INTOSSICAZIONI "INDOOR" NEGLI ANIMALI DOMESTICI. 2: INTOSSICAZIONE DA SOSTANZE VOLUTTUARIE - AIVPA

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Della Rocca G.1, Conti M.B.1, Fuccelli A.2

    1
      Diagnostica e Clinica Veterinaria, Dipartimento di         SUMMARY

                                                                                                                             Farmacologia
    Patologia, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università
    degli Studi di Perugia                                       The use by human species of illicit drugs (such as mari-
    2
     Libero professionista, Cetona (Siena)                       juana, cocaine, amphetamines), of alcoholics drinks
                                                                 and of nicotine containing products (cigarettes, cigars,
                                                                 tobacco, chewing gum, etc.), allows domestic animals
                                                                 (mainly dogs) to intake those substances, frequently
                                                                 presents in the houses in quantities more or less abun-
                                                                 dant relating to the “vice” of the owners.
                                                                 Notwithstanding the poor frequency of such intoxica-
                                                                 tions, the aim of this paper is to aware the veterinari-
                                                                 ans about the possibility that animals can get poisoned
                                                                 from those substances, as long as to report information
                                                                 regarding the ethiology and the toxicocinetics char-
                                                                 acteristics of those toxicants, their mode of action, the
                                                                 related symptoms and the appropriated therapy.
                                                                 Key Word: indoor, intossication, illicit drugs nicotine,
                                                                 alchool

                                                                 INTRODUZIONE
                                                                 L’impiego da parte dell’uomo di sostanze voluttuarie
                                                                 quali droghe illecite (marijuana, cocaina, anfetamine),
INTOSSICAZIONI “INDOOR”                                          bevande alcoliche e prodotti contenenti nicotina (si-
                                                                 garette, sigari, tabacco, gomme, etc.), rende ragione
 NEGLI ANIMALI DOMESTICI.                                        della possibilità che anche gli animali domestici pos-
                                                                 sano assumere, quasi sempre accidentalmente, tali so-
    2: INTOSSICAZIONE DA                                         stanze, in quanto spesso reperibili in casa in quantità
                                                                 più o meno elevata a seconda del livello di “vizio” del
   SOSTANZE VOLUTTUARIE                                          proprio padrone.
                                                                 Stante una simile eventualità, di seguito vengono ri-
                                                                 portate informazioni, desunte dalla bibliografia esi-
                                                                 stente in merito, riguardanti l’intossicazione da droghe
                                                                 illecite (marijuana, cocaina e anfetamine), da nicotina
                                                                 e da alcolici.

                                                                 INTOSSICAZIONE DA DROGHE
                                                                 ILLECITE
                                                                 Spesso gli animali domestici si trovano a fare i conti
                                                                 con intossicazioni dovute a sostanze illecite che pos-
                                                                 sono trovarsi all’interno delle abitazioni ed in luoghi a
                                                                 portata di “zampa”.
                                                                 L’esatta incidenza delle intossicazioni da marijuana,
                                                                 cocaina, eroina, anfetamine è sconosciuta, sebbene
                                                                 sia appurato che la diffusa disponibilità ed il frequente
                                                                 impiego di tali sostanze conduce ad un certo numero
                                                                 di casi di tossicosi.
                                                                 A causa dell’illegalità di tali sostanze, spesso il ve-
                                                                 terinario deve interagire con proprietari reticenti nel
                                                                 divulgare informazioni circa la possibile esposizione

