"Introduzione al M&A" - Germano Palumbo Partner Responsabile M&A - Metaping
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29 Novembre 2013 Pesaro, 29 Novembre 2013 “Introduzione al M&A” Intervento di: Germano Palumbo Partner Responsabile M&A Fineurop Soditic 1
29 Novembre 2013 Indice dei contenuti 1) Introduzione Fineurop Soditic 2) Le Operazioni di M&A a) introduzione; b) i soggetti coinvolti; c) il Processo; d) le Strategie di vendita; 3) Casi particolari di M&A: concordati preventivi e procedure di insolvenza 4) Elementi di valutazione d’azienda a) Multipli di Borsa vs. Multipli di Transazioni Comparabili; b) le principali categorie di multipli; c) i principali fattori di diffusione; d) multipli medi e trends 5) Il mercato del M&A in Italia e nel mondo a) trend di mercato; b) operazioni "domestic" vs "cross-border"; c) lo scenario italiano; d) Private Equity 6) Conclusioni sul mercato del M&A in Italia 2
29 Novembre 2013 1. Introduzione: Fineurop Soditic Fineurop Soditic è una primaria banca d’investimento italiana nata nel 1998, con sede a Milano e uffici a Londra e Ginevra, specializzata in servizi di Corporate Finance. I soci di Fineurop Soditic sono: a) Fineurop, attiva in Italia dal 1966 nel campo dei finanziamenti all’esportazione; b) Soditic, istituzione internazionale specializzata in servizi di finanza aziendale; c) il management della società. Caratteristiche distintive di Fineurop Soditic: a) completa indipendenza da gruppi bancari e/o industriali; b) vasta e consolidata esperienza dei suoi professionisti; c) esteso network internazionale (fra cui una J.V. in Cina). 4
29 Novembre 2013 1. Introduzione: Fineurop Soditic Fineurop Soditic offre ad aziende e privati consulenze altamente qualificate in materia di finanza straordinaria, con particolare riferimento a: Mergers & Acquisitions Valutazioni d’azienda Acquisition Finance Quotazioni in Borsa Ristrutturazione del debito Procedure di insolvenza* Principali attività di Fineurop Soditic M&A Finanza Strutturata Quotazioni («I.P.O.») Corporate Valutazioni Finance Consulenza *Art. 67/Art. 182-bis/Art. 161 Nuova legge fallimentare 5
29 Novembre 2013 1. Introduzione: Fineurop Soditic Fineurop Soditic analizza dal 1999 le transazioni M&A riguardanti le aziende, pubblicando dati e informazioni relativamente alle operazioni giudicate più interessanti in una newsletter trimestrale. Tale lavoro di analisi ha consentito lo sviluppo di una banca dati che raccoglie i multipli di mercato delle transazioni censite e che evidenzia l’andamento dei prezzi nei principali settori industriali. Fra le varie attività di marketing, Fineurop Soditic: a) Organizza annualmente con KPMG e Class Editori il premio “M&A Award” (quest’anno giunto alla nona edizione) per la premiazione delle migliori operazioni di fusione e acquisizione dell’anno; Co- sponsor della manifestazione sono AIFI ed Università Bocconi; b) Tiene conferenze su temi specifici di economia e finanza indirizzate ai propri clienti; c) Tiene lezioni ed interventi presso le principali Università e Scuole di specializzazione. 6
29 Novembre 2013 1. Introduzione: Fineurop Soditic LEAGUE TABLE La tabella mostra il posizionamento di Fineurop Soditic nella classifica dei migliori advisors operanti sul mercato italiano per il primo semestre 2013, relativamente al numero di operazioni chiuse nell’anno. 7
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A 8
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A a) Introduzione Le operazione di M&A appartengono alla categoria delle attività di finanza straordinaria. Ogni operazione di M&A è un processo complesso e articolato che consta di più fasi: • La definizione degli obiettivi strategici ("Cosa voglio comprare?" "Perché voglio vendere?") • L’analisi economico-finanziaria ("Quanto può valere?") • La strutturazione dell’operazione ("Come mi finanzio?") • La negoziazione sul prezzo e sulle altre principali condizioni ("Quanto lo pago e in che modo?") • La definizione del contratto di compravendita ("Che rischi voglio prendere?") • L’analisi e le verifiche (“due diligence”) ("Che verifiche è necessario fare?") • La firma del contratto e la girata delle azioni 9
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A b) I Soggetti coinvolti Ogni operazione di M&A vede coinvolta una pluralità di soggetti, suddivisibili nelle seguenti macro-categorie: bI) Le parti direttamente coinvolte bII) I consulenti bIII) soggetti finanziatori 10
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A bI) LE PARTI Le “Parti” in un’operazione di M&A sono tipicamente: Gli azionisti e i managers dell’azienda acquirente Gli azionisti e i managers dell’azienda oggetto di cessione (“target”) Le Parti costituiscono una presenza necessaria e sono gli attori decisivi dell’operazione di M&A. In ciascuna situazione varia il numero e la tipologia delle persone coinvolte e si crea nell’ambito degli azionisti e dei managers un gruppo selezionato e ristretto di “decision makers”. Nelle acquisizioni di Gruppi o da parte di Gruppi, aumenta il numero di aziende/persone coinvolte, con una maggior complessità del processo. 11
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A bII) I CONSULENTI Il numero e la eterogeneità dei temi da affrontare in un’operazione di M&A rende necessario il coinvolgimento di un vasto numero di consulenti altamente specializzati (“advisors”) suddivisibili nelle seguenti categorie: Consulenti finanziari Possono essere banche d’affari o singoli professionisti, quali per esempio i Dottori Commercialisti. Hanno tra i compiti essenziali quelli di segnalare e proporre l’operazione, di effettuare l’analisi economica e finanziaria e di assistere le Parti nelle trattative. Consulenti legali hanno il compito di assistere le Parti nella negoziazione e nella redazione dei documenti essenziali (lettera di intenti, contratto di compravendita, patti parasociali) e nella due diligence legale. 12
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A Consulenti di business: Possono essere società di consulenza direzionale o anche singoli professionisti. Hanno il compito – specie nelle operazioni portate avanti da fondi di private equity o finanziate con un grande ricorso al capitale di debito – di dare un’indicazione professionale ed indipendente sul settore dell’azienda acquisenda e sulle sue competenze distintive e vantaggi competitivi. Consulenti fiscali: Devono analizzare e ottimizzare le implicazioni fiscali dell’operazione, evidenziandone rischi e opportunità. Consulenti ambientali: Hanno il compito di individuare i rischi ambientali dell’operazione. Fondamentali in alcuni settori (ad es.: chimica, energia). I revisori: Hanno il compito di analizzare e certificare i bilanci e di effettuare la due diligence contabile (a volte anche per conto del venditore: Vendor’s Due Diligence). 13
