Intesa-Ubi. Una prima sintesi di - Fisac CGIL
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Intesa-Ubi. Una prima sintesi degli accordi di armonizzazione Stanotte sono stati sottoscritti una serie di accordi che completano l’armonizzazione normativa ISP UBI e definiscono il rinnovo il rinnovo del CC2L del Gruppo Intesa Sanpaolo. Qui di seguito vi forniamo una primissima nota informativa sui principali contenuti degli accordi. si tratta di un work in progress: prossimamente, come di consueto, vi forniremo un approfondimento tecnico con tutti i dettagli. Ruoli e percorsi professionali: Certificazione ai colleghi di tutti i parametri utili (indicatori) per il calcolo e la verifica della complessità. In particolare Teti sarà validato sempre, e i colleghi vedranno l’avvenuta validazione. In relazione alle situazioni “pregresse”, ci sarà il recupero di tutte le mancate validazioni, nonché degli errori di caricamento della formazione (formazione a zero). Spostamento delle decorrenze annuali della complessità da Gennaio a Maggio (per evitare ricalcoli e conguagli), con contestuale “prolungamento”, per il periodo da gennaio ad aprile 2022, delle complessità e correlate indennità già in essere. Introduzione di Ruoli e percorsi per Agribusiness, ricalcato su quelli previsti per le Filiali Imprese Innalzamento dell’inquadramento a QD1 nel caso del livello “C” per i Gestori Imprese e Agribusiness. In caso di variazione di ruolo mantenimento della complessità acquisita (sino al successivo ricalcolo annuale).
Applicazione del consolidamento ai colleghi che nel mese di Dicembre 2020 erano in percorso con almeno 20 mesi maturati (riduzione di 4 mesi prevista dall’accordo 12/04/2021), con restituzione di quanto eventualmente addebitato. Riduzione a 18 mesi del periodo di consolidamento dei Direttori. Riconoscimento dell’inquadramento QD4 ai Direttori decorsi 5 mesi in filiali di elevata complessità (ICE). Per i colleghi di nuova assegnazione FOL impegno a valorizzazione dell’esperienza maturata in precedenza. Esplicito demando a un accordo da sottoscrivere entro giugno 2022 che preveda la negoziazione di ruoli e percorsi professionali per le figure specialistiche sia di Direzione che di Rete. FOL: Esplicito demando a un accordo da sottoscrivere entro giugno 2022 che affronti gli impatti derivanti dall’evoluzione organizzativa, con particolare riferimento alla complessità di gestione dei distaccamenti, alle turnazioni (con correlate indennità) e all’opportunità di rendere, su base volontaria, la prestazione lavorativa per i turni di inizio e fine giornata in Lavoro Flessibile. PVR: Esplicito demando a un accordo da sottoscrivere entro giugno 2022 che preveda la negoziazione del prossimo PVR / Premio Aziendale (in cui far anche confluire i risparmi derivanti dalla cancellazione – a partire dal 2022 – del contributo monoreddito ex UBI) e di un eventuale nuovo piano di incentivazione di lungo termine su presupposti diversi del Lecoip. Buono Pasto:
Erogazione del Buono Pasto ai turni 6×6. Esplicito demando a un accordo da sottoscrivere entro giugno 2022 che preveda la possibilità di incremento del buono pasto fino a concorrenza del beneficio fiscale. Smart Working: Esplicito demando a un accordo da sottoscrivere entro giugno 2022 che preveda una complessiva revisione della materia, con mantenimento dell’adesione volontaria, interventi volti a ridurre la mobilità individuale, forme di compensazione economica in relazione al buono pasto. Conciliazione tempi di vita e di lavoro Banca del Tempo: Mantenimento anche post emergenza Covid della previsione di utilizzo per colleghi con familiari in difficoltà (più di 75 anni o non autosufficienti). Inserimento della possibilità di ricorrere alla Banca tempo per l’assistenza di familiari in occasioni interventi chirurgici (massimo 2 gg) anche in assenza della condizione di “grave infermità”. Sospensione volontaria: Confermata l’astensione volontaria (SVL) fino a 20 gg, disponibili sin da inizio anno, con possibilità per il 2022 di ottenere un superamento ulteriore per determinate causali specifiche. Permessi Gravi Patologie: Aggiornamento dell’elenco delle gravi malattie. Permessi Vari: Stabilizzazione della prassi già in atto della concessione di un permesso di un giorno per ogni nuova
vaccinazione oppure richiamo Covid. Mobilità disposta dall’azienda: Conferma dell’impostazione della mobilità in ISP con applicazione di nuove maggiori fasce di importo per pendolarismo e riduzione della franchigia a 20 km (40 AR). Riduzione a 20 km del limite per la trasferibilità del personale a Part Time. Mantenimento transitorio di alcune previsioni solo per i colleghi ex UBI, tra le quali indennità di Grande Mobilità UBI limitatamente ad un periodo di 6 anni per i trasferimenti in essere al 2021ed erogazione di una seconda una tantum per i trasferimenti disposti tra 2019 e 2020. Esplicito demando a un confronto per prevedere la riduzione del ricorso ai trasferimenti d’ufficio nell’ambito di interventi volti a ridurre complessivamente (anche attraverso lo Smart Working) il ricorso alla mobilità. Mobilità a richiesta del lavoratore (Liste Trasferimento): Le domande pregresse dei colleghi ex UBI, così come quelle formalizzate entro il 28 Febbraio 2021 avranno decorrenza convenzionale del 12/04/2021, con impegno a una valutazione gestionale di quelle collegate a rientro da “grande mobilità”. Formazione: Innalzamento a 4 giorni all’anno per la Formazione Flessibile di diritto (1giorno a trimestre).
