Imparare l'italiano a New York: un'indagine sociolinguistica - un'indagine sociolinguistica

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Imparare l'italiano a New York: un'indagine sociolinguistica - un'indagine sociolinguistica
Imparare l’italiano a New York:
un'indagine sociolinguistica
Maria Licia Sotgiu
Universita di Roma La Sapienza

         Abstract: Attualmente gli Stati Uniti sono il quarto paese al mondo per
         numero di studenti iscritti ai corsi di lingua italiana. A partire da tale
         contesto, il presente contributo analizza la situazione dell’offerta for-
         mativa di italiano presso il College di Staten Island di New York.
         Alcuni dati emersi da un'indagine sociolinguistica condotta nelle clas-
         si informano sulla presenza dell'italiano come lingua di origine, sui
         suoi effettivi spazi di vitalità e sugli ambiti d’uso, nonché su alcuni
         aspetti legati alla dimensione motivazionale, inducendo a riflettere sui
         reali fattori di attrattiva della nostra lingua all’estero.

         Keywords: apprendimento, italiano LS, College of Staten Island, usi
         linguistici, motivazioni

Introduzione

Nel rapporto sullo stato di diffusione dell'italiano nel mondo, redatto e
presentato in occasione dell'ultima edizione degli Stati Generali della
Lingua Italiana, si afferma che l'italiano è la quarta lingua più studiata
nel mondo (Ministero Affari Esteri 5). Degli oltre due milioni di studenti
di italiano nel mondo, più di 200mila risiedono negli Stati Uniti, facen-
do di questo paese il quarto (dopo Australia, Francia e Germania) per
numero di studenti (21). Tale consistente presenza rende gli USA un
privilegiato terreno per osservare il fenomeno di diffusione dell'italiano
all’estero. Il presente contribuito si concentra su un contesto di
apprendimento specifico, quello rappresentato dal College of Staten
Island di New York. L'obiettivo primario è di carattere conoscitivo, vale
a dire acquisire informazioni di tipo sociolinguistico sugli iscritti ai
corsi di italiano. L'esposizione si articola in tre sezioni principali.
    Una breve parte iniziale è dedicata alla presentazione di alcuni dati
di contesto sulla situazione dello studio dell'italiano negli Stati Uniti,
con lo scopo di contestualizzare i dati emersi dalla nostra ricerca.
     Nella seconda sezione verranno fornite alcune informazioni relative
all’organizzazione del programma degli Italian Studies del College of
Staten Island (d’ora in poi CSI) e, più specificamente, alla tipologia dei
ITALIAN CANADIANA,               Vol. XXXIII, (2019), 83-108
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corsi impartiti, al numero dei docenti attivi e al numero degli studenti
iscritti negli ultimi anni.
      La terza parte presenta alcuni dati raccolti tramite un questionario
sociolinguistico somministrato nel dicembre 2017 agli studenti iscritti ai
corsi di italiano del CSI. Lo scopo è stato quello di raccogliere e di
sistematizzare alcune informazioni sugli ambiti d’uso e il grado di vital-
ita dell’italiano, sugli aspetti della nostra lingua che suscitano attrattiva
e producono motivazione all’apprendimento e, infine, sul tipo di con-
tatto che gli studenti hanno con l’italiano.
      La quarta e ultima parte è dedicata all'analisi dei risultati del-
l'indagine, con alcune riflessioni conclusive sulla presenza dell'italiano
come lingua di origine, sull'effettiva vitalità della nostra lingua e sui fat-
tori, non solo culturali, che generano motivazione ed esercitano attrattiva.

L'italiano come lingua straniera negli Stati Uniti:
una breve ricognizione

I dati sugli usi linguistici negli Stati Uniti dell’ American Community
Survey (ACS), elaborati dall’United States Census Bureau! per il perio-
do 2009-2013,        riferiscono      che   attualmente,    nella     lista delle   lingue
straniere parlate in ambiente domestico, l'italiano si posiziona in deci-
ma posizione con un totale di 708.966 locutori (la lingua inglese è rap-
presentata da 231.122.908 parlanti) (Tabella 1).

Tabella 1. Le lingue parlate in ambiente domestico negli USA

                                       37.458.470          6. coreano        1117525
     2. cinese                         2.896.766           7. tedesco        1.063.773
     3. francese e francese creolo     2.047.467           8. arabo            924.374
     4. tagalog                        1.613.346           9. russo           879.434
     5. vietnamita                     1.399.936           10. italiano        708.966

Fonte: American Community Survey — United States Census Bureau (2009-2013)

Per quanto riguarda, invece, la situazione dell’italiano come lingua stu-
diata nelle università degli Stati Uniti, i documenti pubblicati relativi
agli Stati Generali della Lingua Italiana (per gli anni 2013, 2014/2015,
2015/2016 e 2016/2017) riportano la seguente situazione (Tabella 2):

1. https://www.census. gov/data/tables/2013/demo/2009-2013-lang-tables.html.
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Tabella 2. Studenti di italiano totali e studenti di italiano universitari negli USA

[Periodo di riferimento      Totale studenti di          Totale studenti universitari
                             italiano negli USA
  2016/2017                    22741                      73,479
  2015/2016                    203,926                    64,449
  2014/2015                    242528                     74,699
  2015                         147,622                   44,024

Fonte: Stati Generali della Lingua italiana (2014, 2016, 2017, 2018)
    Nonostante       la generale crescita della totalità degli studenti                di
italiano negli USA, la situazione degli iscritti nelle università appare
leggermente più instabile. Si registra, infatti, un incremento significati-
vo (di 27,674 unità) nell’a.a. 2014/15 rispetto al 2013. Tuttavia, nell’anno
successivo è presente un calo di iscritti di 7,250 studenti. Nell'ultimo
a.a. 2016/2017, invece, il numero degli iscritti ai corsi di italiano è nuo-
vamente aumentato. Una simile tendenza di oscillazione è confermata
anche dai dati sulle iscrizioni ai corsi di lingue straniere a livello uni-
versitario della Modern Languages Association (MLA), che registra un
forte calo nello studio delle lingue straniere in generale, corrispondente
al 9,2% in meno nel semestre autunnale del 2016 rispetto al 2013
(Looney e Lusin 14), e riporta alcuni dati specifici sull’italiano, illustrati
nella Tabella 3.

