I rischi operativi in banca - Giampaolo Gabbi Gestione dei rischi finanziari Corso di Laurea in Economia e Gestione degli Intermediari Finanziari

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I rischi operativi in banca - Giampaolo Gabbi Gestione dei rischi finanziari Corso di Laurea in Economia e Gestione degli Intermediari Finanziari
I rischi operativi in banca

                       Giampaolo Gabbi

                    Gestione dei rischi finanziari
Corso di Laurea in Economia e Gestione degli Intermediari Finanziari
                    Anno Accademico 2013 - 2014                        1
I rischi operativi in banca - Giampaolo Gabbi Gestione dei rischi finanziari Corso di Laurea in Economia e Gestione degli Intermediari Finanziari
Agenda

• La definizione
• La regolamentazione
• La misurazione

                        2
Il RO: un problema di definizione
                            Alcune definizioni
 •   All risks which are not banking (ie it excludes credit, market,
     and trading risks, and those arising from business decisions
     etc.)
 •   “The risk that deficiencies in information systems or internal
     controls will result in unexpected loss. The risks associated with
     human error, systems failure and inadequate procedures and
     controls”
 •   “The potential of any activity to damage the organization,
     including physical, financial, legal risks and risks to business
     relationships”
 •   “Risk that deficiencies in information systems or internal
     controls will result in financial loss, failure to meet regulatory
     requirements or an adverse impact on the bank’s reputation”
 •   “The risk of loss through inadequate systems, controls and
     procedures, human error or management failure”
                                                                          3
Il RO: un problema di definizione

  • Nelle corporate è il vero rischio, ossia il c.d.
    “business risk”
  • Possibile definizione per la banca: rischio che
    comportamenti illegali o inappropriati delle risorse umane,
    carenze tecnologiche, errori o carenze nei processi produttivi
    e fattori esterni possano generare perdite nello svolgimento
    dell’attività d'impresa

                                                                 4
Il RO: un problema di definizione

      Accezione più ampia basata su fattori causali
•   Fattori umani: frodi, errori, violazioni,
    disinformazione
•   Fattori tecnologici: crisi S.I, errori programmaz.,
    interruzioni, ecc.
•   Procedure: inadeguate, obsolete, assenti
•   Fattori esterni: politici, legislativi, naturali,
    regolamentari

                                                          5
Casi di perdite da RO
Anno                               Evento
1974                               Fallimento della banca tedesca
                                   Herstatt Bank con ripercussioni sul
                                   sistema di regolamento.
                                   Fallimento della Franklin National
1985                               Bank of New York.
                                   Il sistema informatico della Bank of
                                   New York va in blocco per 28 ore.
Fine anni ottanta-inizio novanta   Serie di perdite rilevanti dovute ai
                                   sistemi di reporting inadeguati: DG
                                   Bank, Kidder Peoboy, bank of Tokio-
                                   Mitsubishi.
                                   Perdite rilevanti dovute ad attività di
                                   trading non autorizzata presso la
                                   Daiwa Bank di New York e
Fine anni novanta                  Sumitomo Corporation.
                                   Serie di manipolazioni fraudolente di
                                   valutazioni e posizioni di mercato:
                                   Drexel, UBS, Natwest, e il caso più
                                   famoso della Barings bank.
                                   Perdite dovute alle attività di
                                   Hackers, per esempio Citibank.

                                                                        6
Casi di perdite da RO

                        7
I rischi e l’assorbimento di
             capitale
            Assorbimento del capitale delle banche

                                                        60%

   20%
                              10%
                 5%                         5%

 rischi      rischi di   free capital rischio di     rischi di
operativi    mercato                    tasso        credito
                                                                 8
Il RO: alcune peculiarità
           Rischi di credito e di mercato
•   Misurabili
•   Generalmente ben compresi e identificabili
•   Più “di moda”
•   Assunti “consapevolmente”
•   “Prezzabili”
•   Coerenti con “rischio/rendimento atteso”
•   Facilmente “allocabili”

                                                 9
Il RO: alcune peculiarità
                  Rischio operativo
•   Difficile da quantificare
•   Generalmente poco compreso
•   Poco “di moda”
•   Assunto “inevitabilmente”
•   Non “Prezzabile”
•   Non sempre coerente con il principio “rischio
    /rendimento atteso”

                                                    10
Le specificità del rischio operativo

           RISCHI FINANZIARI                           RISCHIO OPERATIVO
     (TASSO, MERCATO E CREDITO)
       Assunti consapevolmente               Assunto involontariamente (inevitabile)
           Rischi speculativi                             Rischio puro
 Coerenti con logica rischio-rendimento    Non coerente con logica rischio-rendimento
   Compresi e facilmente identificati       Poco compreso e difficile da identificare
   Facilmente misurabili/quantificabili      Complesso da misurare e quantificare
 Disponibilità di strumenti di copertura    Assenza di strumenti efficaci di copertura
  Possono essere “prezzati” e trasferiti      Complesso da “prezzare” e trasferire

