Guida ai reparti per manipolazioni cellulari

Pagina creata da Giulio Valentini
 
CONTINUA A LEGGERE
Guida ai reparti per manipolazioni cellulari
Guida ai reparti
per manipolazioni cellulari
Guida ai reparti per manipolazioni cellulari
A P S A R A   l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari     l   Indice

                   Indice

              03   Introduzione
              04   Il concetto di contenimento
              05   Il laboratorio a contenimento
              07   La cabina di sicurezza biologica
              07   Classe I
              07   Classe II
              08   Classe III

           09      Il concetto di Cleanroom
           10      Le Good Manufacturing Practice (GMP)
          112      Il controllo ambientale della cleanroom
           12      Monitoraggio dell’impianto di condizionamento
           13      Monitoraggio particellare
           13      Monitoraggio microbiologico

              14 Una manipolazione, un                ambiente
              15 Quale ambiente scegliere
              15 Esempi di layout

              17   Glossario
              19   Referenze Apsara
              Assinggroup
              23 AM Instruments            Groupne clinica
              www.assing-group.it
              www.apsara.it

                   Edizione 02 | 01/2008
Guida ai reparti per manipolazioni cellulari
A P S A R A   l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari                l   Introduzione

       Introduzione

       Negli ultimi anni le manipolazioni ex vivo di cellule di origine animale o umana
       da oggetto di ricerca accademica sono progressivamente diventate anche
       oggetto di sperimentazione clinica. Il passaggio ha portato con sé la progressiva
       introduzione di concetti tipicamente legati al settore farmaceutico tradizionale
       (es. cGMP, validazione...) che si sono affiancati a quelli definiti dalle normative
       di sicurezza (es. rischio biologico) che, negli stessi anni, si sono andate affermando.
       L’utente ultimo dei locali dove le manipolazioni cellulari vengono effettuate,
       ovvero lo scienziato ed il medico, può trovarsi disorientato davanti a questo
       scenario. Questo fatto può portare a difficoltà di comprensione, e a volte
       a fraintendimenti, con coloro che sono chiamati a progettare e a costruire
       laboratori per attività di biologia cellulare. La corretta progettazione dei locali
       costituisce infatti la base dove l’attività di sperimentazione clinica
       può svilupparsi garantendo la sicurezza dell’operatore, dell’ambiente
       e del paziente a cui sono destinate le cellule manipolate.

       Con riferimento alle leggi e alle direttive italiane ed internazionali, questa guida
       affronta brevemente alcuni concetti fondamentali quali ad esempio il concetto
       di contenimento biologico di cleanroom, nella nostra esperienza spesso confusi,
       definendo in base all’attività svolta il tipo di ambiente di lavoro necessario.

       Ci auguriamo che queste pagine siano utili agli scienziati e ai ricercatori
       e che soprattutto servano di stimolo all’approfondimento di concetti ormai
       indispensabili per passare dalla fase di ricerca a quella di sperimentazione clinica.

       Apsara srl

                                                                                                 l   03
Guida ai reparti per manipolazioni cellulari
A P S A R A    l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari    l   Il concetto di contenimento

               Il concetto di contenimento

               Il termine “contenimento” è usato per descrivere l’insieme dei metodi che per-
               mettono di manipolare o conservare materiale potenzialmente infetto. Scopo
               del contenimento è quindi di ridurre o eliminare l’esposizione degli operatori e
               dell’ambiente ad agenti pericolosi attraverso la costruzione di ambienti con
               determinate caratteristiche, l’impiego di strumenti con particolari requisiti e
               l’adozione di specifiche procedure di comportamento.

Figura 1
Concetto di
contenimento

Figura 2
Contenimento
primario e
secondario

               Il cosiddetto contenimento primario, ovvero la protezione del personale e del
               laboratorio dove avviene la manipolazione, è realizzato dall’uso di specifiche
               procedure di manipolazione e dall’uso di strumentazione adatta. Il contenimento
               secondario, ottenuto combinando il design dei laboratori e appropriate
               procedure operative, ha invece lo scopo di proteggere l’ambiente all’esterno del
               laboratorio di manipolazione.

