Impegno e passione Ć Trent'anni di Unione Ita- 30 ANNI INSIEME

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Impegno e passione Ć Trent'anni di Unione Ita- 30 ANNI INSIEME
I   sabato
                                                22 gennaio 2022

   INSERTO SPECIALE UNIONE ITALIANA - 30 ANNI INSIEME

Impegno e passione

                                                        ŽELJKO JERNEIĆ
                                                                         di Roberto Palisca

                                                                         T
                                                                                     rent’anni di Unione Ita-
                                                                                     liana. Trent’anni dei quali
                                                                                     tutti noi appartenenti
                                                                                     alla Comunità Nazionale
                                                                                     Italiana dovremmo anda-
                                                                         re orgogliosi. Un bel traguardo. Se
                                                                         oggi siamo ancora qui, a celebrare
                                                                         i 30 anni della nostra massima
                                                                         organizzazione comunitaria, lo dob-
                                                                         biamo a tutti coloro che ci hanno
                                                                         preceduti e i quali con impegno e
                                                                         passione, per più di settant’anni, si
                                                                         sono adoperati per il mantenimento
                                                                         in vita della nostra lingua, cultura
                                                                         e identità. Non tutti sono portati a
                                                                         occuparsi con successo di politica
                                                                         ma, a mio modesto parere, essere
                                                                         attivi in ambito alle istituzioni della
                                                                         Comunità Nazionale Italiana, impe-
                                                                         gnarsi nella tutela dei nostri diritti,
                                                                         dovrebbe essere compito e dovere
                                                                         morale di ciascuno di noi. Soprat-
                                                                         tutto se – come me ad esempio –,
                                                                         si è cresciuti e maturati nel nostro
                                                                         ambiente, figli di genitori orgogliosi
                                                                         della loro identità, che per difender-
                                                                         la e mantenerla viva erano pronti a
                                                                         qualsiasi sacrificio.

                                                                         I primi passi in Comunità

                                                                         Un vecchio adagio dice che il frutto
                                                                         non cade mai lontano dall’albero.
                                                                         Dai primi passi fatti alla Comunità
                                                                         degli Italiani di Palazzo Modello,
                                                                         dalle prime esperienze da minican-
                                                                         tante, da alunno di un’elementare
                                                                         italiana, agli anni giovanili in cui si
                                                                         frequentavano il Liceo e il Club dei
                                                                         giovani “Giovanni Poscani”, sono
                                                                         effettivamente cresciuto con la CNI.
                                                                         Essendomi impiegato nella nostra
                                                                         Casa editrice e facendo il giornalista
                                                                         alla “Voce del popolo”, uno degli
                                                                         strumenti fondamentali per la con-
                                                                         servazione, lo sviluppo e la promo-
                                                                         zione della nostra cultura, dopo gli
                                                                         anni adolescenziali ho sempre con-
                                                                         tinuato ad avere rapporti stretti con
                                                                         la nostra Unione. E nel momento in
                                                                         cui, da adulto, mi sono reso conto di
                                                                         poter dare forse anche qualcosa di
                                                                         più della mia sola presenza passiva
                                                                         a questo nostro piccolo mondo mi-
                                                                         noritario, ho scelto di impegnarmi
                                                                         anche a livello politico. Per chi non
                                                                         è particolarmente portato a parlare
                                                                         in pubblico, a rapportarsi con le au-
                                                                         torità, farlo può essere inizialmente
                                                                         imbarazzante, ma con il passare del
                                                                         tempo arriva anche l’esperienza e
                                                                         tutto diventa più facile. Se poi oltre
                                                                         ad applicarsi con tanta buona vo-
                                                                         lontà, si riesce anche a riscontrare
                                                                         successo, tanto meglio.

