Insigne risponde a Bernat: il Napoli blocca il Psg - Cronache ...
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Insigne risponde a Bernat: il Napoli blocca il Psg di Redazione Sportiva NAPOLI-PSG 1-1 NAPOLI: Ospina 6.5; Maksimovic 7 (31′ st Hysaj 6.5), Albiol 6, Koulibaly 7.5, Mario Rui 6; Callejon 7.5, Allan 7, Hamsik 6, Fabian Ruiz 6.5 (25′ st Zielinski 6); Insigne 7, Mertens 7 (38′ st Ounas sv). In panchina: Karnezis, Malcuit, Diawara, Milik. Allenatore: Ancelotti 6.5. PSG: Buffon 7; Marquinhos 5.5, Thiago Silva 5, Kehrer 6 (47′ st Choupo-Moting sv); Meunier 5 (28′ st Kimpembe 6), Verratti 6.5, Draxler 6, Bernat 6; Neymar 6.5, Di Maria 5.5 (32′ st Cavani 6); Mbappe’ 6.5. In panchina: Areola, Nsoki, Rabiot, Diaby. Allenatore: Tuchel 6.5. ARBITRO: Kuipers 6.5 RETI: 46′ pt Bernat; 17′ st Insigne (rig). NOTE: serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. AMMONITI: Fabian Ruiz, Mbappe’, Kehrer, Verratti, Neymar. Angoli: 8-4 per il Napoli Finisce con un altro pareggio la sfida di ritorno tra Napoli e Psg, e l’1-1 mantiene il massimo equilibrio in un girone in cui nelle ultime due giornate potra’ davvero accadere di tutto. Per ora, vista la caduta del Liverpool a Belgrado, la squadra di Ancelotti e’ prima pari merito con gli inglesi ma col vantaggio della vittoria sugli inglesi al San Paolo. Il risultato contro i parigini è giusto anche se rimane il dubbio di cosa sarebbe potuto accadere se il Napoli avesse avuto per tutti i 90′ il coraggio e l’ardore messi in vetrina nei primi 20′ della ripresa, quando c’era da recuperare dallo svantaggio. In ogni caso, il rigore di Insigne che fissa l’1-1 tiene a distanza lo
squadrone di Neymar e Mbappe’, che insegue a una sola unghezza. Ancelotti schiera la stessa formazione mandata in campo al Parco dei Principi, contrariamente a quello che fa Touchel che anche a seguito del rientro di Thiago Silva in difesa e all’assenza forzata di Cavani in attacco, schiera un 4-3-3 con Di Maria, Neymar e Mbappe’ che si scambiano in continuazione le posizioni offensive per non dare punti di riferimento certi ai difensori azzurri. Il Napoli soffre sul lato sinistro per la continua e fastidiosa presenza in fase offensiva di Meunier che Ruiz non riesce a contrastare quasi mai quando l’esterno dei francesi si propone per suggerire passaggi ai compagni e per animare le iniziative d’attacco. Ma la vera spina nel fianco degli azzurri e’ Neymar che si va costantemente a prendere il pallone sulla trequarti e punta a tutta velocita’ verso la porta mettendo ogni volta in grande difficolta’ la difesa del Napoli. La squadra di Ancelotti e’ troppo contratta e timorosa di lasciare spazio eccessivo ai funamboli offensivi del Psg. Rispetto alla partita d’andata in cui il Napoli aveva avuto il predominio assoluto del gioco, la situazione e’ inversa. Sono i francesi a fare la partita e il Napoli e’ quasi costretto ad agire di rimessa, puntando sugli scambi veloci del pallone tra i suoi attaccanti. Il gol del vantaggio dei parigini arriva mentre si attendeva da un momento all’altro il fischio finale del primo tempo da parte dell’arbitro che assegna 1′ di recupero e lo prolunga di qualche secondo fino a far completare l’azione del Psg che sfocia nel gol di Bernat, servito nell’area piccola da un rasoterra di Mbappe’. Ancelotti protesta a fine tempo con Kuipers, ma resta lo svantaggio. Nella ripresa il Napoli parte a tutta velocita’ e occorre tutta la bravura di Buffon nei primi 5′ per sventare due conclusioni di Mertens. L’aggressione degli azzurri e’ impressionante e anche Callejon, di nuovo Mertens e Ruiz sfiorano il gol del pareggio. L’1-1 arriva comunque al 17′ con un calcio rigore trasformatoda Insigne, dopo che Callejon era stato atterrato da Buffon e Thiago Silva. La furia del Napoli si placa e la gara torna ad essere piu’ equilibrata. Le sostituzioni
