INDAGINE SU ELEZIONI REGIONALI LIGURIA 2015 - E SULLE PRIMARIE DELLA COALIZIONE DI CENTRO SINISTRA
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INDAGINE SU ELEZIONI REGIONALI LIGURIA 2015 E SULLE PRIMARIE DELLA COALIZIONE DI CENTRO SINISTRA COMMITTENTE LIGURIA CIVICA SOGGETTO CHE HA EFFETTUATO IL SONDAGGIO DIGIS SRL NUMEROSITÀ DEL CAMPIONE 1.000 CASI METODOLOGIA CATI DATE IN CUI È STATO EFFETTUATO IL SONDAGGIO 24/09/2014 - 26/09/2014
LEI SAREBBE FAVOREVOLE MACROREGIONI O CONTRARIO ALLA CREAZIONE Noi di Liguria Civica siamo convinti che la soluzione dei problemi del- la Liguria passi da un nuovo disegno delle regioni italiane. La Liguria DELLE MACROREGIONI è troppo piccola, solo 1.5 milioni di abitanti, è la regione più vecchia d’Europa, lunga 259 chilometri con culture legate a territori molto di- CHE ABBIANO ALMENO 5 MILIONI versi l’uno dall’altro. Cosa c’entra Imperia con La Spezia? Contiamo pochissimo a livello parlamentare perché eleggiamo pochi parlamen- DI ABITANTI CON L’OBIETTIVO DI tari e anche nella nuova riforma del Senato e titolo V siamo molto DIMINUIRE IL COSTO PROCAPITE marginali, conteremo come la Val D’Aosta! E MIGLIORARE I SERVIZI? Per tali ragioni siamo convinti che il nuovo Presidente della Regione debba dichiararsi disponibile a sostenere l’accorpamento delle regio- ni in macroregioni di almeno 5 milioni di abitanti: in tal modo tutte avrebbero la medesima rappresentatività e dignità in Parlamento. Ab- batteremmo anche l’età media e il costo pro capite, che oggi è tra i più elevati del Paese. FAVOREVOLE, SAREBBE UN OPERAZIONE 47% Ma per cominciare riteniamo che il nuovo Presidente della Regione dovrebbe immediatamente sollecitare il Governo e trovare accordi con le regioni limitrofe per un piano sanitario macroregionale che se- gua una logica territoriale e non gli attuali confini regionali. DA FARE CONTRARIO, MI SENTO LEGATO ALLA LIGURIA 52% NON SA 1%
PROSSIMAMENTE SI TERRANNO LE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA PER ELEGGERE IL CANDIDATO L’IMPORTANZA DELLE PRIMARIE Il 78% dei Liguri pensa che ci saranno molte o buone possibilità che il ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA. vincitore delle primarie del centrosinistra diventerà il nuovo Presiden- QUANTE PROBABILITÀ HA te della Regione Liguria. IL VINCITORE DELLE PRIMARIE Sulla base di questo dato suffragato anche dalla lettura di quanto accaduto negli ultimi anni, riteniamo di poter dire che le vere elezio- DEL CENTROSINISTRA DI ESSERE ni regionali non saranno a marzo ma saranno ora con le primarie. Possiamo definirle quindi primarie del centrosinistra, visto che il Pre- IL PROSSIMO PRESIDENTE DELLA sidente che uscirà da queste elezioni diventerà il Presidente di tutti i Liguri? Che avrà il compito di fare grandi cambiamenti, di ridare REGIONE? speranza e futuro alla nostra magnifica terra? Di investire finalmente sul turismo, cambiare la sanita, tagliare i costi pubblici, vendere, ac- corpare o chiudere società partecipate inutili, accorpare Consiglio e TOTALE ELETTORI CSX Giunta, come prima dell’epoca Burlando, sostenere l’università al di là che vada o meno agli Erzelli, evitare le speculazioni immobiliari e il mantenimento di posizioni di privilegio. Sono solo alcuni tra i temi CI SONO MOLTE PROBABILITÀ 37% 75% che il nuovo Presidente e la sua Giunta dovranno affrontare, temi che influiranno sul futuro di tutti noi cittadini, imprese, artigiani, impiegati, operai, operatori turistici. E ovviamente determineranno il futuro dei nostri figli, se avranno la