IL SOPRALLUOGO CRIMINOLOGICO SULLA "SCENA GEOGRAFICA DEL CRIMINE" - Sicurezza e Giustizia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
LAWFUL SCENAINTERCEPTION DEL CRIMINE IL SOPRALLUOGO CRIMINOLOGICO SULLA "SCENA GEOGRAFICA DEL CRIMINE" L’articolo introduce il sopralluogo criminologico del luogo del reato, il suo rapporto con una struttura geospaziale che abbiamo definito «scena geografica del crimine» e con il Geographic Profiling. Il sopralluogo criminologico si differenzia dal sopralluogo tecnico-giudiziario per l’oggetto di ricerca. Il sopralluogo tecnico-giudiziario ricostruisce la dinamica oggettiva del delitto trami- te la “fissazione” delle tracce di reato; il sopralluogo criminologico è un’attenta osservazione incrociata effettuata sia attraverso l’esame accurato del dato criminalistico e del suo valore intrinseco e sia mediante la ricerca del valore estrinseco delle tracce forensi presenti sul luogo del reato, finalizzata a scorgere il significato meno evidente del crimine. di Domingo MAGLIOCCA, laureato in Criminologia Applicata per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli Studi di Bologna, con diversi master in criminologia e scienze investigative, maresciallo dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Santa Maria C.V. IV / MMXX 51 SICUREZZAeGIUSTIZIA www.sicurezzaegiustizia.com
SCENA DEL CRIMINE 1. Il Geographic Profiling identificata di località, in particolare i luoghi dove i corpi delle vittime sono stati ritrovati/ Il Geographic Profiling è un procedimento in- abbandonati, i luoghi dove la vittima è stata vestigativo fondato sull’induzione che contri- rapita, il punto dove è stata vista per l’ultima buisce, tramite lo studio dei luoghi colpiti dal volta, i luoghi degli incendi, le scene delle rapi- crimine, a delimitare un’area geografica in cui ne, ma anche ogni luogo geografico associato concentrare le ricerche dell’offender scono- al crimine. sciuto, in particolare dove l’autore del reato Da un punto di vista teorico, l’applicazione potrebbe risiedere; è un metodo che, spostan- delle indicazioni geografiche all’investigazio- do l’investigazione sulle informazioni tempo- ne, le quali fungono da base al profilo geogra- rali e geografiche degli eventi offensivi, forni- fico, parte dall’assunto che l’ambiente esercita sce una zona di priorità dove poter meglio in- una certa azione sul comportamento spaziale vestire e gestire ogni risorsa investigativa non- umano poiché la valutazione della scelta dei ché le indicazioni di massima circa il pattern di siti criminali da parte di un offender si fonda movimento tenuto dall’offender nello spazio tendenzialmente su un principio concettua- geografico. In particolare, l’obiettivo principa- lizzato da George Zipf (1965), chiamato del le della prospettiva geografica del reato sarà: minor sforzo (least effort principle), applicato a • comprendere la dislocazione geografica varie attività umane. In pratica, dinanzi a scel- del luogo del delitto in relazione sia a più te comportamentali analoghe, un individuo eventi criminosi e sia ad uno solo con più opterà solitamente per quella che richiede uno luoghi del crimine collegati; sforzo minore. Tale considerazione traslata in • esaminare la mobilità dell’autore di reato; un quadro criminologico-investigativo è defi- • ridurre l’area di ricerca dell’offender sulla nita principio di prossimità o vicinanza: una per- base dei crimini commessi e delle località sona, qualora dovesse scegliere tra le diverse connesse; possibilità per raggiungere un determinato • stabilire la probabile area geografica di obiettivo/scopo, prediligerà l’opzione che gli residenza o il punto di ancoraggio del reo, comporterà il minor dispendio di tempo, in- nel caso di un crimine seriale; teso anche come distanza da percorrere. Nel • stabilire l’ordine di priorità in una lista di caso della selezione di multipli obiettivi, di un sospetti in base al luogo di residenza, la- qualsiasi percorso stradale o spostamento per voro; compiere un crimine, a parità di desiderabilità, • suggerire le possibili strategie investiga- un offender preferirà la strada più breve e pre- tive congiuntamente all’output del profilo diligerà un obiettivo di facile accesso collocato