GUIDA SEO SEARCH ENGINE OPTIMIZATION - Concetti di base per l'ottimizzazione del sito internet in funzione - Massimo Petrucci

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GUIDA SEO SEARCH ENGINE OPTIMIZATION - Concetti di base per l'ottimizzazione del sito internet in funzione - Massimo Petrucci
GUIDA SEO
SEARCH ENGINE OPTIMIZATION
         Concetti di base per l’ottimizzazione
           del sito internet in funzione
    del posizionamento nella SERP di Google
GUIDA SEO SEARCH ENGINE OPTIMIZATION - Concetti di base per l'ottimizzazione del sito internet in funzione - Massimo Petrucci
Guida ai concetti base sul SEO [www.marketingsocialnetwork.it] di Massimo Petrucci

SOMMARIO

L’AUTORE                                                                                     3

LICENZA D’USO DI QUESTA GUIDA                                                                3

INTRODUZIONE AI MOTORI DI RICERCA                                                            4

CONCETTO BASE N.1: LA SCELTA DEL TITOLO DELLA PAGINA                                         6

CONCETTO BASE N.2: LA DESCRIZIONE DELLA PAGINA                                               7

CONCETTO BASE N.3: USO INTELLIGENTE DELL’URL DI PAGINA                                       8

CONCETTO BASE N.4: USATE LE... BRICIOLE DI PANE                                              9

CONCETTO BASE N.5: GESTITE AL MEGLIO L’ERRORE 404                                           10

CONCETTO BASE N.6: IL CONTENUTO DELLE PAGINE DEVE ESSERE UTILE                              12

CONCETTO BASE N.7: OTTIMIZZAZIONE DEI LINK                                                  14

CONCETTO BASE N.8: OTTIMIZZATE LE IMMAGINI                                                  15

CONCETTO BASE N.9: UTILIZZATE I TAG H1, H2...                                               16

CONCETTO BASE N.10: SE POTETE, USATE IL FILE ROBOTS.TXT                                     17

CONCETTO BASE N.11: ALTERNATIVE META TAG AL FILE ROBOTS.TXT                                 18

CONCETTO BASE N.12: USO DEL NOFOLLOW NEI LINK                                               19

CONSIGLIO BASE N.13: EVITATE DI OTTIMIZZARE PER CHIAVE SINGOLA                              20

SUGGERIMENTI PER IL 301 REDIRECT                                                            21

STRUMENTI GRATUITI MESSI A DISPOSIZONE DA GOOGLE                                            22

LEAD GENERATION: Come farti trovare da un flusso di nuovi clienti                           22

CONTATTA MASSIMO PETRUCCI                                                                   22

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                               I N T RO D U Z I O N E
     Questa è una piccola guida, direi un compendio, che introduce ai concetti base relativi
all’ottimizzazione di un sito web per favorirne il posizionamento nei risultati dei motori di ricerca,
in particolare nella SERP1 di Google.

   Parleremo quindi dei nozioni fondamentali di SEO (Search Engine Optimization) e
comprenderemo come funziona un motore di ricerca.

    Le azioni di SEO dovrebbero essere le fondamenta di qualsiasi azione di Web Marketing,
poiché portare utenti su un sito poco usabile, dove le informazioni sono disperse nelle varie
pagine, vuol dire aver buttato al vento il vostro investimento.

    Aggiornamento al 2016: questa guida risale al 2013 tuttavia essendo una guida ai concetti
base, essi sono rimasti fondamentalmente gli stessi.

                                                      L’ AUTORE

     Massimo Petrucci – Si occupa di strategie di Web Marketing e Lead Generation. Per
saperne di più visita http://www.marketingsocialnetwork.it/

                                   LICENZA D’ USO DI QUESTA GUIDA

    Questa guida adotta la licenza Creative Commons, per tanto puoi utilizzarla e distribuirla in
modo del tutto gratuito. Puoi anche metterla nel tuo sito web e distribuirla attraverso di essa, puoi
mostrarla in pubblico, regalarla agli amici, tuttavia devi sempre distribuirla in modo del tutto
gratuito e non devi in alcun modo modificarne il suo contenuto.

    Ecco nel dettaglio come è organizzata questa licenza d’uso.

               Attribuzione. Devi attribuire la paternità dell'opera nei modi indicati dall'autore o da
               chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o
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               Non commerciale — Non puoi usare quest'opera per fini commerciali.

               Non opere derivate — Non puoi alterare o trasformare quest'opera, né usarla per
               crearne un'altra.

1 SERP:   acronimo di Search Engine Results Page (pagina dei risultati del motore di ricerca).

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                             INTRODUZIONE AI MOTORI DI RICERCA

     Comprendere come funziona un motore di ricerca è importante per poi stabilire delle
strategie di ottimizzazione. Iniziamo a fornire subito alcuni dati statistici a mio avviso molto
rilevanti:

            •   Oltre l’80% dei navigatori usa un motore di ricerca per ottenere informazioni.
            •   Di questi, oltre l’80% utilizza Google (fonte: http://goo.gl/lvksD)

Risulta evidente che ottimizzare il proprio sito per renderlo search engine friendly è una scelta
obbligata, inoltre, considerato che il numero di siti web aumenta costantemente, non basta più
che un’azienda abbia un sito, ma è necessario che esso sia visibile ovvero che sia posizionato
quanto meglio possibile nella pagina di visualizzazione dei risultati (possibilmente la prima2).