spezzano il ritmo della partita ma nella sostanza modificano poco. Nel finale i parigini si rendono pericolosi una sola volta con una conclusione fuori misura di Mbappe’. Per la qualificazione agli ottavi il verdetto e’ rinviato alle prossime gare. Napoli, Ancelotti lancia la sfida al Psg: «Le grandi squadre giocano per vincere» di Redazione Sportiva NAPOLI – Cavani torna a Napoli, Buffon ritrova la Champions, al San Paolo arriva il Psg: ecco la notte tanto attesa. La notte di Champions in cui il Napoli può aprire le porte del paradiso, mettere le mani sul girone di ferro e pensare definitivamente che l’impresa è possibile se non addirittura fattibile. Ma in fondo già un’altra notte, quella di due settimane fa al Parco dei Principi, ha detto qualcosa di molto simile, perché al di là del pareggiobeffa la squadra di Ancelotti è tornata da Parigi con la piena consapevolezza della propria forza: “Ma l’andata è ormai andata, al San Paolo dobbiamo trascinare il nostro pubblico con una grande prestazione” ha detto il tecnico degli azzurri. “Noi non facciamo calcoli, il pari non mi va bene perché le grandi squadre giocano solo per vincere. Dove possiamo arrivare? “Per guardare il traguardo è presto, abbiamo sicuramente margini di miglioramento e dobbiamo migliorarci senza fare calcoli in campionato e nel gruppo di Champions. Qui il traguardo è più vicino, ma non giochiamo facendo calcoli”. Per già la quindicesima volta su quindici partite disputate dall’inizio
di questa stagione il Napoli dovrebbe giocare questa importante partita con una formazione diversa. Rispetto sfida di sabato sera contro l’Empoli dovrebbero esserci ben sette cambi. Innanzitutto Dries Mertens dovrebbe posizionarsi in attacco accanto a Lorenzo Insigne prendendo il posto di Arek Milik. Per quanto riguarda la porta David Ospina starà tra i pali. Di fronte all’estremo difensore una retroguardia formata da quattro uomini, vale a dire Nikola Maksimovic, Raul Albiol, Kalidou Koulibaly e Mario Rui. Infine per quanto concerne il centrocampo spazio a José Maria Callejon, Allan, Marek Hamsik e Fabian Ruiz. Dalla parte dei francesi i n v e c e spicca l’assenza del giocatore più att e s o , Edinson Cavani. Il Matador infatti non è al meglio è dovrebbe partire dalla panchina. A guidare l’attacco del club transalpino dovrebbero dunque essere Di Maria, assieme a Neymar e Mbappé. Centrocampo a quattro con Bernat, Rabiot, Verratti e Meunier. Difesa a tre con Kimpembe, Thiago Silva e Marquinhos, mentre in porta tornerà Buffon a giocare la Champions dopo la squalifica. COSI’ IN CAMPO ORE 21 NAPOLI (4-4-2): Ospina; Maksimovic, Koulibaly, Albiol, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik, Fabian Ruiz; Mertens, Insigne. Allenatore: Ancelotti PSG (4-3-3): Buffon; Meunier, Thiago Silva, Kimpembe, Marquinhos; Bernat, Rabiot, Verratti, Meunier; Di Maria, Neymar; Mbappé. Allenatore: Tuchel ARBITRO:Kuipers (Olanda).
