Il Telescopio Merz-Repsold di Schiaparelli restaurato è da oggi al Museo della Scienza di Milano

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Il Telescopio Merz-Repsold di
Schiaparelli restaurato è da
oggi al Museo della Scienza
di Milano
In occasione dei lavori per la presentazione del
telescopio Merz-Repsold nell’area Astronomia e Spazio del
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Mapei, in
qualità di partner tecnico, ha fornito i propri prodotti per
realizzare le pavimentazioni dell’area espositiva,
rafforzando così il rapporto di collaborazione con il Museo
che va avanti ormai da anni.

Il telescopio Merz-Repsold, verrà esposto in collaborazione
con l’Istituto Nazionale di Astrofisica INAF – Osservatorio
Astronomico di Brera, e sarà presentato al pubblico per la
prima volta venerdì 29 settembre alle ore 19, durante
MeetMeTonight – Notte Europea dei Ricercatori, a ingresso
libero.

Si tratta del telescopio rifrattore più grande che abbia mai
operato in Italia e uno dei più grandi al mondo.

Photogallery

Notte europea dei ricercatori – ph: Lorenza Daverio – © Museo
Nazionale Scienza e Tecnologia "Leonardo da Vinci"

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Il recupero e il complesso restauro funzionale dello strumento
sono stati realizzati grazie al lavoro volontario di ARASS –
Brera (Associazione per il Restauro degli Antichi Strumenti
Scientifici Onlus), la quale ha curato lo studio del restauro,
le ricerche storiche e la ricostruzione di tutte le parti
mancanti. Il progetto e le fasi di lavoro si sono svolte in
accordo con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e
Paesaggio per la Città metropolitana di Milano.

La storia del Telescopio Merz-Repsold

Fortemente voluto da Giovanni Virginio Schiaparelli, direttore
dell’Osservatorio Astronomico di Brera dal 1862 al 1900, il
Telescopio Merz-Repsold (allora uno dei più grandi e potenti
in Europa) fu finanziato nel 1878 dal Parlamento italiano e
giunse a Brera nel 1882. L’ingente investimento di 250 mila
lire (equivalenti a poco più di 1 milione di euro di oggi),
approvato malgrado le difficoltà economiche del Paese
all’indomani dell’Unità, rese l’Osservatorio fra i più
avanzati del mondo. Lo strumento venne utilizzato tra il 1886
e il 1890 per approfondire gli studi su Marte che
l’astronomo aveva avviato qualche anno prima con un altro
telescopio Merz di dimensioni inferiori.

Il telescopio, costruito da una collaborazione tra le officine
tedesche Merz (per la parte ottica) e Repsold (per la
montatura), ha una lente obiettiva di diametro pari a 49
centimetri (oggi non più presente), una lunghezza focale di 7
metri ed è caratterizzato da una colonna di supporto alta
circa 5 metri. Il peso totale del telescopio si aggira intorno
alle 7 tonnellate.

A questo strumento sono legate le osservazioni del Pianeta
Rosso che, per la loro precisione e dettaglio, segnano un
punto di svolta nella studio dei pianeti. Le mappe di Marte
disegnate da Schiaparelli mostrano la presenza di “canali”,
che danno vita a un acceso dibattito tra gli scienziati
sull’esistenza di acqua, di vegetazione e addirittura di vita
intelligente sul pianeta. Mentre Schiaparelli era cauto
nell’ipotizzare quale possa essere la natura dei canali, altri
astronomi si sbilanciavano in interpretazioni ardite. Il
dibattito andò ben oltre l’ambito scientifico, per invadere
quello sociologico e di costume. Ad esso è indissolubilmente
legata la nascita del mito dei marziani e di un nuovo filone
letterario che, a partire da quel momento, ebbe grande
fortuna: la fantascienza.

Solo molti anni dopo ci si rese conto che i dettagli della
superficie del pianeta furono frutto di illusione ottica.
Schiaparelli fu infatti vittima di un fenomeno percettivo oggi
ben noto, per il quale il cervello umano tende a dare una
struttura geometrica definita anche ai particolari che sono
colti dall’occhio in modo vago e indistinto.

Il   telescopio   Merz-Repsold    fu   trasferito   nel   1936
all’Osservatorio di Merate e definitivamente smantellato
all’inizio degli anni ’60. Nel 2010, in occasione del
centenario della morte di Schiaparelli, l’Osservatorio
Astronomico di Brera ha avviato un progetto per il restauro
del grande telescopio Merz-Repsold, reso possibile da un
finanziamento approvato dalla Commissione Bilancio della
Camera, poi integrato con contributi di altre realtà pubbliche
e private. Per il Museo e il suo pubblico, valorizzare ed
esporre uno degli strumenti che hanno scritto la storia
dell’astronomia moderna (in particolare della planetologia),
ha un significato molto importante.

