Impegno e passione Ć Trent'anni di Unione Ita- 30 ANNI INSIEME
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I sabato 22 gennaio 2022 INSERTO SPECIALE UNIONE ITALIANA - 30 ANNI INSIEME Impegno e passione ŽELJKO JERNEIĆ di Roberto Palisca T rent’anni di Unione Ita- liana. Trent’anni dei quali tutti noi appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana dovremmo anda- re orgogliosi. Un bel traguardo. Se oggi siamo ancora qui, a celebrare i 30 anni della nostra massima organizzazione comunitaria, lo dob- biamo a tutti coloro che ci hanno preceduti e i quali con impegno e passione, per più di settant’anni, si sono adoperati per il mantenimento in vita della nostra lingua, cultura e identità. Non tutti sono portati a occuparsi con successo di politica ma, a mio modesto parere, essere attivi in ambito alle istituzioni della Comunità Nazionale Italiana, impe- gnarsi nella tutela dei nostri diritti, dovrebbe essere compito e dovere morale di ciascuno di noi. Soprat- tutto se – come me ad esempio –, si è cresciuti e maturati nel nostro ambiente, figli di genitori orgogliosi della loro identità, che per difender- la e mantenerla viva erano pronti a qualsiasi sacrificio. I primi passi in Comunità Un vecchio adagio dice che il frutto non cade mai lontano dall’albero. Dai primi passi fatti alla Comunità degli Italiani di Palazzo Modello, dalle prime esperienze da minican- tante, da alunno di un’elementare italiana, agli anni giovanili in cui si frequentavano il Liceo e il Club dei giovani “Giovanni Poscani”, sono effettivamente cresciuto con la CNI. Essendomi impiegato nella nostra Casa editrice e facendo il giornalista alla “Voce del popolo”, uno degli strumenti fondamentali per la con- servazione, lo sviluppo e la promo- zione della nostra cultura, dopo gli anni adolescenziali ho sempre con- tinuato ad avere rapporti stretti con la nostra Unione. E nel momento in cui, da adulto, mi sono reso conto di poter dare forse anche qualcosa di più della mia sola presenza passiva a questo nostro piccolo mondo mi- noritario, ho scelto di impegnarmi anche a livello politico. Per chi non è particolarmente portato a parlare in pubblico, a rapportarsi con le au- torità, farlo può essere inizialmente imbarazzante, ma con il passare del tempo arriva anche l’esperienza e tutto diventa più facile. Se poi oltre ad applicarsi con tanta buona vo- lontà, si riesce anche a riscontrare successo, tanto meglio. Segue a pagina III
II sabato 22 gennaio 2022 Intervista. Il presidente dell’Università Popolare di Trieste, Emilio Fatovic, sulla Lo spirito europeo tutela le diversità collaborazione, sul dialogo con l’Unione Italiana e sulle prospettive future Emilio Fatovic di Krsto Babić L’ avvio formale della collaborazione tra l’Università Popolare di Trieste e l’allora Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume segnato dalla firma dei primi ac- cordi ufficiali tra i due Enti, ebbe luogo a Rovigno, nel settembre del 1964, nel corso di un in- contro svoltosi nella sede del locale Ginnasio italiano al quale presero parte, in rappresentanza dell’UPT, i Proff. Luciano Rossit e Giuseppe Rossi Sabatini (rispettivamente segretario generale e vicepresi- dente dell’Ente morale) e il Prof. Antonio Borme, presidente dell’UIIF. Vennero definite le principali direttrici d’attività e i programmi della collaborazio- ne. Tali contenuti furono nuovamente confermati l’anno successivo, nel corso di un incontro svoltosi al Liceo “Carlo Combi” di Capodistria. Borme, Rossi Sabatini e Rossit s’impegnarono ad assicurare alla collaborazione una costante continuità, escludendo ogni tipo di provvisorietà e d’improvvisazione, in quanto rapporti ininterrotti e quotidiani con la Na- zione d’origine sarebbero stati l’unica garanzia per la minoranza italiana di non essere assimilata. La