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A bIII) I FINANZIATORI I soggetti finanziatori provvedono a fornire le risorse finanziarie che eccedono la disponibilità di cassa immediata dell’azienda acquirente. I soggetti finanziatori sono di varia natura e si possono dividere in due categorie: • Gli istituti di credito • Gli investitori finanziari istituzionali (fondi di private equity) a) Le banche forniscono capitale di debito, tramite linee “ad hoc” di acquisition financing a lungo termine, oppure si propongono quali collocatrici di strumenti di mercato (p.e. bonds). b) I fondi di private equity appartengono alla categoria dei finanziatori nelle operazioni di M&A ma in quanto acquirenti di azioni (del target o dell’acquirente) sono da considerarsi anche “Parti” a tutti gli effetti. Tra i finanziatori sono da includersi i fondi di “mezzanino” che forniscono uno strumento “ibrido” tra a) e b). 14
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A c) Il Processo Per via dell’articolazione in più fasi e della pluralità dei soggetti coinvolti a vario titolo, e della natura dell’oggetto intermediato (l’azienda), l’operazione di M&A si presenta come un processo estremamente complesso, “unico” e come tale difficilmente standardizzabile. La preponderanza del “fattore umano” nelle varie fasi aggiunge imprevedibilità e alea agli esiti del processo. Tuttavia in ogni operazione di M&A è possibile individuare temi e caratteristiche comuni. Su questi concentreremo la nostra attenzione nel prosieguo. 15
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A La tabella della pagina seguente indica le fasi salienti e la possibile tempistica per la cessione di un’azienda. Il caso esaminato consiste in una procedura di vendita (con meccanismo d’“asta”) rivolta a un vasto numero di potenziali acquirenti. Per il suo elevato grado di organizzazione e pre-definizione delle fasi il processo di asta ci permette di individuare chiaramente e di “sezionare” le varie fasi e la loro sequenza temporale. 16
29 Novembre 2013 “PROGETTO ALFA” - Descrizione fasi del processo e tempistica indicativa in una procedura di vendita NOVEM BRE DICEM BRE GENNAIO Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 KICK-OFF MEETING REDAZIONE "INFORMATION MEMORANDUM" DEFINIZIONE "PARTNER LIST" CONTATTO CON I POTENZIALI ACQUIRENTI SELEZIONATI SOTTOSCRIZIONE ACCORDI DI RISERVATEZZA CONSEGNA "INFORMATION MEMORANDA" ANALISI PRELIMINARE FEBBRAIO M ARZO APRILE Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim Settim 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 RICEVIMENTO OFFERTE PRELIMINARI SELEZIONE OFFERTE PRELIMINARI MANAGEMENT PRESENTATIONS, VISITE IMPIANTI DATA ROOM RICEVIMENTO OFFERTE DEFINITIVE SELEZIONE OFFERTA DEFINITIVA PERIODO DI ESCLUSIVA CONCESSO ALL'ACQUIRENTE CONFIRMATORY DUE DILIGENCE NEGOZIAZIONE FINALE CONTRATTO FIRMA DEL CONTRATTO DI COMPRAVENDITA 17
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A I diversi eventi/fasi del processo possono essere descritti nei loro contenuti come segue: EVENTO/FASE PROCESSO CONTENUTO “Kick off” meeting Organizzazione e definizione di ruoli nel processo. Avviene tra le Parti venditrici e i loro consulenti. E’ successivo all’acquisizione dell’incarico dopo la proposta fatta e la negoziazione delle condizioni. Redazione information memorandum Preparazione documento di presentazione della Società, con evidenziazione suoi punti di forza e descrizione dei principali elementi economici e finanziari. Definizione “Partner list” Individuazione dei potenziali acquirenti, a livello nazionale e internazionale (“Strategici” vs “Finanziari”). Contatto con i potenziali Verifica della propensione “acquisitive” dei potenziali acquirenti acquirenti tramite un breve profilo informativo, molto selezionati spesso “anonimo” (“blind profile” o “teaser”). Sottoscrizione accordo di riservatezza Invio del documento di presentazione ai potenziali e consegna information memorandum interessati. 18
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A EVENTO/FASE PROCESSO CONTENUTO Ricevimento offerte preliminari La parte venditrice e i loro consulenti ricevono un’offerta preliminare e non vincolante dai potenziali acquirenti interessati. L’offerta contiene il prezzo e altre condizioni essenziali. “Management presentations”, visite Costituiscono una parte della “due diligence” con Impianti, Data Room informazioni aggiuntive e approfondimenti rispetto all’information memorandum. Ricevimento offerte definitive/vincolanti La parte venditrice e i loro consulenti ricevono un’offerta definitiva da parte dei potenziali interessati con un “mark-up” del contratto proposto in data-room e l’evidenziazione delle risorse finanziarie disponibili e/o fornite dai finanziatori. “Confirmatory” Due Diligence Fase finale della “due diligence”. 19
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A EVENTO/FASE PROCESSO CONTENUTO Negoziazione finale contratto di Discussione finale sul contratto e trattativa sulle compravendita questioni rimaste aperte. Tale fase avviene spesso (ma non sempre) in un regime di esclusiva a favore dell’acquirente. Signing Firma del contratto di compravendita. Ottenimento autorizzazioni Ad esempio ricezione del nulla-osta da parte “Autorità” esterne dell’Autorità Antitrust. Closing Girata delle azioni e pagamento del prezzo. 20
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A d) Le strategie di Vendita Nelle pagine precedenti abbiamo visto le diverse fasi di una procedura di vendita secondo il meccanismo di un’asta. Qui di seguito analizzeremo brevemente diverse strategie di vendita indicando la più adatta nelle diverse situazioni. La strategia di vendita deve avere come obiettivo quello di massimizzare il prezzo di cessione, di contenere i tempi del processo e di individuare l’acquirente che offra importanti requisiti qualitativi (quali la continuità e sviluppo della società). Per comodità di analisi possiamo distinguere le strategie di vendita in: a) Organizzazione di un’asta b) Trattative contemporanee con più acquirenti (“negotiated sale”) c) “Pre-emptive bid”: trattativa con un solo acquirente che anticipa gli altri possibili bidders. 21