Sostanzialmente un motore di ricerca di compone di tre parti:
       1.   Gli Spider, che navigano alla ricerca di pagine ed informazioni.
       2.   L’Indexer, che si occupa di processare i dati inviati dagli spieders.
       3.   Il Query Processor, che riceve le richieste degli utenti e cerca di fornire le risposte giuste.

Anche se gli algoritmi d’indicizzazione dei motori di ricerca non sono totalmente pubblici, è
possibile interpretare le loro logiche attraverso esperimenti e tentativi.
Di fatto i componenti che entrano in gioco per una corretta e ottimale indicizzazione di un sito
sono di due tipi: on page factor (interni alla pagina) ed off page factor (esterni alla pagina). In
questa guida ci occuperemo dei fattori interni alla pagina.

I fattori “on page” principali sono i seguenti:
     • Il titolo della pagina.
     • Il meta tag relativo alla descrizione.
     • La densità delle parole chiave.
     • Le intestazioni (tag h1, h2, h3).
     • I tag di enfatizzazione (grassetto, corsivo)
     • L’ottimizzazione dei link.
     • L’ottimizzazione delle immagini.
     • La qualità della struttura di pagina e dei contenuti.

I fattori “off page” principali sono:
     • Link di qualità che puntano al tuo sito (link popolarity).
     • Il Trust Rank (indica quanto un sito è considerato spam).
     • Il Page Rank (indice di ―qualità‖ di un sito).
     • Tecniche di SEM, SMO e SMM3.
     • Promozioni tradizionali (radio, TV, manifesti, riviste).

Quando si effettua una ricerca i motori di ricerca rilasciano due tipi di risultati:
   • Naturali (detti anche organici o fisiologici).
   • Sponsorizzati.

I risultati naturali sono gestiti totalmente dal motore di ricerca, noi possiamo solo provare ad
ottimizzare il sito al meglio (SEO) sperando che il motore di ricerca se ne accorga e ci premi.

2   È stimato che solo il 13% dei visitatori va oltre la prima pagina dei risultati.
3   SME (Search Engine Marketing) - SMO (Social Media Optimization) – SMM (Social Media Marketing).

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I risultati sponsorizzati (SEM) propongono aziende che hanno acquistato delle keywords. Nella
pagina successiva vi propongo un’analisi grafica di una pagina di risultati.

La chiave di ricerca è una tra le più utilizzate ed in cui molto ingenui ci cascano come allocchi: fare
soldi facili.

Questo compendio vi darà indicazioni basilari per posizionare il vostro sito nella zona ―Risultati
naturali‖ .

Google cerca di fornire dei risultati quanto migliori possibile, quindi la sua analisi sta diventando
sempre più qualitativa che quantitativa. Ciò vuol dire che anche voi dovete investire sulla qualità
del vostro sito e ciò significa: grafica gradevole, contenuti utili e ben scritti, strumenti di
navigazione efficaci ed interpretabili dai motori di ricerca, il tempo di caricamento delle pagine
deve essere quanto più breve possibile.

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            CO N CE TTO BASE N. 1 : LA SCELTA D EL TITOLO DELLA                    PAGINA

    È fondamentale che il titolo della pagina abbia le seguenti caratteristiche:

        •    Sia relativo al contenuto della pagina.
        •    Sia sempre diverso dalle altre pagine.
        •    Abbia una lunghezza compresa tra 10 e 70 caratteri compresi gli spazi.
        •    Contenga la parola chiave più importante.

    Il tag HTML che si occupa di fornire al motore di ricerca il titolo della pagina è .
Quando un motore di ricerca mostra la pagina nei sui risultati, userà questo titolo e se esso è ben
formulato, è possibile che l’utente leggendolo sia invogliato a fare clic proprio su quel risultato.

    Se ad esempio si digita ―assistenza computer‖ in Google, nella SERP esce il nome della mia
azienda mostrato da un titolo che incorpora la parola chiave ―assistenza computer‖

    Se nel titolo avete necessità d’inserire il marchio o il nome dell’azienda, spostate questa
informazione alla fine. Notate che il titolo della homepage della mio sito è ―Assistenza
computer Napoli‖ seguito da altre informazioni e poi ―ABC Informatica sas‖ .

    Il corrispondente tag HTML è questo:

Assistenza computer Napoli | Web Marketing 2.0 | ABC Informatica sas

    Puoi usare il titolo per comunicare velocemente:

        •    Cosa fai
        •    Chi sei
        •    Dove ti trovi

     Se qualcuno sta cercando un’azienda di pulizia a Roma, è probabile che sia attirato più da un
titolo come ―Azienda di pulizie Roma‖ piuttosto che da un generico ―Azienda di pulizie‖ .

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               CONCETTO BASE N. 2 : L A DESCRIZIONE DELLA PAGINA

   Come per il titolo, anche la descrizione deve essere diversa per ogni pagina del tuo sito.
Questo accade molto raramente e condiziona il posizionamento.

    La descrizione fa uso del meta tag Description, esempio:

     La descrizione deve aggiungere valore al titolo, quindi è inutile ripetere il contento del titolo
o la sua parola chiave, meglio aggiungere la seconda keywords per voi più importante oppure un
sinonimo della prima. Scrivete una descrizione umana e non un elenco di parole chiavi. Spiegate
cosa fate, fornite incentivi, invogliate a fare click. Se la descrizione è valida, Google la mostrerà
sotto al vostro link, diversamente proverà a prendere il contenuto testuale della pagina e creerà lui
una descrizione.