geografico e gestire le attività di polizia. nelle vicinanze dell’area di residenza. La tecnica del geographic profiling è general- Questo principio si sofferma sull’ipotesi che vi mente applicata a varie tipologie di reati con sia una relazione stabile tra i delitti commessi multiple offese, caratterizzate da serialità del- e la home base dell’offender. I luoghi dove ven- la condotta che coinvolge più scene del crimi- gono commessi i crimini, dove i corpi delle vit- ne geograficamente dislocate e non inferiori a time vengono disposti o depositati non sono cinque, commesse dallo stesso offender nella scelti dal reo senza criterio e non sono per medesima area geografica e con un possibile niente casuali in virtù della legge di decadimen- cluster relativamente prossimo a una singola to della distanza secondo cui i reati commessi zona/località che coinvolgerebbe una presun- da un criminale seriale decrescono all’aumen- ta ancora geografica, rispetto alla usuale con- tare della distanza tra il luogo dell’offesa e la figurazione di un “hot spot”: furti con scasso, sua abitazione. rapine, omicidi, furti di auto, stupri, atti incen- Canter (1993) sviluppò un modello per spiega- diari, furti da veicoli a motore, attentati dina- re il comportamento spaziale dell’offender de- mitardi, taccheggio, atti di vandalismo, se- finito ipotesi circolare, che prende come punto questri di persona, invio di lettere minacciose; di inferenza dell’analisi geografica di una serie molto spesso il profilo è adoperato nei casi di criminosa il ruolo della home base. Dalle ar- omicidio, di furti con scasso. gomentazioni di Canter, avvalorate da diverse La principale fonte di informazione utilizza- ricerche realizzate anche in vari Paesi, emer- ta per generare un profilo geografico sono ge prevalentemente un pattern criminale di le location degli eventi criminosi. La tecni- spostamento domocentrico, specie nei crimini ca analizza i dati spaziali collegati a una serie espressivi. 52 IV / MMXX www.sicurezzaegiustizia.com SICUREZZAeGIUSTIZIA
SCENA DEL CRIMINE 2. Il sopralluogo criminologico to alla ricerca delle tracce tipiche e particolari della scena del crimine utili alla comprensione L’unica certezza in un qualsiasi crimine è che delle caratteristiche criminologiche dell’offen- l’autore del reato e la vittima/obiettivo sono der. entrati in contatto tra loro in un determina- Il sopralluogo criminologico rientra nella fase to momento e in un luogo specifico. Qualsia- successiva alla ricostruzione tecnica della sce- si valutazione di un evento criminoso prende na e, pur servendosi dei dati fisici e concreti avvio principalmente dall’osservazione «fisi- emersi dall’esame del luogo del delitto, si spo- ca» e tecnica di questo luogo di contatto e dal sta al di là del perimetro delimitato dal nastro comportamento assunto dal reo in rapporto ai giallo della scena del crimine fisica per tenta- luoghi del delitto. re di determinare il perché e chi ha commesso La scena del crimine è l’insieme dei luoghi quel crimine. dove si è consumato un reato, è il prodotto dell’interazione tra la vittima, l’aggressore e Nella fase di sopralluogo criminologico del- l’ambiente; è il contenitore di prove materiali la scena del crimine, la traccia assume un e di comportamenti dell’aggressore e di trac- significato ampio in quanto non si fa riferi- ce che non vanno solamente osservate per ciò mento solo alla traccia di tipo criminalistico che sono ma per quello che potrebbero sugge- ma anche a quella di tipo comportamentale, rire e indicare. ovvero a (De Leo, criminologico, andare alla ricerca delle tracce Patrizi, 2002). Il reo può aver trasferito sulla criminologiche, delle impronte psicologiche scena (secondo il principio dell’interscambio di della relazione vittima-autore di reato. Locard) alcuni patterns di comportamento che Il sopralluogo criminologico si differenzia permettono di ricomporre la sequenza logica dal sopralluogo tecnico-giudiziario per l’og- e la modalità delle azioni lasciate sulla scena getto di ricerca. Il sopralluogo tecnico-giudi- del crimine, la tipologia e il livello di rischio del ziario esalta tutti quegli elementi in grado di criminale, il controllo esercitato sulla vittima, ricostruire la