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A Le procedure d’Asta Definizione Vantaggi Svantaggi Consigliata quando Organizzazione di una • creazione di un intenso • Bassissimo grado di • L’azienda oggetto di vendita con regole pre- “bidding”. riservatezza. vendita ha un ampio definite. Il processo è numero di potenziali aperto a un vasto numero • Trasparenza, grazie compratori industriali di potenziali acquirenti alla fissazione di e/o (molto elevato nella regole scritte pre- • Se “current trading” • Ha una certa dimensione versione “broad”, meno definite. (ossia i risultati ed è redditizia in modo nella variante “limited dell’anno in corso) è da poter attrarre anche auction”). • Tempistica “imposta” debole il processo fondi di private equity all’acquirente, con il diviene difficile da e/o rispetto di fasi e gestire scadenze. • L’azienda oggetto di vendita è un’azienda • Se l’esito è negativo pubblica oppure in danni all’immagine e situazione di procedura necessità di ritirare concorsuale: sussiste l’azienda dal mercato perciò la necessità di per un certo periodo. “trasparenza” e “pari trattamento” dei potenziali acquirenti. 22
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A Negotiated sale Definizione Vantaggi Svantaggi Consigliata quando Trattativa con un • Buon grado di • Talvolta la “rosa” La selezione dei potenziali ristretto numero di riservatezza. predefinita degli acquirenti acquirenti è facilitata da potenziali acquirenti è incompleta. chiari criteri settoriali, • Maggior possibilità di con un numero ridotto • Offerte spesso non hanno strategici e dimensionali e considerare gli aspetti di regole prestabilite e una base omogenea e non la “short list” racchiude in qualitativi della proposta con un approccio sono facilmente maniera esaustiva dell’acquirente differenziato per ogni confrontabili. l’universo dei potenziali singolo acquirente • Processo “reversibile”. compratori. Si può in corso d’opera adottare un’altra strategia di vendita. • Elevata flessibilità. Con i vari acquirenti si può seguire un approccio diverso e ”su misura” (ad esempio nella gestione delle informazioni, visite agli impianti, incontri con il management) 23
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A Pre-emptive bid Definizione Vantaggi Svantaggi Consigliata quando Trattativa con un solo • Massima • Difficile la • Vi è un acquirente logico, acquirente che riservatezza. valutazione che si profila chiaramente anticipa e “spiazza” dell’offerta in rispetto agli altri tutti gli altri. Spesso • Processo quanto mancano (concorrente principale, l’offerta arriva non “reversibile”, riscontri e oppure importante fornitore sollecitata. l’azienda non viene “benchmarks” o cliente, oppure azienda “messa sul mercato”. forniti da altri già presente nel capitale). Si può facilmente potenziali “passare” ad un’altra acquirenti. • L’offerta “non sollecitata” strategia di vendita presenta prezzo e condizioni notevolmente migliori rispetto alle medie delle “recorded transactions”. 24
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A Per concludere, esamineremo oggi alcune tipologie di acquisizione suddividendo le operazioni in: Acquisizioni “totalitarie” Acquisizioni di maggioranza Acquisizioni di minoranza Joint-venture paritetiche (50-50%) 25
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A Le acquisizioni totalitarie Vantaggi Svantaggi Scenari tipici • Possibilità di completa • Manca condivisione rischio • L’acquirente è presente o conosce integrazione del target imprenditoriale. In alcuni bene il settore del target e ha totale industriale, societaria, casi (ad es. acquisendo da fiducia nella capacità di organizzativa. azienda famigliare ma gestire/supervisionare il target. anche da azienda • Massimizzazione delle sinergie fortemente • Prospettiva di sinergie elevate (ad in capo all’acquirente. managerializzata con es. maggiori ricavi, minore dirigenti nel capitale) vi incidenza costi generali, risparmi può essere nel medio e per eliminazione duplicazioni) lungo periodo un grande scaturenti da totale integrazione. problema di continuità e un rischio di “svuotamento”. • L’azienda target è quotata e si vuole procedere al delisting. 26
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A Le acquisizioni di maggioranza Vantaggi Svantaggi Scenari tipici • Condivisione rischio • Integrazione solo parziale, • L’acquirente non possiede da solo imprenditoriale (con mancata ottimizzazione tutte le competenze manageriali e imprenditore o manager). alcuni aspetti societari e la forza imprenditoriale per la organizzativi. gestione della società. • Riduzione stanziamento necessario rispetto a ipotesi • “Dispersione” sinergie su • Non tutte le azioni della società totalitaria. azionisti di minoranza. target sono disponibili per l’acquisizione. • Possibilità di collegare valore quote residue a performances • L’acquirente vuole ridurre future. esborso immediato. • L’acquirente è un fondo di private equity in un’operazione di Management Buy Out (importanza del reinvestimento). 27
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A Le acquisizioni di minoranza Vantaggi Svantaggi Scenari tipici • Riduzione esborso a • Partecipazione con grado di • L’acquirente industriale desidera fronte di “finestra” di liquidità (possibilità di creare/rafforzare commitment con opportunità (tecnologica, smobilizzo) inferiore. azienda cliente o fornitrice, commerciale, finanziaria) oppure costituirsi una “finestra” • Rischio di ridotta “visibilità” e su nuove tecnologie o nuovi • Ridotto impegno scarso controllo sulla gestione. mercati. manageriale e organizzativo. • Ridotte sinergie (soprattutto • Fondo di private equity acquista per quanto riguarda riduzione quota in un’ottica di development costi, ecc.) capital o di replacement capital • Holding o imprenditore acquisiscono quota per diversificazione portafoglio e ricerca di un flusso di dividendi. 28
29 Novembre 2013 2. Le Operazioni di M&A Le joint venture paritetiche Vantaggi Svantaggi Scenario tipico • Partnership equilibrata: il • Governance complessa. • Due aziende fortemente progetto viene sviluppato complementari e con “provenienze” congiuntamente • Rischio di stallo decisionale. diverse (geografiche, di settore) creano un’entità comune. • Terreno ideale per la ricerca di complementarietà. 29