prima iniziativa in assoluto attuata nell’ambito della collaborazione, fu una conferenza del dott. Loris Pre- muda, direttore dell’Istituto di storia della medicina dell’Università di Padova, all’allora Circolo Italiano di Cultura di Fiume. Il Piano permanente di attuazione delle attività cul- turali e didattiche programmate in collaborazione fra UPT e UIIF proponeva numerose iniziative, parti- colare importanza assumevano, per la loro novità, i viaggi d’istruzione in Italia. Per il primo itinerario fu scelta Ravenna, dove ci fu un omaggio alla tomba di Dante. evidenziazione oggettiva di quanto ciascuno di loro aveva fatto, donato del suo tempo, dei suoi sacrifici e Da allora il numero di iniziative, programmi, attività delle sue energie, per mantenere viva la tutela cultura- si è moltiplicato arricchendosi sempre di più. Il le e quindi l’identità. dialogo è rimasto costante nonostante il passare del tempo. Le celebrazioni del 30º anniversario dell’U- L’auspicio, come uno dei premiati ha sottolineato, nione Italiana si presentano come un’occasione per- è che il testimone passi in mani giovani altrettanto fetta per una conversazione con l’attuale presidente capaci, pur proiettati nel futuro a tenere sempre vivo del partner storico, l’Università Popolare di Trieste, non solo lo spirito, ma l’effettività nelle azioni della tu- il Prof. Emilio Fatovic. tela culturale e del mantenimento dell’identità italiana in cui ci si riconosce.” L’Unione Italiana celebra 30 anni di attività. Nel suo ruolo di presidente dell’Università Popolare di Nel suo intervento ha voluto citare una frase del primo Trieste, ovvero del partner storico, quale messaggio presidente dell’Unione Italiana, il Prof. Antonio Borme. desidera inviare nell’occasione? “Per dignità nazionale intendiamo la fierezza naturale e legittima di far parte di una minoranza, che ha prova- “L’Unione Italiana ha rappresentato indubbiamente Il vicepresidente dell’UPT, Paolo Rovis, to in più circostanze la propria fedeltà all’ideale di una nei trent’anni di attività un preciso, forte e dinamico riceve dal presidente dell’UI, Maurizio Tremul, società fatta da uomini liberi e uguali...”. Il concetto di presidio di italianità. Molteplici sono stati gli inter- la targa in occasione del 30º anniversario dignità nazionale che cosa significa, per lei? venti realizzati in quello che era il piano permanente di collaborazione per le diverse, plurime e compo- “La frase del Prof. Antonio Borme, il suo costante e site attività poste in campo a tutela delle Comuni- grande impegno, il suo esempio nel concretizzare i tà Italiane che l’Unione Italiana rappresenta e ha concetti di dignità nazionale, i concetti di far parte rappresentato in un contesto associativo di presenza il valore propulsivo a difesa della propria cultura, della di una minoranza, i concetti di fedeltà all’ideale di attiva, di supporto e di promozione delle istanze che propria lingua in un contesto globale. una società fatta di uomini liberi, sono una altissima le diverse Comunità hanno espresso come esigenza. espressione del mandato che si era posto il primo Il mio non vuole essere un messaggio, ma un oggettivo presidente dell’Unione Italiana. Come sottolineato L’auspicio è che nel percorso di attività svolta negli riconoscimento e un auspicio per una istituzione che è dal presidente dell’Assemblea solenne di Pola, a cui ultimi trent’anni, le Comunità e quindi l’Unione indubbiamente un presidio di italianità nell’accezione va riconosciuta un’etica profonda, ha visto presente, Italiana, oltre a cementare la loro congiunta appar- più ampia.” allora quasi in simbiosi, una straordinaria, reciproca tenenza, possano fare tesoro delle esperienze del collaborazione dell’Unione Italiana e dell’Università passato per trovare i punti cardine di