                     Bollettino AIVPA                        7                        Anno 2009/1
del proprio animale a composti stupefacenti. Pertanto,           hashish, marijuana, cocaina ed amfetamine, il mec-
nel tentativo di ricostruire dettagliatamente l’episodio,        canismo d’azione, la sintomatologia e le procedure
è consigliabile porre domande con discrezione e tatto,           terapeutiche consigliate.
evitando toni interrogatori che potrebbero ridurre la
disponibilità a collaborare, rendendo così più diffici-
                                                                 MARIJUANA ed HASCISH(1,4)
le l’identificazione del tossico ed il relativo intervento
terapeutico.                                                     La marijuana deriva dalle foglie essiccate, dai fiori e
A prescindere da ciò che può essere fatto per salva-             dai semi della pianta della canapa (Cannabis sativa).
guardare lo stato di salute dell’animale, è importante           A prescindere dall’uso illecito (per le sue proprietà psi-
soffermarsi anche sulle implicazioni legali della situa-         coattive), tale droga viene talvolta impiegata, dietro
zione: trattandosi di sostanze ad uso illecito, o che            presentazione di ricetta medica, per curare nell’uomo
possono essere evase all’utenza solo previa ricettazio-          la nausea provocata dalla chemioterapia, per diminu-
ne, il medico veterinario sarebbe tenuto a segnalare             ire la pressione intraoculare causata dal glaucoma e
alle autorità competenti simili episodi.                         per stimolare l’appetito in pazienti con anoressia se-
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, si è soliti liqui-       condaria ad AIDS.
dare il fatto come “evento accidentale conseguente al            Il principio attivo della marijuana è il tetraidrocanna-
possesso di una quantità di droga/farmaci per uso                binolo (THC), la cui concentrazione nella marijuana
personale”, omettendo qualsivoglia comunicazione.                varia dall’1 all’8%.
Comportamento comprensibile, su cui si potrebbe tut-             L’hascish è la resina prodotta dalla pianta di Cannabis
tavia aprire una lunga discussione.                              sativa, che viene essiccata e compressa in blocchetti
Riguardo l’intossicazione da droghe illecite, esistono           che possono essere ulteriormente lavorati per ottenere
due importanti differenze tra uomo e animali domesti-            olio di hascish, 5-10 volte più potente della forma es-
ci: innanzi tutto gli animali assumono di norma il tos-          siccata. Il principio attivo dell’hascish è sempre il THC,
sico per via orale, mentre quella inalatoria (o endove-          la cui concentrazione varia dal 3 al 6 % nella formu-
nosa) è appannaggio della specie umana. In secondo               lazione essiccata e dal 30% al 50% nell’olio. L’ hascish
luogo, mentre nell’uomo i segni clinici rimandano ad             può anche contenere oppio.
effetti cronici di tali sostanze (per assunzioni ripetute)
negli animali la sintomatologia è sempre espressione             Caratteristiche tossicocinetiche
di un evento acuto.                                              Il THC viene rapidamente assorbito dopo una espo-
L’intossicazione dei piccoli animali può dunque essere           sizione orale o inalatoria e viene rapidamente meta-
paragonata a quella dei bambini, sia per la via di in-           bolizzato dal fegato; solo il 6-20% di una dose orale
tossicazione (orale) che per l’acuzie della stessa (dose         raggiunge la circolazione sistemica.
unica di contatto).                                              Nell’uomo la concentrazione nel plasma di THC mani-
Negli animali, infatti, simili intossicazioni sono quasi         festa il suo picco 5-12 minuti dopo l’inalazione e 2-3
sempre accidentali, salvo rari casi di somministrazione          ore dopo l’ingestione. I primi sintomi compaiono dopo
volontaria da parte dei proprietari per semplice curio-          6-12 minuti dall’inalazione e 30-60 minuti dall’inge-
sità o ignoranza, oppure in seguito al loro momenta-             stione.
neo stato mentale alterato proprio a causa dell’uso di           Come precedentemente riportato, la via più comune
tali prodotti.                                                   per l’intossicazione degli animali domestici è quella
Tra gli episodi di natura accidentale a volte può ad-            orale. Nel cane l’inizio dell’azione del THC si verifica
dirittura verificarsi l’assunzione di elevate quantità di        30-90 minuti dopo l’ingestione ed i sintomi possono
droga, nel caso in cui venga ingerito l’intero contenito-        durare anche più di 72 ore.
re utilizzato per conservare e/o rivendere la sostanza           L’escrezione del THC si attua prevalentemente per
illecita.                                                        via biliare, e, in piccola parte, urinaria. Entro 72
Al fine di poter riconoscere la causa di intossicazione          ore dall’ingestione, circa il 35% della dose orale vie-
e quindi intervenire correttamente e rapidamente in              ne eliminata con le feci sotto forma di metaboliti non
corso di intossicazione, è molto importante che il ve-           coniugati, mentre poco più del 10-15% viene escreto
terinario conosca le sostanze illecite più comunemente           con l’urina, in parte sotto forma di metaboliti acidi e
usate nella propria zona ed i principali effetti tossici         coniugati e in parte (modica) immodificato. La quota
ad esse correlati.                                               escreta per via biliare può andare incontro a ricircolo
Di seguito verranno pertanto trattati, relativamente ad          entero-epatico.

                  Bollettino AIVPA                           8                        Anno 2009/1
L’emivita del THC nel plasma è breve a causa della sua               mento con iniziale euforia ed ipereccitabilità, seguiti