29 Novembre 2013 3. Casi particolari di M&A: Concordati preventivi e procedure di insolvenza 30
29 Novembre 2013 3. Casi particolari di M&A Il peso crescente delle operazioni di turnaround Indice di insolvenza Italia La recessione ha prodotto, negli ultimi anni, un notevole innalzamento del livello di fragilità delle imprese italiane. L’indice di insolvenza fornisce una misura predittiva del rischio medio di insolvenza delle imprese italiane in una scala da 0 a 100. Fonte: Cerved Group, il rischio di insolvenza delle imprese italiane, Novembre 2012 Dal 2006 al 2012, l’indice evidenzia tre fasi omogenee: nel 2006-2008 si è attestato intorno a 65, nel triennio 2009-2011 si è attestato intorno a 69, mentre dal 2012 l’indice ha registrato un ulteriore incremento fino al valore di circa 72 (+4% sul 2011). 31
29 Novembre 2013 3. Casi particolari di M&A Il peso crescente delle operazioni di turnaround Procedure di Fallimento vs Concordato Preventivo in Italia Il numero di fallimenti è cresciuto in media di oltre il 15% annuo dal 2007 al 2012 (nuove procedure di fallimento aperte: oltre 12.300) ed anche i ricorsi alla procedura di concordato preventivo (CAGR 30% circa nel periodo), con un deciso incremento a partire dal IV trimestre 2012 (introduzione del "Concordato con riserva"), raggiungendo un numero stimato di circa Fonte: Rielaborazioni EnVent su dati Cerved Group, Osservatorio sui 1.800 ricorsi nel 2012. fallimenti, procedure e chiusure di imprese, Febbraio 2013 e precedenti. Nel I trimestre 2013 il trend è stato di ulteriore crescita. I casi di fallimento e concordato preventivo (che comportano l’acquisizione di business/aziende a valori di liquidazione e non di mercato) rappresentano esempi tipici di aperture di procedure di insolvenza (relative ad aziende in crisi) che comportano un write – off per i precedenti proprietari ed un’opportunità di turnaround per i nuovi investitori. Fonte: Sole 24 Ore 32
29 Novembre 2013 3. Casi particolari di M&A Procedura stragiudiziale Procedure giudiziali Piani di risanamento Accordo di ristrutturazione Pre - Concordato Concordato Preventivo Articolo 67 (L.F.) debito Art. 182 bis (L.F.) Art. 161 comma 6 (L. F.) Art. 160 (Legge fallimentare) Situazione tipica Situazione di crisi leggera Situazione di tensione Situazioni di crisi conclamate, ma sviluppo incerto. Crisi effettiva Assenza di crisi di liquidità finanziaria moderata Possibilità di scegliere, entro i termini previsti, tra: Problemi di liquidità immediata Si prevede un problema di Concordato in continuità Oltre allo stralcio e Presenza di asset cedibili o da liquidità nel breve medio riscadenziamento del debito è termine Concordato con cessione dei beni dare in garanzia in cambio di necessario che venga concessioni sul debito (on E’ necessario lo stralcio o Accordo di ristrutturazione del debito legalmente riconosciuta la arm’s length basis) il riscadenziamento del discontinuità con il passato per debito proteggere la continuità aziendale Perizia da parte di un esperto Perizia da parte di un Deposito della domanda, corredata dei bilanci degli Perizia da parte di un esperto indipendente (iscritto all’albo esperto indipendente ultimi 3 esercizi indipendente relativa alla dei revisori contabili) che Deposito ulteriore documentaz. (piano e proposta di veridicità dei dati aziendali Voto favorevole di Requisiti certifichi la fattibilità e almeno il 60% dei concordato oppure accordi di ristrutturaz. e piano Voto favorevole di almeno il ragionevolezza del piano di creditori sottostante) entro 60-120gg (eventualmente prorogabili 50% dei creditori (inclusi ristrutturazione finanziaria e di altri 60 gg) fornitori, dipendenti, erario, etc.) Necessaria l’omologa da operativa (piano di parte del tribunale Autorizzazione a compiere atti di ordinaria amministraz. Nel caso di diverse classi di risanamento) competente e atti urgenti di straordinaria amministraz. previa creditori è necessario il voto autorizz del tribunale favorevole in ciascuna classe Blocco azioni cautelari ed esecutive Formale approvazione del Obblighi informativi periodici fino alla presentazione del tribunale e del CdA della Piano società Protezione da azioni Con il deposito dell’istanza di pre-concordato il Protezione da azioni Riduce le possibilità di azione revocatorie Tribunale può (a fronte di una pre-attestazione revocatorie Benefici revocatorie dell’esperto, autorizzare l’imprenditore a: Maggior protezione per eventuali Il voto favorevole dei Blocco delle azioni esecutive creditori può essere Contrarre finanziamenti (prededucibili) investitori Mitigazione delle incoraggiato dal Concedere pegno o ipoteca a garanzia di tali Facilmente e rapidamente responsabilità penali tribunale finanziamenti implementabile Pagare crediti anteriori per prestazioni di beni e servizi. Il crescente ricorso alle operazioni di turnaround è agevolato dalle procedure stra-giudiziali e giudiziali di cui alla nuova legge fallimentare (d.l. 14 Marzo 2005 n.35 convertito, con modifiche, nella legge del 14 maggio 2005 n.80), così come modificata ai sensi del d.l. 22 giugno 2012, n.83, convertito dalla legge 134/2012 "Decreto Sviluppo". 33
29 Novembre 2013 3. Casi particolari di M&A Concordati preventivi e procedure di insolvenza Il Decreto Sviluppo n. 83 di giugno 2012, convertito con la legge 7 agosto 2012 n. 134, ha introdotto alcune importanti novità in merito alla gestione della crisi d’impresa e in particolare del concordato preventivo volendone accentuare le caratteristiche di flessibilità ed efficacia. La ratio sottostante è di incentivare l’emersione dello stato di crisi, proteggere l’attività di impresa e preservarne il valore. In sintesi fra gli interventi di maggior rilievo ci sono: (i) concordato con riserva: la nuova formulazione prevede la possibilità di presentare al Tribunale una domanda di concordato preventivo, con accesso ai relativi benefici e protezioni del patrimonio del debitore da azioni cautelari o esecutive, con la riserva di presentare entro il termine assegnato dal giudice (60-120 giorni) la Proposta di Concordato o, in alternativa, la domanda di omologazione ex art. bis L.F., (ii) termini di pagamento dei creditori scaduti: nell’ambito dell’articolo 182 bis L.F., il pagamento dei creditori estranei all’accordo deve essere effettuato: per i debiti scaduti alla data di omologa, entro 120gg dalla stessa, per i debiti non scaduti, entro 120gg dalla scadenza originaria, (iii) concordato in continuità: il nuovo articolo 186 bis L.F. introduce il nuovo istituto che ricorre quando il Piano di Concordato preveda la prosecuzione dell’attività di impresa, o la cessione dell’azienda in esercizio. In questo caso il Piano ex art. 161 bis L.F. deve contenere un’analitica indicazione dei costi e dei ricavi attesi dal proseguimento dell’attività aziendale, delle risorse finanziarie necessarie e delle relative modalità di copertura. L’Esperto deve attestare che la prosecuzione dell’attività sia funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori. 34
