I numeri indici dei prezzi al consumo in Italia

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I numeri indici dei prezzi al
     consumo in Italia
La misura dell’inflazione
• L'inflazione è un processo di aumento
  continuo e generalizzato del livello
  generale dei prezzi dell'insieme dei beni e
  servizi destinati al consumo delle famiglie.
• Generalmente, si misura attraverso la
  costruzione di un indice dei prezzi al
  consumo.
I numeri indici dei prezzi al
              consumo
In Italia, come nella maggior parte dei paesi, il
calcolo dell'indice è affidato all'Istituto nazionale di
statistica. Un indice dei prezzi al consumo, infatti,
è uno strumento statistico che misura le variazioni
nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi,
chiamato paniere, rappresentativo di tutti quelli
destinati al consumo finale delle famiglie e
acquistabili sul mercato attraverso transazioni
monetarie (sono escluse quindi le transazioni a
titolo gratuito, gli autoconsumi, i fitti figurativi, ecc.).
NIC, FOI, IPCA
L'Istat produce tre diversi indici dei prezzi
al consumo:
per l'intera collettività nazionale (NIC)
per le famiglie di operai e impiegati (FOI)
l'indice armonizzato europeo (IPCA).
Essi vengono calcolati utilizzando indici a
catena del tipo Laspeyres, in cui sia il
paniere dei prodotti sia il sistema dei pesi
vengono aggiornati annualmente (il c.d.
‘ribasamento’).
NIC
Il NIC misura l'inflazione a livello dell'intero sistema
economico; in altre parole considera l'Italia come
se fosse un'unica grande famiglia di consumatori,
all'interno della quale le abitudini di spesa sono
ovviamente molto differenziate. Per gli organi di
governo il NIC rappresenta il parametro di
riferimento per la realizzazione delle politiche
economiche.
Dal 2016 è espresso in base 2015 = 100.
FOI
Il FOI si riferisce ai consumi dell'insieme
delle famiglie che fanno capo a un lavora-
tore dipendente. Storicamente, è il più antico
e l’ISTAT ne ha ricostruito la serie fin dalla
unità d’Italia (1861).
E' l'indice usato per adeguare periodicamen-
te i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli
assegni dovuti al coniuge separato.
Dal 2016 è espresso in base 2015 = 100.
IPCA
L'IPCA è stato sviluppato per assicurare una
misura dell'inflazione comparabile a livello
europeo. Infatti viene assunto come indica-
tore per verificare la convergenza delle eco-
nomie dei paesi membri dell'Unione Euro-
pea, ai fini dell'accesso e della permanenza
nell'Unione monetaria.
L’indice IPCA è elaborato anche nella
versione a tassazione costante (IPCA-TC).
Dal 2016 è espresso in base 2015 = 100.
Caratteristiche comuni
I tre indici hanno in comune:
la rilevazione dei prezzi
la metodologia di calcolo
la base territoriale
lo schema di classificazione del paniere
(articolato oggi in 12 divisioni – fino al 2010
capitoli di spesa -).
Differenze fra i tre indici (1/3)
NIC e FOI si basano sullo stesso paniere e si
riferiscono ai consumi finali individuali, indipen-