    La descrizione che compare nella SERP è detta anche ―Snipped‖ . La sua lunghezza deve
essere compresa entro i 140 caratteri.

     Fate buon uso di questo meta tag, non scrivete descrizioni generiche, ma attirate l’attenzione
del visitatore, cercate di distinguervi dagli altri risultati proposti nella SERP. Anche questo fa la
differenza.

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        CONCETTO BASE N. 3 : U SO INTELLIGENTE D ELL’ URL DI PAGINA

    Questo suggerimento rientra nella pianificazione iniziale del sito poiché non sempre è
possibile applicarlo quando il sito è già bello che fatto. In pratica questo concetto SEO si
compone di due parti:

        1. La scelta del dome di dominio.
        2. Il modo in cui mostrare il nome pagine del sito.

     Il nome del dominio deve avere determinate caratteristiche, ad esempio si deve ricordare
facilmente e possibilmente deve avere a che fare con il tema del sito. Ci sarebbero molte
considerazioni da fare, ma questa è una guida veloce e non possiamo permettercelo. Tuttavia è
bene sapere che se il nome del dominio ha in sé la parola chiave fondamentale, si hanno buone
possibilità che Google lo mostri nella SERP se un utente cerca proprio quella keywords. Notate
che ho scritto ―ci sono buone possibilità‖ e non che sia sicuro, infatti avere un nome di dominio
uguale alla parola chiave principale non assicura in alcun modo il buon posizionamento del sito.
La cosa più importante per Google è che il contenuto del sito sia di qualità, solo a parità di
tutte le altre caratteristiche qualitative, il nome di dominio può fare la differenza.

     Ciò che forse è ancora più importante è il modo con il quale date un nome alle pagine del
vostro sito. Facciamo un esempio pratico: il vostro sito vende libri ed è organizzato nella vendita
di romanzi e saggi.

    La pagina dedicata al romanzo ―Il codice da Vinci‖ di Dan Brown potrebbe chiamarsi
proprio:

    il_codice_da_vinci_dan_brown.html

    La cartella che contiene le pagine dedicate ai romanzi potrebbe essere: romanzi.

    Un saggio dedicato alle piante potrebbe essere ―Il giardino perfetto‖ di Pollice Verde, avrete
sicuramente intuito che la pagina si potrebbe chiamare:

    il_giardino_perfetto_pollice_verde.html

    Mentre la cartella che conterrà il file sarebbe: saggi.

    Quindi se il vostro sito è www.romanziesaggi.it, ecco che l’URL per aprire la pagina del sito
dedicata a ―Il codice da Vinci‖ sarebbe:

    www.romanziesaggi.it/romanzi/il_codice_da_vinci_dan_brown.html

Una struttura simile non solo vi permette un posizionamento migliore rispetto ad un generico

    www.romanziesaggi.it/pag?n=133

ma assicura anche, a colpo d’occhio, una capacità attrattiva maggiore, non trovate? Inoltre notate
che nell’URL c’è il nome del vostro sito, la parola ―romanzi‖ e le parole ―il codice da vinci dan
brown‖ tutte keywords che molto probabilmente sono state digitate dall’utente nel campo di
ricerca di Google. Se il vostro sito ha già una struttura di pagine diversa oppure utilizza delle
URL dinamiche, tipiche dei CMS come WordPress o Joomla, potreste pensare ad una loro
ottimizzazione secondo questi suggerimenti. Attenzione però, per non perdere le posizioni fino
ad ora acquisite nelle SERP, utilizzate il ―301 redirect‖ che forza il motore di ricerca a spostarsi
dal vecchio URL al nuovo. Vedete il capitolo dedicato ai suggerimenti sul ―301 Redirect‖ .

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                  CONCETTO BASE N. 4 : U SATE LE... BRICIOLE DI PANE

    Progettate un sistema di navigazione che sia semplice, chiaro ed immediato. Evitate, se
possibile, menu in Flash o in JavaScript poiché non sono ben visti dai motori di ricerca. Bisogna
dire che Google sta facendo passi da gigante per interpretare correttamente queste tipologie di
menu, ma perché rendergli il lavoro complicato se possiamo progettare una struttura migliore?

     Pensate in maniera semplice ed organizzate di conseguenza.

     Se il vostro sito vende libri, potreste avere una struttura di pagine simile a questa:

                                                            Considerato che la homepage è generalmente
           root                                        quella da cui si parte4 è importante che sia
                                                       organizzata in modo da permettere all’utente di
                                                       raggiungere facilmente qualsiasi sezione del sito
                                                       con un menu semplice possibilmente progettato
                       romanzi                         con un CSS. È consigliabile, per ogni pagina,
                                                       indicare all’utente dove si trovi utilizzando le
                                    classici           breadcrumb letteralmente ―briciole di pane‖ .

                                     moderni               Di solito si visualizza nella parte alta della
                                                       pagina il percorso fatto dall’utente, quindi se ad
                                                       esempio l’utente sta visualizzando la pagina del
                       saggi
                                                       romanzo ―Il codice da Vinci‖ , le breadcrumb
                                                       potrebbero essere queste:
                                     medicina

                                                       Home>Romanzi>Moderni>Il codice da Vinci
                                      arte

    Ciò renderà più gradevole la navigazione all’interno del vostro sito, inoltre, cosa importante
per il posizionamento, Google assegnerà a questa pagina un valore in qualità superiore. Infine
permette di velocizzare anche la navigazione poiché se l’utente volesse tornare alla pagina dei
romanzi, gli basterebbe fare clic sul corrispondente link della breadcrumb.