possibilità di restare in Liguria o se saranno obbligati, come accade oggi, ad andare fuori dalla nostra regione, CI SONO BUONE PROBABILITÀ 41% 19% a studiare o a cercare lavoro, rendendola sempre più la regione più anziana d’Europa. Se questi sono i compiti che il nuovo Presidente dovrà affrontare e se il nuovo Presidente sarà con grande probabilità colui che usci- LE PROBABILITÀ rà vincitore dalle primarie, dobbiamo comprendere tutti noi Liguri, di 16% 2% ogni opinione politica, CHE È FONDAMENTALE ANDARE TUTTI A SONO SCARSE VOTARE ALLE PRIMARIE DEL CENTRO SINISTRA, perchè sarà in quel contesto che si deciderà tra alcuni candidati con forti differenze O QUASI NULLE fra loro quello che potrà portarci fuori dalla depressione. E non crediamo proprio che possano partecipare soggetti politici che hanno fatto parte del fallimento dell’attuale Regione. NON SA 6% 4%
TRA QUESTI CANDIDATI DEL PD, E’ ORLANDO IL CANDIDATO PREFERITO CHI PREFERIREBBE Il dato che emerge non lascia dubbi. Il candidato gradito non solo dagli elettori del centro sinistra ma anche da un elettorato più aperto COME PROSSIMO PRESIDENTE è Andrea Orlando, che doppia addirittura la Paita e probabilmente, vista la sua presenza nel sondaggio, porta via voti sia a Berruti che a DELLA REGIONE LIGURIA? Lunardon. Se Orlando dovesse quindi essere disponibile a candidarsi dovrebbe garantire al partito, alla coalizione e più in generale a tutti TOTALE ELETTORI CSX i Liguri di diventare il candidato in grado di cambiare la Liguria con ANDREA ORLANDO MINISTRO DELLA GIUSTIZIA 37% 42% grandi risparmi e una nuova visione della regione. Sarebbe anche un candidato molto difficile da battere da parte di altre forze politiche, in primis il Movimento 5 Stelle, che a oggi è l’unico possibile soggetto politico in grado di insidiare le ambizioni del centro sinistra. È ovvio, PAITA le candidature sono determinanti in questo tipo di elezioni e proprio RAFFAELLA ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE 14% 23% per questo il centrosinistra deve stare molto attento, perché il rischio per alcuni di vincere le primarie ma portare alla sconfitta alle regionali è molto forte. A oggi infatti il M5s non ha ancora fatto campagna, sta facendo una opposizione molto debole se non inesistente, non ha an- FEDERICO BERRUTI 8% 9% cora un candidato, anche la presenza del suo leader Grillo in Liguria è SINDACO DI SAVONA molto debole. Ma sappiamo che quando decidono di entrare in cam- po lo fanno in modo molto forte: se avranno un buon candidato, e se questo coincidesse con un momento difficile per il Governo nazionale LUNARDON GIOVANNI SEGRETARIO REGIONALE PD 6% 11% di Renzi e con un candidato di centrosinistra sbagliato e legato alla vecchia gestione regionale, la frittata potrebbe essere fatta e i dati a oggi apparentemente molto positivi potrebbero cambiare. VILLA 3% 4% Se Orlando non si presenterà sarà quindi tutto da rivalutare con un ALBERTO DIPENDENTE AMT nuovo sondaggio e si dovrà anche capire se il candidato di un ticket potrà essere Lunardon con l’appoggio di Berruti o Berruti con l’appog- gio di Lunardon. E si dovrà capire cosa diranno anche gli alleati della coalizione. FORCIERI LORENZO AUTORITÀ PORTUALE DELLA SPEZIA 1% 2% Insomma, dal nostro sondaggio appare chiaro come adesso stia al Pd nazionale e regionale decidere se seguire una strada chiara, gra- dita anche al di fuori del partito, oppure se, come molte volte accade, NON SA 31% 9% fare di tutto per farsi del male e in quel caso i giochi si riaprirebbero con molte incognite.