                                                                                                                                Farmacologia
solubilità nei lipidi, ma l’emivita biologica è lunga (cir-          da atassia, debolezza muscolare, midriasi, nistagmo,
ca 25-30 ore), poiché si accumula nel tessuto adiposo:               vocalizzazione, depressione del sensorio (anche per
il THC viene pertanto eliminato in ragione dell’80-90%               18-36 ore), tachi/bradicardia, ipo/ipertermia, ipe-
solo dopo 5 giorni dall’esposizione.                                 remia congiuntivale, ipotensione, tachipnea, tremori,
                                                                     raramente convulsioni, ipersalivazione e coma. Rara-
Meccanismo d’azione                                                  mente può insorgere anche vomito.
Il THC agisce su diversi recettori, in particolar modo               Il THC ha un margine di sicurezza molto ampio: seb-
su quelli cannabinoidi ma anche colinergici, dopami-                 bene la sintomatologia clinica si manifesti nel cane a
nergici, GABAergici, noradrenergici e serotoninergici,               dosi molto basse (anche inferiori a 3 mg/kg), quella
interagendo con molte funzioni neurotrasmettitoriali e               minima letale per via orale è superiore a 3 g/kg. E’
determinando una serie di effetti riassunti nella tabella            quindi molto improbabile che tale forma d’intossica-
seguente.                                                            zione possa esitare nella morte dell’animale, e la per-
                                                                     centuale di sopravvivenza è quasi del 100% dei casi,
          EFFETTI DEGLI ENDOCANNABINOIDI                             sebbene la remissione dei sintomi possa richiedere da
                 SUI DIVERSI APPARATI                                1 a 3 giorni.
 Sistema nervoso centrale
 euforia – ebbrezza
 acuita percezione sensoriale                                        Trattamento
 perturbazione delle performances intellettuali e psicomotorie       Nei casi di ingestione di una quantità minima di ma-
 disorientamento temporo-spaziale
 disturbi della mente
                                                                     rijuana, in genere l’intervento del medico non è ne-
 disturbi della memoria                                              cessario.
 alterazioni della termoregolazione                                  Se invece è stata ingerita una quantità consistente, la
 disturbi psichici
 analgesia                                                           rapidità nell’insorgenza dei primi segni clinici rende
 proprietà antiemetiche                                              necessario un pronto intervento iniziale, quale l’indu-
 stimolazione dell’appetito                                          zione del vomito (se l’animale è ancora asintomatico)
 proprietà anticonvulsivanti
                                                                     oppure l’effettuazione di una lavanda gastrica (se il
 Apparato cardiovascolare
 tachicardia                                                         paziente è sintomatico o se non si riesce a provocare
 vasodilatazione                                                     emesi), seguita dalla somministrazione di carbone atti-
 Apparato respiratorio                                               vo (più volte, ogni 4 ore circa) e di un purgante salino
 broncodilatazione
                                                                     od osmotico (in un’unica soluzione), onde evitare il ri-
 Apparato oculare
                                                                     circolo entero-epatico.
 diminuzione della pressione intraoculare
                                                                     L’animale deve essere monitorizzato fino alla remissio-
 Altri apparati
 effetti sul sistema immunitario                                     ne della sintomatologia. In caso di ipotermia, il sog-
 effetti sull’apparato riproduttore                                  getto deve essere opportunamente riscaldato (con fonti
 fenomeni di tolleranza in seguito ad uso prolungato
                                                                     di calore esterne o prevedendo la somministrazione di
L’azione antiemetica spiega perché, in caso di as-                   fluidi a temperatura corporea), mantenendolo in am-
sunzione accidentale da parte degli animali per os,                  biente buio e tranquillo. In caso di grave bradicardia
venga meno il meccanismo protettivo del vomito.                      si consiglia l’uso di atropina. Se il paziente è agitato
Il THC interagisce con altre droghe comunemente usa-                 è preferibile impiegare benzodiazepine (diazepam) a
te: per esempio, aumenta gli effetti di depressione del              dosi basse (0,25-0,5 mg/kg endovena), onde evitare
sistema nervoso centrale se aggiunto ad alcool, seda-                di incorrere in uno stato di sedazione eccessiva.
tivi, ipnotici, oppioidi. Le interazioni con sostanze sti-
molanti quali caffeina, nicotina, anfetamine e cocaina
                                                                     COCAINA(4,5)
sono complesse, potendo annoverare effetti di somma-
zione o antagonismo a seconda della dose e dell’inter-               La cocaina è un alcaloide derivato dalle foglie
vallo di tempo intercorso tra le due somministrazioni.               dell’Erythroxylum coca e di altre specie di Erythro-
                                                                     xylum, che viene salificato a formare cloridrato o sol-
Sintomatologia                                                       fato di cocaina.
Gli effetti del THC nei cani sono simili a quelli che com-           In commercio esistono anestetici locali contenenti co-
paiono nell’uomo in seguito all’uso di marijuana.                    caina, spesso associata ad adrenalina. Le comuni pre-
I segni clinici includono cambiamento del comporta-                  parazioni da “spaccio” possono invece contenere co-

