Il ruolo dell'Agenzia ItaliaMeteo come supporto alle azioni di riduzione del rischio alluvioni - Mettiamoci in RIGA

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Il ruolo dell'Agenzia ItaliaMeteo come supporto alle azioni di riduzione del rischio alluvioni - Mettiamoci in RIGA
26 novembre 2021

Carlo Cacciamani
Direttore “nominato” dell’Agenzia nazionale
per la Meteorologia e Climatologia - ITALIAMETEO

 Il ruolo dell'Agenzia ItaliaMeteo come
supporto alle azioni di riduzione del rischio
alluvioni                                                                Workshop ‘‘I Servizi del
                                                                         Programma COPERNICUS
                                                                         per la Gestione del
Si ringrazia la Dr.ssa Alessandra De Savino, esperta di Comunicazione,   Rischio di Alluvioni’’
per il supporto fornito
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La domanda di Servizi e Prodotti Climatici è in costante crescita, anche a causa
del rischio crescente di impatti significativi dei cambiamenti climatici sul
territorio nazionale, sulla società e su diversi settori economici.
L'area mediterranea è una delle aree più vulnerabili d'Europa, a causa della
combinazione degli impatti dei cambiamenti climatici e della pressione
antropica sui territori e sulle risorse naturali.
Tra le diverse tipologie di rischio, certamente il rischio alluvioni è uno dei più
importanti che il Paese deve e dovrà sempre più gestire in futuro

Come è strutturato oggi il sistema di riduzione del rischio alluvioni in Italia e
come può l’Agenzia ItaliaMeteo inserirsi per renderlo ancora più efficiente ed
efficace?
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Hazard: Eventi idrometeo estremi che determinano rischio
                  alluvioni (e non solo…)

           Roma 2014               Veneto 2018                    Modena 2012

                       Roma 2012                 Dolo 2015
                                                             Liguria 2018
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R = H x E x V
                  C                                                 www.protezionecivile.gov.it

R cresce se diminuiscono H, E e V e cresce C cioè se
cresce la capacità di…               Rafforzare il senso di
                                             Allertare bene           comunità
     Valutare i rischi         Pianificare
                                                     Diffondere conoscenza e cultura
                      Informare la popolazione
  Imparare        sugli scenari di rischio e le norme
  dagli altri             di comportamento                    Condidire dati

Coinvolgere i cittadini                                    Conoscere l’esposizione e la
                                                                 vulnerabilità
                Creare sinergie tra la pianificazione di
                 protezione civile e la pianificazione
                             territoriale
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Come si “gestisce” oggi il Rischio in Italia

Attività, anche straordinarie e temporanee, che                             RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO
contribuiscono ad assicurare azioni urgenti
volte a proteggere persone, beni, insediamenti e
ambiente dai danni derivanti da eventi
pericolosi
                                                                           Real time

             REAL TIME                             NO-REAL TIME                                                  No-real time

                                                                                  Pianificazione ordinaria degli interventi
                   DPC-CFC                          Da MinAMb a MITE              volti ad assicurare condizioni permanenti
                                                                                  ed omogenee per la promozione,
                                                                                  conservazione e recupero di condizioni
             Centri Funzionali                      Autorità di Bacino e          ambientali e territoriali adeguate agli
           delle Regioni e PP.AA.                         Regioni                 interessi delle comunità e alla qualità della
                                                                                  vita
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Necessità di garantire il monitoraggio
> 4.500 stazioni:
▪ 2.000 pluviometri,
▪ 1.130 idrometri
▪ 3.500 altri strumenti (termometri, nivometri,
    anemometri)

                              SHARE models and data
           PLATFORM
                              VALIDATE pre-operative products
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IL MONITORAGGIO RADAR

Mappa radar VMI
Composito radar
nazionale realizzato
dal DPC
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Stima radar di precipitazione liquida e solida
                                                 Distribuzione Errore
                                                 Cumulata Oraria R/G

                                                      Qualità dei dati
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Satellite products for snow detection
  MSG: visible channel                                          Fractional snow cover by VIS/IR             H-SAF

                                                                                                    H-SAF

Modis data + in situ data                  snow detection by VIS/IR channels                      H-SAF
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Satellite products for soil moisture
       H-SAF product by ASCAT                                                                  H-SAF

                                              Fig. 3.5 - Principle of disaggregation with auxiliary data.