               La descrizione delle procedure operative (es. procedura smaltimento rifiuti) e dei
               mezzi di protezione individuali (es. occhiali di sicurezza) richiesti o consigliati per
               realizzare un appropriato contenimento non fanno parte dello scopo di questa
               guida.
               Vengono quindi considerate nei prossimi paragrafi solo le caratteristiche
               costruttive dei laboratori e delle cabine di sicurezza biologica.

l   04
Guida ai reparti per manipolazioni cellulari
A P S A R A          l     Guida ai reparti per manipolazioni cellulari                l   Il concetto di contenimento

Il laboratorio a contenimento

In questi ultimi anni molto si è molto                         confinato di microrganismi genetica-
discusso riguardo alle caratteristiche                         mente modificati.
dei laboratori a di contenimento e                             Il decreto prevede che sia l’utilizzatore
varie sigle sono state utilizzate a                            a valutate il rischio del microrganismo
seconda delle normative italiane,                              geneticamente modificato e quindi
europee o americane di riferimento.                            scegliere il livello di contenimento

  Sigla                        Norma/istituzione di riferimento                 Note
  1, 2, 3, 4                   D.Lgs. 626/94                                    patogeni “wild type”
  1, 2, 3, 4                   D.Lgs. 206/01                                    patogeni geneticamente modificati
  PCL1, PCL2, PLC3, PCL4       UNI EN 12128, standard europeo
  P1, P2, P3, P3               NIH (National Institute of Health, USA)          superata
  BL1, BL2, BL3, BL4           CDC (Center for Desease Control, USA)            standard americano che sostituisce quello dell'NIH

Consideriamo innanzitutto la                                   tra i 4 elencati.                                    Tabella1
normativa italiana.                                            Lo standard ISO EN 12128, dove                       Sigle e numerazione
                                                                                                                    laboratori di
Il documento di legge principale che                           l’acronimo PCL ha il significato di                  contenimento
parla di rischio biologico ed introduce                        Phisycal Containment Level, definisce
il concetto di contenimento è il D.Lgs                         anch’esso 4 livelli di contenimento.
626/94 che tratta il rischio biologico                         Tali livelli di contenimento rispecchiano
al Titolo VIII e suddivide nell’ allegato                      i 4 livelli indicati dal Center for
XI gli agenti biologici in 4 classi.                           Desease Control americano (ricordiamo
Conseguentemente l’allegato XII                                che la sigla BL corrisponde a
(specifiche sulle misure di conteni-                           Biosafety Level) e i 4 livelli indicati
mento e sui livelli di contenimento) e                         dalla ormai superata classificazione
l’allegato XIII (specifiche per processi                       del National Institute of Health
industriali) elenca le specifiche dei                          del 1999.
corrispondenti livelli di contenimento.                        Nella tabella seguente sono riassunti,
E’ importante notare che la classifica-                        per alcuni dei principali aspetti tecnici
zione degli agenti biologici considera                         e strutturali dei laboratori, i requisiti
gli agenti biologici “wild type” ovvero                        prescritti dal D.Lgs 626/94, dal D.Lgs
come esistenti in natura e non quelli                          206/01 e dalla UNI EN 12128.
manipolati geneticamente. Di questi
ultimi si occupa il D.Lgs 206/01, che
specifica i criteri per l’impiego

                                                                                                                               l     05
A P S A R A                 l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari                               l   Il concetto di contenimento

    Filtrazione HEPA                                                          Livello di contenimento
                                              1                 2                            3                                              4
    D.Lgs 626/94 All. XII                    (1)                no                 sì sull’aria emessa                          sì sull’ aria immessa
                                                                                                                                 e sull’aria emessa.
    D.Lgs 626/94 All. XIII                   (1)                no                          facoltativo                                     sì
    D.Lgs 206/01                             no                 no          sì sull’aria emessa se la trasmissione              sì sull’ aria immessa
                                                                                 del patogeno è per via aerea                    e sull’aria emessa.
    UNI EN 12128                             no                 no                     sì sull’aria emessa                      sì sull’ aria immessa
                                                                                                                         e sull’aria emessa doppio filtro.