Inclusione: Confermate le prestazioni e i contributi aziendali per i figli con disabilità già gestite da Clematis UBI. Dal 2022 verranno gestite dalla Onlus di Gruppo ed estese a tutto il Gruppo. Borse di Studio per figli: Conferma per i colleghi UBI degli importi maggiorati degli assegni di studio per l’anno scolastico / accademico 2021-2022. Sostituzione (dal 2022 per i colleghi ISP e dal 2023 per i colleghi ex UBI) dei maggiori importi ex UBI con un versamento su una specifica posizione di previdenza integrativa (o in alternativa versamento su conto sociale) in capo a ciascun figlio pari a 120€ annui per i figli da 0 a 24 anni. Provvidenza per studenti lavoratori: Ai dipendenti che dal 1° gennaio 2021 conseguano un diploma di laurea o laurea magistrale, è riconosciuto per una sola volta un premio di laurea di 1.300€. Previdenza: Innalzamento dell’aliquota minima di contribuzione al 3,75% dal 1/1/2022 e al 4% dal 1/1/2024 per tutti i dipendenti del Gruppo (compresi quindi anche i dipendenti ISP Casa ed ex ISP Casa). Condizioni agevolate: Aumento Plafond elasticità di cassa ad Euro 7.500 (ora 6.500) con 10 anni anzianità – Euro 12.000 (10.500) oltre 10 anni anzianità – Euro 16.000 (15.000) per
Dirigenti. Possibilità di rinegoziazione mutui ex UBI. Innalzamento a 40.000€ del limite di reddito per accedere alle finanziamento e al mutuo “amico”. dal sito Fisac Gruppo Intesa Mal di budget tra i bancari: lo studio del Sole 24 Ore Che succede sul fronte delle pressioni commerciali allo sportello? In piena estate è esploso il malessere tra i dipendenti di alcuni gruppi bancari italiani. Raffiche di comunicati hanno intasato le bacheche virtuali delle principali sigle sindacali. Poi sono arrivate le convocazioni dalla commissione parlamentare di vigilanza delle banche, e anche la commissione nazionale banche-sindacati sul mal di budget ha finalmente riavviato i motori. Segnali importanti dell’elevato livello di attenzione in un settore molto delicato. Il monitoraggio A distanza di 5 mesi dalla recrudescenza del fenomeno, Plus24 ha deciso di realizzare un monitoraggio fra i 5 principali gruppi bancari italiani per numero di dipendenti. Chi pensava che i dati fossero facilmente disponibili, dovrà ricredersi: è stato complicato risalire alle segnalazioni inviate dai dipendenti alle commissioni che in ogni gruppo bancario si occupano di mal di budget. Grazie alla collaborazione delle organizzazioni sindacali del settore siamo riusciti a realizzare un primo bilancio post accordo ABI-sindacati del 2017, quando fu siglato il patto per la costituzione della commissione nazionale sulle pressioni commerciali. Ecco di
seguito i risultati riassunti anche dalla tabella che segue. Intesa Sanpaolo E’ la banca che ha confermato il dato fornito dai sindacati in totale trasparenza: 162 le segnalazioni pervenute alla casella iosegnalo@intesasanpaolo.com. Sono soltanto 118 però quelle che hanno passato il primo screening: 44 email sono state infatti escluse o per mittente anonimo o per assenza del modulo di segnalazione. Da sottolineare che Intesa Sanpaolo è il primo gruppo italiano con quasi 100mila dipendenti e giocoforza registra un maggior numero di casi. A parte la conferma dei dati, nessun commento da parte dell’istituto. BancoBpm e Bper La terza e la quarta banca in Italia per numero di dipendenti sono rispettivamente BancoBpm e Bper. La prima, secondo fondi sindacali, ha ricevuto quest’anno 90 segnalazioni di pressioni commerciali; l’istituto con sede a Modena invece è a quota 130: da ricordare che quest’ultimo è reduce dall’acquisizione di 620 sportelli ex Ubi e Intesa. Sia Banco Bpm che Bper non hanno voluto commentare i dati sulle segnalazioni.