H-SAF Product: ASCAT into ECMWF numerical
                  model
Piattaforme meteorologiche e modelli GCM e LAM deterministici e probabilistici distribuiti a tutta la Rete dei Centri Funzionali
Dir.P.C.M. 27/02/2004 e s.m.i.
il sistema di allertamento nazionale per il rischio idrogeologico e idraulico

                                     2 aree
                                     2 fasi
Il sistema di EWS nazionale: la catena della responsabilità

Centri Funzionali      Risk level
                                                                          Regions            Alert level

                       Assenza di fenomeni significativi
                       prevedibili
                                                                                             Allerta gialla
                       Criticità ordinaria
                                                                                             Allerta arancione
                       Criticità moderata
                                                                                             Allerta rossa
                       Criticità elevata
                                                           Interventi strutturali

                                                                                                   ATTIVAZIONE DELLE FASI OPERATIVE
                                                                                    COMUNI         PREVISTE NEL PIANO DI EMERGENZA
                                                                                                   COMUNALE

                       NORME DI AUTOPROTEZIONE
                                                                                                    Attenzione
 citizens
                                                                                                    Preallarme
                                                                                                    Allarme
Bollettini di Vigilanza e di Allerta

Bollettino Vigilanza                       Bollettino di criticità
La variabile “meteo” appare di fondamentale
     rilevanza in tale processo. Come viene oggi
     gestito il “meteo” in Italia?

15
SERVIZI      LABORATORI E SERVIZI
METEOROLOGICI   OPERANTI IN ALCUNE
  REGIONALI         UNIVERSITÀ
Lo stato attuale: i più e i meno
                                PIU’                                                                 MENO

Grande vitalità, molti prodotti-servizi disponibili; rete di          Scarsa “governance” unitaria nazionale. Conseguente bassa
monitoraggio esistente ed efficiente (tra mille difficoltà di         capacità di soddisfare le esigenze del vasto gruppo di stakeholder,
gestione), ricchezza di piattaforme, di modellistiche.                attraverso la fornitura di dati e di servizi di alto livello di qualità

L’esplosione della tecnologia del web, degli smartphone, delle        Mancanza di standard unici e/o condivisi. Frammentarietà.
applicazioni “app”….ha stimolato la creazione di migliaia di          Duplicazione di piattaforme osservative. Debole coordinamento
iniziative. Molte buone o buonissime, altre meno…                     tra gli Enti Meteo

Presenza di Istituzioni meteo pubbliche di «responsabilità» .         Eccessiva duplicazione di sforzi e di costi, a fronte per altro di
Alcuni “Meteo” privati molto validi; Associazioni molto vitali (es:   finanziamenti pubblici scarsi e non “in linea” con quanto avviene in
AISAM); grande interesse degli “amatori” (reti amatoriali             altri paesi europei a PIL paragonabile a quello dell’Italia
cresciute in numero e qualità)

Mercato sempre più esigente e vitale. Richiesta crescente di          Conseguenza della frammentarietà: scarsa competitività e fatica a
servizi meteo e climatici…                                            recuperare risorse anche in ambito europeo. Modesta
                                                                      considerazione del nostro Paese in campo meteorologico…

                            NECESSITA’ di COORDINAMENTO !!
Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112
                               «Decreti BASSANINI»
 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti
           locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59"

                                  Art. 111.
                SERVIZIO METEOROLOGICO NAZIONALE DISTRIBUITO
1. Per lo svolgimento di compiti conoscitivi tecnico-scientifici ed operativi
   nel campo della meteorologia, e' istituito…il SERVIZIO
   METEOROLOGICO NAZIONALE DISTRIBUITO, cui e' riconosciuta
   autonomia scientifica, tecnica ed amministrativa, costituito dagli organi
   statali competenti in materia e dalle regioni ovvero da organismi regionali
   da esse designati.
LEGGE 12 luglio 2012, n. 100
                       Art. 3bis - Punto 4
Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente
disposizione si provvede all’attuazione del SERVIZIO
METEOROLOGICO NAZIONALE DISTRIBUITO (SMND), nel
rispetto della normativa vigente in materia per i diversi
settori.
I compiti del SMND sono stabiliti con decreto del Presidente
della Repubblica.
LEGGE 27 dicembre 2017, nr.205
«Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2018 e bilancio pluriennale per il
                               triennio 2018-2020

