattia e delle sue conseguenze, dall’altro vi sono gli effetti delle misure restrittive di tutela, che condizionano in modo diretto e visibile le nostre vite; in entrambi i casi, ci sono richieste nuove strategie di adattamento, alcune molto chiare, come le misure igieniche (lavarsi spesso le mani, evitare i contatti con altre persone), altre più complesse e specifiche, come la riorganizzazione della quotidianità o la gestione delle relazioni a distanza. A questi cambiamenti visibili si accosta poi, l’esigenza di fronteggiare il mondo invisibile, ma al- trettanto reale, l’emotività, nostra e di chi ci sta attorno. La psicologia delle emergenze insieme alla sociologia, nello studio delle catastrofi ambientali, han- no individuato alcune fasi dell’emergenza che potrebbero offrire una chiave di lettura alle nostre risposte emotive difronte a un evento così nuovo e perturbante che stiamo vivendo. Dallo schema riportato si osserva, infatti, come i comportamenti, i pensieri, le emozioni delle per- sone, seguano un’evoluzione tipica nel corso dell’evento critico. Va sottolineato fin da subito, tut- tavia, che tale modello non va applicato in maniera rigida: ciascun individuo può attraversare queste fasi seguendo tempistiche e modalità differenti. FASE FASE FASE DELLA FASE FASE DELLA D’URTO EROICA LUNA DI MIELE DELL’ILLUSIONE RICOSTRUZIONE PENSIERI PENSIERI PENSIERI PENSERI PENSIERI Coincide con il Durante questa Si comincia ad avere Questa fase è ca- Il progressivo recu- momento di shock fase si comincia a una percezione più ratterizzata dall’ac- pero della normalità iniziale: la persona far fronte all’evento chiara di ciò che è crescersi della con- aumenta la capacità comprende di tro- cercando di com- accaduto e sta ac- sapevolezza che le di comprendere e varsi in uno stato prendere in modo cadendo. Nella fase promesse possono accettare ciò che è di emergenza. Allo più razionale ciò che della luna di miele le essere disilluse. accaduto. stesso momento può accade e quali rispo- persone avvertono vivere una sensa- ste possono essere che il peggio è pas- zione di confusione attuate per affronta- sato. EMOZIONI EMOZIONI e incredulità verso re gli eventi in corso. In questa fase pos- Migliora il benessere i fatti che si stanno sono insorgere in emotivo e fisico della verificando. EMOZIONI alcune persone persona. EMOZIONI C’è ottimismo e depressione, ansia e La persona percepi- fiducia sul recupero irritabilità. Qualora EMOZIONI sce di avere maggior della normalità. queste emozioni COMPORTAMENTI Si possono avvertire controllo sulla situa- Nell’individuo au- si presentino in- Le persone ritorna- emozioni intense zione e diminuisco- menta la sensazione tense e perdurino no alla propria routi- (paura, rabbia, scon- no i sintomi di ansia di controllo. Seppur nel tempo è bene ne. Progressivamen- forto) e reazioni da e tensione. riconoscano di non rivolgersi ad uno te la ricostruzione stress (nausea, pian- essere invulnerabili, specialista: alcune va a colmare anche to, tremori). le persone hanno persone potrebbero le perdite finanzia- COMPORTAMENTI sperimentato la infatti sviluppare un rie. Non sono rare le propria capacità di Disturbo da Stress COMPORTAMENTI azioni di altruismo fronteggiare con Post- Traumatico. Si avverte il bisogno («eroiche»). misure concrete il di avere il controllo Es. DONAZIONI problema. sulla situazione e si Può accrescersi il COMPORTAMENTI tentano delle misure «senso di comunità» Le persone possono protettive, non sem- per aver fronteggia- lamentare gli intoppi pre razionali. to assieme una pro- burocratici e l’ab- (Es. CORSA AI va comune. bandono. SUPERMERCATI, AMPIA RICERCA DI INFORMAZIONI) #Io resto a casa#
L’EMERGENZA PER IL SINGOLO Come detto in relazione al grafico, le risposte individuali allo stato di emergenza possono variare molto. Ciascuno possiede una diversa capacità di sostenere le conseguenze di ciò che sta acca- dendo e può sentirsi più o meno sicuro nel fronteggiare l’emergenza, come è già stato esposto nel Kit dedicato alla resilienza. Presentiamo un grafico per comprendere meglio le possibili diverse reazioni alla pandemia in atto. LE REAZIONI PIÙ COMUNI TRAUMA CORONAVIRUS • SINTOMI INTRUSIVI • Pensieri continui e intrusivi immagini ricorrenti memorie sulla possibilità di essere en- involontarie e intrusive dell’e- trati in contatto con una per- vento (flashback) sona potenzialmente positiva. • EVITAMENTO • Ridicolizzare quanto sta ac- tentativo vano di evitare pen- cadendo o cambiare discorso sieri o sentimenti correlati al per non entrare in contatto trauma con la paura. • ALTERAZIONE PENSIERI • Umore depresso, stati d’an- ED EMOZIONI sia, pensieri persistenti e nega- tivi su di sé o sul mondo. • ALTERAZIONI DELLO • Iper-arousal come allerta STATO DI ATTIVAZIONE alta, che può essere agita tra- GENERALE (AROUSAL) mite la continua ricerca di in- che comprende pensieri, formazioni, o ipo-arousal come emozioni e comportamenti. passività, che si può presentare con la tendenza a dormire ec- cessivamente. • SENSO DI COLPA • Senso di colpa per essere so- pravvissuto, per non avere ri- portato danni fisici o per aver sottovalutato la situazione ini- ziale con comportamenti a ri- schio. #Io resto a casa#