                                                                                     11
Le proposte di Basilea
Secondo il Comitato di Basilea gli organi
   di vigilanza nazionale dovrebbero:
  valutare l’adeguatezza del sistema di
  controlli ...
  ... imporre un requisito patrimoniale
  esplicito a fronte del RO
  Quest’ultimo è addizionale rispetto a
  quelli per rischi mercato, credito e
  interesse
                                           12
Le proposte di Basilea
Secondo il Comitato di Basilea gli organi
   di vigilanza nazionale dovrebbero:
  valutare l’adeguatezza del sistema di
  controlli ...
  ... imporre un requisito patrimoniale
  esplicito a fronte del RO
  Quest’ultimo è addizionale rispetto a
  quelli per rischi mercato, credito e
  interesse
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Il requisito relativo al RO
                   Tre approcci alternativi
                     — Approccio —                  — Caratteristiche —

                                     Più semplice. Basato su una proxy semplificata
                    Basic
                    approach         dell’esposizione al rischio.
+ Sofisticazione

+ Costi di
implementazion
e                                    Evoluzione del basic approach. Maggiore
                    Standardised
+ Risparmi di       approach         sofisticazione legata al fatto che si impongono requisiti
capitale                             differenti in funzione delle differenti business units.

                    Advanced         Le banche possono utilizzare i propri modelli interni
                    measurement      subordinatamente ad alcune condizioni imposte dagli
                    approaches
                                     organi di vigilanza nazionali.

                                                                                         14
Il requisito relativo al RO
                     Basic Approach
 Requisito patr. RO = * Operating Income (M.INT.)

          Tale che il requisito patrimoniale sia almeno
         il12% del totale del requisito complessivo.
          Indicazione Comitato per α: 15%
Margine         Margine di interesse + Ricavi netti da
intermediaz.    commissioni

     Molto semplice. Probabilmente verrà seguito da
             banche minori, meno sofisticate          15
Il requisito relativo al RO
L’aggregato di riferimento è definito dal
Comitato come la somma del margine di
interesse (net interest income) e degli utili non
da interessi (non-interest income).
Da questa variabile reddituale dovrebbero
essere esclusi eventuali profitti o perdite
derivanti dalla cessione di titoli del portafoglio
immobilizzato e altri risultati di natura
straordinaria.

                                                16
Il requisito relativo al RO
Questo         primo        approccio     risulta
estremamente semplificato e approssimativo,
nel senso che non viene in alcun modo
considerata la diversa gamma di attività svolte
dalle diverse istituzioni finanziarie.
Trattandosi della metodologia base non
prevede alcun requisito specifico per la relativa
adozione.
In questo senso, l’approccio               viene
considerato dal Comitato di Basilea come
quello idoneo per le banche di dimensioni
minori, caratterizzate da una gamma limitata di
attività e da un basso grado di sofisticazione.
                                                17
Il requisito relativo al RO
                Standardized Approach

 Il secondo approccio prevede che il requisito
patrimoniale sia misurato separatamente per ogni singola
business line della banca sulla base di un indicatore
economico quale il reddito operativo e di uno specifico
coefficiente di rischiosità predeterminato.
 Diversamente dall’approccio precedente, questo secondo
approccio sarebbe in grado di cogliere almeno in parte il
diverso profilo di rischio delle diverse banche connesso alla
diversa composizione dei relativi portafogli di attività.

                                                           18
Il requisito relativo al RO
                Standardized Approach

 L’indicatore economico prescelto per il calcolo del
requisito patrimoniale è ancora una volta il margine
operativo lordo (gross income) medio relativo agli
ultimi tre anni.
 Il Comitato richiede che tutte le attività della banca
siano ricondotte ad una e una sola business line. Il
processo di mapping delle diverse attività svolte da
una banca alle otto categorie di business line deve
inoltre essere chiaramente documentato e soggetto a
una review indipendente.
 Tale processo, per il quale è responsabile il senior
management della banca, deve infine essere approvato
dal consiglio di amministrazione.                        19
Il requisito relativo al RO
              Standardized Approach
  Requisito RO = i i * Margine Intermediazionei
• Ogni Business Line         Business Unit              Business Line
  ha il suo  e il suo     Investment Banking
                                                Corporate Finance
  requisito patrimoniale                        Trading & Sales
  per il RO                                     Retail Banking
• Ci si attende che la          Banking
                                                Commercial Banking
  maggioranza delle                             Payment and Settlement
  grandi banche                                 Agency Services and custody
  sceglieranno questo                           Asset Management
                                Others
  approccio                                     Retail Brokerage
                                                                        20
Il requisito relativo al RO
              Standardized Approach

 All’interno di ogni singola business line il
requisito patrimoniale viene calcolato
moltiplicando il margine operativo lordo medio per
un coefficiente beta stimato dall’organo di
vigilanza sulla base del rapporto fra le perdite
storicamente registrate dall’industria bancaria in
quella particolare linea di business e il relativo
indicatore economico.
 I valori dei coefficienti beta proposti dal
Comitato sono elencati nella tabella che segue