4 L’uso dei motori di ricerca ha reso la homepage meno ―pagina iniziale‖ di un tempo considerato che essi fanno in
modo di direzionare l’utente direttamente sulla pagina di suo interesse. Ecco perché ogni pagina andrebbe curata con
particolare cura perché potrebbe essere proprio la pagina d’ingresso del sito.

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                    CONCETTO BASE N. 5 : G ESTITE AL MEGLIO L’ E RRORE 404

    L’errore 404 si verifica quando si tenta di aprire una pagina del sito che in realtà non esiste.
Ciò può accadere se

              •    La pagina è stata rimossa.
              •    L’URL è stato digitato male.
              •    Un segnalibro obsoleto.
              •    Un link interno interrotto (male!).

In ogni caso è buona norma fare in modo che non venga visualizzata la classica pagina d’errore
del browser tipo:

Create una vostra pagina 404 in cui potete fornire informazioni di navigazione all’utente,
generalmente s’inserisce il link alla homepage del sito, un link alla mappa del sito ed anche un
campo di ricerca, per dare la possibilità all’utente scrivere ciò che stava cercando (cosa molto
interessante se monitorata attraverso il vostro strumento di Web Analytics). L’ideale sarebbe
provare ad intercettare la query del motore di ricerca e quindi fornire immediatamente dei
suggerimenti di navigazione all’utente. Ma ciò comporta conoscenze un po’ più tecniche che non
possiamo approfondire in questo compendio, tuttavia mi riservo di trattarle nella Guida Premium
che è in progettazione.

Per creare una pagina 404 personalizzata dobbiamo ricorrere ancora una volta al file .htaccess5 in
modo da indirizzare tutti gli errori di questo tipo verso una determinata pagina, ad esempio
mia404.html.

L’istruzione da inserire nel file .htaccess è la seguente:

ErrorDocument 404 http://www.MioSito.it/mia404.html

5 Il   file .htaccess va posizionato nella root del sito e funziona solo se il sito è ospitato su un server Apache.

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Si potrebbe anche pensare di far andare, in caso di errore 404, direttamente sulla homepage del
sito, ma non è una soluzione che suggerisco perché non informa l’utente sul fatto che sta
cercando una pagina che non esiste.

In ogni caso assicuratevi che la pagina 404 personalizzata abbia queste caratteristiche:
    • Deve comunicare in modo chiaro ed amichevole che la pagina che l’utente stava
        cercando non è stata trovata.
    • Il suo aspetto grafico deve essere simile a quello del sito, meglio se adotta lo stesso tema.
    • Deve proporre il link alla homepage ed alle pagine per te più importanti.
    • Valuta la possibilità di un form con il quale l’utente possa segnalarti la pagina che non
        trova o il link difettoso.
    • È importante che la pagina restituisca il codice 404, ciò per evitare che Google la
        interpreti come una normale pagina e la indicizzi.
    • Valuta la possibilità d’inserire un modulo di ricerca. Google offre un widget gratuito che
        puoi trovare a questo indirizzo:
        http://www.google.com/support/webmasters/bin/answer.py?answer=136085

Se utilizzate WordPress, potreste trovare utili le informazioni di questa pagina:
    • http://www.wordpress-it.it/wiki/Main/CrearePagina404

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 CONCETTO BASE N. 6 : I L CONTENUTO D ELLE PAGINE DEVE ESSERE UTI LE

    Spesso ci si concentra sulla tecnica dimenticando la cosa più importante: il contenuto.

     Il contenuto delle pagine del vostro sito deve essere prima di tutto utile per l’utente che
lo legge, quindi deve essere scritto in modo chiaro e fruibile, fornire informazioni di qualità.

    Questo farà la differenza perché una volta che il visitatore è arrivato sulla pagina, ci rimarrà.

     A volte trovo pagine che non sono altro che la ripetizione stupida di parole chiavi, ma a cosa
serve? Anche se dovesse generare traffico – e ne dubito – la frequenza di rimbalzo (bounce rate)
del sito sarebbe altissima: in pratica gli utenti arrivano, non trovano niente di utile e se ne vanno.
Avere 10.000 visitatori che restano pochi secondi sul sito a cosa serve? Non faranno nemmeno
clic sulle vostre pubblicità!

     La prima cosa da fere è cercare d’immedesimarvi nei vostri potenziali visitatori e provare ad
immaginare cosa possano scrivere per cercare un determinato argomento. Uno strumento molto
utile per sondare i trend di ricerca è AdWords Keyword Tool (http://goo.gl/Xzd3o).

     Immaginate questa situazione, la pagina del mio sito relativa all’argomento SEO inizia con il
testo seguente: .

    Utilizzando lo strumento AdWords Keyword Tool, con la parola chiave posizionamento sito,
vengo a scoprire che ―posizionamento motori di ricerca‖ ha più di ricerche di ―indicizzazione siti
web‖ ovvero 22.200 contro 14.800.

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A questo punto potrei decidere di ottimizzare la pagina cambiando leggermente il suo contenuto
e scrivere: . Sicuramente ho più possibilità di portare traffico di qualità verso questa pagina
del sito.

