Inarcassa, tempi modalità e agevolazioni per il 2019 - Amazon ...
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Inarcassa, tempi modalità e agevolazioni per il 2019 Sul fronte Inarcassa ci sono diverse scadenze nei prossimi giorni: ripercorriamo insieme quali sono e capiamo che tipo di agevolazioni ci sono per i professionisti tecnici. Le basi: l’iscrizione a Inarcassa Per coloro che si affacciano alla libera professione, l’iscrizione alla cassa degli Ingegneri e architetti è obbligatoria se vi sono queste condizioni: Iscrizione all’albo professionale; Non assoggettamento ad altra forma di previdenza obbligatoria; Possesso di partita IVA individuale, o membro di associazione o di società di professionisti. La scadenza è fissata al 31 ottobre dell’anno successivo a quello d’inizio dell’attività professionale. Sul sito di Inarcassa è possibile scaricare tutta la modulistica dall’apposita sezione, la quale va compilata e spedita via PEC. Se vuoi saperne di più sul mondo Inarcassa leggi anche la pocket guide per i professionisti under 40. Per i professionisti iscritti, le scadenze principali per i versamenti sono tre: 30 giugno (prima rata dei contributi minimi e del contributo di maternità per l’anno in corso) 30 settembre (seconda rata dei contributi minimi e del contributo di maternità per l’anno in corso) 31 dicembre (versamento dell’ importo a conguaglio contributivo (se dovuto) relativo all’anno precedente e versamento dell’eventuale contributo facoltativo).
Il posticipo della verifica della regolarità documentale Nel mese di ottobre 2019 il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa ha deliberato di posticipare al 30 novembre la verifica dello stato di regolarità documentale e contributiva per gli iscritti interessati ad ottenere la rateazione del conguaglio 2018, in scadenza il 31 dicembre. Entro il 30 novembre sarà dunque possibile richiedere la rateazione del conguaglio – come già stabilito dal CdA a luglio scorso – e presentare contestualmente, senza penali, la Dichiarazione on line 2018. In caso la dichiarazione sia stata già inviata, la richiesta potrà essere inoltrata dall’apposita voce di menù su iOL, nella sezione ‘Agevolazioni’. Chi ha scelto di non iscriversi cosa fa? I professionisti iscritti all’albo professionale e titolari di partita IVA ma non iscritti a Inarcassa, perché assoggettati ad altra forma di previdenza obbligatoria, devono applicare una maggiorazione del 4% su tutti i corrispettivi che rientrano nel volume di affari professionale IVA e versarne l’ammontare a Inarcassa. La maggiorazione costituisce il contributo integrativo e va versato a Inarcassa in soluzione unica, entro il 31 agosto dell’anno successivo a quello di riferimento (entro il 31.08.2019, versamento unico di tutte le maggiorazioni applicate sulle fatture emesse nell’anno 2018). Limitatamente al 2019, il CdA ha deliberato di non applicare sanzioni per il ritardato versamento della contribuzione se corrisposta entro il 30 settembre 2019. Per tutti il termine per l’invio telematico del Modello di dichiarazione del reddito professionale e del volume d’affari relativo all’anno precedente è fissato al 31 ottobre.
Modalità di versamento e il nuovo portale iOL Sul sito web di Inarcassa sono disponibili tutte le informazioni dettagliate e con i vari riferimenti sulle varie casistiche con tempi e modulistica. Dall’ 8 luglio è attiva la nuova piattaforma telematica iOL Inarcassa On Line. È proprio questo lo strumento per la gestione di pagamenti, dichiarazioni dei redditi, comunicazioni variazioni anagrafiche, verifica dell’estratto conto previdenziale e ora, rivisitato per essere ancora più user-centered design, permette di presentare tutte le domande di prestazioni previdenziali ed assistenziali. Scompaiono i vecchi formati pdf, da stampare, compilare, scansionare e inviare via PEC. Di cartaceo restano sul sito soltanto alcuni modelli a uso di specifiche tipologie di utenti, non registrati a IOL. Basta entrare nella propria area riservata per trovare, alla voce “Domande e certificati”, i moduli già precompilati con i dati in possesso di Inarcassa e procedere all’invio telematico. Lo strumento comunicativo e di riconoscimento principale è la PEC dunque è molto importante comunicarla e aggiornarla costantemente. Se ancora ci sono dubbi o problemi si può sempre contattare il Call Center (0291979700) o scrivere ad Inarcassa risponde. Agevolazioni e sanzioni Inarcassa I primi a poter accedere a importanti agevolazioni sono i giovani ingegneri e architetti, infatti, per i primi cinque anni d’iscrizione se sussistono i requisiti: Avere meno di trentacinque anni; Essere iscritti da meno di 5 anni solari; Avere un reddito professionale IRPEF inferiore o uguale ad un importo prefissato (46.800 euro per il 2019).
le riduzioni si diversificano rispetto al: Contributo soggettivo si tratta del contributo minimo: riduzione ad 1/3 (€ 780,00 nel 2019); in questo caso è il contributo percentuale: riduzione dell’aliquota di calcolo dal 14,50% al 7,25%. Contributo integrativo in questo caso il contributo minimo prevede la riduzione ad 1/3 (€ 231,70 nel 2019); per il contributo percentuale invece nessuna riduzione è prevista. Cosa succede per i redditi più bassi secondo Inarcassa Per chi prevede di conseguire nel 2019 un reddito professionale inferiore a 16.138 euro può non versare il contributo soggettivo minimo e pagare il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto entro dicembre 2019 richiedendo la deroga al contributo minimo soggettivo. In questo caso i requisiti sono: Essere iscritto ad Inarcassa al momento della richiesta; Non essere pensionando o pensionato Inarcassa; Non usufruire della riduzione per i giovani under 35 anni; IMPORTANTE non aver esercitato la facoltà di deroga già per 5 volte. I tempi della domanda La domanda deve essere presentata entro il 31 maggio tramite
l’apposita area su Inarcassa On Line. Questa scelta comporta però una diminuzione dell’anzianità contributiva che può essere risolta riscattando gli importi, attraverso l’integrazione volontaria, entro i 5 anni successivi. Infine ci sono diverse possibilità di rateizzazione degli importi, offerte a chi è in regola con gli adempimenti previdenziali. In particolare, i contributi minimi soggettivo e integrativo ed il contributo di maternità possono essere versati nell’anno di riferimento sei rate bimestrali di pari importo. La scadenza della prima rata è stabilita al 28 febbraio e l’ultima al 31 dicembre dell’anno di riferimento. Anche il versamento del conguaglio annuale può avvenire in tre rate scadenza marzo, luglio e novembre dell’anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi, ad un tasso di interesse dell’1,5% senza acconto (ad esempio: il conguaglio 2018 potrà essere versato a marzo, luglio, novembre 2020). Il ritardo nel pagamento dei contributi dovuti rispetto alle scadenze comporta l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 10 del Regolamento Generale Previdenza 2012.
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