                                                                                     Segue a pagina III
Impegno e passione Ć Trent'anni di Unione Ita- 30 ANNI INSIEME
II     sabato
                                                                            22 gennaio 2022

Intervista. Il presidente
dell’Università Popolare di
Trieste, Emilio Fatovic, sulla                              Lo spirito europeo
                                                            tutela le diversità
collaborazione, sul dialogo
con l’Unione Italiana e sulle
prospettive future

                                                                                                                                        Emilio Fatovic
di Krsto Babić

L’
              avvio formale della collaborazione tra
              l’Università Popolare di Trieste e l’allora
              Unione degli Italiani dell’Istria e di
              Fiume segnato dalla firma dei primi ac-
              cordi ufficiali tra i due Enti, ebbe luogo
a Rovigno, nel settembre del 1964, nel corso di un in-
contro svoltosi nella sede del locale Ginnasio italiano
al quale presero parte, in rappresentanza dell’UPT,
i Proff. Luciano Rossit e Giuseppe Rossi Sabatini
(rispettivamente segretario generale e vicepresi-
dente dell’Ente morale) e il Prof. Antonio Borme,
presidente dell’UIIF. Vennero definite le principali
direttrici d’attività e i programmi della collaborazio-
ne. Tali contenuti furono nuovamente confermati
l’anno successivo, nel corso di un incontro svoltosi
al Liceo “Carlo Combi” di Capodistria. Borme, Rossi
Sabatini e Rossit s’impegnarono ad assicurare alla
collaborazione una costante continuità, escludendo
ogni tipo di provvisorietà e d’improvvisazione, in
quanto rapporti ininterrotti e quotidiani con la Na-
zione d’origine sarebbero stati l’unica garanzia per
la minoranza italiana di non essere assimilata. La
prima iniziativa in assoluto attuata nell’ambito della
collaborazione, fu una conferenza del dott. Loris Pre-
muda, direttore dell’Istituto di storia della medicina
dell’Università di Padova, all’allora Circolo Italiano di
Cultura di Fiume.