Napoli, prima del Psg c’è un Empoli da battere di Redazione Sportiva Dopo il pareggio con la Roma i punti di distacco dalla Juve sono tornati ad essere sei. In più la vittoria dell’Inter contro la Lazio ha permesso ai nerazzurri l’aggancio al secondo posto, a quota 22. Ecco perché, turnover permettendo, la sfida contro l’Empoli ha per Carlo Ancelotti l’assoluta priorità, non solo temporale, rispetto a quella di martedì in Champions contro il Psg. Insomma, per il Napoli la sfida contro l’ex Cavani (a proposito, ci sarà?) ha sicuramente un peso specifico notevole (è ovvio) ma l’anticipo della 11esima giornata di campionato in calendario venerdì sera non può e non deve essere minimamente sottovalutato: “Se farò dei cambi sarà solo per dare ancora più forza alla squadra. Per me ora esiste solo l’Empoli. “Credo che se ci sarà turnover sarà solo per preparare al meglio questa partita e non per preservare qualcuno in vista del Psg. Quella di Champions è una sfida a cui penseremo poi, ora c’è per noi solo l’Empoli”. Karnezis scalda i guantoni, davanti a lui Malcuit sulla destra e Hysaj spostato a sinistra, con Maksimovic che potrebbe dare un po’ di riposo ad Albiol. A centrocampo difficile rinunciare a Callejon e Allan, che potrebbero far parte dell’undici titolare ed avere al loro fianco Rog e Zielinski. In avanti solito ballottaggio, stavolta a tre per il Napoli: Milik e Mertens, ma potrebbe riposare anche Lorenzo Insigne. Per dosare le forze in vista della grande sfida decisiva contro il Paris Saint Germain. COSI’ IN CAMPO ORE 20,30 NAPOLI (4-4-2): Ospina; Malcuit, Maksimovic, Albiol, Hysaj;
Callejon, Zielinski, Diawara, Rog; Mertens, Insigne. A disp. Meret, Karnezis, Koulibaly, Mario Rui, Ghoulam, Luperto, Allan, Fabian Ruiz, Hamsik, Ounas, Milik. All. Ancelotti EMPOLI(4-3-2-1): Provedel; Di Lorenzo, Silvestre, Maietta, Antonelli; Acquah, Capezzi, Bennacer; Krunic, Zajc; Caputo. A disp. Terracciano, Fulignati, Marcjanik, Rasmussen, Untersee, Pasqual, Brighi, Ucan, Traorè, Mraz, La Gumina, Jakupovic. All. Andreazzoli ARBITRO: Pairetto di Nichelino. La Roma ferma la rincorsa del Napoli di Redazione Sportiva Al 90° Mertens evita la sconfitta realizzando il meritato pareggio ma la Roma porta via un punto che allontana i partenopei dalle vetta della classifiica, con la Juve che ritorna a + 6. L gara parte bene per i padroni di casa. Al 7′ va vicinissima al vantaggio con una fenomenale progressione di Ruiz che salta tre avversari come birilli e serve Insigne all’altezza del dischetto del rigore, ma la sua conclusione è ribattuta in corner da un provvidenziale intervento di Manolas. Il Napoli insiste ma la Roma passa proprio al 15mo. El Shaarawy, sfrutta l’assist di Under e batte Ospina con un destro che vale il prezioso vantaggio. Lo svantaggio scuote squadra di Ancelotti, che alza di una decina di metri il proprio baricentro e si spinge in attacco, sfiorando il pari in ben tre occasioni con Milik,
Hamsik e ancora Milik, trovando però sempre un attento Olsen tra i pali. La Roma resiste e per poco non trova la zampata giusta: Al 34′ va vicina al raddoppio con Edin Dzeko, il cui tiro viene parato da Ospina, poi sul rimpallo recupera la sfera e calcia in porta praticamente senza portiere, ma Albiol salva tutto sulla linea, evitando il raddoppio degli ospiti.Nella ripresa l’azione del Napoli si fa arrembante e la Roma ha grandi difficolta’ nel contenere gli attacchi degli azzurri. Quel che continua a mancare agli uomini di Ancelotti, pero’, e’ la precisione sotto