Gran Festival del Cinema Muto, l'autunno di Milano è sullo schermo per dare voce alle grandi pellicole pre-sonoro

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Gran Festival del Cinema Muto, l'autunno di Milano è sullo schermo per dare voce alle grandi pellicole pre-sonoro
Gran Festival del Cinema
Muto, l’autunno di Milano è
sullo schermo per dare voce
alle grandi pellicole pre-
sonoro
MILANO, 7 settembre 2021 – Ci sono le acrobazie di
“Saltarello”, al secolo Buster Keaton, ma anche il suo sguardo
malinconico; ci sono la mimica eloquente di Charlie Chaplin,
le gag di Stanlio e Ollio ed il fascino e la teatralità di
Francesca Bertini. Poi c’è un festival che torna in città,
ospite di due atenei. In collaborazione con il Politecnico di
Milano – campus Bovisa e l’Università degli Studi Milano –
Bicocca, dall’11 settembre al 16 dicembre, si celebrano i
blockbuster del cinema muto dei primi decenni del secolo
scorso.

C’erano una volta pellicole come poesia solo apparentemente
“senza voce”. Enfasi mimica, espressività facciale
all’ennesima potenza, occhi che “parlano” e quella velocità in
slow motion, con 16 – 20 fotogrammi al secondo, che la
tecnologia di oggi, per contrappasso, traduce in un flusso
accelerato quasi ad imprimere ancor più emozione nel cuore.

Può sembrare un paradosso, eppure anche il cinema muto ha
                           sempre avuto, oltre ad un’innata
                           musicalità del gesto, la sua
                           colonna sonora vera e propria,
                           con musiche spesso eseguite dal
                           vivo. Ed è su questo connubio,
                           fra la dimensione del video e il
                           pentagramma di una melodia live,
                           che si concentra l’edizione 2021
Gran Festival del Cinema Muto, l'autunno di Milano è sullo schermo per dare voce alle grandi pellicole pre-sonoro
del GFCM – Gran Festival del Cinema Muto, a partire da una
serie di appuntamenti con esecuzioni in prima assoluta di
musiche composte ad hoc e suonate in contemporanea alla
proiezione della pellicola. Una performance duale, di grande
impatto scenico.

Lo chiamano cinema muto “rimusicato” e fra le protagoniste più
raffinate del genere c’è Rossella Spinosa che ha studiato e
ridato voce ad un oltre un centinaio di pellicole di questa
Settima Arte “silenziosa”. Musicista milanese, Spinosa è la
compositrice in residenza del GFCM 2021 e quest’anno, con
cinque appuntamenti live e due in streaming dalla Russia,
lancerà anche un gemellaggio in musica fra Milano e San
Pietroburgo, partecipando a due appuntamenti che la V edizione
del festival Tchaikovskji ha deciso di dedicare al cinema
muto.

“Ho iniziato ad interessarmi di cinema muto nel 2007,
lavorando su pellicole imponenti, dai film di Fritz Lang a
molti capolavori della cinematografia sovietica, passando per
l’espressionismo di registi come Friedrich Murnau, Robert
Wiene, Paul Wegener” – spiega Spinosa – “Ho lavorato sui
“classici” del genere comico come Chaplin, Keaton e Stanlio e
Ollio. Per la “scuola italiana” ho composto lavori su
Francesca Bertini e Lyda Borelli.

“Scrivere per il muto – aggiunge Spinosa – è faticoso e non
significa improvvisare: comporre
partiture     per   orchestra,
ensemble o strumento solo per un
range di durata che va da minimo
di un’ora a due o tre, senza
soluzione     di   continuità,
richiede grande proliferazione
di idee, un’importante manualità
nella scrittura e una profonda
passione”.
E non è tutto: per Spinosa scrivere per il muto “E’ dare
parola, ma anche pensiero ed emozioni ai personaggi che vivono
sullo schermo: cerco di comporre una musica che non sia
semplice sottolineatura, ma commento musicale che aiuti ad
indagare il carattere più intimo della pellicola. Questo mi
emoziona ancora oggi e mi fa battere il cuore ad ogni prima
esecuzione”, conclude Spinosa, ricordando con ironia e
dolcezza un grande endorsement che le arrivò proprio dal
maestro e amico Luis Bacalov: “Lavorando con il muto avrai
sempre grandi registi per la tua musica e, soprattutto, non
litigherai con nessuno di loro perché col tuo carattere, non
sarebbe proprio semplice…!”.

Tutti gli appuntamenti all’auditorium dell’Università degli
Studi Milano – Bicocca sono in collaborazione con la
Biblioteca dell’ateneo per il progetto Curiosamente, mentre il
primo appuntamento al Politecnico di Milano – campus Bovisa
sarà preceduto da una introduzione a cura di Matteo Cesana,
docente di Infrastrutture e protocolli per Internet.