dentemente dal fatto che la spesa sia a totale
carico delle famiglie o, in misura parziale o totale,
della Pubblica Amministrazione o delle istituzioni
non aventi fini di lucro.
Il peso attribuito a ogni bene o servizio è però
diverso nei due indici, a seconda dell'importanza
che questi rivestono nei consumi della popolazione
di riferimento.
Differenze fra i tre indici (2/3)
Per il NIC la popolazione di riferimento è
l'intera popolazione italiana (circa 60 milioni
di persone); per il FOI è l'insieme di famiglie
che hanno per capofamiglia un lavoratore
dipendente (originariamente e fino a non molti
anni fa ci si riferiva solo alle famiglie con capo-
famiglia un operaio o un impiegato dei settori
extragricoli).
Differenze fra i tre indici (3/3)
• L'IPCA ha in comune con il NIC la popo-
  lazione di riferimento, ma si differenzia
  dagli altri due indici perché si riferisce alla
  spesa monetaria per consumi finali
  sostenuta esclusivamente dalle famiglie
  (Household final monetary consumption
  expenditure); il paniere, anche in relazione
  a taluni regolamenti comunitari, differisce
  leggermente da quello degli altri due indici.
Prezzi di riferimento
Il NIC e il FOI considerano sempre il prezzo
pieno di vendita. L'IPCA si riferisce invece al
prezzo effettivamente pagato dal consuma-
tore.
Ad esempio, nel caso dei medicinali, mentre per gli
indici nazionali viene considerato il prezzo pieno
del prodotto, per quello armonizzato europeo il
prezzo di riferimento è rappresentato dalla quota
rimasta effettivamente a carico del consumatore.
L’IPCA inoltre tiene conto anche delle riduzioni
temporanee di prezzo (saldi, sconti, promozioni).
Il processo di costruzione
dell’indice dei prezzi al consumo
Il paniere dei prodotti utilizzato nel 2021 per
il calcolo degli indici è composto da 1731
prodotti elementari per NIC e FOI (1751 per
IPCA), raggruppati in 1014 prodotti (1033
per IPCA), a loro volta raccolti in 418
aggregati (422 per IPCA).
Il processo di costruzione
dell’indice dei prezzi al consumo
Nel complesso, sono milioni le quotazioni di prez-
zo utilizzate mensilmente: dal 2018 molti prezzi
vengono rilevati mediante scanner data alle casse
della GDO (ad oggi, oltre 30.000.000 di c.d. ‘referenze’
a settimana, rilevate su circa 4.000 punti vendita della
GDO – 21 catene - su tutto il territorio nazionale); a
queste si aggiungono 390.000 quotazioni mensili
raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica,
oltre 100.000 rilevate direttamente, in modo centraliz-
zato, dall’Istat e oltre 80.000 provenienti dal MISE (per
i carburanti).
Il processo di costruzione
 dell’indice dei prezzi al consumo
La struttura gerarchica (2021, NIC e FOI) è:
1731 prodotti elementari (indici non pubblicati)
 1014 prodotti elementari (indici non pubblicati)
   418 aggregati di prodotto (non pubblicati, ma
       disponibili su richiesta)
_____________________________________________________________________________________________________________________________