porta. Ad ogni tentativo degli azzurri spunta sempre un piede o una gamba dei difensori giallorossi che impedisce al Napoli di finalizzare l’azione e quando gli attaccanti arrivano al tiro sono sempre imprecisi nell’indirizzare il pallone verso la porta di Olsen. La Roma accentua inevitabilmente sempre piu’ il suo atteggiamento speculativo e quando il Napoli attacca, i giallorossi i difendono in alcuni momenti con tutti e undici i propri giocatori dietro la linea della palla. Piu’ passa il tempo, piu’ i tentativi dei padroni di casa si fanno frettolosi e imprecisi. La Roma e’ sempre piu’ arroccata davanti alla porta di Olsen e non prova neanche quasi piu’ a uscire dalla propria meta’ campo. Il pubblico invoca il miracolo che avviene a un minuto dalla fine quando Mertens spunta dal nulla in area di rigore e manda il pallone alle spalle di Olsen. Il Napoli mantiene l’imbattibilita’ interna, ma frena in classifica e torna a sei punti di distacco dalla Juve. Ma per come si era messa la partita deve considerarlo un punto guadagnato. Alla Roma resta il rimpianto di essere andata vicinissima al colpo grosso sfumato a una manciata di secondi dalla conclusione
Napoli, la rinascita di Maksimovic Da emarginato a colonna difensiva di Redazione Sportiva Al Parco dei Principi PSG e Napoli hanno dato spettacolo. La partita, valida per il terzo turno dei gironi di Champions League, ha visto affrontarsi due delle formazioni più in forma d’Europa. Il tasso qualitativo non era certo una sorpresa: i parigini hanno campioni assoluti dotati di grande esperienza e di grandissima tecnica, per i napoletani vale lo stesso ma, probabilmente, in misura minore. Bisogna ammettere che i vari Mbappè, Neymar, Di Maria e via dicendo hanno impensierito, e non poco, i tifosi azzurri. Ma non la difesa partenopea, che ha invece affrontato i fuoriclasse francesi con coraggio e determinazione. I due gol sono arrivati un po’ per combinazione e un po’ per ‘meriti accademici’: le statistiche fanno emergere un sostanziale equilibrio, anche se i padroni di casa hanno mirato di più verso la porta di Ospina. Superlativa è stata, in ogni caso, la prestazione del reparto difensivo azzurro. A brillare insieme ad Albiol e Koulibaly è stato anche Maksimovic, il grande emarginato dell’era sarrista. Con il serbo il Napoli sembra aver trovato l’arma
segreta per affrontare le più grandi squadre d’Europa. Se da un lato c’è un Insigne che sta vivendo un momento di gloria indimenticabile in Champions, dall’altro va sottolineato il lavoro del centrale ex Torino. Non se ne parla molto, eppure il suo blocco difensivo è stato pressoché perfetto. Nessuna sbavatura, nessun pallone regalato agli avversari, ma solo tanta attenzione e tanti interventi effettuati nel modo corretto e con i tempi giusti. Dalle sue parti Di Maria non passa, come non passa Neymar. Non sarà un caso se entrambi i gol subiti sono arrivati dal lato opposto, quello protetto da Mario Rui. La cura Ancelotti sembra aver sortito un grande effetto su di lui che, pur giocando poco in campionato, quando viene ‘scongelato’ in Champions si rende protagonista di grandi prestazioni. Ancelotti lo ha potenziato, i campani lo hanno riscoperto, e ora per lui potrebbe arrivare il momento della conferma anche in campionato.Gennaro Famiglietti, avvocato di Edinson Cavani, ha rilasciato alcune significative dichiarazioni a Kiss Kiss Napoli. “L’abbraccio con Aurelio De Laurentiis è da vedere come un gesto di apertura e come grande riconoscenza tra Edinson ed