Unicredit e Mps Infine il secondo e il quarto gruppo bancario italiano. Qui tutto è più complicato. I sindacati non sono riusciti a fornire dati in merito. Dal canto loro, Unicredit e Mps affermano di non aver ricevuto segnalazioni di pressioni commerciali quest’anno. Da Unicredit fanno sapere che “la commissione, istituita con il protocollo Unicredit sulle politiche commerciali sottoscritto con le nostre organizzazioni sindacali, non ha ricevuto, nel corso del 2020 e 2021, alcuna denuncia per pratiche di pressioni commerciali. Sono state riscontrate solo alcune segnalazioni di singoli comportamenti non conformi alle previsioni contrattuali, gestite e risolte in modo costruttivo grazie ai 7 presidi locali (osservatori bilaterali azienda e sindacato) presenti sul territorio”. Le dimensioni di Unicredit sono molto simili a quelle di Intesa Sanpaolo: come mai non c’è stata nessuna segnalazione? Lo stesso interrogativo lo si può sollevare per Mps benché qui le dimensioni siano ben diverse da Intesa e Unicredit. Ecco il commento di Siena: “In materia di politiche commerciali, in banca Mps è continuo il confronto nell’ambito dell’omonima commissione paritetica permanente (costituita sin dal 2015 con specifico accordo sindacale aziendale) anche in chiave programmatica e propositiva”. E ancora: “La commissione può anche essere sede di analisi di episodi specifici, su segnalazione da parte dei dipendenti o per il tramite dei rappresentanti sindacali, anche attraverso una casella di posta elettronica dedicata nel rispetto delle norme in materia di privacy. In tal senso, comunichiamo che nel 2021 non sono pervenute segnalazioni su casi specifici”. La posizione dei sindacati Quali conclusioni si possono trarre dunque dal monitoraggio sulle segnalazioni di mal di budget a quattro anni dall’intesa nazionale sulle pressioni commerciali? “In realtà, dopo l’accordo sulle politiche commerciali, le banche sono molto più raffinate rispetto al passato nel porre in atto politiche
commerciali pervasive ” spiega Susy Esposito, segretaria nazionale Fisac Cgil e componente della commissione nazionale sulle politiche commerciali. “Si pensi anche all’introduzione delle agende elettroniche per l’organizzazione degli appuntamenti della clientela che prevedono, molto spesso, dei report immediati rispetto all’esito dell’appuntamento. Politiche pervasive sono anche le frequenti previsioni di vendita e le correlate graduatorie comparative tra strutture. Il fenomeno e tutt’altro che scomparso.” A questo punto come bisogna muoversi per aiutare i dipendenti come il mal di budget? “Le segnalazioni delle pressioni commerciali sono indispensabili per far emergere il problema e il disagio lavorativo, quindi è bene alimentare il senso di fiducia nell’accordo” ricorda Fulvio Furlan, segretario generale Uilca. “Dove non risulta ve ne siano può significare che certe criticità siano risolte in ambito gestionale con il sindacato e non serva arrivare a coinvolgere le commissioni preposte”. Articolo di Valerio D’Angerio su “Il Sole 24 Ore” del 4/12/2021 Intesa Sanpaolo: il 24 dicembre chiusura programmata delle filiali L’azienda ha finalmente comunicato formalmente la chiusura programmata delle filiali per il 24 dicembre. Notizia che vi avevamo già anticipato in questa news di marzo. Come d’uso, vi riportiamo comunque il testo della comunicazione aziendale.
Il 24 dicembre per tutte le filiali Retail, Exclusive, Imprese, Agribusiness, Terzo Settore e Remote Nel 2021 la chiusura in giornate feriali interessa tutte le filiali (Retail, Exclusive, Imprese, Agribusiness, Terzo Settore e Remote) nella giornata di venerdì 24 dicembre. La comunicazione ai clienti è già avvenuta con un messaggio inserito nell’estratto conto del terzo trimestre e sarà rafforzata con informative specifiche sul sito Internet, APP, InBiz e con avvisi su ATM/MTA. Con riferimento alla relazione con la clientela, in ogni occasione di incontro va posta particolare attenzione alla comunicazione della giornata di chiusura, nonché alla gestione degli appuntamenti. È importante verificare e, ove occorra, bloccare l’Agenda ABC di ogni collega nella giornata del 24 dicembre, per evitare che i clienti o la Filiale Online fissino un appuntamento nel giorno di chiusura programmata, trovandola libera. È altresì necessario verificare l’eventuale presenza di appuntamenti già programmati, che saranno da riposizionare in altra data. L’operatività transazionale, a esclusione del versamento assegni, sarà comunque disponibile tramite gli ATM/MTA. Sarà inoltre possibile effettuare prelievi e pagamenti tramite le tabaccherie convenzionate con Mooney. Per il pagamento degli effetti cartacei si raccomanda un attento presidio degli effetti in scadenza nella giornata di chiusura, al fine di avvisare i clienti debitori. Nella sezione Intranet dedicata (Gruppo > Banca dei Territori > Chiusure programmate 2021) saranno disponibili tutte le informazioni utili per facilitare la relazione con il cliente e garantire una corretta operatività, oltre alla
cartellonistica da esporre. dal sito Fisac Intesa Sanpaolo Gruppo Intesa: approfondimento sull’accordo relativo ad assunzioni ed esodi Ieri, 16 novembre 2021, è stato sottoscritto un accordo che prevede fino a un massimo di ulteriori 2.000 uscite volontarie per pensionamento o accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà, stabilendo nel contempo (al raggiungimento delle 2.000 uscite) 1.100 nuove assunzioni. Tenendo conto delle precedenti intese, le assunzioni concordate complessivamente diventano così 4.600. Attraverso l’accordo abbiamo continuato a perseguire il nostro obiettivo di nuova e buona occupazione, prevedendo (a fronte del raggiungimento delle 2.000 uscite) 1.100 nuove assunzioni complessive da realizzarsi entro il 2025. Qualora non fosse raggiunto il numero di 2.000 uscite le assunzioni avverranno secondo un criterio di proporzionalità (1 assunzione ogni 2 uscite). Nella nota che vi forniamo qui di seguito, trovate una sintesi dei contenuti dell’accordo con riferimento alle uscite, anche per consentire alle colleghe e ai colleghi potenzialmente interessati una prima valutazione: per maggiori
approfondimenti rinviamo alla Guida FISAC CGIL che verrà aggiornata a breve. Qui la nota in pdf Dal sito Fisac Intesa Sanpaolo ISP: 1.100 assunzioni e 2.000 uscite volontarie, sottoscritto un positivo accordo Nella serata di ieri, 16 novembre, e ̀ stato raggiunto un importante accordo di ricambio generazionale nell’ambito del Gruppo. L’accordo sottoscritto risponde all’esigenza di nuove assunzioni, nonché all’impatto derivante dalla progressiva digitalizzazione e dalle n e c e s s i t à di riconversione/riqualificazione professionale che ne potrebbero derivare. Il primo punto è infatti: “Politiche attive per l’occupazione e solidarietàgenerazionale”.