cambiamento, All’Assemblea solenne svoltasi a Pola nel settembre Popolare di Trieste. di innovazione e di propulsione per il futuro. Certa- scorso non ha nascosto la sua emozione per i principali mente le Comunità operano per poter mantenersi traguardi raggiunti in termini di tutela culturale e di Io, oggi presidente dell’Università Popolare di Trieste, vive in questo contesto di enormi cambiamenti, nei mantenimento dell’identità. Quali sono gli auspici per nato a Zara, profugo e vissuto nell’ambito di due quali però il mio auspicio è che l’Unione Italiana il futuro? culture, con scelta genitoriale e poi da adulto di quella possa trovare tutti quegli strumenti idonei a essere italiana, contaminata poi per le mie attività con la de- luogo di opportunità e di crescita e di partecipazio- “Veramente all’Assemblea solenne svoltasi a Pola nel cennale presenza a Bruxelles, nella frase del prof. An- ne attiva di tutte le Comunità, ma soprattutto delle settembre scorso vi è stata una mia emozione, in primis tonio Borme, mi ritrovo profondamente, specialmente nuove generazioni, in un contesto europeo – la Cro- per la vicinanza con molti dei protagonisti che hanno per quanto attiene la ‘fedeltà all’ideale di una società azia e la Slovenia sono in Europa – dove la diversità, operato in termini difficili per la crescita dell’Unione fatta da uomini liberi e uguali’. La dignità nazionale si essere componenti di una minoranza, rappresenti Italiana, sia nell’ambito delle diverse premiazioni nella difende rappresentando i valori sopra richiamati.”
III sabato 22 gennaio 2022 INSERTO SPECIALE UNIONE ITALIANA - 30 ANNI INSIEME L’orgoglio dell’appartenenza La collaborazione permanente prese il via negli anni ‘60, quando negli Uffici di piazza Ponterosso c’era Luciano Rossit. Da allora il dialogo non si è mai interrotto... “Come richiamato sopra citando il Prof. Antonio Borme, il dialogo di quel gruppo di Paolo Palminteri con il Prof. Luciano Rossit e con l’Univer- S sità Popolare di Trieste, penso, come da molti sostenuto, abbia rappresentato una ono entrato in contatto per straordinaria sinergia per la difesa concre- la prima volta con l’Unione ta, fattiva e l’intervento di supporto alle Italiana nel 2008, quando Comunità nella crescita, affermazione e è iniziata la mia missione a tutela dei presidi di italianità, ma con l’ac- Zagabria. Le caratteristiche cezione propria che il Prof. Borme e il Prof. uniche dell’UI, come unica è del resto Rossit hanno saputo, voluto rappresentare la storia della Comunità italiana, e il e realizzare nel tempo. valore assoluto dei suoi rappresentanti mi hanno immediatamente avvicinato Il dialogo non si è mai interrotto, il piano ad essa. Era il periodo dei negoziati di permanente di collaborazione è stato lo adesione della Croazia all’UE e delle strumento per un’azione proattiva dell’U- conseguenti, profonde trasformazioni nione Italiana e dell’Università Popolare nel Paese da cui l’UI, collaborando con di Trieste a favore delle Comunità italiane l’Ambasciata, seppe trarre importanti in Croazia e in Slovenia. Spetta a noi, oggi, vantaggi. essere capaci, in un contesto di regole, di È stato tuttavia durante il mio succes- progettualità e di certificazioni, di traspa- sivo mandato di Console Generale a renza e di azioni che siano inclusive e non Fiume, dal 2015 alla fine del 2019, che è divisive, fare in modo che il dialogo non maturata una relazione molto stretta solo non si interrompa, ma trovi sempre non solo con i vertici dell’Unione Italia- più forza e coesione.” na, ma con tutte quelle straordinarie, uniche persone che quotidianamente Insieme siamo più forti, ha detto. Quanto dedicano le loro migliori energie per il conta l’inclusività? Può fare la differenza? bene delle Comunità degli Italiani disse- Paolo Palminteri minate sul