Tabella 3. Iscrizioni ai corsi di italiano negli USA
Fonte: MLA Language Enrollment Database 1958-2016

    Anno                                             Incrementi o cali percentuali
  2016                                                                -20,9%
  2013
                     VE,
                      78,176
                          63,899

     Come si nota, il periodo dal 2002 al 2009 registra un incremento pro-
gressivo. Tuttavia, dal 2013 al 2016 gli scritti ai corsi universitari di ita-
liano sono calati del 20,9%, passando da quasi 71mila iscritti a 57,743
unità. L'attuale condizione dell’italiano negli USA appare dunque piut-
tosto fluttuante. Dopo aver riferito di alcuni dati generali, consideriamo
ora la situazione specifica del contesto di apprendimento nel quale è
stata svolta la nostra indagine.
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La lingua italiana al College di Staten Island

I corsi di italiano sono attivati all’interno del Dipartimento di Lingue e
Letterature Straniere, insieme all’American Sign Language, allo spa-
gnolo, al francese, al cinese, all’arabo e al latino.
     L'offerta formativa del College di Staten Island (CSI) durante il
semestre di Fall 2017 (quello nel quale è stata condotta la ricerca) appare
rivolta soprattutto all'acquisizione linguistica con cinque tipologie di
corsi, su un totale di sette, il cui contenuto è primariamente linguistico.
Si presentano di seguito (Tabella 4) i corsi impartiti nel suddetto seme-
stre, con il riferimento alle ore settimanali e alla lingua veicolare di
insegnamento.

Tabella 4. Corsi di italiano impartiti al CSI (semestre autunnale 2017)

Nome    del corso                            Lingua di insegnamento|Ore a
                                                                     settimana
                                                                          DD

ITL-213 Continuing Italian I
ITL-215 Continuing Italian II                italiano
ITL-313 Advanced Communication Skills
ITL-320 Italian Civilization and Culture

ITL-330 History of Italian Cinema

     I primi quatto corsi (112, 114, 213 e 215) sono incentrati sull’inse-
gnamento delle strutture di comunicazione dal livello principiante fino
al livello intermedio    e avanzato.     Il 313, invece, si concentra          sul per-
fezionamento dell'espressione tramite la produzione di relazioni scritte
e orali e la lettura di testi letterari. Gli ultimi due corsi (320 e 330) sono
dedicati, infine, alla presentazione e allo studio delle principali correnti
culturali italiane (nel campo dell’arte, della letteratura e della scienza) e
della storia del cinema italiano*. Per quanto riguarda, invece, il corso
sul cinema italiano, la lingua di insegnamento risulta essere l'inglese in
quanto tale corso era aperto anche a studenti di altri programmi, in par-
ticolare quelli provenienti dal Dipartimento di Media Culture.

2. La descrizione dei contenuti dei corsi di italiano offerti al CSI è reperibile al
 seguente indirizzo: https://csicuny.smartcatalogiq.com/en/current/Under
 graduate-Catalog/Courses/ITL-Italian.
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     Se però guardiamo all'offerta formativa completa del Programma di
Italiano al CSF, vediamo che essa comprende un maggior numero di corsi,
rispetto a quelli precedentemente menzionati, che sono attivati a rotazione in
base alle disponibilità dei docenti e alle iscrizioni degli studenti (Tabella 5).

Tabella 5. Corsi di lingua e cultura al CSI: offerta formativa completa
ITL 101 Italian Conversation I                ITL 352 Themes in Medieval and
ITL102 Italian Conversation II                    Renaissance Literature
ITL   113 Basic Italian I                     ITL 353 Themes in Modern and
ITL   120 Intensive Italian I                      Contemporary Italian Literature
ITL   208 Italian for Native Speakers         ITL 360 Italian Short Story
ITL   220 Intensive Italian II                ITL 370 Structures of Italian
ITL   325 Italian Experience in the           ITL 410 Dante
       Americas                               ITL 420 Italian Literary Renaissance
ITL 340 Introduction to Italian               ITL 440 Italian 19th-Century
     Literature                                   Literature
ITL 341 Literary Survey I: Medieval,          ITL 450 Modern Italian Literature
       Renaissance                            ITL 470 Genre, Theme, Key Author:
ITL 342 Literary Survey II: Modern                Medieval and Renaissance
       Italian Studies                            Literature
ITL 345 Italian Theatre                       ITL 471 Genre, Theme, Key Author:
ITL 350 Gender in Italian Literature               Modern and Contemporary
                                                   Literature

      Si valuti che, dei 29 corsi nominati sul sito del College, i corsi 112,
114, 213, 315, 313 sono i corsi di lingua attivati in maniera regolare ogni
semestre. Invece, i corsi 101,102, 113, 120, 208, 220, 345, 360, 370 negli
ultimi anni non sono stati offerti.
     Il corpo insegnanti che opera al CSI comprende quattro full time fac-
ulty e nove adjunct professor. Si segnala che il Dipartimento di Lingue
e Letterature Straniere ha richiesto la presenza di un giovane insegnante
di madrelingua italiana selezionato nell’ambito del progetto “Laureati
per l'Italiano” promosso e finanziato dal MAECI* e che l’esperienza di
insegnamento della sottoscritta a Staten Island rientrava nell’ambito di
tale progetto.

3. Per una panoramica sull'offerta formativa completa si dia uno sguardo a
   https://csicuny.smartcatalogiq.com/en/current/Undergraduate-
   Catalog /Courses/ITL-Italian.
4 Il progetto, avviato in via sperimentale nel corso del 2015, prevede l'invio di
   laureati specializzati nella didattica dell'italiano a stranieri a supporto delle
   cattedre di italianistica di alcune università all’estero.
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    Per quanto riguarda gli studenti, vediamo ora alcuni dati numerici
relativi alle iscrizioni il cui andamento negli ultimi anni, come si nota
dalla Tabella 6, risulta in costante crescita (tranne un lieve calo avvenuto
tra il 2013 e il 2016).