Sono previste sino a 1.100 assunzioni a tempo indeterminato al raggiungimento delle 2.000 uscite stabilite come soglia massima. A fronte del mancato raggiungimento del limite di 2.000 uscite sarà garantita la proporzionalità di 1 assunzione ogni 2 uscite. Tenuto conto delle precedenti intese, il numero complessivo di assunzioni, da realizzare entro il 30 giugno 2025, sarà di 4.600. Le nuove assunzioni saranno effettuate avendo attenzione anche al supporto della Rete, alle zone svantaggiate del Paese ed al Mezzogiorno, valutando inoltre l’inserimento dei lavoratori del settore collocati nel Fondo Emergenziale. La possibilità di aderire alle nuove uscite e ̀ riservata a coloro che non abbiano già presentato una domanda valida ai sensi dei precedenti accordi. L’accordo prevede: Personale che ha maturato o maturerà il “diritto” a pensione entro il 31.12.2023 Possibilità di adesione volontaria al pensionamento entro il 31 gennaio 2022 con uscita al 28.02.2022 per chi ha già maturato la finestra pensionistica o all’ultimo giorno del mese antecedente alla maturazione della stessa. L’incentivo e ̀ pari: per le pensioni anticipate e di vecchiaia al preavviso contrattuale (2 mensilità per le aree professionali, 4 per i quadri direttivi, 6 per i dirigenti); qualora l’adesione pervenga entro il 24.12.2021 e ̀ prevista l’erogazione di un premio
aggiuntivo di tempestivitàpari a 2/12 della RAL. per le pensioni “quota 100” al preavviso c o n t r a t t u a l e ( 2 m e n s i l i t à p e r l e a r e e professionali, 4 per i quadri direttivi, 6 per i dirigenti) aumentato di un importo determinato dal 1,5% della RAL per ogni mese tra il 7° e il 18° di distanza dal requisito della pensione anticipata e dal 2% della RAL per ogni mese a partire dal 19°; la somma complessiva non potrà comunque superare il 75% della RAL oltre all’eventuale premio di tempestivitàdi 2/12 della RAL; per le pensioni con “opzione donna” al 75% della RAL oltre all’eventuale premio di tempestività di 2/12 della RAL. Personale che maturerà il requisito pensionistico tra il 01.01.2024 e il 31.12.2024 Possibilità di adesione entro il 31 gennaio 2022 alternativa tra: pensione anticipata o di vecchiaia, con incentivo e premio di tempestività come sopra indicati (preavviso contrattuale, pari a: 2 mensilità per le aree professionali, 4 per i quadri direttivi, 6 per i dirigenti + qualora l’adesione pervenga entro il 24.12.2021 2/12 della RAL) Fondo di solidarietà . Personale che maturerà il requisito tra il 01.01.2025 ed entro il 31.12.2028 Possibilità di adesione al Fondo di solidarietà entro il 31 gennaio 2022. Uscita prevista entro il 31 marzo 2025, con
facoltà della banca di anticipare al 30 giugno e 31 dicembre 2022, 31 dicembre 2023, 31 marzo, 30 giugno e 31 dicembre 2024. Le date del 30 giugno e 31 dicembre 2022 saranno adottate per i colleghi che matureranno il requisito pensionistico entro il 2024. Durante il periodo di permanenza nel Fondo di solidarietà verranno garantite: Copertura sanitaria del personale in servizio, condizioni creditizie ed agevolate, erogazione dell’assegno per familiari con handicap, assunzione del coniuge/figlio in caso di premorienza. Verrà riconosciuta l’attualizzazione della contribuzione aziendale al fondo pensione per i mesi di esodo erogata con le spettanze di fine rapporto. Nel caso di adesioni superiori alle 2.000 previste verrà redatta una graduatoria unica sulla base della data di maturazione del diritto a pensione con priorità : ai titolari della L.104 in situazione di gravitàper se ́; al Personale disabile con invalidità non inferiore al 67%. L’accordo prevede per i part-time che accederanno al Fondo di solidarietà la possibilità di richiedere il rientro a tempo pieno nel mese precedente all’uscita. Come OO.SS. valutiamo positivamente l’accordo sottoscritto e le assunzioni ottenute e al tavolo negoziale abbiamo ribadito la necessità che esse siano realizzate avendo attenzione alla Rete, alle aree svantaggiate del Paese e al Mezzogiorno. Milano, 17 novembre 2021 Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN ISP: Covid-19. Disposizioni per le colleghe in gravidanza o allattamento Come al solito, allo scopo di darne la massima diffusione, riportiamo la comunicazione aziendale. La circolare del Ministero della Salute in data 24 settembre 2021 introduce una raccomandazione alla vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, con vaccini a mRNA, alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre. Relativamente al primo trimestre, la vaccinazione può essere presa in considerazione dopo valutazione dei potenziali benefici e dei potenziali rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento. La vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 è altresì raccomandata dalla medesima Circolare del Ministero della Salute per le donne che allattano, senza necessità di sospendere l’allattamento. Alla luce di quanto sopra e considerato l’andamento pandemico delle ultime settimane, ferma restando l’adozione delle misure di contenimento del rischio di contagio adottate nel tempo dal Gruppo, a partire dal 6 dicembre prossimo non sarà più disposta l’astensione cautelativa, salvo lavoro flessibile da casa, per le colleghe in allattamento che dovranno pertanto rientrare in servizio, secondo le modalità e i termini previsti per l’unità organizzativa di appartenenza sentito il proprio responsabile.