il presidente per tutte le soddisfazioni reciproche vissute insieme. Gli anni vissuti a Napoli rappresentano un ricordo che niente potrà mai cancellare. E questa cosa Edi l’ha detta più volte: quante volte ha fatto sapere che gli farebbe piacere tornare in città per vestire ancora la maglia azzurra”. Il Napoli sfiora l’impresa, beffato al 92° PSG-NAPOLI 2-2 PSG (4-2-3-1): Areola 6; Meunier 6, Marquinhos 5, Kimpembe 5, Bernat 5.5 (1′ st Kehrer 6.5); Verratti 5 (38′ st Diaby sv), Rabiot 6.5; Mbappe’ 6.5, Neymar 6.5, Di Maria
6.5; Cavani 5.5 (31′ st Draxler sv). In panchina: Cibois, Nsoki, Nkunku, Choupo-Moting. Allenatore: Tuchel 6. NAPOLI (4-4-2): Ospina 6.5; Maksimovic 6.5, Albiol 6, Koulibaly 7, Mario Rui 5; Callejon 6.5 (42′ st Rog sv), Allan 7, Hamsik 5, Fabian Ruiz 7; Insigne 7 (8′ st Zielinski 6), Mertens 7 (39′ st Milik sv). In panchina: Karnezis, Hysaj, Malcuit, Diawara. Allenatore: Ancelotti 7. ARBITRO: Zwayer (Germania) 6.5. RETI: 29′ pt Insigne; 16′ st autogol Mario Rui, 32′ st Mertens, 47′ st Di Maria. NOTE: Ammoniti: Marquinhos, Mertens, Mario Rui, Callejon, Maksimovic, Ospina, Draxler. Angoli: 6-2 per il Psg. L’impresa del Napoli svanisce all’ultimo minuto grazie ad una perla di Di Maria che evita ai francesi la sconfitta. Masticano amato i partenopei che pensavano di aver portato a casa i tre punti dopo il nuovo vantaggio firmato da Martens. Dopo questa partita il club partenopeo e’ scivolato al secondo posto del raggruppamento, a quota 5, dietro al Liverpool (a 6) e davanti ai parigini (a 4). Un vero peccato analizzati anche i novanta minuti dove gli uomini di Ancelotti si sono trovati per due volte in vantaggio. Il tecnico si schiera con un 4.4.2. Maksimovic terzino destro , al fianco di Albiol, Koulibaly e Mario Rui, a protezione di Ospina. In mediana spazio a Callejon, Allan, Hamsik e Fabian Ruiz. In avanti il tandem composto da Mertens e Insigne, costretto pero’ a lasciare il campo dopo pochi minuti della ripresa sostituito da Zielinski. Dopo un avvio a spron battuto dei francesi con una incomprensione in buona posizione fra Neymar e Cavani e un tiro sbilenco al volo dello stesso attaccante ex Napoli, gli azzurri hanno preso il comando del gioco. Al 24′ Mertens ha colpito la traversa con un destro al volo su cross di Mario Rui. Poi il colpo dello 0-1: imbeccata di Callejon perfetta con Insigne bravissimo a eludere la difesa francese e a battere Areola. Lo stesso Insigne ha messo i brividi ai parigini al 36′ prima e al 45′ dopo. Il primo
tempo si chiude con il Napoli meritatamente in vantaggio. Decisamente piu’ equilibrata la ripresa, aperta da due belle parate del portiere del Napoli, su Neymar (al 5′) e (al 7′) su Meunier. Proprio su un cross da destra di quest’ultimo Mario Rui ha “beffato” involontariamente Ospina, al 16′, con una deviazione quanto mai sfortunata. Qui sembrava che il Psg potesse prendere il sopravvento e invece il Napoli ha saputo reagire, tornando in vantaggio grazie a Mertens, bravo a sfruttare una “carambola” con Marquinhos, dopo un tiro dal limite di Fabian Ruiz. Il Napoli ancora avanti e sembrava di avere in pugno la partita. I francesi si sono buttati in avanti ma il Napoli ha tenuto bene, fino al 2′ di recupero: a quel punto Di Maria, fino ad allora impalpabile, ha con mancino a girare bellissimo dal limite dell’area. E salva la partita con il Napoli che porta a casa un punto ma anche tante recriminazioni. Napoli, De Laurentiis: «Scudetto? Aspettiamo i passi falsi della Juve» di Redazione Sportiva È ancora De Laurentiis contro Sarri. Il presidente del Napoli, intervistato a margine dell’elezione del presidente Figc, ha