CURRICULUM VITAE La Spezia, classe 1969. Attualmente ministro della Giustizia nel governo Renzi, fa parte della cor- rente interna definita ‘Giovani turchi’. Già ministro dell’Ambiente nel governo Letta, la sua profes- sione è sempre stata la politica. Il primo incarico nel 1989 come leader della segreteria provinciale della FCGI. Politicamente, un’era geologica fa. Eletto in Comune col PDS, cresciuto ulteriormente coi DS e chiamato da Fassino alla direzione nazionale, si è spostato al fianco di Veltroni durante ANDREA ORLANDO la nascita del PD. Confermato nella segreteria nazionale anche da Franceschini, perfino Bersani gli ha ritagliato ruoli di primo piano. Fino alla nomina a ministro, prima con Letta poi con Renzi. In molti gli riconoscono forti doti gestionali che ha dimostrato anche nel difficile incarico di Napoli. Può MINISTRO DELLA GIUSTIZIA riuscire a fare il salto nella nuova politica che deve essere molto più reale e dare risultati rapidi e concreti, è ancora giovane e ha molta esperienza ma non deve farsi condizionare troppo dal pas- sato e dalle relazioni interne al partito. La Spezia, classe 1974. Politica di professione con un percorso all’interno del PDS/DS/PD. Da capogruppo PDS del consiglio comunale dal ’97 al 2002 a capo di gabinetto del sindaco Pagano con vice sindaco il futuro marito Luigi Merlo. Mentre il marito salta sul treno della Regione nel 2005 come assessore ai Trasporti, ‘Lella’ ha la delega anche di società partecipate come Acam. Nel 2008 Luigi Merlo diventa presidente della Port authority di Genova. La ‘delfina’ del governatore RAFFAELLA PAITA Burlando nel frattempo fa carriera e salta sul cavallo dell’assessorato regionale alle Infrastrutture già del marito. Lotta a ogni costo per far eleggere lo spezzino Alessio Cavarra alla segreteria regio- nale del Pd. L’esposizione in prima persona non porta a nulla: perde la battaglia, vinta da Lunar- ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE don. Si autocandida con sponsor Burlando alla segreteria nazionale del Pd, ma viene scartata da Renzi. Vive con uno scheletro nell’armadio chiamato Acam e ora le esplode in mano l’emergenza rifiuti, settore che sembra non amare molto. Da Bersani a Renzi la sua bandiera non ha sventolato sempre nella stessa direzione. Qualcuno la definisce “pronta a tutto pur di raggiungere il sogno di ereditare la poltrona di Claudio Burlando”. Savona, classe 1967. Bocconiano e docente di Economia degli Intermediari Finanziari per un de- cennio presso la stessa università. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche nell´area temati- ca della finanza aziendale e della finanza di progetto. Commercialista e revisore dei conti prestato alla politica da qualche anno. Dalla vice presidenza della Provincia di Savona all’attuale incarico di sindaco nella città della Torretta, tra i candidati alle primarie è il più renziano tra tutti. Folgorato FEDERICO BERRUTI dal sindaco di Firenze fin dalla prima ora, continua ad avere il suo bel da fare per tenere a bada la vecchia guardia ‘comunista’ che lo vive come un intruso. Bravo e concreto, lo accusano di essere troppo signorile per il mondo politico. SINDACO DI SAVONA
CURRICULUM VITAE Savona, classe 1972. Segretario regionale del PD in Liguria dal 2014, è stato eletto al ballottaggio dai delegati dell’Assemblea regionale dopo le primarie. La sua vittoria ha coinciso con la sconfitta per l’asse Burlando/Paita che, senza mezzi termini e con qualche colpo basso, hanno sostenuto lo spezzino Alessio Cavarra. Laureato in Archeologia medievale e specializzato in archeologia classica, evidentemente sa come trattare le mummie dello status quo di origine PCI/PDS/DS all’in- GIOVANNI LUNARDON terno del suo partito. In politica dal 2005 ha ricoperto vari ruoli nelle amministrazioni