Tale disposizione resta invece valida per le colleghe in gravidanza. Si confermano naturalmente tutte le tutele previste dalla normativa vigente in tema di maternità (DLgs. 151/2001) e di situazioni di fragilità e disabilità (Legge di Conversione 133/2021 citata nella news del 25 ottobre scorso). dal sito Fisac Intesa Sanpaolo Gruppo Intesa: accordo sull’Assistenza Sanitaria Si è conclusa la trattativa sulla Assistenza sanitaria che consente l’ingresso del personale ex UBI e definisce una complessiva e decisamente positiva riforma del Fondo Sanitario, con un netto miglioramento delle prestazioni garantite agli aderenti. Di seguito facciamo il punto sulla questione Ingresso colleghi ex UBI e sintetizziamo le novità del Fondo Sanitario. AGGIORNAMENTO SU INGRESSO UBI IN FSI L’accesso alle prestazioni del FSI NON potrà avvenire con decorrenza 1° gennaio 2022 per tutta la platea, in quanto le prestazioni del Fondo sono finanziate da un patrimonio che gli ex UBI non hanno contribuito a costituire. Si delineano pertanto percorsi differenti in base alle popolazioni individuate dalle attuali coperture.
Ex UBI coperti da polizza Cargeas In coerenza con lo Statuto del Fondo (che prevede un periodo di “carenza” per i nuovi iscritti) per il 2022 e 2023 la popolazione ex UBI attualmente interessata dal “polizzone” Cargeas, sarà coperta da una nuova polizza le cui caratteristiche saranno definite nelle prossime settimane: sottolineiamo il significativo miglioramento ottenuto essendo tale periodo “di ingresso” ridotto a 2 anni (rispetto ai 3 previsti normalmente dallo Statuto del FSI). Il premio della polizza per il dipendente e i familiari a carico (€ 900) sarà totalmente a carico dell’azienda, mentre a carico del collega saranno: 1. il contributo di ingresso destinato a finanziare il patrimonio del FSI (50% del contributo ordinario, quindi 0,50% della RAL per sé e 0,05% per ogni familiare fiscalmente a carico) da versare per il suddetto periodo di 2 anni, contributo che consentirà dall’1.1.2024 di avvalersi delle favorevoli prestazioni del Fondo sanitario ISP. 2. l’eventuale premio di polizza per i familiari non a carico (€ 325 per coniuge/convivente – € 280 per ogni figlio – € 375 per altri familiari conviventi: genitore, fratello e/o sorella). Oltre alla riduzione del periodo di “ingresso” a 2 anni, anche la copertura garantita da polizza sarà migliorata rispetto alle precedenti prestazioni (erogate da UniSalute) sulla base delle richieste che abbiamo rappresentato all’azienda e grazie all’incremento del premio pagato dalla banca (da € 700 a € 900). La nuova polizza sarà definita nelle prossime settimane attraverso la gara che il CdA del Fondo organizzerà tra diverse compagnie per ottenere le migliori condizioni. Ex UBI iscritti al Fondo Assistenza di Società del Gruppo UBI
A differenza degli ex UBI coperti da polizza Cargeas, gli iscritti al Fondo Assistenza UBI (ex Banca Lombarda) potranno beneficiare del conferimento del patrimonio che hanno costituito negli anni presso il Fondo UBI al FSI ISP e quindi potranno accedere alle prestazioni del Fondo Intesa già dal 1° gennaio 2022 (con pagamento del contributo ordinario: 1% della RAL per sé, 0,10% per ogni familiare fiscalmente a carico, 1% per ogni familiare fiscalmente non a carico). Ex UBI iscritti all’Associazione Assistenza Sanitaria Integrativa Banca delle Marche Il patrimonio attuale dell’Associazione non è sufficiente a garantire le medesime condizioni del Fondo UBI (di cui al paragrafo precedente), ma gli attuali iscritti (una volta deliberato il conferimento del patrimonio residuo dell’Associazione BM) potranno comunque accedere fin dal 1° gennaio 2022 alle prestazioni del FSI ISP versando in aggiunta al contributo ordinario (1% della RAL per il dipendente, ecc.) il contributo di ingresso per 2 anni (0,50% della RAL per il dipendente, ecc.). AGGIORNAMENTO SU PRINCIPALI NOVITÀ FONDO SANITARIO DI GRUPPO Abolizione Quota Differita Abolizione della quota differita dei rimborsi: il rimborso delle prestazioni avverrà per intero al momento della liquidazione. Incremento Contribuzioni Aumento (in misura aggiuntiva alle rivalutazioni ISTAT) del contributo aziendale di 20 euro per ogni dipendente a partire dal 1/1/2022 e di ulteriori 30 euro a partire dal 1/1/2024. Contestuale ritocco della contribuzione per familiari non fiscalmente carico con aumento dello 0,10% a partire dal