Notate che ho aggiunto sia ―il‖ che ―nei‖ , nonostante la keyword fosse ―posizionamento motori
di ricerca‖ . Non c’è cosa più brutta di leggere quei testi dove compaiono pari pari le keyword!
Orrendo, aborro. D’altro canto Google filtra tutti quei termini non fondamentali nella query di
ricerca, parlo ad esempio di ―da, di, il, la, è, in, ?...‖ .

Le prime righe del testo della pagina sono molto importanti, specialmente il vostro sito è
visualizzato nel piccolo monitor di uno smartphone.

Utilizzare più parole chiave all’interno del vostro testo6 è sì utile, ma il tutto deve essere
coadiuvato da un buon lavoro di copywriting per rendere il testo ben scritto e, lo dico per l’ultima
volta, utile al visitatore. Fornite informazioni, dettagli e strutturate la pagina in modo che le
informazioni fondamentali stiano all’inizio, mentre il seguito rappresenta una serie di
approfondimenti.

Se il vostro sito offre contenuti ben scritti ed utili, potrebbe essere linkato da altri siti web e nei
social network, tutto a beneficio della popolarità e del suo miglior posizionamento nelle SERP.

In sintesi:
    • Utilizzate un buon mix di parole chiave, ma senza esagerare.
    • Scrivete in modo chiaro e fruibile.
    • Offrite contenuti utili a chi visita il sito.
    • Cercate di limitare gli errori di ortografia.
    • Non scrivete un unico e lungo paragrafo, ma usate degli spazi tra un paragrafo ed il
        successivo.
    • Non copiate il testo da altri siti, anche se fosse il vostro. I documenti duplicati
        penalizzeranno il vostro posizionamento.
    • Non usate testo nascosto (dello stesso colore dello sfondo), verrete penalizzati
        immediatamente!
    • Quando scrivete il testo di una pagina, dopo aver pensato al motore di ricerca,
        concentratevi sull’utente.

6 Attenzione a non esagerare, se la tua keyword risulta essere più del 10% rispetto alle altre del testo, la pagina (ed il
sito) potrebbe essere considerata spam e subire una penalizzazione.

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                  CO N CE TTO BASE N. 7 : O T T I M I Z Z A Z I O N E DEI LINK

    Il link deve comunicare qualcosa non solo all’utente, ma anche al motore di ricerca.

    Guardate questi due esempi:

        1. Per approfondire i servizi clicca qui.

        2. Per approfondire i servizi clicca su Servizi di Consulenza Aziendale.

      Quale delle due frasi comunica di più? La seconda, e non è solo una questione di ridondanza
dell’informazione. Essa comunica al motore di ricerca che quello è un link che punta ad una
pagina che tratta proprio di ―servizi di consulenza aziendale‖ , una potenziale keyword del vostro
sito.

    Il codice HTML sarà qualcosa tipo questo:

Servizi di Consulenza Aziendale

    Ma possiamo fare di più ed aggiungere il tag ―title‖ all’interno della sintassi del link:

 Servizi
di Consulenza Aziendale 

    A onor del vero, l’uso del tag ―title‖ è stato molto sfruttato negli ultimi anni, ma pare che
attualmente i motori di ricerca non gli diano più molto peso. Tuttavia potrebbe essere un buon
modo per migliorare la navigabilità e l’accessibilità del nostro sito web, infatti posizionando il
puntatore del mouse su link, il browser mostra un tooltip che indica la descrizione del link.

    Inoltre è buona norma che

        •    Il link stia tutto sulla stessa riga.

        •    Non sia un semplice ―clicca qui‖ , ma fornisca maggiori informazioni.

        •    Che non contenga troppe keywords (peggio se inutili).

        •    Se linka un file da scaricare, è bene che venga indicato il tipo e la dimensione, ad
             esempio: brouchure Offerte Estive (PDF, 2 Mb).

        •    Che non sia un link che punti ad una pagina inesistente; sembra scontato ma vi
             assicuro che non lo è.

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                     CONCETTO BASE N. 8 : OTTIMIZZATE LE IMMAGI NI

Una delle cose che molto spesso si sottovaluta per una buona ottimizzazione del sito sono
proprio le immagini che vengono piazzate qui e lì, e poi via.
Inutile dirvi che le immagini non devono essere estremamente pesanti, ricordate che oggi i
motori di ricerca, in particolare Google, penalizzano molto i siti lenti nel caricamento.

Detto questo, vi consiglio d’inserire le immagini in una cartella denominata ―immagini‖ oppure
―images‖ , Google ricerca immagini vi ringrazierà. Ma la cosa più importante di tutte ve la dico
ora: utilizzate il tag ALT all’interno della sintassi del tag .

Il tag ALT (che vuol dire ALTernative, ovvero ―in alternativa‖ ) prima di tutto fornisce un buon
sostituto per quei browser che non visualizzano le immagini per scelta dell’utente (ad esempio
non vuole sprecare banda internet a pagamento quando naviga col suo smartphone) o per le
caratteristiche peculiari del browser stesso. Inoltre, cosa importante ai fini SEO, comunica a
Google cosa è visualizzato in quella foto.