    Laboratorio in                                                            Livello di contenimento
    depressione                               1                 2                             3                                          4
    D.Lgs 626/94 All. XII                    (1)                no                     raccomandato                                      sì
    D.Lgs 626/94 All. XIII                   (1)                no                       facoltativo                                     sì
    D.Lgs 206/01                             no                 no              sì, solo se la trasmissione                              sì
                                                                                       è per via aerea
    UNI EN 12128                             no                 no                       facoltativo                                     sì

    Presenza autocla-                                                         Livello di contenimento
    ve                                       1                   2                          3                                           4
    D.Lgs 626/94 All. XII                   (1)                 (2)                        (2)                                         (2)
    D.Lgs 626/94 All. XIII                  (1)                 (2)                        (2)                                         (2)
    D.Lgs 206/01                          nel sito         nell’edificio              sul piano                              in laboratorio, passante
    UNI EN 12128                            no                  no                    sì, in zona                            in laboratorio, passante
Tabella 2 Confronto requisiti di contenimento leggi italiane e standard europei

                            Una categoria particolare di laboratori                             > sistema di condizionamento
                            a contenimento sono quelli destinati                                  separato dall’impianto
                            alla preparazione di chemioterapici                                   centralizzato (almeno 6 vol. di aria
                            e antiblastici che devono rispettare                                  primaria/ora)
                            quanto previsto al Titolo II                                        > pressione negativa rispetto
                            del Dlgs 626/94.                                                      ambienti esterni
                            Dato che tali laboratori                                            > utilizzo di cappe a flusso laminare
                            esulano dagli scopi di questa guida,                                  di classe II con lampada UV
                            si ricordano solamente le caratteristiche                           > necessità punto di decontamina
                            principali dei locali:                                                zione del personale

(1) il D.Lgs. 626/94 non fornisce specifiche indicazioni per il livello 1 ma chiede che si osservino i principi di buona sicurezza e igiene professionali.
(2) il D.lgs non parla nello specifico di autoclave ma richiede mezzi e procedure per il trattamento dei rifiuti.

l      06
A P S A R A     l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari   l   Il concetto di contenimento

La cabina di sicurezza biologica

Le cabine di sicurezza biologica, dette     Classe II
anche secondo la vecchia definizione        Oltre a proteggere l’operatore e
cappe Biohazard, vengono solitamente        l’ambiente, le cabine di classe II
classificate secondo la normativa           proteggono anche il prodotto
americana NSF (National Sanitation          manipolato. Il filtro HEPA è collocato
Foundation) in diverse classi a seconda     sia sull’aria espulsa sia sull’aria che
delle caratteristiche tecniche che le       ricircola all’interno della cabina
rendono adatte a diverse esigenze           realizzando un flusso laminare sul
come schematizzato in tabella 3 dove        piano di lavoro. Sono le cabine di
per completezza si riporta la vecchia       sicurezza biologica più usate e sono
classificazione NSF49: 1992 e quella        suddivise in 4 diversi tipi che si
attualmente in vigore NSF49: 2002.          differenziano principalmente per la
                                            percentuale di aria ricircolata rispetto
Classe I                                    a quella espulsa.
Le cabine di classe I garantiscono il
ricircolo dell’aria nello spazio definito
dalla cabina stessa e la sua espulsione
in ambiente tramite un filtro tipo
HEPA.
Garantiscono la protezione dell’operatore
e dell’ambiente circostante la cabina,
ma non del prodotto manipolato.

 NSF49:1992 NSF49:2002 Filtrazione HEPA              Protezione                        Tabella 3
                                                                                       Classificazione
 Classe Tipo Classe Tipo Ingresso Uscita Operatore Ambiente Prodotto                   cabine di sicurezza
    I     -     I     -     NO         SI     buona     ottima  scarsa                 biologica
    II    A     II   A1      SI        SI
    II   B1     II   B1      SI        SI     buona             ottima
    II   B2     II   B2      SI        SI
    II   B3     II   A2      SI        SI
   III    -    III    -      SI   SI (doppio) ottima    ottima  buona

                                                                                                  l    07
A P S A R A             l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari   l   Il concetto di contenimento

Figura 3
Cabina di sicurezza
biologica,
classe II tipo B1

                        Classe III
                        Tale cabina, realizza il massimo            sull’aria in uscita, un passa materiali
                        contenimento ed è impiegata per la          dedicato e il piano di lavoro
                        manipolazione di agenti biologici ad        accessibile solo tramite guanti.
                        alto rischio. Sono previsti 2 filtri HEPA

Figura 4
Cabina di sicurezza
biologica, classe III

l     08
A P S A R A    l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari     l   Il concetto di Cleanroom

Il concetto di cleanroom

In generale per cleanroom o camera bianca o ambiente a contaminazione
controllata si intende un ambiente in cui è possibile controllare la quantità
di polveri e mantenere la temperatura e l’umidità intorno a dei valori prefissati
allo scopo di proteggere il prodotto. Vengono utilizzate principalmente
dall’industria farmaceutica, medicale, alimentare e dall’industria elettronica.