spiegato i motivi dell’arrivo di Ancelotti e dell’addio all’attuale tecnico del Chelsea: “Ho voluto Carlo in maniera assoluta. Qualcuno forse aveva mal interpretato il suo arrivo, ho sentito frasi un po’ scontate e anche maleducate. Si era detto di un Ancelotti arrivato a Napoli per la pensione, ma lui è un grande allenatore che ha vinto tutto e non gli si può certo rimproverare questo”. Parole completamente differenti quelle riservate a Maurizio Sarri: “Non guardo più Sarri, è un grande allenatore e gli auguro di fare la sua strada in Inghilterra. Al Napoli ha dato quello che poteva e con lui non abbiamo vinto nulla. Peccato, ma nella vita c’è chi gioca per se stesso e chi per la funzione per la quale è stato ingaggiato: con questo, credo di aver detto tutto…”. Ma il pezzo forte delle dichiarazioni di De Laurentiis riguarda la corsa allo scudetto: “Tutto è possibile, basta qualche passo falso della Juventus e siamo lì. Il Napoli ha iniziato un nuovo corso, io parlo sempre di trienni e quest’anno, con l’utilizzo di tutti i giocatori, andrà bene. Certo, in Champions dobbiamo fare i conti con un girone infernale, ma speriamo di avere capacità e fortuna”. Simone Verdi dovrà stare fermo per circa 20-30 giorni dopo l’infortunio subito dopo pochi secondi in casa dell’Udinese. Il Napoli di Ancelotti perde così un’alternativa in attacco per la distrazione di primo grado all’adduttore sinistro. Il calciatore sarà sottoposto a terapie per velocizzarne il recupero dopo l’esito degli esami medici a cui è stato sottoposto. Ancelotti potrebbe averlo a disposizione a metà novembre. Intanto Ancelotti ha diramato la lista dei convocati per la trasferta di domani sera a Parigi contro il Psg dell’ex Cavani, valida per la terza giornata di Champions League. C’è anche Lorenzo Insigne, che ha recuperato dall’affaticamento muscolare che lo costretto a dare forfait a Udine. Tornano Meret e Ghoulam: il portiere è alla sua prima convocazione in azzurro dopo l’infortunio alla mano subito al primo giorno di ritiro estivo. Il terzino algerino torna a disposizione dopo una lunga degenza e due interventi al ginocchio. Assenti
invece Verdi e Ounas alle prese con problemi muscolari. I convocati per Parigi: Ospina, Karnezis, Meret, Albiol, Maksimovic, Koulibaly, Malcuit, Mario Rui, Hysaj, Ghoulam, Fabian Ruiz, Rog, Allan, Diawara, Zielinski, Hamsik, Mertens, Callejon, Milik, Insigne. Napoli, la corsa tricolore riparte da Udine. Ancelotti perde Insigne, tocca a Merten di Michele Lodato Ciao Nazionale, bentornato campionato. Finalmente, verrebbe da dire: gli azzurri di Mancini hanno dato qualche segnale di lenta ripresa, ma gli azzurri di Ancelotti quando non sono in campo mancano, eccome se mancano. E come spesso accade in certi casi, finita l’astinenza ricomincia la grande abbuffata. Tre partite in otto giorni, la prima sabato sera alla Dacia Arena di Udine. Si troveranno l’uno contro l’altro Velazquez e Ancelotti, la gioventù ambiziosa contro la saggezza di un vero esperto del calcio. L’allenatore del Napoli potrebbe optare per un po’ di turnover, facendo riposare soprattutto i Nazionali e in particolar modo quelli che vengono da trasvolate oceaniche. Come Ospina, che così come prima di Belgrado sarà tenuto a riposo a vantaggio di Karnezis. Anche perché il colombiano è stato l’ultimo a tornare a Castel Volturno, proprio in queste ore. In difesa possibili i primi minuti di riposo per Koulibaly, che ha un affaticamento muscolare ma soprattutto ha una diffida che potrebbe fargli saltare la Roma. Possibile chance anche per Malcuit, a destra, al posto di Hysaj. A centrocampo Callejon e Allan, che non