Tabella 6. Studenti iscritti ai corsi di italiano del CSI
|
[Fall 2002| Fall 2006| Fall 2009 [Fall 2013 |Fall 2016 |Fall 2017 |Spring 2018
Numero
iscritti       238       284       389        453           424      470       481

L'indagine sociolinguistica

L'indagine è stata svolta tramite un questionario somministrato in for-
mato cartaceo all’interno delle classi di italiano. La somministrazione è
stata eseguita personalmente, con il cordiale aiuto di tutto il corpo
docenti. Per la tipologia dei quesiti, ci si è ispirati alle due più grandi
indagini sull’italiano all’estero finora compiute (De Mauro et alii;
Giovanardi e Trifone).
      Il questionario, somministrato            a un campione di 341 studenti fre-
quentanti 18 corsi di lingua italiana, sì presenta suddiviso in quattro
sezioni5 e comprende i seguenti aspetti:

           * informazioni personali (Sezione A): età, sesso, nazionalità, nazione di
               nascita 0 periodo di permanenza negli USA, esperienze di scolariz-
               zazione in altri paesi (dove e per quanto tempo), nazione di nascita dei
               genitori;
           *
               conoscenze linguistiche (Sezione B): quante e quali lingue lo studente
               conosce e usa, quali lingue parla a casa e con gli amici, conoscenza e
               uso di parole italiane (standard e dialettali);
               motivazioni allo studio dell'italiano (Sezione C): motivazioni personali e
           x

               familiari, motivazioni accademiche e di studio, motivazioni culturali,
               motivazioni professionali;
           x
               rapporto con l'italiano e con la cultura italiana (Sezione D): ambiti d'uso
               dell'italiano (luoghi e persone), contatto con i media italiani (tv, radio,
               giornali, internet), contatto con la cultura italiana e l’Italia (relazioni
               familiari, abitudini alimentari, viaggi in Italia).

     L'indagine così articolata ha permesso di registrare alcuni aspetti
cruciali di carattere sociolinguistico e culturale. Tra i tanti dati raccolti,

9. La versione integrale del questionario somministrato è consultabile in appen-
  dice al contributo.
Imparare l'italiano a New York                                   89

si è scelto di concentrare l’attenzione solamente su alcuni ritenuti mag-
giormente       significativi,    contenuti   ciascuno       nelle quattro   sezioni       del
questionario e raggruppati in quattro macro-nuclei tematici:

           * caratteristiche del campione: numero e profilo socioculturale degli
             studenti (età media, sesso, nazione di nascita, nazione di nascita dei
              geni- tori);
           * presenza dell'italiano e suoi spazi di vitalità: italiano lingua di origine;
              usi linguistici con i familiari e con gli amici, uso della lingua italiana
             (luoghi e interlocutori);
           * le motivazioni allo studio dell'italiano (familiari e personali, accade-
              miche e di studio, culturali, professionali);
           * contatto con i mass media italiani (televisione, giornali /riviste, radio,
             siti web).

Numero degli studenti partecipanti all'indagine

I primi dati numerici riferiscono di una partecipazione ai corsi di ita-
liano abbastanza cospicua: 341 studenti suddivisi in 18 classi (Tabella
7). Si segnala che non compare il corso sul cinema italiano perché tutti
gli studenti presenti in quella classe frequentavano anche il corso sulla
Cultura e civiltà italiana (ITL-320) e che quindi hanno compilato il que-
stionario come studenti di quella classe. Data la dimensione del cam-
pione, e facendo riferimento alle iscrizioni per Fall 2017 (che ricordiamo
essere di 470), si può affermare che i dati raccolti permettono di illu-
strare in maniera abbastanza rappresentativa la situazione dei corsi di
italiano al College di Staten Island.

Tabella 7. Distribuzione degli studenti partecipanti all'indagine
 Tipologia del corso             Numero degli studenti        | Numero delle classi
                                              .          .                             e

 TL                        care
                             71 aa.DRE Sen}ian                                     oe
 ITL-213
                                         x
                                      iE
90                                 Maria Licia Sotgiu

Eta media

L'età media degli       studenti frequentanti i corsi di italiano è di 19 anni
(Tabella 8). Si nota    una quasi totale omogeneità della media delle età nei
primi cinque corsi       (20-21 anni) con un picco di 29 anni registrato per il
corso sulla cultura      e civiltà italiana.
Tabella 8. Distribuzione degli studenti partecipanti all'indagine: età media, sesso,
livelli e classi

                                         20
                                         Zi;
                                         21

                                         21

                                         19 anni

Su un totale di 341 studenti, per il semestre autunnale dell’anno 2017,
troviamo una significativa superiorità numerica delle ragazze: 249 stu-
dentesse     contro    91 studenti       maschi     (Tabella    9). Se si osserva            la
distribuzione degli studenti nei sei livelli, si nota come il numero di stu-
denti che hanno partecipato alle lezioni registra una diminuzione
rispetto all’avanzamento nel corso di studi.
    Si hanno cosi 171 studenti per il livello elementare contro la minore
incidenza dei livelli più avanzati (IT1-313 e ITL-320), pari rispettiva-
mente a 5 e a 12 studenti.

Tabella 9. Distribuzione degli studenti partecipanti all'indagine: sesso, livelli e classi

                       |        ci
                                 la ci
 l'kL4215
                       3
Imparare l’italiano a New York                     GT

Le prime informazioni ricavate riguardano, dunque, la caratteriz-
zazione sociolinguistica del campione, che si presenta costituito da
apprendenti molto giovani, con un’eta media di 19 anni, e formato per
la maggioranza da ragazze. Inoltre, dai dati sulla distribuzione del cam-
pione per livelli e classi, emerge il dato sconcertante del crollo delle
iscrizioni che si verifica nei livelli più avanzati.
     Sono 171, infatti, gli iscritti ai livelli base, contro i 5 studenti fre-
quentanti il corso avanzato.
    Questo dato è perfettamente in linea con quanto riportato per l’ital-
iano nelle università statunitensi da Looney e Lusin (17) che, per l’anno
2016, riportano una tendenza generale secondo la quale i livelli avanza-
ti, rispetto a quelli elementari, comprendono un numero nettamente
minore di iscritti (5,175 contro le 50,934 iscrizioni ai corsi elementari).

Nazione di origine

La Tabella 10 mostra la distribuzione degli studenti rispetto alla nazione di
nascita. L'88% (299 studenti) dei partecipanti all'indagine è nato negli Stati
Uniti, contro il 12% (42 studenti) che è nato in nazioni diverse dagli USA.