Il Piano permanente di attuazione delle attività cul-
turali e didattiche programmate in collaborazione
fra UPT e UIIF proponeva numerose iniziative, parti-
colare importanza assumevano, per la loro novità, i
viaggi d’istruzione in Italia. Per il primo itinerario fu
scelta Ravenna, dove ci fu un omaggio alla tomba di
Dante.                                                                                                                   evidenziazione oggettiva di quanto ciascuno di loro
                                                                                                                         aveva fatto, donato del suo tempo, dei suoi sacrifici e
Da allora il numero di iniziative, programmi, attività                                                                   delle sue energie, per mantenere viva la tutela cultura-
si è moltiplicato arricchendosi sempre di più. Il                                                                        le e quindi l’identità.
dialogo è rimasto costante nonostante il passare del
tempo. Le celebrazioni del 30º anniversario dell’U-                                                                      L’auspicio, come uno dei premiati ha sottolineato,
nione Italiana si presentano come un’occasione per-                                                                      è che il testimone passi in mani giovani altrettanto
fetta per una conversazione con l’attuale presidente                                                                     capaci, pur proiettati nel futuro a tenere sempre vivo
del partner storico, l’Università Popolare di Trieste,                                                                   non solo lo spirito, ma l’effettività nelle azioni della tu-
il Prof. Emilio Fatovic.                                                                                                 tela culturale e del mantenimento dell’identità italiana
                                                                                                                         in cui ci si riconosce.”
L’Unione Italiana celebra 30 anni di attività. Nel
suo ruolo di presidente dell’Università Popolare di                                                                      Nel suo intervento ha voluto citare una frase del primo
Trieste, ovvero del partner storico, quale messaggio                                                                     presidente dell’Unione Italiana, il Prof. Antonio Borme.
desidera inviare nell’occasione?                                                                                         “Per dignità nazionale intendiamo la fierezza naturale
                                                                                                                         e legittima di far parte di una minoranza, che ha prova-
“L’Unione Italiana ha rappresentato indubbiamente             Il vicepresidente dell’UPT, Paolo Rovis,                   to in più circostanze la propria fedeltà all’ideale di una
nei trent’anni di attività un preciso, forte e dinamico       riceve dal presidente dell’UI, Maurizio Tremul,            società fatta da uomini liberi e uguali...”. Il concetto di
presidio di italianità. Molteplici sono stati gli inter-      la targa in occasione del 30º anniversario                 dignità nazionale che cosa significa, per lei?
venti realizzati in quello che era il piano permanente
di collaborazione per le diverse, plurime e compo-                                                                       “La frase del Prof. Antonio Borme, il suo costante e
site attività poste in campo a tutela delle Comuni-                                                                      grande impegno, il suo esempio nel concretizzare i
tà Italiane che l’Unione Italiana rappresenta e ha                                                                       concetti di dignità nazionale, i concetti di far parte
rappresentato in un contesto associativo di presenza        il valore propulsivo a difesa della propria cultura, della   di una minoranza, i concetti di fedeltà all’ideale di
attiva, di supporto e di promozione delle istanze che       propria lingua in un contesto globale.                       una società fatta di uomini liberi, sono una altissima
le diverse Comunità hanno espresso come esigenza.                                                                        espressione del mandato che si era posto il primo
                                                            Il mio non vuole essere un messaggio, ma un oggettivo        presidente dell’Unione Italiana. Come sottolineato
L’auspicio è che nel percorso di attività svolta negli      riconoscimento e un auspicio per una istituzione che è       dal presidente dell’Assemblea solenne di Pola, a cui
ultimi trent’anni, le Comunità e quindi l’Unione            indubbiamente un presidio di italianità nell’accezione       va riconosciuta un’etica profonda, ha visto presente,
Italiana, oltre a cementare la loro congiunta appar-        più ampia.”                                                  allora quasi in simbiosi, una straordinaria, reciproca
tenenza, possano fare tesoro delle esperienze del                                                                        collaborazione dell’Unione Italiana e dell’Università
passato per trovare i punti cardine di cambiamento,         All’Assemblea solenne svoltasi a Pola nel settembre          Popolare di Trieste.
di innovazione e di propulsione per il futuro. Certa-       scorso non ha nascosto la sua emozione per i principali
mente le Comunità operano per poter mantenersi              traguardi raggiunti in termini di tutela culturale e di      Io, oggi presidente dell’Università Popolare di Trieste,
vive in questo contesto di enormi cambiamenti, nei          mantenimento dell’identità. Quali sono gli auspici per       nato a Zara, profugo e vissuto nell’ambito di due
quali però il mio auspicio è che l’Unione Italiana          il futuro?                                                   culture, con scelta genitoriale e poi da adulto di quella
possa trovare tutti quegli strumenti idonei a essere                                                                     italiana, contaminata poi per le mie attività con la de-
luogo di opportunità e di crescita e di partecipazio-       “Veramente all’Assemblea solenne svoltasi a Pola nel         cennale presenza a Bruxelles, nella frase del prof. An-
ne attiva di tutte le Comunità, ma soprattutto delle        settembre scorso vi è stata una mia emozione, in primis      tonio Borme, mi ritrovo profondamente, specialmente
nuove generazioni, in un contesto europeo – la Cro-         per la vicinanza con molti dei protagonisti che hanno        per quanto attiene la ‘fedeltà all’ideale di una società
azia e la Slovenia sono in Europa – dove la diversità,      operato in termini difficili per la crescita dell’Unione     fatta da uomini liberi e uguali’. La dignità nazionale si
essere componenti di una minoranza, rappresenti             Italiana, sia nell’ambito delle diverse premiazioni nella    difende rappresentando i valori sopra richiamati.”
Impegno e passione Ć Trent'anni di Unione Ita- 30 ANNI INSIEME
III         sabato
                                                                                                            22 gennaio 2022

                                                                             INSERTO SPECIALE
                                                                              UNIONE ITALIANA
                                                                            - 30 ANNI INSIEME

                                                    L’orgoglio dell’appartenenza
La collaborazione permanente prese il via
negli anni ‘60, quando negli Uffici di piazza
Ponterosso c’era Luciano Rossit. Da allora il
dialogo non si è mai interrotto...