                                                 21
Il requisito relativo al RO
                                 I coefficienti
Business unit              Business line               Coefficiente Beta
Investment Banking         Corporate Finance                 18%
                           Trading and Sales                 18%
                           Retail Banking                    12%
Banking                    Commercial Banking                15%
                           Payment and Settlement            18%
                           Agency services                   15%
Others
                           Asset Management                  12%
                           Retail Brokerage                  12%
Fonte: Basel Committee (2002).
                                           8
                                 RPRO    i  GI i
                                          i 1
                                                                           22
Il requisito relativo al RO
              Standardized Approach

 Implicita   in questa prassi di sommare il
requisito patrimoniale delle singole business
line, vi sia l’ipotesi di una correlazione perfetta
fra le diverse tipologie di eventi di perdita.
In pratica, si assume che le perdite
connesse al RO delle differenti business line
avvengano tutte contestualmente e che
dunque la banca abbia una dotazione
patrimoniale sufficiente a coprire questi eventi
congiunti.
                                                  23
Il requisito relativo al RO
       Advanced Measurement Approaches

 Il terzo approccio prevede che sia la singola banca
a determinare, sulla base di un modello interno, il
capitale a rischio connesso al RO.
 In questo senso, dunque, una banca che abbia
sviluppato un modello di misurazione del RO che
consente di determinare l’assorbimento di capitale
economico associato a questa tipologia di rischio può,
subordinatamente ad alcune condizioni qualitative e
quantitative, utilizzare tale modello anche per la
determinazione del relativo requisito patrimoniale.

                                                    24
Il requisito relativo al RO
       Advanced Measurement Approaches

 IlComitato di Basilea riconosce dunque la possibilità
che le banche utilizzino le proprie stime interne
relative alla distribuzione delle perdite connesse al RO
nelle singole business lines per stimare il proprio
requisito patrimoniale sulla base di un approccio simile
a quello dei modelli interni previsto per i rischi di
mercato.
 Da questo punto di vista, il Comitato non impone
alcun particolare modello o forma funzionale della
distribuzione di probabilità delle perdite derivanti dal
RO.
                                                      25
Il requisito relativo al RO
         Advanced Measurement Approaches

 Ogni  banca che desideri adottare un approccio
avanzato è dunque libera di scegliere fra le ormai
numerose metodologie di misurazione del RO diffusesi
nell’industria bancaria.
 Il Comitato di Basilea, pur ammettendo la possibilità
di modelli alternativi, menziona esplicitamente tre
principali categorie:
     internal measurement approach
     loss distribution approach
     scorecard approach.

                                                     26
Il requisito relativo al RO
                 Il requisito patrimoniale (RP) relativo al RO è stimato
Internal         ipotizzando una relazione lineare e stabile fra expected loss
Measurement      (EL) e unexpected loss (UL), approssimata da un
Approach         coefficiente  definito dagli organi di vigilanza:
                 Requisito patr. RO = i i * EIi * PEi *LGEi = i i * ELi
Loss
Distribution     Il RP per il RO è stimato sulla base di una distribuzione di
Approach         prob. delle perdite per ogni BL, stimando direttamente UL

Scorecard      Una volta determinato il RP relativo al RO (sulla base di uno dei
Approach       precedenti approcci) la sua evoluzione dipende dal rischio
               prospettico di ogni BL, non sulla base dei dati storici

            RP per RO > 9% del RP relativo ad altri rischi
                                                                           27
Internal Measurement Approach
 Prevede la suddivisione delle attività della
  banca in business line e la conseguente
  misurazione di requisiti patrimoniali
  separatamente per ognuna di esse.
 Prevede le seguenti fasi distinte:
  1. le attività della banca vengono segmentate in linee
       di business predefinite e viene identificata da
       parte delle autorità di vigilanza una gamma di
       possibili eventi rischiosi da applicare alle business
       line identificate;

                                                          28
Internal Measurement Approach
  2. le attività della banca vengono segmentate in linee
       di business predefinite e viene identificata da
       parte delle autorità di vigilanza una gamma di
       possibili eventi rischiosi da applicare alle business
       line identificate;

  3. per ogni incrocio business line/tipologia di evento
      l’organo di vigilanza identifica un indicatore di
      esposizione al rischio (EI – exposure indicator)
      che rifletta la dimensione delle attività svolte dalla
      banca;

                                                          29
Internal Measurement Approach
  4. per ogni incrocio business line/tipologia di evento la
      banca fornisce la propria stima relativa alla
      probabilità di accadimento dell’evento (PE –
      probability of event) e alla perdita in caso di
      accadimento dell’evento (LGE – loss given event).

  Sulla base dei tre parametri così ottenuti (EI, PE e
      LGE) è dunque possibile stimare la perdita attesa
      relativa a ogni incrocio business line/tipologia di
      evento;

                                                        30
Internal Measurement Approach
  5. infine, l’organo di vigilanza fornisce un parametro
       gamma (), il quale dovrebbe riflettere il rapporto
       fra perdita inattesa e perdita attesa relativo al
       singolo incrocio business line/tipologia di evento.

  Tale parametro consente di ottenere il requisito
      patrimoniale sulla base della perdita attesa.