comunali e provinciali Savonesi. Parla poco, macina molto. È un buon mediatore nel partito e non teme di combattere anche contro i poteri forti. SEGRETARIO REGIONALE PD Genova, classe 1970. Diplomato in ‘Assistente alle comunità infantili’, in politica ha un passato nel centro-destra e un curriculum da gregario. Catturato dalla cravatta arancione di Sandro Biasotti, ha avuto un ruolo da leader nelle società del trenino di Casella e Genova Car Sharing. Spinto da Marta Vincenzi al salto della quaglia, si è ritagliato da un lustro il suo spazio in area centro-sinistra. Nel tempo la sua fedeltà è stata premiata da incarichi presso Amt e Atp. Aziende che oggi urlano in ALBERTO VILLA piazza la loro condizione. Come portavoce del comitato Genova Pride, Villa ha gestito e continua a gestire i voti della comunità arcobaleno. Gli viene riconosciuto il pregio di dire quello che pensa. DIPENDENTE AMT La Spezia, classe 1949. La prima volta in politica risale al 1970, nel consiglio comunale di Sarzana. Nel 1989 ne diventa sindaco e vola a palazzo Madama sotto la spinta delle tante preferenze nel 1992. Con PCI, Progressisti e Ulivo le radici di Forcieri nella sinistra spezzina si consolidano nel tempo. Il Parlamento è di fatto la sua seconda casa. Risulta tra i firmatari del ddl che ha messo al bando le mine antiuomo. Come Questore del Senato ha riformato il sistema del vitalizio dei sena- LORENZO FORCIERI tori allungandone i tempi per ottenerlo. Nel 2006, secondo governo Prodi, ha ricoperto il ruolo di sottosegretario alla Difesa. Dal 2009 è presidente della Port authority della Spezia ed è membro del consiglio direttivo di Assoporti. AUTORITÀ PORTUALE DELLA SPEZIA
SAREBBE FAVOREVOLE AD UNA UNA CANDIDATURA ESTERNA CANDIDATURA DI PRESTIGIO Liguria Civica ritiene che al di là dei candidati che a oggi si affronte- ranno nelle primarie del centro sinistra, si debba valutare l’opportunità ANCHE DI UN CANDIDATO NON che si possano presentare, anche in altri partiti, soggetti non liguri. Siamo certi che il Presidente debba essere ligure? E se arrivasse LIGURE CHE POSSA GARANTIRE una candidatura di prestigio da oltreappennino, magari una persona innamorata della nostra regione, con connessioni nazionali e inter- UN PROFILO PIÙ ELEVATO nazionali, che verrebbe a vivere volentieri qui da noi, che porterebbe RISPETTO AI CANDIDATI IN CAMPO un nuovo entusiasmo, potrebbe essere meglio? Sebbene prevalgano i no, tra gli elettori liguri di ogni schieramento i “sì” arrivano al 42%. FINORA? Invece il 73% degli elettori del centrosinistra dichiara di volere un can- didato ligure. Questo significa anche che, mentre il sistema delle pri- marie di coalizione del centro sinistra, già avviato e con i candidati di fatto già scesi in campo, ha dato una netta identificazione “ligure” del candidato, la totale incertezza che caratterizza le altre forze politiche, che non hanno la benché minima idea di chi potranno essere i loro TOTALE ELETTORI CSX candidati, porta ad una apertura maggiore e a non escludere tale eventualità. SI 42% 19% NO 48% 73% NON SA 10% 8%
SAREBBE FAVOREVOLE PATTO PER IL CAMBIAMENTO O CONTRARIO AD UN PATTO Questo dato (l’83% si è detto favorevole) deve far riflettere tutte le forze politiche. La crisi è talmente forte e tocca in modo così rilevante PER LA LIGURIA TRA PARTITI DI i cittadini, le famiglie, le imprese, che la disponibilità e anzi l’auspicio è di non vedere i soliti litigi per il nulla: risulta invece fondamentale che MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE ci sia una forte collaborazione, sino ad una maggioranza allargata di emergenza, volta a risolvere i problemi reali. AL FINE DI LAVORARE PER UN CAMBIAMENTO FORTE Noi di Liguria Civica vogliamo proporre incontri anche tra opposte forze politiche al fine di non