Tabella 10. Nazione di nascita degli studenti

Numero studenti (7)
299 (8
    Tra le nazioni di nascita diverse dagli Stati Uniti (Tabella 11) tro-
viamo che la maggior parte di studenti con nazionalita straniera
proviene da Italia, Messico e Albania (5 studenti ognuno) seguite da
Ecuador e Repubblica Dominicana (3 studenti ognuno), Canada,
Giamaica ed Egitto (2 studenti ognuno).

Tabella 11. Nazioni di origine diverse dagli USA

  Nazione di origine                        Numero studenti (%)
  Italia

  Ecuador

  Repubblica Dominicana
92                            Maria Licia Sotgiu

 Canada
 Giamaica
 Egitto
 Cina
 Pakistan
 Sri Lanka

 Giappone
 Bielorussia
                                  |

 Polonia

 Ungheria
 Russia
 Guyana
 Ghana
 Grecia

 Colombia

 Ucraina

 Haiti

 Germania

 Tot.                                  aN

Nazioni di origine diverse dagli USA

La presenza dell’Italia come nazione di nascita degli studenti cresce con
l'avanzamento del corso di studi. Dei 5 studenti con nazionalità ita-
liana, due (2) frequentano il corso ITL-215 e tre (3) il corso ITL-320. In
ogni caso, la presenza dell’Italia come nazione di nascita rimane
estremamente residuale rappresentando solo l’1,5% rispetto al totale del
campione.

Nazione di nascita dei genitori

Per completare il dato sull'Italia come nazione di nascita degli studenti,
è interessante valutare quanti studenti iscritti ai corsi abbiano origini
italiane, vale a dire quanti di loro abbiano i genitori nati in Italia. La con-
sistenza numerica in effetti cresce e si registra che 83 studenti (24%) su
341 hanno uno o entrambi i genitori nati in Italia (Tabella 12).
Imparare l'italiano      a New York                     93

Tabella 12. Nazione di nascita dei genitori: dato sull'Italia
REESE           entrambi nati in Italia |solo uno dei due
 TL

      NOEL cn
 ITL-114

      Fah ce
 ITL-213
               sens
HA esl ia
       ns
      Est
       PENri
CE ET        MEN:
    La maggioranza degli studenti del College di Staten Island è nata
negli Stati Uniti (299, l'88%). Solo 42 di loro sono nati in altri paesi. Di
questi, solo 5 (11,5%) sono nati in Italia. Tuttavia, un numero maggiore
di ragazzi (83, il 24%) ha uno o entrambi in genitori nati in Italia e 89 di
loro (il 26%) hanno genitori che parlano italiano. Questo dato indica,
senza molta sorpresa, che il pubblico dell'offerta formativa di lingua e
cultura italiana al CSI comprende svariati studenti discendenti di ita-
liani, che hanno dunque un legame di tipo familiare con la nostra lingua.

Presenza dell'italiano come lingua di origine: l'italiano parlato dai genitori

La sezione del questionario relativa agli usi linguistici permette di va-lutare
la presenza dell'italiano come lingua parlata dai genitori (Tabella 13).

Tabella 13. L'italiano usato dai genitori

iii anali ae entrambi i genitori | da uno dei due genitori

Il 26% (89) degli studenti ha uno o entrambi i genitori che usano la lin-
gua italiana a livello orale e che quindi si presuppone abbiano un con-
tatto di tipo domestico con l'italiano.
94                                Maria Licia Sotgiu

Uso dell’italiano in famiglia

E interessante perd valutare l’uso effettivo che gli studenti fanno dell’i-
taliano all’interno delle mura domestiche. Alla domanda “Quali lingue
parli con la tua famiglia?” solo 29 studenti su 341 (l’8,5%) hanno
dichiarato di utilizzare l'italiano (Tabella 14).

Tabella 14. L'italiano parlato in famiglia

                                                             madre e
                                                             i fratelli

Rispetto al numero degli studenti di origine italiana, quindi, la vitalità
dell'italiano in ambiente domestico si presenta piuttosto ridotta.
L'italiano sembrerebbe perdersi in famiglia.
Uso dell'italiano con gli amici
Per quanto riguarda gli usi linguistici tra pari, l'italiano registra un ulte-
riore arretramento.
     Alla domanda del questionario “Quale /quali lingua /e parli con i tuoi
amici?” solo 15 studenti hanno dichiarato di usare l'italiano (Tabella 15).

Tabella 15. L'italiano usato con gli amici
                              Numero       studenti

                                       4

                                       15 (4%)
Imparare l’italiano    a New York                      95

Luoghi di utilizzo dell'italiano
I dati appena menzionati sono in parte confermati da quanto emerge da
un'altra sezione del questionario, dove si chiedeva agli studenti di indi-
care i luoghi di utilizzo dell'italiano (Tabella 16).
     Una buona parte di studenti, il 63%, (216 su 341), ha dichiarato di
usare l'italiano esclusivamente al College durante le lezioni. Va ricorda-
to che, in questa sezione, la tipologia del questionario ha permesso ai
ragazzi di indicare più di un luogo in cui essi usano la lingua italiana.
     Essendo ammessa quindi una risposta plurima, per le prime tre
categorie (al college, a casa e al lavoro) il valore assoluto riportato, e la per-
centuale, sono da considerarsi ogni volta in rapporto al numero totale
degli studenti, tenendo a mente che lo stesso studente può aver indicato
più di una categoria allo stesso tempo.

Tabella 16. Luoghi di utilizzo dell'italiano

             Al College                    Al lavoro   Solo al       Nessuna
             durante le                                College       risposta
             lezioni

                                         CINESE
                                              RICORSO LA eee
aa                           be

ITL-213 |ali                eni
                                         ali  RICA RITI
           ee                ea          SR ii PREDA
                                         i    di io
215

                                         Le ot as a ne
ag           297 su 341      92 su 341 | 26 su 341     216 su 341|   14 su 341

Un dato che è, invece, in qualche modo in contrasto con l’uso domestico
dell'italiano menzionato in precedenza (solo 29 studenti avevano
dichiarato di usare l'italiano con un membro della propria famiglia tra
padre, madre e fratelli) è quello relativo ai 92 studenti che in questa
sezione hanno indicato la casa come luogo di utilizzo dell'italiano. Esso
potrebbe essere spiegato con usi linguistici sporadici relativi a singole
parole italiane e/o con familiari altri rispetto alla madre, al padre e ai
fratelli. Un altro dato significativo è poi quello riferito al College: quasi
300 studenti (su 341) hanno indicato l'università come contesto in cui
usano l'italiano.
96                               Maria Licia Sotgiu