“Come richiamato sopra citando il Prof.
Antonio Borme, il dialogo di quel gruppo            di Paolo Palminteri
con il Prof. Luciano Rossit e con l’Univer-

                                                    S
sità Popolare di Trieste, penso, come da
molti sostenuto, abbia rappresentato una                      ono entrato in contatto per
straordinaria sinergia per la difesa concre-                  la prima volta con l’Unione
ta, fattiva e l’intervento di supporto alle                   Italiana nel 2008, quando
Comunità nella crescita, affermazione e                       è iniziata la mia missione a
tutela dei presidi di italianità, ma con l’ac-                Zagabria. Le caratteristiche
cezione propria che il Prof. Borme e il Prof.       uniche dell’UI, come unica è del resto
Rossit hanno saputo, voluto rappresentare           la storia della Comunità italiana, e il
e realizzare nel tempo.                             valore assoluto dei suoi rappresentanti
                                                    mi hanno immediatamente avvicinato
Il dialogo non si è mai interrotto, il piano        ad essa. Era il periodo dei negoziati di
permanente di collaborazione è stato lo             adesione della Croazia all’UE e delle
strumento per un’azione proattiva dell’U-           conseguenti, profonde trasformazioni
nione Italiana e dell’Università Popolare           nel Paese da cui l’UI, collaborando con
di Trieste a favore delle Comunità italiane         l’Ambasciata, seppe trarre importanti
in Croazia e in Slovenia. Spetta a noi, oggi,       vantaggi.
essere capaci, in un contesto di regole, di         È stato tuttavia durante il mio succes-
progettualità e di certificazioni, di traspa-       sivo mandato di Console Generale a
renza e di azioni che siano inclusive e non         Fiume, dal 2015 alla fine del 2019, che è
divisive, fare in modo che il dialogo non           maturata una relazione molto stretta
solo non si interrompa, ma trovi sempre             non solo con i vertici dell’Unione Italia-
più forza e coesione.”                              na, ma con tutte quelle straordinarie,
                                                    uniche persone che quotidianamente
Insieme siamo più forti, ha detto. Quanto           dedicano le loro migliori energie per il
conta l’inclusività? Può fare la differenza?        bene delle Comunità degli Italiani disse-                                                     Paolo Palminteri
                                                    minate sul territorio, affermando orgo-
“L’inclusività è fondamentale. Riprendendo          gliosamente la loro identità nazionale.
le parole del Prof. Borme, si deve, con orgo-       Ho cercato di dare a questa Comunità            molto, molto di più di quanto abbia            munità degli Italiani di Visinada. Un af-
glio di minoranza, sostenere fattivamente           il massimo che potessi dare, da un lato,        potuto dare. Da questa Comunità ho             fetto davvero sincero, come dimostrato
la propria fedeltà a un ideale di una società       grazie a un gruppo di colleghi eccezio-         infatti tratto una crescita professionale,     dal fatto che, anche molto tempo dopo
fatta di uomini liberi e uguali. Ciò può av-        nali, organizzando il Consolato in modo         umana, culturale che mi ha segnato             la mia partenza, l’Assemblea dell’UI, in
venire soltanto se si è inclusivi, se si coltiva    da offrire i servizi efficacemente; dall’al-    profondamente. Ma soprattutto ne ho            occasione del trentesimo anniversario
la divisione non si realizza il concetto di         tro lato cercando di partecipare il più         tratto un affetto che ancora mi com-           dalla sua ri-fondazione, mi abbia confe-
dignità nazionale. Penso che l’inclusività e la     possibile alle attività dell’Unione Italia-     muove.                                         rito la veste di socio onorario.
trasparenza, l’etica e la dignità dei compor-       na e delle Comunità e non mancando              Il simbolo di questo affetto sono stati i      Il lascito duraturo di questo affetto
tamenti rappresentino il più alto strumento         mai di rappresentare alle istituzioni           molti riconoscimenti che ho ricevuto,          sono le molte amicizie che conservo in
di operatività e di tutela della nostra italiani-   romane e triestine l’importanza del             tra cui ricordo in particolare il premio       quelle terre bellissime, nelle quali ho
tà in Croazia, in Slovenia e in altre parti del     sostegno continuo dell’Italia.                  della Città di Fiume, la cittadinanza ono-     per questo davvero lasciato un pezzo
mondo.”                                             Tuttavia, sono certo di avere ricevuto          raria di Dignano e l’iscrizione alla Co-       della mia anima.