                                                         31
Internal Measurement Approach
 Il requisito patrimoniale complessivo secondo questo
      approccio viene dunque analiticamente determinato
      come:

   RPRO   EI i , j  PE i , j  LGEi , j    i , j  ELi , j  i , j
               n   m                                       n   m

              i 1 j 1                                   i 1 j 1
 dove
 n rappresenta il numero di business line
 m rappresenta il numero di tipologie di eventi rischiosi considerati
 EI: exposure indicator
 LGE: loss given event
 PE: probability of event
 EL: perdita attesa
 : rapporto fra perdita inattesa e perdita attesa relativo al singolo incrocio
       business line/tipologia di evento
                                                                               32
Internal Measurement Approach
   La logica sottostante l’approccio della misurazione
   interna e in particolare la determinazione dei fattori
   gamma può essere chiarita ricordando la logica
   sottostante     i    modelli    di    determinazione
   dell’assorbimento di capitale economico di tipo
   value at risk.
  Tali modelli, nella relativa versione parametrica, si
   fondano sull’ipotesi di una distribuzione nota e
   determinano la massima perdita potenziale, dato
   un certo livello di confidenza, utilizzando un
   multiplo della deviazione standard ricavato da tale
   ipotesi.
                                                      33
Internal Measurement Approach
 Nel caso di una distribuzione normale, un livello di confidenza
     del 99% può essere ottenuto utilizzando un multiplo della
     deviazione standard pari 2,33.

  RP  k                                                                (1)

 dove k indica il fattore scalare utilizzato come multiplo della deviazione
      standard σ.
 Lo schema dell’approccio della misurazione interna prevede invece che:

  RP  EL                                                               (2)

 Combinando la (1) e la (2) si ottiene:

       k 
    
        EL                                                                34
Loss distribution approach
  Questa seconda categoria di modelli differisce
  dalla precedente per il fatto che il capitale a rischio,
  e conseguentemente il requisito patrimoniale, viene
  determinato per ogni linea di business stimando
  l’intera distribuzione di probabilità delle perdite e
  tagliando quest’ultima in corrispondenza del
  percentile desiderato.
 Non vi è dunque, come nel caso degli approcci di
  misurazione interna, la stima di un unico parametro
  – la perdita attesa – sulla base della quale si
  ottiene, ipotizzando una relazione fissa e stabile, la
  perdita inattesa, ma viene invece stimata l’intera
  distribuzione.
                                                       35
Loss distribution approach
 Anche in questo caso la stima della distribuzione
  delle perdite avviene separatamente per ogni linea
  di business sulla base dei relativi ai due parametri
  della frequenza delle perdite e della severità delle
  stesse (LGE).
 La stima delle distribuzioni di probabilità dei due
  parametri può essere effettuata sia utilizzando
  forme funzionali note (ad esempio una
  distribuzione Poisson per il numero di eventi
  rischiosi e una distribuzione beta per la perdita in
  caso di evento), sia ricorrendo a simulazioni Monte
  Carlo.
                                                   36
Loss distribution approach

 Una volta ottenute le misure di capitale a
  rischio relative alle singole business line, è
  possibile ricavare il requisito patrimoniale
  complessivo sia sommando questi ultimi sia
  utilizzando tecniche di aggregazione
  differenti che riconoscano l’effetto
  diversificazione implicito nella correlazione
  imperfetta.

                                              37
Internal Measurement Approach
   Si comprende dunque che i fattori gamma da
   applicare alle singole business line per ottenere,
   partendo dalla relativa perdita attesa, il requisito
   patrimoniale, dovrebbero risultare tanto maggiori
   quanto maggiore è il livello di confidenza
   desiderato e quanto più asimmetrica e curtotica è la
   distribuzione delle perdite.
  Trattandosi di modelli interni, sarebbe in questo
   caso la singola banca a determinare, sulla base di
   evidenze empiriche interne ed esterne, i fattori
   gamma da applicare alle singole business line.

                                                    38
Le condizioni per l’adozione dei
             modelli
 Il primo approccio, quello dell’indicatore base, può essere adottato
  da qualunque banca, a condizione che rispetti i principi gestionali
  essenziali
 L’adozione degli altri due approcci è subordinata al rispetto di
  specifiche condizioni relative da un lato alla gestione del RO e
  dall’altro alla qualità dei dati storici raccolti.
 Fra queste condizioni vi sono in particolare le seguenti:
     il consiglio di amministrazione e l’alta direzione della banca devono
      essere attivamente coinvolti nella supervisione del processo relativo
      alla gestione del RO;
     il sistema di risk management deve essere concettualmente robusto e
      implementato in modo integro;
     le risorse umane devono essere sufficienti a garantire un utilizzo
      adeguato dell’approccio prescelto così come un’adeguata attività di
      controllo e auditing.I modelli interni dovrebbero essere utilizzati per
      fissare limiti, misurare I rischi e allocare il capitale