                    Bollettino AIVPA                             9                       Anno 2009/1
caina pura (grado di purezza minimo: 90%), oppure              La DL100 endovena di cocaina cloridrato è circa 12-20
tagliata con altri composti, quali caffeina, mannitolo,        mg/kg per i cani e di 15 mg/kg per gatti. La DL50 ora-
saccarosio, lattosio, segale cornuta, stricnina, talco,        le nei cani è circa 2-4 volte la DL50 endovena.
amfetamina.
La purezza dei sali della cocaina è variabile (12-60 %).       Trattamento
                                                               L’intervento terapeutico può risultare difficile proprio
Caratteristiche tossicocinetiche                               per il rapido assorbimento della droga. L’induzione
La cocaina è rapidamente assorbita per qualunque               del vomito (consigliabile solo se l’ingestione è avvenu-
via, pur presentando, per quella digerente, un certo           ta entro 5 minuti) può risultare inutile. Di solito si prefe-
ritardo nell’assorbimento. La sua emivita è relativa-          risce intervenire con la lavanda gastrica, seguita dalla
mente breve.                                                   somministrazione di dosi multiple di carbone attivo
                                                               (ogni 4 ore) associate ad un’unica dose di purgante.
Meccanismo d’azione e                                          Nel caso di ingestione di buste, bustine e palloncini
                                                               contenenti dosi letali di cocaina, questi dovrebbero
sintomatologia
                                                               essere asportati chirurgicamente non appena viene
La cocaina è un estere e funge da anestetico locale,
                                                               emessa la diagnosi. Se la rimozione chirurgica non
stabilizzando le membrane assoniche e bloccando la
                                                               è praticabile, è buona norma somministrare grandi
conduzione nervosa se applicata localmente.
                                                               quantità di liquidi allo scopo di diluire il contenuto e
Qualora raggiunga la circolazione sistemica, la co-
                                                               favorirne l’eliminazione.
caina si rende responsabile di un potente effetto stimo-
                                                               La clorpromazina (ad elevato dosaggio: fino a 12 mg/
lante il SNC, che inizia a livello corticale e si propaga
                                                               kg) può antagonizzare molti degli effetti della cocaina
successivamente ad altre aree, inclusi i centri bulbari
                                                               e può controllare l’ipertermia; non dovrebbe però es-
ed il midollo spinale. Inoltre, interferendo con il rias-
                                                               sere impiegata in presenza di convulsioni, in quanto
sorbimento delle catecolamine endogene e della do-
                                                               le fenotiazine possono aggravare gli stati convulsivi. In
pamina e determinando di conseguenza un aumento
                                                               tali casi è infatti preferibile ricorrere a benzodiazepine
degli impulsi adrenergici e dopaminergici, la cocai-
                                                               o barbiturici.
na potenzia tutte le risposte eccitatorie della porzione
                                                               È necessario inoltre istituire un’adeguata fluidoterapia
simpatica del sistema nervoso autonomo.
                                                               per mantenere la corretta idratazione e per favorire
Tutto ciò provoca inizialmente irrequietezza, eccitazio-
                                                               l’escrezione urinaria del tossico. In caso di manifesta-
ne e aumento dell’attività motoria, seguiti poi, nei casi
                                                               zioni eccitoconvulsive è opportuno valutare la glice-
più gravi, da contrazione tonico-cloniche. Il relativo
                                                               mia: l’abnorme funzionalità muscolare in condizioni di
effetto nel midollo provoca un’iniziale stimolazione
                                                               anaerobiosi può esitare infatti in ipoglicemia associata
dell’attività respiratoria, seguita poi da depressione
                                                               ad acidosi lattica, che deve essere corretta mediante
respiratoria con fasi prolungate di apnea o, addirittu-
                                                               inoculazione di destrosio. La fluidoterapia può essere
ra, arresto irreversibile; inoltre viene stimolato il centro
                                                               inoltre utile nel controllare l’ipertermia che può talora
del vomito con conseguente emesi.
                                                               associarsi a tale intossicazione: è importante ricor-
La bradicardia secondaria alla stimolazione vagale è
                                                               dare, infatti, che la somministrazione continuativa di
uno dei primi segni dell’intossicazione, a cui fa tutta-
                                                               fluidi a temperatura ambiente può determinare un ab-
via rapidamente seguito tachicardia per stimolazione
                                                               bassamento della temperatura corporea di circa 1°C/
simpatica centrale.
                                                               ora. Qualora l’ipertermia sia significativa, si possono
A dosi elevate si evidenzia cardiotossicità diretta; si
                                                               prevedere anche mezzi fisici (ghiaccio, acqua fredda)
ha inoltre vasocostrizione periferica con ipertermia se-
                                                               per ripristinare l’equilibrio omeotermico.
condaria ed aumento dell’attività muscolare fino alla
                                                               La possibilità di insorgenza di ipossia può rendere ra-
morte (in conseguenza dell’arresto respiratorio, car-
                                                               gione dell’utilizzo di ossigeno-terapia.
diaco oppure dell’ipertermia).
                                                               Nell’uomo, come nel cane, il controllo delle manifesta-
La vasocostrizione periferica e la tachicardia conduco-
                                                               zioni centrali dell’intossicazione conduce spesso ad un
no inoltre ad ipertensione.
                                                               miglioramento clinico notevole dei segni cardio-vasco-
Fra i sintomi più comuni vi sono quindi iperestesia,
                                                               lari. È opportuno comunque prevedere un monitorag-
atassia, midriasi, scialorrea, vomito, tremori, convul-
                                                               gio elettrocardiografico continuativo, onde verificare
sioni, tachicardia, tachi/bradipnea, coma, arresto
                                                               l’eventuale insorgenza di aritmie atriali o ventricola-
cardiaco e respiratorio; poco prima della morte su-
                                                               ri: mentre quelle atriali non sono sensibili al controllo
bentra inoltre una grave ipertermia.

                   Bollettino AIVPA                        10                        Anno 2009/1
della stimolazione del sistema nervoso centrale, quelle       di cloruro di ammonio per via orale favorisce l’elimi-

                                                                                                                          Farmacologia
ventricolari spesso si risolvono in seguito alla sommi-       nazione renale del farmaco; ne è però controindicato
nistrazione di bicarbonato di sodio. La lidocaina do-         l’uso nei casi di rabdomiolisi (mioglobinuria), insuffi-
vrebbe essere evitata per la possibile esacerbazione          cienza renale ed acidosi.
delle anomalie cardiache di conduzione.                       L’ipertermia farmacoindotta, le convulsioni e l’iper-
                                                              tensione possono essere controllate mediante sommi-
                                                              nistrazione di clorpromazina (1-2 mg/kg endovena
AMFETAMINE (4,6)
                                                              ogni 12 ore se il caso lo esige; nei soggetti esposti a
Si ritrovano nelle pillole dietetiche, nei farmaci per        grandi quantità di amfetamine si rendono necessarie
il trattamento della narcolessia e dell’iperattività, op-     dosi più elevate) ed aloperidolo (1 mg/kg endovena).
pure sono usate come droghe illegali in ragione del-          In caso di incremento della pressione intracranica si
la loro attività euforizzante. In commercio esistono          dovrebbe ricorrere all’impiego di furosemide e man-
anche delle preparazioni a rilascio prolungato.               nitolo.
Le amfetamine vengono rapidamente assorbite a li-             Le aritmie andrebbero tenute sotto controllo mediante
vello del tratto gastrointestinale; alte concentrazioni       elettrocardiogramma (ECG).
si rilevano a livello del SNC.