sono partiti con le Nazionali, potrebbero essere regolarmente in campo, mentre – sempre secondo logica – Hamsik e Zielinski lascerebbero il posto a Fabian Ruiz e Verdi. In avanti Carlo Ancelotti in conferenza ha svelato parzialmente cosa farà. Non partirà per il Friuli con la squadra l’infortunato Lorenzo Insigne, che resta a riposto per un fastidio muscolare rimediato in nazionale. Si punta a recuperarlo per il PSG. Senza dimenticare che qualche giorno dopo poi al ‘San Paolo’ arriverà la Roma. Prima l’Udinese, poi le sfide con Psg e Roma. Settimana importante per il Napoli: “La priorità va alla trasferta alla Dacia Arena, ma non ci sarà Insigne che lavorerà per recuperare per la Champions. Le insidie sono le solite, non dobbiamo considerarla una partita agevole e dare tutto sul campo. Se riusciamo a esprimere il nostro potenziale a livello di qualità e mentalità è più facile vincere.”. Spazio a Mertens e Milik: “Mi aspetto di più da loro, devono migliorare in continuità e fare dall’inizio quello che hanno fatto bene da subentrati”. Poi l’elogio a Barella: “E’ più forte di me da giovane, è un giocatore da Napoli”. COSI’ IN CAMPO ORE 20.30 UDINESE(4-3-3):Scuffet; Stryger Larsen, Nuytinck, Troost- Ekong, Samir; Fofana, Behrami, Mandragora; Barak, Lasagna, De Paul. All. Velazquez NAPOLI (4-4-2): Karnezis; Malcuit, Albiol, Maksimovic, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Verdi; Mertens, Milik. All. Ancelotti ARBITRO: Mariani della sezione di Aprilia
Napoli, De Laurentiis non si ferma: pronti quattro colpi per lo scudett di Red.Cro. Piatek, Barella, Arias e Meitè, quattro colpi per cullare ancor di più il sogno Scudetto. De Laurentiis è già al lavoro per allestire sempre più competitiva. Il sogno si chiama Krzysztof Piatek, attuale capocannoniere della Serie A ed autore di un inizio stagionale fantastico con la maglia del Genoa, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso numero uno della società partenopea: “Ho parlato di Piatek con Preziosi ed il suo agente, ci incontreremo a breve. Non ho però necessità di far le cose di fretta, così come non mi va di partecipare ad aste. Senza nulla togliere al giocatore, bisogna valutare se ha le capacità di rendere nella nostra squadra così come lo fa con la maglia del Genoa. Non compriamo così tanto per comprare, bisogna aspettare la crescita di alcuni elementi che può non essere immediata”. Anche il presidente Preziosi è convinto che l’attaccante polacco lascerà Genoa nei prossimi mesi come dichiarato sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport”: “Piatek è essenziale per il Genoa e io devo pensare al Genoa. Poi, non ci prendiamo in giro, so che me lo porteranno via, perché è stratosferico e gli moltiplicheranno l’ingaggio per