superare il dualismo maggioranza - op- DELLA REGIONE? posizione, perché i soggetti politici si assumano la responsabilità di iniziare una inversione di tendenza della nostra regione, con scelte politiche forti, decisioni di investimento in settori chiave, finalmente una vera spending review per diminuire il costo pro capite del siste- ma regionale, anche attraverso l’accorpamento tra Consiglio e Giun- ta, la riduzione delle società controllate e una maggiore trasparenza TOTALE ELETTORI CSX dell’amministrazione; queste sono solo alcune delle priorità, che ab- biamo più volte descritto e che si possono trovare sul nostro sito. SI 83% 78% I Liguri auspicano quindi un “Patto per la Liguria” in cui la maggioran- za coinvolga l’opposizione, con un rapporto di forte collaborazione, e accetti anche suggerimenti e critiche costruttive per il bene del nostro territorio. NO 11% 18% NON SA 6% 4%
A SUO GIUDIZIO, SPESE PAZZE I PARTITI DOVREBBERO POTER I cittadini su questo punto sono decisi e non transigono. Il tema dovrà essere considerato con grande attenzione dai partiti nel caso stiano RICANDIDARE PERSONE pensando di candidare soggetti in attesa di giudizio o che hanno rice- vuto avvisi di garanzia. COINVOLTE NELLO SCANDALO Sono gli stessi Liguri a rifiutare la candidatura di chiunque sia coin- DELLE SPESE PAZZE? volto direttamente: sarebbe molto meglio saltare un turno, attendere che si concludano le indagini. Molti problemi comunque consigliereb- bero in ogni caso a chi fa politica in regione da tanto, troppo tempo, di fermarsi un momento, riflettere, lasciare spazio per forze fresche e un ricambio, non solo generazionale. Chi era in Regione in questa 3% legislatura in ogni caso non ne esce bene: o non ha visto, e magari SI può sembrare un po’ allocco, o ha fatto finta di non vedere, e questo non può piacere, almeno non piace a noi. Anche da questo si deve vedere un netto taglio con il passato. NO 93% NON SA 4%
SE DOMANI CI FOSSERO INTENZIONI DI VOTO AI PARTITI LE ELEZIONI REGIONALI, LEI ALLE PROSSIME REGIONALI QUALE PARTITO VOTEREBBE TRA: Innanzitutto parliamo di noi, veniamo tarati ad oggi il 2.2%. Ci aspet- tavamo di più, ma noi al momento non sappiamo neanche se ci can- SETTEMBRE EUROPEE POLITICHE dideremo o continueremo ad essere un soggetto propositivo, critico, 2014 2014 2013 rinnovatore. E siamo consci che con un po’ di promozione e presenza RIFONDAZIONE COMUNISTA 0,9% 2,1% sul territorio potremmo anche avere risultati soddisfacenti. Lo abbia- mo detto più volte e lo ribadiamo: sino a quando non sapremo in 4,5% modo certo con quale legge elettorale si andrà a votare e chi saran- SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ 3,4% 3,1% no i candidati alla presidenza, noi non prenderemo alcuna decisione, ITALIA DEI VALORI 0,8% 0,5% - ma lavoreremo unicamente per offrire le nostre idee a tutti i soggetti politici, siano essi partiti o candidati, su come riteniamo si debba in- PARTITO DEMOCRATICO 39,3% 41,7% 27,7% tervenire per dare una forte scossa positiva. SCELTA CIVICA 0,9% 0,7% 8,4% Gente nuova in Regione; collaborazione tra partiti; spending review e riduzione del costo pro capite della Regione; investimento in nuo- UDC - UNIONE DI CENTRO 1,0% 1,1% vi settori nei quali mai ha creduto la vecchia Giunta; trasparenza 3,1% nell’amministrazione, riduzione delle società controllate, attraverso NUOVO CENTRODESTRA 2,5% vendita, chiusura o accorpamento; macroregioni della sanità: sono 18,9% solo alcune delle priorità di Liguria Civica. FORZA ITALIA 12,8% 13,9% FRATELLI D’ITALIA 2,4% 2,9% 2,0% LEGA NORD 5,2% 5,6% 2,3% MOVIMENTO 5 STELLE 27,1% 26% 32,1% LIGURIA CIVICA 2,2% - - ITALIA UNICA 0,4% - - ALTRO PARTITO 1,1% 1,1% 2,3% POTENZIALI ASTENUTI 52,1% INDECISI 32,4%
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