       Nasce l’Agenzia «ITALIA METEO»
Art. 1 – comma 549
Per rafforzare e razionalizzare l'azione nazionale nei settori della meteorologia e della
climatologia, potenziando la competitività italiana e la strategia nazionale in materia, e
per assicurare la rappresentanza unitaria nelle organizzazioni internazionali di settore…è
costituito il COMITATO D'INDIRIZZO PER LA METEOROLOGIA E LA CLIMATOLOGIA (CIMC).
Art. 1 – comma 551
…(omissis)..fatte salve le specifiche competenze delle Forze armate per gli aspetti
riguardanti la difesa e la sicurezza nazionale, E' ISTITUITA L'AGENZIA NAZIONALE PER
LA METEOROLOGIA E CLIMATOLOGIA denominata «ITALIAMETEO», con sede centrale in
Bologna…(omissis)

          ALCUNI ASPETTI RILEVANTI DI ITALIA METEO
✓ coordina le attività in materia di meteorologia e climatologia a supporto di: protezione
  civile, tutela della salute e dell’ambiente, politica agricola,
✓ stipula convenzioni con le Amministrazioni pubbliche denominate ENTI METEO, che
  coordina e con i quali svolge le attività
✓ è il riferimento ufficiale dei dati italiani, li accentra e li ridistribuisce agli Enti Meteo.
  Stabilisce la “policy” dei dati

✓ svolge le funzioni di SERVIZIO METEOROLOGICO NAZIONALE previste dall’OMM
ALCUNI ASPETTI RILEVANTI DI ITALIA METEO
✓ fornisce standard uniformi ottimali per le reti osservative

✓ raccoglie ed archivia i dati osservativi, le previsioni e le simulazioni acquisiti dagli Enti
  Meteo nonché quelli che riceve da ECMWF e dalle organizzazioni di telerilevamento
  (EUMETSAT, ESA, COPERNICUS)

✓ cura la comunicazione, l’informazione, la divulgazione e la formazione (anche post-
  universitaria)
✓ partecipa ad organismi, progetti e programmi europei ed internazionali (anche di
  cooperazione) in materia di meteorologia e climatologia

✓ promuove attività di partenariato con soggetti privati

✓ Assicura la rappresentanza unitaria nelle Organizzazioni internazionali di settore
AGENZIA ITALIA METEO
                  A che punto siamo?
COMITATO D'INDIRIZZO (CIMC)    INSEDIATO ED OPERATIVO !

                                      A P P R OVATO !
  STATUTO «ITALIA METEO»
                                     DPCM del 12-04-2019

                                      A P P R OVATO !
REGOLAMENTO «ITALIA METEO»
                                   DPR del 15 ottobre 2020

                                        NOMINATO!
NOMINA   DEL   D IR E T TORE   D.P.R. del 17 settembre 2021
                               SU INDICAZIONE PRES. CONS.MIN.
Ottimizzazione del sistema di allertamento: il ruolo di ItaliaMeteo
                                               Azione Formativa:
                                             Migliore utilizzo delle
                                           informazioni e previsioni
Azione Scientifica-Tecnologica:          meteorologiche – Linguaggi più
      miglioramento del                          user-oriented
monitoraggio e della previsione.
                                                                             Sistema di Protezione Civile
                                         Promozione Cultura del Rischio
                                                                          federato Stato-Regioni – Comuni
                                           Partecipazioe maggiore dei
Ottimizzazione delle procedure di                   cittadini,
          allertamento

  Azione Tecnologica-comunicativa:
            Realizzazione di
   strumenti/piattaforme web-based
                                                                   CITTADINI
  per la condivisione dei dati meteo e
            delle previsioni

      e delle allerte coi cittadini e
      application per smartphone                Ruolo di ItaliaMeteo
Conclusione: in definitiva ….

➢ L'Agenzia “ItaliaMeteo” dovrà svolgere il ruolo di servizio meteorologico
  nazionale e al tempo stesso coordinare le attività con i diversi Enti Meteo e
  con tanti altri “attori” (Copernicus, Mirror Copernicus, Istituti di Ricerca,
  SNPA, SNPC, Agricoltura, Trasporti, Turismo….. Altri enti Pubblici e attori
  privato gestori di dati meteo e climatici...)
➢ Tale coordinamento permetterà di migliorare e rendere più omogenea a
  scala nazionale la qualità dei vari servizi meteo e climatici oggi operativi e
  svilupparne di nuovi, a beneficio dei diversi settori
➢ Relativamente alla gestione del rischio “meteo-indotto” (es. Alluvioni), tale
  coordinamento nel settore “meteo” potrà contribuire alla pianificazione di
  bacino ed anche ridurre la disomogeneità spaziale oggi presente nella
  definizione degli “hazard” in tempo reale, che può riflettersi poi anche in
  una altrettanta non-omogenea definizione del rischio e quindi delle Allerte
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