LE REAZIONI Reazioni dovute all’emergenza Durante un’epidemia accade spesso che le persone si sentano stressate e preoccupate. Tra i meccanismi di risposta più comu- ni che le persone colpite (direttamente o indirettamente) mettono in atto vi possono essere molte paure, in questo momento quelle maggiormente presenti sono: u Paura di ammalarsi e morire; u Paura di perdere i propri mezzi di sussistenza, di non poter lavorare durante l’isolamento e di essere licenziati dal proprio posto di lavoro; u Paura di essere associati alla malattia e come conseguenza essere iso- lati socialmente e/o essere messi in quarantena; u Paura di rivivere esperienze di epidemie anche in futuro; u Paura di essere separati dai propri cari e dai caregiver a causa del regi- me di quarantena; u Sentimenti di impotenza nel proteggere i propri cari e paura di per- derli a causa del virus; u Sentimenti di impotenza, noia, solitudine e depressione dovuti all’iso- lamento. #Io resto a casa#
LA PAURA DEFINIZIONI DI PAURA “È un’emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga”. U. Galimberti La paura è un’emozione universale, presente in tutte le persone e in tutti gli animali; è una caratteristica fondamentale per l’essere umano. La paura riveste dunque un’importanza particolare, perché più di ogni altra emozione ha rilievo per la sopravvivenza. La paura è una cosa difficile da affrontare tant’è vero che non si vede ma si sente. È reale e concreta: ti prende, ti sale addosso, ti penetra nelle ossa e ti fa tremare. Lo scopo principale della paura è quello di difenderci u SALVAGUARDIA DELL’IO u GARANZIA DELLA SOPRAVVIVENZA u PREPARAZIONE AL PERICOLO u ESORTAZIONE ALLA PRUDENZA u SVILUPPO DELLE CAPACITÀ ELABORATIVE #Io resto a casa#
LO STRESS COS’È LO STRESS? “Reazione emozionale intensa a una serie di stimoli esterni che mettono in moto risposte fisiologiche e psicologiche di natura adattiva.” U. Galimberti Selye 1976 ha introdotto il concetto di sindrome generale di adattamento per descrivere come l’organismo reagisce di fronte eventi stressanti. Lo stress infatti non è soltanto uno stato mentale, ma è in gran misura una condizione fisica; è inoltre altamente soggettivo, infatti persone diverse possono tollerare gradi diversi di stress. LE STRATEGIE DI ADATTAMENTO Modalità con cui un soggetto affronta un evento e fa fronte ad una situazione stressante EFFICACI NON EFFICACI La risoluzione del problema, Atteggiamenti o comportamenti la riduzione degli effetti che ignorano la minaccia negativi un nuovo adattamento. dell’evento stressante o lo amplificano eccessivamente. SOGGETTIVITÀ della persona nell’evento stressante: esperienze precedenti, struttura genetica, personalità, cultura, strategie di coping. (Lazarus, 1966) #Io resto a casa#
IL TERMOMETRO DELLE PREOCCUPAZIONI, STRESS E PAURE NELL’EMERGENZA Durante una situazione di crisi può aumentare la preoccupazione, la paura e lo stress. Tutto ciò è una risposta normale ad eventi straordinari. Ti proponiamo un termometro che misura l’intensità di alcune emozioni. Inserisci nelle caselle bianche che cosa ti stressa o ti ha stressato maggior- mente e quali preoccupazioni e paure vivi o hai vissuto maggiormente, e a seconda del grado d’intensità indica se sono piccole, grandi o grandissime. #Io resto a casa# Come stai gestendo queste reazioni emotive? In modo costruttivo? Oppure sei in balia di queste emozioni? (descrivi il tuo vissuto e la modalità di gestione)
TANTI MODI Di fronte a un emergenza si possono riscontare diversi modi di reagire per gestire le preoccupa- zioni, le paure e lo stress. Ognuno ha il proprio modo, simile o diverso da quello degli altri. Tenen- do conto delle restrizioni di mobilità dovute alla pandemia, prova a individuare le modalità di gestione che utilizzi o hai utilizzato maggiormente. Di seguito valuta se questa strategia ti è stata poco o tanto utile (valuta da 0 a 7 l’utilità), perché e in che modo ti ha aiutato. POCO MOLTO PERCHÉ E IN AZIONE UTILE UTILE CHE COSA? Parlare con amici e/o amiche 0 1 2 3 4 5 6 7 Parlare con i familiari 0 1 2 3 4 5 6 7 Cantare o ballare 0 1 2 3 4 5 6 7 Scrivere un diario, redigere dei post sui social 0 1 2 3 4 5 6 7 Suonare uno strumento 0 1 2 3 4 5 6 7 Guardare un film o ascoltare la radio 0 1 2 3 4 5 6 7 Ascoltare musica 0 1 2 3 4 5 6 7 Guardare la Tv e un film 0 1 2 3 4 5 6 7 Aiutare nelle faccende domestiche 0 1 2 3 4 5 6 7 Rilassarsi con un bagno/doccia 0 1 2 3 4 5 6 7 Farsi un pianto liberatorio 0 1 2 3 4 5 6 7 Disegnare e/o colorare 0 1 2 3 4 5 6 7 Meditare o riflettere 0 1 2 3 4 5 6 7 Cucinare 0 1 2 3 4 5 6 7 Leggere un libro 0 1 2 3 4 5 6 7 Praticare esercizi fisici 0 1 2 3 4 5 6 7 Giocare 0 1 2 3 4 5 6 7 Altro (aggiungere) 0 1 2 3 4 5 6 7 #Io resto a casa#
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