                                                                                       Figura 5
                                                                                       Concetto di
                                                                                       cleanroom

Le cleanroom vengono suddivise in classi di contaminazione, secondo la quantità
di particelle per unità di volume; Questo tipo di classificazione corrisponde
allo standard definito dalle ISO EN 14644-1 che hanno sostituito le Federal
Standard 209 A che per prime, nel 1966, hanno definito le diverse classi di
contaminazione.

Nel caso di utilizzo nel settore farmaceutico, la normativa di riferimento è
rappresentata dalle Good Manufacturing Practice (GMP) per cui si ha una diversa
classificazione che tiene conto non solo delle particelle inerti come la classifica-
zione ISO, ma anche dei microrganismi teoricamente in grado di formare
colonie (CFU, dall’inglese colony forming units).
Il confronto delle condizioni “at rest” è rappresentato nella seguente tabella:

                        CLASSIFICAZIONE CLEANROOM                                      Tabella 4
           Confronto EU-GMP/Annex 1 e ISO 14644-1 (particelle/m3)                      Classificazione ISO
           EU-GMP/Annex 1                        ISO 14644-1                           delle cleanroom
                                                    At rest
      Grado       0.5µm        5µm      0.5µm     5µm           Classe
        A           3.500         1      3.520      29            ISO 5
        B           3.500         1      3.520      29            ISO 5
        C          350.000      2.000   352.000    2.930          ISO 7
        D         3.500.000    20.000  3.520.000  29.300          ISO 8

                                                                                                  l     09
A P S A R A       l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari    l   Il concetto di Cleanroom

                  Le Good Manufacturing Practise (GMP)

                  Le Good Manufacturing Practice,             Le classi di pulizia
                  in italiano Norme di Buona                  Il documento EC guide to good
                  Fabbricazione, sono il sistema di           manufacturing practice revision to
                  qualità caratteristico dell’industria       Annex 1 “Manufacture of sterile
                  farmaceutica. Stabiliscono una serie        Medicinal Products” classifica
                  di regole che riguardano gli ambienti       gli ambienti di manufacturing
                  e la strumentazione, i controlli            secondo 4 gradi:
                  e il rilascio dei prodotti, lo stoccaggio   grado A: zona di operazioni ad alto
                  delle materie prime e del prodotto          rischio (riempimento, prodotto
                  finito per assicurare la qualità            a contatto con l’ambiente). Il grado A
                  del prodotto finale in termini              viene ottenuto mediante stazioni a
                  di caratteristiche fisico-chimiche          flusso laminare che permettano
                  e di sicurezza per l’utente finale.         l’ottenimento di una velocità dell’aria
                  Fino a pochi anni fà le GMP erano           pari a 0,36-0,54 m/s sulla zona di
                  oggetto esclusivo dell’interesse            lavoro. La maggior parte delle cabine
                  dell’industria farmaceutica                 di sicurezza di classe II in commercio
                  tradizionale. Attualmente il D.Lgs          soddisfano tali requisiti.
                  n°211 del 24 giugno 2003, che recepi-       grado B: per preparazioni asettiche
                  sce la direttiva europea 2001/20/CE,        e operazioni di riempimento,
                  ha chiarito la necessità delle GMP già      costituisce il background delle zone di
                  dalla fase di sperimentazione clinica.      grado A.
                  La conoscenza e l’applicazione delle        grado C e D: area per le fasi meno cri-
                  Norme di Buona Fabbricazione è              tiche dei processi di produzione
                  quindi necessaria per tutti coloro che      di prodotti sterili quali ad esempio
                  hanno superato la fase di ricerca e         soluzioni successivamente sterilizzate
                  iniziano quella di sperimentazione          per filtrazione.
                  nel settore della terapia cellulare e       Vengono poi definite le seguenti
Figura 6 Le GMP   della terapia genica.                       condizioni di lavoro:
                                                              at rest: impianti funzionanti,
                                                              strumentazione accesa, assenza
                                                              di personale
                                                              in operation: impianti funzionanti,
                                                              strumentazione accesa, presenza
                                                              di personale

l    10
A P S A R A     l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari                          l   Il concetto di Cleanroom