Si inizia con The Electric House di Buster Keaton (11
settembre, alle 18, Politecnico di Milano – campus Bovisa): il
ricco stravagante protagonista vorrebbe trasformare la sua
casa in una fucina di domotica. L’esecuzione non poteva che
contare su una sinergia tutta hi tech con la prima edizione
del Festival dell’Ingegneria del Politecnico di Milano che
prenderà via il 10 settembre per una tre giorni dedicata a
tutte le attività che fervono nei laboratori e stanno dietro
all’emozione di una grande scoperta. A duettare con Rossella
Spinosa al pianoforte sarà il violinista Luca Santaniello,
spalla dell’Orchestra Verdi di Milano. Qui il programma
completo del Festival dell’Ingegneria al Politecnico di Milano
– Campus Bovisa.

Il GFCM 2021 si sposta poi all’Università degli Studi Milano –
Bicocca per dare spazio ai versi
di Dante è La Mirabile Visione
(23   settembre,     auditorium
Bicocca) che, per la regia di
Luigi Sapelli, celebrerà, i 700
anni del Sommo Poeta. Si tratta
di un’altra prima assoluta
pensata da Spinosa per piano
solo, in un corposo live di
oltre due ore e mezzo. Sullo schermo, intanto, approda, in
premiere, la versione restaurata completa e definitiva della
pellicola, realizzata a cura del CNC – Archives Francaises du
Film di Bois d’Arcy che ha recuperato i materiali del Centro
Sperimentale di Cinematografia e della Cineteca Nazionale.

Con Il Trionfo della vita (14 ottobre, alle 10, auditorium
Bicocca), sul palco arriva il capolavoro firmato da Antonio
Gravina, con protagonista il tenore, stavolta “silenziato”,
Pietro Schiavazzi. La partitura, in prima assoluta, è per
pianoforte e orchestra d’archi: ad accompagnare Spinosa è
l’Orchestra Cantelli di Milano diretta da Alessandro
Calcagnile, bacchetta esperta nel mondo del Cinema Muto. A
concedere la pellicola è la Cineteca Umanitaria: “Riproporre
capolavori fondanti e fondamentali per la cultura
contemporanea ci rende orgogliosi del nostro lavoro di
recupero e valorizzazione”, spiega il direttore Antonello
Zanda.

Appassionante l’excursus sportivo – tutto per amore della sua
Mary – del protagonista di College (22 novembre, alle 18,
auditorium Bicocca) con cui Spinosa – in una partitura per
piano solo – si trova a proprio agio, non solo per la sua
conoscenza dell’opera di Keaton, ma anche per aver musicato
molti documentari legati al mondo del ciclismo, dall’epopea di
Fausto Coppi, alla vita di Fiorenzo Magni.

L’ultimo appuntamento italiano è un omaggio alla regia al
femminile di inizio secolo scorso con una pellicola di Elvira
Notari, Fantasia è surdato (16 dicembre, alle 18, auditorium
Bicocca): la musica di Rossella Spinosa instaura un dialogo a
distanza con le atmosfere del melodramma e della grande
tradizione della canzone napoletana, in un duetto struggente e
passionale.

Dalla Russia con amore, nel frattempo, il 15 settembre arriva
La Corazzata Potemkin: il GFCM 2021 ospiterà anche lo
streaming di due proiezioni con esecuzione live dal Teatro
Koliseji, a cura dell’Orchestra del Governatorato di San
Pietroburgo. L’evento, con il sostegno del consolato Italiano
di San Pietroburgo e la collaborazione della Presidenza del
consiglio Regionale della Lombardia, suggella un gemellaggio
fra Milano e San Pietroburgo e rinsalda il fertile dialogo
culturale fra le città, grazie al   Centro Tchaikovskji di San

                                           Luca Santaniello

Pietroburgo che ha deciso di commissionare a Rossella Spinosa,
nell’ambito del festival dedicato al grande compositore
sovietico, le musiche per le due pellicole: “Abbiamo scelto
una compositrice italiana, rappresentativa della tradizione
musicale del Belpaese per dare voce ad una delle più
importanti pellicole     della storia del cinema sovietico e
internazionale, qual    è Sergej Ėjzenštejn”, spiegano dalla
Russia. Il 13 ottobre   la musica di Rossella Spinosa raddoppia
con l’esecuzione,       sempre a cura dell’Orchestra del
Governatorato di San Pietroburgo, di un lavoro già pubblicato
in Italia in dvd da Cineteca Umanitaria con l’esecuzione a
cura dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali ad accompagnare il
film Assunta Spina di Francesca Bertini.

Tutti i concerti sono ad ingresso libero, con green pass e
prenotazione         obbligatoria         sul      sito
www.eventi.polimi.it/events/al-cinema-electric-house/ per il
concerto dell’11 settembre al Politecnico – Campus Bovisa e
su
https://www.biblio.unimib.it/it/terza-missione/curiosamente/gr
an-festival-del-cinema-muto-2021 per gli appuntamenti in
Bicocca.

Per gli eventi live da San Pietroburgo, sarà possibile seguire
lo streaming sul canale del Gran Festival del Cinema Muto
www.cinemamuto.it.
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