29 Novembre 2013 3. Casi particolari di M&A "Il caso Pack" I motivi del dissesto conseguente ad una acquisizione Prezzo pagato per l’acquisizione: troppo alto Leva finanziaria: troppo elevata Fonti di finanziamento sbilanciate (troppo “breve termine”/poca “finanza strutturata”) Errori di due-diligence (per esempio sopravvalutazione magazzino) Errori di management Motivi di mercato 35
29 Novembre 2013 3. Casi particolari di M&A "Il caso Pack" TEMPO I passi dell’intervento di Fineurop Soditic: a) Acquisizione dell’incarico di assistenza finanziaria per conto dell’azionista; W0 b) Presentazione della “diagnosi” e delle relative modalità di intervento: ricorso al Concordato W2 Preventivo e ricerca “cavaliere bianco” (p. es. fondi di “turnaround”: Orlando, Atlantis e pochi altri); W3 c) Insediamento del team di lavoro per la presentazione del ricorso e l’attività di M&A; d) Conclusioni propedeutiche alla presentazione del ricorso: percentuali di stralcio dei crediti W5 (privilegiati e chirografi); e) Presentazione proposte di affitto e acquisto del business da parte dei possibili “cavalieri W7 bianchi”; f) Sottoscrizione contratto di affitto e impegno all’acquisto del business e presentazione del ricorso W8 al Concordato Preventivo. In seguito: accettazione del ricorso da parte del Tribunale, convocazione Assemblea dei creditori, da 6 mesi ad 1 anno Omologa del concordato, compravendita del business, ripresa della redditività, successiva cessione 36
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda 37
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda Differenze tra valori e prezzi Prezzo Rappresenta l’incontro fra domanda ed offerta Riflette motivazioni, forza contrattuale e opportunità strategiche delle controparti (per es. le sinergie) Il Prezzo ha come presupposto il Valore: Esprime la considerazione di una realtà economica in Valore normali condizioni di mercato E’ indipendente da natura, forza contrattuale e interessi delle controparti La sua stima viene effettuata attraverso il ricorso a diverse metodologie di valutazione. 38
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda Differenze tra prezzi di acquirenti “industriali” e “finanziari” Industriali Operatori che agiscono guidati da interessi ed opportunità di tipo esclusivamente strategico alla ricerca di sinergie con le società target, secondo l’approccio aziendalistico: “Prodotto-Mercato-Tecnologia”. Finanziari Operatori che agiscono con un’ottica di tipo esclusivamente finanziario (operazioni “a leva”, senza sinergie di gruppo), e quindi in funzione della possibile plusvalenza da conseguire in seguito alla “way out”, il cui parametro di valutazione è solitamente espresso dal c.d. “I.R.R.” (Internal Rate of Return) o del c.d. “Times Money”. Dal 2005 al 2008 i vantaggi della leva finanziaria (forte ricorso al debito per acquisizioni) erano superiori alle stime delle sinergie industriali. Dalla fine del 2008 il peso si è rovesciato. 39
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda Semplici Patrimoniali Analitiche Complessi (con stima degli “Intangibles”) Misti Classici (Reddituali-Patrimoniali) Finanziari : (EVA™) Reddituali Potenziali DCF (levered o unlevered) Finanziari APV (per LBOs) : Free Cash Flows (senza imposizione fiscale figurativa) attualizzati al costo Ke, cui si somma anno per anno il valore dello scudo fiscale. Multipli di Borsa Di mercato Multipli di Transazioni comparabili (“Recorded Transactions”) 40
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda Il metodo dei multipli di mercato E’ un metodo di valutazione “relativo”, contrapposto a quelli “assoluti” (o “intrinseci”), analitici o potenziali. E’ un metodo basato su dati e risultanze “di mercato”. Negli ultimi anni ha registrato, anche in Italia, una crescente diffusione. In relazione al metodo in esame, verranno dati di seguito alcuni cenni con particolare riferimento a: • Le differenze fra multipli “di Borsa” e multipli di “transazioni comparabili”; • Le principali categorie di multipli; • I motivi della crescente diffusione, e alcune considerazioni per un corretto utilizzo del metodo; • La costruzione di una database di multipli completa e affidabile. 41
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda a) Multipli di Borsa vs. Multipli di Transazioni Comparabili DEAL PRICES ≠ STOCK PRICES Multipli di “Recorded Transactions” Multipli di Società Quotate Prezzo di riferimento Prezzo della transazione Quotazione di Borsa (“deal price”) (“stock price”) Oggetto della transazione Intero capitale economico Azioni di minoranza Ramo d’azienda (“frazioni” di capitale) Quote di minoranza/maggioranza Società “di riferimento” Non quotata Quotata Quotata 42
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda b-1) Le principali categorie di multipli I multipli possono essere divisi in due categorie, a seconda della grandezza indicata al numeratore: • “Equity side”: determinano il valore del capitale azionario della società – “Equity Value”; • “Asset side”: determinano il valore delle attività della società – “Enterprise Value”. Per arrivare all’Equity Value è quindi necessario prendere in considerazione la PFN della società. I principali multipli “Equity side” sono: • P/E (rapporto Price/Earnings): l’utile netto è la variabile chiave. Diffusissimo, soprattutto per le società quotate e per le società di servizi. • P/BV (rapporto Price/Book Value): il denominatore è costituito dal patrimonio netto indicato in bilancio. Utilizzato (ma forse meno spesso che in passato) per le transazioni nei settori bancario e immobiliare. 43