dinamica oggettiva del delitto il movente, la pianificazione del crimine, l’e- attraverso la “fissazione” delle tracce di reato; spressività dell’offender in cui è possibile intra- il sopralluogo criminologico è un’attenta os- vedere la spinta emozionale che ha trascinato servazione incrociata effettuata attraverso sia il criminale verso l’acting out in quel modo e l’esame accurato del dato criminalistico e del non in un altro, la mobilità tra le scene e la scel- suo valore intrinseco e sia mediante la ricerca ta di quel luogo e non di un altro. del valore estrinseco delle tracce circostanzia- Il sopralluogo criminologico, integrandosi li e forensi presenti sulla scena del delitto, da con le classiche tecniche investigative, ha l’o- cui è possibile scorgere i comportamenti del biettivo di svelare il significato nascosto degli criminale al momento del fatto e le sue carat- aspetti più complessi di un crimine racchiusi teristiche. nel modus operandi, nella firma criminale, nel- la storia della vittima e nelle possibili relazioni Gli esperti di scienze forensi danno molta im- esistenti all’interno e tra gli attori sociali del portanza alla lettura della scena del crimine crimine (vittima/autore di reato), e, non ulti- perché i “dati” contenuti in essa costituisco- mo, anche nelle interrelazioni geografiche dei no la base per le inferenze criminologiche su luoghi coinvolti in un evento criminoso seriale. cui poggiano le moderne tecniche di profiling criminale. Difatti, la ricostruzione di una scena si caratterizza come un’attività ben mirata sul 2.1 Il Modus Operandi luogo del reato condotta attraverso i vari rilie- vi afferenti alla criminalistica (rilievi descrittivi, Il modus operandi costituisce il come un crimi- planimetrici, fotografici, dattiloscopici, biolo- ne si è consumato ed indica uno stile compor- gici, balistici, consulenza del medico legale) tamentale, un insieme di azioni che fungono e come un’attività di tipo indiretto che si basa da strumenti per la perpetrazione del crimi- su un procedimento di analisi critica finalizza- ne e hanno la finalità di proteggere l’identità IV / MMXX 53 SICUREZZAeGIUSTIZIA www.sicurezzaegiustizia.com
SCENA DEL CRIMINE dell’autore, di portare a termine il crimine con spesso identificata con quello che gli esperti de- successo e facilitare la fuga del criminale. Il finiscono signature. Questa condotta va oltre modus operandi è una crime scene action in quello che è necessario per commettere un cri- continua evoluzione, è un comportamento ap- mine. L’unico scopo di questi atti è quello di gra- preso dall’esperienza, dalla maturità del reo e tificare mentalmente ed emotivamente l’offen- dalla sua stessa educazione. der…. Nella mia opinione entrambi i crimini sono motivati dalla rabbia, e la rabbia è espressa nei Azioni associate al modus operandi Scopo del modus operandi due crimini attraverso i seguenti comportamenti Età, genere e razza della vittima Salvaguardare l’autore del reato ritualistici…”. Modalità di spostamento del reo Facilitare la fuga Trasporto del corpo della vittima per facilitare Assicurare la buona riuscita del l’occultamento crimine Orario delle offese 3. Il sopralluogo criminologico sulla «scena Tipologia di abitazione/immobile scelto Evidenze desunte dal modus geografica del crimine» operandi Giorno della settimana per perpetrare le offese Possibile livello di scolarità e intelligenza Nei crimini seriali, l’analisi del modus operandi Location delle offese Professione e della firma comportamentale del reo consen- Arma utilizzata Esperienza di attività criminali Strumenti per immobilizzare la vittima Possibili contatti col sistema te di poter collegare i crimini tra loro, ed anche carcerario di poter discernere un’azione espressiva da Mascheramenti una strumentale, variabili che potrebbero pro- Vari metodi di approccio con la vittima vocare una variazione distanziale sull’attività Azioni associate al modus operandi Scopo del modus operandi geospaziale dell’autore di reato. E’ necessario, Età, genere e razza 2.2 Ladellafirma vittimacriminaleSalvaguardare l’autore del reato tuttavia, accedere allo sfondo ambientale dei Modalità di spostamento del reo Facilitare la fuga crimini per effettuare una valida