Il gol più bello del mondo
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Il gol più bello del mondo (adattamento dalla pagina http://www.quicampania.it/ilnapoli/il-gol-piu-bello-del-mondo.html) Il gol più bello del mondo è senza ombra di dubbio quello segnato da Maradona, con la maglia della nazionale argentina, all'Inghilterra nella partita valida per i quarti di finale della Coppa del Mondo del 1986 (vinta poi proprio dalla nazionale argentina). Nel 2002 la FIFA ha assegnato a questo gol il titolo di Gol del secolo, il più bel gol nella storia dei Mondiali di calcio. Tra i fortunati tifosi napoletani (che all’epoca ritenevano il grande Maradona una loro "proprietà privata", ancor più degli appassionati argentini) che rimasero allibiti ed affascinati nel vedere in diretta il gol più bello del mondo, lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni, che ha scritto un piccolo ma preziosissimo racconto di questo gol, dal titolo “La lunga storia del gol più bello del mondo”, inserito nella raccolta di storie dedicate al Napoli “Storie Azzurre”. Il gol di Maradona colpisce sicuramente tutti per la sua bellezza; eppure, se si ragiona con attenzione su alcuni elementi, il gol più bello del mondo acquisisce un'aurea quasi soprannaturale, per la maniera con la quale è stato realizzato. Cercheremo di esaminare con attenzione le diverse fasi di questo gol, osservando le sei istantanee più importanti dell'azione. Prima però un'osservazione squisitamente tecnica: Maradona, dal momento in cui inizia la sua corsa verso la porta inglese (quando prende palla da Enrique, infatti, fa prima qualche passo verso la sua porta) a quando colpisce il pallone che finirà in rete, percorre almeno 60 metri (il calcolo tiene conto delle dimensioni del campo dell'Atzeca, del punto di partenza e di arrivo e della traiettoria non lineare) in 10 secondi; questo vuol dire che Maradona: 1) ha corso a un ritmo corrispondente a 16,6 secondi per cento metri; 2) ha corso a quel ritmo mantenendo il perfetto controllo del pallone; 3) correndo e controllando il pallone, ha superato in dribbling buona parte dei difensori della nazionale inglese; 4) come vedremo nell'esaminare le fasi più significative del gol più bello del mondo, ha anche, in almeno tre momenti, "ragionato" sul da farsi, scegliendo poi, di volta in volta, la soluzione vincente. Tenendo conto che non è già da tutti coprire i 100 metri in 16 secondi, quello che ha fatto Maradona è quasi sovrumano!
Prima istantanea del gol più bello del mondo Maradona riceve la palla da Henrique braccato da due inglesi Maradona ha ricevuto il pallone da Enrique; siamo nella metà campo dell'Argentina e Maradona, visto il compagno in difficoltà, si "fa vedere" e riceve il pallone. Questo la dice lunga sullo spirito di sacrificio di Maradona: Diego non era un vero centrocampista, eppure era solito tornare nella sua metà campo per aiutare qualunque compagno vedesse in difficoltà dettandogli il passaggio. Ricevuto il pallone, Maradona fa qualche passo di corsa verso la propria porta, braccato da due inglesi, poi... Seconda istantanea del gol più bello del mondo Maradona inizia la sua corsa verso la porta inglese Maradona è braccato da due inglesi; si ferma di botto e cambia improvvisamente direzione alla sua corsa: prima era diretto verso la sua porta, ora parte deciso verso il suo obiettivo.
Il movimento di cambio direzione a 180 gradi è talmente improvviso che un primo avversario "scivola" automaticamente sulla sua sinistra; il secondo, poi, viene anch'esso superato agevolmente, in quanto sbilanciato in direzione della porta argentina. Il momento che abbiamo fermato in questa istantanea, è il momento del cambio direzione, il momento in cui Maradona incomincia la sua corsa verso la porta dell'Inghilterra. Passeranno solo 10 secondi prima che Diego concluda con un tocco felpato, a porta vuota, la sua impresa. Terza istantanea del gol più bello del mondo Butcher prova a fermare Maradona Maradona ha ricevuto il pallone da Enrique, con un cambio direzione improvviso si è liberato dei primi due inglesi. Si sposta, quindi, verso il fallo laterale e viene affrontato dal giocatore inglese che più di tutti cercherà, in tutti i modi, leciti ed illeciti, di fermarlo: Butcher. Maradona gli arriva davanti a tutta velocità e qui, vedendosi sbarrata la strada dal massiccio inglese, decide di passare la palla a uno dei due compagni che lo stanno seguendo nell'azione: Burruchaga e Valdano. Alza lo sguardo, ma li vede entrambi marcati. A questo punto decide, in una frazione di secondo, che deve proseguire da solo. Effettua quindi una finta su Butcher e lo supera di slancio. Chi non ha visto Maradona all'opera probabilmente non sa di questa caratteristica fondamentale del suo gioco: Maradona non effettuava mai un dribbling se non rappresentava la maniera migliore per portare l'attacco agli avversari. Avrebbe potuto, un po' come faceva tanti anni prima il grande Sivori, ridicolizzare gli avversari con le sue invenzioni; non lo fece mai: se dribblava, era perché non aveva la possibilità di passare.