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda b-2) Le principali categorie di multipli Nella prassi, sia in Italia che all’Estero, il metodo dei multipli, specie in relazione ai multipli di transazioni comparabili, viene più frequentemente applicato con il ricorso a multipli “Asset side”. Più in dettaglio, i multipli “Asset side” più frequentemente utilizzati sono: • EV/Sales (Enterprise Value / Fatturato): viene più spesso utilizzato in settori nei quali il fatturato, la “massa critica” e la quota di mercato sono variabili chiave (ad es. l’alimentare e il farmaceutico). Ha il grande difetto di non rappresentare le performances reddituali delle società. • EV/EBITDA (Enterprise Value / Margine Operativo Lordo) e EV/EBIT (Enterprise Value / Reddito Operativo): hanno il pregio di incorporare informazioni chiave sui margini dell’azienda e nello stesso tempo di neutralizzare in tutto o in parte le politiche finanziarie, di bilancio e le politiche fiscali. Sono nel comparto industriale di fatto i multipli più utilizzati. 44
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda b-3) Alcune considerazioni per un corretto utilizzo • Poiché sia EBITDA che l’EBIT possono anche essere inficiati da componenti straordinarie e non ricorrenti (per es.: costi di start-up di una nuova divisione o filiale all’estero, svalutazioni straordinarie di crediti, magazzino o attività fisse, ecc.), particolare attenzione deve essere posta alle logiche di “normalizzazione” dei dati contabili. • Non tutte le aziende possono essere valutate con questo metodo: come valutare infatti le aziende in perdita (a livello di risultato netto, o anche di margini reddituali intermedi)? • I multipli di mercato non incorporano il valore di eventuali “surplus assets”, quali per esempio gli immobili civili di proprietà, o di eventuali “tax shields”, che devono essere quindi valutati separatamente. 45
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda b-4) Alcune considerazioni per un corretto utilizzo Recorded Transactions: • Normalizzazione dei dati per tenere conto di: -Eventuali operazioni “stock – for – stock” (valutazioni comparate ≠ da valutazioni assolute) -Eventuali componenti di prezzo differito e subordinato (“Earn – Outs, legato al raggiungimento di risultati futuri) Multipli di Borsa • Fattori di rettifica: -“sconto” dimensionale -“sconto” di liquidità (l’oggetto di valutazione è un asset illiquido) -“premio” di controllo (multipli di Borsa si riferiscono a pacchetti di minoranza, che tipicamente non partecipano alla “governance”) 46
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda c-1) I principali fattori della sua diffusione Rapidità di applicazione. Per es. : [Valore azioni = ( Ebitda * multiplo ) – PFN]; Semplicità di comprensione delle logiche sottostanti; Possibilità di “costruire” benchmark di settore; Facilità di determinazione di quote di prezzo differito (per es. in caso di “earn- outs” o di opzioni “call” e “put”). 47
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda La costruzione di una database sui multipli di “recorded transactions” • L’esistenza di una database completa e affidabile è condizione essenziale per poter validamente utilizzare il metodo dei multipli. • Non ci sono particolari problemi nella ricerca di multipli di società quotate, grazie all’abbondanza delle informazioni disponibili, anche via internet. • Diventa invece spesso difficile poter correttamente utilizzare il metodo nella sua versione dei multipli di transazioni comparabili. • In Italia infatti la stragrande maggioranza delle società non è quotata, e vi è una scarsa disponibilità di dati sulle operazioni. Inoltre, le database internazionali coprono il mercato italiano con molte lacune, e le operazioni, in grandissima parte, rimangono con termini economici undisclosed con multipli non correttamente calcolati. • Per operare efficacemente, Fineurop Soditic ha quindi deciso di “monitorare” in proprio il mercato, in modo da costruire una database autonoma, con un grande sforzo di raccolta e verifica dati (presso le parti acquirenti e venditrici, gli advisors, i finanziatori). 48
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda d) Multipli medi e trends Media multipli nel mercato italiano 2002 – 2013* 1,8x 1,7x 1,6x 1,6x 1,6x 1,4x 1,4x 1,4x 1,3x 1,2x 1,2x 1,2x 1,2x Media 1,3x 1,2x 1,1x 1,0x 1,0x PE + Strategic 0,8x EV/S ales EV/Ebitda EV/Sales bu ye rs 0,6x Media 2002 1,2x 7,8x Media 2003 1,1x 6,8x 0,4x Media 2004 1,0x 6,8x 0,2x Media 2005 1,2x 7,6x 0,0x Media 2006 1,6x 7,7x Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media 2007 1,4x 8,2x 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013* Media 2008 1,3x 7,6x 9,0x 7,5x 8,2x 8,1x Media 2009 1,2x 7,3x 7,8x 7,6x 7,7x 7,6x 7,6x 8,0x 7,3x 7,3x Media 2010 1,4x 7,0x 7,0x 6,8x 6,8x Media 7,5x Media 2011 1,6x 7,6x 7,0x Media 2012 1,2x 7,3x 6,0x Media 2013* 1,7x 8,1x 5,0x *aggiornato a Ottobre 2013 4,0x EV/EBITDA 3,0x 2,0x 1,0x 0,0x Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013* Fonte: Elaborazione Fineurop Soditic 49
29 Novembre 2013 4. Elementi di valutazione d’azienda d) Multipli medi e trends Media multipli EV/EBITDA nel mercato italiano del PE 2002 – 2013* Mbo e 9,0x EV/EBIT DA Minoranze Maggior. 7,8x 8,0x 7,3x 7,3x 7,2x 7,0x Media 2002 6,1x 6,7x 6,9x 6,9x 6,7x 7,0x Media 6,8x Media 2003 5,9x 6,3x 6,1x 6,1x 5,9x 5,8x Media 2004 7,3x 6,3x 6,0x Media 2005 6,9x 6,5x 5,0x Media 2006 7,2x 6,5x Media 2007 7,8x 7,9x 4,0x EV/EBITDA Media 2008 5,8x 8,2x 3,0x Media 2009 6,1x 6,0x Media 2010 7,0x 5,7x 2,0x Media 2011 6,9x 6,9x 1,0x Media 2012 6,7x 6,1x 0,0x Media 2013* 7,3x 7,6x Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media *Aggiornato a Ottobre 2013 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013* 7,5x In alcuni anni specifici (2003 e 9,0x 8,2x 7,9x 7,6x 2008) i multipli delle minoranze 8,0x 6,9x 7,0x 6,7x 6,5x 6,5x 6,3x 6,3x più alti di quelli delle 6,0x 5,7x 6,1x Media 6,7x 6,0x maggioranze: in momenti di 5,0x crisi l’investimento in 4,0x EV/EBITDA minoranza è preferito perché 3,0x giudicato meno rischioso (meno 2,0x leva finanziaria, continuità del 1,0x 0,0x management etc.), per cui i Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media Media prezzi "relativi" salgono. 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013* Fonte: Elaborazione Fineurop Soditic 50
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A in Italia e nel mondo 51