previsione di Trasporto del corpo della vittima per facilitare Assicurare la buona riuscita del In criminologia, la firma è un’azione l’occultamento crimine non fun- localizzazione del reo. Orario al Azioni associate zionale delle offeseper portare comportamento a termine un rituale/firma crimine, Scopo della firmarap- Tipologia Lasciare di abitazione/immobile la vittima presenta in una posizione unscelto rituale “open Evidenze necessario e display” - desunte per dal modus soddisfare Rabbia Il geographic profiling sfrutta la componen- messa in posa operandi Giorno della settimana Lasciare la vittima unper bisogno perpetrare in una posizione interiore lesessualmente offese ePossibile psicologico didell’offen- livello Sadismo scolarità e te geografica dei crimini e costituisce un’ap- der, una vera e propria dichiarazione degradante intelligenza psicolo- pendice dell’analisi investigativa-comporta- Location Inserimento delledioffese oggetti estranei Professione Piacere gica lasciata dal criminale sul luogo del delitto. mentale del luogo del crimine ma, rispetto Uso complesso diArma utilizzata legature, Esperienza di attività criminali bondage dal significato sessuale Nella coprolalia Strumenti per immobilizzare Scripting, causa State V. Fortin la vittima 1 , contatti Possibili l’agente Evidenze dell’FBI col sistema desunte a quest’ultima, indirizza l’attività di sopral- Roy Hazelwood, chiamato a fornire dallalafirma carcerario sua opi- luogo verso quella che abbiamo denominato Raggruppamento Mascheramenti di ferite da coltello in una determinata Stile di vita Vari metodi nione di approccio criminologica su un crimine violento, a «scena geografica del crimine». regione del corpocon- es.lapiquerismo vittima Azioni postmortem proposito sul corpodella “firma” riferì Tratti della vittima alla diCorte: “ma personalità Tra il punto di primo incontro con la vittima e l’offender Mutilazioni violento di parti del corpo che ripete i suoi crimini Tipo dimo- di parafilia il luogo di abbandono del cadavere, quest’ul- Accanimento su zona pubica della vittima stra, tipicamente, un secondo tipo di condotta Tipo di psicopatologia timo sito sarà la scena del crimine in quanto Overkilling - più di un colpo inferto o ferita non necessaria che può a provocare essere definita condotta ritualistica, la morte rappresenta il luogo adeguato per le analisi Overkilling - utilizzo di più di un’arma per causare la criminalistiche. morte Azioni associate al comportamento Attività sessuale post-mortem rituale/firma Scopo della firma Invero, i due siti (così come anche altre loca- Lasciare la vittima in una posizione “open e display” - Rabbia tions eventualmente coinvolte nel reato) in- Segni messadiintortura posa Lasciare la vittima in una posizione sessualmente Sadismo teragiscono spazialmente tra loro, forman- degradante do la «scena geografica del crimine». Inserimento di oggetti estranei Piacere Uso complesso di legature, bondage dal significato sessuale Scripting, coprolalia Evidenze desunte La scena geografica del crimine include: dalla firma • il sito criminale corrispondente all’a- Raggruppamento di ferite da coltello in una determinata Stile di vita regione del corpo - es. piquerismo rea geografica particolare del delitto (luogo Azioni postmortem sul corpo della vittima Tratti di personalità chiuso, all’aperto, zona urbana, vicinanza a Mutilazioni di parti del corpo Tipo di parafilia posti frequentati); Accanimento su zona pubica della vittima Tipo di psicopatologia Overkilling - più di un colpo inferto o ferita non necessaria • le locations di tutti i siti coinvolti nel a provocare la morte crimine (es., luogo dove la vittima è stata vista Overkilling - utilizzo di più di un’arma per causare la per l’ultima volta, luogo di provenienza di te- morte Attività sessuale post-mortem lefonate anonime e/o di acquisto di strumenti Segni di tortura di offesa collegati al crimine principale) e delle offese seriali, intese come struttura geografi- ca generale dei luoghi degli eventi in rapporto 1 State v. Fortin 724° 2d 818. N.J. Super al contesto socio-demografico-economico, A.D. 1999 - imputato Steve Fortin alla presenza di barriere fisiche (laghi, mare, 54 IV / MMXX www.sicurezzaegiustizia.com SICUREZZAeGIUSTIZIA