                                                                          39
Le condizioni per l’adozione dei
                modelli
• Le condizioni esplicitamente            HFLI Events
  previste per l’adozione
  dell’approccio standard sono le
  seguenti:
   a) identificare le proprie
      esposizioni seguendo un
      approccio bottom-up, che
      parta dunque dall’esame dei
      prodotti, delle attività, dei
      processi produttivi e dei
      sistemi e da questi identifichi i
      possibili eventi rischiosi;
   b) valutare l’impatto che il RO
                                                LFHI Events
      potrebbe avere sulla propria
      solvibilità, analizzando
      separatamente gli eventi a
      bassa frequenza ed elevato
      impatto (LFHI) e quelli a
      elevata frequenza e basso
      impatto (HFLI);
                                                         40
Le condizioni per l’adozione dei
            modelli
 c) introdurre un sistema di reporting relativo al RO
   rivolto a tutte le principali funzioni della banca che
   consenta di attirare l’attenzione del management in
   caso di esposizioni che superano delle soglie
   predefinite;
 d) introdurre un sistema di incentivi al controllo del RO
   basato sull’inclusione del RO nelle procedure relative
   alle politiche di remunerazione del personale e alle
   politiche di pricing;
 e) iniziare a registrare i dati rilevanti per il RO quali le
   perdite interne per linea di business.
                                                         41
Le condizioni per l’adozione dei
            modelli
 L’adozione di un approccio avanzato è
   invece subordinata a condizioni sia
   qualitative che quantitative. Fra le
   prime, le più rilevanti sono le seguenti:
   a) la banca deve disporre di un’unità indipendente di controllo
     e di monitoraggio del RO;
   b) il sistema di misurazione del RO deve essere strettamente
     integrato nel processo di gestione quotidiana del RO della
     banca; in questo senso, la banca deve disporre di un
     sistema di allocazione del capitale connesso al RO alle
     diverse linee di business;
                                                               42
Le condizioni per l’adozione dei
            modelli
   c) deve esistere un sistema di reporting delle esposizioni al
     RO e delle perdite al management delle singole business
     unit, al senior management e al consiglio di
     amministrazione;
   d) i processi di misurazione e di gestione del RO devono
     essere sottoposti a una revisione periodica da parte di
     auditor interni ed esterni;
   e) la validazione del sistema di misurazione del RO da parte
     degli auditor esterni e degli organi di vigilanza deve
     verificare che le revisioni periodiche interne siano condotte
     in modo adeguato e che i flussi di dati e i processi associati
     con il sistema di misurazione del rischio siano trasparenti e
     facilmente accessibili.
                                                                43
Le condizioni per l’adozione dei
             modelli
I requisiti di natura quantitativa per l’adozione di
   un approccio avanzato sono invece
   sintetizzabili in quattro punti principali.
   La banca deve essere in grado di dimostrare che il
     proprio modello interno è in grado di cogliere in
     modo adeguato eventi estremi che si collocano nella
     coda delle distribuzioni di probabilità degli eventi
     rischiosi (“tail loss events”); in particolare, la misura
     di rischio deve essere coerente con un livello di
     confidenza del 99,9% e un orizzonte temporale di un
     anno.
                                                           44
Le condizioni per l’adozione dei
            modelli
b) Il requisito patrimoniale relativo al rischio operativo
deve essere determinato come somma delle due
componenti di perdita attesa e di perdita inattesa;
la possibilità di limitarsi alla sola componente di perdita
inattesa è condizionata alla capacità della singola banca
di dimostrare che la componente di perdita attesa è
adeguatamente riflessa nelle proprie politiche di
accantonamento a riserva, di determinazione dei prezzi;
il requisito patrimoniale relativo al rischio operativo potrà
essere limitato alla stima della perdita inattesa se la
banca saprà dimostrare che la perdita attesa, stimata in
base alla frequenza media delle perdite, sia già
adeguatamente riflessa negli accantonamenti a riserva e
nei prezzi dei prodotti servizi delle business line a cui tali
perdite sono associate.
                                                           45
Le condizioni per l’adozione dei
            modelli
c) la possibilità di utilizzare stime di correlazioni fra le
diverse tipologie di perdite riconducibili alla più generale
categoria del rischio operativo.
Il Comitato riconosce tale possibilità, a condizione che le
stime di correlazione siano fondato su una metodologia
robusta, integra e capace di riflettere l’incertezza che
tipicamente caratterizza tali stime nei periodi di stress.
La singola banca deve essere in grado di dimostrare che
le stime di correlazioni derivano da dati empirici che
riflettono un arco temporale sufficientemente ampio,
capace di riflettere periodi di stress, e sono fondate su
una metodologia rigorosa.
In assenza di tali condizioni, il requisito relativo al rischio
operativo deve essere calcolato sommando le misure di
rischio relative alle diverse tipologie di perdita.
                                                             46
Le condizioni per l’adozione dei
            modelli
d) Una quarta condizione riguarda infine gli elementi sui
quali si deve necessariamente fondare il sistema di
misurazione del RO: i dati interni, i dati esterni, l’analisi
di scenario e altri fattori che riflettono l’ambiente in cui
opera la banca e il sistema di controlli di quest’ultima.
In particolare, con riferimento a questi elementi il
Comitato di Basilea richiede che:
 – le misure di rischio relative al RO siano basate su dati interni di
   perdite relativi a un periodo storico di almeno 5 anni (un periodo
   minimo di soli 3 anni può essere accettato nella fase iniziale di
   adozione dell’approccio avanzato);
 – i dati interni relativi alle perdite devono siano associati alle otto
   business line previste per l’approccio standard e alle diverse
   tipologie di eventi di perdita;