dieci”. Nelle ultime ore è stato acc o stato nuovamente il terzino colombiano Arias, che sta trovando poco spazio all’Atletico Madrid con “El Cholo” Simeone. Il Napoli potrebbe fiondarsi anche su Nicolò Barella, ormai nel giro della Nazionale maggiore, e Soualiho Meitè, metodista del Torino che ha attirato gli interessi dei top club europei tra cui quello del presidente della società azzurra. Il lavoro certosino in sede di mercato del Napoli parte così da lontano. Gennaio si avvicina, De Laurentiis è pronto a sferrare l’attacco. Il Napoli è tornato ad allenarsi a Castel Volturno in vista della prossima sfida di campionato contro l’Udinese. Questo il report mattutino della società partenopea: “Allenamento mattutino per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match a Udine per nona giornata di Serie A in programma sabato 20 ottore (ore 20,30). Ancelotti potrebbe lanciare dal primo minuto ancora una volta Kevin Malcuit al posto di Elseid Hysaj. Karnezis potrebbe scendere in campo dal primo minuto. In difesa possibile turno di riposo per Koulibaly, rientrato dal Senegal con acciacchi fisici e diffidato, al suo posto Maksimovic. Sull’out sinistro di centrocampo potrebbe partire titolare Verdi al posto di Zielinski, anch’egli impegnato con la Nazionale polacca negli ultimi giorni. Napoli, tre partite in otto giorni. Ma c’è la fortuna di Ancelotti
di Redazione Sportiva “Udine, parigi e poi Napoliroma. Da sabato 20 ottobre a domenica 28, otto giorni che diranno molto sul futuro del Napoli. in campionato, con la Juve inarrestabile, bisogna vincerle entrambe, senza se e senza ma. col paris saint Germain del pareggio ci si potrebbe anche accontentare, ma una cosa è certa: in tre partite l’ormai proverbiale turnover ancelottiano dovrà lavorare al massimo del suo potenziale. con i ritorni di luperto, Mario rui e forse anche Meret saranno 22 i convocabili di carlo ancelotti, che con tutta probabilità ne farà ruotare almeno 17-18. la sfida più accessibile è sicuramente quella di Udine e lì potrebbero osservare un turno di riposo i più spremuti anche dalle Nazionali. Koulibaly è tornato prima a Napoli per un problema muscolare, possibile
che il mister lo tenga a riposo prima della trasferta francese. così anche ospina, che tornerà dal tour de force con la Nazionale e potrebbe lasciare spazio all’ex della partita, orestis Karnezis, come prima di stella rossa-Napoli. a centrocampo callejon e allan, orfani delle Nazionali, potrebbero giocarle tutte e tre, il resto dei minuti se li divideranno Hamsik, Fabian, Zielinski e Verdi, con rog e Diawara pronti a giocarsi qualche chance. in attacco sono sempre in tre per due maglie, e stavolta potrebbe rifiatare un po’ anche lorenzo insigne. scalpitano Mertens e Milik, ma attenzione anche al lanciatissimo adam ounas. il segreto per superare un calendario così impegnativo è ormai risaputo per il Napoli: dosare bene le energie. ancelotti ne sta facendo un’arma vincente, i tifosi possono stare sereni. cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, è impegnato in questi giorni con la questione rinnovi. Due in particolare sono le firme messe in cima al proprio taccuino, quelle di callejón e Mertens. il dirigente azzurro vuole muoversi in fretta iniziando proprio dalla questione relativa all’attaccante belga. l’obiettivo è infatti quello di non lasciarselo sfuggire. il rischio è infatti concreto, visto il tipo di legame in essere tra Napoli e Mertens. Quest’ultimo ha un contratto in scadenza a giugno 2020 ma soprattutto all’interno di esso vi è una clausola rescissoria troppo alla portata delle big europee. il prolifico giocatore offensivo infatti potrebbe accasarsi in una squadra europea per appena 27 milioni di euro. Un regalo eccessivamente grande che ovviamente il patron De laurentiis sta facendo di tutto per evitare. nsituazione simile per quanto riguarda callejon che si libererebbe a 23 milioni. Ma convincere entrambi non non pare essere un’operazione impossibile
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