SCENA DEL CRIMINE montagne) o psicologiche (inopportunità di dell’offender. Un criminale che cerca una vitti- attraversare un quartiere abitato da un gruppo ma non specifica avrà, invece, uno spostamen- etnico differente dal proprio per non destare to “diffuso” e agirà tra siti sparsi ovunque. sospetti), al sistema stradale (presenza di stra- Pertanto, una distribuzione uniforme dei luo- de cittadine, autostrada, strade extraurbane), ghi del crimine significa che la localizzazione al tempo di commissione dei delitti, alle carat- dei crimini potrebbe essere stata condizionata teristiche di sfondo dell’ambiente entro cui si dallo spazio di attività del criminale e dagli ac- muovono le vittime o sono collocati i bersagli. tivity nodes; la selezione degli obiettivi è una Di conseguenza, con riferimento al geo- funzione della mappa mentale dell’autore del graphic profiling, il sopralluogo criminolo- reato e non dell’ambiente. gico ha l’intento di individuare, specie nei crimini seriali, lo schema comportamenta- Nel sopralluogo criminologico geografico il le spaziale del reo all’interno del contesto concetto di specificità è correlato all’insieme complessivo di tutte le location delle scene delle caratteristiche vittima-ambiente. Il Mo- del crimine, la relazione spaziale tra loro, e stro di Firenze assaliva coppiette appartate tra la possibile zona della home base dell’au- durante momenti di intimità, vittime certa- tore e l’ubicazione dei crimini, insistendo sulla mente specifiche. La specificità vittimologi- rilevanza del dove la vittima o un target sono ca può non corrispondere alla specificità del entrati in contatto con l’offender e dove si ve- tema di fondo dell’ambiente generale dei cri- rificano i reati. mini, che è, invece, determinata dalla pianifi- Innanzitutto, l’attività di accertamento sui cata intenzione di compiere particolari delitti luoghi esamina come la serialità dell’azione in quel preciso luogo ben specifico. Così come criminosa è distribuita in un determinato am- accaduto nel caso degli omicidi di Firenze, biente e come l’offender si è intagliato l’azione quella singolare tipologia di vittima è stata offensiva all’interno dello scenario urbano dei selezionata in un’area casuale, in uno spazio crimini. più distribuito, e non esclusivamente in un di- stinto settore areale stabilito dalla ripartizione La distribuzione spaziale dei reati descri- zonale del territorio; al MdF bastava uscire di ve come le offese sono collocate all’interno casa, di notte, muoversi in zone conosciute o dell’area di selezione del reo l’une rispetto alle intorno al luogo di residenza per trovare posti altre, anche in rapporto alla dimensione della isolati frequentati da giovani coppiette, senza stessa e agli attributi del target. Si distinguono spostarsi chissà quanto o verso uno specifico tre tipi di modelli: morfologia a cluster (rag- territorio per cercarle. gruppamento), uniform (uniforme) e random (casuale). Il modello a cluster indica che i reati Il sopralluogo criminologico sulla scena geo- sono raggruppati, posizionati nelle immediate grafica del crimine esamina sì la tipologia di vicinanze degli altri; il modello uniforme de- crimine commesso, il modus operandi del reo. scrive eventi che si sono verificati distanti dagli Tuttavia, specificatamente osserva le caratte- altri e può registrare un leggero agglomerato ristiche di attrattività dell’obiettivo, la fami- di offese; nel modello casuale gli eventi non liarità del reo con le vie di comunicazione e la sono né raggruppati né uniformi ma sono co- maggiore o minore facilità di percorrenza del munque spazialmente armonici e non caotici, sistema stradale, la presenza di sbarramen- prevedibili ed adattabili all’analisi geografica ti fisici e psicologici, la struttura demografica del crimine. dell’area, la direzione, la velocità, e tutti quei fattori del crimine che possono influenzare Una dispersione non uniforme o irregolare de- la scelta e la selezione dei luoghi di un crimi- gli obiettivi può alterare il pattern geospaziale ne orientando il reo verso un luogo/obiettivo dei siti criminali. La scelta delle vittime/obiet- rispetto a un altro. tivo con criteri non-casuali, basata su requisiti Infatti, il