                                                                    47
Le condizioni per l’adozione dei
            modelli
 - i dati interni relativi alle perdite siano tali da
   racchiudere tutti gli eventi rilevanti, esplicitando
   dunque una soglia minima di perdita quale ad
   esempio 10.000 euro, e siano tali che a ogni perdita
   sia associata la relativa data di manifestazione,
   l’eventuale recupero parziale e un’indicazione del
   fattore causale sottostante;
 – le misure di rischio siano associate a dati esterni,
   specie nel caso in cui la banca sia esposta a perdite
   poco frequenti anche se potenzialmente rilevanti;
   con riferimento ai dati esterni la banca deve
   esplicitare i casi in cui essi devono essere utilizzati e
   la metodologia con cui incorporare gli stessi nel
   modello di misurazione;
                                                         48
Le condizioni per l’adozione dei
            modelli
 - le stime dell’esposizione al RO devono essere
   fondate anche su analisi di scenario a loro volta
   basate su opinioni di esperti;
 – la valutazione del rischio deve fondarsi anche su
   elementi relativi all’ambiente esterno e al sistema dei
   controlli interni della banca; le stime di rischio
   devono essere rese “forward looking” e non limitarsi
   a dati storici o simulati ma riflettere adeguatamente
   le previsioni relative all’ambiente esterno e interno
   alla banca.deve esistere un sistema di reporting
   delle esposizioni al RO e delle perdite al
   management delle singole business unit, al senior
   management e al consiglio di amministrazione
                                                       49
Le condizioni per l’adozione dei
             modelli
 Infine, è importante rilevare come nel caso in cui una
  banca adotti un approccio avanzato, il Comitato di
  Basilea riconosce la possibilità che il requisito
  patrimoniale connesso al RO possa scendere anche al
  9% del complessivo requisito patrimoniale (invece di
  12%)
 Il Comitato prevede una soglia minima per il requisito
  patrimoniale relativo al RO, la quale risulta funzione
  dello stesso requisito che si otterrebbe adottando
  l’approccio standard (nella fase iniziale, 75% di quello
  cui sarebbe soggetta adottando l’approccio standard)

                                                        50
La misurazione del rischio
         operativo. Le fasi
 L’identificazione dei fattori di rischio
 Il mapping delle unità di business e la stima
  dell’esposizione
 La stima della probabilità di accadimento degli
  eventi rischiosi
 La stima della perdita in caso di accadimento degli
  eventi rischiosi
 La stima della perdita attesa connessa al RO
 La stima della perdita inattesa
 La stima del capitale a rischio connesso al RO
                                                   51
La stima della probabilità di
             accadimento
     Una prima soluzione per la misurazione quantitativa è
      l’analisi dei dati storici interni o esterni

3                                                         52
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61
La stima della perdita in caso di
    accadimento degli eventi rischiosi
     Una volta stimata la probabilità che un certo evento
      rischioso si manifesti occorre stimare la perdita che
      si verrebbe a manifestare in caso di accadimento
      (“loss given event” – LGE).
     La perdita in caso di evento può essere espressa
      sia in termini monetari, come perdita media, sia
      come percentuale dell’aggregato identificato come
      misura di esposizione, ossia come tasso di perdita
      in caso di evento (LGER).

4                                                        62
La stima della perdita in caso di
    accadimento degli eventi rischiosi

      Altri modelli di stima delle perdite sono i
       modelli causali
      Questi si riconducono a due categorie
       principali:
         Modelli econometrici
         Modelli non lineari

4                                                    63
La stima della perdita in caso di
    accadimento degli eventi rischiosi

      Modelli econometrici
        Regressione semplice (esempio)
        Regressione multivariata
        Correlazione
        Analisi discriminante
      Modelli non lineari
        Reti neurali

4                                         64
La stima della perdita attesa
     La quinta fase del processo di misurazione del RO
      prevede che i dati relativi alle tre fasi precedenti
      vengano utilizzati per la stima della perdita attesa
      (expected loss – EL).
     In particolare, quest’ultima sarà data, per ogni unità
      di business e per ogni categoria di rischio, dal
      prodotto fra esposizione al rischio (EI), probabilità di
      accadimento dell’evento rischioso (PE) e relativo
      tasso di perdita media (LGER – loss given event
      rate)

       EL  EI  PE  LGER
5                                                           65
La stima della perdita attesa
     La scelta dell’indicatore di esposizione (EI) deve
      essere coerente con la stima del tasso di perdita in
      caso di evento (LGER).
     LGER dovrebbe esprimere la quota di EI che viene
      mediamente persa in caso di accadimento
      dell’evento rischioso.
     La relazione precedente si fonda su un’ipotesi di
      relazione lineare fra LGER e EI, mentre per alcune
      tipologie di eventi rischiosi, potrebbe invece
      presentarsi un problema di non linearità della
      relazione fra tasso di perdita in caso di evento e
      dimensione dell’esposizione.