Lei è nato a Zara, la sua è una storia che si
lega alla terra d’origine, dal 2020 è il primo
presidente dell’UPT delegato dal MAECI.             Dalla prima pagina
Quanto è importante il dialogo improntato
allo spirito europeo?
                                                    L’impegno in Assemblea
“Mi sembra che nelle risposte date traspaia
la mia adesione vera alla concezione euro-          Sono stato presidente dell’Assemblea del-
peista. Ho metabolizzato, nei miei dieci anni       la nostra Unione Italiana dal 2014 al 2018
in Europa e nell’essere stato nei Gruppi di         e consigliere della stessa per tre mandati,
Coordinamento della società civile per l’ade-       ovvero per quasi 12 anni, dal 2006 al 2018.
sione all’Unione europea della Macedonia del        Ruoli entrambi alquanto impegnativi, so-
Nord e del Montenegro, come la tutela della         prattutto quello di presidente, ma che mi
diversità sia un baluardo imprescindibile e ci      hanno permesso di partecipare alla vita
permette di essere europei non solo a parole,       sociopolitica della nostra CNI, conoscere
ma anche nei fatti.                                 a fondo questo mondo, le sue peculiarità e
                                                    i problemi, essere propositivo, contribuire
Certamente l’essere nato a Zara, città che          a migliorare e approfondire i rapporti con
amo profondamente, luogo della mia fan-             le autorità della maggioranza, con quelle
ciullezza, terra di origine di mio padre, ha        italiane, ma anche con il mondo degli
rappresentato e rappresenta tutt’oggi un            esuli…
legame imprescindibile.
                                                    L’incontro con il Presidente Mattarella
Il Ministro degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale On. Luigi Di            Anni che mi hanno permesso di cono-
Maio, designandomi quale delegato MAECI             scere a fondo le istituzioni organizzative,
per la Presidenza dell’Università Popolare          politiche, culturali, associative, artistiche
di Trieste, non solo ha consegnato a un             e scolastiche della CNI. Anni che hanno
rappresentante della società civile l’im-           lasciato in me traccia, ma soprattutto
portante incarico, ma ha permesso a me,             tanti bei ricordi. Primo tra tutti, quello
profugo ospite nel Centro Raccolta Profu-           del 25 aprile del 2015: l’incontro, a Zaga-
ghi di Padriciano, di avere l’opportunità di        bria, con il Presidente della Repubblica                                                       Roberto Palisca
poter fare del mio meglio con il massimo            Italiana Sergio Mattarella. All’epoca ero
impegno a favore degli esuli così come di           anche sostituto del deputato della CNI          settembre del 2011, l’incontro nell’Arena      fonda, con programmi di lavoro, piani
coloro che sono rimasti e che hanno tenuto          al Sabor e in quel periodo presidente           di Pola, con i Presidenti italiano e croato    finanziari, decreti, delibere e mozioni a
viva la ‘dignità nazionale’; cultura, lingua,       dell’Unione Italiana, On. Furio Radin. Un       Giorgio Napolitano e Ivo Josipović.            volte approvate, altre volte respinte. Ma
tradizioni.                                         incontro, avvenuto nella sede dell’Amba-                                                       sempre con il pensiero rivolto a un’unica
                                                    sciata, il cui ricordo suscita ancora in me,    Una missione                                   cosa. Il bene della nostra CNI, in una
E allora dialogo improntato allo spirito eu-        a tutt’oggi, grande emozione. E poi quelli                                                     costante, appassionata e incisiva opera
ropeo in tutela delle diversità, con percorsi       con l’ex ministro degli Esteri Paolo Gen-       Tante soddisfazioni tra un impegno e           d’affermazione e tutela della nostra iden-
progettuali e con modello europeo di traspa-        tiloni, a Ragusa (Dubrovnik), il 9 luglio       l’altro nell’ambito dei lavori dell’Assem-     tità, della nostra lingua e della nostra
renza e di certificazione degli impegni e delle     del 2015; nel settembre di quello stesso        blea, con momenti anche difficili, pole-       cultura. Questa, a mio modesto parere,
risorse che il Governo Italiano e la Regione        anno il concerto di Renzo Arbore a Pola,        miche a volte estenuanti, spesso lunghe        dovrebbe essere per tutti noi italiani di
Autonoma Friuli Venezia Giulia assegnano            nell’ambito delle Giornate della Comuni-        discussioni, sessioni che iniziavano nel       Croazia e Slovenia, una missione.
nelle diverse Leggi speciali.”                      tà Nazionale Italiana e prima ancora, il 3      primo pomeriggio e finivano a notte                                    Roberto Palisca
Impegno e passione Ć Trent'anni di Unione Ita- 30 ANNI INSIEME
IV     sabato
                                                                      22 gennaio 2022