Persone con le quali l'italiano è parlato
In un’altra sezione del questionario è stato chiesto agli informanti quali
fossero le persone con le quali parlano l'italiano. Alla domanda “Con
chi parli l’italiano?”, la maggioranza degli studenti ha dichiarato di uti-
lizzare la lingua italiana con i propri compagni di corso (Tabella 17).
Tabella 17. Persone con le quali l'italiano è parlato
                con la mia   con 1 miel     con 1 miel   solo con     nessuna
                famiglia     amici          compagni     i miei       risposta
                                            di corso     compagni

 ITL-213

 ITL-320

                93 su 341    53 su 341      224 su 341   162 su 341   44 su 341

     Si noti che il dato sulla famiglia coincide con il dato precedente
sulla “casa”: sono 93 gli studenti che hanno dichiarato di usare l’italiano
con la propria famiglia (92 avevano dichiarato di parlarlo a casa). Infine,
tra le risposte date nella sezione “altro” l'incidenza numerica è la
seguente: “con il professore” 14; “con i nonni” 5; “con i clienti al lavoro”
1; “con i pazienti in ospedale” 1 (la studentessa è infermiera); “con il
mio capo” 1; “con i colleghi di lavoro” 1; “con la famiglia in Italia” 1;
“con amici di famiglia” 1; “con me stesso” 1.
     Una sezione del questionario particolarmente degna di attenzione
è quella dedicata all'indagine motivazionale. È stato infatti chiesto agli
studenti il motivo per cui avevano scelto di studiare la lingua italiana.
Le categorie motivazionali proposte nel questionario sono quattro:
           *   motivazioni   personali e familiari
           *   motivazioni   accademiche e di studio
           *   motivazioni   culturali
           *   motivazioni   professionali
    In questa sezione, come in altre, la tipologia del questionario ha per-
messo ai ragazzi di indicare più di una categoria. Il totale indica dunque
la ricorrenza delle motivazioni e il valore assoluto, insieme alla per-
Imparare l’italiano a New York                  97

centuale, riferito a una data categoria motivazionale è da considerarsi
ogni volta in rapporto al numero totale degli studenti (pari a 341). Il
Grafico 1 illustra le principali motivazioni indicate dagli studenti.
           Grafico 1. Le motivazioni allo studio dell’italiano

                             Categorie delle motivazioni
                 Cubes        «n

     Personali e familiari    BRIE

 Accademiche e di studio      SSSR

            Profesional       eee

    La categoria motivazionale che ha registrato il più alto numero di
preferenze è quella delle motivazioni culturali, con il 96% (329 studenti)
sul totale delle preferenze. Segue una percentuale di preferenze simile,
il 95% (324 studenti), per la tipologia motivazionale riferita alla sfera
personale e familiare e poi il 94% (322 studenti) per la categoria delle
motivazioni accademiche e di studio. Per quanto riguarda invece le
motivazioni professionali, esse sono rappresentate dal 69% (236) degli
studenti. Data questa preliminare classificazione, è interessante poi con-
siderare le sottocategorie, vale a dire i fattori motivazionali più specifici
compresi entro le categorie generali summenzionate.
    Come già ripetuto, agli studenti è stato permesso non solo di indi-
care la macrocategoria generale, ma anche di selezionare ulteriormente
gli aspetti motivazionali specifici.

Le motivazioni culturali

Come già accennato, 329 studenti si sono espressi a favore delle moti-
vazioni culturali. Tra i 7 fattori costitutivi proposti per tale categoria
motivazionale, la netta maggioranza di essi ha dichiarato il proprio
gradimento nei confronti del cibo (311 studenti, 91,2%). Seguono gli
aspetti relativi all'arte e alla musica, scelti rispettivamente da 174 (51%)
e 172 (50,4%) studenti. Di seguito, a pari merito con 141 (41,3%) pre-
ferenze, le microcategorie “film” e “storia” e in ultimo la letteratura
(con il numero minore di preferenze pari a 104, 30,5%). Infine, i 6 (1,7%)
informanti che hanno scelto l’opzione “altro” hanno fornito risposte
curiose il cui significato non è nettamente comprensibile: “ragioni ide-
ologiche, sport, mi piace Mario, mi piace l’Italia, automobili italiane,
98                                           Maria Licia Sotgiu

poesia italiana”. Il Grafico 2 indica la suddivisione interna alla macro-
categoria delle motivazioni culturali, che ricordiamo essere stata scelta
da 329 studenti su 341 (pari al 96%).

Grafico 2. Fattori specifici della categoria “Motivazioni culturali”

                                        Categorie delle motivazioni
                          Culturali

         Personali e familiari

 Accademiche           e di studio

                   Professionali

Le motivazioni personali e familiari

     Il 95% (324) del campione ha selezionato alcuni aspetti specifici
relativi alla macrocategoria delle motivazioni personali e familiari
(Grafico 3). L'aspetto che ha registrato il numero più alto di preferenze
è la volontà di visitare l’Italia e parlare italiano con gli italiani (226 pre-
ferenze, 66,3%).
     Segue, con 169 preferenze (49,5%) la categoria “mi piace l'italiano”,
scelta da chi ha affermato di provare un piacere verso la lingua italiana.
A seguire, in terza posizione per numero di preferenze (121 preferenze,
35,5%), il numero riferito dagli studenti che hanno riferito di aver scelto
di studiare italiano perché è la lingua dei loro genitori o nonni. In quarta
posizione (con 84 preferenze, 24,6%) troviamo poi l'opzione relativa al
fatto che l'italiano è simile a una lingua già conosciuta dagli stessi stu-
denti e a seguire “volontà di comunicare con gli italiani su internet” (48
informanti, 14%), la categoria “altro” (con 39 preferenze, 11,4%)                  e
“volontà di trasferirsi e vivere in Italia” (scelta da 38 studenti, 11%).