              310 segmenti di consumo (pubblicati)
                232 sottoclassi di prodotto
                   102 classi di prodotto
                        43 gruppi di prodotto
                              12 divisioni di spesa
I sistemi di ponderazione

Pesi % dei capitoli di spesa – anno 2021

Divisioni                                         NIC      IPCA     FOI
Prodotti alimentari e bevande analcoliche       19,3045   20,5912 18,0902
Bevande alcoliche e tabacchi                     3,6133    3,8497 3,7285
Abbigliamento e calzature                        6,5355    7,4901 7,2411
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili   11,1952   11,9319 11,0419
Mobili, articoli e servizi per la casa           7,7224    8,2531 6,5411
Servizi sanitari e spese per la salute           9,5512    4,6813 8,2569
Trasporti                                       12,7341   13,5505 14,8666
Comunicazioni                                    2,7883    2,9718 3,2205
Ricreazione, spettacoli e cultura                7,1028    5,9715 7,2241
Istruzione                                       1,0766    1,1475 1,3037
Servizi ricettivi e di ristorazione              8,2940     8,8378 8,7148
Altri beni e servizi                            10,0461    10,7236 9,7707
I sistemi di ponderazione

Pesi % dei capitoli di spesa – anno 2020

Divisioni                                         NIC      IPCA     FOI
Prodotti alimentari e bevande analcoliche       16,2085   17,2583 14,8971
Bevande alcoliche e tabacchi                     3,0742    3,2726 3,1649
Abbigliamento e calzature                        7,0425    8,1640 7,6826
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili    9,9537   10,6004 10,2483
Mobili, articoli e servizi per la casa           7,1792    7,6607 6,6511
Servizi sanitari e spese per la salute           8,7672    4,3328 7,1032
Trasporti                                       14,9560   15,9074 16,8050
Comunicazioni                                    2,3522    2,5035 2,7312
Ricreazione, spettacoli e cultura                7,8300    6,1687 7,9988
Istruzione                                       1,0401    1,1070 1,2751
Servizi ricettivi e di ristorazione             11,9468   12,7236 12,1129
Altri beni e servizi                             9,6496    10,3010 9,3298
I sistemi di ponderazione
I sistemi di ponderazione sono profondamente
cambiati nel tempo, per seguire l’evoluzione dei
consumi delle famiglie italiane.
Nel 1938, ad esempio, il paniere per l’indice FOI era così
articolato:
Capitoli                   N. beni        Peso %
Alimentazione                20            66,4
Vestiario                    19             5,3
Abitazione                    1            14,3
Riscaldamento e luce          4             7,2
Varie                        20             6,8
Sul sito dell’ISTAT è disponibile un file con tutti i panieri utilizzati dal
1928 ad oggi.
I sistemi di ponderazione
Sul sito dell’Istat è disponibile un file con tutti
i panieri utilizzati nei diversi periodi; ciascun
paniere è rimasto valido per un certo nume-
ro di anni fino al 1998, mentre dal 1999 la
struttura del paniere viene modificata ogni
anno (il c.d. ‘ribasamento’ dell’indice).
Sempre dal 1999 ogni anno l’ISTAT rivede l’elenco
dei prodotti inclusi nel paniere e aggiorna le
tecniche di indagine ed i pesi dei diversi prodotti.
La copertura territoriale
Nel 2021 i comuni capoluogo di provincia e i
Comuni con oltre 30.000 abitanti che concorrono
al calcolo dell’indice nazionale sono 80 (di cui 19
capoluoghi di regione e 60 capoluoghi di provin-
cia). La copertura, in termini di popolazione resi-
dente nelle province i cui Comuni partecipano alla
rilevazione, è pari all’83,3% (altri 12 Comuni partecipa-
no solo in parte; con questi, la copertura territoriale sale al
90,3% della popolazione).
La partecipazione dei comuni capoluogo di provincia è totale solo per
sei regioni (Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia
Giulia, Emilia Romagna, Umbria), mentre resta incompleta nelle altre e,
in particolare, in Puglia (40,9%), Abruzzo (47,9%) e Sardegna (56,3%).
A livello di ripartizioni geografiche la copertura è totale nel Nord-Est, è
pari all’89,4% nel Nord-Ovest, all’83,3% nel Centro, al 65,9% nel Sud,
al 75,3% nelle Isole.
Il metodo di calcolo
La metodologia di calcolo degli indici dei
prezzi al consumo prevede quattro diversi
processi di aggregazione degli indici di
ciascun aggregato di prodotto (418 nel
2021) calcolati per ogni capoluogo di pro-
vincia (a livello nazionale, di ripartizione
geografica, di regione, di capoluogo di
provincia)
Il processo di costruzione dell’indice
        dei prezzi al consumo
L’indice nazionale si ottiene nel seguente modo:
▪ si aggregano tra loro gli indici provinciali di aggregato di
prodotto per costruire l’indice regionale di aggregato di pro-
dotto. I coefficienti di ponderazione utilizzati si basano sul
peso di ciascun capoluogo di provincia in termini di popola-
zione residente
▪ si aggregano tra loro gli indici regionali di aggregato di
prodotto per costruire l’indice nazionale di aggregato di pro-
dotto. I coefficienti di ponderazione utilizzati si basano sul
peso di ciascuna regione in termini di consumi delle fami-
glie
▪ l’indice generale nazionale dei prezzi al consumo si ot-
tiene come media ponderata degli indici nazionali di aggre-
gato di prodotto. I coefficienti di ponderazione utilizzati si
basano sul peso di ciascun aggregato di prodotto in termini
di consumi delle famiglie.
Il metodo di calcolo
Il calcolo degli indici sintetici (per ogni livello di
sintesi degli aggregati) avviene mediante la
formula a catena di Laspeyres, in cui il paniere dei
prodotti ed il sistema di pesi vengono aggiornati
annualmente.
Gli indici mensili dell’anno corrente vengono calco-
lati con riferimento al mese di dicembre dell’anno
precedente (base di calcolo) e sono successiva-
mente raccordati al periodo scelto come base di
riferimento dell’indice, al fine di poter misurare la
dinamica dei prezzi su un periodo di tempo più
lungo di un anno.
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