geographic profiling è un comples- specifici, richiederà una maggiore attività di sivo insieme di relazioni retrospettiche spa- ricerca da parte dell’offender rispetto a una se- ziali riguardo a dove il crimine è stato com- lezione di vittime rapportata a modelli casuali, messo, di informazioni predittive su come con caratteristiche non specifiche. In pratica, l’offender si muove, sugli elementi geografici l’opzione dei luoghi dove colpire sarà influen- e sociodemografici che possono limitare i suoi zata solo dallo spazio di attività della vittima/ spostamenti, e di suggerimenti su come giun- obiettivo e non anche dallo spazio di attività gere alla sua cattura. IV / MMXX 55 SICUREZZAeGIUSTIZIA www.sicurezzaegiustizia.com
SCENA DEL CRIMINE Rossmo (2000, 2008) propone alcuni fonda- minali e l’intero quadro spazio-temporale mentali elementi per un profilo geografico cri- in cui l’offender ha la possibilità di delin- minale, i quali tengono conto delle diff erenti quere. L’ambiente in cui il reo agisce non è variabili spaziali del crimine e della dinamicità statico poiché l’evoluzione di un contesto dell’ambiente in cui è stato commesso, e che, urbano varia da un periodo ad un altro, dal a nostro avviso, consentono una valida analisi giorno alla notte, e spesso non è sempre criminologica della scena geografica del reato: “liscio” in modo da presentarsi senza osta- • la posizione dei crimini. La localizzazione coli e con le stesse caratteristiche fisiche geografica dei crimini, il numero e la ti- in tutte le direzioni; tal evenienza deve pologia di scena collegata al reato seriale essere valutata per poter meglio adattare costituiscono le informazioni più rilevanti l’analisi alla presunta mobilità del reo: ad per la costruzione del profilo geografico esempio, l’area di azione del criminale si criminale in quanto la compresenza di più trova vicino al mare, ad un corso d’acqua, luoghi allarga la prospettiva spaziale di un oppure in una serie di furti residenziali evento criminoso. Un caso di omicidio o di commessi dallo stesso offender la presen- stupro può coinvolgere il luogo di incontro za di un parco o di un campo al posto delle della vittima, la posizione di primo attac- abitazioni ha costretto il reo a spostarsi; cato, il luogo dove è avvenuto lo stupro/ • la rete autostradale e altre strade ar- l’omicidio, dove è stata lasciata l’arma del teriose. Il design della rete stradale delitto o il veicolo utilizzato, dove il corpo condiziona il movimento delle persone è stato abbandonato che generalmente è all’interno di una città o di un quartiere, il punto iniziale di tutte le valutazioni cri- la permeabilità in un territorio nonché il minologiche ed investigative; livello di familiarità con determinate zone. • il tipo di crimine. Il tipo di reato e il nume- Tendenzialmente gli offender non preferi- ro degli offender coinvolti influenzano le scono strade tortuose, meno sicure, con- caratteristiche geografiche della serie ed gestionate dal traffico, o caratterizzate da anche gli spostamenti e la distanza che se- accessi e vie di fuga limitate. Potremmo para la home base dai luoghi del crimine; ritenere che, per ragioni puramente pra- • il modus agendi. Il modo d’azione adotta- tiche connesse alla velocità degli sposta- to dall’autore del reato durante la ricerca menti e di conseguenza alla percezione di delle vittime e le modalità di esecuzione una zona “sicura”, nelle aree situate pres- dell’atto criminale influiranno sul compor- so gli accessi delle autostrade si consumi- tamento geografico dei crimini perpetrati no in misura maggiore i crimini; tuttavia, e, pertanto, i due “stili” dovranno essere le persone non si muovono da un luogo analizzati. Se sussiste l’ipotesi che l’autore all’altro esclusivamente “in linea retta” ma trasporti il corpo della vittima, se incontra sono costrette a utilizzare la rete stradale la vittima in un luogo e attacca in un altro, caratterizzata anche da strade principali e se lascia il corpo in una determinata loca- secondarie. Questi fattori influenzano la tion, sono tutte variabili che necessitano distribuzione spaziale del crimine anche considerazione anche in virtù delle ricer- perché un autore che si sposta con un’auto che sulla