                                                              INTOSSICAZIONE DA NICOTINA (4,7,9)
Meccanismo d’azione
Le amfetamine sono sostanze stimolanti il SNC, ca-            La nicotina è il principio attivo contenuto nelle foglie
ratterizzate da proprietà adrenergiche. Si pensa che          di Nicotiana tabacum. Tra i prodotti contenenti questa
stimolino il rilascio di noradrenalina agendo diretta-        sostanza si annoverano le sigarette, i sigari, il tabacco
mente su entrambi i siti alfa e beta adrenergici e che        da masticare, il tabacco da fiuto, le gomme e i cerotti
vadano ad inibire le monoamminossidasi.                       alla nicotina, alcuni insetticidi, alcuni spray nasali ed
                                                              altri prodotti.
Sintomatologia                                                Di seguito vengono riportate le quantità di nicotina
La sintomatologia è caratterizzata da congestione del-        presenti in tali prodotti.
le mucose o pallore delle stesse seguiti da agitazione,
iperattività, tremori, midriasi, ipertermia, scialorrea,              PRODOTTO                 CONTENUTO DI NICOTINA
tachipnea, tachicardia, segni di collasso circolatorio,        Sigarette                       3-30 mg/sigaretta
                                                               Mozziconi di Sigaretta          5-7 mg
aritmie, ipo/ipertensione, arresto cardiaco. L’intossi-
                                                               Sigari                          15-40 mg
cazione mortale è rara per l’ampio margine di sicu-            Tabacco da Fiuto (umido)        4,6-32 mg/g
rezza tra dose terapeutica e dose letale (negli esseri         Tabacco da Fiuto (secco)        12,4-15,6 mg/g
umani), sebbene siano stati riferiti casi di morte dopo        Tabacco da masticare            2,5-8 mg/g
                                                               Gomme alla nicotina             2-4 mg/gomma
l’ingestione di bassi dosaggi (1,3 mg/kg) di metam-            Cerotti                         15-114 mg/cerotto
fetamina.                                                      Spray nasali alla nicotina      10 mg/ml
                                                               Stick inalatori alla nicotina   10 mg/cartuccia

Trattamento                                                   Pur essendo presente in molti prodotti, l’intossicazio-
L’intervento consigliato, qualora l’ingestione sia avve-      ne da nicotina nei piccoli animali è rara, a causa
nuta entro 60 minuti, è di norma la lavanda gastrica.         del sapore piuttosto sgradevole della maggior parte
Dal momento che le amfetamine vengono rapidamen-              dei prodotti contenenti nicotina che ne limita l’assun-
te assorbite, generalmente non è indicata l’induzione         zione, del lento assorbimento del principio attivo da
del vomito, a meno che non si agisca entro pochi mi-          parte dello stomaco a causa del pH acido e della
nuti dall’ingestione. Si rendono inoltre necessarie dosi      capacità della nicotina assorbita di stimolare la CTZ,
ripetute di carbone attivo (ogni 4 ore) e di purganti,        così inducendo vomito precoce ed eliminazione del-
soprattutto se sono stati ingeriti prodotti a rilascio pro-   le quote ancora presenti nello stomaco.
lungato.                                                      L’ingestione e l’intossicazione si presentano princi-
È necessario utilizzare sedativi (di norma benzodiaze-        palmente nei cuccioli, probabilmente come risultato
pine), ridurre al minimo gli stimoli esterni e sommini-       del loro comportamento curioso che li porta a deglu-
strare fluidi ed eventualmente steroidi qualora insorga       tire di tutto.
uno stato di shock.                                           L’aggiunta di additivi quali miele, zucchero, scirop-
L’acidificazione delle urine mediante somministrazione        po, melassa, liquirizia ed altri aromatizzanti ad al-