1/1/2022 e di un ulteriore 0,10% a partire dal 1/1/2024. Miglioramento Prestazioni (personale in servizio) Riduzione al 10% della franchigia in assistenza convenzionata per visite specialistiche, alta diagnostica, accertamenti diagnostici fisioterapia e analisi di laboratorio. Innalzamento a 200.000€ (400.000€ in caso di grandi eventi patologici) del massimale per prestazioni ospedaliere. Introduzione di un massimale specifico per la procreazione assistita. Innalzamento a 1.000€ del massimale per trattamenti fisioterapici. Innalzamento a 1.800€ del massimale per trattamenti psicoterapeutici. Innalzamento a 1.650€ (2.150€ per nuclei numerosi) del massimale spese dentistiche. Dal 1/1/24 innalzamento a 1.750€ (2.250€ per nuclei numerosi) del massimale spese dentistiche. Dal 1/1/24 innalzamento a 600€ (800€ per nuclei numerosi) del massimale spese per lenti. Miglioramento Prestazioni (personale in quiescenza) Riduzione al 10% della franchigia in assistenza convenzionata per visite specialistiche, alta diagnostica, accertamenti diagnostici fisioterapia e analisi di laboratorio. Innalzamento a 200.000€ (400.000€ in caso di grandi eventi patologici) del massimale per prestazioni ospedaliere. Introduzione di un massimale specifico per la procreazione assistita. Innalzamento a 1.000€ del massimale per trattamenti fisioterapici. Innalzamento a 1.800€ del massimale per trattamenti
psicoterapeutici. Innalzamento a 700€ (900€ per nuclei numerosi) del massimale spese dentistiche. Dal 1/1/24 innalzamento a 750€ (1.000€ per nuclei numerosi) del massimale spese dentistiche. Dal 1/1/24 innalzamento a 400€ (550€ per nuclei numerosi) del massimale spese per lenti. Fondo Prevenzione Istituzione di un “Fondo Prevenzione” finanziato con: un versamento aziendale una tantum di 2.000.0000€ il conferimento una tantum del 3% del capitale del Fondo Sanitario il versamento da parte dell’azienda di 20€ annui per ciascun aderente già coperto da LTC nazionale e di 10€ da parte dell’iscritto in questione il versamento da parte dell’azienda di 30€ annui per ciascun aderente non beneficiario di LTC nazionale e di 30€ da parte dell’iscritto in questione. Il Fondo Prevenzione consente: L’attivazione di una copertura di LTC aggiuntiva a quella prevista dal CCNL, per dipendenti e familiari. L’azzeramento di franchigie e scoperti per le prestazioni di prevenzione che verranno definite dal CDA del Fondo Sanitario. Utilizzo Patrimonio *Utilizzo del Patrimonio del Fondo per coprire eventuali sbilanci di una o di entrambe le Gestioni (iscritti in servizio ed iscritti in quiescenza) nel limite del 15% del Patrimonio per non oltre due bilanci consecutivi. *Utilizzo del Patrimonio della Gestione iscritti in servizio per garantire il completo riversamento del 6% (con un limite massimo di 12 milioni) di contributo di
solidarietà alla Gestione quiescenti. Terza sezione per Pensionati e Agenti Istituzione di una Terza Sezione del Fondo a cui potranno iscriversi i Pensionati e gli Agenti, con una permanenza minima di tre anni nella sezione. Le prestazioni, inferiori a quelle garantite dal regolamento del Fondo, saranno assicurate da una polizza assicurativa. Semplificazione normativa Modifica dei requisiti per il trattamento contributivo dei familiari, anche con inserimento della autocertificazione, per snellire e rendere più efficiente e meno burocratico il funzionamento del Fondo. Verrà comunque richiesta la documentazione atta a dimostrate la condizione di familiare a carico per i figli con più di 24 anni di età: in difetto verranno automaticamente considerati come non a carico. Riapertura Termini Adesione Possibilità di iscrizione per i dipendenti attualmente non iscritti al Fondo, con le medesime regole già utilizzate in precedenza. ⇒ SCARICA IL TESTO DELL’ACCORDO dal sito Fisac Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo: analisi dei
dati 2020 relativi al personale del gruppo Ogni anno l’azienda fornisce i dati analitici su alcuni parametri relativi al personale. Qui di seguito vi riassumiamo alcuni dati riferiti al 2020. Per eventuali raffronti storici, qui trovate i dati riferiti al 2019. I DATI DEL 2020 Il personale del Gruppo (perimetro Italia) ammontava a 65.705 colleghi. I colleghi risultavano così suddivisi tra le varie Divisioni: Consuntivo al Consuntivo al Gruppo ISP, Perimetro Italia 31/12/2020 31/12/2019 ISP Capogruppo 58.429 60.885 Società prodotto Banca dei 112 65 Territori Società a riporto Funzioni 101 256 Centrali Insurance 981 929 Private Banking 3.107 3.150 Asset Management 580 589 Gruppo UBI 19.474 19.989 Totale Perimetro Italia 82.784 85.863 La popolazione del Gruppo era così composta: nel perimetro ISP il 49,0% sono uomini e il 51,0% sono donne e nel perimetro UBI ci sono 56,6% di uomini e 43,4% di donne (nel settore 53,1% uomini e 46,9% donne); nel perimetro ISP i nuovi assunti sono per il 42,5%