mobilità spaziale dei criminali e all’interno di un adeguato sistema viario in relazione agli spostamenti dalla home ha molte più probabilità di “commuta- base; re” la gittata del suo spazio criminale. Ad • l’attività quotidiana della vittima. Il pat- esempio, nel caso di crimini connessi con- tern di movimento della vittima può chia- sumati ad una distanza elevata è possibile rire i processi decisionali eseguiti dall’au- avanzare delle inferenze sulla tipologia di tore del reato per cercare i suoi obiettivi, mezzo utilizzato, sui percorsi scelti, sui anche in ragione del fatto che lo spazio di luoghi eventualmente attraversati e vide- attività dell’offender potrebbe sovrappor- osorvegliati; si a quello della vittima; ad un determi- • le fermate di autobus, metropolitana nato momento spazio-tempo criminale e e treni. E’ fondamentale considerare an- vittima condividono un centro nodale co- che l’ubicazione delle fermate di autobus, mune nelle loro attività; delle metropolitane, e delle stazioni fer- • il tema di “sfondo” dell’area dei crimini. roviarie presenti in prossimità delle aree Lo spazio geografico entro cui sono distri- colpite dai delitti sia per attuare strategie buiti i crimini segnano le opportunità cri- investigative classiche (perlustrazione, 56 IV / MMXX www.sicurezzaegiustizia.com SICUREZZAeGIUSTIZIA
SCENA DEL CRIMINE acquisizione di informazioni) e sia perché in parte da barriere definite da Rengert possono rilevarsi utili alla comprensione permeabili le quali possono alterare par- dei modelli di spostamento dei criminali zialmente l’attività delittuosa e che si di- in ragione del fatto che è possibile che vi vidono in barriere culturali (ad esempio, siano autori che si spostano da una loca- aree occupate da residenti che hanno un lità all’altra utilizzando mezzi pubblici che diverso livello economico o da gruppi et- garantirebbero maggiori opportunità per nici differenti da quello dell’autore del rea- il reo, un comodo accesso ai centri urba- to) e psicologiche (commettere un crimine ni più affollati, un facile e veloce mezzo di troppo vicino alla propria abitazione, o in fuga e distanze anche lunghe; prossimità di una stazione di polizia); • la pianificazione urbana e azzonamento. • la demografia della zona. L’esistenza di Dalle caratteristiche dominanti dell’area dissimilarità etniche e razziali tra la zona tra i siti criminali si sviluppano ulteriori in- della home base e i luoghi in cui il reo dizi che rinforzano l’analisi geografica del- potrebbe commettere un crimine costi- la serie criminosa perché si ricaverebbero tuirebbe una condizione aggiuntiva che informazioni sul perché una persona pos- influenzerebbe il processo decisionale sa trovarsi in un luogo in un determinato spaziale, limitando e deviando gli sposta- momento o sul tipo di luogo che l’offender menti dell’offender. Già Pettiway (1982) potrebbe utilizzare come base geografica. ha rilevato che il 65 percento degli autori Qual è la suddivisione dell’area interessa- di furti e rapine, residente all’interno del ta dai crimini (zona residenziale, rurale, “ghetto nero” di Milwaukee, ha commes- commerciale, industriale, zona popolare so i propri crimini all’interno di quel territo- ad alto indice di criminalità, aree di par- rio etnico, con una percentuale di 57.6 per cheggio)? Qual è la struttura dell’area (ad i rapinatori e di 74.1 per gli autori di furti; esempio, presenza di centri commerciali, tuttavia, i black offender erano in grado di locali pubblici, negozi parchi, aree verdi, superare l’effetto barriera del ghetto con uffici governativi, di polizia)? Sono presen- relativa facilità rispetto agli altri criminali ti stazioni ferroviarie, fermate di autobus bianchi. L’ulteriore ricerca empirica (Ber- o metropolitane?; nasco, 2015) dimostra una preferenza tra • gli sbarramenti fisici e psicologici. Gli gli autori di crimini a vittimizzare aree si- spostamenti dei criminali sono limitati mili alla loro zona di residenza in termini di completamente da confini fisici (come fiu- composizione etnica, aspetto che attiene mi, laghi e autostrade) e anche modificati alla struttura etnica dell’area di residenza IV / MMXX 57 SICUREZZAeGIUSTIZIA www.sicurezzaegiustizia.com