                   Bollettino AIVPA                       11                           Anno 2009/1
cuni prodotti come le gomme alla nicotina può au-            dipendenti e si possono presentare dopo circa un’ora
mentarne la probabilità di assunzione da parte degli         dall’assunzione (di solito entro i primi 15-45 minuti).
animali, che a volte possono ingerire l’intero blister.      Nei casi di esposizione a basse dosi e/o nelle pri-
Data l’alta concentrazione di nicotina contenuta             me fasi di un’intossicazione da quantità elevate si ha
all’interno dei prodotti (es. un mozzicone di siga-          stimolazione del sistema nervoso centrale con conse-
retta contiene circa il 25% del quantitativo totale di       guente eccitazione, iperattività, tremori, disturbi uditivi
nicotina), l’ingestione anche di piccole quantità può        e visivi, incoordinazione, lacrimazione, poliuria, con-
causare la comparsa di segni clinici o addirittura la        trazioni involontarie e possibili convulsioni.
morte dell’animale.                                          In caso di assunzione di dosi elevate può manifestarsi
                                                             successivamente una paralisi discendente, associa-
Caratteristiche tossicocinetiche                             ta alla depolarizzazione e al successivo blocco delle
La nicotina è un alcaloide solubile in acqua, assorbito      funzioni neuromuscolari. Questo blocco può condurre
prontamente attraverso il tratto gastro-intestinale, le      a debolezza muscolare e/o fascicolazioni, arresto re-
vie respiratorie, la pelle e le mucose. Qualora ingeri-      spiratorio, coma e talvolta anche morte.
ta, risulta scarsamente assorbita dalla mucosa gastri-       Quantità ridotte di nicotina possono stimolare inoltre
ca a causa del basso pH dello stomaco che mantiene           tutti i gangli autonomi, con conseguente bradicardia
ionizzata la molecola riducendone l’entità dell’assor-       dovuta alla stimolazione del nervo vago e vasocostri-
bimento. Quest’ultimo aumenta una volta che il pro-          zione periferica dovuta alla stimolazione simpatica.
dotto arriva all’intestino, grazie all’ambiente alcalino.    Ad alte dosi si possono invece bloccare i gangli auto-
La nicotina contenuta nelle gomme e nel tabacco vie-         nomi, con comparsa di paralisi dei muscoli scheletrici,
ne prontamente assorbita dalla mucosa orale grazie           vasodilatazione ed ipotensione.
all’azione alcalinizzante dovuta alla presenza di sa-        Nel prosieguo possono manifestarsi segni cardiova-
liva.                                                        scolari (ipertensione e tachicardia), come risultato
La maggior parte della nicotina assorbita (65-98%)           della iniziale stimolazione dei gangli simpatici e della
viene prontamente metabolizzata dal fegato con pro-          corteccia midollare, sommata all’attivazione simpati-
duzione di due metaboliti inattivi, la cotinina e la nico-   comimetica dei chemocettori carotidei e aortici. Talvol-
tina-1’-N-ossidata.                                          ta si può assistere all’insorgenza di fibrillazione atriale
Sia la quota metabolizzata che quella non metabo-            ed arresto cardiaco per stimolazione vagale e collasso
lizzata vengono eliminate tramite i reni. L’escrezione       vasomotorio.
urinaria è pH dipendente, aumentando in caso di pH           I segni respiratori spesso osservati (tachipnea) sono
urinario acido. Circa 16 ore dopo l’ingestione, la ni-       invece il risultato della diretta stimolazione del midollo
cotina risulta completamente escreta.                        allungato e di un riflesso stimolatorio dei plessi caro-
Nell’uomo la nicotina risulta avere una emivita di circa     tideo e aortico.
2 ore; nei cani non se ne conosce invece il tempo di         Comuni sono anche sintomi espressione di compro-
permanenza nell’organismo.                                   missione del digerente, quali ipersalivazione, vomito
                                                             e diarrea, causati dalla stimolazione parasimpatica.
Meccanismo d’azione                                          Il vomito si può verificare subito dopo l’ingestione per
La nicotina agisce stimolando e subito dopo depri-           attivazione del centro del vomito.
mendo il sistema nervoso. A basse dosi mima l’azio-          La DL50 per via orale nei cani è di 9,2 mg/kg. La dose
ne dell’acetilcolina a livello dei gangli del SNA, del-      minima letale riportata nei cani e nei gatti va da 20
le giunzioni neuromuscolari somatiche e di alcune            a 100 mg, corrispondenti a 1-5 sigarette o a 5-20
sinapsi del SNC, e determina vomito per stimolazio-          gomme.
ne diretta della CTZ.
A dosi maggiori agisce come agente di blocco neu-            Diagnosi
romuscolare: determina cioè un effetto curaro-simile         L’intossicazione da nicotina può essere sospettata sulla
che porta a paralisi flaccida.                               base dei dati anamnestici e dei segni desumibili all’esa-
La nicotina è inoltre teratogena e può portare a mal-        me clinico diretto. All’esame anatomopatologico pos-
formazioni fetali se ingerita in gravidanza.                 sono essere riscontrati segni di ipossia e congestione
                                                             degli organi interni. La diagnosi differenziale include
Sintomatologia                                               le intossicazioni da stricnina, metilxantine, micotossi-
I segni clinici dell’intossicazione da nicotina sono dose-   ne, organofosfati, carbammati, sedativi. La diagnosi

                  Bollettino AIVPA                       12                       Anno 2009/1
di certezza ovviamente prevede l’esecuzione di analisi       Il metanolo può essere utilizzato, al posto dell’etanolo,