Grafico 3. Fattori specifici della categoria “Motivazioni personali e familiari”

                                     altro

            trasferirsi e vivere in Italia

     pariare con gli italiani su internet

 visitare l'Italia e parlare con italiani

       patrimonio culturale ereditario

                   similarità linguistica

                      mi piace l'italiano
Imparare l'italiano a New York                         99

Le motivazioni accademiche e di studio

Tra le microcategorie proposte per le motivazioni accademiche e di stu-
dio (Grafico 4), la maggioranza degli studenti ha scelto l'opzione relati-
va al requisito linguistico: 273 studenti (80%) hanno scelto di seguire un
corso di italiano perché avevano un requisito linguistico da soddisfare
nell’ambito del proprio piano di studi, dovevano cioè totalizzare crediti
frequentando un corso di lingua. Inoltre, 76 studenti (22,3%) vorrebbero
concorrere per un'esperienza di studio all’estero (in Italia), 61 (18%)
ritengono l'italiano utile per la propria ricerca accademica, 72 (21%)
vorrebbero conseguire un minor in italiano e solo 12 (3,5% su un totale
di 341 studenti) un major.

Grafico 4. Fattori specifici della categoria “Motivazioni accademiche e di studio”

                     major

                     minor

       ricerca accademica

          studio all'estero

      requisito linguistico

Le motivazioni professionali

La macrocategoria delle motivazioni professionali ha totalizzato il
numero minore, ma comunque considerevole, di preferenze rispetto al
totale del campione (236 studenti su 341, il 69%). È significativo notare
che la microcategoria relativa al ritenere utile per la propria carriera
professionale parlare un'altra lingua straniera, in questo caso l'italiano,
è stata quella che ha ricevuto un maggior numero di preferenze (203
studenti, 59,5%). Oltre a ciò, 36 informanti (10,5%) desiderano lavorare
presso aziende italiane negli USA, 34 (10%) vorrebbero                  diventare
traduttori   o interpreti, 33 (9,7%) vorrebbero       insegnare italiano negli
USA, a 26 studenti (7,6%) piacerebbe trovare un lavoro a tempo deter-
minato in Italia e a 7 di loro (2%) piacerebbe un lavoro a tempo inde-
terminato. Infine, 5 informanti (1,5%) hanno indicato come “altro” le
seguenti risposte: “pubbliche relazioni, creare un business in Italia, ho
100                                                           Maria Licia Sotgiu

una famiglia che ha delle piccole aziende in Italia (salone di bellezza e
pasticceria), guida turistica a NY, non indicato” (Grafico 5).

Grafico 5. Fattori specifici della categoria “Motivazioni professionali”

            avoro    a tempo    indeterminato         BS

             lavoro a tempo determinato               SE
       lavorare presso aziende italiane               SSSR
relazioni       con l'Italia della mia azienda        as
                traduzione e interpretariato          SSSR
                insegnare italiano negli USA          Ieri

                insegnare italiano all'estero         [i
      utilità    di parlare   una   | ngua   in piu   RG   TRE RTL   PAIE A RQ   A   NET   DRE      e    N

                                              altro   @

     Il dato su “L'utilità di parlare una lingua straniera in più” pone l’ita-                           SII

liano in concorrenza con le altre lingue. Infatti, un numero significativo
di studenti attribuisce all'acquisizione delle lingue straniere, tra cui si
posiziona a pieno titolo l'italiano, un ruolo non secondario nell’avanza-
mento professionale. Tale dato risulta ancora più rilevante se viene
messo in relazione al luogo in cui è stata svolta la ricerca: gli USA non
sono affatto un paese di origine di flussi migratori verso l'Italia per
motivi lavorativi.
     Per quanto riguarda la frequentazione da parte degli studenti con i
media italiani, la situazione appare abbastanza                                                  critica. Considerando
infatti le risposte date per la categoria “mai”, unitamente a chi non ha
indicato nessuna risposta, appare che la maggioranza degli studenti non
ha alcun tipo di contatto con televisioni, giornali, radio e siti web italiani
(Tabella 18). Ad essere seguita e vista, da 101 studenti, è più di tutti la
televisione italiana. Tra i programmi televisivi indicati dagli informanti,
compaiono soap opere, film, varietà, telegiornali e serie televisive.

Tabella 18 - Contatto con i media italiani

                                                                                            C

                                                                                                  0%).
                                                                                                     5,        3

                                                                                                  or
ECS
 CN EN EN                                                                                          TSx
Imparare l’italiano   a New York                     101

Analisi dei risultati e riflessioni conclusive

Come detto in precedenza, lo scopo dell’indagine è stato quello di
acquisire informazioni sull’attuale condizione dell’italiano in un impor-
tante contesto di apprendimento quale quello di New York, città nota
per essere stata in passato meta di consistenti migrazioni italiane.
In relazione a cid, non sorprende che tra gli studenti del College di
Staten Island sia presente una comunita di origine italiana: una per-
centuale abbastanza consistente di studenti dei corsi di italiano ha ge-
nitori nati in Italia e che parlano italiano (rispettivamente il 24% e il
26%). Inoltre, l’italiano risulterebbe presente anche nelle precedenti
generazioni, come dimostra il 35% di studenti che ha indicato come fat-
tore motivazionale la volontà di studiare la lingua dei propri genitori
e/o nonni. L'italiano si configura dunque come lingua della comunità
di origine, come patrimonio linguistico e culturale da avvicinare o da
recuperare, perché parte costitutiva dell'identità.
    Alcuni altri dati informano, poi, sugli ambiti d’uso e sullo stato di
effettiva vitalità dell'italiano. Il numero di 92 studenti che hanno
dichiarato di utilizzare l'italiano a casa coincide con quello degli stu-
denti che usano l’italiano in famiglia (93) e grosso modo anche con quel-
lo di chi ha genitori italiani (83). Tuttavia, questo dato risulta in contrap-
posizione con i 29 (8,5%) informanti che hanno dichiarato di parlare ital-
iano con la madre, il padre o i fratelli, con i soli 15 studenti (4%) che par-
lano l'italiano con gli amici, con i 216 studenti che hanno indicato il
College come unico luogo di uso dell'italiano e con il numero dei 162
studenti i cui unici interlocutori, per praticare l'italiano, risultano essere
i propri compagni di corso. L'uso dell’italiano sembrerebbe dunque
perdersi nella dimensione intergenerazionale, dove lo spazio linguisti-
co dell'italiano parlato in famiglia dalle nuove generazioni risulta ridot-
to. Ne consegue, dunque, che lo spazio di vitalità della nostra lingua
coincide maggiormente con usi linguistici guidati propri dei contesti di
apprendimento, piuttosto che con usi spontanei, vivi e naturali, legati a
situazioni comunicative reali, come quelli tipicamente presenti in am-
biente domestico. Inoltre, come il dato sui media conferma, la maggio-
ranza degli studenti non ha contatti con l'italiano al di fuori delle classi
e in modalità e contesti di potenziale autoapprendimento: pochi
guardano la televisione, molto pochi ascoltano la radio e consultano siti
web, pochissimi leggono i giornali. Inoltre, l'enorme potenzialità di
internet risulta sorprendentemente utilizzata da un numero molto
basso di studenti (solo 44). Di conseguenza, il contatto che la maggio-
102                                 Maria Licia Sotgiu