territorio, affermando orgo- “L’inclusività è fondamentale. Riprendendo gliosamente la loro identità nazionale. le parole del Prof. Borme, si deve, con orgo- Ho cercato di dare a questa Comunità molto, molto di più di quanto abbia munità degli Italiani di Visinada. Un af- glio di minoranza, sostenere fattivamente il massimo che potessi dare, da un lato, potuto dare. Da questa Comunità ho fetto davvero sincero, come dimostrato la propria fedeltà a un ideale di una società grazie a un gruppo di colleghi eccezio- infatti tratto una crescita professionale, dal fatto che, anche molto tempo dopo fatta di uomini liberi e uguali. Ciò può av- nali, organizzando il Consolato in modo umana, culturale che mi ha segnato la mia partenza, l’Assemblea dell’UI, in venire soltanto se si è inclusivi, se si coltiva da offrire i servizi efficacemente; dall’al- profondamente. Ma soprattutto ne ho occasione del trentesimo anniversario la divisione non si realizza il concetto di tro lato cercando di partecipare il più tratto un affetto che ancora mi com- dalla sua ri-fondazione, mi abbia confe- dignità nazionale. Penso che l’inclusività e la possibile alle attività dell’Unione Italia- muove. rito la veste di socio onorario. trasparenza, l’etica e la dignità dei compor- na e delle Comunità e non mancando Il simbolo di questo affetto sono stati i Il lascito duraturo di questo affetto tamenti rappresentino il più alto strumento mai di rappresentare alle istituzioni molti riconoscimenti che ho ricevuto, sono le molte amicizie che conservo in di operatività e di tutela della nostra italiani- romane e triestine l’importanza del tra cui ricordo in particolare il premio quelle terre bellissime, nelle quali ho tà in Croazia, in Slovenia e in altre parti del sostegno continuo dell’Italia. della Città di Fiume, la cittadinanza ono- per questo davvero lasciato un pezzo mondo.” Tuttavia, sono certo di avere ricevuto raria di Dignano e l’iscrizione alla Co- della mia anima. Lei è nato a Zara, la sua è una storia che si lega alla terra d’origine, dal 2020 è il primo presidente dell’UPT delegato dal MAECI. Dalla prima pagina Quanto è importante il dialogo improntato allo spirito europeo? L’impegno in Assemblea “Mi sembra che nelle risposte date traspaia la mia adesione vera alla concezione euro- Sono stato presidente dell’Assemblea del- peista. Ho metabolizzato, nei miei dieci anni la nostra Unione Italiana dal 2014 al 2018 in Europa e nell’essere stato nei Gruppi di e consigliere della stessa per tre mandati, Coordinamento della società civile per l’ade- ovvero per quasi 12 anni, dal 2006 al 2018. sione all’Unione europea della Macedonia del Ruoli entrambi alquanto impegnativi, so- Nord e del Montenegro, come la tutela della prattutto quello di presidente, ma che mi diversità sia un baluardo imprescindibile e ci hanno permesso di partecipare alla vita permette di essere europei non solo a parole, sociopolitica della nostra CNI, conoscere ma anche nei fatti. a fondo questo mondo, le sue peculiarità e i problemi, essere propositivo, contribuire Certamente l’essere nato a Zara, città che a migliorare e approfondire i rapporti con amo profondamente, luogo della mia fan- le autorità della maggioranza, con quelle ciullezza, terra di origine di mio padre, ha italiane, ma anche con il mondo degli rappresentato e rappresenta tutt’oggi un esuli… legame imprescindibile. L’incontro con il Presidente Mattarella Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Luigi Di Anni che mi hanno permesso di cono- Maio, designandomi quale delegato MAECI scere a fondo le istituzioni organizzative, per la Presidenza dell’Università Popolare politiche, culturali, associative, artistiche di Trieste, non solo ha consegnato a un e scolastiche della CNI. Anni che hanno rappresentante della società civile l’im- lasciato