    Grado                       At rest                                    In operation                             Tabella 5
                         N° di particelle/m3                          N° di particelle/m3                           Limiti
                                                                                                                    monitoraggio
                      0,5 m               5m                       0,5 m                5m
                                                                                                                    particellare
       A               ≤3.500              ≤1                      ≤3.500                ≤1
      B(1)             ≤3.500              ≤1                     ≤350.000             ≤2.000
      C(1)            ≤350.000           ≤2.000                  ≤3.500.000            ≤20.000
      D(1)           ≤3.500.000          ≤20.000                non definito (2)    non definito (2)

Oltre ai limiti illustrati nella tabella           (1) Per raggiungere i gradi B, C e D il n° di ricambi aria/ora
precedente, sono di fondamentale                       necessario deve essere correlato alle dimensioni del
                                                       locale, alla strumentazione e al n° di persone presenti.
importanza i limiti relativi
                                                       Per i gradi A, B e C devono essere previsti appropriati
al monitoraggio microbiologico                         filtri terminali tipo HEPA.
che sono da intendersi in operation.               (2) I limiti dipendono dalla natura delle operazioni svolte.

                                                                                                                    Tabella 6
    Grado       Campioni aria Settle plates   Settle plates Guanto 5 dita
                                                                                                                    Limiti monitoraggio
                   cfu/m3     (Ø=9mm) cfu/4 (Ø=55mm) cfu/4 cfu/guanto                                               microbiologico
       A
A P S A R A   l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari                l   Il concetto di Cleanroom

              Il controllo ambientale della Cleanroom

              Per mantenere la cleanroom nelle                     Monitoraggio dell’impianto
              condizioni di progetto e verificare                  di condizionamenento
              costantemente che tali condizioni                    Senza entrare nei dettagli tecnici,
              siano mantenute durante il lavoro                    che esulano dallo scopo di questa
              quotidiano degli operatori                           guida, la seguente tabella illustra
              è indispensabile un sistema                          i parametri tipicamente monitorati
              di controllo ambientale.                             in un impianto di condizionamento.
              Oltre a monitorare i parametri tipici                In molti caso al monitoraggio
              che definiscono il corretto                          di un parametro segue un controllo
              funzionamento degli impianti                         del parametro stesso e quindi
              (es. temperatura, differenza                         l’intervento di un sistema
              di pressione…), è possibile                          di supervisione per ripristinare,
              monitorare altri parametri di più                    se possibile, le condizioni ambientali
              specifico interesse per le cleanrooms.               entro i limiti stabiliti.
              Qualunque sistema usato per                          Opportuni riporti di allarme vengono
              controllo o misurazione deve essere                  di norma previsti negli ambienti
              sottoposto a verifica e calibrazione                 per informare tempestivamente
              e tutte le attività di monitoraggio e                gli operatori di condizioni fuori
              controllo ambientale devono essere                   specifica.
              documentate, registrate e conservate.
              Tutti i sistemi di controllo devono
              essere periodicamente verificati
              per garantire affinché funzionino
              in maniera adeguata.

                        Oggetto del monitoraggio                             Parametro controllato

                                                                                  Intasamento filtri
                            Macchine di condizionamento
                                                                               Funzionamento macchina
                         (unità di trattamento aria, espulsori)
                                                                   Temperature/portate fluidi a servizio delle macchine

                                                                                      Temperatura
                               Ambiente condizionato                                     Umidità
                                                                         Pressione differenziale tra diversi locali
              Tabella 7 Monitoraggio impianto di condizionamento

l   12
A P S A R A    l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari   l   Il concetto di Cleanroom