5                                                       66
La stima della perdita attesa
     Una semplice modalità per risolvere questo
      problema è non rifarsi a un indicatore di esposizione
      (EI) ma di limitarsi a stimare la perdita media in
      caso di evento non come percentuale di EI ma
      direttamente come importo monetario (LGE).
     In questo senso, dunque, la perdita attesa sarebbe
      data da:

       EL  PE  LGE
     La perdita attesa deve trovare copertura in riserve
      esplicite i cui accantonamenti e utilizzi dovrebbero
      passare dal conto economico.
5                                                        67
Scenario Analysis

Time System Downtime   Employees   Data Quality   Transactions   Loss (euro)
  1         5             12         98,0%          559587        2741974
  2         3             13         99,0%          798725        2300329
  3         4             14         98,3%          655228        2540318
  4         2             12         98,7%          753223        1425852
  5         6             14         99,1%          859973        5047182
  6         5             13         99,3%          611169        2980672
  7         4             15         97,0%          713948        2770119
  8         3             16         97,5%          892707        2557607
  9         2             13         99,8%          779304        1458857
 10         4             12         97,3%          697302        2724357

                                                                          68
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    2.658.320

System Downtime                 3,8

Employees                      13,4

Data Quality (%)              98%

Transactions                732116
                                      69
Scenario Analysis
    Time      System Downtime Employees   Data Quality Transactions
      1              5           12         98,0%         559587
      2              3           13         99,0%         798725
      3              4           14         98,3%         655228
      4              2           12         98,7%         753223
      5              6           14         99,1%         859973
      6              5           13         99,3%         611169
      7              4           15         97,0%         713948
      8              3           16         97,5%         892707
      9              2           13         99,8%         779304
     10              4           12         97,3%         697302

Average            3,80         13,40        0,98       732116,65
Volatility         1,25          1,28        0,01       100545,77

Lower bound        0,89         10,42        0,96       498212,22
Upper bound        6,71         16,38        1,00       966021,09
                                                              70
        99%
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    4.976.985

System Downtime                6,71

Employees                      13,4

Data Quality (%)              98%

Transactions                732116
                                      71
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    2.772.759

System Downtime                 3,8

Employees                    10,42

Data Quality (%)              98%

Transactions                732116
                                      72
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    2.676.304

System Downtime                 3,8

Employees                      13,4

Data Quality (%)              96%

Transactions                732116
                                      73
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    3.771.430

System Downtime                 3,8

Employees                      13,4

Data Quality (%)              98%

Transactions                966021
                                      74
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    6.222.517

System Downtime                6,71

Employees                    10,42

Data Quality (%)              96%

Transactions               966.021
                                      75
Scenario Analysis
    Time      System Downtime Employees   Data Quality Transactions
      1              5           12         98,0%         559587
      2              3           13         99,0%         798725
      3              4           14         98,3%         655228
      4              2           12         98,7%         753223
      5              6           14         99,1%         859973
      6              5           13         99,3%         611169
      7              4           15         97,0%         713948
      8              3           16         97,5%         892707
      9              2           13         99,8%         779304
     10              4           12         97,3%         697302

Average            3,80         13,40        0,98       732116,65
Volatility         1,25          1,28        0,01       100545,77

Lower bound        -0,06         9,44        0,96      421404,83
Upper bound        7,66         17,36        1,01      1042828,47
                                                             76
      99,9%
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    5.813.616

System Downtime                7,76

Employees                      13,4

Data Quality (%)              98%

Transactions                732116
                                      77
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    2.810.393

System Downtime                 3,8

Employees                      9,44

Data Quality (%)              98%

Transactions                732116
                                      78
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    2.679.001

System Downtime                 3,8

Employees                      13,4

Data Quality (%)              96%

Transactions                732116
                                      79
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    4.136.941

System Downtime                 3,8

Employees                      13,4

Data Quality (%)              98%

Transactions               1042828
                                      80
Scenario Analysis
Bank A
Global Analysis
Losses Simulation

Losses                    7.385.312

System Downtime                7,66

Employees                      9,44

Data Quality (%)              96%

Transactions              1.042.828
                                      81
La stima della perdita inattesa
     La perdita inattesa rappresenta una misura della variabilità
      media, ossia della deviazione standard, delle perdite connesse
      al RO.
     Due unità di business A e B possono presentare la medesima
      perdita attesa, ma essere al contempo caratterizzate da un
                                                     LFHI
      grado di incertezza, e dunque di variabilità, di             HFLI
                                                       questo livello
      medio atteso significativamente diverso.

                                                  Perdita
                                                  attesa
        Business Unit                                                       A     B
                                                   0,04
        Probabilità media di accadimento degli eventi rischiosi (PE) - %   0,2%   10%

        Perdita media in caso di accadimento (LGE) – milioni di Euro       100     2

        Perdita attesa (EL) – milioni di Euro                              0,2    0,2
6                                                                                       82
La stima della perdita inattesa
     La stima della perdita inattesa può essere ricavata:
        in modo aggregato per l’intera banca sulla base di
         serie storiche interne, come deviazione standard
         delle perdite complessive riconducibili al RO
         storicamente registrate dalla banca
        separatamente per ogni unità di business
         utilizzando serie storiche interne alla banca come
         deviazione standard delle perdite riconducibili a ogni
         unità
        separatamente per ogni fattore di rischio utilizzando
         i dati storici di settore eventualmente raccolti da
         associazioni di categoria o da fornitori esterni
        separatamente per ogni unità di business o per ogni
         fattore di rischio utilizzando congiuntamente dati
         interni alla banca e serie storiche di settore.
6                                                             83
La stima della perdita inattesa
     In assenza di dati relativi alle perdite storiche, una modalità
      per la stima della perdita inattesa connessa al RO è quella che
      si fonda sull’ipotesi di una distribuzione binomiale delle perdite.