ranza degli studenti ha con la lingua italiana avviene in maniera signi-
ficativa e quasi esclusiva durante le lezioni.
     In aggiunta a ciò, un uso alquanto ristretto dell’italiano risulta da
un’altra sezione del questionario dedicata alla tipologia di parole ita-
liane utilizzate, dove appare che il lessico utilizzato è classificabile in
quattro categorie: parole di base e formule fisse, riconosciute come tipi-
camente italiane (ad es. i saluti, prima fra tutte “ciao” e “arrivederci”;
“bello”, “come stai?”); parole legate al cibo e alla sfera della commen-
salita (molto ricorrenti sono parole quali “mangia” e “mangiamo”, “ho
fame”,   “vuoi mangiare?”); parole riconducibili a forme imperative
(“porta”, “aspetta”, andiamo”,   “silenzio”, “vieni qua”, “ascolta”) e a
         II   di          II   ‘i       II   Ms       II   di        yy   ‘i

forme di imprecazione e di turpiloquio (“madonna”, “madonna mia”,
“dio(miofinocchio)
    I dati sulle motivazioni fanno inoltre riflettere su alcune tendenze
generali relative alla capacità di attrattiva che l'italiano ha tra gli
stranieri. Dall’indagine svolta emerge una scelta di tipo plurimoti-
vazionale: l’attrattività dell'italiano è giustificata da motivazioni cultur-
ali, personali e di studio che sono intrecciate e che sono tutte ritenute
ugualmente importanti dagli informanti, come dimostra il Grafico 1. La
maggioranza degli studenti è infatti motivata quasi allo stesso modo da
aspetti legati alla sfera culturale, alla dimensione personale e all'ambito
di studio.         Inoltre,    le motivazioni     professionali   restano      in ultima
posizione, ma non sono affatto residuali. Viene infatti riconosciuta da
ben 236 studenti (il 69%) l'importanza di padroneggiare l'italiano per
avanzare nella propria carriera lavorativa ed è dunque confermata la
spendibilità sociale dell'italiano in ambito professionale. Si presenta
dunque attenuata l’unipolarità dell'italiano come lingua esclusiva-
mente di cultura e risulta ridotta l'opposizione tra motivazioni culturali
e motivazioni strumentali, come già aveva evidenziato l'indagine
Italiano 2000 rilevando che il 22,4% di informanti sceglieva l'italiano per
motivi professionali (De Mauro et al. 164). L'italiano è si una lingua di
grande tradizione culturale, ma è anche una lingua in concorrenza con
le altre e utilizzabile per motivi lavorativi e professionali, anche in un
paese come gli Stati Uniti.
     L'ultimo dato su cui si vuole porre attenzione è quello relativo al
fattore “cibo” compreso entro la macrocategoria delle motivazioni cul-
turali e selezionato da un alto numero di studenti.
     L'interesse suscitato dall'italiano risulta fortemente ancorato alla
sfera della gastronomia, confermando l'importante ruolo che il Made in
Italy ha nell’avvicinare gli stranieri alla nostra lingua. Il fatto che 301
Imparare l’italiano    a   New York                   103

studenti (su 341) abbiano indicato l'opzione “ho scelto la lingua italiana
perché mi piace il cibo italiano” è inevitabilmente legato al ruolo valo-
riale e all'influenza che la “sorta di contro-egemonia culturale” e l’idea
di una modernità alternativa” (Balicco 9) rappresentata dal Made in Italy
ha in relazione alle scelte linguistiche degli stranieri. Inoltre, i 226 stu-
denti che hanno indicato “visitare l’Italia e parlare con gli italiani” come
fattore motivazionale specifico di tipo culturale, ci dice che anche il nos-
tro paese suscita un forte interesse e che sono molti gli studenti che
vogliono avvicinarsi, anche fisicamente, al nostro paese e agli italiani.
    Un ultimo fattore costitutivo permette, inoltre, di riflettere sui pro-
fili motivazionali specifici degli studenti di Staten Island. Tra le micro-
categorie motivazionali legate allo studio, un numero consistente di
studenti (273) ha deciso di seguire un corso di italiano perché spinto
dalla necessità di acquisire crediti da aggiungere al proprio piano di
studi. Tale aspetto dovrebbe essere preso in grande considerazione,
soprattutto pensando a cosa succederebbe se il requisito di crediti asso-
ciato ai corsi di lingua non fosse obbligatorio.
      In conclusione, vorremmo segnalare la possibile utilità che le infor-
mazioni raccolte dalla nostra ricerca assumono in prospettiva glottodi-
dattica. Spetta soprattutto all'impegno e al lavoro degli insegnanti,
infatti, pianificare una didattica che tenga conto della riduzione dello
spazio linguistico dell'italiano tra le nuove generazioni, del contatto
minimo che gli studenti hanno con la lingua dei media, del fatto che l’u-
niversità sia uno dei pochi luoghi, se non l’unico per la maggioranza
degli studenti, in cui usare e praticare l'italiano. Nelle pratiche quoti-
diane all’interno delle classi si dovrebbe inoltre considerare quali sono
i reali interessi e i bisogni linguistici degli studenti, insieme ai fattori che
suscitano maggiormente motivazione, e di conseguenza apprendimen-
to. Riteniamo, infine, che da informazioni di carattere sociolinguistico
come quelle emerse da questa      indagine si potrebbe trarre vantaggio non
solo per le pratiche didattiche   messe in atto nei corsi di italiano all’uni-
versità, ma anche per pensare,     o ripensare, in maniera più generale alle
strategie di promozione della     nostra lingua all’estero.
104                              Maria Licia Sotgiu