Monitoraggio particellare                 Monitoraggio microbiologico
Il monitoraggio particellare, come        Il monitoraggio microbiologico
quello microbiologico, deve essere        permette di verificare il numero
adeguato alle condizioni richieste        di particelle vive presenti in ambiente
dalla classificazione ambientale          e sulle superfici (mediante le
(cfr. tabella 5 e 6).                     cosiddette contact plates).
Il monitoraggio particellare può          Ai sistemi tradizionali costituiti
essere eseguito con sistemi portatili     da piastre con terreno di coltura
o con sistemi fissi in ambiente           esposte all’aria o messe a contatto
in continuo. In entrambi i casi           con le superfici da monitorare si sono
una quantità definita di aria viene       recentemente affiancati sistemi
aspirata da una pompa e quindi            che permettono campionamenti
un contatore di particelle laser conta    multipli sequenziali dell’aria.
il numero delle particelle di una certa
dimensione rilevata. La posizione
e il numero di punti da monitorare
in ambiente è definito da specifici
documenti EN/ISO.
Questo tipo di monitoraggio non
distingue il tipo di particella (inerte
o microrganismo) presente in
ambiente.
In classe A, in accordo con la EC
guide to good manufacturing
practice revision to Annex 1
“Manufacture of sterile Medicinal
Products”, parte generale, nota a,
il monitoraggio particellare
in continuo viene richiesto per la
classe A (cappa) e raccomandato
per la classe B.

                                                                                         l   13
A P S A R A   l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari   l   U n a m a n i p o l a z i o n e, u n a m b i e n t e

              Una manipolazione, un ambiente

              Nel momento in cui si deve allestire un’area dedicata alla terapia cellulare
              o alla terapia genica, la normativa di riferimento può risultare a prima vista
              complessa soprattutto a coloro che provengono dal mondo accademico
              e dalla ricerca di base.

l   14
A P S A R A              l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari                           l   U n a m a n i p o l a z i o n e, u n a m b i e n t e

Quale ambiente scegliere

La seguente tabella schematizza, dato                                eseguire, il tipo di ambiente richiesto.                           Tabella 8
                                                                                                                                        Una manipolazione,
lo scopo e il tipo di manipolazione da
                                                                                                                                        un ambiente

  Scopo della manipolazione cellu-                                     Virus                 Tipo di ambiente                           GMP
                                                                   si (wild type)                  contenimento                          no
            Ricerca di base/ricerca preclinica                       si (MOGM)                     contenimento                          no
                                                                          no                       contenimento                          no
                                 Terapia genica                      si (MOGM)              cleanroom + contenimento                     (1)
 Impiego clinico                 Terapia cellulare                        no                         cleanroom                           (1)
NOTE(1) dipende dal tipo di manipolazione, vedi in particolare:
- Linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, Notiziario dell’Istituto (vol 7/8 luglio 2004)
- Conferenza stato-regioni 10 luglio 2003. Linee guida in tema di raccolta, manipolazione e impiego clinico delle cellule staminali emopoietiche /CSE
- Direttiva 2006/86/2006/CE. Attuazione direttiva 2004/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni in tema
  di rintracciabilità, la notifica di reazioni ed eventi avversi gravi e determinate prescrizioni tecniche per la codifica, la lavorazione, la conservazione,
  lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umane
- DM 5/12/2006. Utilizzazione di medicinali per terapia genica e per terapia cellulare somatica al di fuori di sperimentazioni cliniche e norme
  transitorie per la produzione di detti medicinali

Esempi di layout
Di seguito sono mostrati alcuni esempi                               e laboratori classificati secondo GMP.
di layout di laboratori a contenimento

                                                                                                                                        Figura 7
                                                                                                                                        Esempio layout
                                                                                                                                        laboratorio PCL2

                                                                                                                                                     l     15
A P S A R A        l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari   l   U n a m a n i p o l a z i o n e, u n a m b i e n t e

Figura 8
Esempio layout
laboratorio PCL3

Figura 9
Esempio layout
laboratorio GMP

l    16
A P S A R A          l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari                                      l    Glossario