SCENA DEL CRIMINE dell’autore del reato; inoltre, attaccano secamente correlata e sottomessa a come l’of- aree in cui la maggior parte della popo- fender interagisce con l’ambiente in cui opera, lazione residente corrisponde alla stessa a dove si trova, a dove vive, a dove eventual- origine etnica degli stessi autori di reato, mente lavora. © circostanza riferibile, invece, all’individua- lità dell’autore di reato in rapporto alla sua razza e all’origine etnica. Nelle aree demograficamente “chiuse”, gli individui Riferimenti bibliografici che si spostano all’interno o tra i confini razziali o etnici hanno difficoltà ad amal- [1] Brantingham P.L., Brantingham P.J., gamarsi col contesto socio-urbano, sono (1981), Note on geometry of crime, Canter facilmente esposti ad essere riconosciuti D., Youngs D. (2008a) come soggetti estranei alla comunità, e [2] Bernasco W. (2015), Ethnicity, Ethnic se- sono maggiormente sottoposti all’“occhio gregation and crime. Are offenders ethni- sulla strada” della popolazione residente; cally biased when choosing target areas in • la “rilocalizzazione/spostamento del The Economics of Cultural Diversity crimine”. L’analisi spaziale deve conside- [3] Canter D., Youngs D. (2009), Investigati- rare anche l’eventuale rilocalizzazione del ve Psychology. Offender profiling and the crimine da un luogo, da una condizione analysis of criminal action, Wiley di tempo, da un obiettivo, da una stra [4] Canter D., Youngs D. (2008a), Principles of tegia ad un’altra. La principale forma di Geographical Offender Profiling, Ashgate rilocalizzazione è lo spostamento spaziale [5] Canter D., Youngs D. (2008b), Applica- dell’offender da una zona all’altra, che è tions of Geographical Offender Profiling, la conseguenza dell’azione di ricerca del Ashgate reo da parte delle agenzie investigative. [6] Canter D., Larkin P. (1993), The envi- Quando gli organi di polizia iniziano a in- ronmental range of serial rapists, in crementare i controlli nelle aree di priori- Journal of Environmental Psychology tà elaborate dal profilo, l’autore del reato [7] De Leo G., Patrizi P. (2002), Psicologia del- potrebbe successivamente spostarsi verso la devianza, Carocci Editore un’altra località per evitare di essere arre- [8] Magliocca D. (2020), Tracce geografiche stato. Analogamente anche la pressione criminali. Teoria e tecnica del Profilo Geo- esercitata dai mass-media, che spinge le grafico, Primiceri Editore persone residenti nell’area dei delitti ad [9] Magliocca D. (2019), Profilo criminale. interessarsi maggiormente ai fatti e ad Analisi integrata del luogo del delitto, Pri- essere in guardia su ciò che accade nel miceri Editore territorio, influenzerebbe i processi deci- [10] Mazerolle L., Wortley R. (2008), Enviro- sionali dell’offender sul rischio di operare mental Criminology and Crime Analysis, in quella zona. William Publishing, UK [11] Pettiway L.E. (1982), Mobility of Robbery and Burglary Offenders: Ghetto and Non- 4. Conclusioni ghetto Spaces, in Urban Affairs Quartely [12] Rossmo K. (2000), Geographic Profiling, L’osservazione dello scenario geografico del Crc Press crimine, supportato dal sopralluogo crimino- [13] Rossmo K. (2008), Geographic Profiling logico, consentirebbe di apportare migliori ri- in serial rape investigations, in Pratical ferimenti teorici da cui poter desumere spunti aspetcs of rape investigation inferenziali di carattere operativo sulla con- [14] Rossmo K. (2016), Geographic Profiling in dotta dell’autore del reato rispetto alle valuta- cold cases investigations, in Walton R.H., zioni circa il comportamento deviante tenuto Cold Case Homicides dall’offender sulla scena del crimine. L’analisi [15] Turner S. (1969), Delinquency and Distan- geografica di un crimine può essere sogget- ce in Canter D., Youngs D. (2008a) ta a una minore interpretazione personale, la [16] Zipf G. (1965), Human behavior and the condotta violenta tenuta dal reo è riferibile a principle of least effort: an introduction of un particolare segmento della sua vita (quella human ecology, New York, Hafner. ◊ assunta sulla scena del crimine), ma, nel com- plesso, da una prospettiva geografica, è intrin- 58 IV / MMXX www.sicurezzaegiustizia.com SICUREZZAeGIUSTIZIA
Puoi anche leggere