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A Nelle pagine seguenti viene illustrato l’andamento del mercato del M&A in Italia e all’estero nel periodo 1999 – 2013 (1H), con particolare attenzione ai seguenti aspetti: Analisi in volume Trend di mercato Analisi in valore Operazioni “domestic” vs. “cross-border” 52
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A nel mondo 2009-2013 9M: stabilità nei mercati mondiali dell’M&A Mercato M&A Mondiale 2000-2013 9M 10.000 50.000 45.040 42.480 42.085 42.455 45.000 39.950 41.156 8.000 40.000 Numero di operazioni Effetto Leva Finanziaria / Ruolo Fondi Private Equity Fallimento Lehman 35.000 Valore in $ mld Bolla Internet Brothers e relativa crisi 6.000 30.000 4.737 Crisi “Twin Towers” 26.194 25.000 3.961 4.000 3.263 3.280 20.000 2.865 2.788 2.700 2.780 2.730 2.726 15.000 2.002 2.020 1.698 2.000 1.267 1.401 10.000 5.000 - - Value in $ bn N° di operazioni Fonte: Dealogic analysis 53
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A nel mondo: cenni sul 2013 Cenni sul 2013: L’attività di M&A nel 2013 è iniziata con una riduzione nel volume di operazioni. Da inizio gennaio a fine giugno 2013 sono state infatti annunciate operazioni di M&A per un valore di $1.180 miliardi, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ($ 1.240 miliardi). Nei primi 9 mesi del 2013 il controvalore dell’attività di M&A è aumentato del 13% rispetto allo stesso periodo del 2012, attestandosi a $2.020 miliardi. Nonostante ciò il volume totale delle transazioni ha registrato una riduzione significativa (circa 20%) rispetto all’anno precedente, con un numero di operazioni pari a 26.194. In particolare ricordiamo che il 4Q 2012 ha raggiunto livelli elevati di attività, registrando un quadrimestre record dal 2004 con un volume delle transazioni di $908.6bn (nel 2004 era $1.03tr). Da notare il ritorno delle operazioni di valore superiore a $10 miliardi, i cosiddetti "megadeals". Nel primo semestre 2013 sono aumentate del 60% rispetto allo stesso periodo del 2012 e rappresentano il 19% circa del totale operazioni di M&A, il più alto valore registrato dal primo semestre 2009 (28%). Le operazioni di grossa entità hanno riguardato i settori chimico/farmaceutico, ITC & Media e Alimentare: spin off di AbbVie da Abbott Laboratories per $64 miliardi; acquisizione di Heinz da parte di Berkshire e 3G Capital per $27 miliardi; offerta di Liberty Global sulla britannica Virgin Media per $25 miliardi e l’offerta di Michael Dell e Silver Lake su Dell per $ 21 miliardi. 54
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A nel mondo Lo scenario mondiale nel 2013 Operazioni di M&A annunciate: la “top 10” DATA SOCIETA' PAESE SOCIETA' ATTIVITA' PAESE QUOTA VALORE BIDDER TARGET IN $ M LD set-13 * Verizon Communications Inc USA Verizon W ireless Inc (45%) ICT USA 45% 130,0 gen-13 Azionisti attuali USA AbbVie Inc healthcare USA controllo 64,0 feb-13 Berkshire Hathaway Inc USA HJ Heinz Co food USA controllo 27,5 3G Capital Inc feb-13 Liberty Global Inc USA Virgin Media Inc media UK controllo 25,1 ago-13 * America Movil SAB de CV Mex Koninklijke KPN NV ICT NL 70% 22,7 feb-13 * Silver Lake Management LLC USA Dell Inc (bid N.1) ICT USA 85% 21,1 (MBO) lug-13 * Omnicom Group Inc USA Publicis Groupe SA agenzia Fra 87% 18,5 pubblicitaria feb-13 Comcast Corp USA NBCUniversal Media LLC and Media USA controllo 18,1 properties in NY & NJ apr-13 * Thermo Fisher Scientific USA Life Technologies Corp biotechnology USA controllo 15,7 mag-13 Azionisti attuali USA Zoetis Inc pharma & USA 80% 14,7 chemical * pending Fonte: Dealogic analysis 55
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A nel mondo 2012: ripartizione settoriale e per area geografica delle operazioni di M&A Nel primo semestre del 2013 le operazioni cross border hanno rappresentato il 28% delle operazioni totali (il + basso dal 2004), totalizzando un volume di $ 564.2bn. Le operazioni di M&A con target USA sono cresciute del 37% ($853.7bn) in contrasto con il trend globale che mostra una contrazione anche a livello di volumi. Le acquisizioni da parte di investitori finanziari sono cresciute del 26%, nonostante una flessione del numero di operazioni sullo stesso periodo 2012. Fonte: Dealogic analysis 56
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A in Italia a) Trend del mercato italiano dell’M&A Effetto crescita Borse Mondiali, grandi Operazioni (OPA Telecom), bolla Internet Mercato M&A in Italia 1999 - 2013 (9M) 150 Effetto riorganizzazione 900 Effetto ricorso alla leva 780 grandi gruppi: Olivetti- Numero di operazioni finanziaria, forte sviluppo 125 691 Telecom, Autostrade, Seat Valore (€ miliardi) del private equity 100 605 495 600 453 457 467 459 447 75 417 417 69 329 340 50 197 279 237 300 25 135 118 57 48 96 29 120 100 148 56 34 20 28 26 19 0 0 Mercato caratterizzato solo da operazioni Effetto del ritorno di mega-deals come Fallimento Lehman Brothers N° di operazioni in crescita, ma medio-piccole (Max: quotazione Terna per Telecom-TIM, Unicredit – HVB e Wind e relativa crisi di mercato dimensioni medie in calo: 173€ circa € 2 mld). mln (2009); 67€ mln (2012) • Nei primi 9 mesi del 2013 il controvalore del mercato italiano dell’M&A ha registrato segnali di ripresa, con €18,5 mld rispetto ai 9,4 dello stesso periodo nel 2012. Il numero delle transazioni è invece calato del 5,5% circa, registrando 237 operazioni contro le 251 del 2012. • Nel 2012 il mercato italiano ha pesato meno dell’1% del mercato mondiale (26€ mld su 2,730$ mld) e lo stesso nei primi 9 mesi del 2013 (18,5€ mld su 2,020$ mld). • Anche nel nostro Paese è ben visibile la ciclicità del mercato, che ha i suoi alti e bassi e le sue “finestre”. Fonte: Elaborazioni Fineurop Soditic su dati KPMG 57
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A in Italia b) Operazioni "domestic" vs. "cross-border" 2000-2013 1H per controvalore 160 148 Controvalore (Euro mld) 140 28 119 120 120 17 96 28 100 100 16 22 60 80 37 7 29 15 57 56 60 48 12 12 13 34 40 15 73 29 65 6 63 63 60 20 7 20 28 26 7 20 4 14 18 7 11 30 29 2 18 24 10 3 4 13 7 2 7 17 2 0 4 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 1H Italia su Italia Italia su Estero Estero su Italia • Nel 2012 il peso % delle operazioni Italia su Italia sul totale (in controvalore) è stato del 64% circa. • Tale % è stata massima nel 2003 (pari a 76%) e minima nel 2011 (25%). • Con la ripresa dell’Euro e la riduzione del "rischio-paese" percepito per l’Italia, a partire dalla fine del 2012, sono riprese operazioni di acquisizione di grandi imprese italiane da parte di acquirenti esteri: Marazzi, Cerved, Avio, Loro Piana, Rhiag. Fonte: Elaborazioni Fineurop Soditic su dati KPMG 58