Glossario
A                                            E                                          I
Agente > Qualsiasi potere, principio,        Efficienza filtri                          ISO
sostanza, biologico, chimico o fisico        Rapporto tra la differenza della con-      International Organization for
in grado di agire su un organismo            centrazione di particelle monte/valle      Standardization
                                             del filtro e quella
                                             a monte.                                   M
                                                                                        MOGM
B                                            F                                          Micro Organismo Geneticamente
Biohazard                                    Filtro a carbone attivo                    Modificato
Contrazione della parola Biological e        Filtro specifico ad alto adsorbimento
Hazard.                                      per il trattamento di microparticelle
Biosafety cabinet                            volatili, usato per il controllo della     N
Termine inglese, tipicamente usato           contaminazione chimica spesso a            NIH
negli Stati Uniti, equivalente a cabina      valle di filtri HEPA.                      Acronimo di National Institute of
di sicurezza biologica ( vedi Cabina         Filtro Assoluto                            Health, ente americano equivalente
di Sicurezza Biologica).                     Termine obsoleto per indicare il filtro    all’italiano Istituto Superiore di
BL (1, 2, 3 o 4)                             HEPA.                                      Sanità
Acronimo di Biosafety Level secondo          Filtro HEPA                                NSF
le linee guida del NIH (( vedi NIH)          High Efficiency Particulate Air Filter.    Acronimo di National Sanitation
                                             Filtro tipicamente in microfibra di        Foundation, ente americano no
                                             borosilicato, pieghettato e montato        profit di elaborazione di standards
                                             su telaio con capacità di rimozione di
                                             particelle di 0,3(m (efficienza
C                                            di rimozione) minima dell’85%              P
Cabina di Sicurezza Biologica                (tipo H10) e massima del 99,995%           PCL (1, 2, 3 o 4)
Cabina a flusso laminare che,                (tipo H14).                                Acronimo di Phisycal Containment
mediante il combinato meccanismo             Sono usati per rimuovere il articolato     Level secondo lo standard ISO
della ventilazione                           dall’aria, non sono utili in caso di gas   (vedi ISO) EN12128.
e di filtrazione dell’aria, costituisce      o vapori nocivi.
l’elemento di contenimento primario          Flusso Laminare
della dispersione dei contaminanti.          Flusso d’aria che all’interno di uno       S
Al flusso laminare di aria si associa        spazio definito si muove con velocità      SOP
un secondo flusso d’aria che entra           uniforme lungo linee parallele.            Acronimo di Standard Operating
attraverso l’apertura di accesso for-        Termine che tende ad essere                Procedure, in italiano procedura
mando la barriera di protezione              sostituito nei nuovi documenti             operativa standard. Definisce
a cui corrisponde un uguale                  normativi con la dizione                   nei dettagli come effettuare una certa
flusso d’aria uscente.                       “flusso unidirezionale”.                   operazione.
Camera bianca
Vedi Clean Room.                             G
Cappa biohazard a flusso laminare            Glove box                                  U
Vecchia definizione dell’attuale cabina      In italiano letteralmente “scatole a       UNI
di sicurezza biologica.                      guanti” sono sistemi caratterizzati        Ente Nazionale Italiano di
CFU                                          da chiusura ermetica rispetto              Unificazione, partecipa per l’Italia
Acronimo di Colony Forming Units,            all’ambiente esterno. Termine spesso       all’attività normativa degli organismi
in italiano unità formanti colonie.          usato impropriamente come sinonimo         sovranazionali di normazione: ISO
cGMP                                         di cabina di sicurezza biologica di        (International Organization for
Acronimo di current Good                     tipo III.                                  Standardization) e CEN (Comité
Manufacturing Practice                       GMP                                        Européen de Normalisation).
Classificazione filtri                       Good Manufacturing Practice,
I filtri sono classificati secondo la loro   in italiano Norme di Buona
efficienza di filtrazione.                   Fabbricazione. Dato che le norme           V
Si distinguono 4 classi.                     sono in continua evoluzione di parla       Validazione
I più conosciuti in ambiente fa              spesso di cGMP (current Good               Serie di operazioni attraverso cui
rmaceutico sono i filtri HEPA                Manufacturing Practice)                    si giudica lo scarto tra i risultati attesi
(vedi filtro HEPA)                                                                      di una misura, di un test o
Clean room                                   H                                          di un processo e i risultati misurati.
Ambiente con numero controllato di           HEPA∞                                      Tale scarto deve rimanere entro limiti
particelle di dimensioni note.               Vedi filtro HEPA                           predeterminati.

                                                                                                                          l     17
A P S A R A           l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari            l   Documentazione di riferimento

Elenco documentazione di riferimento
Nei paragrafi seguenti vengono indicati i principali documenti di riferimento. Nell’ordine vengono indicati i decreti legge,
le circolari e le linee guida italiane, le direttive e tutti gli altri documenti a livello europeo e quindi quelli americani.