Appendice 1. Il questionario sociolinguistico

               The Italian language at CSI: a sociolinguistic analysis
                    Please do not write your name on this paper:
                  all information you provide will be anonymous

A. Personal details
TPA ge:
2. Gender: Female N Male N Another gender identity C
3. In what country were you born?
4. Did you live in other countries in addition to the U.S.?     YESO NOD
    If you answered YES, in which country?                       For how long?
                                                                                 |
5. Have you attended school in other countries in addition to the U.S.? YES D
    NO U
  If you answered YES, in which country?                       From age ____
      to age
6. What is the country of origin of your parents?
   Mother:                Father:

B. Language knowledge
1. How many languages do you speak?
2. Which ones?

3. What languages you would like to know better?

4. What languages do your parents speak?
  Mother:                   Father:
5. What languages do you speak with your family?
  Mother:                  Father:                    Brothers/sisters:
6. What language/languages do you speak with your friends?
   English O    Italian DO Other
7. Do you or does your family use any Italian words, phrases or linguistic
   expressions?
  YES i) NO}
  If you answered YES, which ones? (write the English translation for each
   word you know and use)

8. Do you or does your family use any Italian dialect words, phrases or lin-
    guistic expressions?
   YES Gi), NO.È
  If you answered YES, which ones? (write the English translation for each
      word you know and use)
Imparare l’italiano    a New York              105

C. Motivations for studying Italian
1. How long have you been studying Italian?
2. Which class are you attending?
3. Why did you choose to study Italian at CSI?

a.Personal and family motivations (Select all that apply)
O)I like the Italian language because
O Italian is similar to a language that I already know
© I want to study my parents’ language/I want to study my grandparents’
   language
© I would like to visit Italy and to speak with native speakers
© I would like to talk to Italians on Internet
I would like to move and to live in Italy because

O Other:

b. Academic and Study motivations (Select all that apply)
(I have a language requirement to fulfill
I would like to apply for a study abroad program
© The Italian language is useful for my academic research
© I want to earn a minor in Italian studies
© I want to earn a major in Italian studies

c. Cultural motivations (Select all that apply)
D I like Italian literature
I like Italian art
© I like Italian history
LI like Italian movies
© I like Italian food
I like Italian music
O Other:

d. Professional motivations (Select all that apply)
I would like to get a permanent job in Italy
I would like to get a short-term job in Italy
© I would like to work in Italian companies in the U.S.
| The company where I work has relations with Italy
~ I would like to be a translator or interpreter
I would like to teach Italian in the U.S.
I would like to teach Italian abroad
"| Speaking another foreign language will help my professional career
O) Other:
106                             Maria Licia Sotgiu

D. Connection with the Italian language and culture

Ti Have you ever been to Italy?
  YES 2 NOIE
  If you answered YES, for how long?
  Why? (Select all that apply)
  OD visit relatives
  (| visit as a tourist
     attend a language course
     work
  Fazio.
  O Other:

 . Do you have any relatives living in Italy?
   YES G .NO'o
  If you answered YES, where?

 . Do you eat Italian food?
  YES fe NOW
  If you answered YES, where?

 . Where do you use Italian? (Select all that apply)
   O at home
   [ at the College during classes
   [ at work
  O Other:

 . With whom     do you speak Italian? (Select all that apply)
   O with my    family
   (| with my   friends
   D with my    classmates
   i Other;

 . Do you watch Italian television?
   Always O Frequently O Sometimes O Never CO
   If you answered YES, which kind of television programs?

 . Do you read Italian newspapers and/or magazines?
   Always O Frequently O Sometimes O Never O
   If you answered YES, which kind of newspapers and/or magazines?

 . Do you listen to Italian radio stations?
   Always O Frequently O Sometimes O Never D
Imparare l’italiano       a New York                           107

  If you answered YES, which kind of radio stations?

10. Do you like surfing on Italian websites?
  Always C Frequently Dl Sometimes [ Never MN
  If you answered YES, which kind of websites?

11. Do you like learning about events and facts occurring in Italy?
   _ Yes, because

  O No, because

12. Which Italian cultural aspect would you like to deepen during the course?
(Select all that apply)
  [ Literature
  Awe
  1 Music
  = Cooking
    Cinema
  (| Fashion
  1) Politics /Economics
  O Other:

13. Which Italian language aspect would you like to improve during the
course? (Select all that apply)
   ll Grammar
  ~ Vocabulary
  O Listening
    Speaking
  ~ Reading
    Writing

Bibliografia

Balicco, Daniele. Il Made in Italy e la cultura italiana contemporanea. In Made in
       Italy e cultura. Indagine sull'identità italiana contemporanea. Ed. Daniele
       Balicco. Palermo: Palumbo Editore, 2016, 7-15.
De Mauro, Tullio, Massimo Vedovelli, Monica Barni e Lorenzo Miraglia. Italiano
      2000.    I pubblici e le motivazioni   dell'italiano   diffuso tra stranieri,   Roma:
      Bulzoni, 2002.
Giovanardi, Claudio e Pietro Trifone. L'italiano nel mondo. Roma: Carocci, 2012.
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L'italiano nel
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      mondo che cambia. Stati generali della lingua italiana, 2014, http://
      www.esteri.it/MAE /approfondimenti/2014/2014italiano_nel_mondo_c
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Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Italiano lingua
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      mondo che cambia — 2017,          2018, https://www.esteri.it/mae /resource-
      doc/2017/10/libro_bianco_2017.pdf .
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (2018),
      L'italiano nel mondo che cambia — 2018, 2018, https://www.esteri.it/
      mae / resource /doc/2018/10/rapporto_2018_li.pdf.
Looney, Danni e Natalia Lusin. Enrollments in Languages Other than English in
      United States Institutions of Higher Education, Summer 2016 and Fall 2016:
      Preliminary Report. MLA, 2018, https://www.mla.org/content/              down-
      load /83540/2197676/2016-Enrollments-Short-Report.pdf.
Maiellaro, Gaia. L'italiano nel New England e negli USA: diffusione, criticità e pro-
      poste, The State of the Discipline. Italian Studies in the Early Twenty-First
      Century,   Oct.   1, 2016     -   Wellesley   College,   2016,   https://drive.
      google.com/file/d/0B_V-TjIeqgyE0aE5qgdHdLZXpFYO
      xITDBHWHINbWI1SSzRINm0w/view.
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