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A in Italia b) Operazioni "domestic" vs. "cross-border" 2000-2013 1H per numero 800 780 131 605 Numero di operazioni 600 182 111 457 467 459 495 453 417 417 73 116 135 88 82 400 90 74 91 329 340 70 91 85 72 32 121 123 279 91 108 467 197 83 63 200 359 38 64 135 294 299 303 47 278 271 256 256 42 42 149 157 186 27 117 66 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 1H Italia su Italia Italia su Estero Estero su Italia • Nel 2012 il peso % delle operazioni Italia su Italia sul totale (a numero) è stato del 55%. • Tale % è stata massima nel 2004 (pari a 70.5%) e minima nel 2011 (circa 48%). • In controtendenza rispetto a quanto registrato negli ultimi anni, le aziende italiane sono state in minor misura bersaglio di acquirenti stranieri; solo il 30% circa del numero delle operazioni, pari a 91 su 340, ha riguardato acquisizioni di aziende italiane da parte di investitori esteri. Fonte: Elaborazioni Fineurop Soditic su dati KPMG 59
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A in Italia Settori di attività Il 2013 evidenzia che il 29% delle operazioni è Real Estate Construction 0,9% avvenuto nel settore Industry & Chemicals e il Agriculture 2,7% 0,5% 25% rientra nel settore Consumer market. Transportation 2,7% Energy, Mining & Utilities rappresentano l’11% Leisure 4,5% Industrials & del mercato e IT & Media il 9%. Chemicals Pharma, Medical & 29,1% Il settore consumer market ha guidato il Biotech mercato sia nel 2011 che nel 2012. in 5,0% 2013 particolare nel 2011 il consumer market, Financial services categoria che comprende prodotti di consumo, 6,4% settore tessile e alberghiero, ha superato di gran lunga il settore dei servizi finanziari che nel Business Services 8,2% 2010 occupava un posto più rilevante per Consumer market 20,5% valore e numero totale dei deals. Energy, Mining & Utilities Nel 2011 e 2012 Consumer e Industrial 10,5% Markets sono i macro comparti che hanno registrato il maggior numero di operazioni portate a termine da operatori stranieri e che quindi hanno testimoniato l’interesse degli operatori esteri per l’industria italiana. Fonte: Elaborazioni Fineurop Soditic su dati Mergermarket 60
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A in Italia c) Lo scenario italiano Nei primi 9 mesi del 2013 abbiamo registrato operazioni per 18,5 miliardi di euro di controvalore (grande ripresa rispetto ai 9,4 miliardi dello stesso periodo 2012); abbiamo invece riscontrato una contrazione nel numero delle operazioni che sono 237 rispetto alle 251 dello scorso anno. Nel 2013 è ritornato un forte interesse degli investitori esteri per grossi target italiani: per es. Avio, Loro Piana, Marazzi, Cerved e Rhiag. Si tratta comunque sempre di società caratterizzate da una forte presenza sui mercati internazionali. Dimensioni: 26 miliardi di Euro investiti in controvalore e nr. 340 operazioni nel 2012 contro 28 miliardi e nr. 329 operazioni nel 2011. Numero e valore delle transazioni sono migliorati sensibilmente nella seconda parte del 2012, dopo un inizio anno molto deludente. Nel 2012 comunque è da segnalare l’effetto distorsivo delle cessioni di Sace, Snam Rete Gas e Fintecna alla Cassa Depositi e Prestiti, che ha fatto investimenti per circa €5 mld nel corso dell’anno. A partire dal fallimento Lehman Brothers, stretta creditizia, recessione, incertezza sulle prospettive future e scarsa visibilità dei risultati hanno fortemente influenzato il mondo dell’M&A. Si è così creato un forte problema di valutazione, influenzato anche dai fondamentali deboli, e una distanza marcata tra ask e bid price. Dal 2005 fino al 2007 invece il mercato dell’M&A aveva raggiunto livelli di attività senza precedenti ed era stato dominato dai fondi di Private Equity, con elevati livelli di leverage, da megadeals e da una “bolla” nelle operazioni di LBO. 61
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A in Italia Lo scenario italiano nei primi 9 mesi del 2013 Operazioni di M&A: la “top 15” SOCIETA' PAESE SOCIETA' PAESE QUOTA VALORE SETTORE BIDDER TARGET IN € M N INDUSTRIALE E/I GE USA Avio Ita aviation 3.300 aerospaziale business I/I Atlantia S.p.A. Ita Gemina S.p.A. Ita control 3.053 infrastrutture E/I Vodafone Group plc UK Vodafone Italia Ita 23% 2.653 telecom E/I LVMH Fra Loro Piana S.p.A. Ita 80% 2.200 fashion I/I Luigi Zunino Ita Risanamento S.p.A. Ita 75% 1.965 real estate I/I Salini Costruttori Ita Impregilo S.p.A. Ita 70% 1.579 costruzioni E/I Mohawk Industries USA Marazzi Ita control 1.170 ceramica E/I CVC Capital Partners USA Cerved Group S.p.A. Ita 100% 1.130 database I/I ERG Ita IP Maestrale Ita 80% 852 energia E/I Telefonica SA Spa Telco S.p.A. Ita 20% 748 telecom I/I Fondo Strategico Italiano Ita Ansaldo Energia Ita 85% 657 engineering E/I Apax Group USA Rhiag Group Ita control 570 automotive components E/I Lukoil OAO Russia ISAB Sr.l. Ita +20% 400 oil and gas I/I A2A Ita Edipower S.p.A. Ita 21% 300 energia E/I Kering Fra Pomellato S.p.A. Ita 81% 300 gioielli Fonte: Elaborazioni Fineurop Soditic su dati KPMG 62
29 Novembre 2013 5. Il mercato del M&A in Italia Lo scenario italiano nel 2012 Operazioni di M&A: la “top 15” SOCIETA' PAESE SOCIETA' PAESE QUOTA VALORE SETTORE BIDDER TARGET IN € M N INDUSTRIALE Cassa Depositi e Prestiti Ita Sace Ita controllo 3721 business service Cassa Depositi e Prestiti Ita Snam Rete Gas Ita 30% 3517 energia EDF Fra Edison Ita 50% 1677 energia Cassa Depositi e Prestiti Ita Fintecna Ita 100% 1592 finanziaria Delmi Ita Edipower Ita 70% 884 energia Canada Pension Plan Can Costanera Norte (Atlantia) Ita 50% 857 autostrade Investment Board Audi Ger Ducati Ita 100% 747 automotive Pamplona Capital UK Unicredit Ita 3% 700 banking Management Mayhoola for Investment Qatar Valentino Ita 100% 700 fashion Lukoil Russia Isab Ita 20% 485 raffineria Fondo Strategico Italiano Ita Metroweb Ita 46% 432EV telecom Rotelli Ita Ospedale San Raffaele Ita 100% 405 cliniche Nidec Corp Giap Ansaldo Sistemi Industriali Ita 100% 380 sistemi elettrici Compagnia Italiana di Ita Tirrenia Ita 40% 380 trasporti Navigazione Unipol Gruppo Finanziario Ita Premafin Finanziaria Ita 81% 339,5 servizi finanziari 63
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