SICUREZZA / RISCHIO BIOLOGICO
    D.Lgs. n°626 del 19 settembre 1994 integrato con D.Lgs. n°242 del 18 marzo 1996. Miglioramento della sicurezza
    e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro
    Decreto Lgs. N°206 12 aprile 2001. Attuazione della direttiva 98/81/CE che modifica la direttiva 90/219/CE,
    concernente l’impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati
    UNI EN 12128, 2000. Laboratori di ricerca, sviluppo, analisi. Livelli di contenimento di laboratori microbiologici,
    aree di rischio, situazioni e requisiti di sicurezza
    Primary Containment for Biohazards. Selection, Installation and Use of Biological Safety Cabinets 2nd edition,
    2000 U.S. Government printing office
    Laboratory Biosafety Manual (Organizzazione Mondiale Sanità) 3rd edition, 2004

GMP SPERIMENTAZIONE CLINICA
    DM 5/12/2006. Utilizzazione di medicinali per terapia genica e per terapia cellulare somatica al di fuori
    di sperimentazioni cliniche e norme transitorie per la produzione di detti medicinali
    Direttiva 2006/86/2006/CE. Attuazione direttiva 2004/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto
    riguarda le prescrizioni in tema di rintracciabilità, la notifica di reazioni ed eventi avversi gravi e determinate
    prescrizioni tecniche per la codifica, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti
    e cellule umane
    Direttiva Europea 2004/23/CE. Definizione di qualità e di sicurezza per la donazione, l’approvvigionamento,
     il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umane
    D.Lgs. n°211 24 giugno 2003. Attuazione della direttiva 2001/20/CE relativa all’applicazione della buona pratica clinica
    nell’esecuzione delle sperimentazioni cliniche di medicinali per uso clinico
    D.Lgs. n°178 29 maggio 1991. Recepimento delle direttive delle comunità economica europea in materia di specialità
    medicinali
    DPR 439/2001 del 21 settembre 2001. Regolamento di semplificazione delle procedure per la verifica e il controllo
    di nuovi sistemi e protocolli terapeutici sperimentali
    EC Guide to Good Manufacturing Practice Annex 1, 2003
    EC Guide to Good Manufacturing Practice Annex 2. Manufacture of Biological Medicinal Products for Human Use
    Vol.4 Good Manufacturing Practice Annex 13. Manufacture of Investigational Medicinal Products, 2003
    Vol.4 EU Guidelines to Good Manufacturing Practice Medicinal Products for Human and Veterinary Use, 2005
    ISO 14664-1, 1999 Cleanrooms and associated controlled environments Part 1. Classification of airbone particulates
    ISO 14664-2, 2000 Cleanrooms and associated controlled environments Part 2. Specifications for testing and
    monitoring to prove continued compliance with ISO 14644-1
    ISO 14664-5, 2004 Cleanrooms and associated controlled environments Part 5. Operations
    Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità vol. 7/8 luglio 2004
    AIFA- documento della qualità. Linea guida per le ispezioni ai produttori di medicinali per terapie avanzate
    e per terapia cellulare somatica, DSQ/12 rev0 del 5 marzo 2007
    Conferenza stato-regioni 10 luglio 2003. Linee guida in tema di raccolta, manipolazione e impiego clinico delle cellule
    staminali emopoietiche /CSE
    Guidance for Industry, 2004. Sterile Drug Products Produced by Aseptic Processing- Current Good Manufacturing
    Practice
    Guidance for Industry, 2001. Q7A Good Manufacturing Practice Guidance for Active Pharmaceutical Ingredients
    Guideline on human cell-based medicinal products, DRAFT, dicembre 2006 EMEA/CHMP/410869/2006

l      18
Referenze Apsara

                   l   19
A P S A R A   l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari           l   Referenze

                                              ARETA INTERNATIONAL - Insubria Biopark Varese
                                                            Laboratori GMP “Clinical Grade”

                                                              NUOVO OSPEDALE DI MESTRE
                                                           Laboratori GMP Banca dell’Occhio

l   20
A P S A R A   l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari         l   Referenze

                                                                    MOLMED SPA Milano
                                                        Laboratori GMP Terapie Innovative

                                                                  UNIVERSITA’ DI TORINO
                                                   Laboratori GMP Scuola di Biotecnologie

                                                                                    l   21
A P S A R A   l   Guida ai reparti per manipolazioni cellulari           l   Referenze

                                                        BIOSCIENCE INSTITUTE SAN MARINO
                                                                Laboratori GMP Cell Factory

                                              AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA PISANA
                                                        Laboratori GMP e Banca dei tessuti

l   22
Puoi anche leggere