                  Evento                 Perdita          Probabilità
           Accadimento evento              LGE                PE
                rischioso
             Non accadimento                0                1-PE
              evento rischiosi

     In questo caso, esistono solo due possibili eventi, il verificarsi
      dell’evento rischioso o il mancato verificarsi dello stesso: nel
      primo caso la perdita per la banca è pari a LGE mentre nel
      secondo caso la perdita è nulla. In questo caso la perdita
      inattesa può essere misurata sulla base della deviazione
      standard della distribuzione binomiale.
6                                                                       84
La stima della perdita inattesa
     Sulla base di quanto riportato nella tabella è a questo
      punto possibile stimare la media e la deviazione
      standard della distribuzione di probabilità se il valore di
      LGE è ritenuto certo:

          EL  PE  LGE  1  PE  0  PE  LGE
          UL  LGE  PE  1  PE 
     Ipotizzando ad esempio una probabilità media di
      accadimento degli eventi rischiosi pari a 1% e una
      perdita in caso di evento pari a 50.000 euro, la (3)
      equivale ad affermare che la perdita inattesa, identificata
      dalla deviazione standard della perdita, risulta data da:

6       UL  50.000  0,01  0,99  4.975                           85
La stima della perdita inattesa
                                     Perdita inattesa corrispondente a una perdita attesa pari a 500.000 euro

                            50.000

                            45.000     LFHI events

                            40.000

                            35.000
    UL - Migliaia di Euro

                            30.000

                            25.000

                            20.000

                            15.000

                            10.000
                                                                                                                HFLI events
                             5.000

                                0
                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %

                                  %
                                01

                                40

                                90

                                40

                                90

                                40

                                90

                                40

                                90

                                40

                                90

                                40

                                90

                                40

                                90

                                40

                                90

                                40

                                90

                                40

                                90
                             0,

                             0,

                             0,

                             1,

                             1,

                             2,

                             2,

                             3,

                             3,

                             4,

                             4,

                             5,

                             5,

                             6,

                             6,

                             7,

                             7,

                             8,

                             8,

                             9,

                             9,
                                                        Probabilità di accadimento dell'evento rischioso (PE)
6                                                                                                                             86
La stima del capitale a rischio
     Il capitale a rischio va inteso come misura della perdita
      massima possibile, dato un certo livello di confidenza e un
      determinato orizzonte temporale (generalmente un anno),
      associata al RO.
     Vi sono a questo scopo diverse metodologie alternative. Il
      primo, più semplificato, è quello che prevede di:
          ipotizzare una particolare forma funzionale della
           distribuzione delle perdite connesse al RO, uguale per
           tutte le unità di business della banca,
          utilizzare questa particolare forma funzionale per
           ottenere un fattore moltiplicativo (capital multiplier)
           uniforme da applicare alla perdita inattesa per ottenere il
           capitale a rischio connesso a un determinato livello di
           confidenza
          stimare il capitale economico assorbito da ogni unità
           della banca moltiplicando la relativa perdita attesa per il
7          fattore moltiplicativo ottenuto.                            87
La stima del capitale a rischio
     In termini analitici si può scrivere

       CaRRO ,CL%  UL  k CL%

     dove
         CaRRO,CL rappresenta il capitale a rischio
         corrispondente a un livello di confidenza pari al
         CL% e kCL% il relativo capital multiplier.

7                                                            88
La stima del capitale a rischio
                                          Unità A              Unità B
                                                      Input
    EI                                    1.000.000            1.000.000
    PE                                     0,20%                5,00%
    LGER                                   5,00%                0,20%
    Sigma LGER                             10,00%               0,50%
                                                      Output
    EL                                      100                  100

    UL con LGER costante                   2.234                 436

    UL con varianza di LGER                4.999                1.200

    CaR con livello confidenza:   95,0%    8.323                2.074
                                  97,5%    9.898                2.452
                                  99,0%    11.729               2.892
                                  99,5%    12.977               3.191
                                  99,9%    15.548               3.808

7                                                                          89
La stima del capitale a rischio
     Come per i rischi di mercato e per il rischio di
      credito, la stima del capitale economico assorbito
      dal RO può fondarsi sull’utilizzo di approcci di
      simulazione.
     In questo caso la carenza di serie storiche rende
      inevitabile il ricorso a simulazioni Monte Carlo.
     Una volta stimata o ipotizzata una determinata
      forma funzionale della distribuzione delle perdite, è
      dunque possibile simulare le perdite che verrebbero
      conseguite in diversi scenari alternativi e ricostruire
      in questo modo una distribuzione fittizia che
      consenta di isolare il percentile corrispondente al
      livello di confidenza desiderato.
7                                                               90
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