Quarta istantanea del gol più bello del mondo Maradona supera Fenwick Maradona è lanciato verso l'area di rigore inglese. E' braccato da Butcher e si trova la strada sbarrata da Fenwick. Per la seconda volta alza lo sguardo per valutare la possibilità di passare la palla a uno dei suoi due compagni. In quel momento, dopo i dribbling di Maradona, i due argentini, Burruchaga e Valdano, hanno però la "luce" del passaggio occlusa per l'appunto da Fenwick. Maradona vorrebbe passare la palla, ma Fenwick mantiene una posizione intermedia, chiudendo l'angolo del passaggio. Facendo così, però, consente a Maradona di dribblarlo con facilità sulla sua sinistra, dopo aver fatto finta di passare la palla al centro. Il dribbling riesce, Fenwick è superato. Gli si oppongono ancora, il portiere Shilton e il mastino Butcher che insegue Maradona senza riuscire, per il momento, a raggiungerlo nonostante lui corra senza palla e Diego debba controllare, invece, il pallone e impegnarsi nei vari dribbling. Quinta istantanea del gol più bello del mondo Maradona supera Shilton
Tra Maradona e il gol del secolo vi sono "solo" ancora due ostacoli: 1) il portiere Shilton; 2) Butcher che continua ad inseguirlo, facilitato dal correre senza palla. Diego si presenta quindi davanti al portiere; questo è un altro momento in cui Maradona deve prendere in fretta una decisione. Qualche anno prima, nel 1979, durante una partita giocata a Londra tra Inghilterra ed Argentina, Maradona era arrivato solo davanti al portiere inglese, Clemence, nella stessa identica posizione in cui si trova adesso, ovverosia spostato sulla destra. Anche in quel caso, Maradona era arrivato a quel punto avendo fatto tutto da solo, superando in dribbling tre avversari, ma partendo, in quell'occasione, dalla tre quarti avversaria. Nella partita del 1979, Maradona aveva toccato il pallone con l'esterno sinistro, verso il palo alla destra del portiere, superando Clemence, ma spedendo la palla di pochissimi centimetri fuori. Ne era nata una discussione con il fratello minore che gli aveva rimproverato di non aver superato in dribbling il portiere sull'altro lato. Maradona arriva quindi solo davanti al portiere, e in una frazione di secondo ricorda la sua precedente esperienza e decide di fare quanto consigliato dal fratello: scarto sulla destra. L'azione riesce a meraviglia e Shilton finisce per terra, mentre Diego lo supera trovandosi dinanzi la porta indifesa. A provare a salvare la porta inglese è rimasto il solo indomabile Butcher. Sesta istantanea del gol più bello del mondo Il tocco finale di Maradona, anticipato per evitare la scivolata di Butcher Maradona è solo davanti alla porta spalancata. Eppure si trova in una situazione molto difficile. Il feroce Butcher sta rinvenendo. Gli è alle spalle e parte con un intervento in scivolata alle sue spalle, un vero e proprio intervento da killer.
Qui Maradona compie il suo ultimo e più difficile capolavoro, anche se probabilmente non colto nella sua grandezza da gran parte del pubblico. Maradona intuisce che se aspetta a colpire la palla in maniera pulita di sinistro, la perderà ad opera dell'intervento che Butcher sta per attuare. Decide quindi di anticipare il tocco; ne esce uno strano tiro, sbilenco, ma tale da partire prima che la gamba destra di Butcher possa arpionare il pallone e/o il suo piede destro. L'azione ha successo: il pallone se ne va verso la porta e Butcher riesce solo a falciare Diego senza spostare il pallone che termina in rete. Sono passati 10 secondi da quando Maradona, dopo aver ricevuto il pallone da Enrique, ha cambiato direzione. E' il gol del secolo, il gol più bello del mondo! Come ci ricorda Maurizio de Giovanni nel suo magnifico racconto, Enrique, il giocatore che gli aveva passato la palla a 60 metri dalla porta inglese, gli dirà negli spogliatoi: "Con l'assist che ti ho fatto, non potevi sbagliare!".
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