Ecco un esempio:

Un altro aspetto interessante è il nome dell’immagine: non usate un nome generico tipo
prodotto001.jpg, ma date al file un nome ―intelligente‖ 7 che comunichi il contenuto della foto.
Anche questo accorgimento fornisce a Google maggiori informazioni a beneficio del
posizionamento. Quindi se la foto mostra una Ferrari 308 GTO8 sia il nome del file che il tag
ALT forniranno le informazioni per l’identificazione del prodotto mostrato:

Se volete ottimizzare il vostro sito per Google Image, allora vi consiglio di creare una Image
Sitemap. Tuttavia questo argomento esula dallo scopo del presente compendio, però vi fornisco
utile link per approfondire questo concetto: http://goo.gl/mgQGk.

7 Questo concetto vale per tutti i files che utilizzerete, compresi i files da scaricare (tipo quelli PDF).
8  Mitica Ferrari degli anni ’80 utilizzata da Thomas Magnum nell’altrettanto mitica serie televisiva Magnum PI
trasmessa per ben 8 stagioni dall CBS. Non c’entra niente con il SEO, ma a me piaceva tanto...

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                    CONCETTO BASE N. 9 : U TILIZZATE I TAG H 1 , H 2 ...

Quando Google visita il vostro sito, cerca di comprenderne la struttura e non soltanto quella del
menu, ma anche quella di ogni singola pagina. Quindi analizza il testo alla ricerca di quelli che
sono gli elementi principali e, di solito, le cose più importanti dovrebbero essere identificate dal
tag intestazione.

I tag intestazione sono organizzati in modo gerarchico, il più importante è , seguito        da
, quindi , e continua, di solito, fino ad .

In gergo questi tag sono detti heading tags.

Immaginiamo di avere questa pagina:
  Il codice da Vinci
  recensione

  ―Il Codice da Vinci‖ è un
  romanzo di Dan Brown che ha
  avuto molto successo e tratta di
  temi che mettono in discussione
  argomenti religiosi...

Guardando il suo codice sorgente, troveremmo qualcosa molto simile a questa:
  
  Il codice da Vinci di Dan Brown
  
  Il codice da Vinci
  recensione
  Il Codice da Vinci è un romanzo di Dan Brown che ha avuto
  molto successo e tratta di temi che mettono in discussione
  argomenti     religiosi...

Notate il titolo () che immediatamente informa di cosa tratta la pagina, quindi il tag 
sulla keyword più importante, infatti auspichiamo che se qualcuno cerca ―Il codice da Vinci‖
arrivi sul nostro sito.  dà importanza al fatto che si tratta di una recensione, la seconda
informazione per noi importante. Quindi se qualcuno cerca: ―Il codice da Vinci recensione‖ ,
questa pagina del nostro sito ha ottime probabilità di essere proposta nei risultati di ricerca.

Google dà importanza non solo ai tag relativi alle intestazioni, ma anche a quelli cosiddetti ―tag di
enfasi‖ che si occupano di visualizzare il grassetto (, ) ed il corsivo (, ).
Come sempre il consiglio è di non abusarne, se tutta la pagina fosse un  non ci sarebbe
alcun peso diverso tra le componenti del testo e di fatto quel tag  sarebbe del tutto inutile.
Allo stesso modo non abusate del corsivo e del grassetto, ma usateli davvero quando serve.

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           CONCETTO BASE N. 10 : SE POTETE, USATE IL FILE ROBOTS . TXT

Sono sicuro che non tutte le pagine del vostro sito debbano essere indicizzate, ad esempio è
sconsigliabile far indicizzare le pagine relative all’account amministratore. Potete volere che
determinate foto non vadano a finire nei risultati di ricerca di Google Immagini, oppure volete
fare in modo che le pagine ―obiettivo‖ 9 non siano indicizzate perché andrebbero ad inficiare i
risultati del vostro strumento di Web Analytics.

In questi casi ed in altri, potete suggerire ai motori di ricerca di evitare d’indicizzare quella
determinata pagina ricorrendo all’uso del file robots.txt che va posizionato nella root del sito.

Vi dico subito che esiste un comodo tool gratuito lo trovate in Google Webmaster Tools, ma due
parole le spendiamo subito anche qui.

Le due istruzioni fondamentali di un file robot sono User-agent e Disallow, la prima indica i
motori di ricerca da prendere in considerazione, la seconda indica cosa escludere
dall’indicizzazione. Possono essere usate in sequenza tutte le volte che si vuole.

Ad esempio, supponiamo di avere due cartelle, la prima (Cartella1) vogliamo che sia esclusa
dall’indicizzazione di tutti i motori di ricerca, mentre la seconda (Cartella2) deve essere resa
invisibile solo allo spider di Google. Ecco come potrebbe apparire il file robots.txt:

User-agent: *
Disallow: /Cartella1/

User-Agent: Googlebot
Disallow: /Cartella2/

L’asterisco della prima riga sta per ―tutti gli spiders‖ . Ecco altri esempi di esclusione:
    • Disallow: /                            esclude dall’indicizzazione tutto il sito.
    • Disallow: /una_cartella/               esclude il contenuto di questa cartella.
    • Disallow: /un_file.htm                 esclude il singolo file.

     •    User-agent: Googlebot-Image
          Disallow: /image/una_foto.jpg             esclude la singola immagine.

     •    User-agent: Googlebot-Image
          Disallow: /                               esclude tutte le immagini dall’indicizzazione.

     •    Disallow: /*.pdf$                         esclude dall’indicizzazione tutti i files PDF.

Se v’interessa consultare un database con tutti gli spiders dei motori di ricerca, vi consiglio di
seguire questo link: http://www.robotstxt.org/db.html.