in me traccia, ma soprattutto portante incarico, ma ha permesso a me, tanti bei ricordi. Primo tra tutti, quello profugo ospite nel Centro Raccolta Profu- del 25 aprile del 2015: l’incontro, a Zaga- ghi di Padriciano, di avere l’opportunità di bria, con il Presidente della Repubblica Roberto Palisca poter fare del mio meglio con il massimo Italiana Sergio Mattarella. All’epoca ero impegno a favore degli esuli così come di anche sostituto del deputato della CNI settembre del 2011, l’incontro nell’Arena fonda, con programmi di lavoro, piani coloro che sono rimasti e che hanno tenuto al Sabor e in quel periodo presidente di Pola, con i Presidenti italiano e croato finanziari, decreti, delibere e mozioni a viva la ‘dignità nazionale’; cultura, lingua, dell’Unione Italiana, On. Furio Radin. Un Giorgio Napolitano e Ivo Josipović. volte approvate, altre volte respinte. Ma tradizioni. incontro, avvenuto nella sede dell’Amba- sempre con il pensiero rivolto a un’unica sciata, il cui ricordo suscita ancora in me, Una missione cosa. Il bene della nostra CNI, in una E allora dialogo improntato allo spirito eu- a tutt’oggi, grande emozione. E poi quelli costante, appassionata e incisiva opera ropeo in tutela delle diversità, con percorsi con l’ex ministro degli Esteri Paolo Gen- Tante soddisfazioni tra un impegno e d’affermazione e tutela della nostra iden- progettuali e con modello europeo di traspa- tiloni, a Ragusa (Dubrovnik), il 9 luglio l’altro nell’ambito dei lavori dell’Assem- tità, della nostra lingua e della nostra renza e di certificazione degli impegni e delle del 2015; nel settembre di quello stesso blea, con momenti anche difficili, pole- cultura. Questa, a mio modesto parere, risorse che il Governo Italiano e la Regione anno il concerto di Renzo Arbore a Pola, miche a volte estenuanti, spesso lunghe dovrebbe essere per tutti noi italiani di Autonoma Friuli Venezia Giulia assegnano nell’ambito delle Giornate della Comuni- discussioni, sessioni che iniziavano nel Croazia e Slovenia, una missione. nelle diverse Leggi speciali.” tà Nazionale Italiana e prima ancora, il 3 primo pomeriggio e finivano a notte Roberto Palisca
IV sabato 22 gennaio 2022 INSERTO SPECIALE UNIONE ITALIANA - 30 ANNI INSIEME ŽELJKO JERNEIĆ Le prime elezioni libere e l’Assemblea costituente L e prime elezioni libere e democratiche a cui Gallesano: Fulvio Delcaro e Mario Barbi. furono chiamati i connazionali fecero regi- Sissano: Aldo Demarin. strare una massiccia adesione di elettori, ma Albona: Dino Persi. anche la partecipazione attiva di esponenti Capodistria: Maurizio Tremul, Ondina Gregorić- dei movimenti d’opinione che spingevano Diabatè, Sergio Settomini, Claudio Geissa e Alber- per il rinnovamento, a tutto vantaggio del pluralismo. to Cernaz. Le operazioni di voto per l’Assemblea costituente Pirano: Claudio Bartole, Luisella Ravalico, Vili ebbero luogo in tutte le 23 Comunità degli Italiani Petronio e Amalia Petronio. operanti all’epoca (che costituivano ciascuna una spe- Isola: Silvano Sau, Gianfranco Siljan, Bruno Ga- cifica circoscrizione elettorale) e – come emerge dal sperini e Fausto Marchesan. verbale della Commissione elettorale – furono spal- L’Assemblea costituente si riunì a Pola il 2 marzo mate dal 23 al 27 gennaio del 1991. Nell’occasione – si 1991. Alla presidenza dei lavori, guidata da Antonio legge nel volume Etnia-Extra serie n. 3, Mezzo secolo Borme, furono nominati i consiglieri Claudio Bartole, di collaborazione (1964-2014) Lineamenti per la storia Fabrizio Radin, Ezio Giuricin e Franca Cimador- delle relazioni tra la Comunità italiana in Istria, Fiume Papić. “Venne definita subito ‘l’Assemblea dell’unità e Dalmazia e la Nazione madre di Ezio e Luciano Giu- nella diversità’. Fu inoltre faticosamente raggiunto ricin (Crs Rovigno, 2015) il numero