donne e nel perimetro UBI per il 53,0% donne (45,2% nel settore); nel perimetro ISP i cessati sono per il 42,4% donne e nel perimetro UBI per il 37,3% donne (37,5% nel settore); nel perimetro ISP i dipendenti sono per il 56,2% Aree professionali, il 42,3% Quadri Direttivi e l’1,5% Dirigenti, mentre nel perimetro UBI il 56,2% Aree Professionali, il 42,0% Quadri Direttivi e l’1,8% Dirigenti (nel settore rispettivamente 56,0%, 41,7% e 2,3%); nel perimetro ISP il Personale Direttivo (Quadri + Dirigenti) è di genere femminile per il 17,0% e nel perimetro UBI per il 12,7% (15,1% di settore); nel perimetro ISP il 99,98% con Contratto a Tempo Indeterminato e lo 0,02% con altre forme contrattuali, mentre nel perimetro UBI il 99,21% con Contratto a Tempo Indeterminato e lo 0,79% con altre forme contrattuali (nel settore rispettivamente 98,5% e 1,5%); nel perimetro ISP l’84,1% a Full Time e il 15,9% a Part Time, mentre nel perimetro UBI l’85,2% a Full Time e il 14,8% a Part Time (nel settore rispettivamente 87,4% e 12,6%); nel perimetro ISP il 38,7% laureato, il 55,5% diplomato e il 4,8% con altri titoli di studio mentre nel perimetro UBI il 45,7% laureato, il 50,2% diplomato e il 4,2% con altri titoli di studio (nel settore rispettivamente 51,7%, 44,1% e 4,2%); nel perimetro ISP ha un’età media di 48,3 anni mentre nel perimetro UBI di 47,0 anni (47,4 nel settore). Il costo del lavoro è diminuito da 5.166.800.00€ a 4.956.600.000€ nel perimetro ISP e da 1.427.600.000€ a 1.423.600.000€ nel perimetro UBI. Nel perimetro ISP il 97,3% delle nuove assunzioni effettuate è avvenuto con contratto a Tempo Indeterminato e il restante
2,7% con contratto a Tempo Determinato, mentre nel perimetro ISP il 58,7% con contratto a Tempo Indeterminato, il 3,5% con Apprendistato e il restante 37,8% con contratto a Tempo Determinato, (nel settore 58,2% a Tempo Indeterminato, 9,3% con Apprendistato e 32,5% a Tempo Determinato). Sono iscritte al Fondo Pensione di Gruppo ISP (e ad altre forme di Previdenza Integrativa presenti nel Gruppo) oltre 93.000 persone in Italia con un patrimonio destinato a prestazioni di circa 10 miliardi di Euro. Sono iscritte ai cinque Fondi del Gruppo UBI circa 24.000 persone in Italia con un patrimonio destinato a prestazioni di circa 1,8 miliardi di Euro. Sono iscritte al Fondo Sanitario di Gruppo circa 213.000 persone. Il volume di contributi ha superato i 157 milioni di Euro annui, di cui circa 69 a carico aziendale. Sono iscritte alle diverse forme di copertura sanitaria presenti nel gruppo UBI circa 45.000 persone. Nel perimetro ISP sono state effettuate 3.097 promozioni (di cui 1.453 per ruolo). Nel perimetro UBI sono state effettuate 1.635 promozioni (di cui 99 per ruolo). Il Lavoro Flessibile è stato effettuato da 46.289 colleghi nel perimetro ISP e 14.049 nel perimetro UBI, per un totale rispettivamente di 2.669.908 e 918.607 giornate. Dell’insieme di queste giornate il 99,63% è stato svolto a casa (di queste l’8,63 per formazione), lo 0,7% presso Hub e lo 0,05% presso Cliente. Le Giornate di Sospensione Volontaria (SVL) sono state fruite nel perimetro ISP da 9.343 colleghi (pari al 16% dell’organico complessivo di riferimento), per un totale di 53.483 giornate e nel perimetro UBI da 10.767 colleghi (pari al 58% dell’organico complessivo di riferimento), per un totale di 150.003 giornate. Nel perimetro ISP hanno fruito di formazione 56.520 colleghi
per un totale di 1.277.520 giornate. Nel perimetro UBI hanno fruito di formazione 18.006 colleghi per un totale di 375.322 giornate. La formazione si è svolta per il 95,3% a distanza, per il 3,6% in aula, per lo 0,9% in affiancamento e per lo 0,2% al di fuori dell’azienda. Gli argomenti trattati sono stati: Normativa e istituzionale 30,8%; Bancassicurazione 24,5%; Finanza 13,0%; Comportamento manageriale 8,3%; Sviluppo commerciale 6,9%; Credito 4,9%; Informatica 4,5% Servizi 3,0%; Linguistica 1,1%; Migrazione 0,9%; Organizzazione 0,2%. L’analisi di questi dati è come sempre molto interessante. Innanzitutto restituisce la fotografia dei due Gruppi che sono in corso di integrazione come realtà con indicatori simili, ma mai sovrapponibili e in alcuni casi significativamente diversi. Inoltre, descrive con chiarezza l’incidenza cha la pandemia ha avuto su alcuni aspetti specifici, quali la Formazione e lo Smart Working: su questi temi è necessaria una grande attenzione per definire le nuove regole per una realtà che in ogni caso risulta mutata in modo strutturale. Infine conferma le caratteristiche di un’azienda con alcuni aspetti positivi (una percentuale di lavoro stabile, di part time e di donne con inquadramento almeno da Quadro direttivo più alte di quelle di settore), ma anche molte criticità in parte croniche (il costo del personale in diminuzione, l’età media che aumenta e supera quella di settore e un turn over insufficiente) e in parte che si affacciano per la prima volta (il numero di promozioni discrezionali ha superato quelle contrattate anche nel perimetro ISP). Vincoli e opportunità, aspetti positivi da valorizzare e rafforzare e problematiche da correggere e superare saranno al centro delle prossime negoziazioni che entro fine anno dovranno portare alla completa armonizzazione contrattuale dei Gruppi di provenienza ISP e UBI e al complessivo rinnovo della Contrattazione di Secondo Livello nel nuovo Gruppo ISP.