Altre e più dettagliate istruzioni sulla costruzione dei file robots.txt potete leggerle in questa
pagina: http://www.robotstxt.org/orig.html.

9 Ad esempio se la pagina ―Grazie‖ che viene visualizzata dopo un acquisto o dopo l’iscrizione alla newsletter è quella
che viene considerata ―obiettivo‖ dal vostro tool di Web Analytics, non vorresti che si arrivasse per errore, non è vero?
Se così fosse vi trovereste un numero di ―obiettivi raggiunti‖ errato.

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      CONCETTO BASE N. 11 : ALTERNATIVE META TAG AL FILE ROBOTS. TXT

È possibile utilizzare anche i meta tag per indicare allo spider di un determinato motore di ricerca
(oppure tutti) come deve comportarsi quando arriva su una determinata pagina del nostro sito.

Le direttive che possiamo fornire ai crawler10 sono sostanzialmente quattro:
    1. INDEX             vogliamo che la pagina sia indicizzata.
    2. NOINDEX           non vogliamo che la pagina sia indicizzata.
    3. FOLLOW            vogliamo che lo spieder segua tutti i link della pagina per indicizzare
                         anche le altre pagine del sito a partire da questa.
    4. NOFOLLOW non vogliamo che lo spider segua i link di questa pagina.

Ad esempio, se di una pagina desideriamo che venga indicizzata, ma che i link presentati non
siano seguiti, allora scriveremo il seguente meta tag:

Se vogliamo comunicare solo con un particolare spider (ad esempio a quello di ASK), allora al
posto di ―robots‖ scriveremo il nome del crowler (nell’esempio di ASK è ―teoma‖ ):

Esistono altre direttive che possiamo utilizzare per perfezionare la relazione con gli spiders, ma
prima vediamo quali sono i crawler principali:
    • Google:          googlebot      (googlebot-image per Google Immagini)
    • Yahoo:           slurp
    • Bing:            MSNbot
    • ASK:             teoma

E di seguito altre interessanti direttive:
    • NOARCHIVE                 non permette di visualizzare nella SERP la copia cache della pagina.
    • NOODP                     evita di visualizzare la descrizione di ODP/DMoz della pagina.
    • NOSNIPPET                 evita di mostrare lo snippet11 nella SERP (*).
    • NOIMAGEINDEX non consente di indicizzare le immagini presenti nella pagina. (*)
    • NOTRASLATE                non consente di tradurre in automatico la pagina. (*)
    • UNAVAILABLE_AFTER indica allo spider quando la pagina non sarà più valida e
        può essere rimossa dal database del motore di ricerca. (*)
(*) direttiva valida solo per Google.

Mentre tutte le altre direttive sono chiare, l’ultima (unavailable_after) ha bisogno di un esempio.
Supponete di aver creato una pagina che presenti un evento che però dopo la data in cui si
verifica non ha più senso di rimanere nell’archivio del motore di ricerca, supponiamo che questa
data sia il 15 Agosto 2011, ecco come si può presenta l’istruzione:

A partire dalle ore 18:00 del 15 Agosto, la pagina verrà rimossa dell’indice di Google.

10 Spider, crowler, robot, sono tutti sinonimi dei software che analizzano i contenuti della rete, anche se nello specifico
a volte possono differire un po’. Se vuoi saperne di più, leggi questa pagina: http://it.wikipedia.org/wiki/Crawler.
11 Come già detto, lo snippet è la piccola descrizione che appare sotto al titolo della pagina nei risultati di ricerca
(SERP).

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               CONCETTO BASE N. 12 : USO DEL NOFOLLOW NEI LINK

Google consiglia di utilizzare il rel nofollow nei link, specialmente in quelli dei commenti, in
modo da evitare la diffusione dello spam. È noto che gli spammer utilizzino i commenti agli
articoli dei blog e nei forum per diffondere i propri siti. Utilizzando in questi contesti il rel
nofollow si comunica al motore di ricerca di non seguire quei link. Non è solo un discorso di
favore verso i motori di ricerca, ma anche per mantenere una buona reputazione (agli occhi di
Google) del vostro sito. La reputazione è un indicatore della qualità del sito e contribuisce al
buon posizionamento nelle SERP.

Ecco come si presenta l’istruzione di link (detta anche anchor) con il rel nofollow:

Link visualizzato

che si presenterebbe al visitatore così: Link visualizzato.

Potete utilizzare il rel nofollow tutte le volte che volete evitare, per una qualsiasi ragione, che lo
spider segua un determinato link.

Le linee guida dell’HTML5 indicano che il rel nofollow andrebbe utilizzato per quei link di cui
l’autore del sito (o l’editore) non hanno alcun controllo e non ne vogliono responsabilità (per non
pregiudicare la propria reputazione), oppure quel link è frutto di uno scambio commerciale.

In ogni caso si consiglia di usare il rel nofollow per i commenti ai blog, nei post dei forum e per i
link posizionati nel sito per uso commerciale.

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   CONSIGLIO BASE N. 13 : EVITATE DI OTTIMIZZA RE PER CHIAVE SINGOL A

Molte aziende, e parlo per esperienza personale con i miei clienti, vorrebbero posizionarsi per
singole parole chiavi. Ad esempio un hotel vorrebbe uscire in prima pagina come risultato per le
ricerche effettuate con chiave ―hotel‖ .