complessivo degli un vero e proprio compromesso per ottenere la ‘pa- iscritti nelle Comunità degli Italiani risultò essere pari cificazione tra tutte le forze della minoranza’ allora a 15.565 connazionali, dei quali ben 13.150 aderirono al molto divise. A Pola – si legge nel volume di Ezio e voto facendo registrare un’affluenza complessiva pari Luciano Giuricin –, si addivenne a un ‘patto di conci- all’84,25 per cento. liazione’, e alla nomina di organismi tesi a gestire la fase costituente (sino all’approvazione dell’indirizzo La Commissione elettorale per le elezioni dell’Assem- programmatico e dello Statuto definitivi della nuova blea costituente dell’Unione degli Italiani dell’Istria organizzazione) in cui fossero proporzionalmente e di Fiume (UIIF) – composta da Enrico Skerbec (presi- rappresentate le componenti e le forze confermate dente), Annamaria Lizzul ed Eligio Bravar – si riunì a dalla competizione elettorale.” Nel volume si legge Fiume il 29 gennaio 1991. Alla seduta presero parte, in ancora: “In fase preliminare il presidente uscen- qualità di osservatori, i membri della Commissione di te dell’UIIF proclamò lo scioglimento definitivo controllo generale, Romano Cimador (presidente), An- dell’UIIF, della sua Conferenza e dei suoi organismi namaria Perović e Santo Raffone e un rappresentante direttivi. Per essere deliberativa a tutti gli effetti della segreteria dell’UIIF, Hilda Kuljiš. Presa visione come prima cosa l’Assemblea costituente dovette del materiale elettorale pervenuto per ogni circoscri- approvare alcuni documenti fondamentali come il zione, la Commissione proclamò i risultati e i nomi Regolamento di procedura assembleare e una Deli- degli eletti nell’Assemblea costituente dell’UIIF. bera statutaria provvisoria. In base ai criteri stabiliti dai due documenti l’Assemblea costituente elesse alla Fiume: Fulvio Varljen, Licia Antonelli, Ennio guida del massimo organismo elettivo e legislativo Tiblias, Alessandro Leković, Renzo Illiasich, Ezio della nuova organizzazione, in rappresentanza del Giuricin, Mauro Graziani e Aldo Bressan. Movimento per la Costituente il Prof. Antonio Borme. Abbazia: Piero Nutrizio e Francesco Belle. Alla guida dell’organo esecutivo (un ‘governo di co- Cherso: Nivio Toich. alizione’, composto da una decina di rappresentanti Lussino: Stelio Cappelli. di quasi tutte le correnti e i movimenti) venne invece Plostine: Anton Brunetta. eletto Maurizio Tremul.” Rovigno: Antonio Borme, Giovanni Radossi, Andrea Sponza, Silvio Brunelli, Vladimiro Uggeri, A componenti della Giunta furono eletti anche: Fa- Maria Velan ed Elio Velan. brizio Radin, Giovanni Radossi, Fulvio Varljen, Ezio Parenzo: Mariagrazia Benčić Bazzara, Graziano Giuricin, Marino Dussich, Amalia Petronio e Boris Musizza e Dario Marion. Brussich. L’Assemblea costituente di Pola nominò Valle: Boris Brussich e Miriana Pauletić. Verteneglio: Ezio Barnabà e Alessandro Drusco- inoltre il gruppo di lavoro incaricato di stendere il Torre: Franco Palma. vich. nuovo statuto dell’organizzazione e quello per la Buie: Franca Cimador-Papić, Marino Dussich, Cittanova: Edoardo Gherbaz e Maria Kovačević. definizione dell’indirizzo programmatico (presieduti Dolores Barnaba e Antonio Furlan. Pola: Gianni Rossanda, Fabrizio Radin, Antonio rispettivamente da Ezio Giuricin e Sergio Settomini). Umago: Giuseppe Rota, Fiorella Campagnola e Mirković, Flavio Pauletta, Giuliano Libanore e Furono inoltre scelti i componenti la delegazione Dario Forza. Morena Dobran. che il 9 marzo del 1991 si incontrò alla Farnesina con Salvore: Silvano Pelizzon. Dignano: Sergio Delton, Lidia Delton e Giorgio le massime autorità diplomatiche italiane (Antonio Villanova: Antonio Cecco. Cerlon. Borme, Maurizio Tremul ed Ezio Giuricin).
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