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tossicologiche, da effettuarsi su vomito, contenuto ga-      per produrre sostanze alcoliche.
strico, siero e urine o su fegato, reni e altri tessuti.
                                                             Caratteristiche tossicocinetiche
Trattamento e prognosi                                       Tutti e tre gli alcool vengono rapidamente e completa-
Il trattamento iniziale consiste nell’indurre il vomito      mente assorbiti dal tratto gastrointestinale; è possibile
(anche se di solito i derivati del tabacco sono spesso       anche l’assorbimento cutaneo.
di per sé emetici) o nel realizzare la lavanda gastrica      L’etanolo viene metabolizzato dal fegato attraverso
(se il paziente non vomita o è sintomatico), seguiti poi     l’enzima alcool deidrogenasi (ADH) ad acetaldeide e
dalla somministrazione di carbone attivo (sempre con-        successivamente ad acido acetico. Poiché la quantità
sigliato a dosi ripetute) e da un purgante salino (sono      di ADH rappresenta un fattore limitante i processi me-
da evitare le soluzioni contenenti magnesio).                tabolici, l’emivita dell’etanolo risulta variabile.
La somministrazione endovenosa di fluidi può accele-         La velocità di biotrasformazione dell’isopropanolo è
rare l’eliminazione renale del principio attivo oltre a      generalmente inferiore a quella dell’etanolo.
mantenere la corretta volemia.
Anche l’acidificazione delle urine può facilitare la         Meccanismo d’azione e sintomatolo-
remissione della sintomatologia, favorendo l’elimina-        gia
zione urinaria dell’agente tossico; non andrebbe però        Tutti gli alcool sono dei potenti depressanti del SNC.
praticata nei pazienti in acidosi (pH minore di 7,3).        L’isopropanolo manifesta una tossicità doppia rispetto
La frequenza cardiaca del paziente, la pressione san-        all’etanolo: si può verificare intossicazione in segui-
guigna e tutte le possibili deviazioni dalla norma van-      to all’ingestione di meno di 3,0 ml/kg (a volte sono
no scrupolosamente monitorate. In caso di grave bra-         sufficienti quantità irrisorie come 0,5 ml/kg di alcool
dicardia (rara) viene consigliata la somministrazione        da frizione). L’isopropanolo è anche un forte irritante
di atropina (con dosaggio ad effetto). Possono essere        gastroenterico.
necessari sia l’ossigeno che la ventilazione assistita. Le   L’inalazione può determinare polmonite di origine chi-
eventuali convulsioni possono essere trattate con ben-       mica, edema polmonare e coma.
zodiazepine o barbiturici. Nei pazienti che hanno as-        I segni clinici di intossicazione si verificano entro 30-
sunto elevate quantità di nicotina e che vanno incontro      60 minuti dall’esposizione ed includono vomito, diar-
ad effetti depressivi, possono essere somministrati de-      rea, atassia, disorientamento, depressione, tremori e
gli stimolanti quali fenilefrina (0,15 mg/kg lentamente      dispnea. I sintomi più gravi includono ipotermia, bra-
per via endovenosa) o solfato di amfetamina (4,4 mg/         dicardia, contrazioni ventricolari premature, depres-
kg sottocute).                                               sione respiratoria e coma. La morte è in genere causa-
Qualora siano state ingerite grandi quantità di nico-        ta da insufficienza respiratoria, ipotermia, ipoglicemia
tina la prognosi è riservata, per quanto possa essere        e acidosi metabolica. È anche possibile che si verifichi
sciolta dopo poche ore (circa 4) a causa della breve         una polmonite ab ingestis per aspirazione di materiale
emivita di tale principio attivo.                            alimentare refluo dallo stomaco.
                                                             La cecità che viene riportata nelle persone con intossi-
                                                             cazione da metanolo non si ritrova negli animali do-
INTOSSICAZIONE DA ALCOOL (10, 11)
                                                             mestici per la differenza nel metabolismo del metanolo
Le intossicazioni da alcool che vengono riportate più        tra le 2 specie.
comunemente in clinica veterinaria sono quelle da eta-
nolo, isopropanolo e metanolo.                               Trattamento
L’etanolo è presente in molti prodotti, quali bevande        L’intervento terapeutico mediante emetici e/o con car-
alcoliche, formulazioni farmacologiche ed impasti in         bone attivo (sebbene l’isopropanolo non venga bene
lievitazione (per pane, pizza…).                             adsorbito dal carbone attivato, alcuni autori ne rac-
L’isopropanolo è tossico come l’etanolo ed è usato co-       comandano ugualmente la somministrazione) ha esito
munemente nelle bevande alcoliche, oltre che come            positivo solo se effettuato entro 20-40 minuti dall’in-
base per profumi e cosmetici, nelle lozioni cutanee,         gestione (a causa del rapido assorbimento dell’alcool
per capelli e dopobarba, negli spray, come antisettico       da parte del digerente). L’induzione del vomito non è
e disinfettante, nei solventi domestici, negli igienizzan-   consigliata perché la possibilità di un’imminente de-
ti (soprattutto quelli a base di olio di pino).              pressione del SNC aumenta i rischi di polmonite ab