dal sito Fisac Intesa Sanpaolo Gruppo ISP: con una chiamata sei vicino al cliente CHIAMATE NON RISPOSTE: CON UNA CHIAMATA SEI VICINO AL CLIENTE Con immensa amarezza, nei giorni scorsi, abbiamo appreso che è stata inviata una mail a tutti i direttori, ai loro sostituti e ai coordinatori, nella quale si davano indicazioni operative e commerciali sull’ennesima “campagna” denominata “chiamate non risposte”. Tale campagna altro non è che il maldestro tentativo di nascondere che il problema è la cattiva organizzazione del lavoro e la cronica carenza di organici. Se tutte le filiali si trovano nella stessa situazione (cioè con una elevata percentuale di chiamate inevase) è davvero difficile sostenere che il problema siano solo i colleghi e le colleghe che non rispondono alle numerose chiamate dei clienti. Noi pensiamo invece che uno dei problemi principali sia il fatto che la rete è al collasso per mancanza di sostituzioni. Quanto dobbiamo ancora aspettare le prime 51 assunzioni promesse dall’azienda per la rete? Vista la carenza di organico nella nostra Area auspichiamo che i colleghi con Contratto misto in trasformazione nell’Area Torino e Provincia vi rimangano assegnati.
I colleghi già pressati da ritmi esasperati (vendite assillanti, Lynch continue, reportistica quotidiana, etc..) contemporaneamente DEVONO: Servire il cliente che ha fissato l’appuntamento; Rispondere al telefono fisso; Rispondere al telefono cellulare; Rispondere quanto prima alle mail dei clienti Rispondere ai clienti che scrivono tramite l’Internet Banking; Quale dovrebbe essere la priorità nella gestione dei vari impegni? I colleghi della rete sono da tempo sottoposti a ritmi esasperanti con carichi di lavoro inattuabili ed inaccessibili. Questo ulteriore tentativo dell’azienda di scaricare sui colleghi i propri problemi derivanti da una latitante organizzazione del lavoro altro non fa che peggiorare le condizioni lavorative già da tempo minate dall’azienda. Una chiamata non risolve la mancanza di personale e la scarsa organizzazione del lavoro. Torino, 19 ottobre 2021 FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN Coordinatori RSA Torino e Provincia Intesa Sanpaolo Fonte: sito internet Fisac Gruppo Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo: promemoria sulla previdenza per il personale ex UBI Il 29 settembre scorso è stata emanata dal Fondo pensione ISP la Circolare n. 4/2021 in tema di “Coperture assicurative contro il rischio premorienza o premorienza ed invalidità permanente”, alle quali sarà possibile aderire dandone comunicazione entro le due scadenze del 29 o del 31 ottobre prossimi. Nella stessa data sono stati sottoscritti alcuni ulteriori accordi riguardanti la Previdenza complementare del personale proveniente dall’ex Gruppo UBI, e precisamente le coperture accessorie per premorienza e invalidità garantite per il tramite del Fondo BRE e del Fondo BDM. Di seguito approfondiamo pertanto il tema delle prestazioni accessorie riconosciute attraverso i Fondi pensione, precisando fin d’ora che occorreranno ulteriori istruzioni e/o interventi procedurali per rendere possibile l’adesione alle coperture del Fondo ISP. Ricordiamo inoltre che entro il 31 ottobre 2021 il personale ex UBI aderente ai Fondi Pensione esterni (Previbank, Previp, Arca, ecc.) dovrà aver perfezionato l’iscrizione al Fondo Pensione ISP, per la quale non è sufficiente il ricorso all’applicativo online, ma sono necessari ulteriori adempimenti. Raccomandiamo a coloro che non avessero ancora richiesto l’adesione di attivarsi quanto prima, considerato che – nell’ambito di questa platea – dal 1° novembre 2021 il contributo aziendale sarà riconosciuto esclusivamente a chi si
fosse iscritto al Fondo ISP. Qui nel comunicato in pdf trovate tutti i dettagli. dal sito Fisac Intesa Sanpaolo
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