Effettuando una ricerca di questo tipo, si ottiene un risultato impressionante:

Cercare di posizionarsi con la keyword ―hotel‖ vi costringe a combattere contro 2 miliardi e 980
milioni di risultati! Ammettendo che siete il dio del SEO e vi posizionate per primi, alla fine, mi
chiedo, ma serve davvero? Senza aprire una discussione filosofica sulla questione, la domanda da
farsi è ―cosa scriverebbe un utente che vorrebbe trovare un hotel a Napoli?‖ immagino che sia
molto improbabile che vada su Google e scriva semplicemente ―hotel‖ , non trovate? La keyword
più probabile potrebbe essere ―hotel napoli‖ oppure ―hotel a napoli‖ (che per Google sono la
stessa identica cosa). Se l’hotel del vostro cliente è a Napoli, sarebbe opportuno lavorare su
questa keyword: ―hotel napoli‖ e magari cercare delle keyword secondarie scegliendo, a seconda
delle situazioni, la zona turistica, un’offerta vantaggiosa e così via.

L’ideale sarebbe pensare ad una chiave competitiva, qualcosa in cui potreste davvero distinguervi ed
essere primi, nel caso dello hotel a Napoli, una chiave competitiva potrebbe essere: ―hotel napoli
zona chiaja‖ se l’hotel del cliente è sito nel rinomato quartiere Chiaja.

Maggiormente competitiva è la keyword, migliore sarà la qualità dei visitatori. È chiaro che chi
cerca ―hotel napoli zona chiaja‖ vale molto di più di colui che ha scritto ―hotel‖ , il primo esprime
la chiara volontà di trovare un hotel a Napoli in zona Chiaja, il secondo potrebbe cercare un hotel
in qualsiasi parte del mondo.

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                          SUGGERIMENTI PER IL 301 REDIRECT

    Se avete deciso di ottimizzare l’URL delle pagine del vostro sito, allora, per non perdere il
posizionamento acquisito, è necessario attuare una di queste strategie di seguito illustrate.

     Per prima cosa dovete considerare l’operazione coinvolge qualche pagina o tutto il sito.

    Se il vostro è un server Apache, il modo più semplice è utilizzare il file .htaccess ecco un
esempio, supponiamo che la vecchia pagina si chiamava page1.html e la nuova ipad64gb.html,
ecco cosa fare:

     aprite o create un file .htaccess (potete usare il Blocco Note di Windows) e digitate questa
istruzione:

     Redirect 301 /page1.html http://www.mioSito.it/ipad64gb.html

È chiaro che se avete più pagine, scriverete una riga simile per ognuna di loro.
Se dovete spostare un intero sito verso un altro dominio, usate questa istruzione:

Redirect 301 / http://www.NuovoDominio.it/

Se non potete usate la soluzione del file .htaccess, provate ad utilizzare questa istruzione Java
Script da posizione all’inizio del file:

Esistono diverse altre soluzioni, ad esempio PHP, Ruby, CGI, Perl, IIS. Se state cercando
qualcosa di alternativo a quanto indicato, andate su Google e digitate, comprese di virgolette,
―301 redirect‖ .

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               STRUMENTI GRATUITI MESSI A DISPOSIZONE DA GOOGLE

     Google offre ai webmaster tantissimi strumenti gratuiti che è consigliabile utilizzare per il
 proprio lavoro sia per quanto riguarda il SEO che il WebMarketing in generale.

      Il link principale è http://www.google.com/webmasters

     Il mio consiglio è iscriversi, tanto è gratuito, ed inserire i propri siti web in modo da poterli
 gestire comodamente ed avere tante informazioni per la loro ottimizzazione.

                                    LEAD GENERATION
          COME FARTI TROVARE DA UN FLUSSO COSTANTE DI NUOVI CLIENTI

                           Se sei un professionista, un freelance o hai un’azienda, allora sai bene quanto sia
                           importante farsi trovare da nuovi clienti ed incrementare il proprio fatturato.
                           Internet è un mezzo estremamente potente per le strategie di Lead Generation
                           ovvero per tutte quelle tecniche per trovare nuovi clienti, ma il vero problema sta
                           nel comprendere come pianificare queste strategie e soprattutto come
                           realizzarle tecnicamente.

                           Il Manuale “Lead Generation” è l’unico libro che in 400 pagine ti chiarisce e
                           insegna PRATICAMENTE cosa devi fare e come farlo.

                           Qui trovi tecniche e le strategie di acquisizione clienti che mi hanno permesso di
                           entrare nella classifica dei primi 100 Web Marketer Mondiali secondo la classifica
                           internazionale di Onalitica.com. Dal 2004 mi occupo per diverse aziende in Italia di
                           Lead Generation e Web Marketing. Per “Lead Generation” intendo strategie e
                           tattiche per trovare e soprattutto farsi trovare da nuovi clienti.

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                                                             Sii felice, ovunque tu sia!
                                                                         Massimo Petrucci

                                                    - 22 -
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INDICE ANALITICO

                       .
                                                                             N
.htaccess; 9; 20
                                                         nofollow; 17; 18
                      A
                                                                             Q
AdWords Keyword Tool; 11
                                                         Query; 3
                      B
                                                                                 R
breadcrumb; 8
                                                         risultati naturali; 3
                      D                                  robots.txt; 16; 17

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                      E                                  SEM; 2; 3; 4
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                      H                                  tag di enfasi; 15
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