L’esposizione permanente al Museo dell Scienza e della
Tecnologia di Milano

Il telescopio entra a far parte degli highlight del Museo, gli
oggetti imperdibili segnalati ai visitatori. Per le sue
imponenti dimensioni, questo oggetto costituisce un segno
visivo forte della presenza dell’esposizione dedicata al tema
dello Spazio e dell’Astronomia, catturando l’attenzione dei
visitatori e contribuendo ad ampliare un’importante collezione
presente al Museo sin dal 1961 quando, a seguito delle
celebrazioni per il 50° anniversario della morte di
Schiaparelli, arrivarono al Museo alcuni tra i più antichi e
preziosi strumenti del patrimonio storico dell’Osservatorio
Astronomico di Brera.

All’interno dell’esposizione permanente Astronomia e Spazio la
storia dell’Osservatorio di Brera è presentata come esempio
paradigmatico per raccontare lo sviluppo dell’astronomia
contemporanea. Particolare rilievo riveste il periodo
ottocentesco, momento cruciale nel quale si è avuta la prima
grande esplosione delle conoscenze attuali. In questo contesto
la presenza all’ingresso dell’area del telescopio Merz-Repsold
si configura come una straordinaria opportunità di
valorizzazione di un bene nei confronti del quale ognuno ha un
profondo debito culturale, ma anche come strumento per indurre
nuove fascinazioni nei confronti della scienza, in particolare
nelle generazioni più giovani.

Foto, video e testi di accompagnamento permetteranno di
scoprire la sua storia e di contestualizzarlo rispetto ai temi
affrontati nell’esposizione permanente.

Venerdì 29 settembre, MeetMeTonight – Notte Europea dei
ricercatori
Ingresso libero
Alle ore 19 inaugurazione aperta al pubblico del telescopio
Merz-Repsold.
Alle ore 19.30, nella Sala delle Colonne, incontro “150 anni
con il naso all’insù: dal telescopio di Schiaparelli agli
strumenti astronomici di prossima generazione”. Ne parleranno
il Presidente dell’INAF, il responsabile tecnico del progetto
europeo dell’ESO che costruirà in Cile il telescopio più
grande e sofisticato mai realizzato e alcuni scienziati che
collaborano alla sua realizzazione e che lo utilizzeranno per
indagare sempre più a fondo i segreti dell’universo.
Intervengono:
Fiorenzo Galli, Direttore Generale Museo
Nicolò D’Amico, Presidente INAF (Istituto Nazionale di
Astrofisica)
Roberto Tamai, Programme Manager di E-ELT, ESO (European
Southern Observatory)
Gianpiero Tagliaferri, Direttore INAF – Osservatorio
Astronomico di Brera
John Robert Brucato, INAF – Osservatorio Astrofisico di
Arcetri
Modera:
Giovanni Caprara, editorialista scientifico Corriere della
Sera

Mapei per il Museo della Scienza

Questa sinergia tra Mapei e il Museo è nata nel 2009 quando
l’Azienda insieme a Vinavil, consociata del Gruppo, ha
sponsorizzato e partecipato attivamente alla realizzazione
della nuova Area Sostanze Adesive, offrendo la collaborazione
dei propri laboratori di Ricerca & Sviluppo, del proprio staff
di Assistenza Tecnica in cantiere e dei propri prodotti
specifici e all’avanguardia. All’interno dell’Area i prodotti
Mapei sono stati utilizzati per la ricostruzione di una casa
di epoca romana, in una serie di maquette realizzate
appositamente dall’azienda per il Museo e anche nell’opera
d’arte “Il Silenzio alchemico”.

Successivamente in veste di partner tecnico Mapei è
intervenuta nella realizzazione e nel ripristino di diverse
aree espositive con la fornitura di prodotti per
pavimentazioni in resina: nel 2011 per la sezione Industria
Chimica di base e per l’Area Energia e Materiali; nel 2012 per
la sezione espositiva Sistema Energetico e per la sezione del
laboratorio interattivo Energia & Ambiente; nel 2013 per la
sezione espositiva “Da cosa nasce cosa. Il ciclo di vita dei
prodotti”, per il nuovo Laboratorio Interattivo Materiali e
per l’Area Interattiva Acciaio.

Infine nel 2015 Mapei è intervenuta nel ripristino della
pavimentazione dello spazio espositivo “#FoodPeople. La mostra
per chi ha fame di innovazione”, realizzata in occasione di
Expo. La mostra ha permesso al Museo e ai suoi partner, tra
cui Mapei, di ricevere il Premio Cultura + Impresa 2015 per le
“buone pratiche” nelle Sponsorizzazioni, Partnership e
Produzioni culturali d’impresa.
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