                                                                                                                          INSERTO SPECIALE UNIONE ITALIANA
                                                                                                                                         - 30 ANNI INSIEME

                                                                                                                                                                             ŽELJKO JERNEIĆ
Le prime elezioni libere
e l’Assemblea costituente
L
           e prime elezioni libere e democratiche a cui                                                          	Gallesano: Fulvio Delcaro e Mario Barbi.
           furono chiamati i connazionali fecero regi-                                                           	Sissano: Aldo Demarin.
           strare una massiccia adesione di elettori, ma                                                         	Albona: Dino Persi.
           anche la partecipazione attiva di esponenti                                                           	Capodistria: Maurizio Tremul, Ondina Gregorić-
           dei movimenti d’opinione che spingevano                                                                    Diabatè, Sergio Settomini, Claudio Geissa e Alber-
per il rinnovamento, a tutto vantaggio del pluralismo.                                                                to Cernaz.
Le operazioni di voto per l’Assemblea costituente                                                                	Pirano: Claudio Bartole, Luisella Ravalico, Vili
ebbero luogo in tutte le 23 Comunità degli Italiani                                                                   Petronio e Amalia Petronio.
operanti all’epoca (che costituivano ciascuna una spe-                                                           	Isola: Silvano Sau, Gianfranco Siljan, Bruno Ga-
cifica circoscrizione elettorale) e – come emerge dal                                                                 sperini e Fausto Marchesan.
verbale della Commissione elettorale – furono spal-                                                              L’Assemblea costituente si riunì a Pola il 2 marzo
mate dal 23 al 27 gennaio del 1991. Nell’occasione – si                                                          1991. Alla presidenza dei lavori, guidata da Antonio
legge nel volume Etnia-Extra serie n. 3, Mezzo secolo                                                            Borme, furono nominati i consiglieri Claudio Bartole,
di collaborazione (1964-2014) Lineamenti per la storia                                                           Fabrizio Radin, Ezio Giuricin e Franca Cimador-
delle relazioni tra la Comunità italiana in Istria, Fiume                                                        Papić. “Venne definita subito ‘l’Assemblea dell’unità
e Dalmazia e la Nazione madre di Ezio e Luciano Giu-                                                             nella diversità’. Fu inoltre faticosamente raggiunto
ricin (Crs Rovigno, 2015) il numero complessivo degli                                                            un vero e proprio compromesso per ottenere la ‘pa-
iscritti nelle Comunità degli Italiani risultò essere pari                                                       cificazione tra tutte le forze della minoranza’ allora
a 15.565 connazionali, dei quali ben 13.150 aderirono al                                                         molto divise. A Pola – si legge nel volume di Ezio e
voto facendo registrare un’affluenza complessiva pari                                                            Luciano Giuricin –, si addivenne a un ‘patto di conci-
all’84,25 per cento.                                                                                             liazione’, e alla nomina di organismi tesi a gestire la
                                                                                                                 fase costituente (sino all’approvazione dell’indirizzo
La Commissione elettorale per le elezioni dell’Assem-                                                            programmatico e dello Statuto definitivi della nuova
blea costituente dell’Unione degli Italiani dell’Istria                                                          organizzazione) in cui fossero proporzionalmente
e di Fiume (UIIF) – composta da Enrico Skerbec (presi-                                                           rappresentate le componenti e le forze confermate
dente), Annamaria Lizzul ed Eligio Bravar – si riunì a                                                           dalla competizione elettorale.” Nel volume si legge