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ingestis.                                                              Marijuana Toxicosis. Veterinary Tecnician, 2003,
Anche se la lavanda gastrica probabilmente non con-                    264-266 http://www.aspca.org/site/DocServer/vet-
                                                                       tech_0403.pdf?docID=1043
sente di rimuovere tutto l’isopropanolo assunto (l’al-             3. Donaldson C. V.:
cool viene rapidamente assorbito dallo stomaco), può                   Marijuana Exposure in Animals. Veterinary Medicine,
essere praticata se l’animale ha ingerito una quantità                 2002, 437-439 www.aspca.org/site/DocServer/tox-
                                                                       brief_0602.pdf?docID=101&AddInterest=1101
rilevante di alcool nell’arco delle precedenti 2 ore.              4. Gfeller R. W. e Messonnier S. P., 1998.:
Viene poi suggerito l’uso di purganti salini o osmoti-                 Handbook of small animal toxicology & poisonings.
ci, evitando l’impiego di catartici contenenti magnesio                Mosby ed., St. Louis, Missouri
                                                                   5. Bough M. G.:
che potrebbero aggravare la depressione del SNC.
                                                                       Cocaine Toxicosis. Don’t Get “Snowed” Veterinary Tec-
La terapia di urgenza consiste inoltre nella sommini-                  nicians, 2003 http://www.aspca.org/site/DocServer/
strazione di fluidi per via endovenosa (che aumenta                    vettech_1003.pdf?docID=2081
l’escrezione dell’alcool attraverso la diuresi, sostiene           6. Kissebert W.C., Trammel H.L.:
                                                                       Illicit and abused drugs. Veterinary Clinics of North
la pressione sanguigna, mantiene l’idratazione e con-                  America: Small Animal Practice, 1990, 20, 405-417
trolla lo stato di acidosi dovuto sia all’azione diret-            7. Hackendahl N. C., Sereda C. W.:
ta del tossico che alla depressione respiratoria), nel                 The Danger of Nicotine Ingestion in Dogs. Veterinary
                                                                       Medicine, 2004, 218-224 http://www.aspca.org/
controllo della termoregolazione e nel giusto supporto
                                                                       site/DocServer/toxbrief_0304.pdf?docID=1841 Nico-
cardiovascolare e respiratorio.                                        tine (cigarette) Poisoning in Pets.
Nella maggior parte dei casi si assiste alla remissione                http://www.marvistavet.com/html/body_nicotine_poi-
della sintomatologia nell’arco di 4-24 ore.                            soning_in_pets.html
                                                                   8. Lorgue G., Lechenet J., Rivière A., 1999:
                                                                       Tossicologia clinica veterinaria. Ed. italiana a cura di G.
BIBLIOGRAFIA                                                           Soldani. Cristiano Giraldi editore, Bologna
                                                                   9. Pinkston L. L.:
1.   Poppenga R. H.:                                                   Chocolate & Other Dangerous Goodies.
     Illicit drug Intoxication of Small Animals. Atlantic Coast        http://www.dog.com/vet/holidays/04.html
     Veterinary Conference 2001 http://www.vin.com/VIN-            10. Gwaltney-Brant S.:
     DBPub/SearchPB/Proceedings/PR05000/PR00397.                       Toxicology of Common Household Hazards. VSPN
     htm                                                               http://www.vspn.org/Library/misc/VSPN_M01290.
2.   McKnight K.:                                                      htm

                                          NORME PER GLI AUTORI
                                            Struttura degli articoli
Ogni lavoro deve essere redatto secondo il seguente sche-          La bibliografia va compilata secondo i seguenti esempi:
ma:                                                                • Riviste
• Titolo: breve, chiaro, conciso, facilmente classificabile in     Esempio
un indice analitico.                                               1. Bianchi M., Rossi A.: titolo del lavoro. Rivista per esteso,
• Summary (circa 10 righe) e Key Words.                            2004, 54, 250 - 255.
• Testo: il testo va scritto senza formattazione.                  • Testi
• Tabelle, grafici, disegni, schemi e fotografie:                  Esempio
debbono essere numerati e corredati di didascalia esplica-         1.Verdi G., Rossi A.: titolo del libro. Casa editrice, Milano,
tiva.                                                              2004, 250 - 255.
Impostazione per le didascalie di tabelle/figure:                  • Capitoli di testi
•Tabella/Grafico/Schema                                            Esempio
Esempio                                                            1. Rossi M., Bianchi L.: nome capitolo. In: autore libro: titolo
Tab.1. + didascalia per esteso che termina senza il punto          libro. Casa editrice, Milano, 2004, 250 - 255.
finale                                                             • Atti (proceedings) di congressi
•Foto/Figura/Disegno                                               Esempio
Esempio                                                            1. Rossi M.: titolo del lavoro. Proc (Atti), Nome congresso,
Fig. 1. + didascalia per esteso che termina senza il punto         2004, 27, 210 - 214.
finale
Le diciture Fig. (Figg. se il riferimento è a più figure) e Tab.   INVIO DEI LAVORI
(Tabb. se il riferimento è a più tabelle) vanno inserite nel       Il materiale va inviato a:
testo al termine del capoverso che ne fa riferimento seguite       Dott.ssa Barbara Simonazzi
dal punto finale.                                                  Dip. Salute Animale Università di Parma
• Bibliografia: la bibliografia deve essere presentata in ordi-    Via del Taglio 8 - 43100 Parma
ne alfabetico in base al cognome del primo autore, numera-         E mail: barbara.simonazzi@unipr.it
ta e richiamata nel testo, come qui indicato.(1)

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