Fiume il 29 gennaio 1991. Alla seduta presero parte, in                                                          ancora: “In fase preliminare il presidente uscen-
qualità di osservatori, i membri della Commissione di                                                            te dell’UIIF proclamò lo scioglimento definitivo
controllo generale, Romano Cimador (presidente), An-                                                             dell’UIIF, della sua Conferenza e dei suoi organismi
namaria Perović e Santo Raffone e un rappresentante                                                              direttivi. Per essere deliberativa a tutti gli effetti
della segreteria dell’UIIF, Hilda Kuljiš. Presa visione                                                          come prima cosa l’Assemblea costituente dovette
del materiale elettorale pervenuto per ogni circoscri-                                                           approvare alcuni documenti fondamentali come il
zione, la Commissione proclamò i risultati e i nomi                                                              Regolamento di procedura assembleare e una Deli-
degli eletti nell’Assemblea costituente dell’UIIF.                                                               bera statutaria provvisoria. In base ai criteri stabiliti
                                                                                                                 dai due documenti l’Assemblea costituente elesse alla
	Fiume: Fulvio Varljen, Licia Antonelli, Ennio                                                                 guida del massimo organismo elettivo e legislativo
   Tiblias, Alessandro Leković, Renzo Illiasich, Ezio                                                            della nuova organizzazione, in rappresentanza del
   Giuricin, Mauro Graziani e Aldo Bressan.                                                                      Movimento per la Costituente il Prof. Antonio Borme.
	Abbazia: Piero Nutrizio e Francesco Belle.                                                                    Alla guida dell’organo esecutivo (un ‘governo di co-
	Cherso: Nivio Toich.                                                                                          alizione’, composto da una decina di rappresentanti
	Lussino: Stelio Cappelli.                                                                                     di quasi tutte le correnti e i movimenti) venne invece
	Plostine: Anton Brunetta.                                                                                     eletto Maurizio Tremul.”
	Rovigno: Antonio Borme, Giovanni Radossi,
   Andrea Sponza, Silvio Brunelli, Vladimiro Uggeri,                                                             A componenti della Giunta furono eletti anche: Fa-
   Maria Velan ed Elio Velan.                                                                                    brizio Radin, Giovanni Radossi, Fulvio Varljen, Ezio
	Parenzo: Mariagrazia Benčić Bazzara, Graziano                                                                 Giuricin, Marino Dussich, Amalia Petronio e Boris
   Musizza e Dario Marion.                                                                                       Brussich. L’Assemblea costituente di Pola nominò
	Valle: Boris Brussich e Miriana Pauletić.                 	Verteneglio: Ezio Barnabà e Alessandro Drusco-   inoltre il gruppo di lavoro incaricato di stendere il
	Torre: Franco Palma.                                         vich.                                            nuovo statuto dell’organizzazione e quello per la
	Buie: Franca Cimador-Papić, Marino Dussich,               	Cittanova: Edoardo Gherbaz e Maria Kovačević.    definizione dell’indirizzo programmatico (presieduti
   Dolores Barnaba e Antonio Furlan.                         	Pola: Gianni Rossanda, Fabrizio Radin, Antonio   rispettivamente da Ezio Giuricin e Sergio Settomini).
	Umago: Giuseppe Rota, Fiorella Campagnola e                  Mirković, Flavio Pauletta, Giuliano Libanore e   Furono inoltre scelti i componenti la delegazione
   Dario Forza.                                                 Morena Dobran.                                   che il 9 marzo del 1991 si incontrò alla Farnesina con
	Salvore: Silvano Pelizzon.                                	Dignano: Sergio Delton, Lidia Delton e Giorgio   le massime autorità diplomatiche italiane (Antonio
	Villanova: Antonio Cecco.                                    Cerlon.                                          Borme, Maurizio Tremul ed Ezio Giuricin).
Impegno e passione Ć Trent'anni di Unione Ita- 30 ANNI INSIEME Impegno e passione Ć Trent'anni di Unione Ita- 30 ANNI INSIEME Impegno e passione Ć Trent'anni di Unione Ita- 30 ANNI INSIEME
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